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Timpiesina90
Utente Normale
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 Inserito il - 29/11/2011 : 11:49:31
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Ciao a tutti!
avrei una domanda: chi mi spiega quali sono le differenze tra i gioielli delle varie zone della Sardegna (a grandi linee) e anche nello specifico quali sono quelli originali della mia zona?
Grazie a chi risponderà e buona giornata! :D
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| "...cant'è beddha Platamona candu vi sò li bagnanti, ma in mezu a tutti canti la timpiesa è la più bona..." |
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
 (2).jpg)
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Inserito il - 30/11/2011 : 19:41:23
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Tempiesina di questi tempi in questa sezione non circola molta gente. Sembra che non ci sia più nulla da dire o da chiedere … dopo un periodo di grande abbondanza stiamo ora attraversando un periodo di grave carestia … spero non porti a una prematura dipartita … sarà il caso di organizzargli il funerale alla nostra sezione Abbigliamento Tradizionale ??????????
Scusa se mi sono permessa questa digressione … 
Posso suggerirti (se già non ne sei a conoscenza) il libro “Gioielli: Storia, linguaggio, religiosità dell'ornamento in Sardegna”, AAVV, ed. Ilisso, Nuoro, 2004. (lo trovi anche su Sardegna DigitalLibrary).
Rispondere alla tua domanda a grandi linee è un po’ complicato, l’argomento è molto complesso … forse lo è meno individuare quali sono quelli in uso a Sassari e dintorni … esperti fatevi avanti … Come mai t’interessano i gioielli? Li devi acquistare per il tuo costume?
saluti
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“(…) Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Antoine De Saint-Exupéry
“Osare è la forza più grande …” Selene
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Timpiesina90
Utente Normale
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Inserito il - 02/12/2011 : 17:22:50
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Ciao, si ho notato la carestia del perdiodo, come la chiami tu...ahahaha dai, speriamo che il mio post dia il via a tanti altri!
Comunque si, mi interessano perchè li devo acquistare per il mio costume, e se proprio devo spendere soldi, vorrei spenderli bene 
A me interessava la zona della Gallura e nello specifico di Tempio.. grazie per la risposta, a presto 
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 02/12/2011 : 19:24:23
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felicissimo del fatto che persone così giovani si occupino e si interessino di queste cose...
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Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 03/12/2011 : 11:08:24
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Tempiesina la speranza è l’ultima a morire … leggevo il post in cui chiedi notizie sul costume di Tempio … come scrive Babborcu  “(…) l’abito "rosso".. ben documentato da stampe ed acquerelli (tiole, verani, luzietti, aruj, cominotti, lamarmora..ecc ecc) e testi ( vittorio angius, lamarmora,ecc ecc, atti d'archivio ecc ecc), forse guardando queste immagini si può risalire poi ai gioielli … prima di acquistarli ti consiglio di individuare bene quelli appartenenti al costume tradizionale di Tempio.
Sei stata al museo etnografico di Aggius come suggerisce Ampuriesu ??? (...) "li si possono ammirare “costumi galluresi a partire dalla seconda metà dell'800 con tanto di documentazione … Le fogge sono uguali per tutta la gallura (vedesi Bortigiadas e Aggius che hanno il costume uguale), vedesi li camisgjoli presenti a Erula e non dimentichiamo che i primi abitanti di Erula erano dei pastori tempiesi …”.
So di non aver detto nulla di nuovo …
Un saluto
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 03/12/2011 : 11:15:11
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Dedalo … e che sei matusalemme? Non parlo per Tempiesina, ma a definirmi “così giovani” (di spirito quello si) … scherzo comunque grazie    … capiti a fagiolo con il tuo ingegno non è che ci costruisci un paio di ali così da poter volare alto verso l’Olimpo … sembra che si siano rifugiati tutti li. Magari riusciamo a riportare qualche divinità qua sulla terra fra noi comuni mortali … Spero che Zeus non mi fulmini con una delle sue saette.
Scherzo ma è desolante … tutto tace.
Saluti
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Timpiesina90
Utente Normale
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Inserito il - 03/12/2011 : 12:32:43
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Per le stampe onestamente non saprei dove reperirle.. alcune le ho trovate sul web ma per quanto riguarda la parte "gioielli" non è chiaro nulla...
Proverò a fare un salto a Aggius, magari mi schiarisco le idee. Certo è che prima di spendere soldi mi documento bene!
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 04/12/2011 : 09:20:37
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| sartinocchja ha scritto:
Dedalo … e che sei matusalemme? Non parlo per Tempiesina, ma a definirmi “così giovani” (di spirito quello si) … scherzo comunque grazie …
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bhe io sono un tipo molto, antico,....
