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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 03/08/2011 : 18:48:34
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Ho fotografato questa pianta vicino a un fiumiciattolo. Qualcuno mi aiuta a capire che specie è?
E' molto strana e non rientra tra le piante sarde, quindi è di sicura importazione anche se si è acclimatata molto bene. Ha foglie che ricordano una via di mezzo tra il noce e gli agrumi. Raggiunge un'altezza di 4-5 metri e presenta dei frutti molto particolari: sono verdi, grandi come una grossa mela e sulla superficie si vedono delle piccole strutture come chicchi di caffé verdi attaccati. All'interno c'è una specie di lattice biancastro appiccicoso che ricorda il vinavil. Non so se è commestibile ma nel dubbio un mio amico l'ha fatto bollire e ne ha assaggiato un pezzettino. Risultato: nessun mal di pancia e il sapore come una pastasciutta senza sale.
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 03/08/2011 : 18:50:18
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ecco le foglie
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 03/08/2011 : 18:51:51
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ecco foglie e frutti
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63,87 KBfrutti
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 03/08/2011 : 18:52:58
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ecco un frutto.
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Ely83
Utente Normale
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Inserito il - 03/08/2011 : 19:31:35
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Ma che è?????
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 03/08/2011 : 22:38:58
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E' proprio quello che sto chiedendo qui: che specie e?
dalla foglia sembra un agrume, dal frutto visto da lontano sembra un noce, però quando ti avvicini vedi che il frutto in superficie ha tanti chicchi di caffè verdi incollati. L'interno è bianco e ha un lattice colloso che ricorda il vinavil.
Come ho scritto prima c'è chi ha provato a mangiarne un pezzetto dopo averlo bollito e il sapore è quello di un riso in bianco senza sale. Sarà commestibile? Si può dare da mangiare agli animali, per esempio ai maiali?
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Anto
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 04/08/2011 : 17:49:34
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Ciao marco...sono antonia e spero di esserti utile...la bella pianta che hai postato è una Maclura pomifera C.K.Schneid ..chiamata anche melo delle siepi, è di origine nord-americana e appartiene alla famiglia delle Moraceae. Puoi digitare il binomio su Internet e avere altre notizie . Puoi trovarla anche con il nome Toxylon pomifera. Il tuo amico è stato avventato...i frutti (sono definiti come sincarpi) NON sono commestibili e per fortuna non sono tossici. ...mai assaggiare nulla di sconosciuto...meglio chiedere a chi ne sa solo un pochino di più come hai fatto tu !!!! Un saluto caro. anto PS se vai in Horto Botanico a Cagliari..ne troverai diversi dalle ragguardevoli dimensioni, è stato introdotto come resistente pianta da siepe. saluti
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lorson
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 04/08/2011 : 20:00:27
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..grazie, Anto, proprio stamane ne ho vista una a Tempio, alta 7-8 metri buoni. Non so se ce ne sono altre. l.
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Modificato da - lorson in data 04/08/2011 20:02:33 |
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Voglio essere, non apparire (L.T.). |
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 04/08/2011 : 22:42:24
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Grazie Anto, la tua risposta è comleta ed esauriente. Risulta ovvio quindi che non essendo commestibile non ha neanche valore per l'alimentazione dei maiali. Ora capisco anche l'utilità nell'impiegarla per le siepi: possiede delle spine di notevoli dimensioni.
Ma pongo un'altra domanda: non si potrebbe in qualche modo sfruttare il lattice colloso biancastro che contengono i frutti? Non si potrebbe coltivare per raccogliere in contenitori con la scritta "colla" questo lattice e sfruttarlo industrialmente?
Siamo poi così sicuri che il fatto che non sia commestibile significa che fa male? magari esiste un sistema di cottura che neutralizza le eventuali sostanze velenose. Oppure è solo una questione di appetibilità nel senso che non è commestibile perché non ha sapore di niente? se fosse così allora basterebbe inventarsi qualche ricetta che valorizzi i frutti. Per esempio tagliarli a metà, ricoprire con sugo di pomodoro ben condito e arrostirli in forno. Cosa ne pensate?
