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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/05/2011 : 11:36:40
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Secondo Lebeuf (docente di storia delle religioni presso l'Università di Cracovia) il pozzo di Santa Cristina sarebbe stato costruito come osservatorio per controllare i cicli draconici e prevedere quindi le eclissi. Il percorso celeste della luna, è diverso dal percorso - apparente - del Sole (eclittica). la Luna quindi, incontra in due soli punti (detti punti draconiani) il percorso solare. quando la Luna è posizionata in uno dei due punti draconici e contemporaneamente Sole e Terra sono perfettamente allineati, la Terra proietta sulla Luna la propria ombra e l'eclissi lunare ha inizio. http://www.youtube.com/watch?v=iCrxeJOPPxo
Nel pozzo di santa cristina la previsione della eclissi lunare avverrebbe misurando un ciclo pari a 18 anni (circa) grazie alle scanalature presenti nell'ipogeo. La critica ricorrente alla teoria di Lebeuf (almeno nelle conferenze) è data dalla sovrastruttura presente nei vari pozzi sacri. Per i critici essa, impedirebbe ai raggi lunari l'ingresso nell'ipogeo. In Is Pirois, come è noto la sovrastruttura è abbastanza ben conservata.
http://wikimapia.org/7420306/it/Tem...di-Is-Pirois
Lebeuf ha svolto le sue ricerche nell'arco di più anni, rivisitando i precedenti studi archeoastronomici che già prefiguravano l'uso della strttura come osservatorio lunare (maxia Fadda proverbio). Per far questo ha pure riesaminato i precedenti rilievi e misurazioni dell'ipogeo, aggiunngedo particolari sinora o non notati o sottovalutati.
Per es., la tholos non è perfettamente circolare ma ovale in quanto l'asse nord-sud sarebbe più lungo di alcuni centimetri dell'asse ovest-est. Ciascun concio del pozzo sarebbe un pezzo unico; la camera ipogeica sarebbe inoltre lievemente inclinata verso nord; un particolare importante e relazionato con la natura di osservatorio astronomico del pozzo è la presenza di un filare di pietre di maggior spessore rispetto agli altri filari soprastanti e sottostanti.
tale particolarità rinvenendosi in altri pozzi (p.e. Ballao) fa desumere all'autore che il Santa Cristina sia il prodotto di una lunga evoluzione della cultura nuragica che nel santa cristina trovò infine il suo apice magari con l'eventuale apporto "levantino". Lebeuf avanza questa evenualità cme mere ipotesi di lavoro, sottolineando di non essere specializzato nello studio dell'archeologia sarda.
P.S. Non sapevo se introdurre l'argomento perchè in questo forum vi era chi si proponeva di ridere di Lebeuf e delle sue teorie ancor prima che il libro fosse dato alle stampe e si potessero studiare le sue ipotesi.
A mio modestissimo avviso appaiono pregevoli sia l'Autore che lo studio.
spero quindi che nessuno irrida nessuno.
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Modificato da - DedaloNur in Data 07/05/2011 11:49:35
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 07/05/2011 : 13:36:10
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Ho partecipato al convegno di Cagliari e francamente devo dire che il professore, pur mostrando immagini interessanti, ha presentato una proposta non condivisibile sotto almeno quattro punti di vista. 1) La sovrastruttura. 2) Il fatto che Santa Cristina non è circolare ma lievemente ellittico, quindi le misurazioni sono soggette a errori (voluti o meno non sta a me dirlo) a seconda dei punti presi in considerazione. 3) La serie di conci centrali, diversi dagli altri, viene presa come "punto ottico" dal quale partire con le misurazioni. In sostanza ha affermato che quella "anomalia" è stata volutamente inserita perché si tratta di un osservatorio lunare, pertanto al buio è più facile trovare la fila di conci diversi dagli altri e prenderla come punto di riferimento. 4) Il pozzo è stato rimaneggiato durante gli scavi, inserendo almeno 5 conci superficiali conci eseguiti a nuovo. Inoltre il drenaggio non è naturale ma è stato creato negli anni Sessanta dai responsabili dello scavo (Atzeni), come è stato riportato durante il convegno Dal direttore stesso dello scavo, allora consigliere regionale. In sostanza Lebeuf ha eseguito un ottimo lavoro ma l'orientamento è stato "forzatamente cercato". Il libro ha una caratteristica: si tratta di 220 pagine, delle quali 150 contengono scritti di autori del passato (una sorta di storia degli scavi), e almeno 50 pagine riportano le stesse misurazioni del libro precedente. Spendere 40 Euro per leggere 20 pagine non mi è piaciuto. Le mie, ovviamente, sono interpretazioni personalissime e so già che sarò criticato. Non avrei parlato, e preferisco stendere un velo pietoso sugli altri interventi che ho sentito in quel convegno, ma visto che Dedalo mi ha stimolato con il post ho deciso di sottopormi al gioco al massacro. Avanti il primo.
