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Anatra Fenice
Nuovo Utente
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Inserito il - 21/10/2011 : 16:33:01
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Salve a tutti. Mi sono appena iscritta e dopo aver pubblicato questo 3D scriverò un messaggio nelle presentazioni. Dal mio nick si capisce che sono spesso in sintonia con Pollo Mannaro. Vorrei lanciare un argomento che secondo me non è mai stato preso in considerazione e che riassumo. La torre nuragica è la sintesi di due elementi fondamentali, la tholos e la scala di accesso alla piattaforma superiore. Secondo me la scala di accesso alla piattaforma è la vera novità delle torri e deriva direttamente dai nuraghi a corridoio dove è già presente in scala più piccola. Anche la tholos era presente ma è la necessità della scala e di una piattaforma soprelevata il punto di partenza delle torri, il motivo per la loro costruzione. Dunque il primo scopo è militare anche se ci sono pure altri significati.
Stiglitz Ciò produce tensioni sociali all’interno delle comunità tra ceti emergenti e massa produttiva, e tensioni territoriali per la necessità dei vari gruppi di acquisire spazio per la crescita economica. Da qui il sorgere di strutture di tipo difensivo e di avvistamento,
essi oggi sono interpretati come strutture complesse di uso pubblico; cosa significa? Sebbene molto resti ancora da indagare si può affermare che il nuraghe sia una struttura con una pluralità di funzioni, da quella abitativa, anche se non primaria, a quella, più significativa, di luogo di espressione dei rapporti sociali e delle strutture di potere, in particolare quelle legate all’accumulazione di beni come alimenti e materie prime e alla loro redistribuzione sociale. Resta ovviamente anche una funzione militare da non interpretare come risposta a uno stato di guerra continua, ma come strutture volte al controllo del territorio, delle sue risorse e a definire le gerarchie di potere tra i vari gruppi.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 21/10/2011 : 18:19:23
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Scopo militare. E' un' espressione un poco vaga e generica, che ti chiederei di meglio specificare... Essa può includere un concetto esclusivamente difensivo. O esclusivamente di occupazione e proprietà del territorio. Ma potrebbe essere intesa in senso più completo e vario, pur nell'ambito delle attività di guerra. Primo scopo. Quindi non ne escludi altri, secondari o successivi?
Anatra Fenice: significa che Pollo Mannaro ti sbrana e tu risorgi dai tuoi resti spolpati?
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 22/10/2011 : 01:42:22
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"funzione militare da non interpretare come risposta a uno stato di guerra continua, ma come strutture volte al controllo del territorio, delle sue risorse e a definire le gerarchie di potere tra i vari gruppi."
Cioè, uno costruisce un forte e poi non lo usa... o al massimo lo progetta al meglio delle conoscenze del tempo, per l'eventualità che accada il peggior scenario possibile...
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 22/10/2011 : 08:38:47
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Dubito fortemente che il primo "nuragico" che assemblò le pietre avesse in mente uno scopo militare. Le pietre dovevano anzitutto essere accumulate e, successivamente,essere disposte secondo una logica. Quest'ultima avrebbe dovuto riguardare la protezione di qualcosa o qualcuno, oppure, più semplicemente, delimitare uno spazio per motivi che ad oggi ci sfuggono (o sono molteplici). Possiamo proporre la nascita della proprietà privata piuttosto che la scelta di separare gruppi di animali da allevare (e rientriamo sempre nel concetto di proprietà privata). Oppure possiamo pensare ad un culto delle pietre accumulate , o all'idea che qualche pastore dovesse trovare rifugio nelle notti di tormenta, oppure che qualche individuo illuminato decidesse di sovrapporle per "creare" un rifugio temporaneo in un terreno frequentato stagionalmente, o, ancora, che qualche "personaggio che aveva viaggiato (indigeno o allogeno) illuminasse con questa bella idea il popolo (clan, tribù, comunità...)presso il quale svolgeva le mansioni.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 22/10/2011 : 09:06:06
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| Lessa ha scritto:
"funzione militare da non interpretare come risposta a uno stato di guerra continua, ma come strutture volte al controllo del territorio, delle sue risorse e a definire le gerarchie di potere tra i vari gruppi."
Cioè, uno costruisce un forte e poi non lo usa... o al massimo lo progetta al meglio delle conoscenze del tempo, per l'eventualità che accada il peggior scenario possibile...
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Quoto Lessà, così non quadra.
P.s. io sono per lo scopo militare, o meglio, guerriero.
