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Nota Bene: Siddi - è posto al confine della provincia di Cagliari, nella Marmilla. La Giara di Siddi è un interessante altopiano che offre numerose testimonianze preistoriche, prenuragiche e nuragiche: lungo il margine i ruderi di 17 nuraghi e la tomba dei giganti "Sa dom’e S’orcu". Siddi ha un territorio di 11 kmq, ed è a 184 metri sul mare. Nella parte alta ci sono i rilievi "Sa conca ‘e sa cresia", "Tresnuraxis" e "Sa fogaia", dove nascono le fonti "Sa mitza ‘e s’acqua salza", "Sa mitza de Franciscu" e "Sa mitza de Bareci", da cui scendono le acque verso la prosciugata palude di Sitzamus, villaggio abbandonato nel 1728 a causa di un saccheggio che costrinse i suoi abitanti a trasferirsi a Siddi e nei centri circostanti.



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Folkettara Dilettante

Utente Medio


Inserito il - 16/06/2015 : 14:56:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Folkettara Dilettante Invia a Folkettara Dilettante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per Grodde: scusa, non pensavo di avere messo anche un po' di "gallurese" in quello che per ora è una "zuppa" di varianti sarde nell.ultimo post all'interno del forum su canto a chitarra e disabilità. Meno male che non devo preparare un esame in sardo... Oddio! Non mi dispiacerebbe essere interrogata, ma soprattutto per quanto riguarda le coniugazioni non mi oriento ancora bene. Ehm... non è che, per caso, dovrei lasciar stare i canti a chitarra in gallurese (sorriso)? Che battutona!!!
Saluti






 Regione Lombardia  ~ Prov.: Milano  ~ Città: milano  ~  Messaggi: 453  ~  Membro dal: 07/02/2015  ~  Ultima visita: 18/06/2023 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 30/09/2015 : 22:30:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Su foristeri ha scritto:

Il Sardo Logudorese Settentrionale o Nord Occidentale riprende buona parte delle pronunce Sassaresi ed altre ancora.

Ecco la spiegazione...

S'ippiegassione est cussa ! A Ozieri dicono ippiegascione e a Pattada dicono ispiegascione...

Per Mannoni, quando ho un po di tempo faccio delle ricerche...



A Maria : Mezzus ti cumbenit goi ?


Scusate il ritardo nella risposta, ma non sono d'accordo con la tua spiegazione, Su Foresteri.
Non è che il Sardo Logudorese Nord Ocidentale "riprende buona parte delle pronunce Sassaresi", ma è vero proprio il contrario: è il sassarese che conserva (e non "riprende") la pronuncia della lingua sarda parlata in città fino alla fine del 1500.
Le differenze, sia nel Sardo Logudorese che nel Campidanese e nel Gallurese-Sassarese, sono minime, senza importanza nella stessa zona(Anglona, Coros, Monteacuto (specialmente la parte occidentale del Monte Acuto) e possono cambiare di più in zone più distanti (Planargia, Nuorese ecc,). Questo per quanto riguarda il Logudorese. Per il Sassarese è chiaro che fa parte della stessa variante del Gallurese, infatti anche nel gallurese di Gallura, ogni paese ha delle differenze rispetto al paese vicino. Quello che cambia di più è, appunto, la pronuncia che, come dicevo è rimasta quella ancestrale tipica della Sardegna Nord occidentale. Anche nel Sassarese parlato a a Porto Torres, a Sorso o a Castelsardo ecc., ci sono differenze: per esempio, per dire "qui" a Sassari si dice "inogghi", a P. Torres e a Sorso si dice "inogga", minime differenze che indicano la provenienza dell'interlocutore (a Sorso poi, hanno una pronuncia cantilenante, come a Castelsardo, che fa capire subito il luogo di origine)
Saludos a totu
Turritanu






Modificato da - Turritano in data 30/09/2015 22:37:20

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 01/10/2015 : 09:45:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grodde ha scritto:
[br

riguardo le varianti sarde, in parole semplici abbiamo :

al centro nord, Logudorese / Nuorese
che di fatto è la stessa lingua ma con alcune differenze di pronuncia, in ogni caso ci si capisce senza nessun problema

al centro sud il Campidanese, che è piuttosto diverso da Logudorese e Nuorese, tanto che a volte risulta molto ma molto difficile capirsi tante sono le differenze, è diverso il modo di coniugare i verbi, di fare i plurali, sono diversi gli articoli plurali, diversi gli accenti, diverse pronunce, tipo nasali o simili, che in Logudorese non esistono, diverse vocali, dove il Campidanese usa moltissime vocali aperte, il Logudorese usa vocali chiuse, in Campidanese inoltre ci sono vari modi per pronunciare ogni vocale, un pò come accade in Portoghese, mentre in Logudorese c'è solo un modo per pronunciare le vocali, è diversissimo persino l'accento delle persone, per esempio, il classico accento Sardo da stereotipo, imitato (male) dai continentali, con le doppie molto marcate, in realtà è solo l'accento Campidanese, l'accento Logudorese non ha le doppie marcate

