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Nota Bene: Gli antichi TAMBURI popolari in uso nelle zone centrali della Sardegna utilizzavano una membrana fatta con pelle di cane.
Diverse attestazioni riportano che, per ottenere una pelle perfettamente sgrassata, che agevolava la concia e dava un suono "bello", le povere bestie venissero " messe a die stretta " e fatte morire di fame!



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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 17:45:46  Link diretto a questa discussione  Rispondi Quotando
Definizione di nuraghe.
Date.
Numero.
Distribuzione.
Uso e Funzioni







 Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012

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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 17:47:16  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Comincerei così (attendendo le correzioni, naturalmente):

Definizione di Nuraghe.

Il Nuraghe è una monumentale costruzione preistorica sarda, di dimensioni e forme variabili, edificata senza leganti, con pietre di varie dimensioni (talvolta enormi) e variamente lavorate (a volte di taglio naturale, altre volte regolari), più frequentemente a forma di tronco di cono e bene evidenti nel paesaggio ancora oggi, malgrado i crolli parziali.
Molto resta ancora da definire, circa i Nuraghi.

Forme e struttura.
Esistono due forme differenti e predominanti:

(1) La maggior parte dei nuraghi restanti presenta uno sviluppo verticale, con forma a Torre Singola e pareti inclinate che le conferiscono la caratteristica sagoma a tronco di cono, base circolare, spesso muro senza leganti, costruito con tecnica “a sacco”(*), una camera centrale circolare, voltata ad ogiva (tholos) [abbr.: NaT = Nuraghe a Tholos] e che presentano in genere una scala per accedere al piano superiore. Del medesimo tipo esistono varianti con più stanze a “tholos” sovrapposte in una singola torre a due, o anche tre piani. Alcuni esempi, infine sono a più torri variamente collegate a formare un’unica mastodontica costruzione (Nuraghi Complessi). Questo gruppo presenta caratteristiche generali piuttosto uniformi – pur nella vasta gamma di variazioni (dimensioni, fenestrature, corridoi, nicchie, scale a spirale destrorsa o sinistrorsa, etc) – e discrete difficoltà costruttive.

(2) Una piccola percentuale (circa il 10%) è invece costituita da Nuraghi a Corridoio [NaC], che rispondono a canoni edilizi meno uniformi e rigidi (pianta ellissoidale, interni di varia forma, estensione e sviluppo, copertura a trilite o navicolare), presentando minore sviluppo verticale, in genere meno appariscenti dei primi, pur raggiungendo anch’essiin taluni casi proporzioni enormi. Per la loro forma, apparentemente più “primitiva” erano precedentemente definiti “protonuraghi” o addirittura “pseudonuraghi”.

(*) Nella "tecnica a sacco" coesistono sostanzialmente tre elementi costitutivi, distinti e riconoscibili, nella costruzione:
a) Un "paramento murario" esterno (rivolto verso i possibili "nemici"), costituito da blocchi di notevoli dimensioni, di taglio naturale, reciprocamente disposti ad incastro reciproco in modo vantaggioso per la robustezza e la statica (richiede ottima percezione tridimensionale dello spazio, da parte dei costruttori!).
b)Un muro interno (rivolto verso la parte "amica" dell'area), composto di massi di minore proprzione, ma pur sempre discretamente voluminosi, edificato con principi sovrapponibili a quelli esterni.
c) La parte intermedia tra strato esterno ed interno (che insieme, idealmente, costituiscono le due pareti del "sacco" contentivo) è composta di abbondantissimo pietrame medio-piccolo e pietrisco minuto, in modo da realizzare un composto "auto-costipante" (la cui compattezza aumenta anche solo con la gravità, oppure con il calpestio, ad esempio), che sarebbe errato - pertanto - considerare come un elemento di riempimento solamente passivo: esso - anzi - partecipava moltissimo alla robustezza ed alla stabilità del manufatto finito.








Modificato da - maurizio feo in data 27/10/2011 18:01:09

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 27/10/2011 : 18:59:12  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Benissimo: come ci organizziamo??
(Per caso hai chiesto come si fa per inserire il testo in WIKI??)






