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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/01/2012 : 13:59:43
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| Archeologia: i Romani arrivarono in Barbagia, scavi riscrivono storia della Sardegna ultimo aggiornamento: 04 gennaio, ore 11:33
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/C...8640129.html
http://www.archeologiaviva.it/index...RGOSOLO.html
| I risultati delle ricerche nel difficile territorio del più famoso comune della Sardegna contrastano con l'idea consolidata di una Barbagia antica impenetrabile per il carattere indomito degli abitanti e l'aspra bellezza delle sue montagne...
../files/Articoli_Riviste/151orgosolo.jpg
Dalle fonti classiche si apprende che i Greci, già prima della colonizzazione dell'Occidente (VIII sec a.C.), e i Latini conoscevano la Sardegna. Per la sua forma i primi la chiamavano Ichnussa (da icnos, ‘piede') e gli altri Sandaliotis. Le testimonianze di Erodoto, Diodoro Siculo, Sallustio, Strabone e, soprattutto, Pausania - vissuto nel II sec. d.C. e che nel decimo libro della sua Tes Ellados Periegesis (Descrizione della Grecia) dedica un intero capitolo alla mitica colonizzazione della Sardegna - raccontano di popolazioni greche in fuga da Troia guidate da ecisti (condottieri/mitici fondatori - ndr) che si rifugiarono sui monti dell'isola e vennero chiamati Iliesi (appunto da Ilio). Riprese dagli storici del Novecento, queste notizie hanno contribuito a creare tra le popolazioni della Barbagia la convinzione che nelle zone interne la colonizzazione romana - iniziata nel 238 a.C. durante la seconda guerra punica - sia stata respinta dalla forte resistenza degli stessi barbaricini, che non si sarebbero sottomessi, rallentando per secoli il processo di romanizzazione. Questa breve premessa è utile per dare un'idea del dibattito ancora aperto e per introdurre una serie d'importanti scoperte fatte nel territorio di Orgosolo, comune che esemplifica perfettamente la realtà della Barbagia, famoso nella storia del banditismo sardo, ma anche per i suoi straordinari murales, che hanno saputo dare voce ai problemi sociali e politici degli ultimi decenni del secolo scorso. […] Articolo su 10 pagine |
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/01/2012 : 17:49:59
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Questo è un bell''argomento. Nei libri che ho avuto occasione di leggere sembra che la Barbagia fosse una specie di bestia nera per i Romani. In qualche modo sembra siano penetrati nella regione ma non sono mai riusciti a "pacificarla" (a modo loro è ovvio) o averne un dominio come in altre zone dell'Isola. I Barbaricini erano gente ostica e sempre rimasta isolata anche da altri popoli sbarcati. Se ci sono scoperte recenti sarò ben interessato a leggerle!!
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/01/2012 : 20:04:09
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bisogna trovare l'articolo della Fadda, io non ce l'ho. Speravo che qualcuno lo avesse e ne postasse i contenuti.
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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Lessa
Salottino
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maurizio feo
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Inserito il - 09/01/2012 : 06:57:54
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Exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus.
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/01/2012 : 08:40:07
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Noooo! I romani nel cuore dell’isola, che tristezza … esiste un angolo di Sardegna il cui suolo non sia stato calpestato da qualche colonizzatore???
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2012 : 09:49:19
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ciao Sartinocchia..vediamo: no!
ma pazienza...qual'è il luogo al mondo che non fu mai colonizzato?
io vorrei capire cosa la Fadda arguisca da questi, nuovi(?) "insediamenti" romani. poi vorrei capire se e cosa dica della resistenza sarda contro i romani, la quale dalla stampa o dalla Fadda (non si capisce bene senza l'articolo vero e proprio..) sembra che venga trattata alla stregua di un mito, come l'inviolabitlà barbaricina.