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capiti a fagiolo con il tuo ingegno non è che ci costruisci un paio di ali così da poter volare alto verso l’Olimpo … |
sì io te le faccio, ma per esperienza, non è che di fai un grande affare... in genere con le mie ali finisce sempre male..
| | sembra che si siano rifugiati tutti li. Magari riusciamo a riportare qualche divinità qua sulla terra fra noi comuni mortali … Spero che Zeus non mi fulmini con una delle sue saette. |
oscuro e incomprensibile è il volere degli dei, cmq io non sono in contatto con i "colleghi" dell'olimpo... 
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Scherzo ma è desolante … tutto tace.
Saluti |
io non so come aiutarvi, non ne so niente di giolelli, su internet si trova un po di bibliografia...ma nulla di più:
http://www.sardegnacultura.it/j/v/2...2&c=2603&t=7
http://sardegna.blogosfere.it/2009/...o-libro.html
http://www.sardegnacultura.it/docum...14131456.pdf
questo libro-PDF a timpiesina farà piacere ma magari lo conosce già, gratuito e scaricabile. leggetelo c'è di tutto e di più, magari c'è aaanche qualcosa su tempio P.
nella bibliografia c'è un libro da beccare, che potrebbe essere utile:
F. de Rosa, Tradizioni popolari di Gallura,
Tempio-Maddalena 1899.
Bibliografia
M.L. Wagner, "II Malocchio e credenze affini in Sardegna", in Lares. Bullettino della Società di Etnografia Italiana, V, 2, 1913;
A. Tavera, "L'oreficeria popolare", in La Sardegna. Enciclopedia, a cura di M. Brigaglia, II, Cagliari, 1982;
L'ornamento prezioso. Una raccolta di oreficeria popolare italiana ai primi del secolo, Roma, 1986;
P. Corrias Dessì, "La gioielleria tradizionale della Sardegna", in Studi Sardi, XXVII, 1986-87, pp. 387-398;
C. Alarcon Roman, Catalogo de amuletos del Museo del Pueblo Español. Madrid, 1987;
Il Museo Etnografico di Nuoro, a cura di P. Piquereddu, Sassari-Milano, Banco di Sardegna, 1987; P. Corrias Dessì, "I gioielli", in Pinacoteca Nazionale di Cagliari – Catalogo, II, Cagliari, 1990, pp. 219-226;
P. Gometz, Gioielli di Sardegna. Tradizione arte magia, Cagliari, 1995;
Gli ornamenti preziosi dei Sardi, a cura di M. Atzori, Sassari, 2000;
A. Gandolfi, Amuleti, ornamenti magici d'Abruzzo, Pescara, 2003;
Gioielli. Storia, linguaggio, religiosità dell'ornamento in Sardegna, Nuoro, Ilisso, 2004.
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Freddie Mercury - In My Defence
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Timpiesina90
Utente Normale
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Inserito il - 04/12/2011 : 17:38:30
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Eheheh si grazie Dedalo, quel libro ce l'ho a casa...già spulciato ma non molto chiaro in realtà :) o meglio parla di gioielli che attuamente non sono indossati dal gruppo folk e di cui nessuno mi ha mai parlato, perciò non saprei davvero...
Continuerò a cercare.. grazie comunque!!!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 05/12/2011 : 08:39:18
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| Messaggio di Timpiesina90
Ciao a tutti!
avrei una domanda: chi mi spiega quali sono le differenze tra i gioielli delle varie zone della Sardegna (a grandi linee) e anche nello specifico quali sono quelli originali della mia zona?
Grazie a chi risponderà e buona giornata! :D
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Posso solo rispondere alla seconda parte della domanda in quanto non esperto dei gioelli delle varie zone della Sardegna.
I gioielli previsti dalla tradizione gallurese sono molto pochi, in quanto il costume è stato dismesso prima dell'arrivo del benessere e così a differenza di Ittiri per esempio che è ricchissimo di gioielli, il nostro è rimasto molto povero.
La tradizione prevede due spille, una per tenere lo scialle in testa (l'auza di capu) e una per tenere lo scialle incrociato sul petto (l'auza di pettu).
un paio di orecchini molto particolari chiamati li pindini; una serie di anelli: la militaria, la manafidi, lu camafè (il cameo) e qualche altro anello come l'ametista, il granato o il topazio. Questo è il corredo della donna gallurese. Se hai modo di osservare delle foto antiche, noterai che le donne per mostrare i suoi gioielli e sopratutto gli anelli, posano con le mani poggiate sulla pancia e con il dorso rivolto verso chi le guarda, proprio per far vedere gli anelli che rispetto agli altri oggetti, erano molto numerosi. Dimenticavo... manca all'appello la butto nera della camisjola; solitamente undici bottoni per braccio in lamina d'argento.