 Regione Estero  ~ Città: Atlantide  ~  Messaggi: 450  ~  Membro dal: 25/12/2010  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 19:05:48  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
pollo mannaro ha scritto:

Benissimo: come ci organizziamo??
(Per caso hai chiesto come si fa per inserire il testo in WIKI??)
Nonholapiùpallida idea,ancora.
Ma so che basta digitare "Wikipedia" e poi seguire le istruzioni del riquadro a destra: c'è anche una pagina di prova (ma per me è quasi greco).







Modificato da - maurizio feo in data 27/10/2011 19:08:39

  Firma di maurizio feo 
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pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 27/10/2011 : 19:13:50  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

pollo mannaro ha scritto:

Benissimo: come ci organizziamo??
(Per caso hai chiesto come si fa per inserire il testo in WIKI??)
Nonholapiùpallida idea,ancora.
Ma so che basta digitare "Wikipedia" e poi seguire le istruzioni del riquadro a destra: c'è anche una pagina di prova (ma per me è quasi greco).



Benissimo: questo si chiama "partire con il piede giusto"!!!!

... adesso copio il tuo testo e ci rifletto. Qualche idea per la bibliografia????






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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 19:40:59  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Bibliografia...

Mah, Lilliu credo abbia scritto una definizione, ma io ho sottomano una vecchissima edizione (spero che quella nuova dica cose più palatabili)...
Ci sarà anche una definizione più recente...

Per il muro a sacco: G. Manca: "Il Nuragico Arcaico ed il Nuraghe Orgono"- Iskra 2007 e anche "Nuraghes: tecniche costruttive" CSCM, Nuoro, N° 7, pp 18-23. 1995.

Ma non partecipa nessun altro?







  Firma di maurizio feo 
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pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 27/10/2011 : 20:11:38  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
MMITICO!!!!

Ci siamo inventati una nuova sezione!!!!!

Caro Feo, quando c'è da lavorare scappano tutti!!!!






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pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 27/10/2011 : 20:13:33  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Per la biblio sul sacco: è meglio un ref come quello di Giacobbe oppure uno generale su cosa sia una struttura a sacco???





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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 20:20:34  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
pollo mannaro ha scritto:

Per la biblio sul sacco: è meglio un ref come quello di Giacobbe oppure uno generale su cosa sia una struttura a sacco???

Meglio uno generale, in linea di principio!







  Firma di maurizio feo 
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pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 27/10/2011 : 21:04:43  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Senti… solo per avere un parere e parlarne prima di lavorare sui testi: che ne pensi di una cosa del genere? (Naturalmente con i link per “a secco”, “a sacco” e “tholos” come tutti i ref di Wiki. Siccome l’ha scritto Stiglitz, poi potremmo chiedergli di correggere/approvare….


I nuraghi sono delle torri a forma di tronco di cono, realizzate con pietre lavorate di medie e grandi dimensioni. Le pietre, più grandi e sommariamente sbozzate quelle della base, più piccole e spesso lavorate in modo più raffinato quelle più in alto, sono messe in opera a secco in filari circolari a doppio paramento, che vanno riducendosi di diametro in altezza sino a chiudere all’interno con una falsa cupola, la tholos.
I nuraghi possono essere costituiti da una sola torre (nuraghi monotorri) o da più torri (nuraghi complessi), articolate in modo diverso. In casi particolari il nuraghe vero e proprio può essere pentalobato (torre centrale più cinque torri laterali) etc etc

Cosa ne pensi????? Magari con un paio di foto azzeccate…

Adesso mi aspetta un piatto di ravioli (A te niente perché sei monello)






 Regione Estero  ~ Città: Atlantide  ~  Messaggi: 450  ~  Membro dal: 25/12/2010  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 22:08:22  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
pollo mannaro ha scritto:

Senti… solo per avere un parere e parlarne prima di lavorare sui testi: che ne pensi di una cosa del genere? (Naturalmente con i link per “a secco”, “a sacco” e “tholos” come tutti i ref di Wiki. Siccome l’ha scritto Stiglitz, poi potremmo chiedergli di correggere/approvare….