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 07/05/2011 : 21:37:43
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| Lebeuf avanza questa evenualità cme mere ipotesi di lavoro, sottolineando di non essere specializzato nello studio dell'archeologia sarda.
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Alleluja. | 150 contengono scritti di autori del passato (una sorta di storia degli scavi) |
Se non ci sono riferimenti agli scavi-restauri di Atzeni nel dettaglio, già le ipotesi traballano perchè si è esaminato il monumento come è adesso, cioè dopo l'intervento di Atzeni e non come era in origine, cioè come si vede dai disegni dello Spano e qualche foto da "Immagini dal passato". Qundi storia degli scavi (e restauri) incompleta. E ipotesi di lavoro malfatta.
T.
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Modificato da - Trambuccone in data 07/05/2011 21:38:28 |
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 07/05/2011 : 23:49:44
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| 4) Il pozzo è stato rimaneggiato durante gli scavi, inserendo almeno 5 conci superficiali conci eseguiti a nuovo. Inoltre il drenaggio non è naturale ma è stato creato negli anni Sessanta dai responsabili dello scavo (Atzeni), come è stato riportato durante il convegno Dal direttore stesso dello scavo, allora consigliere regionale. |
Al convegno di Santa Cristina mi è sembrato di capire il canale scolmatore fosse già presente. Così almeno hanno asserito alcuni dei relatori.
Chi erano i relatori di Nuoro?
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Modificato da - Lessa in data 07/05/2011 23:51:27 |
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"La storia scritta dai vincitori non può dire cose giuste"
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.machiavelli.
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 00:24:14
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A Cagliari hanno riferito che lo scolmatore sbuca a 80 metri dal pozzo, che si trova a 7 metri di profondità e che è stato scavato da Atzeni. Hanno, inoltre, riferito che l'acqua che si deposita nel pozzo non è piovana e non deriva da falda sotterranea. Inoltre è putrida...come se la situazione di oggi fosse quella di 3000 anni fa. Continuo ad essere parecchio perplesso su ciò che è stato proposto, purtroppo non ho registrato il convegno e non ricordo le parole esatte.
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 02:23:28
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Sebastiano Demurtas qualche anno fa aveva riferito di un altro troppo pieno in diversa posizione, messo lì dai Romani, se ho capito bene. Il troppo pieno attuale è più recente. Provate ad andarci durante la "stagione" delle piogge.. Anche a me pare che se mai c'è stata una polla perenne , ora abbia qualche problema. T.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/05/2011 : 10:25:22
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io riconosco molta serietà e prudenza nello studio, credo che vada preso in considerazione, ma poichè la ricerca è in se stessa parecchio complessa (anche se la sua esposizione ed esplicazione è resa con uno stile semplicissimo: altro pregio del libro) è imposibile per me dare un giudizio netto di uno studio che l'Autore stesso considera, se ho ben capito, solo una tappa di avvicinamento.
Consideratemi neutrale; anche se adesso per rispondere alle vostre obbiezioni sembrerò tuttaltro, ma pare che sia pure l'unico ad aver letto il libro, almeno per adesso.
problema Atzeni; Atzeni con grande disapprovazione di Lebeuf ha rifiutato di consegnare i suoi dati; ha motivato questo rifiuto dicendo che i dati sono provvisori(?). Comunque ha spiegato a Lebeuf la questione ristrutturazione; c'è stato l'intervento nei gradini che però nello studio di Lebeuf non interessa minimamente; quindi c'è stata la ricollocazione di un concio nell'ultimo filare del "collo di bottiglia". poichè ogni concio del S.Cristina è un pezzo unico è stato facile far corrispondere alla sede vacante il concio corripondente... trovato in un muretto a secco nei pressi del pozzo. tutto qui.