quindi di fatto abbiamo due "macro varianti" come le chiamano i linguisti, non una lingua unica, ma quasi due

al centro della Sardegna non esiste un confine netto tra le due zone, ma al sud dell'area Logudorese ci sono aree dove si parla un Logudorese con influenze Campidanesi nel vocabolario, e viceversa al nord della zona Campidanese c'è una area dove si parlano dialetti con influenze Logudoresi


riguardo il discorso del Gallurese e del Sassarese, entrambi sono Sardi solo dal punto di vista geografico, ma sono completamente estranei alla lingua Sarda

il Gallurese è originario della Corsica del sud, ed è arrivato in Sardegna a partire dal XV° secolo forse, con migrazioni varie di gruppi familiari che arrivavano alla spicciolata, e che sono andati a ripopolare la Gallura che dopo la peste, le guerre etc.etc. era rimasta quasi disabitata, di fatto il Gallurese è una versione leggermente arcaica del Corso meridionale (Corsu Suttanu), che con la permanenza in Sardegna ha acquisito circa 20% di vocabolario dal Sardo, ma sotto ogni altro aspetto rimane sempre Corso

il Sassarese invece al contrario del Gallurese è nato in Sardegna, ma non per questo si può definire Sardo, in quanto è nato nel medio evo con la colonizzazione dei mercanti Pisani nel porto di Torres, coi secoli a partire dall'antico Toscano si è creata questa sorta di lingua franca, con una struttura Toscano-Pisana arcaica, più circa 20% di vocabolario Sardo, cosi come per il Gallurese la lingua nella sua struttura rimane essenzialmente una lingua Italica, e non Sarda

mentre la somiglianza tra Sassarese e Gallurese è dovuta al fatto che anche la lingua Corsa è frutto della colonizzazione Pisana della Corsica, che governò l'isola per molti secoli prima di essere soppiantata da Genova

nos bidimus!


Non sono affatto d’accordo su molti punti. Cercherò di essere il più possibile sintetico.

1) “riguardo il discorso del Gallurese e del Sassarese, entrambi sono Sardi solo dal punto di vista geografico, ma sono completamente estranei alla lingua Sarda”
Completamente estranei alla lingua sarda? Ma questa è un'assurdità, un' esagerazione non suffragata dai fatti. Avere il 20% (?) di termini “sardi” nel sassarese/gallurese già renderebbe ridicolo l’avverbio “completamente” in quel contesto. Ma c'è di più: la verità, facilmente dimostrabile da chi conosce sufficientemente il sassarese/gallurese è che oltre l’80% (oltre l’ottanta per cento!) dei termini di quel dialetto è sardo logudorese. Dialetti sardi avulsi dalla Lingua Sarda sono invece l’algherese e il tabarchino (il primo è un dialetto catalano, il secondo è un dialetto ligure). Tu scrivi qualunque testo in sardo, e io te lo traduco in sassarese e ti dimostro che i termini sardi sono ben oltre il 20%. E non solo i sostantivi, ma verbi, avverbi, frasi idiomatiche ecc. ecc.
2) I Corsi hanno cominciato ad arrivare in Sardegna ben prima del 15° secolo, spinti in parte dall’oppressione colonialista dei pisani e genovesi.
Il sassarese non è affatto di derivazione pisana, questo è solo un luogo comune (senza nessuna prova né fondamento concreto), ma anch’esso di derivazione corsa. In pratica è una fusione del corso col sardo-logudorese che si era precedentemente sempre parlato a Sassari fino a tutto il 1500. E questo è documentato. Conosci l’opera del sassarese Francesco Fara, be’, leggitela e poi ne riparliamo.
Se vuoi, posso scendere nei dettagli.
3) In conclusione, il Sassarese e il Gallurese sono parte di un’unica variante sarda border-line di forte influenza corsa. Il corso invece, prima molto simile al Sardo, effettivamente è stato fortemente influenzato direttamente dai pisani (e anche dai genovesi) durante la loro lunga dominazione.
4) Allora anche il Campidanese non è sardo. Anche in campidanese è stato influenzato dal pisano. L’articolo determinativo plurale è solo maschile (come nel sassarese-gallurese) e anche in diverse zone del campidanese ci sono termini decisamente italiani(“acqua” e e non “abba”, “lingua” e non “limba” ecc.) Eppure nessuno, giustamente, si sogna di dire che il campidanese non sia sardo.
5) Se si fa distinzione fra Logudorese e Nuorese, si dovrebbe far distinzione anche fra “logudorese”, “planargese” e altre subvarianti del logudorese. Come mai invece non si fa distinzione fra “campidanese”, “ogliasrino” sulcitano e altre subvarianti del campidanese?

