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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 30/10/2011 : 15:55:55
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@Pollo Anche tu quotato integralmente. Ritengo anche io sia meglio che i reperti siano esposti il più vicino possibile al luogo di reperimento. Sarebbe bello che tutti i reperti ritornassero nel loro luogo d'origine ma non è possibile perchè anche le collezioni e il modo in cui sono esposte è ormai storia.
T.
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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum. |
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 30/10/2011 : 16:05:54
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| Trambuccone ha scritto:
@Pollo Anche tu quotato integralmente. Ritengo anche io sia meglio che i reperti siano esposti il più vicino possibile al luogo di reperimento. Sarebbe bello che tutti i reperti ritornassero nel loro luogo d'origine ma non è possibile perchè anche le collezioni e il modo in cui sono esposte è ormai storia.
T.
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Sì, sarebbe splendido (senza dimenticare la necessità di approntare anche musei "centralizzati": certè attività museali sono impensabili in un piccolo museo decentralizzato, quello che mi intestardisco a chiamare antiquarium); però costa e non poco. E' un bel problema di non facile soluzione.
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 30/10/2011 : 16:08:07
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| maurizio feo ha scritto: ... i Costruttori non furono i Fusori dei bronzetti, ad esempio, né i Navigatori:
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Sei uno sporco negazionista, questa è l'amara verità!!!!!
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 30/10/2011 : 16:27:43
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| maurizio feo ha scritto: ... i Costruttori non furono i Fusori dei bronzetti, ad esempio, né i Navigatori:
Sei uno sporco negazionista, questa è l'amara verità!!!!!
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T.
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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 30/10/2011 : 18:18:28
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Per Maurizio Confesso di essere allergico all'utilizzo del DNA per la qualificazione delle Civiltà o della cultura, che non sono fattori discendenti da esso. Da un punto di vista storico il DNA mi da informazioni sulla familiarità degli individui, oltre a quelle di carattere medico, ma non mi dice se il portatore di quel DNA sia nuragico, fenicio o romano; ci troviamo su piani diversi, da far convergere solo con molta attenzione. Se ci attenessimo al DNA né Eleonora d'Arborea, né Antonio Gramsci potrebbero essere ascritti ai sardi, eppure lo erano. Ma finiamo O.T. Quello che qualifica una cultura sono le componenti culturali, e quelle nuragiche ci portano a pensare che ancora nel Primo Ferro la Civiltà nuragica mantenesse i suoi elementi basilari, senza per questo pensare a una fissità nel tempo, anzi il caso della costruzione e poi dell'abbandono/smantellamento dei nuraghi ci fa pensare a una forte dinamicità di quella società. Altro è, invece, pensare in termini paletnologici, per cui al modificarsi di un'aspetto si passa a un'altra cultura, il sistema delle facies per intenderci, buono (forse) per le epoche pristoriche, soprattutto quelle più antiche, ma assolutamente inadatto per società complesse come quella nuragica. Non è una tecnica che ci fa cambiare una Civiltà (detto grezzamente). Mi piace la pacatezza e la frase postqualcosa era scherzosa e derivava da quella che ho usato in una recente pubblicazione per criticare il termine "paleosardo per indicare persone che chiaramente non hanno nomi romani inserite nella società romana. Ognuno è vivente nella propria società, né post né paleo. Colgo anche l'occasione per rassicurare Pollo che continuo a essere allievo di Gianni (e avendolo ormai superato d'età sono diventato più "rompiballe" di lui) e le mie ricerche non sono altro che la continuazione di quelle che creammo assieme, all'epoca pimpanti rappresentanti di un filone di ricerca (una specie di scuola) che pensavamo potesse avere futuro e che, invece, si estinguerà (spero tardi) con me. Voglio anche rassicurarti che a proposito di coloro che pensano vada scavato solo il nuragico non pensavo a te ma alla indecente proposta di legge NURAT. Sull'Antiquarium la precisazione era proprio voluta, perché l'idea del Museo di San Vero (un'altra creatura che condivido con Gianni Tore) è proprio quella che dicevi tu, di museo diffuso; l'Antiquarium ha più l'idea di un deposito che rende visibili delle collezioni, il Museo svolge direttamente attività scientifica.
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alfonso alfonsostiglitz@libero.it |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 30/10/2011 : 18:36:31
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| alfonso ha scritto: Altro è, invece, pensare in termini paletnologici, per cui al modificarsi di un'aspetto si passa a un'altra cultura, il sistema delle facies per intenderci, buono (forse) per le epoche pristoriche, soprattutto quelle più antiche, ma assolutamente inadatto per società complesse come quella nuragica. Non è una tecnica che ci fa cambiare una Civiltà (detto grezzamente).
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Ciao Alfonso, potersti chiarirmi meglio questo punto di vista? in quale senso il sistema delle facies risulta inadatto per le società come quella nuragica?
intendi riferirti al problema cultura materiale-etnicità? ciao.
