Ciao Mekkiè.... rileggevo quanto avevo scritto... e mi sà che, badando alle virgole e punti e virgola etcc... c'è qualche notizia in più rispetto alla maschera de Su Turcu.... non credi? prova a rileggere quanto avevo riportato.... intanto provo ad evidenziare ed estrapolare ciò che potrebbe essere la descrizione dei Boves....
| Nugoresu ha scritto:
questo è ciò che solamente si trova nel web per quanto riguarda i "Boves"
Nei paesi della Barbagia si possono rintracciare altri tipi di travestimento che richiamano solo apparentemente i mamutones. A Nuoro ci sono i boves, distinto da boes, i buoi, e la parola stessa indica il carattere e forse anche il significato e l'origine della maschera; in altri paesi si trovano i betones, che sono pure figure bovine, i carataos, mascherati bovini, i battileddos, stracciati bovini, i merdules, che può significare tanto buoi sporchi quanto uomini sporcaccioni, i bumbones, ubriaconi, "imbovati" anche essi. Tutti questi travestiti portano corna di bue legate sulla fronte o maschere cornute, collane di campanacci e mastruche; e si son visti spesso due giovanotti aggiogati come buoi e col contadino armato di pungolo appresso. Il loro aspetto è tutt'altro che giocondo, anche perché le loro vesti sono in genere vedovili: hanno indossato il costume nero delle madri o delle nonne e così abbigliati vanno urlando e muggendo e cantando attìtìdos, nenie funebri, intorno al maimone bacchico, che sembra nello stesso tempo un morto che piange, un idolo che si va a sotterrare, un nume o un demone che viene esaltato e glorificato. Per indicare tutto ciò c'è nel sardo di Nuoro il verbo si bovare "imbovarsi" che in origine significava dunque tutte queste cose insieme: identificarsi nell'animale più utile e perciò venerato, immedesimarsi nella madre amata che piange i morti e contemporaneamente immergersi nello stato di euforia e di delirio che lo stesso bove o bumbone si creava. Questa maschera nella quale è facile ravvisare fra l'altro la sopravvivenza di un rito orgiastico, è bellissima in se stessa, quando conserva tutto il suo carattere di cosa arcaica e primiziale, ciò che avviene soltanto nei più isolati paesi della Barbagia, dove non è ancora penetrata la triste provincialità di tutti quei Sardi istruiti che vorrebbero modernizzare, s'intende a modo loro, il costume popolare.
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Sopratutto sulla frase finale : Questa maschera nella quale è facile ravvisare fra l'altro la sopravvivenza di un rito orgiastico, [b]è bellissima in se stessa .... sembra riferita a quella dei Boves... visto che la cita al singolare.... oppure è sbagliata la mia teoria?
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