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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 02/01/2009 : 21:55:22
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Ovviamente le affermazioni di Giuseppe sono troppo autorevoli per essere contestate, sia per il modo affettuoso e garbato con cui si rivolge a Onda, sia per le conoscenze che ha in campo professionale e umano. Mia mamma diceva sempre: " A su cristiau ddi faidi bei una castiada bella e ddi faidi dannu ua castiada maba" ( All'uomo fa bene uno sguardo buono e gli fa male uno sguardo cattivo ). Lei credeva nel malocchio ed io non avevo sufficienti elementi per contestare le sue certezze, perché come potevo dirle che la nostra persona passa indifferente sotto gli sguardi cattivi e buoni?
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Asinella80
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 02/01/2009 : 23:57:48
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mmm mmm... quanta gente superstiziosa...
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 03/01/2009 : 05:42:24
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Dubito che Onda sia disperata per questo...sarebbe grave e direi che se fosse vero non è questione di malocchio , mi sembra quasi uno scherzo. Tanti asseriscono di non credere a questo rito antichissimo, ma chissà perchè anche i più scettico anche una volta nella vita, si è rivolto alla donnina del paese che fa " sa mejghina e s'oj". Io non credo a maghi e maghette...ma a queste signore si, in genere viene praticato da persone molto credenti, sono in buona fede e lo fanno senza scopo di lucro....per ciò che mi riguarda qualcosa di vero c'è, chiamatela negatività...o...colpu e oju...oppure è tutta una suggestione??? Non importa cosa sia, l'importante è non farsi fregare e che la persona capace di dire queste preghiere sia davvero in buona fede....e se tutto questo serve a far sentire meglio la persona ....ben venga.
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 03/01/2009 : 09:39:07
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| onda ha scritto:
Buonasera a tutti, vi faccio gli auguri per il nuovo anno. Sono un nuovo utente e sto cercando una persona seria che conosca la pratica per togliere il malocchio: sono certa di essere stata colpita, non so da chi e perchè, non trovo altra spiegazione che questa al mio star male. Vorrei che qualcuno mi aiutasse e me lo togliesse, se poteste indicarmi a chi rivolgermi a Sassari o nel circondario ne sarie grata. Grazie a tutti.
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Ciao! dammi nome di battesimo e cognome e te lo faccio io. tranquilla che se sei presa inizi a stare meglio subito dopo.
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 03/01/2009 : 09:50:34
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| miss diamante ha scritto:
Dubito che Onda sia disperata per questo...sarebbe grave e direi che se fosse vero non è questione di malocchio , mi sembra quasi uno scherzo. Tanti asseriscono di non credere a questo rito antichissimo, ma chissà perchè anche i più scettico anche una volta nella vita, si è rivolto alla donnina del paese che fa " sa mejghina e s'oj". Io non credo a maghi e maghette...ma a queste signore si, in genere viene praticato da persone molto credenti, sono in buona fede e lo fanno senza scopo di lucro....per ciò che mi riguarda qualcosa di vero c'è, chiamatela negatività...o...colpu e oju...oppure è tutta una suggestione??? Non importa cosa sia, l'importante è non farsi fregare e che la persona capace di dire queste preghiere sia davvero in buona fede....e se tutto questo serve a far sentire meglio la persona ....ben venga.
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miss... ho 36 anni e ho imparato la pratica all'età di 14 anni quindi immagina da quanti anni tolgo il malocchio. mi fu insegnato da una vecchia centenaria e da allora non mi son più fermato. vengono da me persone da mezza Sardegna, gente disperata che basta un pò di buonsenso e vanno via rinnovati nello spirito. Non ho mai preso 5 lire e mai accetterei soldi in cambio. che il malocchio esista o no questo nessuno è in grado di dimostrarlo ma la negatività esiste così come esiste il bene esiste il male; una cosa è certa e su questo dovrebbero essere gettate le fondamenta di questi riti pseudo-cristiani: Gesù stesso disse "chi ha fede quanto un granellino di senape compirà opere più grandi delle mie, e in un'altro passo aggiunge, nel mio nome guarirete". Da cristiani tutti abbiamo ricevuto questo mandato e se uno prega con fede malocchio o non malocchio la persona sofferente troverà senz'altro giovamento.Almeno il mio modo di pensare è questo. Pensa che sono un ministro straordinario dell'eucarestia ( porto la comunione agli ammalati) eppure vista la mia buona fede e le persone che vanno via da me rasserenate, non ho mai trovato un prete che mi abbia proibito o ripreso per quel che faccio. stessa cosa per le segnature delle bruciature del fuoco di S. Antonio ecc. E' tutto bene se si prega Dio e non si prendono soldi e ben venga un po di bene in questo mondo che ormai ha perso ideali identità e fede.
