Forum Sardegna - I sardi e la loro lingua
    Forum Sardegna

Forum Sardegna
Nome Utente:

Password:
 


Registrati
Salva Password
Password Dimenticata?

 

    


Nota Bene: Su Crastu de Santu Eliseu (Mores). sulle pendici inferiori del Monte Santo, e' un imponente masso erratico in cui, in età neolitica, venne scavata una domus de janas.
Successivamente, in età cristiana, la tomba preistorica venne ristrutturata e ampliata per trasformarla in chiesa rupestre dedicata, appunto, al santo bizantino Eliseo. Il suo asptto attuale fa pensare davvero ad una favolosa "casa di fate"!!



 Tutti i Forum
 Cultura in Sardegna
 Lingua Sarda
 I sardi e la loro lingua
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:


    Bookmark this Topic  
| Altri..
Pagina Precedente | Pagina Successiva
Autore Discussione
Pagina: di 34

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 16/03/2008 : 17:45:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Maurizio

E' fuori di discussione che la Sardegna faccia parte dell'Italia, a prescindere dal fatto che questo possa piacere o dispiacere.
E anche se non facesse parte dell'Italia, essa agirebbe culturalmente, economicamente, commercialmente e socialmente in un'area vasta in cui le lingue e le culture trainanti non sono affatto sarde e - talvolta- con il sardo hanno in comune proprio niente.
Interagire e confrontarsi quotidianamente con queste forze esterne e riuscire a conservare le proprie caratteristiche antiche - anche limitatamente alla lingua soltanto (operazione che non mi pare naturale, così, ma non discuto sulla scindibilità delle cose, per non complicare inutilmente l'argomento) - non è un compito facile.
Le lingue minoritarie hanno questo tipo di situazione come vero grande nemico, che è sufficiente da solo a decretarne la fine, in quanto è l'abituale processo "naturale" attraverso il quale abbiamo già visto estinguersi tutte le altre lingue, precedentemente.
Quindi sappiamo che esso è inesorabile ed inarrestabile, cioé che "funziona", a prescindere da aiuti di nemici della lingua e di omissioni applicative della Costituzione.
La lingua sarda è parlata da meno di due milioni di persone. Meno ancora sono quelli che la sanno scrivere correttamente.


Ho apprezzato moltissimo, come al solito, tutto il tuo intervento.
Ritengo però che il passaggio sopra riportato sia essenziale per capire quali siano i blocchi di partenza.

E su questi non si discute.
Grazie Maurizio, per la tua equidistanza ed il tuo garbo nell'affrontare le varie tematiche.







Modificato da - asia in data 16/03/2008 17:45:45

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 17/03/2008 : 00:25:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma per favore...certo che vedere mistificata la realtà in questo modo non aiuta certo alla discussione... il dramma è che si continua a scambiare la causa con l' effetto.

"Casualmente" in uno stato popolato da circa due milioni di persone, la Slovenia, lo stato della lingua autoctona è ottimale, mentre quello della "grande e superiore" lingua italiana è ormai prossimo all' estinzione...Non sarà magari lo sloveno gode in Slovenia degli stessi vantaggi di cui gode l' italiano nello Stato italiano? Oppure lo Sloveno è talmente superiore all' italiano da riuscire a mettere in crisi queste minoranze? Caso strano però una volta oltrepassato il confine la situazione cambia ed è l' italiano a farla da padrone...mah...magia delle alpi carsiche.

Visto che ci troviamo in zona aggiorniamo il signor Feo sulla legge per la lingua friulana che prevede il silenzio-assenso circa l' insegnamento scolastico della lingua. Come poteva andare a finire in uno Stato così rispettoso delle minoranze linguistiche? Naturalmente con l' impugnativa da parte del governo!

Tanti saluti...e mi auguro che nessuno si beva le bugie che vengono raccontate su questo forum al solo scopo di tentare di giustificare lo status quo giuridico, che è la sola ed unica motivazione del declino della lingua sarda.







  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 17/03/2008 : 00:40:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Donovan... Maurizio è un uomo adulto e di grande cultura.
Trovo il tuo intervento irrispettoso, oltre che discutibile.

Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee.
E nessuno può arrogarsi il diritto di avere ragione.







