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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 07/06/2007 : 12:10:26
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Ciao Cedro bentornata!!!! Concordo con te sul fatto che non sia facile non prendere l' accento del posto in cui si abita.. Io ho avuto la fortuna di poter parlare sempre il sardo in quanto continuo a frequentare sardi anche qui a Milano.. Sardi provenienti da tutta l' isola.. capisco indistintamente.. l'aritzese, il tempiese, il campidanese... faccio fatica a capire un amica di Bultei.. ma pian pianino imparo.. In quanto all'accento.. i milanesi si meravigliano che dopo 25 anni parli ancora con l' accento sardo.. Quando sono in vacanza i miei corregionali mi chiamano.. sa milanesa.. e mi prendono in giro perché pronuncio OLIO con la O larga.. ( O di Otranto).. Per il resto penso e sogno in sardo.. sgrido i figli in sardo.. ed anche loro hanno imparato a sgridarmi in limba!! ( anche i figli hanno qualcosa da rimproverare ai genitori)
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 07/06/2007 : 16:01:24
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Nura....ma una piccola inflessione milanese nel tuo parlare c'e'...involontariamente ma penso sia normale!! Io parlo in inglese e gli italiani mi chiedono "da che parte della Sardegna vieni...vengo in Italia, parlo in italiano e mi dicono che ho un accento strano.. baccicada! Secondo me e' vero che ogni tanto qualche piccola inflessione dialettale o linguistica della lingua "adottiva" scappa....ma penso sia normale!! Oltrettutto ci sono delle cose intraducibili in ogni lingua e ogni tanto la memoria fa cilecca per cui alcune parole le conosco in inglese ma non saprei tradurle in italiano o sardo. La stessa cosa vale per il discorso opposto. Aioooooooooo...
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paola
Salottino
Utente Guru
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Inserito il - 07/06/2007 : 21:34:09
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penso sia normale cambiare un pò la cadenza... ma il ridicolo avviene quando si prova a parlare il dialetto del luogo adottivo... comunque come molti di voi sapranno, io passavo le mie vacanze estive a nuragus, e stando in paese prendevo la cadenza tipica sarda senza accorgermene, e poi i vari.... oh nnonna... ma parlando sempre in italiano scappava pure qualche fueddu in sardu.... ma questo accadeva da bambina.....
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paola
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 07/06/2007 : 22:12:34
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A dire il vero a me piacerebbe imparare anche il dialetto meneghino, ma non è molto semplice in quanto viene parlato sempre meno.. E se vi dicessi che parlo il barese come il sardo??' Ebbene si!! in 4 anni trascorsi in Puglia son stata costretta ad impararlo.. parlavano solo quello
Me guaglie' ad'ha impara' a parla' u bares ca do' l'italian no sapimm ce jè!! .. e fu cosi' che scappai!!!
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Modificato da - Nuragica in data 07/06/2007 22:12:52 |
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 08/06/2007 : 09:34:52
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Vado in Sardegna una o due volte l'anno, ormai è tanti anni che mi considerano "emigrata"...ma la felicità che provo tutte le volte che mi dicono..(.tu non hai perso niente della tua Sardegna, nè accento, ne modi di fare)... è infinita
C'è una storia nella vita di ogni uomo.
Shakespeare
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 08/06/2007 : 10:34:52
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io non so se ho un accento sardo molto marcato da farmi riconoscere a vista d'occhio da chi non é sardo.
Posso dire pero' che chi ha imparato l'italiano da me lo parla col mio accento e spesso si sente chiedere:Ma tu sei sardo?
Comunque il cambio dell'accento o l'uso di parole del luogo in cui si vive è del tutto normale e dipende ne da un senso di disprezzo del nostro paese e della nostra lingua ma semplicemente dal fatto che il nostro cervello é abitudinario e per esigenze di gestione si adatta alla situazione del momento. Se tutti gli emigrati avessero avuto la fortuna di vivere in Sardegna non avrebbero bisogno di ricevere nessuna critica gratuita da chi parla come un libro stampato e si crede portattore di verita e di certezza.