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Modificato da - DedaloNur in data 22/10/2011 09:10:47 |
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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dany
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 22/10/2011 : 09:42:10
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| DedaloNur ha scritto:
| Lessa ha scritto:
"funzione militare da non interpretare come risposta a uno stato di guerra continua, ma come strutture volte al controllo del territorio, delle sue risorse e a definire le gerarchie di potere tra i vari gruppi."
Cioè, uno costruisce un forte e poi non lo usa... o al massimo lo progetta al meglio delle conoscenze del tempo, per l'eventualità che accada il peggior scenario possibile...
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P.s. io sono per lo scopo militare, o meglio, guerriero.
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Scusa ... ma che significa " io sono per lo scopo militare " ? si va a sentimento , a pareri ?
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 22/10/2011 : 09:59:17
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| .machiavelli. ha scritto:
Dubito fortemente che il primo "nuragico" che assemblò le pietre avesse in mente uno scopo militare. Le pietre dovevano anzitutto essere accumulate e, successivamente,essere disposte secondo una logica. Quest'ultima avrebbe dovuto riguardare la protezione di qualcosa o qualcuno, oppure, più semplicemente, delimitare uno spazio per motivi che ad oggi ci sfuggono (o sono molteplici). Possiamo proporre la nascita della proprietà privata piuttosto che la scelta di separare gruppi di animali da allevare (e rientriamo sempre nel concetto di proprietà privata). Oppure possiamo pensare ad un culto delle pietre accumulate , o all'idea che qualche pastore dovesse trovare rifugio nelle notti di tormenta, oppure che qualche individuo illuminato decidesse di sovrapporle per "creare" un rifugio temporaneo in un terreno frequentato stagionalmente, o, ancora, che qualche "personaggio che aveva viaggiato (indigeno o allogeno) illuminasse con questa bella idea il popolo (clan, tribù, comunità...)presso il quale svolgeva le mansioni.
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Ho letto questa tua idea in giro per i forum... Sono una persona abbastanza franca, lo sai. Non è un idea che mi convince particolarmente. I muretti a secco "esplosero" in Sardegna con l'editto delle chiudende, 1820-23. Altri hanno già riportato le splendide parole di un poeta dell'epoca.
"Tancas serradas a muru fatas a s'aferra aferra. Si su Chelu fit in terra l'aian serradu puru!"
Che fanno capire in modo abbastanza immediato con quanta velocità fu fatta la cosa.
Prima l'uso della terra era di tipo comunitario, e di muretti a secco per dividere la terra non sembrava vi fosse così tanto bisogno (sicuramente c'erano, ma non in modo così massiccio).
L'idea che dalla necessità di spietrare una bingia si costruisse un nuraghe mi sembra poco credibile...
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Modificato da - Lessa in data 22/10/2011 09:59:53 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 22/10/2011 : 10:45:32
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Quoto Alessandro. Ma - in più - vorrei aggiungere che tutto considerato non si può in alcun modo parlare "del Nuraghe" in poche righe.
Quindi è ovvio che le poche righe anserine postate da Anatra Fenice non siano sufficienti a esprimere appieno il suo pensiero: e che si prestino benissimo a facili critiche (forse un po' frettolose ed ingenerose da parte nostra, con una nuova arrivata!). Quindi, sicuramente sarà meglio aspettare che lei ci dica di più.
In fin dei conti, sul nuraghe (e sui nuraghi) sono stati scitti libri interi. Esistono i dati archeologici ed architettonici (purtroppo talvolta noiosissimi, perché colpevolmente scritti in modo troppo tecnico e poco comprensibile ai profani...). E poi esistono le teorie. Talvolta, le teorie seguono da molto vicino la descrizione architettonica e l'esposizione strutturale del nuraghe descritto nella pubblicazione (talaltra, certamente no!): ma comunque, per quanto ben motivate da dettagli materiali e sostenute convincentemente da fatti tangibili, le teorie restano costruzioni della mente. Magari molto ben scritte, stringenti e convincenti, ma pur sempre opinabili.
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Anatra Fenice
Nuovo Utente
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Inserito il - 22/10/2011 : 11:20:51
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Ho citato questi particolari architettonici:
| Messaggio di Anatra Fenice La torre nuragica è la sintesi di due elementi fondamentali, la tholos e la scala di accesso alla piattaforma superiore. Secondo me la scala di accesso alla piattaforma è la vera novità delle torri e deriva direttamente dai nuraghi a corridoio dove è già presente in scala più piccola.
