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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/04/2008 : 09:39:02
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| Valeria3 ha scritto:
Aah, parlavi degli studi che conosco! Pensavo avessero trovato qualche aplotipo in comune a Ur da qualche discendente di Abramo . Mah l'equazione Shardana= Fenici ma anche accadi, sumeri , micenei è solo di Shardanaleo. Per quanto mi riguarda si deve dimostrare che abbiano soggiornato anche una sola notte . Buona notte
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Per quanto riguarda le ricerche e gli studi sul DNA a me, per ora, mi bastano quelli, e dicono tanto! senza quegli studi avremmo brancolato nel buio anche in pieno giorno, con teorie di tutte le sfaccettature. Quelli almeno fanno un pò di luce nel buio della notte. Menomale che dici di conoscerli anche tu, così non potrai negare certe cose. In quanto ad Abramo, Ur e compagnia bella, non è un problema mio, almeno in questa discussione. Shardana: si deve anche dimostrare che i cosiddetti "Fenici" fossero veramente "Fenici", cosa che non è stata fatta con certezza, ma tutto è basato su una similitudine molto stretta. Tu dirai che ciò basta e avanza, io dico invece che ci vorrebbe dell'altro. Per quanto riguarda Shardanaleo, io non approvo in toto ciò che dice, avrei delle perplessità e delle osservazioni da fare, però non si può negare che il suo non sia un discorso logico ed interessante. Ricordiamoci che la Storia è piena di precedenti in cui, certe cose che sembravano assurde, anticonformiste, rivoluzionarie o addirittura eretiche, poi si son dimostrate vere. Turritano
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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shardanaleo
Utente Attivo
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Inserito il - 13/04/2008 : 10:45:32
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TURRITANO SCRIVE: <Shardana: si deve anche dimostrare che i cosiddetti "Fenici" fossero veramente "Fenici",> Posso, se vuoi, dare un piccolo contributo di un ARCHEOLOGO, forse il più famoso in assoluto di tutti i tempi: SIR LEONARD WOOLEY, scopritore di UR e del Diluvio. Egli soleva ripetere (con lui anche un altro Grande, GERARD HERM): <IPopoli del Mare diedero ai loro compagni KANANEI il segrewto della PORPORA, DELLA NAVIGAZIONE e della SCRITTURA>... è chiaro il riferimento a una "origine fenicia" precisa. i fenici discendevano dai PdM e dai Kananei residenti in Libano prima dell'Invasione dei PdM del 1200. Quindi i fenici sono PdM, di cui facevano parte STORICAMENTE i SHARDANA. Leo
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Modificato da - Adelasia in data 22/04/2008 18:36:10 |
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"SOS SHARDANA RIBELLES KI NEMOS PODET BINKERE" (RAMESSU II) www.shardana.org
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 13/04/2008 : 11:08:35
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| Turritano ha scritto:
Io (al contrario di qualche altro) ho sempre detto che certezze “NO VINN’E’, PA NISCIUNU”, anche se quando scrivo, in qualche post sembra il contrario. Quindi io non ho mai detto che "è certo e categorico" per quanto riguarda singoli fatti di cui non esistono testi scritti, se non indiretti e molto limitati, e ritrovamenti archeologici che ogni volta “rivoluzionano” le teorie precedenti. Mi sono limitato a un ragionamento logico poggiato su fenomeni storici e sociali che si ripetono sempre, in ogni tempo e in ogni parte del globo terrestre, perché fanno parte della mentalità umana e, questi sì, incontrovertibili, comunque confortati da teorie che tu non accetti e io invece sì. Poi sottilizzando, hai un pochino stiracchiato qualche mia espressione. Per esempio dici che io avrei asserito (addirittura “ripetutamente”!) che “alla colonizzazione dei Cartaginesi, i nuragici si sono rifugiati all’interno della Sardegna…”(!), mentre io ho detto esattamente: “Le