La questione drenaggio non è stata granchè ben spiegata dall'Atzeni a Lebeuf che però è cosciente del fatto che l'acqua in eccesso sia stata fatta defluire coi lavori di restauro. il punto è che gli scavi non sono andati sufficientemente in profondità per verificare la presenza di una canaletta nuragica di scarico. Lebeuf ritiene che una canaletta di scarico - visibile in altri pozzi - sia presente anche nel santa Cristina ma che sia ostruita. Rimanda la questione agli scavi futuri. Però aggiunge queste considerazioni: a cosa servirebbero il bancone sedile, le scale, se fossero stati lasciati perennemente sommersi dall'acqua? Quindi la presenza di una canaletta di drenaggio nuragica è assai più probabile che inverosimile.
Questo per dare una prima risposta a Lessà. A Nuoro i relatori erano l'Architetto Pigozzi, e Don F.Tamponi. E c'è pure stato - per la nostra gioia - il battibecco sui pozzi sacri come pozzi post-non-"nuragici". In questo periodo sono..."circondato"
Trambuccone.....perchè elevi un Alleluja al Signore?
| cioè dopo l'intervento di Atzeni e non come era in origine, cioè come si vede dai disegni dello Spano e qualche foto da "Immagini dal passato". Qundi storia degli scavi (e restauri) incompleta. E ipotesi di lavoro malfatta. |
Atzeni almeno su questo è stato chiaro con Lebeuf: chi afferma che la tholos sia stata restaurata afferma il falso. A parte il concio di cui dicevo nulla è stato toccato.dunque ciò che noi oggi vediamo è la struttura ipogeica originale.
Sommessamente faccio notare un paradosso: si parte dicendo che l'ipotesi di lavoro è malfatta con un certo scetticismo pregiudiziale (e vabbè...ci stà) per poi, però, credere, o dare per scontato che i disegni del 1800 dello Spano siano più veritieri di ciò che possiamo vedere oggi coi nostri occhi: questo ci stà meno.
non sarebbe invece il caso, di considerare le illustrazioni di Spano del XIX secolo, alquanto errate e arretrate? non sono neppure dei rilievi...servivano solo per fornire una vaga idea della struttura.
e se avessi travisato il senso del messaggio...mi scuso in anticipo.
Lebeuf, notando che tutti i rilievi fossero fantasiosi ed errati, o buoni (Laner) ma inadatti ai calcoli astronomici, ha effettuato delle proprie misurazioni al laser bosh.Quindi ha chiesto all'astrofisico M. Ranieri (studioso di proporzioni di architettura sacra) di controllare il suo lavoro e alcune lievi incongruenze. Ranieri ha inviato il suo modello rvisionato al computer a Lebeuf, che lo ha impiegato per i suoi calcoli astronomici, dopo ulteriori verifiche.
Quindi non capisco neppure l'osservazione di Machiavelli secondo il quale l'orientamento è stato forzatamente cercato (aggiustando a questo fine le misurazioni?); vorrei anzi far notare che Lebeuf ha aspramente criticato i precedenti lavori di Proverbio e Maxia, smentendo l'orientamento verso Sirio, ed accettando il lavoro di Zedda. il quale a sua volta smentiva - con più precisi calcoli e rilievi - l'orientamento verso il Sole dell'ingresso.
Questo atteggiamento a me sembra incompatibile con chi poi avrebbe forzato sull'orientamento lunare.
Sarebbe bello se lo scetticismo non scivolasse nel mero sospetto.
D'altronde, come già in altre discussioni precedenti, direi che chi vuole criticare le misure e gli orientamenti altrui, deve aver fatto rilievi e triangolazioni proprie dimostrando la loro maggiore congruenza, come hanno fatto gli stessi Zedda e Lebeuf.
Inutile, almeno a questo fine, andarci da turista o mero osservatore come ho fatto io stesso.Poi per il resto si può discutere più liberamente...
Mack, poichè ovviamente prevedevo il problema sovrastruttura ho postato una foto di Is Pirois.