Modificato da - asia in data 17/03/2008 00:43:08

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 17/03/2008 : 01:56:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

Donovan... Maurizio è un uomo adulto e di grande cultura.
Trovo il tuo intervento irrispettoso, oltre che discutibile.

Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee.
E nessuno può arrogarsi il diritto di avere ragione.


Nemmeno Galileo Galilei si sarebbe dovuto arrogare il diritto di avere ragione quando sosteneva che fosse la Terra a girare attorno al Sole?
Io sostengo le mie posizione sulla base di esperienze avutesi in altre realtà che vivevano situazioni simili, è tutto esperibile, ripetibile e dimostrabile scientificamente.
Dove si è agito in un certo modo si sono avuti certi risultati, dove si è agito altrimenti se ne sono avuti altri. E l' unico modo per salvare nel lungo termine la lingua sarda dal declino sia quello dell' insegnamento obbligatorio, pena la scomparsa del sardo. Tertium non datur.
Se poi o tu o il signor Feo conoscete una qualche realtà dove si è agito diversamente e si sono avuti dei risultati migliori non esitate a comunicarli...
Tra l' altro il diritto di avere ragione sembra se lo voglia arrogare il signor Feo sostenendo che sia fuori discussione che la Sardegna faccia parte dell' Italia. Questa è un' OPINIONE PERSONALE. Ma essendo il signor Feo d' accordo con te ovviamente merita il tuo plauso...

In ogni caso il mio intervento non voleva essere offensivo nei confronti del signor Feo, e non vedo dove lo sia. Forse perchè ho fatto accenno a delle bugie? E' questo il problema? Come devo ritenere un' affermazione simile?:

Le lingue minoritarie hanno questo tipo di situazione come vero grande nemico, che è sufficiente da solo a decretarne la fine, in quanto è l'abituale processo "naturale" attraverso il quale abbiamo già visto estinguersi tutte le altre lingue, precedentemente.
Quindi sappiamo che esso è inesorabile ed inarrestabile, cioé che "funziona", a prescindere da aiuti di nemici della lingua e di omissioni applicative della Costituzione.


Questa a casa mia è una bugia bella e buona, di naturale nel declino del sardo non c'è assolutamente nulla.
Poi naturalmente si è sempre liberi di crederci o meno...







Modificato da - Donovan in data 17/03/2008 02:08:10

  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 17/03/2008 : 02:13:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
di naturale nel declino del sardo non c'è assolutamente nulla.
Poi naturalmente si è sempre liberi di crederci o meno...

Ed io ci credo tantissimo... forse perchè abito a Cagliari... ed assisto da almeno trent'anni ad un declino naturale, legato ad eventi e a scelte personali.
Io sono sardo-veneta. Mio marito sardo-napoletano.
A fianco abita una coppia sardo-sicula.
Di fronte un'altra sardo-abruzzese.
E' chiaro E NATURALE che i nostri figli parlino italiano.

Nei 168 comuni del Friuli in cui si insegnerà il friulano a scuola... di obbligatorio c'è solo la facoltà di non avvalersi dell'iniziativa.
Che resta assolutamente facoltativa.







Modificato da - asia in data 17/03/2008 02:26:07

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Donovan
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 17/03/2008 : 02:30:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Donovan Invia a Donovan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

di naturale nel declino del sardo non c'è assolutamente nulla.
Poi naturalmente si è sempre liberi di crederci o meno...

Ed io ci credo tantissimo... forse perchè abito a Cagliari... ed assisto da almeno trent'anni ad un declino naturale, legato ad eventi e a scelte personali.
Io sono sardo-veneta. Mio marito sardo-napoletano.
A fianco abita una coppia sardo-sicula.
Di fronte un'altra sardo-abruzzese.
E' chiaro E NATURALE che i nostri figli parlino italiano.

Nei 168 comuni del Friuli in cui si insegnerà il friulano a scuola... di obbligatorio c'è solo la facoltà di non avvalersi dell'iniziativa.
Che resta assolutamente facoltativa.


Ma mi spieghi che cosa intendi per naturale? Insegnare una lingua a scuola di sana pianta secondo te è naturale? E guarda che se l' italiano si fosse imposto in Sardegna per normalissima induzione così come è avvenuto nei secoli per il sassarese non avrei avuto nulla da obiettare.
Gli eventi e le scelte personali non contano ASSOLUTAMENTE NULLA da questo punto di vista se queste sono già viziate da un background di fondo che le rende economicamente più vantaggiose. Per LEGGE, ricordiamoci, non per essersi autoimposta come l' inglese.