popolazioni Nuragiche delle terre conquistate avevano solo DUE possibilità: o piegarsi ai dominatori prendendo in parte la loro cultura, o rifugiarsi verso l’interno, dove, si sa, le terre sono più povere e percorribili con difficoltà”. Non so se tu l’apprezzi, ma la differenza c’è, e non è da poco. Quindi ti pregherei, cortesemente, di non mettermi in bocca frasi distorte. Allora a questo punto, specifico meglio: i Cartaginesi non hanno conquistato tutta la Sardegna, ma soltanto la parte meridionale e centro occidentale e, anche se a te sembra una sparata, comunque la conquista della Sardegna (o meglio di una gran parte), ha coinciso con la regressione della Civiltà Nuragica che contrariamente a quanto dici tu all’epoca era viva e vitale. Io non solo non ho mai detto (né pensato) niente in contrario al fatto che lo splendore dei “post-nuragici” (?) sia avvenuto “maggiormente nelle coste”, ma non ho neppure accennato ai “post nuragici”! Le statue di Monti Pramma a questo proposito non fanno testo, sia perché non c’è accordo su una datazione precisa, sia perché, in ogni modo, non sono certo “post –nuragiche” (e anche questo è certo) e, infine, non è detto che non ce ne siano altre in qualche altra parte della Sardegna e, magari, di epoca più o meno recente. In altre parole sono solo teorie ed ipotesi, e la morale è: tu tieniti le tue che io mi tengo le mie. E proprio tu vieni a parlare di “sparate” degli altri quando tutti sanno che, nel campo delle sparate, sei uno specialista. A proposito, non per la cronaca, ma per la Storia, se ti fai bene i conti, ti accorgerai che la conquista della Sardegna da parte dei Cartaginesi non è avvenuta nel V sec ma nel VI sec. A.C. Più precisamente in due fasi: la prima nel 540 A.C. e la seconda nel 525 A.C.
Comunque tutto questo è del tutto MARGINALE, rispetto al tema principale del mio discorso: I NOSTRI AVI SONO I NURAGICI (e quindi presumibilmente anche gli SHARDANA) che avevano le loro popolazioni stanziate stabilmente in Sardegna da migliaia di anni (e questo, mi dispiace per te, è scritto in un documento incontrovertibile: il DNA!) e non i "conquistatori" (se non in esigua percentuale), perché non erano certo popolazioni che si spostavano in massa: attenzione a non confondere “conquista” con ’”invasione”! Questo, naturalmente, per dare a Cesare ciò che è di Cesare o, meglio, “per dare ai Sardi ciò che è dei Sardi!” A videtzi! Turritano
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Come sempre hai fatto un girafrittate! Faccio un mea culpa per la datazione al V ... avrei dovuto scrivere tra il V e il VI per collocare la colonizzazione, io con il V parlavo della conquista di quei territori quasi fino all'entroterra, di cui parlavi, chiaramente dovevo "pararmi il culo" è ho sbagliato a non farlo!
Cmq la sparata l'hai fatta e l'hai riconfermata! Tra l'altro continui a sparare certezze: regressione della Civiltà Nuragica che contrariamente a quanto dici tu all’epoca era viva e vitale in base a quali dati scientifici? ... Le statue di monti pramma hanno una loro collocazione temporale avvalorata da più studiosi! Io continuo a pensare che quando sono arrivati i Cartaginesi i nuragici costruttori di nuraghi non c'erano già più!
Quando si tratta di colonizzazione si tratta di invasione e non di conquista!
Cmq ... pensala come vuoi!
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Modificato da - MirkoZaru in data 13/04/2008 11:16:31 |
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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Ithokor
Utente Medio
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Inserito il - 13/04/2008 : 17:22:59
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Sì bè, non sono tutti uguali i nuraghes certo, ma "il nuraghe" l'idea alla base della sua edificazione è unica ed esprime l'unità culturale (ma anche etnica direi -gli studi citati da turritano lo confermano-) di quelle genti. Non si dica mai che fossero una nazione, la prima europea!