Prima di rispondere alle tue obbiezioni non potresti commentarmi la foto, tenendo presente la questione sovrastruttura che poni? come si accedeva alla sovrastruttura di Is Piros? e potresti anche darmi, una spiegazione alternativa, all'oculo? a che serviva secondo te?
poi ti dico cosa afferma Lebeuf, nel libro. cià
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Modificato da - DedaloNur in data 08/05/2011 10:33:08 |
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 10:56:23
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A quanto pare a pochi è venuto in mente di contare gradini, architravi e filari nei disegni dello Spano....
T.
P.S. Se il caro Atzeni avesse pubblicato quanto doveva a tempo debito, state tranquilli che non staremmo qui a discutere. E, ripeto, per fortuna ci sono i disegni, o schizzi se preferite, dello Spano. That's all, folks.
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Modificato da - Trambuccone in data 08/05/2011 10:57:32 |
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 10:57:14
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Se posso dire la mia sempre che Dedalo, che ormai si è già espresso sulla validità dell'autore, non mi azzanni.
Il pozzo di Santa Cristina (purtroppo violentato da Atzeni) non ha niente a che vedere con queste strampalate teorie. Vi invito a rifletterci veramente tanto... sopratutto, vi consiglio di andare a vedere con i vostri occhi per l'ennesima volta il monumento.
Prossimamente pubblicherò un libro sui pozzi sacri della Sardegna, che non ha nessuna intenzione di insegnare niente a nessuno; porterò a tutti i miei ragionamenti e le mie conclusioni su questo tipo di monumenti... in questo scritto, (purtroppo l'arduo compito tocca a me, visto che tutti gli altri autori fanno finta di non vedere), parlerò anche di Santa Cristina, vantandolo nei suoi pregi, ma denunciando il grave danno che è stato fatto.
Non voglio quindi sbottonarmi troppo!
... voglio solo portare un aiuto alla vostra conversazione per quanto riguarda la captazione dell'acqua ecc. a Santa Cristina. In realtà (come nella maggior parte dei "pozzi" sacri), l'intento non è quello di cercare l'acqua n profondità, bensì di contenerla. Non sono pozzi, ma cisterne, l'acqua infatti, quando tutto funzionava all'interno dei pozzi, veniva incanalata all'interno tramite delle canalette poste nella camera in corrispondenza del piano di calpestio del vestibolo ( o poco sotto di esso ). L'acqua è acqua di sorgente, sorgente perenne come a Su Tempiesu ad esempio, il pozzo, credo non si svuotasse mai, se non in occasioni di grandissima siccità!
Spiegherò, portando una serie di elementi, sia fotografici (mi piacerebbe anche video ma non credo di farcela) sia schematici, su come ho dedotto questo.
...ora pugnalatemi pure, Mirko Zaru l'eretico.
Una cosa per Dedalo: Il fatto che nessuno abbia mai pubblicato alcune cose (come quella del concio di maggiore spessore) non è dovuta al fatto che nessuno se se è accorto. Io me ne sono accorto e da parecchio, ma prima di parlarne ho preferito finire lo studio, anche perchè bisogna darne un significato. Quel filare esiste in tanti altri monumenti...ecc ecc. sono sicuro che lui dirà che è un concio realizzato appositamente per calcolare qualcosa tramite la luna o il sole in un determinato periodo dell'anno. Dai miei studi, il risultato è che quel concio ha valore differente, architettonicamente parlando, e ha un motivo ben preciso per ripetersi in altre parti dell'Isola (Isola maiuscolo perchè vuol dire Sardegna).
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Modificato da - MirkoZaru in data 08/05/2011 11:04:35 |
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 11:00:47
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| sottolineando di non essere specializzato nello studio dell'archeologia sarda.
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Ri-alleluja.
T.
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 11:06:02
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| Trambuccone ha scritto:
A quanto pare a pochi è venuto in mente di contare gradini, architravi e filari nei disegni dello Spano....
T.
P.S. Se il caro Atzeni avesse pubblicato quanto doveva a tempo debito, state tranquilli che non staremmo qui a discutere. E, ripeto, per fortuna ci sono i disegni, o schizzi se preferite, dello Spano. That's all, folks.
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Pochi ma buoni :) Mi piacerebbe dire tutto ora!