io non ho preclusioni: i Romani avevano i mezzi militari per penetrare dentro il supramonte. non saprei se ebbero interesse a farlo. sono anche abbastanza convinto, che gli autoctoni, avessero anche loro ii mezzi per mai assoggettarsi del tutto ai Romani (alla fine....per la morale della storia... conta di più questo): un secolo di rivolte continue antiromane, attestano lo spirito mai del tutto domo dei sardi contro l'invasore; contro lo strapotere romano, conosco ben pochi altri esempi del genere e riguardano, popoli, come i Germani, che potevano contare su ben altre risorse rispetto ai Sardi.
mi dispiace che sia un archeologa, a quanto pare, a ritirare in ballo l'indipendentismo sardo (l'inviolabilità della barbagia sarebbe un mito indipendentista a sentire i giornali ), facendo della questione archeologica anche unq questione politica e ideologica: sarebbe meglio se si limitasse a fornire i dati.
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/01/2012 : 11:25:55
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Dedalo … so che il mio era solo un sogno (l’idea di un angolo di Sardegna libera da invasioni/sori e/o contaminazioni esterne … era affascinante) … razionalmente era impensabile, infatti, che si fossero limitati a passeggiare nelle nostre splendide spiagge senza voler mettere il naso anche nell’entroterra, era questione di tempo ... non solo i romani ho capito bene, pare anche i greci???? Interesante tutta questa parte della resistenza di 100 anni, evviva lo spirito indomito dei sardi!!!! Ora sono curiosa di leggere l’articolo
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/01/2012 : 12:55:49
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L'articolo della Fadda è fortemente sensazionalistico e di parte. Un archeologo non può presentare dei dati di scavo (stravecchi peraltro) facendo un discorso ideologico. Già il fatto che sia sempre e solo la Fadda a scrivere su Archeologia Viva mi puzza, perchè ad esempio non ci scrive anche un Perra? o un Rendeli tanto per dirne due a caso? Quando uno ha una scadenza da seguire macina un articolo dietro l'altro. Alla fine ha bisogno di argomenti che facciano gridare allo "scandalo" come questo. E infatti la maggior parte degli interessati (me incluso) andranno a prendersi il nuovo numero della rivista per vedere cosa c'è dentro (l'articolo se fosse stato realmente divulgativo sarebbe stato postato sul web in toto). I materiali di cui parla la Fadda sono assai noti e probatori di alcunché. Il manico con volto di sileno dimostrerebbe che le legioni romane sono arrivate in Barbagia, che hanno messo a ferro e fuoco il paese e che hanno "impringiato" il 90% della popolazione femminile latinizzando tutti gli abitanti? (sembrano idiozie, eppure sul web si legge anche questo). L'archeologa avrebbe fatto meglio a scrivere che la presenza di materiale romano in Barbagia dimostra che i commerci erano assai maggiori di quanto pensassimo, e che il clima in fin dei conti era assai più "disteso" di quanto si supponeva. Oltretutto. di che periodo si parla? Perché se i materiali fossero di età repubblicana, allora si che la notizia sarebbe interessante! invece molto più probabilmente si parla di manufatti d'età imperiale, in cui la Sardegna era notoriamente "pacificata" e addirittura forniva soldati per le sue coorti ausiliare (Cohors I (e II) Sardorum et Corsorum).
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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 09/01/2012 : 14:30:49
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| sartinocchja ha scritto:
Dedalo … so che il mio era solo un sogno (l’idea di un angolo di Sardegna libera da invasioni/sori e/o contaminazioni esterne … era affascinante) … razionalmente era impensabile, infatti, che si fossero limitati a passeggiare nelle nostre splendide spiagge senza voler mettere il naso anche nell’entroterra, era questione di tempo ... non solo i romani ho capito bene, pare anche i greci???? Interesante tutta questa parte della resistenza di 100 anni, evviva lo spirito indomito dei sardi!!!! Ora sono curiosa di leggere l’articolo
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Molte sono le leggende per le quali in sardegna ci sono stati, scusa il termine, cani e porci tra i quali anche Dedalo, non è ben chiaro se in volo. Poi ci sono gli sltrettanto conosciuti Sardo, Aristeo ( compagno di Eracle), Iolao citati da Pausania. ( Pare che Aristeo abbia anche fondato Caralis) Molti sono intervenuti scrivendo sull'Isola. Da Pausania ad Aristotele, Diodoro Siculo e Solino e perchè no..anche Cicerone. Molti ci hanno messo i pedi sull'Isola, altri la parola. Comunque nemmeno l'Italia è stata scevra da invasioni di ogni.. E anche adesso seppur in altro modo e altro contesto le invasioni continuano..