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Modificato da - DedaloNur in data 30/10/2011 18:41:09 |
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 30/10/2011 : 18:37:48
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Devo una risposta a Dedalo sulle interazioni nuragici-punici. Se i post nuragici sono nuragici, ovviamente i punici sono fenici. Uso il termine punico solo ed esclusivamente come indicazione cronologica, tutti gli altri usi, che ho frequentato anch'io, sono fonte di grandissimi equivoci. Per non farla troppo lunga le interazioni fenici-nuragici a s'Urachi (compreso su padrigheddu) sono, nel caso della cultura materiale (per ora abbiamo solo cocci e non edifici e non scritture, o per meglio dire scritture che ci dicano qualcosa in merito, a parte qualche coccio con poche lettere puniche), dati da presenza contestuale di ceramica nuragica del Primo Ferro e fenicia per la parte avanzata dell'VIII e almeno parte del VII sec. a.C. Poi, sembrerebbe, ma l'assenza di startigrafie mi rende cauto (mi attendo, peraltro, molto dal completamento dell'inventario dei reperti rinvenuti vent'anni fa), che a partire dalla seconda metà del VII siamo in presenza solo di ceramiche fenicie (parliamo di ceramiche e non di persone che potevano essere fenici-fenici, nuragici fenicizzati e figli del contatto tra i due gruppi e così via); c'è finora un solo caso di un piatto di fine VII, puramente fenicio ma realizzato, diciamo, alla moda nuragica (un pezzo non fa primavera, aspettiamo). Dopo a livello di cultura materiale non siamo in grado di dire altro, per s'Urachi, per ora.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 30/10/2011 : 21:21:14
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"Confesso di essere allergico all'utilizzo del DNA per la qualificazione delle Civiltà o della cultura, che non sono fattori discendenti da esso. Da un punto di vista storico il DNA mi da informazioni sulla familiarità degli individui, oltre a quelle di carattere medico, ma non mi dice se il portatore di quel DNA sia nuragico, fenicio o romano; ci troviamo su piani diversi, da far convergere solo con molta attenzione. Se ci attenessimo al DNA né Eleonora d'Arborea, né Antonio Gramsci potrebbero essere ascritti ai sardi, eppure lo erano"
Credo che nessuno usi oggi il Dna per qualificare una Civiltà o una cultura. Forse qualcuno ha cercato di farlo nel passato, ma gli andò male... Da un punto di vista Storico il Dna fornisce molte più notizie di quanto tu creda e mostri di conoscere (non è la tua materia): fornisce notizie temporali e geografiche circa lo spostamento, l'origine e la presenza dei popoli talvolta inesorabilmente precise (talaltra, purtroppo, meno: ma la minore precisione non è dovuta ag inaffidabilità del mezzo di ricerca, bensì a limitazioni contingenti caso per caso). E' ovvio (quando tu parli dei "piani diversi") che i due strumenti di ricerca [archeologico classico e genetico di popolazione] sono molto differenti l'uno dall'altro. L'esempio che tu fai (Eleonora e Gramsci) non calza affatto a meno che tu non voglia attribuire proprio a me la confusione fra Cultura e discendenza genetica, (ma non credo che tu pensi così di me). E' chiarissimo che - se trovo Dna Fenicio nelle zone conosciute dalla Storia come Fondaci Fenici - mi trovo di fronte a discendenti di Fenici, ma non posso affermare che essi stessi lo siano. Ma infatti ogni ricercatore usa tale prova genetica per confermare la precedente presenza fenicia in quei siti (e non altro). Così come l'assenza del patrimonio genetico sardo nelle zone che si vorrebbero Sardanizzate fuori della Sardegna, dimostra che tale fatto pertenga alla fantasia e non alla realtà. Però hai ragione: si finisce molto fuori... Forse dovrò aprire un topic apposito.
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Modificato da - maurizio feo in data 30/10/2011 21:26:06 |
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Beni: ti naru unu contu... |
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 31/10/2011 : 08:21:28
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| alfonso ha scritto:
Devo una risposta a Dedalo sulle interazioni nuragici-punici. Se i post nuragici sono nuragici, ovviamente i punici sono fenici. |
ovvio.
| Uso il termine punico solo ed esclusivamente come indicazione cronologica, tutti gli altri usi, che ho frequentato anch'io, sono fonte di grandissimi equivoci. |
qui seguo un po meno, non ho presente in quali altri usi dovrebbe essere utilizzata la dicitura "Punico" poichè per me, i Punici sono semplicemente i conquistarori del V secolo a.C.
| c'è finora un solo caso di un piatto di fine VII, puramente fenicio ma realizzato, diciamo, alla moda nuragica (un pezzo non fa primavera, aspettiamo). Dopo a livello di cultura materiale non siamo in grado di dire altro, per s'Urachi, per ora. |
grazie intendevo riferirmi proprio a casi come questo; caso mai correggimi, ma Bruncu Mogumu (cfr. Indagini Archeologiche a Sinnai, Nuove Grafiche Puddu, Ortacesus 2006) in età orientalizzante, era un luogo di culto in cui avete trovato in associazione ceramiche nuragiche, ceramiche fenicie, ceramiche nuragiche che imitano forme puniche.
Non ho più con me quel lavoro e cmq è del 2006; è tuttora corretto? ciao.
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Modificato da - DedaloNur in data 31/10/2011 08:24:15 |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 31/10/2011 : 08:33:03
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Sempre ad Alfonso...
analoga situazione interessante, sotto il profilo della interazione nuragici/punici. si ha al nuraghe Funtana-Ittireddu, potresti anche in quasto caso, confermare/smentire? P.s. so che non hai tempo, quindi perdona la raffica di domande a cui ogni volta ti sottopongo...
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Modificato da - DedaloNur in data 31/10/2011 08:34:45 |
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Istranzu
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Inserito il - 04/11/2011 : 08:45:48
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Grazie ad Alfonso che conosco e che stimo da molti anni la discussione si è spostata dall'abbandono dei nuraghi al riutilizzo dei nuraghi che è l'argomento fondante del problema.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 04/11/2011 : 09:00:33
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| Istranzu ha scritto:
Grazie ad Alfonso che conosco e che stimo da molti anni la discussione si è spostata dall'abbandono dei nuraghi al riutilizzo dei nuraghi che è l'argomento fondante del problema.
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Quoto Istranzu ; proprio per questo definisco il c.d. "post-non-nuragico" un falso problema.
i problemi reali sono altri.
ciao
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Modificato da - DedaloNur in data 04/11/2011 09:01:16 |
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