Potrei continuare ma, per ora, mi fermo qui

A nos bider luego






Modificato da - Turritano in data 01/10/2015 09:48:00

  Firma di Turritano 
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 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Folkettara Dilettante

Utente Medio


Inserito il - 03/10/2015 : 17:17:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Folkettara Dilettante Invia a Folkettara Dilettante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per turritano: sai che anch'io pensavo la stessa cosa? voglio dire che pur non essendo di madrelingua sarda, ho avuto la sensazione che in Sardegna ci sono due lingue completamente diverse dalle varianti sarde vere e proprie (giustamente come hai fatto notare tu anche negli interventi sulla LSc ci sono quelle del catalano di Alghero e del ligure di Carloforte, lingue che io non pratico, perché non vengono utilizzate nel canto "a chitterra".
Mi auguro comunque di non aver offeso eventuali utenti algheresi o di Carloforte (sorriso)
Nos intindimus!






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Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 03/10/2015 : 22:32:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non saprei dire quale sia la percentuale di parole logudoresi nel gallurese e nel sassarese, sicuramente é la struttura grammaticale che ne fa delle varietá non sarde ma corse (e quindi del gruppo toscano antico), vedasi la formazione del plurale in -i (come nei nomi maschili in italiano in -o della II declinazione e non in -s come in sardo), il futuro sintetico e non perifrastico come in sardo (anche se in gallurese, per influenza del sardo, vi é anche questo), l'articolo che deriva dal pronome latino ille (e non da ipse come in sardo). Ammesso che sia vero che l'80 % delle parole del sassarese e del gallurese vengano dal sardo, vuol dire che nei secoli c'é stata evidentemente una loro rilessificazione e quindi allo stato attuale classificarle come decisamente non sarde non é tanto corretto (come il caso dell'inglese, classificato come una lingua germanica ma ..... con almeno il 50% delle sue parole di origine latina, d'altronde le classificazioni sono ad uso e consumo degli studiosi ma in realtá la natura non fa salti).





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Agostino Zoroddu

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Orotelli  ~  Messaggi: 263  ~  Membro dal: 22/05/2012  ~  Ultima visita: 21/09/2021 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 07/10/2015 : 13:41:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve Gonariu, decisamente non viaggiamo sullo stesso binario
Proverò ad essere il più sintetico possibile, anche se il tuo post merita una risposta articolata e composita.
Se la percentuale delle parole logudoresi del sassarese tu non la conosci, la conosco io (oltre l’80% e non l’80%) e la statistica non l’ ho elaborata io, ma degli studiosi che si sono presi la briga di farlo. Io di sicuro posso affermare che, ad orecchio, corrisponde. Io conosco allo stesso modo il logudorese, il sassarese-gallurese e l’italiano, perché ne sono a contatto tutti i giorni già dall’infanzia, e per studi personali.

La grammatica: la grammatica ha diverse componenti. È lapalissiano che, se TUTTA la grammatica sassarese fosse logudorese, sarebbe indiscutibilmente una variante logudorese, proprio come tante altre e il problema non si porrebbe nemmeno.
Il sassarese, come la variante affine, gallurese, deriva dal Corso, e su questo non ci piove e ti posso anche dire che esistono due fonti storiche che ci indicano il periodo nel quale questo passaggio, per quanto riguarda il sassarese, è avvenuto: nei primi decenni del ‘600.

Comunque, vediamo i casi da te citati:

1) Plurale: "la formazione del plurale in -i (come nei nomi maschili in italiano in -o della II declinazione e non in -s come in sardo)": come si diceva, questa è una particolarità che viene dal corso (e quindi indirettamente dal pisano antico). E appunto, venendo dal Corso, è una delle poche parti della grammatica sassarese che è in pratica italiana.
2) Futuro: “il futuro sintetico e non perifrastico come in sardo”, e chi te l’ha detto? Per tua informazione ti dico che in sassarese esistono entrambe le forme: sintetica e perifrasica. Ti faccio un esempio:
Sassarese: “A manzanu abaraggiu andà a trabaglià in la tanca meia”; logudorese: “a manzanu apo andare a trabagliare in sa tanca mea”; italiano: “(domani) di mattina andrò a lavorare nel mio terreno”. Questo è il sassarese più antico, che si diceva normalmente sino a qualche decennio fa. Vero è che adesso sta prevalendo una forma sintetica: “A manzanu andaraggiu a trabaglià”.