| .machiavelli. ha scritto:
| gina ha scritto:
edosardo ha detto che non è esistita una razza sarda, un popolo nuragico, ma solo tribù con diversi nomi. Quindi è una pura coincidenza che tutti i nuraghi siano uguali. Un bel giorno uno da ogni tribù si è alzato e ha ideato e costruito un nuraghe all'insaputa degli altri. Se i nuraghi sono uguali è perchè un sovrano ha ordinato a qualcuno di farli fare in quel modo in tutto il territorio sardo. Come succede tuttora: lo Stato decide che per fare le case, si devono seguire certi parametri; i comuni(le tribù) devono farli rispettare. Il Popolo Sardo (i nuragici) avevano per forza un sovrano, una classe sacerdotale, un esercito, i commercianti, gli artigiani, gli operai,ecc... I Nuragici non erano allo stato brado. Gina
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I nuraghi non sono tutti uguali...sono tutti diversi! E' la tecnica costruttiva che è uguale. Cambiano le altezze, i materiali, il numero di torri, le cinte murarie, i bastioni, i corridoi, le volte, le feritoie, l'orientamento, il posizionamento nel territorio...
Sono costruiti seguendo alcuni principi logici (per noi) e utilizzando i materiali reperibili sul posto. Ma non è detto che siano stati costruiti secondo un dettame dato da un unico sovrano...anche perchè avrebbe dovuto vivere troppo a lungo. I popoli che abitavano la Sardegna erano uniti da scambi commerciali, da legami di parentela e da accordi in caso di difesa da attacchi esterni (o interni, perchè ci si doveva difendere anche da altri aitanti del territorio). Considera, inoltre, che le strutture sono state riutilizzate nel tempo...e cambiò anche la funzione a seconda delle necessità e del culto del momento. Ciao da Zio Mack.
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«Se non sai dove stai andando, girati per vedere da dove vieni» |
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n/a
deleted
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Inserito il - 13/04/2008 : 18:17:42
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| Turritano ha scritto: Per quanto riguarda le ricerche e gli studi sul DNA a me, per ora, mi bastano quelli, e dicono tanto! senza quegli studi avremmo brancolato nel buio anche in pieno giorno, con teorie di tutte le sfaccettature. Quelli almeno fanno un pò di luce nel buio della notte. Menomale che dici di conoscerli anche tu, così non potrai negare certe cose.
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Concordo, dicono tanto e dicono anche che non c'è traccia di genti mesopotamiche!
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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 13/04/2008 : 18:19:03
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Rispondo con alcuni brani di uno dei nostri più noti genetisti, Guido Barbujani, contenuto in un suo libro edito di recente e di cui vi consiglio vivamente la lettura: “c’è chi pensa che la nostra specie sia un mosaico di gruppi biologicamente ben distinti, per cui le identità etniche sarebbero antiche e radicate nei nostri geni. E secondo, da queste differenze biologiche e in definitiva razziali deriverebbero stili di vita necessariamente differenti, diversi livelli di intelligenza o di moralità. In altre parole, ci sarebbero netti confini fra gruppi umani, e si tratterebbe di confini al tempo stesso biologici e culturali, per cui il nostro aspetto e il nostro comportamento, sostanzialmente immutabili, sarebbero entrambi scritti nel nostro DNA. Non ci resterebbe che prenderne atto e rinforzare le difese ai nostri confini. Sono idee vecchie, anzi vecchissime, ma in anni recenti ne abbiamo constatato la sorprendente vitalità. In questo libro sosterrò, al contrario, che per quanto ne sappiamo la parola razza non identifica nessuna realtà biologica riconoscibile nel DNA della nostra specie, e che perciò non c’è nulla di inevitabile o genetico nelle identità etniche o culturali come le conosciamo oggi. Su questo, la scienza ha idee abbastanza chiare. […] Forse non dobbiamo aspettarci troppo dallo studio della biologia, e soprattutto non dobbiamo chiederle chi siamo. […] Possiamo ricordare che la nostra identità sta solo in piccola parte nell’eredità biologica che ci portiamo dentro, e molto nelle persone che frequentiamo, nel rapporto che sappiamo stabilire con gli altri […] tutte cose che hanno lasciato e lasciano in noi un’impronta profonda, ma che derivano da una nostra scelta, non da una sentenza irreversibile pronunciata al momento in cui siamo stati concepiti”. G. Barbujani, L’invenzione delle razze: capire la biodiversità umana, Milano, Bombpiani, 2007, € 7,80.