Ora due piccola domanda per Asia: secondo te è giusto che in Val d' Aosta l' insegnamento del francese sia obbligatorio? E allo stesso modo è giusto che in Sud Tirol venga insegnato obbligatoriamente il tedesco? E se sì, perchè?







Modificato da - Donovan in data 17/03/2008 02:32:00

  Firma di Donovan 
"I sardi a mio parere deciderebbero meglio
se fossero indipendenti all'interno di una comunità
europea ma anche mediterranea"

Fabrizio De Andrè

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 362  ~  Membro dal: 10/11/2007  ~  Ultima visita: 24/02/2011 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 17/03/2008 : 03:22:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Donovan ha scritto:

Ma mi spieghi che cosa intendi per naturale? Insegnare una lingua a scuola di sana pianta secondo te è naturale?


Naturalissimo se l'obiettivo è l'unificazione linguistica di un paese che gli eventi storici hanno reso UNITO.
Per induzione naturale una lingua non si può diffondere in modo capillare.
E' splendido che da Lecco a Canicattì si riesca a capirsi.
E questo vale per tutti i Paesi.

Gli eventi e le scelte personali non contano ASSOLUTAMENTE NULLA da questo punto di vista se queste sono già viziate da un background di fondo che le rende economicamente più vantaggiose. Per LEGGE, ricordiamoci, non per essersi autoimposta come l' inglese.


Se tu vuoi sempre vedere i fantasmi della colonizzazione nella diffusione di una lingua standard... è viziato in partenza il tuo ragionamento.

Ora due piccola domanda per Asia: secondo te è giusto che in Val d' Aosta l' insegnamento del francese sia obbligatorio? E allo stesso modo è giusto che in Sud Tirol venga insegnato obbligatoriamente il tedesco? E se sì, perchè?


Donovan... ma ti rendi conto che stai paragonando alla Sardegna delle zone di confine dove gli eventi bellici hanno lasciato dei segni evidenti a livello linguistico?
Il fascismo impose l'italianità anche mutando i cognomi.

Il tedesco nel Sud Tirolo e il francese in Val d'Aosta sono doverose restituzioni.
La comunità tedesca del Trentino non indica percorsi di recupero di una lingua in fase calante.
Infatti il tedesco è la lingua parlata da quasi il 100% della popolazione che, in seguito al pacchetto De Gasperi-Gruber del dopoguerra, ha riottenuto la sua dignità.
I due gruppi linguistici del Trentino hanno una scarsa tendenza a mescolarsi, mantenendo ognuno le proprie associazioni, le proprie scuole e le proprie usanze.

"In campo associazionistico sono poche le associazioni mistilingui, anche se in associazioni tedesche si trovano soci italiani e viceversa. Persino i locali club alpini sono divisi: ce n’è uno di lingua tedesca (l’AVS) ed uno di lingua italiana (il CAI Alto Adige). "

La tua domanda è tendenziosa, perchè cerca di farmi dire che una cosa sono il francese e il tedesco, un'altra il sardo.
Sai bene come la penso.







Modificato da - asia in data 17/03/2008 03:26:37

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 18/03/2008 : 09:52:21  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Le bugie sono falsità pronunciate da persone che sanno di mentire... Spero che Donovan non intendesse vedere questo tipo di malizia nelle mie parole e nelle mie idee.
Io credo di essere propositivo e positivo, (almeno, cerco di esserlo) pur non nascondendomi la gravità della situazione. Posso accettare che le mie idee non siano condivise e posso accettare che qualcuno le dimostri errate, inadeguate ed insufficienti.
Cercare di dimostrare ad un pollo quanto sia bella una volpe è impresa impossibile e disperata... Spero, in questo caso, di non essere io il pollo (cerco di alleggerire la situazione scherzando un poco), ma mi rendo conto che il dialogo sembra essere impossibile.