3) L’articolo: ”articolo che deriva dal pronome latino ille (e non da ipse come in sardo)”: è ovvio, come dicevo più sopra, l’articolo viene dal corso, quindi dal pisano antico: se il sassarese avesse conservato l’articolo sardo, buona parte del problema non si porrebbe nemmeno.

(fra parentesi, io sono fra quelli che gli articoli sardi, logudoresi in particolare, non derivino dal latino ipse, con tutta la sua declinazione, come generalmente si crede), ma invece direttamente dal volgare sardo, formatosi con la decadenza dell’Impero Romano, e ben documentato in antiche scritture: “cus-su”, “cus-sa”, “cus-sos”, “cus-sas”).

In ogni modo, questa è solo una piccola parte della grammatica, ma ci sono anche altre parti. Cito solo la costruzione delle frasi e la forma interrogativa: sono praticamente uguali al sardo. Come uguali al sardo sono anche le frasi idiomatiche.

Infine, non sono nemmeno d’accordo sul fatto che ci sia stata nel tempo, in queste due varianti “una loro rilessificazione” (specialmente nel sassarese, che, ovviamente, conosco meglio), ma ho motivo di credere che, in gran parte, siano semmai residui del logudorese che, prima della immigrazione dei corsi, si parlava nel sassarese e in Gallura. In realtà sta avvenendo il contrario: negli ultimi decenni si stanno introducendo, nel sassarese sostantivi, verbi, avverbi ecc. italiani a danno di quelli sardi. Faccio un solo esempio, ma l’elenco sarebbe lungo: “allora” invece di “tandu”.
In ogni modo, questa non è che una parte della grammatica, ma ci sono anche altre parti. Cito solo la costruzione delle frasi e la forma interrogativa: sono praticamente uguali al sardo. Come uguali al sardo sono anche le frasi idiomatiche.

Alla luce di quanto detto, sono invece completamente d’accordo con te quando dici: “classificarle come decisamente non sarde non é tanto corretto”, anzi rincaro la dose: è decisamente sbagliato. Si potrebbe considerarle, semmai, come sub-varianti “border line” del sardo logudorese.






Modificato da - Turritano in data 07/10/2015 13:55:29

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 07/10/2015 : 13:46:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Folkettara Dilettante ha scritto:

per turritano: sai che anch'io pensavo la stessa cosa? ..........................................

Che il tabarchino sia un dialetto ligure, e quindi italiano, e che l’algherese sia un dialetto catalano, sono verità sacrosante, per cui nessuno dovrebbe offendersi
A nos intender






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Turritano

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Inserito il - 07/10/2015 : 14:03:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per curiosità, ecco una canzone rap in Sassarese, Corso e Francese
https://www.youtube.com/watch?v=WBAVzbNim0Q






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Turritano

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Inserito il - 07/10/2015 : 22:02:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pardon! la canzone rap di cui parlavo nel post precedente è questa:https://www.youtube.com/watch?v=GFjZxbuAXN8





Modificato da - Turritano in data 07/10/2015 22:17:18

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Gonariu

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Inserito il - 08/10/2015 : 17:00:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve Turritano,

ritengo doveroso dire che io parlo campidanese e nuorese in quanto sono i dialetti dei miei genitori ed ho imparato entrambi. Purtroppo col sassarese e col gallurese ho avuto scarsi contatti, leggendo alcune fiabe riportate sul bel libro di Francesco Ennas "Sos contos de foghile", edizioni Gallizzi e qualche poesia di Pompeo Calvia e di don Baignu Pes nell'antologia "Il meglio della grande poesia in lingua sarda", edizioni della Torre e la grammatica gallurese di Francesco Corda "Saggio di grammatica gallurese", edizioni 3T Cagliari-1983 che tratta sopratutto fenomeni fonetici, la grammatica è esposta in maniera molto sintetica. Manca finora (almeno io in libreria non ho mai avuto occasione di trovarne una) una grammatica del sassarese e del gallurese che siano ben fatte ed esaustive. Premesso ciò, non volevo fare nel mio post delle affermazioni assolute (quando dico "evidentemente" parlando della rilessificazione del sassarese e del gallurese, ne parlo in termini ipotetici e non assoluti, cosa che invece faccio sulle cose di cui sono competente). Non avendo alcun dubbio su ciò che dici sul sassarese (che tu conosci direttamente) e sul gallurese, dalle (non molte) letture che ho fatto, sono più d'accordo con chi li vede come dialetti del gruppo toscano antico e quindi sardi solo da un punto di vista geografico, tuttavia il logudorese ha agito sicuramente come lingua di sottostrato dando i risultati che tu hai riportato, per quello che alla fine, come ho detto prima, "la natura non fa salti", come diceva Galileo. Ribadisco che le classificazioni (campidanese, logudorese, gallurese, sassarese) va bene intenderle in senso generale per avere un quadro complessivo, ma si sbaglia a prenderle troppo alla lettera, quindi dire che sassarese e gallurese sono varianti border line del logudorese in quest'ottica potrebbe anche starci (differenze terminologiche forse fra me e te ?). Piuttosto ti chiedo una cortesia: consigliami qualche grammatica del sassarese e del gallurese; del sassarese non ne ho mai visto una (ma io di solito non vado più a nord del quarantesimo parallelo), del gallurese, oltre quella del Corda ne avevo visto una quando ero a scuola nella libreria Cocco in Piazza Yenne a Cagliari (chissa chi era l'autore), ma in quel periodo non avevo tanto "dinero" (poi i libri sardi costano sempre di più degli altri !).