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Modificato da - Tharros in data 09/01/2012 14:31:20 |
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E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!! |
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/01/2012 : 15:53:54
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| Lessa ha scritto:
L'articolo della Fadda è fortemente sensazionalistico e di parte. Un archeologo non può presentare dei dati di scavo (stravecchi peraltro) facendo un discorso ideologico. Già il fatto che sia sempre e solo la Fadda a scrivere su Archeologia Viva mi puzza, perchè ad esempio non ci scrive anche un Perra? o un Rendeli tanto per dirne due a caso? Quando uno ha una scadenza da seguire macina un articolo dietro l'altro. Alla fine ha bisogno di argomenti che facciano gridare allo "scandalo" come questo. E infatti la maggior parte degli interessati (me incluso) andranno a prendersi il nuovo numero della rivista per vedere cosa c'è dentro (l'articolo se fosse stato realmente divulgativo sarebbe stato postato sul web in toto). I materiali di cui parla la Fadda sono assai noti e probatori di alcunché. Il manico con volto di sileno dimostrerebbe che le legioni romane sono arrivate in Barbagia, che hanno messo a ferro e fuoco il paese e che hanno "impringiato" il 90% della popolazione femminile latinizzando tutti gli abitanti? (sembrano idiozie, eppure sul web si legge anche questo). L'archeologa avrebbe fatto meglio a scrivere che la presenza di materiale romano in Barbagia dimostra che i commerci erano assai maggiori di quanto pensassimo, e che il clima in fin dei conti era assai più "disteso" di quanto si supponeva. Oltretutto. di che periodo si parla? Perché se i materiali fossero di età repubblicana, allora si che la notizia sarebbe interessante! invece molto più probabilmente si parla di manufatti d'età imperiale, in cui la Sardegna era notoriamente "pacificata" e addirittura forniva soldati per le sue coorti ausiliare (Cohors I (e II) Sardorum et Corsorum).
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Stai dicendo che è un po’ una notizia alla Voyager ... ?????
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/01/2012 : 15:55:40
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| Tharros ha scritto:
| sartinocchja ha scritto:
Dedalo … so che il mio era solo un sogno (l’idea di un angolo di Sardegna libera da invasioni/sori e/o contaminazioni esterne … era affascinante) … razionalmente era impensabile, infatti, che si fossero limitati a passeggiare nelle nostre splendide spiagge senza voler mettere il naso anche nell’entroterra, era questione di tempo ... non solo i romani ho capito bene, pare anche i greci???? Interesante tutta questa parte della resistenza di 100 anni, evviva lo spirito indomito dei sardi!!!! Ora sono curiosa di leggere l’articolo
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Tharros ... please non offendiamo i cani e i porcellini … mi preoccupano di più quelli a due zampe …
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2012 : 16:25:57
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| Tharros ha scritto: Molte sono le leggende per le quali in sardegna ci sono stati, scusa il termine, cani e porci tra i quali anche Dedalo, non è ben chiaro se in volo.
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ti assicuro che allora si volava meglio che con la continuità territoriale di oggi..
| Poi ci sono gli sltrettanto conosciuti Sardo, Aristeo ( compagno di Eracle), Iolao citati da Pausania. ( Pare che Aristeo abbia anche fondato Caralis) |
lasciaci almeno Sardo.. lui non è una mera invenzione della cattiva stampa classica. c'è nelle stele, nei templi, forse nelle "statuine".., ed è sardo: non basta la sua citazione nei testi greco-romani per farlo diventare qualcos'altro.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2012 : 16:28:22
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| sartinocchja ha scritto:
| Tharros ha scritto: Molte sono le leggende per le quali in sardegna ci sono stati, scusa il termine, cani e porci tra i quali anche Dedalo,
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Tharros ... please non offendiamo i cani e i porcellini … mi preoccupano di più quelli a due zampe …
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Sartinò.. questa me la paghi..