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 03/01/2009 : 10:18:16
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La penso anch'io come te. Pensa che al mio paese (non so che metodo usi tu) quelle poche persone che lo fanno, vanno in chiesa a prendere l'acqua benedetta. Io credo come ho già detto, se esistono persone come te, e fanno star bene nello spirito e nella mente....ben vengano queste persone...mai dire mai nella vita.
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Asinella80
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 03/01/2009 : 10:25:52
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Ampuriesu.... piccola curiosità?? Fai la medicina dell'occhio anche quando è sera o notte?? Qui da noi le donne che la fanno di solito no... dicono sia necessaria la luce... e quindi prima che il sole tramonti.... Comunque sono tutte credenze e anche io ogni tanto non mi sottraggo al rito " de sa meighina e s'ogiu"... male non faghede!!!
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 03/01/2009 : 10:28:50
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| ampuriesu ha scritto:
| miss diamante ha scritto:
Dubito che Onda sia disperata per questo...sarebbe grave e direi che se fosse vero non è questione di malocchio , mi sembra quasi uno scherzo. Tanti asseriscono di non credere a questo rito antichissimo, ma chissà perchè anche i più scettico anche una volta nella vita, si è rivolto alla donnina del paese che fa " sa mejghina e s'oj". Io non credo a maghi e maghette...ma a queste signore si, in genere viene praticato da persone molto credenti, sono in buona fede e lo fanno senza scopo di lucro....per ciò che mi riguarda qualcosa di vero c'è, chiamatela negatività...o...colpu e oju...oppure è tutta una suggestione??? Non importa cosa sia, l'importante è non farsi fregare e che la persona capace di dire queste preghiere sia davvero in buona fede....e se tutto questo serve a far sentire meglio la persona ....ben venga.
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miss... ho 36 anni e ho imparato la pratica all'età di 14 anni quindi immagina da quanti anni tolgo il malocchio. mi fu insegnato da una vecchia centenaria e da allora non mi son più fermato. vengono da me persone da mezza Sardegna, gente disperata che basta un pò di buonsenso e vanno via rinnovati nello spirito. Non ho mai preso 5 lire e mai accetterei soldi in cambio. che il malocchio esista o no questo nessuno è in grado di dimostrarlo ma la negatività esiste così come esiste il bene esiste il male; una cosa è certa e su questo dovrebbero essere gettate le fondamenta di questi riti pseudo-cristiani: Gesù stesso disse "chi ha fede quanto un granellino di senape compirà opere più grandi delle mie, e in un'altro passo aggiunge, nel mio nome guarirete". Da cristiani tutti abbiamo ricevuto questo mandato e se uno prega con fede malocchio o non malocchio la persona sofferente troverà senz'altro giovamento.Almeno il mio modo di pensare è questo. Pensa che sono un ministro straordinario dell'eucarestia ( porto la comunione agli ammalati) eppure vista la mia buona fede e le persone che vanno via da me rasserenate, non ho mai trovato un prete che mi abbia proibito o ripreso per quel che faccio. stessa cosa per le segnature delle bruciature del fuoco di S. Antonio ecc. E' tutto bene se si prega Dio e non si prendono soldi e ben venga un po di bene in questo mondo che ormai ha perso ideali identità e fede.
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Condivido anch'io.
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Asinella80
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 03/01/2009 : 10:31:13
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Se capita un giorno faccio la foto.. e spiegatemi come mai tante volte non ci sono bolle sui chicchi di grano ... altre volte sono talmente grandi..... e!!! Misteri!!!!
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Giuseppe
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Inserito il - 03/01/2009 : 10:41:58
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Nella presentazione di un libro (scritto da un medico) pubblicato pochi anni or sono ho letto: "La metà degli ammalati guarisce senza il medico, l'altra metà guarisce nonostante il medico". E' un paradosso intelligente ma induce (involontariamente) a fare qualche riflessione anche sulla medicina popolare.