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 05/08/2011 : 08:49:58
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Mai visto prima! Interessantissimo... Sulla guida delle preziose indicazioni di Anto (altrimenti saremmo tutti rimasti nel buio), ho cercato e trovato questo: E' una pianta nota anche come "arancio degli Osage" (una tribù indiana nordamericana) e classificata come pianta medicinale. Se ne ottiene un decotto dalle radici, che è terapeutico per alcune affezioni oculari dolorose (non mi specificano quali). I frutti sono aspri, duri, secchi - anche se piuttosto grandi - e non sono commestibili: contengono principi antiossidanti (che possono anche essere usati come conservanti per cibi e olii) e fungicidi. Una infusione acquosa al 10% e poi un estratto diluito 1:1 possiede attività cardiocinetica. (Questo, in parole povere, significa che la pianta è comunque velenosa e pericolosa). se ne possono ottenere una tinta gialla ed anche verde dalla corteccia. La linfa è usata come repellente contro gli insetti (sembra particolarmente efficace contro gli scarafaggi); può determinare fastidiose dermatiti. La corteccia contiene anche tannini. La pianta è spesso usata come siepe di bordura, sopporta bene anche potatura radicali, è efficace per arginare il bestiame e resiste all'esposizione marina. La bordura può anche servire come frangivento per proteggere altre piante. Il suo legno duro, pesante, flessibile, setoso e lucido a grana grossa è uno dei più resistenti e durevoli del Nord America, anche se non è utilizzato industrialmente: si adotta per realizzare pali per staccionate, archi da tiro, moli, ed è un eccellente legno combustibile. Le mie fonti la descrivono come una pianta decidua, di dimensioni variabili tra il cespuglio e l'albero di 6-7 metri, con fioritura a maggio/giugno, adatta a terreni ricchi, sia boscosi, sia spogli oppure macchia.
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Beni: ti naru unu contu... |
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Anto
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 05/08/2011 : 17:42:21
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Sempre prezioso...Maurizio, su vari siti in Internet si trovano molte notizie a riguardo... rispondo a mario che ha proposto simpatiche soluzioni...Purtroppo non ti posso dire se le tue proposte possono essere valide, l'analisi chimica ha dimostrato presenza di molte sostanze particolari (e non eliminabili con la cottura !!)e che l'utilizzo è cultura del popolo dove è autoctona ...bisognerebbe considerare il fatto che nessuno nei nostri laboratori di ricerca (Botanica e Farmacia) si sia preso l'impegno di studiare in modo approfondito le potenzialità di questa pianta e di questo frutto..in modo particolare.... Abbiamo molte specie botaniche "abbandonate" e inutilizzate perchè il business economico (e potenti Multinazionali !!) è a senso unico...in farmacia trovi ad esempio Achillea multiflora(e non A. ligustica che abbiamo nelle nostre campagne...)Abbiamo l'Arctium lappa e non la nostra A. minus ( la famosa bardana!!!)che vengono solo usate nelle tradizioni popolari...e purtroppo non riconosciute dalla Farmacopea nazionale. E non ci possimo neanche scherzare sopra...molte piante devono essere "ripulite" dalle sostanze tossiche che contengono perchè possano essere usate un pò da tutti.... e questo può avvenire solo in un laboratorio. ...ieri sono venuta a contatto con un Tanacetum audibertii....mi ha gonfiato la mano per almeno 2 ore..anche dopo lavaggio in acqua fredda !!!!...e non sono neanche una pivellina!!!...è una semplice margheritina senza petali...di profumo potente e bell'aspetto.....però.... Un abbraccio anto
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Anto
Salottino
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Inserito il - 05/08/2011 : 17:48:35
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@lorson...a Tempio ? Quindi ben si adatta anche a climi freddi....pensavo fosse per climi più caldi....bhè con tutte queste notizie riusciamo quasi a verificare il suo areale in Sardegna. E bravi!!!!! un attimo di gloria per la Maclura!!! un bacio a tutti ..anto
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NuragheBlu
Utente Medio
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Inserito il - 05/08/2011 : 18:48:37
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Forse ho dimenticato quella che potrebbe essere la funzione più importante di questa piante da valorizzare: pianta ornamentale.
Non vi ho detto che è una bellissima pianta da giardino e che può essere impiegata per fare delle siepi alte, verdi e robuste. La presenza di spine molto robuste sconsiglia l'attraversamento da parte di persone curiose.
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Turritano
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Inserito il - 06/08/2011 : 10:57:26
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Da precchi anni ne esiste una siepe anche sulla Buddi Buddi, all'uscita di Sassari, vicino alla chiesetta di Zuari
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Modificato da - Turritano in data 06/08/2011 10:58:54 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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lorson
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Inserito il - 06/08/2011 : 18:17:35
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@lorson...a Tempio ?
.....vogliate accettare le mie scuse! L'albero visto da me di sfuggita si trova in una ripida salita e guidavo. Mi sono voluto accertare che fosse effettivamente quello ma, ad una analisi più approfondita è risultato essere un....semplice ippocastano! Di nuovo scusate. l.
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Anto
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/08/2011 : 00:20:38
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@lorson...........ma si che ti perdoniamo !!!!! a.
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