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laura mascia
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Inserito il - 08/06/2007 : 11:13:04
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Ciao Giampietro, neanch'io amo chi rinnega la propria terra, ma..... non credo che avere o no l'accento sardo o del posto dove si viva significhi negare le proprie origini. Io "sono molto più sarda" da quando vivo in Lombardia di quanto non lo fossi quando vivevo in Sardegna. Nel senso che finchè vivevo in Sardegna ero italiana e non mi ponevo il problema delle "diversità" regionale. Un po' perchè avevo 22 anni e per fortuna a quell'età, se si è "sani" si crede molto di più nell'uguaglianza; molto perchè il problema del "diverso" te lo pongono gli altri, cioè chi ti accoglie, tant'è che è la stessa cosa che succede con gli immigrati non italiani. In oltre trent'anni che vivo in Lombardia ho visto di tutto. Dall'autoctono che crede che noi sardi viviamo ancora nei nuraghi, che la nostra preparazione scolastica è carente, che non sappiamo parlare l'italiano (anche se quando te lo dicono ti dicono itaGLIano), a mille altre cose che mi terrebbe attaccata al pc per qualche giorno. Da quello che "voi sardi non siete terroni". o "sei un pochino meglio dell'extracomunitario". Sembra quasi che per dimostrare di "essere" sia sempre necessario avere qualcuno che sia "meno" o "peggio" di noi. Ma la cosa peggiore è quando è il sardo a partecipare a questo avvilente giochino. Noi italiani (figuriamoci noi sardi!) siamo un popolo di immigrati e, sinceramente, vedere un sardo o un altro meridionale trattare un immigrato non italiano come un essere inferiore mi fa ancora più rabbia. Forse sono uscita un po' fuori tema, ma solo per sottolineare che (parere del tutto personale) l'individuo lo giudico dal suo comportamento e dalla sua apertura mentale. Non dal suo accento e neppure dal saper apprezzare quello che di buono c'è fuori dalla propria terra. L'accento più o meno marcato non è altro che una caratteristica che ci contraddistingue, io per esempio, ho molto più marcati di mio marito sia l'accento sardo che (per i sardi) quello lombardo. Potrei andare a lezione di dizione per una vita... sarebbero soldi sprecati! Assorbo il modo di parlare di chi ascolto perchè si parla come parlano quelli che ci stanno intorno, altrimenti parleremmo tutti in modo atono! Anche per quanto riguarda "il meglio" fuori dalla Sardegna, ahimè, se la cosa è riferita al benessere e ad alcuni servizi... purtroppo è innegabile. Ci sono cose che al nord funzionano meglio, non certo per merito dei nordici o demerito dei meridionali, ma per "ragioni" politiche! Ma godere di questo non mi fa sentire meno sarda, mi fa solo incazzare. Scusate, passatemi il termine, non amo usare eufemismi inutili! Comunque mi piacerebbe che fossimo tutti un po' più portati all'ascoltarci in un altro senso... ascolare le nostre diversità per sentirci un po' più simili... Va beh! ragazzi, dopo questa scarica di logorrea vi abbraccio tutti indistintamente e me ne vado al mare.... in quello ligure che, mi perdonino i liguri, non è certo quello sardo... ma quello lo immagino oltre l'orizzonte
laura
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UtBlocc
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Inserito il - 08/06/2007 : 11:59:04
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Laura pensa che in Liguria ci abito, il mare è a trecento metri ma preferisco prendere il sole sul balconi e bagnarmi nella vasca da bagno. Il nostro mare non ha paragoni, le spiagge pure ed io non riesco proprio ad abituarmi a questa grigia acqua e alle spiagge zeppe di catrame. Quindi aspetto le vacanze.
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Shakespeare
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janaruja
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Inserito il - 23/07/2007 : 11:08:35
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Più che giusto, un sardo, anche se vive fuori, prima o poi deve tornare a riprendersi il cuore, altrimenti non è un vero sardo.
| Messaggio di Sardo volante
La Sardegna che non mi piace non esiste,ma ci sono i Sardi che non mi piaciono, e sono quelli che rinnegano la Sardegna, quelli che quando varcano le coste vedono tutto più grande tutto più bello(mai bessiusu, nau deu), quelli che quando vanno in continente poi tornano in Sardegna parlano co il " nè " o usano l'articolo "er". No non li sopporto. Io sono 10 anni che vivo fuori dalla Sardegna, ammiro tutto ciò di nuovo che riesco a conoscere :arte ,cultura, cucina, mi sta simpatico il modo di parlare dei romani come le battute maremmane, ma mai e poi mai ti rinnegherò TERRA MIA, anche se il destino vuole che io passi una vita lontano da te.