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Agostino Zoroddu

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 09/10/2015 : 09:08:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve Gonario
Tu dici che parli “Campidanese e Nuorese”, e dando per scontato che il nuorese è una varietà del Logudorese, sarebbe anche interessante sapere la varietà del campidanese da te parlata, perché, come tu sai, e contrariamente a quanto comunemente si crede, anche il campidanese ha molteplici varietà (non contando le sub-varietà). Detto questo, torniamo al Sassarese/Gallurese, sempre cercando di raggiungere l’improbabile obiettivo di essere sintetico.
Cominciamo da qua: dire che “sono più d'accordo con chi li vede come dialetti del gruppo toscano antico e quindi sardi solo da un punto di vista geografico” mi sembra decisamente assurdo, specialmente detto da uno che, per sua stessa ammissione, non conosce né il Gallurese, né il Sassarese se non in maniera del tutto superficiale. Dici “quindi sardi solo da un punto di vista geografico”?! Addirittura “SOLO”? Quello lo puoi dire tranquillamente per il tabarchino e l’algherese, ma non su dialetti, lingue o varietà nate ed evolutesi in Sardegna da un miscuglio spontaneo di Sardo e Corso. Ma su che cosa ti basi, sulle ipotesi fantasiose di alcuni (che cincischiano da decenni, senza nessuna prova, se non qualche per qualche vaga assonanza derivata dal Corso, su questa fantomatica ipotesi) che addirittura fanno derivare il Sassarese direttamente dal pisano antico, al tempo in cui Sassari era un Libero Comune? E sulle striminzite letture che hai fatto? Mi sembra un po’ pochino per dare un giudizio ponderato e, soprattutto, non è certo una garanzia né una buona referenza per te, sostenere certe ipotesi senza conoscere bene l’argomento. Quindi, avere l’’80% di vocaboli sardi (e forse anche di più), le frasi idiomatiche sarde, costruzione delle frasi, la forma interrogativa, la coniugazione dei verbi (il tempo futuro, l’imperativo dei verbi ne sono solo degli esempi), fra l’altro quasi tutti di matrice logudorese, e tanto altro, secondo te non conta niente? Per tua stessa ammissione hai avuto “scarsi contatti” col Sassarese/Gallurese (il che equivale a dire ”nessun contatto diretto”). Mi meraviglio! Con grande disinvoltura salti tutto a piè pari senza tenerne conto, passando beatamente all’ipotesi dell’appartenenza di queste due varianti addirittura “al toscano antico”, cioè all’italiano. Questo vale, al massimo, per il Corso, soprattutto per quello settentrionale. Ricordati che le cose non basta dirle, le affermazioni non sono automaticamente vere solo perché si fanno, ma bisogna motivarle e provarle. E tu non hai provato niente, a parte l’ammissione di non conoscere né il Sassarese né il Gallurese. Tu conoscerai in qualche misura il Logudorese centro-orientale e/o meridionale, ma ho dei dubbi sulla tua conoscenza su quello settentrionale, che si può dividere sommariamente in due grandi gruppi: orientale e occidentale. Figuriamoci se passiamo al Sassarese/Gallurese. E non è certo leggendo Wikipedia, che ti farai un’dea congrua e precisa
Venendo alla tua richiesta, so che esistono, e ho consultato diverse volte, dizionari di Sassarese e di Gallurese che contengono una sintetica ma importante parte di grammatica, nonché molto ricchi di frasi idiomatiche. Anzi, ne ho letto alcuni di Sassarese (per esempio quello molto ampio e ben fatto del portotorrese Bazzoni), ho letto anche una grammatica del Sassarese che aveva mio padre parecchi anni fa, e non so che fine abbia fatto. Ne ho visto e consultati anche altri, diversi anni fa, sia sassaresi che galluresi, ma purtroppo non mi ricordo più il nome dell’autore quindi al momento non posso esserti molto aiuto. Tutti i testi da me consultati, spesso in alcuni particolari, sono contrastanti tra loro Ti dirò che a volte, su alcune parti, come la origine di queste due varianti. Anche io personalmente sono decisamente critico. Aggiungo che, leggere e studiare lessico e grammatica di un dialetto o una lingua marginale e scarsamente conosciuta, come può essere il Sardo e il Sassarese/Gallurese, ti aiuta a fartene un’idea, ma non è mai come conoscere quella lingua direttamente, intensamente per averla sentita e parlata per tutta la vita. Specialmente considerando la fonetica del Sassarese, la cui pronuncia è veramente particolare. Comunque, ho degli amici che il Sassarese lo insegnano a scuola, per conto di uno di loro io personalmente ho tradotto, dal sassarese all’italiano, un libro bilingue di storie sarde e sassaresi per bambini. Chiederò ad essi e, nel caso, ti farò sapere
Saluti
PS: mi che Sassari è ancora nel 40° parallelo, sia pure con qualche cifra dopo la virgola