Una osservazione, sulla scorta di Barbujani, se l’identità sarda si basasse sul DNA nuragico, dovremo ritenere che né Eleonora d’Arborea, né Antonio Gramsci, fossero sardi e, questo, da solo dimostra l’assurdità dell’assunto genetico. D’altro canto se analizziamo la Cultura sarda, quella che ci porta a definire un’identità sarda, tipo lingua ecc., mi sembra evidente che poco o niente resti dell’eredità nuragica: parliamo latino (più spagnolo e catalano) e molte delle nostre “tradizioni” sono di origine tardoantica, medievale o moderna. Sono ivece d’accordo con Edosardo sulle critiche all’ipotesi resistenziale di Lilliu, che è storicamente insostenibile.
P.S. Edosardo scrive “Alfonso non intendeva dire che l' apporto genetico delle genti nuragiche sui sardi attuali abbia le stesse qualità di quella fenicio punica o romana” Caro Edosardo spero si tratti di un “lapsus calami”, ma se veramente credi esista una qualità di apporto genetico allora, scusami, ma siamo veramente agli antipodi.
P.P.S. Turritano dice “la teoria più accettata è che fossero "Fenici". Non so da dove tragga questa affermazione, perché a parte una vaga frase scritta ottanta (80) anni fa da Woolley, nessuno studioso ha mai affermato niente di simile e gli studi dimostrano una precisa e distinta entità fenicia rispetto ai Popoli del Mare (entità questa piuttosto discussa)
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alfonso alfonsostiglitz@libero.it |
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 13/04/2008 : 21:44:24
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Alfonso il lapsus è palese, avrei forse dovuto scrivere quantità e non qualità, ci mancherebbe! Intendevo "qualità quantitativa" (quindi qualità strictu sensu, senza accezioni positive o negative), non so se mi spiego, credo che la componente etnica autoctona sia sempre stata quantitativamente maggiore rispetto a quella allogena, con quello che ne consegue in termini di discendenza. Se poi tu mi dici che siamo discendenti dei nuragici, dei punici e dei romani etc. in ugual modo allora non posso essere d' accordo con te, ma credo non intendessi questo. Con questo non voglio dire che i nuragici fossero migliori dei punici o di altri, altrimenti veramente torniamo all' epoca di Lombroso, poi non lo direi di certo a te che sei un punicologo ahahah!
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/04/2008 : 17:32:59
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| MirkoZaru ha scritto:
| Turritano ha scritto: ........... ........... I NOSTRI AVI SONO I NURAGICI (e quindi presumibilmente anche gli SHARDANA) che avevano le loro popolazioni stanziate stabilmente in Sardegna da migliaia di anni (e questo, mi dispiace per te, è scritto in un documento incontrovertibile: il DNA!) e non i "conquistatori" (se non in esigua percentuale), perché non erano certo popolazioni che si spostavano in massa: attenzione a non confondere “conquista” con ’”invasione”! Questo, naturalmente, per dare a Cesare ciò che è di Cesare o, meglio, “per dare ai Sardi ciò che è dei Sardi!” A videtzi! Turritano
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Come sempre hai fatto un girafrittate! Faccio un mea culpa per la datazione al V ... avrei dovuto scrivere tra il V e il VI per collocare la colonizzazione, io con il V parlavo della conquista di quei territori quasi fino all'entroterra, di cui parlavi, chiaramente dovevo ................ Io continuo a pensare che quando sono arrivati i Cartaginesi i nuragici costruttori di nuraghi non c'erano già più!
Quando si tratta di colonizzazione si tratta di invasione e non di conquista! Cmq ... pensala come vuoi!