Se vogliamo insistere sulle colpe dello Stato Italiano, possiamo senz'altro farlo. Lo Stato sbagliò tristemente - nei confronti dei Sardi - quando impose che si parlasse l'Italiano. Così come sbagliò con l'odiatissimo obbligo di leva in altra sede. La tanto desiderata unificazione del linguaggio italiano - poi si è dimostrato - è stata ottenuta più dall'introduzione della televisione che non da queste misure odiate, dannose ed errate, superate dai fatti, che erano state devisate per questo preciso scopo.
Ma continuare a vedere nemici dove c'è solo indifferenza e colpevoli dove di sono meccanismi mondiali in atto, mi sembra un poco come rimirarsi (oziosamente affascinati) il proprio ombelico.

Quando chiedevo se possiamo sentirci liberi di proporre le nostre fesserie idealiste ed ingenue, speravo in una risposta un poco più generosa che non l'accusa di essere un bugiardo.

Vi ringrazio comunque per la larghezza di vedute e per la cortese accoglienza nel "vostro" Forum.

Insegnate il sardo ai vostri figli, che è l'unica proposta di cui siete capaci, oltre a quella ben precisa di "volere lottare" e di rendere la Sardegna indipendente da quel misero stato che è l'Italia, responsabile di tutte le miserie dell'isola.

Così salverete sa limba e fermerete il tempo.

A kent'annos!

Maurizio Feo







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 18/03/2008 : 10:54:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non mi risulta che il Sardo sia in via di estinzione,anzi oserei direi che si sta assistendo alla sua nascita.

Cio' é dimostrabile facendo un paragone tra ieri e oggi.

Ieri non tanto lontano,30 35 anni fa,il sardo era diffuso solo nel volgo,lo si parlava in casa,in campagna al mare,ma era

trascurato in ambito culturale e amministrativo.

Nelle scuole ,sopratutto le inferiori era severamnte vietato esprimersi in limba,pena gravissime punizioni e una discriminazione

non latente,ma,vera e reale.

Oggi con le leggi europee sulle minoranze non solo lo si insegna nelle scuole,ma si assiste anche a un dilagare di eventi culturali e letterari di non trascurabile importanza.

Tutti fattori molto importanti affinche' una lingua non muoia.

Il Sardo sta assurgendo al rango di lingua scritta.

Verba volant scripta manent.

Il processo é lungo e difficile come tutti i processi di nascita i frutti si avranno e si vedranno a lunga scadenza.

Per dare un giudizio o esporre un'idea bisogna camminare col tempo e attenderne l'espressione reale.







  Firma di cedro del Libano 
____________


«Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.» (Ghandi)



 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

S.ard

Utente Normale



Inserito il - 18/03/2008 : 11:16:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di S.ard Invia a S.ard un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Le bugie sono falsità pronunciate da persone che sanno di mentire... Spero che Donovan non intendesse vedere questo tipo di malizia nelle mie parole e nelle mie idee.
Io credo di essere propositivo e positivo, (almeno, cerco di esserlo) pur non nascondendomi la gravità della situazione. Posso accettare che le mie idee non siano condivise e posso accettare che qualcuno le dimostri errate, inadeguate ed insufficienti.
Cercare di dimostrare ad un pollo quanto sia bella una volpe è impresa impossibile e disperata... Spero, in questo caso, di non essere io il pollo (cerco di alleggerire la situazione scherzando un poco), ma mi rendo conto che il dialogo sembra essere impossibile.

Se vogliamo insistere sulle colpe dello Stato Italiano, possiamo senz'altro farlo. Lo Stato sbagliò tristemente - nei confronti dei Sardi - quando impose che si parlasse l'Italiano. Così come sbagliò con l'odiatissimo obbligo di leva in altra sede. La tanto desiderata unificazione del linguaggio italiano - poi si è dimostrato - è stata ottenuta più dall'introduzione della televisione che non da queste misure odiate, dannose ed errate, superate dai fatti, che erano state devisate per questo preciso scopo.
Ma continuare a vedere nemici dove c'è solo indifferenza e colpevoli dove di sono meccanismi mondiali in atto, mi sembra un poco come rimirarsi (oziosamente affascinati) il proprio ombelico.

Quando chiedevo se possiamo sentirci liberi di proporre le nostre fesserie idealiste ed ingenue, speravo in una risposta un poco più generosa che non l'accusa di essere un bugiardo.

Vi ringrazio comunque per la larghezza di vedute e per la cortese accoglienza nel "vostro" Forum.