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Asinella80
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 03/01/2009 : 10:43:53
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Dai ma lo sappiamo tutti.... L'effetto dei farmaci a volte è legato alla suggestione mentale... Oia oia lo sapevo che ho sbagliato facoltà!!!
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 03/01/2009 : 11:40:49
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| Giuseppe ha scritto:
Nella presentazione di un libro (scritto da un medico) pubblicato pochi anni or sono ho letto: "La metà degli ammalati guarisce senza il medico, l'altra metà guarisce nonostante il medico". E' un paradosso intelligente ma induce (involontariamente) a fare qualche riflessione anche sulla medicina popolare.
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Inserisco esempi di medicina popolare praticata dai miei familiari e vicini di casa.
Nel nostro vicinato c’erano molte donne che curavano le malattie con “i mexinas sadras” Erano riti che si tramandavano di madre in figlia, da una generazione all’altra e venivano accolti come eredità preziosa. Per molta povera gente erano garanzie economiche, perché se era vero che nessuno voleva essere pagato per questo genere di cure, neppure di fronte a guarigioni evidenti, d’altra parte chi veniva beneficato non poteva rimanere insensibile di fronte alle esigenze e necessità di colui che lo curava. Ed è così spiegato il motivo per cui veniva così gelosamente custodito il segreto delle medicine e dei riti. Noi credevamo in questo genere di cure. Mamma, appena io ero nata si era ammalata di una forma di dermatite che le aveva cosparso tutto il corpo di piaghe. Era rimasta molti anni malata così. Era stata ricoverata più volte, ma nessun medico aveva saputo porre rimedio al suo male. Poi le avevano parlato di un vecchietto di Nuchis, un paesetto vicino a Tempio, che curava questo genere di malattie con un’antica medicina sarda alle erbe che componeva lui stesso. A Nuchis mamma andava con zia Matilde Piano, che aveva una sorella sposata a Sassari. Mamma era andata con zia Matilde a Nuchis la prima volta, aveva portato anche me. Le braccia di mamma fumavano, sembravano stessero arrostendo sotto l’azione di quel liquido che il vecchietto le metteva con una penna di gallina. Mamma sentiva molto dolore; dopo qualche giorno, però, sulle piaghe si formava una crosticina e quando rientrava in paese stava già bene. Tutti rimanevano sorpresi e dicevano che quell’uomo doveva essere un santo e che bisognava confidare nelle medicine antiche. Zia Luisa aveva curato babbo quando aveva i brufoli che gli stavano scavando la pelle fino alle ossa con “s’arresigadura de fruccoi”. Grattugiava con un coltello il fusto secco di una pianta, faceva un impasto con lo strutto, lo metteva su un pezzo di tela e lo metteva nei brufoli.
Quando qualcuna aveva mal di pancia, mamma mandava a chiamare zia Gigina Muscas, perché “sciriada fai sa mexina de s’anima arrutta” . Zia Gigina era una santa donna che viveva in tre stanzette e un solaio con il marito e nove figli. Quando il marito sollevava il gomito e lo vedeva arrivare barcollando e parlando male, lei prendeva un po’ di provviste e faceva salire tutti i figli nel solaio. Poi saliva lei e toglieva la scala. Il marito gliene diceva di tutti i colori, ma lei non gli badava. Era come un acquazzone la sbornia del marito, diceva, bisognava solo aspettare che passasse. Con tutti i problemi che aveva, sopportava tutto con una dignità amorevole e quando mamma la mandava a chiamare se qualcuno di noi aveva mal di pancia, lei veniva subito, felice di sdebitarsi del sostegno economico che mamma le dava nei momenti di necessità. Per la cura del mal di pancia zia Gigina faceva stendere il malato su un tavolo; prendeva una moneta da dieci lire, la avvolgeva in un pezzo di tela come una bomboniera, la legava con filo, metteva un po’ d’olio ai capi e la metteva sullo stomaco del paziente. Diceva un paio di preghiere, poi prendeva un fiammifero, accendeva i capi della tela e dopo ci metteva sopra un bicchiere capovolto. Noi ragazzini ci avvicinavamo meravigliati. Sotto il bicchiere la fiammella bruciava l’ossigeno e poi si spegneva, mentre la pelle si sollevava dentro il bicchiere. Gli effetti benefici della cura erano immediati. Almeno, così diceva il paziente. Il rito però andava ripetuto un paio di giorni.