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Sbaglio, o sei un po’ nervosetto? Dovresti avere un po’ di pazienza con gli altri. Non è così difficile capire che non tutti la debbano pensare come te. Va bene, sono un “girafrittate”, e tu allora cosa saresti? Pensa un po’ cosa avresti detto se io avessi sbagliato una data (e può succedere a tutti)! Tu hai il diritto di pensarla come vuoi (lo stesso diritto che hanno anche gli altri) e potresti pure aver ragione. Però anch’ io ho una mia opinione, e anch’io potrei aver ragione. In parole povere: dati certi non ne esistono, quindi tutto è opinabile. Ma il rispetto delle opinioni altrui è un dovere di tutte la persone civili. E io, ripeto, sono convinto del fatto che la regressione della Civiltà Nuragica che all’epoca era viva e vitale coincide col la “conquista” (non “invasione”) Cartaginese. Dimostrarlo? E tu dimostrami il contrario. So cosa diresti: “ritrovamenti di manufatti di civiltà di epoche più recenti vicino o all’interno dei nuraghi, ecc. ecc.” e io ti risponderei tranquillamente che, tutto ciò, potrebbe essere interpretato “anche” in maniera diversa, e non solo secondo il tuo modo di vedere. Insomma, sono sempre il solito “girafrittate!. A questo aggiungo che le mie “certezze” (contrariamente a quanto pensi tu, sempre relative), si basano, oltre che ad interpretazioni storiche e archeologiche (naturalmente “superate dai tempi ed obsolete”, secondo “archeologi moderni”), anche da considerazioni logiche già esposte, che ognuno è liberissimo di non approvare, e la cosa non mi tocca minimante. Sino a prove contrarie ma, queste prove devono essere certe e inoppugnabili. Per quanto riguarda la statue di M. Pramma, so benissimo che la datazione più probabile è fra il 1.200 (circa) e il 700 A.C. ma con la “frittata” non c’entra nulla. Fin qui abbiamo parlato di “opinioni”, ma che ci sia una bella differenza fra “conquista” e “invasione”, non è un’opinione ma la realtà, informati: basterebbe un qualsiasi dizionario d’italiano! Anche se i conquistatori tendono sempre ad imporre la loro cultura, questa “imposizione” può anche non essere imposta con la forza, e questo avviene sempre se si tratta di una cultura superiore e la dominazione si prolunghi nel tempo. Colonizzazione ? e cioè: la fondazione di qualche villaggio romano, o campano? La acquisizione della civiltà della potenza egemone da parte del popolo dominato? E no! non è cosi. Troppo poco per parlare di invasione. Sarebbe come dire che, mettiamo i Belgi, hanno conquistato il Congo, l’hanno dominato e “colonizzato” e per ciò, automaticamente lo hanno invaso. No, non si tratta della stessa cosa. Invece ti posso fare un esempio di invasione “moderna” : Sud Africa. Un tempo abitata esclusivamente da Boscimani e Ottentoti, e stata “invasa” dai Boeri e dagli Zulù. Cioè si trattava di popolazioni intere (Uomini, donne, ragazzi e bambini) che si sono spostati in massa dai loro territori d’ origine per stanziarsi in Sud Africa, col risultato che le popolazioni autoctone (i Boscimani e Ottentoti) sono quasi estinte. La stessa cosa è avvenuta, sempre per esempio, in America e in Australia. Ma non in Sardegna! L’ultima frase del tuo post, invece, combacia perfettamente con la mia filosofia: “tu tieniti le tue opinioni che io mi tengo le mie”. Turritano
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Modificato da - Turritano in data 14/04/2008 17:51:36 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 14/04/2008 : 20:46:30
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| alfonso ha scritto:
Rispondo con alcuni brani di uno dei nostri più noti genetisti, Guido Barbujani, contenuto in un suo libro edito di recente e di cui vi consiglio vivamente la lettura: “c’è chi pensa che la nostra specie sia un mosaico di gruppi biologicamente ben distinti, per cui le identità etniche sarebbero antiche e radicate nei nostri geni. E secondo, da queste differenze biologiche e in definitiva razziali deriverebbero stili di vita necessariamente differenti, diversi livelli di intelligenza o di moralità. ......" Una osservazione, sulla scorta di Barbujani, se l’identità sarda si basasse sul DNA nuragico, dovremo ritenere che né Eleonora d’Arborea, né Antonio Gramsci, fossero sardi e, questo, da solo dimostra l’assurdità dell’assunto genetico. ......... .............. P.P.S. Turritano dice “la teoria più accettata è che fossero "Fenici". Non so da dove tragga questa affermazione, perché a parte una vaga frase scritta ottanta (80) anni fa da Woolley, nessuno studioso ha mai affermato niente di simile e gli studi dimostrano una precisa e distinta entità fenicia rispetto ai Popoli del Mare (entità questa piuttosto discussa)
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Gli ANTENATI DEI SARDI Quello che dice Barbujani, nel suo libro “L’invenzione delle razze”, è tutta un’altra cosa del discorso che volevo fare io. Così, quando dici: “Una osservazione, sulla scorta di Barbujani, se l’identità sarda si basasse sul DNA nuragico, dovremo ritenere che né Eleonora d’Arborea, né Antonio Gramsci, fossero sardi e, questo, da solo dimostra l’assurdità dell’assunto genetico.” Rispondo semplicemente col che dire che “l'assunto genetico”, non è affatto una assurdità, ma un dato scientifico. Ma anche questo esula dal mio discorso e, diciamo così, dalla mia “filosofia”: io non voglio assolutamente dire che “ogni Sardo ha lo stesso patrimonio genetico” altrimenti “non è Sardo”. Ci mancherebbe! Voglio solo esprimere il concetto, che questi studi dimostrano una stretta affinità genetica fra le varie popolazioni Nuragiche, che si riscontra in buona parte nell’ attuale popolazione Sarda, se pure con differenze anche notevoli fra i Sardi attuali (sempre nell’insieme) delle differenti regioni della Sardegna e i Sardi Nuragici (un particolare: fra le “regioni” con maggiore affinità c’è l’Ogliastra). Il mio discorso, in buona sostanza, è questo: C’è una stretta correlazione genetica tra i Sardi attuali e i Sardi Nuragici. Infatti studi recenti, durati anni e, comunque, ancora in corso, sul DNA dei Sardi attuali, confrontato con quello ottenuto da resti umani di età nuragica (ritrovati in varie parti della Sardegna), hanno dimostrato, in maniera inequivocabile, che c’è una stretta corrispondenza fra di loro. Nel contempo, risulta che il patrimonio genetico dei Sardi, confrontato con quello delle altre varie Nazioni (non Stati) Europee, è quello che ha di gran lunga le differenze maggiori, paragonabile in una certa misura solo con quello dei Baschi. Come vedi non ho mai parlato di “razza”, né di intelligenza o comportamenti morali e cose simili, che hanno più a vedere col “sociale” che con la genetica. Io mi riferisco a studi mirati sul DNA dei Sardi, effettuati da dall’Università di Sassari in collaborazione con Cavalli Sforza. Questo per dimostrare che i Nostri Antenati, son sempre gli stessi: i Sardi Nuragici e protonuragici e nessun altro. Cioè è quantomai inopportuno mettere sullo stesso piano (come nostri antenati) i Nuragici, i Cartaginesi, i Romani, i Vandali e via dicendo.
L’dentità “culturale” dei Sardi attuali è tutto un altro discorso, lungo e complicato che io qui voglio evitare. Mi limito a riassumere brevemente il mio pensiero: è evidente che attualmente nella cultura sarda, dei Nostri Antenati (i Nuragici) è rimasto ben poco, ma è mia convinzione, che sia sempre alla base della evoluzione della nostra cultura nel tempo, nel senso che, seppure adattasi via via a quella delle varie dominazioni che in Sardegna si sono succedute, sicuramente ne ha influenzato il corso. Niente di più, niente di meno. Ma ciò non ci autorizza a dire che tutti i popoli che ci hanno “dominato”, sono i nostri antenati. Sarebbe come dire che, se si dovessero fare le ricerche genealogiche di un bambino adottato, si dovrebbero fare ricercando gli antenati dei genitori adottivi perché, in fin dei conti, sono stati loro a dargli un’educazione e una cultura. Il che è palesemente un controsenso.