Insegnate il sardo ai vostri figli, che è l'unica proposta di cui siete capaci, oltre a quella ben precisa di "volere lottare" e di rendere la Sardegna indipendente da quel misero stato che è l'Italia, responsabile di tutte le miserie dell'isola.

Così salverete sa limba e fermerete il tempo.

A kent'annos!

Maurizio Feo


Maurizio, quindi il concetto cardine di chi non vede di buon occhio l'uso
del sardo avente pari dignita' con l'italiano, Asia in primis, e' questo?
Salvare il sardo vuole dire fermare il tempo? Accidenti! Il solito trito e
ritrito concetto di scarso valore e se vogliamo anche un pochino
infamante, dei denigratori del sardo. Certo, visto che vogliamo parlare il
sardo allora vestiamoci con sa berritta, mandiamo fuori dall'isola tutti
quelli che non sono sardi e chiudiamoci nello slendido isolamento
garantito dal mare che ci circonda! No, diciamo le cose come stanno. La
scelta di non volere usare il sardo come lingua ufficiale non ha nulla a
che fare con le tendenze mondiali in fatto di lingue minoritarie, ma e'
un preciso indirizzo politico tendente ad evitare il formarsi di una
coscienza nazionale solida. Non prendiamoci in giro, sappiamo tutti bene
cosa significa il termini politici l'unione linguistica di una nazione e
sappiamo benissimo che effetti possa avere in una nazione come quella
sarda. Salvare il sardo non sarebbe realizzabile perche' la tendenza
generale vede le lingue minoritarie sparire, oppure perche a Cagliari (
come dice Asia ) non si parla in sardo? non mi sembrano argomenti
convincenti. Io sono per il sardo insegnato obbligatoriamente nelle
scuole, avente pari dignita' con l'italiano e lo sapete perche? Perche
solo attravero l'uso obbligatorio sara' possibile salvarlo; altro che uso
facoltativo! Da sardo posso scegliere facoltativamente di
apprendere l'uso del cinese, ma di certo non l'uso del sardo, visto che
stiamo parlando della lingua della mia nazione, quella parlata dai miei
avi.
Maurizio, hai avuto l'onesta' intelletuale di riconoscere che in
relazione alla stato attuale della lingua sarda lo stato italiano non e'
esente da colpe, ma criticare l'indipendentismo in quanto tentativo di
liberazione da uno stato non benevolo non ti fa' onore. Sai meglio di me'
che e' diritto di ogni nazione avere un proprio stato e questo diritto
vale anche per la nazione sarda.
Cun amistade.







  Firma di S.ard 
S.ard
"No semus italianos, no l'amus a esser mai"

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 72  ~  Membro dal: 29/08/2007  ~  Ultima visita: 25/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

S.ard

Utente Normale



Inserito il - 18/03/2008 : 11:23:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di S.ard Invia a S.ard un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

di naturale nel declino del sardo non c'è assolutamente nulla.
Poi naturalmente si è sempre liberi di crederci o meno...

Ed io ci credo tantissimo... forse perchè abito a Cagliari... ed assisto da almeno trent'anni ad un declino naturale, legato ad eventi e a scelte personali.
Io sono sardo-veneta. Mio marito sardo-napoletano.
A fianco abita una coppia sardo-sicula.
Di fronte un'altra sardo-abruzzese.
E' chiaro E NATURALE che i nostri figli parlino italiano.

Nei 168 comuni del Friuli in cui si insegnerà il friulano a scuola... di obbligatorio c'è solo la facoltà di non avvalersi dell'iniziativa.
Che resta assolutamente facoltativa.


Sarebbe chiaro e NATURALE che i figli di una coppia sardo-veneta parlino sardo, italiano e volendo anche il dialetto veneto.
L'obbligatorieta' del sardo nelle scuole non impedisce a nessuno di parlare l'italiano non credi?






  Firma di S.ard 
S.ard
"No semus italianos, no l'amus a esser mai"

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 72  ~  Membro dal: 29/08/2007  ~  Ultima visita: 25/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 18/03/2008 : 12:30:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
io sono d'accordo che il sardo venga insegnato nelle scuole ,ma non obbligatorio.

Lo vedo come una scelta non democratica anche se si tratta della propria lingua.

La civilta di una nazione si vede anche dai valori democratici che sa attuare,

l'identita' é una scelta che deve scaturire dal cuore e non dall'oppressione.