Zia Melania, la mamma di zia Gigiona, curava i porri. Bisognava rubare un pezzetto di carne. Non era peccato rubare un pezzetto di carne piccolo piccolo per la cura contro i porri; e poi si poteva prendere in casa stesso, l’importante era non farsi vedere da nessuno. Quando le portavano la carne lei prendeva una gugliata di filo e faceva tanti nodi quanti erano i porri, poi facendo croci e crocette sopra i porri legava la carne con il filo e la sotterrava in un posto che non sapeva nessuno. A mano a mano che la carne andava in putrefazione guarivano i porri. Mamma, invece, curava i dolori alle spalle con massaggi e preghiere: “is bregus” Ma la vicina che aveva ricevuto un riconoscimento ufficiale dallo stesso medico per le evidenti guarigioni che facevano seguito alle sue cure era zia Maria Itria Martis. Aveva cominciato curando i suoi stessi figli: ne aveva una casa piena. Di tanto in tanto ne vedeva qualcuno che si rattristava lamentandosi per un dolore alla spalla o alla gamba. Allora lo prendeva, lo metteva a pancia in giù sopra un tavolo o in grembo, gli prendeva il braccino destro e lo faceva toccare con il piedino sinistro; poi ripeteva l’operazione con il braccino sinistro e il piedino destro. Dopo due minuti il bambino era in perfetta forma. Una volta una figlia di zia Rosina Paschina era caduta da una scala e siccome non riuscivano a trovare il dottore l’avevano portata da zia Maria Itria Martis. Lei l’aveva subito presa in braccio e aveva cominciato a massaggiarla delicatamente: aveva le costole come accavallate. Dottor Martis si era complimentato con lei e quando qualcuno dei suoi pazienti aveva qualche distorsione raccomandava di andare da zia Maria Itria. Non solo, ma lui stesso si era fatto curare un polso slogato e un’altra volta si era fatto curare un brufolo che aveva nel braccio, con un impasto di uovo sbattuto, farina e malva.
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UtBlocc
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Inserito il - 03/01/2009 : 11:52:35
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Sai Albertina che a Tempio ci sono due signore che curano le dermatiti??? Non solo,..curano piaghe e altre malattie della pelle. C'è stata mia cognata tre anni fa, per una dermatite alle mani...le aveva sempre insanguinate, non poteva fare più niente. Dopo aver girato mezza Sardegna da uno specialista all'altro, è andata a Tempio, una delle due signore le ha passato un liquido o una pomata...non so bene, e dopo due o tre sedute è guarita. Non ha più sofferto di dermatite. Chissà!!! Magari questa terapia è stata tramandata dal signore che ha curato tua mamma.
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Modificato da - UtBlocc in data 03/01/2009 11:53:37 |
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Incantos
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 03/01/2009 : 12:23:22
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Grazie Albertina per questa interessantissima testimonianza...ero a conoscenza anch'io del fatto che alcune persone anche al mio paese curavano i malanni con medicine antiche... Se non sbaglio a Las Plassas c'era una donna anziana che curava le distorsioni toccando la parte e cantando una nenia... ci portarono anche mio marito da bambino che si era fatto male ad una mano giocando a pallone..dice che gli aveva rimesso a posto le ossa
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La Giara
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Titti
Salottino
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Inserito il - 03/01/2009 : 12:29:04
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io conosco un'altro mettodo per i porri non so se lo sapette ...mia cognata nelle mani era piena di porri un mio zio la prese e le disse vuoi che ti faccio andare via i porri?? pero devi fare ciò che dico io ,lui prese del sale grosso conto i porri poi prese il sale grosso e prese il tanto che aveva contato dei porri ora io li getto nel fuoco tu devi andare lontano e non sentire gli schiocchi e cosi fece sono anni che la fatto ma non ne ha neanche uno e e vi giuro lo steso giorno non ne aveva piu..... spero di averlo spiegato bene ...
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