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Poi ci sono i risultati degli scavi archeologici: Stiglitz: Non trova invece conferma, sinora, l’ipotizzata struttura di tipo monarchico: i nuraghi, ritenuti da alcuni autori – come Lilliu e Ugas – vere e proprie regge o abitazioni del monarca, non hanno, infatti, ancora restituito tracce tangibili di quest’uso, e l’assenza di sepolture regali, nonché la mancanza di palazzi di potere del tipo di quelli micenei o vicino-orientali, sembra escludere questa forma politica.Pollo Mannaro ha spiegato bene: http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=2 Basta sovrapporre i risultati degli scavi con l’analisi dell’architettura e l’inquadramento cronologico al momento della loro comparsa. Stiglitz: L’origine architettonica dell’edificio nuraghe, che caratterizza il secondo millennio sardo, affonda le sue radici nelle esperienze megalitiche di quello precedente – testimoniate dalle grandi muraglie della Cultura di Monte Claro che caratterizza l’età del Rame (seconda metà del terzo millennio a.C.), poste a fortificare colline. Da qui il sorgere di strutture di tipo difensivo e di avvistamento Dunque lo scopo primario è la torre per difesa/avvistamento. Poi vengono gli altri significati simbolici.
La scala e la thols sono due elementi architettonici già presenti assieme alla consuetudine dell’edificio megalitico.
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:05:59
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Continuo a leggere commenti che parlano dei nuraghi già maturi. Bisognerebbe fare un passo indietro per scoprire il motivo che portò a "pensarli". La mia prospettiva vede un paesaggio senza torri, diciamo qualche decennio precedente alla prima torre. Quale motivo spinse i sardi ad accumulare le pietre? @ Lessà I muretti a secco esistono da millenni, non bisogna pensare solo alla Sardegna. L'editto delle chiudende è recentissimo, non è rilevante ai fini della ricerca che è stata introdotta in questo argomento. Spietrare una bingia non crea un nuraghe...ma un semplice, ma interessante, cumulo di pietre. Una mente illuminata può giocare con quelle pietre e...
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pollo mannaro
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:27:17
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@Anatra La tua è un’osservazione interessante (intendo l’aver notato come, in fondo, una torre altro non sia se non una scala di accesso al ballatoio). Sarebbe come dire che i costruttori avevano “proprio” l’intenzione di costruire una torre, fatto del quale non si dovrebbe dubitare (a meno di pensare che un bel giorno si siano svegliati con un surplus di sassi domandandosi: “E adesso che facciamo di questa roba?”, dopodiché, ammucchiandola, si siano ritrovati un nuraghe tra le mani!). Però, una volta convenuto che cercassero prima di tutto di costruire una torre, ti invito a riflettere su altre due considerazioni conseguenti, a mio avviso assai più interessanti, visto che sulla funzione dei nuraghi neppure si discute più, a livello specialistico: 1. Siccome non saranno nati imparati, c’è da supporre che si possa individuare uno sviluppo tecnico delle torri; all’inizio saranno state tecnicamente “meno sofisticate” e successivamente sempre di più; 2. Poiché le torri sono diffuse in tutta l’isola e saranno ben dovuti partire da qualche parte, l’esame della diffusione della tecnica edificatoria da un “centro di diffusione” dovrebbe indicare a spanne quale territorio ne fu l’origine (*). Adesso, visto che ti piace leggere gli articoli di Stiglitz (ma spero non solo i suoi) potresti domandarti se sia possibile e provare a dare una risposta.
(*) non sto ad elencare i presupposti da porre a base del ragionamento perché l’ipotesi sia valida.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:36:41
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I Brochs:
Si tratta di torri dell'età del Ferro, site lungo la linea di costa Nord occidentale, in Scozia e nelle Orcadi.... Presentano moltissime affinità strutturali con i Nuraghi (anche le discussioni circa come fossero costruiti, a che cosa esattamente servissero, etc) Sono costruzioni a secco. (il materiale è geologicamente differente, è evidente: basta osservare le numerose fotografie disponibili nell'Internet). Se ne conoscono circa 700, costruite tr il 600 a.C ed il 100 d.C. (Il che può anche significare che gli antich Scozzesi fossero più pigri degli antichi Sardi). Molti Brochs non sono ancora stati scavati, però (il che fa pensare che gli scozzesi attuali abbiano molti problemi in comune con i Sardi attuali).