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 11:08:25
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" poichè ogni concio del S.Cristina è un pezzo unico" un concio è un concio, tutti i conci sono unici... che vuol dire?
"Atzeni almeno su questo è stato chiaro con Lebeuf: chi afferma che la tholos sia stata restaurata afferma il falso. A parte il concio di cui dicevo nulla è stato toccato.dunque ciò che noi oggi vediamo è la struttura ipogeica originale. " E se qualcuno avesse le prove video che questa è una fesseria?
http://www.archeologiasarda.com/poz...cristina.asp
"non sarebbe invece il caso, di considerare le illustrazioni di Spano del XIX secolo, alquanto errate e arretrate? non sono neppure dei rilievi...servivano solo per fornire una vaga idea della struttura."
Ammettiamo pure che lo Spano abbia sbagliato... ma Newton? Ma anche quelle dello spano hanno il rapporto di scala... erano giuste! (anzi, rispetto agli altri era l'unico ad aver notato che erano conci a coda!
"il battibecco sui pozzi sacri come pozzi post-non-"nuragici". In questo periodo sono..."circondato" " Probabilmente la cosa è meno inaccettabile del previsto...
Al laser bosh? ma il disto? o il laser scanner? Il pozzo di Santa Cristina non si può misurare con il disto!
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Modificato da - MirkoZaru in data 08/05/2011 11:26:35 |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/05/2011 : 12:08:39
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Il topic è aperto a chiunque. non sono il padrone del forum, e anche se lo fossi continuerebbe ad essere aperto a chiunque.
Io considero che Lebeuf abbia fatto i passi necessari. lo studio è un altro paio di maniche. Non è colpa di Lebeuf se gli studi non si pubblicano o non se ne permette neppure la consulatazione. per lui è semplicemente e giustamente inaudito
Io semplicemente mi rifiuto di capire: da un lato ci sono presunti misfatti dell'archeologia sarda, dall'altro lato ogni qualvolta chiedo info su di un autore, ne sento parlare male. Poi quando ci sono casi evidenti di cattiva gestione non si può osare una critica senza passare immediatamente come anti-archeologo.
tutto questo è il prodotto di un profondo isolamento, sia dell'archeologia italiana che di quella sarda. Quindi vedo con simpatia i tentativi di Lebeuf, che ha proposto in modo più che umile la sua ipotesi senza pretendere di dettar legge.
- non ha specificato l'utensile usato per il rilievo, ha parlato solo di laser bosh. Si può sempre chiedere a Lebeuf per questi dubbi. è disponibilissimo. - conci pezzi unici: cioè che non sono fatti in serie perchè santa cristina è volutamente asimmetrica. il resto consegue.
| "il battibecco sui pozzi sacri come pozzi post-non-"nuragici". In questo periodo sono..."circondato" " Probabilmente la cosa è meno inaccettabile del previsto... |
Bhe, mi spiace dirlo, ma chi ha introdotto la questione è stato Giacobbe Manca il quale ha preso al volo una domanda di un altro ragazzo.
quindi è sempre la vostra cerchia alla fine, che "rompe" non si va oltre Libero di dire la sua...ma ha imposto la sua teoria (distruzione nuraghi da parte dei popoli del mare...costruzione dei pozzi da parte dei popoli del mare ) come se fosse la verità ufficiale. Cosa che non è. ;
in più non c'entrava nulla con la conferenza ed infatti è stato proprio in quell'istante che Lebeuf, ha asserito di "non essere specializzato e di non voler entrare nella guerra dell'archeologia sarda". Non voleva essere tirato per il giacchetto insomma.
anche io quindi elevo un alleluja come fa Trambuccone...anche perchè nel libro è molto equilibrato e quindi non accoglie le tesi di Manca e Rassu..., ma semmai quella di Laner (pozzi sacri sono nuragici). Lebeuf però considera tutto.
il resto non posso commentarlo: troppi non detti, sospetti, ipotesi ancora da pubblicare, come si fa a discuterne?
quindi aspetto machiavelli, almeno la questione della sovrastruttura possiamo discuterla meglio, secondo me.