I nuraghi sono delle torri a forma di tronco di cono, realizzate con pietre lavorate di medie e grandi dimensioni. Le pietre, più grandi e sommariamente sbozzate quelle della base, più piccole e spesso lavorate in modo più raffinato quelle più in alto, sono messe in opera a secco in filari circolari a doppio paramento, che vanno riducendosi di diametro in altezza sino a chiudere all’interno con una falsa cupola, la tholos.
I nuraghi possono essere costituiti da una sola torre (nuraghi monotorri) o da più torri (nuraghi complessi), articolate in modo diverso. In casi particolari il nuraghe vero e proprio può essere pentalobato (torre centrale più cinque torri laterali) etc etc

Cosa ne pensi????? Magari con un paio di foto azzeccate…

Adesso mi aspetta un piatto di ravioli (A te niente perché sei monello)

Più leggero del mio, ma fila meglio. Non sono abituato al trucco dei link, che non avevo considerato: buona idea. Quali foto?

PS: mi è venuto in mente che c'è anche da descrivere le architravi, le "finestrelle di scarico" etc...







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Trambuccone
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 27/10/2011 : 23:07:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Trambuccone Invia a Trambuccone un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per la bibliografia: Nuraghi - Manuale per conoscere90 grandi torri megalitiche della Sardegna- Marcello Sequi, Ed. Multigrafic / Robbiate (CO) , 1985.

T.







  Firma di Trambuccone 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum.

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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/10/2011 : 23:31:50  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Trambuccone ha scritto:

Per la bibliografia: Nuraghi - Manuale per conoscere90 grandi torri megalitiche della Sardegna- Marcello Sequi, Ed. Multigrafic / Robbiate (CO) , 1985.

T.







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pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 28/10/2011 : 09:46:34  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:
Più leggero del mio, ma fila meglio. Non sono abituato al trucco dei link, che non avevo considerato: buona idea. Quali foto?

PS: mi è venuto in mente che c'è anche da descrivere le architravi, le "finestrelle di scarico" etc...


Se sei d’accordo, adesso vedo di fare un piccolo collage, poi lo posto (non subitissimo). Per il ref di Trambuccone sarei d’accordo, però ritengo anche che la cosa migliore sia linkare su ref. disponibili in rete (possiamo anche inserire sia l'una cosa che l'altra).
Per i particolari che vorresti inserire… che ne pensi di snellire tutto con molti link??? Tieni conto che wiki è fatto per tutti: non pensi che discettare di finestrelle di scarico sia pesante???

Infine… possibile che nessuno sia interessato al progetto????