Un tipico Broch era alto almeno 13 metri: si trattava di una struttura a secco, a pianta circolare, alla quale si accedeva da una sola entrata posta a livello del terreno (in questo, gli Scozzesi mostravano molto buon senso: non come i Sardi, che talvolta ponevano l'ingresso un poco troppo in alto [o in basso]). Nel loro interno erano presenti (a) una stanza principale, da cui s'irradiavano (b) stanze secondarie costruite o appoggiate, oppure all'interno delle poderose doppie mura... (c) una scala a spirale, questa sempre contenuta all'interno dei doppi muri, saliva ai piani superiori e - finalmente - alla terrazza sommitale. Si pensa che - anche se è certamente possibile che i Brochs fossero solamente residenze fortificate, proprio come le "roundhouses" - è opinione corrente che essi fossero strutture prevalentemente difensive, caratterizzate da mura immensamente spesse. (Mi sembra più che evidente che la Regione Sardegna dovrebbe fare causa per doppio plagio [edilizio e di discussione ideologica] alla Scozia: con gli interessi dovuti e composti, c'è di che rimettere a posto i danni delle alluvioni, degli incendi estivi ed il dissesto degli acquedotti, lasciando anche qualche cosa per le casse regionali).
Al giorno d'oggi, si tende a credere che - per quanto l'intenzione difensiva abbia giocato qualche ruolo - essi potessero essere stati costruiti per impressionare l'osservatore: un marcatore monumentale del paesaggio, posto a dichiarazione di benessere economico, proprietà terriera e stato sociale dei costruttori.
Il fattore architettonico di rilievo, nei brochs è la dimostrazione di abilità edilizia dei costruttori, ben esemplificata dal "double skinned wall", il muro in doppio strato. La stabilità e la e la resistenza di due muri accoppiati e paralleli erano maggiori che in un muro semplice, ed erano rafforzate dalla presenza di architravi in lastre di pietra presenti a diverse altezze e che permettevano di ragfgiungere elevazioni maggiori che con un muro pieno singolo (di quest'idea non sono responsabile io, che sono solamente il traduttore, in questo caso...).
"To construct stable walls of such height, in unmortared masonry or undressed stones shaped only by splitting, called for an engineer's understanding of force and stress." Dr Raymond Lamb
Spesso, nei brochs delle Orcadi, almeno, esisteva una stanza sotterranea, accessibile attraverso una rampa di scale di pietra. Taluni pensavano che queste stanze fossero "cantine" o "depositi", ma recenti ricerche indicherebbero un uso rituale delle stesse (e qui non sto a dire che un terzo motivo di plagio si configuri, però 'sti Scozzesi cominciano a farmi perdere la pazienza!).
Il fatto che si trovino preponderantemente lungo la linea di costa vorrà pur dire qualche cosa!
In ogni caso nessuno, proprio nessuno ha mai ipotizzato che lo "spietramento" avesse qualche cosa a che fare con i Brochs: lo avrebbero probabilmente buttato in mare, con una di quelle pietre al collo.
Scherzi a parte: l'epoca è successiva - e certamente di molto (senza stare a specificare codinamente quanto)! Il materiale è differente: ognuno usa quello di cui dispone. Le forme ed i concetti di base sono simili - e molto - ma la specie umana è la stessa medesima e la sua ideazione è sempre quella, oltre che identiche sono le sue misure antropometriche...
Ho messo in grassetto quello che credo fortemente applicabile al Nuraghe, perché il mio contributo non sia unicamente scherzoso...
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Modificato da - maurizio feo in data 22/10/2011 15:13:45 |
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milly73
Salottino
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:47:19
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@ Maurizio non voglio crear polemiche ma non trovo giusto dover ricorrere a google translate, io non capisco l'inglese, anche se non partecipo per vari motivi mi piace leggere.
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Pro tue fortuna chi onzi notte t'isplenda sa luna, chi no appa mai dolore, onzi die t'illumine su sole...
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:49:05
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| maurizio feo ha scritto:
I Brochs:
.... Dr Raymond Lamb
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Ti posso bacchettare pagu pagu? 1) Apprezzo molto le citazioni (soprattutto se in tema) però non tutti masticano l'inglese 2) Gli estremi della citazione, please, altrimenti si può pensare che che il dottor Raimondo Angioni sia una tua invenzione (però sarebbe geniale: nel caso, complimenti!!!) 3) Visto che ci sei, nel quadro del topic, potresti sottolineare la principale caratteristica che distingue i Broch dai Nuraghi (dal punto di vista costruttivo) 4) Per favore cita il fatto che sanno tutti: che c'è una chiara connessione tra le due tipologie di torri, perché gli shardana conquistarono anche la Scozia (che comincia con la S come Sherden, quindi un legame ci dev'essere per forza!!!!)
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:51:06
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Il commento di Milly73 si è sovrapposto al mio. Nessuna polemica, però davvero c'è gente che non parla/legge l'inglese.
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pollo mannaro
Utente Medio
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Inserito il - 22/10/2011 : 14:59:20
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| .machiavelli. ha scritto: commenti che parlano dei nuraghi già maturi
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Quelli acerbi erano verdi?
Scusa, ma non mi sono potuto trattenere!!!
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