I “FENICI” Rispetto alla mia affermazione, da te citata estrapolata dal contesto: “la teoria più accettata è che fossero "Fenici", credo proprio che sia stata male interpretata. Sorvolando sul fatto che sia stato io a spiegarmi male (probabile) o che sia stato tu a non capirla, magari per la fretta, c’è un grosso equivoco di fondo. Io, con quella frase, non intendevo affatto dire che gli Shardana fossero Fenici (so bene che questa è la teoria più contrastata!), ma che gli abitanti delle città costiere (le attuali Bosa, Cagliari, S. Antioco e altre oggi scomparse) fossero Fenici. Tutto qua. Anche se io, personalmente, non ne sono del tutto convinto, ma questo ha poca importanza. Turritano L’aver da sempre abitato questa terra, vorrà pur dire qualcosa, o no? Turritano
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Pier Paolo Saba
Salottino
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Inserito il - 25/04/2008 : 20:19:09
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A proposito di Barbujani, durante la stesura del mio libro. nella fase finale ho riportato il momento del convegno tenutosi ad Orosei dove il prof, Barbujani presentò gli studi sul DNA comparato tra Sardi odierni e nuragici. Per questo gli scrissi proponendo una sere di domande e precisazioni alle quali ha risposto in maniera poco convincente e contraddittoria. A questo punto è importante evidenziare quanto stralciato dal mio testo, per meglio comprendere a cosa mi riferisco.
<<La diversità dei Sardi, è attestata da esperimenti condotti sul DNA che hanno rivelato straordinariamente la continuità genetica di cromosomi antichissimi mai estinti, e più che mai presenti in Ogliastra, regione del Sud Est della Sardegna dove sono stati eseguiti tali esperimenti, oggi documento scientifico. Il Convegno sulla Paleogenetica tenutosi ad Orosei (NU), ha rivelato quanto sospettato da tempo... Gli antichi SHRD non si sono mai estinti. Lo conferma con autorevolezza il genetista di fama mondiale Guido Barbujani a Orosei, spiegando che tra i sardi di oggi gli ogliastrini hanno un genoma simile a quello dei nuragici. I galluresi sono invece quelli che hanno meno tracce genetiche del loro lontano passato. Guido Barbujani, professore di Genetica dell'Università di Ferrara ha presentato i risultati di uno studio su antichi resti (Denti) di sei donne, rinvenuti nella vasta area compresa tra Seulo e Perdasde fogu e comparati con le cellule degli ogliastrini moderni che rivelano straordinariamente un altissima percentuale (il 56%) dell'atavico sangue nuragico, quindi, SHRD. Questo popolo dalle millenarie radici, come si diceva, è più che mai presente, ancor oggi, in Sardegna, straordinariamente, considerando l'altissima percentuale cromosomica presente rispetto al resto delle popolazioni Europee che si aggirano intorno al 18%. I dati presentati dal professor Barbujani, sconvolgenti e straordinari, mi inducono a presentare a codesto Esimio Professore, una proposta forse azzardata, ma che mi frulla oramai da un pezzo nella mente e che, forse, ha bisogno solo di essere sperimentata.
LA TESI L'idea che mi sovviene frequentemente e da un pezzo mi frulla per la mente, dopo aver considerato l'aspetto fisiognomico di un determinato numero e tipi di persone, sardi, residenti o meno in Sardegna, ma di sicura matrice sarda, persone che ad osservarle attentamente conservano tutte le caratteristiche delle stesse figure rappresentate mirabilmente in quelle figurine bronzee dell'età nuragica. Questa straordinaria rassomiglianza tra i bronzetti sardi antichi ed un certo numero di SARDI, non é certamente casuale, pertanto mi domando, se è vero che le fattezze fisionomiche permettono di individuare il figlio rispetto al padre o alla madre da particolari e peculiari fattezze esteriori..... le stesse caratteristiche, quindi, ci riportano alle componenti cromosomiche che dai genitori si rispecchiano nei figli... figli che hanno trasportato nel tempo pressoché inalterate le stesse caratteristiche che sono poi, la radice ... del discorso in atto.