Modificato da - Turritano in data 09/10/2015 09:16:27

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Gonariu

Utente Medio


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Salve Turritano,

la forma di campidanese che io parlo è quello di Sanluri, quindi la sottovarietà centrale, ricca di metatesi e vocali nasalizzate, risultando quindi più irregolare rispetto alla varietà parlata a Cagliari e usata dai poeti campidanesi come lingua letteraria. Per quanto riguarda le mie letture sul sassarese e gallurese, non direi che sono "striminzite", semmai poche (non è facile trovare nel Capo di Sotto testi sul gallurese e sul sassarese, a chi interesserebbero se non a pochi ? A parte la più che centenaria contrapposizione tra Cagliari e Sassari, ma su questo sorvoliamo !), i testi che ho letto sono scritti da persone competenti (ti ho anche citato la bibliografia, cosa importante quando si fanno certe affermazioni, altrimenti su che cosa si basano ?). Il gallurese è una forma di corso ultramontano che è rimasto allo stadio più antico, ma i Galluresi coi Corsi del Sud si capiscono abbastanza bene (così ho sentito anni fa da un gallurese parlante il calangianese che era stato in Corsica). Che poi il gallurese non sia un dialetto sardo strettamente parlando è un'affermazione del Wagner il quale per molti aspetti è ancora insuperato; d'altronde io stesso dando leggendo il testo del Corda citatoti ieri per quanto riguarda la parte grammaticale mi fa concordare in gran parte con lui. Ok sul fatto che l'80% del lessico del sassarese e del gallurese venga dal sardo (detto da un madrelingua è un'affermazione che accetto tranquillamente e non metto minimamente in dubbio), ma anche l'inglese, pur avendo più del 50% delle parole di origine romanza (e quindi dal latino, o tramite il francese portato in Inghilterra durante la dominazione normanna o tramite gli umanisti), è classificato da tutti gli studiosi come una lingua germanica anche se, in un certo senso, si può un po' ritenere "figlia" della lingua latina (per il lessico, ma la sua grammatica è un'altra cosa, è quasi una lingua isolante come il cinese grammaticalmente, a differenza delle lingue neolatine); in questo senso può starmi bene che il sassarese ed il gallurese siano delle forme "border line" del logudorese ma questa affermazione va presa entro certi limiti. La forma di nuorese che parlo io è quella di Orotelli (paese vicino a Nùoro dove abito), del logudorese settentrionale ho letto che ha subito una influenza più forte dall'italiano rispetto alle altre sottovarietà di logudorese; ho letto poesie nel logudorese letterario (padre Luca Cubeddu, Predu Pisurzi, Diego Mele, Peppino Mereu, Paolo Mossa in un'antologia) e di Antonio Onano di Aritzo; non so se il logudorese settentrionale sia quello letterario dei poeti, raramente vado più a nord di Orotelli (che di latitudine è 40 gradi e 18 primi, da qui la mia affermazione che di solito non supero il quarantesimo parallelo) tranne una volta a Berchidda e parlando in sardo cogli abitanti non avevamo alcun problema a capirci; Sassari è un po' sotto il quarantunesimo parallelo (che attraversa la Gallura) e ci sono andato poche volte, troppo lontano per chi, come me, è vissuto a Cagliari buona parte della sua vita.