Se un uomo non si batte per le proprie idee ,o non vale nulla lui o non valgono le sue idee!!
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carol
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Inserito il - 23/07/2007 : 12:08:01
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ho vissuto in lombardia per 5 anni e un pò di giorni.......son stata bene.......ma la MiA sardegna è sempre stata nel cuore!!!!! sonstata presain giro per l'accento ma......ma chi se ne frega!!!!!!!.......
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Zio Eu
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 03/06/2009 : 09:39:57
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http://www.altravoce.net/2009/05/30/spiagge.html
Non volendo aprire un nuovo post, ho voluto riesumarne uno di cui il titolo si avvicina ai sentimenti che provo ora. Chi sono oggi i Sardi (anzi, sardi) che non mi piacciono. Sono quelli che mi impediscono di vivere la mia terra, o fanno di tutto affinchè ciò accada. Cel'ho con voi che avete permesso tutto questo, che siete stati ciechi o vi siete fatti accecare e che ora non avete il coraggio di affacciarvi e far vedere la vostra faccia perche vi siete accorti di aver fatto una grossa fesseria. Siete tanti, lo so, ma non riesco a perdonarvi. Vi rosica perchè vi hanno preso in giro (ma non lo ammetterete mai). Vi hanno promesso che non avrebbero permesso che le vostre fabbriche chiudessero; che avrebbero portato a termine quei grandi lavori che vi avrebbero permesso di poter creare lavoro nella vostra piccola isola finalmente liberata da servitù militari; che avrebbero portato la sardegna all'attenzione del mondo per darle più lustro; che avreste finalmente potuto esprimere con certezza un vostro rappresentante in europa salvo poi tenercii schiavi dei siciliani. Cos'è che ha scatenato questo mio rancore? Beh... il fatto che se in futuro vorrete andare al mare, su una di quelle spiagge in cui fin da piccoli piantavate l'ombrellone e vi godevate il mare e il sole della vostra terra, beh... fra un po voi e i vostri figli dovrete pagare, sempre se troverete un posto libero tra stabilimenti balneari e spiagge privatizzate, in nome e per conto dei nuovi colonizzatori. Se poi non vi siete pentiti, e ciò va incontro alle vostre aspettative, allora vi faccio i miei migliori auguri perchè avete finalmete soddisfatto i vostri ideali. A attrus annus mellus e chi deus s'arregodidi de osatrus.
http://www.altravoce.net/2009/05/30/spiagge.html
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Modificato da - Zio Eu in data 03/06/2009 09:47:48 |
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Titti
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Inserito il - 03/06/2009 : 10:09:06
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ziu eu parole dure le tue ...ma vere hai raggione ..di tutto ciò che hai scrito
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Sos Dorroles - Cala Gonone
Dorgali (NU)
..un'altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Flore
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Inserito il - 03/06/2009 : 13:30:34
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Miodio, ho letto e sto cercando la delibera da consultare. Zio Eu, le tue parole sono le mie e aggiungo che non sono solo i sardi, ma anche tanti italiani (minuscolo) a volere tanti e tali scempi. Ier è stato dato tanto clamore al bagno di folla romano di sb assalito dalla gente che voleva toccarlo e sostenerlo, quindi che si pretende? Indignazione? Ma quando mai.
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Grazia Orsù, dunque.....
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Flore
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Inserito il - 04/06/2009 : 09:06:02
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| Flore ha scritto:
Miodio, ho letto e sto cercando la delibera da consultare. Zio Eu, le tue parole sono le mie e aggiungo che non sono solo i sardi, ma anche tanti italiani (minuscolo) a volere tanti e tali scempi. Ier è stato dato tanto clamore al bagno di folla romano di sb assalito dalla gente che voleva toccarlo e sostenerlo, quindi che si pretende? Indignazione? Ma quando mai.