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pollo mannaro

Utente Medio


Inserito il - 28/10/2011 : 10:50:07  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Bozza per eventuale discussione
Ovviamente ho semplicemente saccheggiato a mani basse un articolo di Stiglitz, al quale bisognerà chiedere il permesso per la pubblicazione su WIKI (posto che ci riusciamo). Il testo vuole essere essenzialmente un esempio del tono che mi pare più adatto.
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I nuraghi sono delle torri a forma di tronco di cono, realizzate in impianto megalitico con pietre lavorate di medie e grandi dimensioni. Le pietre, più grandi e sommariamente sbozzate quelle della base, più piccole e spesso lavorate in modo più raffinato quelle più in alto, sono messe in opera a secco in filari circolari a doppio paramento(1), che vanno riducendosi di diametro in altezza sino a chiudere all’interno con una falsa cupola, la tholos.(2)
Foto 1
I nuraghi possono essere costituiti da una sola torre (nuraghe monotorre) o da più torri (nuraghe complesso) articolate in modo diverso. In casi particolari il nuraghe vero e proprio può essere pentalobato (torre centrale più cinque torri laterali).
Foto 2
Sulla base di ritrovamenti archeologici, si ritiene che la parte sommitale esterna della torre fosse costituita da un terrazzo sostenuto da grandi mensoloni, anch’essi di pietra. Questi terrazzi, che sporgevano sul filo della torre, erano la parte strutturalmente più debole dell’edificio, per cui nessuno di essi ci è pervenuto intatto e li conosciamo attraverso modellini di nuraghe realizzati, in pietra o in bronzo, dagli stessi nuragici in epoche più recenti quando le torri erano state abbandonate o riconvertite ad altre funzioni. In rari casi è possibile vedere qualche mensolone ancora in opera.
Foto 6;
In alcuni casi, il nuraghe vero e proprio è cinto da una muraglia megalitica dotata di torri (fino a un massimo di 12) creando così una complessa struttura turrita fino ad un massimo di 18 torri.
Foto 3
Il metodo di costruzione è ancora oggetto di discussione, sebbene le dimensioni dei conci (maggiori alla base e gradualmente più piccoli verso al sommità) non implichino particolari difficoltà realizzative nel contesto del periodo in cui vennero realizzati.
Essi vennero costruiti nel corso dell’età del bronzo (circa xxxx-xxxx a.C.) e, nei casi più complessi (nuraghi polilobati e cinte murarie) realizzati in diverse fasi costruttive (3).
Foto 4
L’origine architettonica dell’edificio nuraghe, affonda le sue radici nelle esperienze megalitiche del precedente periodo neolitico – testimoniate dalle grandi muraglie poste a fortificare colline – e nelle capanne-torre con funzione di vigilanza sul territorio. Si tratta di esperienze architettoniche locali, ma in sintonia con fenomeni simili in tutto il Mediterraneo, legate ai processi di cambiamento che vedono il concludersi delle società neolitiche, basate su estesi villaggi di piccole capanne. Al loro posto sorge una nuova organizzazione nella quale si fanno sempre più evidenti le distinzioni sociali e le gerarchie di status, e i mezzi di produzione, in particolare terra e bestiame, non sono più collettivi ma vengono progressivamente accentrati. Ciò produce tensioni sociali all’interno delle comunità e tensioni territoriali per la necessità dei vari gruppi di acquisire spazio per la crescita economica. Da qui il sorgere di strutture di tipo difensivo e di avvistamento.
In questa fase coesistono due tipologie di costruzioni, quella classica a tronco di cono con volta a tholos, di cui sopravvivono ancora circa 7.000 esemplari, e quella a corridoio, talvolta definita come protonuraghe o pseudo-nuraghe, di forma ovale o rettangolare, attraversata da uno o più corridoi e coperta a piattabanda, di cui si conservano poco meno di 400 esemplari.
Si discute su una maggior antichità del tipo a corridoio e su una possibile filiazione di quello a tholos da questo. Allo stato attuale delle conoscenze le due tipologie paiono essere contemporanee con una certa anteriorità di quella a corridoio.
I nuraghi erano presenti ovunque, dalle alte montagne, dove sono meno numerosi, alle coste; qui le regioni del Sinis (Oristanese) e della Nurra (Alghero-Sassari) presentano, assieme agli altopiani centrali, le più alte densità di nuraghi ; torri sono presenti anche nelle isole come a Sant’Antioco, a San Pietro e nella piccola isola granitica di Mal di ventre al largo del golfo di Oristano, a controllo di uno dei canali più pericolosi per la navigazione.
Foto 5
Fantasiosa è l’affermata presenza di nuraghi fuori dalla Sardegna.
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(1) Tecnica “a sacco”; inserire link
(2) Inserire link per “tholos”
(3) A questo punto inserirei un link che rimanda a Su Nuraxi
(4) …..

Foto 1: spaccato di un nuraghe “tipico”; monotorre con scala.
Foto 2 ; un monotorre; a me piacerebbe Orolio;
Foto 3; forse andrebbe bene Orrubiu Orroli come esempio di struttura complessa
Foto 4; pianta colorata che esprime lo sviluppo cronologo dell’area di Barumini
Foto 5; cartina con l’indicazione della posizione dei nuraghi (oppure una con la densitometria)
Foto 6; modellino in pietra o bronzo (o entrambi); nella didascalia si potrebbe spiegare che vennero realizzati molto più tardi delle torri;








Modificato da - pollo mannaro in data 28/10/2011 10:53:30

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Anatra Fenice

Nuovo Utente


Inserito il - 28/10/2011 : 12:29:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Anatra Fenice Invia a Anatra Fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Avete tutto il mio supporto morale. Purtroppo non ho il tempo per dare una mano. Nel fine settimana invece si.





  Firma di Anatra Fenice 
Che ci sia ognun lo dice

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Asti  ~ Città: Provincia di Asti  ~  Messaggi: 21  ~  Membro dal: 20/10/2011  ~  Ultima visita: 28/10/2011 Torna all'inizio della Pagina
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