L'amore non pu' essere insegnato e tanto meno imposto,ma scaturire naturalmente dalla conoscenza dei valori di un popolo

,la democrazia ne è l'esempio piu' lampante.







  Firma di cedro del Libano 
____________


«Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.» (Ghandi)



 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 18/03/2008 : 20:33:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cedro del Libano ha scritto:

io sono d'accordo che il sardo venga insegnato nelle scuole ,ma non obbligatorio. ...


No, Cedro, non sono d’accordo.
“Insegnarlo” nelle scuole non servirebbe a niente (tranne a dargli un po’ di dignità).
Deve essere ben presente lo scopo: Salvare la lingua Sarda dall’estinzione ormai imminente.
Per far questo “insegnarla” nelle scuole non sarebbe assolutamente sufficiente (in maniera facoltativa, poi…!).
Si è detto, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che per salvarla bisogna rivitalizzarla con sistemi adeguati e tempestivi. Quindi, a parte incentivare in tutti i modi l’uso del Sardo in famiglia (fin dalla nascita), istituire “patentini” per sardofoni, concorsi riservati e via dicendo… nella Scuola non basta insegnarlo, ma bisogna creare Scuole in cui il Sardo sia la “lingua veicolare”, cioè venga usato per insegnare tutte le altre materie. Ovviamente l’iscrizione in queste Scuole, allo stato attuale, non può che essere facoltativa.
Nelle Scuole “italiane”, invece, il Sardo dovrebbe essere insegnato come materia obbligatoria. La “Nazione democratica" non esiste, perché la Nazione” non è sinonimo di “Stato”, quindi non può fare leggi, democratiche o meno.
Poi dici: “l'identita' é una scelta che deve scaturire dal cuore e non dall'oppressione” E’ sicuramente una frase scaturita dal cuore di una persona molto sensibile, ma cozza contro la realtà o, perlomeno, non tiene conto che l’italiano ci è stato imposto proprio con oppressione di un governo esterno, altrimenti non saremmo in questa sciagurata situazione. Ora bisogna ribaltare questo stato di cose non voluto da noi.
Ciao
Turritano






Modificato da - Turritano in data 18/03/2008 20:41:26

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 18/03/2008 : 22:29:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cedro del Libano ha scritto:

io sono d'accordo che il sardo venga insegnato nelle scuole ,ma non obbligatorio.
Lo vedo come una scelta non democratica anche se si tratta della propria lingua.
La civilta di una nazione si vede anche dai valori democratici che sa attuare,
l'identita' é una scelta che deve scaturire dal cuore e non dall'oppressione.
L'amore non pu' essere insegnato e tanto meno imposto,ma scaturire naturalmente dalla conoscenza dei valori di un popolo
,la democrazia ne è l'esempio piu' lampante.


Concordo in pieno, straquotando.
Non c'è un comune in Friuli (e sono 168) in cui il friulano sia insegnato obbligatoriamente.
Diciamo che nella città in cui vivo l'obbligatorietà sarebbe impensabile per l'elevata presenza di non sardi che non avrebbero alcun interesse a far apprendere ai loro figli un dialetto per loro estraneo e poco strumentale.
E anche per una questione di principio.

D'altronde vorrei proprio vedere come reagirebbe un indipendentista che lavorasse a Padova se a scuola imponessero a suo figlio lo studio della LINGUA veneta.
E non mi si parli di nazionalismo, per favore.

L'amore per la lettura non lo si infonde obbligando gli alunni a leggere un libro al mese con tanto di relazione scritta.
Quello è l'inizio dell'avversione.
L'amore lo si trasmette sul campo, con l'esempio, con il bell'eloquio, con le citazioni.
Sa limba va difesa strenuamente nelle famiglie, a casa.
E chi non lo fa o non lo ha fatto è il vero colpevole.
Altro che cercare fantasmi a Roma o nella notte dei tempi!

Mi fa paura il feticismo.
In ogni campo.
Anche in quello linguistico.