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quoto me stessa. Ho trovato e letto la delibera in quesione. Illuminante direi. Non sono capace di caricarla come file qua, è un pdf e son 5 pagine. Se volete leggerla è la n. 24/24 del 19 maggio. Vi copio solo quanto deliberato:
di approvare per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative o di ampliamenti di quelle già assentite in favore di strutture ricettive, ad uso esclusivo dei relativi ospiti, il seguente nuovo atto generale di indirizzo: 1. sempre che le condizioni delle spiagge lo rendano possibile, fermo restando che le stesse devono avere una lunghezza non inferiore ai 250 metri lineari e che non devono essere interessate da concessioni demaniali marittime in misura superiore al 50% della loro superficie complessiva, deve di norma essere associato per ogni struttura ricettiva un servizio di spiaggia con la possibilità di usufruire di un punto ombra per ogni camera, secondo i seguenti parametri: a) alberghi o villaggi turistici localizzati nella fascia tra gli ottocento metri e i millecinquecento metri dalla costa: metri quadrati 5 di punto ombra per ogni camera; b) alberghi o villaggi turistici localizzati nella fascia degli ottocento metri dalla costa: - strutture di categoria fino alle tre stelle: metri quadrati 7 di punto ombra per ogni camera; - strutture di categoria superiore alle tre stelle: metri quadrati 9 di punto ombra per ogni camera; 2. il limite massimo dell’estensione sul fronte mare delle concessioni nuove o modificate in seguito ad ampliamenti viene fissato nella misura sotto riportata: a) alberghi di qualunque categoria fino a 50 camere: 25 metri lineari; b) alberghi o villaggi turistici di categoria fino a tre stelle, oltre le 50 camere: 40 metri lineari; c) alberghi o villaggi turistici di categoria superiore alle tre stelle e con più di 50 camere: 50 metri lineari; 3. è consentito il rilascio a favore delle aziende, alberghi, villaggi turistici e campeggi contermini alle spiagge, di idonei spazi da destinare a servizi fondamentali per una corretta fruizione delle aree d’ombra (torrette avvistamento, passerelle, bagni e pronto soccorso), di superficie non superiore ai 50 metri quadrati, fermo restando il contenimento complessivo del fronte dell’area di concessione all’interno dell’affaccio della struttura; 4. è consentito il rilascio a favore di villaggi turistici contermini alle spiagge con una dotazione di più di 1500 posti letto, di idonei spazi da destinare a servizi per attività ludiche e per ricovero natanti, per una superficie di 3 metri quadrati per ogni posto letto, fermo restando il contenimento complessivo del fronte dell’area di concessione all’interno dell’affaccio della struttura; 5. è preferito, in caso di concorrenza di più domande di concessione per il medesimo arenile, il richiedente che offra superiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e di migliore soddisfacimento delle esigenze del mercato turistico considerata la maggiore vicinanza della propria struttura alla zona costiera richiesta; 6. è ammesso, per i campeggi situati in prossimità della costa, il rilascio di nuove concessioni o di ampliamenti di quelle già assentite, sempre che le condizioni del sito lo rendano possibile, secondo il criterio teorico di assicurare la possibilità di usufruire di 1 metro quadrato per ogni ospite ed il limite massimo di 40 metri lineari del fronte mare; 7. ai sensi dell’art. 1 del D.L. n. 400/1993, convertito con L. n. 494/1993, la durata dei provvedimenti concessori è pari a sei anni, fatta salva la revoca degli stessi nell’ipotesi di contrasto con le previsioni dei Piani di Utilizzo dei Litorali di prossima adozione da parte degli enti locali; 8. il rilascio delle relative concessioni di cui ai punti precedenti è assoggettato al pagamento di un sovracanone, (già istituito con determinazione n. 2081/D del 31 dicembre 2001), in misura ordinaria pari a € 2,11/mq per i primi 250 metri quadrati di concessione e nella misura di € 8,44/mq per l’ulteriore superficie; 9. la maggiorazione del canone di cui al punto otto si applica, all’atto del rinnovo, anche alle concessioni giunte a scadenza; 10. è prevista la decadenza automatica della concessione nell’ipotesi di uso non esclusivo degli ospiti delle strutture ricettive beneficiarie. Il Direttore Generale Il Vicepresidente Gabriella Massidda Sebastiano Sannitu
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Grazia Orsù, dunque.....
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Gio
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Inserito il - 04/06/2009 : 17:28:39
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Finalmente un'utile delibera. La Sardegna ha bisogno di sviluppo. Ha 1800 km di coste, anche sfruttandole un po`di più di tratti incontaminati ne rimarrebbero a iosa. Poi ci sono già diverse aree protette. Non si vive di solo aria e bisogna pensare in particolare ai giovani altrimenti costretti a emigrare.
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