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Agostino Zoroddu

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Turritano

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Inserito il - 10/10/2015 : 11:02:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bonadie, Gonario
Sia chiaro che di campanilismo non ne voglio nemmeno sentirne parlare. Non è questo né il luogo né il momento, altrimenti il nostro discorso finisce qua

La domanda su quale varietà del Campidanese hai più familiarità era sì per curiosità personale, ma anche per far sapere a chi legge che del Campidanese esistono molte varietà, almeno quante ne esistono nel Logudorese, ma mentre per il Logudorese si fanno sempre distinzioni varie (comune, settentrionale, meridionale, centrale, nord-occidentale ecc. ecc. tutte dai confini molto irregolari), per il campidanese pare che non esistano distinzioni: non si dice quasi mai “sulcitano”, “ogliastrino” ecc, pare che sia un blocco compatto, e invece le differenze ci sono, eccome.
I testi scritti da persone competenti sono sempre criticati e/o contestati, almeno in parte, da altre persone altrettanto competenti. Anche il grande Wagner del quale sono un estimatore. Il tedesco ha fatto uno studio approfondito e minuzioso, ma il suo più grande merito consiste nell’aver aperto una strada: lo studio ragionato e scientifico sulla Lingua Sarda. Tuttavia non può aver avuto conoscenze dirette su tutte le varietà del sardo, quindi non è da prendere come una Bibbia. Ho la sensazione per esempio, che non abbia fatto uno studio comparato tra il Sassarese/Gallurese col Logudorese basandosi su una sufficiente esperienza personale, ma abbia tratto considerazioni abbastanza affrettate.

Non solo i galluresi si capiscono abbastanza bene con i corsi del sud, ma ovviamente, anche i sassaresi, e non solo con quelli del sud, essendo il Corso Settentrionale molto più italianizzato di quello Meridionale. Un po’ come si capiscono fra loro i logudoresi con i campidanesi, Del gallurese, per ora, ti dirò soltanto che è molto frammentato, e le differenze sono evidenti anche tra paesi confinanti, però, come succede per il campidanese, quando se ne parla (o si scrive) si parla solo del “Gallurese” come se fosse un monoblocco linguistico. Posso farti diversi esempi. Più “compatto”, per vari motivi, è invece il Sassarese, dove le differenze fra paese e paese e quello di Sassari città sono minime anche se, nella stessa Sassari qualche termine lessicale o pronuncia può cambiare a seconda del quartiere, o perché usati come sinonimi.

Bene, ammetti che le tue letture sul sassarese sono “poche” e “non striminzite”, ma il senso del discorso non cambia.

Certo che la bibliografia è importante, specialmente quando non si conosce personalmente l’argomento trattato, altrimenti ci si basa sul nulla. Ma non è come conoscere direttamente, e bene, la materia in questione. Oltretutto, spesso nei testi (di tutte le discipline, non solo linguistici), ci sono degli errori ed omissioni e chi si basa solo sui testi tende inevitabilmente a ripeterli. Comunque, la “bibliografia” da te citata sul sassarese è un po’ scarsina, per non dire “striminzita” e rimando a quanto già detto. Comunque, ci sono studiosi moderni che mettono sì il Corso (specialmente quello Settentrionale.
L’affermazione che oltre l’80% del sassarese sia di matrice sarda non è mia, non l’ho fatta io quella statistica, uno studioso di sassarese in un testo specifico molto approfondito e circostanziato sul dialetto di Sassari, letto molti anni fa, di cui non mi ricordo il nome, che aveva mio padre nella sua biblioteca.
La parte più grande e importante più vicina al Corso (e quindi all’antico toscano, sia nel Sassarese che nel Gallurese in generale, è proprio la grammatica. Ma NON di tutta, come si tende a credere, perché c’è , come detto più volte, anche nella grammatica una notevole componente sarda. Quindi le possibilità sono tre: o si colloca come una variante della Lingua Sarda, accanto al Logudorese e al Campidanese (seppure marginale), o si ritiene una variante Logudorese (sempre border-line), o se ne fa una lingua sarda a se stante. L’ipotesi sia un dialetto italiano non è da prendersi neppure in considerazione. Il paragone con la lingua inglese mi sembra inappropriato, seppure assimilabile come concetto.
Non si può parlare del Logudorese Settentrionale senza conoscerlo direttamente, basandosi solo sulle letture e/o per averne sentito parlare, perché ci sono delle differenze notevoli (senza esagerare) fra il Settentrionale Orientale e quello Occidentale, come fra altre sottovarianti, e sempre con confini molto frastagliati a cavallo dei quali le varietà si mischiano. Sai che c’è come un “corridoio” geografico, che parte dai confini della Gallura meridionale e arriva fino la città di Sassari: si chiama Anglona, Questo “corridoio” non è solo geografico ma soprattutto linguistico e, linguisticamente, supera Sassari e si congiunge con i dialetti logudoresi nord occidentali sino alla costa. Grosso modo appena a Sud di Alghero e a Nord di Bosa. In questo “corridoio” c’è una notevole somiglianza linguistica e fonetica, con cui Sassari ha molto in comune. La questione però non è semplice, anche perché in questo corridoio, nella parte più vicina alla Gallura e alla costa Settentrionale, c’è una notevole infiltrazione Corso-Gallurese-Sassarese un po’ complicata da spiegare. Se vuoi, ne parliamo una prossima volta.