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Timpiesina90
Utente Normale
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Inserito il - 05/12/2011 : 09:55:51
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Ampuriesu scusami... ma visto che il costume di tempio, di quello rosso parlo, non prevede nessuno scialle nè in testa nè sul petto non ci sono altre spille, anche molto semplici da appuntare comunque sul camicione bianco sul petto per esempio? nel libro che mi ha indicato Sartinocchja leggevo qualcosa del genere...
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 05/12/2011 : 16:08:37
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Il costume rosso di Tempio (scusa la frase) è la brutta copia del costume di Aggius. Il costume gallurese prevedeva lu cenciu come lo porta Tempio anche se con la crocchia meno accentuata e non a punta. Non so se lo sai ma sotto lu cenciu mettono un rotolo di carta igienica per ottenere quella forma conica così particolare. Dopo il 1850 iniziaro ad arrivare gli scialli, venduti da mercanti francesi, e così lu cenciu divenne il copricapo giornaliero e lo scialle il copricapo festivo. Con l'introduzione dello scialle sorse il problema di come fermarlo ed ecco che iniziarono ad utilizzare l'auza di capu per fermare lo scialle a lu cenciu. Quindi lu cenciu veniva indossato comunque ma sotto lo scialle e serviva come supporto e inoltre impediva allo scialle di sporcarsi con il sudore della fronte. Altra anomalia del costume rosso di Tempio è la camisjola aperta sul davanti, tutte quelle antiche che ho avuto modo di vedere erano legate con due laccetti di raso rosso sotto il seno. Inoltre la donna gallurese copriva il seno in qualunque occasione ed infatti lu sciallu di coddu era uno dei pezzi principali del costume da sempre; mai la donna gallurese si mostrava in pubblico senza lu sciallu di ciddu; addirittura non veniva levato nemmeno per sbrigare le faccende domestiche come fre il pane, il formaggio ecc. Ecco perchè l'uso della spilla del petto è più antica di quella di testa, perchè lo scialle del petto è stato utilizzato sempre: Quando non si conoscevano gli scialli con le frange ( gli scialli arrivarono intorno al 1850) si usavano dei quadrati di stoffa (lu pannuzzu di pettu) che altro non era che un grande tovagliolo orlato senza frange.
Questo è l'abito giornaliero della gallura; come vedi lo scialle del petto è sempre presente.
La terzultima donna e la penultima in basso a destra sono immaggini che ritraggono la donna tempiese con cenciu e faldetta incuvaccata.
Questa è una stampa di La MArmora durante il suo viaggio in Sardegna e ritrae due donne tempiesi con un uomo. Come vedi il quadrato copriseno è sempre presente.
Anche qui potrai notare che lo scialle di coddu era sempre presente, anzi lu pannuzzu perchè ancora non erano arrivati gli scialli.
Spero di averti delucidato un po la questione
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Modificato da - ampuriesu in data 05/12/2011 16:12:56 |
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sartinocchja
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 05/12/2011 : 18:10:47
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Dedalo simpaticissimo … già non avevo considerato Apollo accidenti … grazie per la tua disponibilità e la bibliografia ...
Ampuriesu chiaro come la luce del sole, ops!!! … 
gioielli indossati dalle donne di Tempio: due spille, un paio di orecchini; una serie di anelli: la militaria, la manafidi, lu camafè (il cameo) e qualche altro anello come l'ametista, il granato o il topazio. La buttonera della camisjola; solitamente undici bottoni per braccio in lamina d'argento.
Chiamalo povero …
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 05/12/2011 : 20:15:58
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| sartinocchja ha scritto:
già non avevo considerato Apollo accidenti … grazie per la tua disponibilità e la bibliografia ...
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uh! ti stai scegliendo proprio il più iracondo e stronz....tra tutti.. (ma non glielo dire..)
cià
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Freddie Mercury - In My Defence
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Timpiesina90
Utente Normale
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Inserito il - 06/12/2011 : 00:40:04
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Ampuriesu io comunque di stampa ne conosco una dove lo scialle non è presente e la giacca non è allacciata ma vabbè, l'abito si è trasformato nel corso del tempo e le versioni sono diverse...
Una cosa sola devo farti presente.. non dire che mettiamo la carta igienica sotto la cuffia perchè non è vero...dentro la cuffia, cucit c'è un dischetto di stoffa semplice...magari potrà comunque essere sbagliato, però volevo precisare...
Un saluto!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 06/12/2011 : 08:24:44
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| Timpiesina90 ha scritto:
Ampuriesu io comunque di stampa ne conosco una dove lo scialle non è presente e la giacca non è allacciata ma vabbè, l'abito si è trasformato nel corso del tempo e le versioni sono diverse...
Una cosa sola devo farti presente.. non dire che mettiamo la carta igienica sotto la cuffia perchè non è vero...dentro la cuffia, cucit c'è un dischetto di stoffa semplice...magari potrà comunque essere sbagliato, però volevo precisare...
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