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 09/01/2012 : 16:33:57
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| Lessa ha scritto:
L'articolo della Fadda è fortemente sensazionalistico e di parte. Un archeologo non può presentare dei dati di scavo (stravecchi peraltro) facendo un discorso ideologico. Già il fatto che sia sempre e solo la Fadda a scrivere su Archeologia Viva mi puzza, perchè ad esempio non ci scrive anche un Perra? o un Rendeli tanto per dirne due a caso? Quando uno ha una scadenza da seguire macina un articolo dietro l'altro. Alla fine ha bisogno di argomenti che facciano gridare allo "scandalo" come questo. E infatti la maggior parte degli interessati (me incluso) andranno a prendersi il nuovo numero della rivista per vedere cosa c'è dentro (l'articolo se fosse stato realmente divulgativo sarebbe stato postato sul web in toto). I materiali di cui parla la Fadda sono assai noti e probatori di alcunché. Il manico con volto di sileno dimostrerebbe che le legioni romane sono arrivate in Barbagia, che hanno messo a ferro e fuoco il paese e che hanno "impringiato" il 90% della popolazione femminile latinizzando tutti gli abitanti? (sembrano idiozie, eppure sul web si legge anche questo). L'archeologa avrebbe fatto meglio a scrivere che la presenza di materiale romano in Barbagia dimostra che i commerci erano assai maggiori di quanto pensassimo, e che il clima in fin dei conti era assai più "disteso" di quanto si supponeva. Oltretutto. di che periodo si parla? Perché se i materiali fossero di età repubblicana, allora si che la notizia sarebbe interessante! invece molto più probabilmente si parla di manufatti d'età imperiale, in cui la Sardegna era notoriamente "pacificata" e addirittura forniva soldati per le sue coorti ausiliare (Cohors I (e II) Sardorum et Corsorum).
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lasciando perdere la "gazzosa" in questi discorsi, comunque aspetterei al dire che il mito della inviolabilità della barbagia sia tramontato; è realistico pensare che i romani fecero delle puntate nella Barbagia, ma non è così irrealistico ipotizzare che non ambissero al suo controllo totale.
vedremo se nell'articolo vengono citate (perchè scoperte) strade romane (non semplici mulattiere), fortificaioni degne di nota, la solita monumentalità romana ecc. solo allora, secondo me, la conquista romana delle barbagie sarà convincente.
senza questi elementi, ho un po il timore che si faccia come per la colonizzazione fenicia della Sardegna (un approccio concettuale sbagliato e ora un po antiquato, al problema), sulla quale l'archeologia pare stia facendo dietrofront.
Vedrò di procurarmi l'articolo.
No Sartinò,tranquilla, almeno i Greci nel supramonte la storia ce li ha risparmiati.... è propaganda greca. solo qualcuno lungo le coste.
cià
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Modificato da - DedaloNur in data 09/01/2012 16:40:31 |
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/01/2012 : 17:16:22
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| DedaloNur ha scritto: vedremo se nell'articolo vengono citate (perchè scoperte) strade romane (non semplici mulattiere), fortificaioni degne di nota, la solita monumentalità romana ecc. solo allora, secondo me, la conquista romana delle barbagie sarà convincente. |
Ecco, questi sarebbero fatti, non come quelli che sono stati tanto chiassosamente portati all'attenzione del pubblico.
Il discorso poi è altrettanto valido per i Cartaginesi. Le fortificazioni di epoca punica io le sto ancora cercando... per ora mi risultano assai poche, e quasi tutte sulla costa... (eccezion fatta per M. Sirai e Paniloriga, sulle quali ho comunque dei dubbi in merito alle datazioni e alla costruzione)
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