Saluti
Turritano

PS Sassari è più vicina al 40° parallelo che al 41°: 40°43’36Nord






Modificato da - Turritano in data 10/10/2015 11:10:23

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Gonariu

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Inserito il - 10/10/2015 : 16:00:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve Turritano,

ieri ho parlato della contrapposizione tra Cagliari e Sassari non con intenzioni offensive, assolutamente, ma perché ho pensato sul momento in cui stavo scrivendo che a causa di ció i cagliaritani non fossero interessati alla variante linguistica parlata a Sassari, ho scritto inoltre "lasciamo perdere" perché sarei in ogni caso andato fuori tema e giustamente tu hai detto nella tua risposta che non é né il luogo né il momento. Solo qualche anno fa ho trovato nella libreria Mondadori del centro commerciale "La corte del sole" vicino a Sestu i due libri del Sassu sulla vostra parlata che devo ancora leggere, ma da un'occhiata datagli, non pare che sia una grammatica ma in mancanza d'altro ci si accontenta; io sono nato, cresciuto e vissuto a Cagliari buona parte della mia vita (da 12 anni insegno nel nuorese) e a Sassari (dove ho anche dei parenti) sono andato poche volte, sufficienti tuttavia per apprezzare la bellezza ed il verde della tua cittá. Mi dispiace che ti sia risentito, la cosa non era voluta come ti ho giá detto e ti prego di accettare le mie scuse piú sincere.
D'accordo con te che il campidanese ha a sua volta delle sottovarianti, alla fine degli anni '90 ho comprato il dizionario italiano-sardo campidanese di Antonio Lepori (che io reputo un grande esperto di campidanese in quanto ne ho seguito un corso fatto nel 1999 a Quartu studiando anche la sua grammatica che si trova on line) dove nell'introduzione riporta l'esistenza di 8 sottovarietá. Ho letto anche (adesso non mi ricordo dove) che il campidanese, a differenza del logudorese, é piú uniforme in quanto ha avuto Cagliari come centro di irradiazione.
D'accordo con te che Wagner, per quanto grande e geniale non sia infallibile, in ogni caso gli studi dopo di lui sono andati avanti. Penso del logudorese settentrionale di averne avuto un buon assaggio leggendo il libro di Ennas "Sos contos de foghile" che ti ho citato, in quanto molti che gli hanno raccontato i rispettivi racconti sono delle parti vicino a Sassari dove si parla tale sottovariante (es. Martis, adesso sono a Quartu e non ho il libro sottomano che ho lasciato ad Orotelli). D'accordo con te sul mio paragone con l'inglese che voleva essere solo qualitativo e non quantitativo (non ne ho le necessarie competenze, come farei ?), sul fatto che una cosa é leggere/studiare una lingua sui libri, altro é impararla sul posto o la conoscenza profonda che ne ha un madrelingua, ma, sai, si fa quel che si puó ! Tempo fa avevo comprato una grammatica del dialetto maddalenino per sapere qualcosa in piú del gallurese in quanto quella del Corda é troppo sintetica per la parte grammaticale; l'ho prestata e non mi é stata piú restituita, spero di ritrovarla in libreria per ricomprarmela. Lo stesso lavoro "libresco" faccio col nuorese in quanto l'ho imparato solo in un secondo tempo ad 8 anni (come il campidanese in quanto a casa si é sempre parlato solo italiano, essendo abbastanza diversi i dialetti dei miei genitori); poi ad Orotelli c'é chi mi dice che parlo il sardo antico e chi mi dice che non lo so parlare e che mischio col campidanese (questo no, e me ne rendo conto !); la mia idea personale, confermatami da mio padre che é di Orotelli, é che mi arrangio abbastanza bene, ma ogni tanto mi corregge (idem mia madre per il campidanese).






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Agostino Zoroddu

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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 11/10/2015 : 09:48:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nel post precedente, non so perché, è saltata completamente una frase: la ripropongo insieme alla parte precedente:
"Comunque, ci sono studiosi moderni che mettono sì il Corso (specialmente quello Settentrionale) fra i dialetti italiani, ma non mi risulta che alcun esperto abbia sistemato il Sassarese/Gallurese fra i dialetti italiani, a meno che non si tratti di qualche “studioso” fasullo.
La parte in rosso è quella "saltata"







Modificato da - Turritano in data 11/10/2015 09:49:09

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