Modificato da - asia in data 18/03/2008 22:33:42

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 18/03/2008 : 22:36:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cedro del Libano ha scritto:

non mi risulta che il Sardo sia in via di estinzione,anzi oserei direi che si sta assistendo alla sua nascita.
Cio' é dimostrabile facendo un paragone tra ieri e oggi.
Ieri non tanto lontano,30 35 anni fa,il sardo era diffuso solo nel volgo,lo si parlava in casa,in campagna al mare,ma era
trascurato in ambito culturale e amministrativo.
Nelle scuole ,sopratutto le inferiori era severamnte vietato esprimersi in limba,pena gravissime punizioni e una discriminazione non latente,ma,vera e reale.

Oggi con le leggi europee sulle minoranze non solo lo si insegna nelle scuole,ma si assiste anche a un dilagare di eventi culturali e letterari di non trascurabile importanza.
Tutti fattori molto importanti affinche' una lingua non muoia.
Il Sardo sta assurgendo al rango di lingua scritta.
Verba volant scripta manent.
Il processo é lungo e difficile come tutti i processi di nascita i frutti si avranno e si vedranno a lunga scadenza.
Per dare un giudizio o esporre un'idea bisogna camminare col tempo e attenderne l'espressione reale.

Mi dispiace cara Cedro, apprezzo il tuo ottimismo ma sei su una strada sbagliata (a mio parere) e ti spiego perché.
Il paragone che fai, in apparenza non fa una grinza, ma la logica dimostra il contrario.
Secondo te il Sardo non è in via d’estinzione perché:
“oggi con le leggi europee sulle minoranze non solo lo si insegna nelle scuole,ma si assiste anche a un dilagare di eventi culturali e letterari di non trascurabile importanza. Tutti fattori molto importanti affinché una lingua non muoia. Il Sardo sta assurgendo al rango di lingua scritta”. Come dicevo questo è importante ma non è assolutamente sufficiente e, come contrappeso, dici anche:
“Ieri non tanto lontano, 30 35 anni fa,il sardo era diffuso solo nel volgo,lo si parlava in casa,in campagna al mare, ma era trascurato in ambito culturale e amministrativo”.
Ma ti rendi conto che una “lingua muore quando ci si vergogna di parlarla”? (non sono parole mie). La lingua vive quando è parlata dal “volgo”. Anche la lingua latina, dopo secoli dalla caduta dell’impero., veniva insegnata nelle scuole di tutta Europa ed usata per scrivere testi ufficiali e trattati scientifici (ancora oggi, per descrivere una nuova specie di animali o piante, bisogna usare il latino), ma il latino nel volgo non si usava più, quindi era una lingua con una immensa dignità, ma ormai morta! Io dico: la lingua muore quando il “volgo” non la parla più. Quindi il paragone che proponi tu, ha (purtroppo) valenza contraria. Bisogna che il popolo riprenda ad usarla come lingua in tutte le sue attività, proprio come succedeva 30 / 40 anni fa. Un’ultima cosa, tu dici:
“Il Sardo sta assurgendo al rango di lingua scritta. Verba volant scripta manent”.
E anche qui, non io ma la realtà dei fatti, non è dalla tua parte, perché si dà il caso che la lingua Sarda non “sta assurgendo al rango di lingua scritta” ma aveva questo rango da almeno mille anni. Intanto se non erro, i documenti in volgare sardo scritto sono più antichi del volgare italiano. Poi si hanno, tra l’altro, i famosi “Condaghe”, praticamente atti notarili ufficiali scritti in sardo, risalenti al XI / XIII secolo, molto interessanti (io ne ho una copia, ovviamente non originale, di quello di Silki). Ancora, sempre scritti in Sardo, abbiamo gli “Statuti Sassaresi” ( Raccolta di leggi del Libero Comune di Sassari, XIII secolo) e, naturalmente, la più famosa “Carta de Logu” , che, a quanto sembra, si è molto ispirata agli Statuti Sassaresi. Quindi il Sardo, come lingua scritta ed ufficiale esisteva già da almeno mille anni. E’ stato lo straniero ad imporre la sua con l’ oppressione.
Per dare un giudizio non bisogna aspettare che la lingua muoia e venga trasformata in “oggetto da museo”. Con molta dignità, naturalmente.
Saluti
Turritano






Modificato da - Turritano in data 18/03/2008 22:46:37

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina
Pagina: di 34 Discussione  
Pagina Precedente | Pagina Successiva
    Bookmark this Topic  
| Altri..
 
Vai a:
Herniasurgery.it | Snitz.it | Crediti Snitz Forums 2000