LA PROPOSTA Quella che formulo al Professor Barbujani, è la ripresa degli studi che vedranno coinvolti una serie di personaggi... coloro, cioè, che presentando le caratteristiche somatiche descritte vorranno sottoporsi ad una serie di esami biologici, atti ad individuare le caratteristiche presenti nel DNA di tali “cavie” che, poste in comparazione con resti ossei degli antichi Sardi, possano rivelare delle similitudini, similitudini che secondo il mio pensiero si dovrebbero evidenziare in altissime percentuali; confermando così una Radice sempre viva ed estesa, più numerosa in percentuale di quanto non si sia sospettato fin ora. Se venisse avviata una simile ricerca, i risultati eclatanti che emergerebbero, non faranno altro che confermare le mie ipotesi. Ipotesi sulle radici primordiali che gli SHRD hanno trapiantato millenni di anni fa, in tutto il mondo di allora.>>
La risposta del Professore
Caro Saba,
grazie per il suo messaggio e le sue gentili parole e mi scusi: quando ho letto la sua prima mail ero all'estero e non ero in grado di risponderle, poi la posta si è accumulata. Per quanto riguarda le sue domande:
1) Professore, è possibile confermare il trasporto genetico di un individuo che si rispecchi attraverso la conformazione fisionomica? Se sì, questa caratteristica può essere analizzata per scoprire se eventualmente è presente nei resti di "nuragici" vissuti oltre duemila anni fa?
Non credo. La nostra fisionomia, ovviamente, dipende dai nostri geni, ma in maniera molto complessa. Gli studi dei crani delle popolazioni italiche, per esempio, danno indicazioni molto omogenee, nel senso che sembrano tutti più o meno uguali. Invece il DNA dimostra che ci sono forti differenze. Inoltre c'è una componente ineliminabile di soggettività quando valutiamo le somiglianze fisionomiche. Tanto per dirne una, ho una figlia adottiva, e spesso chi non lo sa mi dice che mi assomiglia tantissimo. C'è una lunga, e fallimentare, storia di studi fisionomici in antropologia, e mi pare che ormai appartenga al passato.
2) Aveva già preso in considerazione questa opportunità? Nel Caso, è emerso qualche dato importante? 3) Qualora non fosse mai stata indagata una simile idea, è possibile prenderla in considerazione?
La risposta è implicita, credo, nelle precedenti. Direi che vale la pena, piuttosto, di concentrarsi sui reperti archeologici, sapendo che per molte domande che possiamo porci non è detto sia disponibile una risposta scientifica.
Spero che questi pochi commenti possano servirle, e la saluto cordialmente
Guido Barbujani
Come si può vedere la risposta del prof. non è stata esaustiva e sufficientemente chiara come mi aspettavo, inoltre, la versione sulla propria figliola e la presunta rassomiglianza decantata dalla gente, non risponde minimamente alla domanda proposta. Questo succede dal momento che si è investiti di un titolo, lo stesso che permette a certuni di guardare dall’alto in basso chiunque non sia alla loro stessa altezza, o quanto meno ha totalmente ignorato e/o frainteso la mia domanda specifica. Davvero un peccato.
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Turritano
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Inserito il - 25/04/2008 : 21:00:21
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Infatti, l’illustrissimo prof. Barbujani non è certo fra i genetisti che si occupano del genoma dei Sardi. Turritano
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Inserito il - 12/06/2008 : 20:00:26
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non notate una piccola somigliaza?
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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Inserito il - 12/06/2008 : 23:08:01
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Sinceramente.......no. Non riesco a vedere la somiglianza. Quello che attrae la mia attenzione nella statuaria di Monti Pramma , sono gli occhi stralunati........ Il resto, dal mio punto di vista, passa in secondo piano. Si, lo so che Alfonso mi ucciderà per questa ...eresia! T.
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shardanaleo
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Inserito il - 13/06/2008 : 09:22:55
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tholoi
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Inserito il - 13/06/2008 : 14:46:11
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Intervento veloce veloce, io non trovo attinenza tra Mont'e Pramma+bronzetti e la prima foto postata da Shard. Infatti nella prima foto mi sembra evidente il voler mostrare la forma più verosimile a quella reale, per Mont'e Pramma e bronzetti postati è evidente la forma di cerchio. Inoltre molti altri bronzetti non hanno la forma circolare, vedi ad esempio i tipo Uta.
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