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Modificato da - DedaloNur in data 08/05/2011 12:19:09 |
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 08/05/2011 : 12:28:09
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| DedaloNur ha scritto:
Il topic è aperto a chiunque. non sono il padrone del forum, e anche se lo fossi continuerebbe ad essere aperto a chiunque.
Io considero che Lebeuf abbia fatto i passi necessari. lo studio è un altro paio di maniche. Non è colpa di Lebeuf se gli studi non si pubblicano o non se ne permette neppure la consulatazione. per lui è semplicemente e giustamente inaudito
Io semplicemente mi rifiuto di capire: da un lato ci sono presunti misfatti dell'archeologia sarda, dall'altro lato ogni qualvolta chiedo info su di un autore, ne sento parlare male. Poi quando ci sono casi evidenti di cattiva gestione non si può osare una critica senza passare immediatamente come anti-archeologo.
tutto questo è il prodotto di un profondo isolamento, sia dell'archeologia italiana che di quella sarda. Quindi vedo con simpatia i tentativi di Lebeuf, che ha proposto in modo più che umile la sua ipotesi senza pretendere di dettar legge.
- non ha specificato l'utensile usato per il rilievo, ha parlato solo di laser bosh. Si può sempre chiedere a Lebeuf per questi dubbi. è disponibilissimo. - conci pezzi unici: cioè che non sono fatti in serie perchè santa cristina è volutamente asimmetrica. il resto consegue.
| "il battibecco sui pozzi sacri come pozzi post-non-"nuragici". In questo periodo sono..."circondato" " Probabilmente la cosa è meno inaccettabile del previsto... |
Bhe, mi spiace dirlo, ma chi ha introdotto la questione è stato Giacobbe Manca il quale ha preso al volo una domanda di un altro ragazzo.
quindi è sempre la vostra cerchia alla fine, che "rompe" non si va oltre Libero di dire la sua...ma ha imposto la sua teoria (distruzione nuraghi da parte dei popoli del mare...costruzione dei pozzi da parte dei popoli del mare ) come se fosse la verità ufficiale. Cosa che non è. ;
Questa detta da Giacobbe mi è veramente nuova!!! I nuraghi distrutti dai popoli del mare???
in più non c'entrava nulla con la conferenza ed infatti è stato proprio in quell'istante che Lebeuf, ha asserito di "non essere specializzato e di non voler entrare nella guerra dell'archeologia sarda". Non voleva essere tirato per il giacchetto insomma.
anche io quindi elevo un alleluja come fa Trambuccone...anche perchè nel libro è molto equilibrato e quindi non accoglie le tesi di Manca e Rassu..., ma semmai quella di Laner (pozzi sacri sono nuragici). Lebeuf però considera tutto.
il resto non posso commentarlo: troppi non detti, sospetti, ipotesi ancora da pubblicare, come si fa a discuterne?
quindi aspetto machiavelli, almeno la questione della sovrastruttura possiamo discuterla meglio, secondo me.
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Sulla parte superiore c'è poco da discutere, gli ambienti c'erano eccome... a Sa Brecca di tertenia c'è ancorA!
Vorrei veramente sapere come mai su tutti i pozzi che ci sono in Sardegna, si va a fare uno studio astronomico proprio sull'unico pozzo dichiaratamente ricostruito!
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Modificato da - MirkoZaru in data 08/05/2011 12:31:07 |
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Trambuccone
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Inserito il - 08/05/2011 : 12:54:25
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Troppo comodo dire di non voler entrare nella cosiddetta "guerra" dell'archeologia sarda.......... Il punto è che Lebeuf ha elaborato una teoria su dati inesatti e incompleti, cioè facendo misurazioni su un monumento abbondantemente rimaneggiato checchè ne dica Atzeni...che si guarda bene dal pubblicare... Ma c'è chi è capace di fare due più due, anche se sono pochi.... Per cui lo studio non è affatto accurato e quindi inaccettabile. Per mio conto, 40 euro buttati al vento. T.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 08/05/2011 : 14:20:05
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no, Trambuccone. semmai è troppo comodo per un archeologo esperto del periodo nuragico come Manca, intervenire per imporre o sottoporre la sua teoria, in una conferenza di un professore di storia delle religioni polacco, che verteva sugli orientamenti del Santa Cristina.
Se invece, Manca, avesse presentato l'intero paniere delle possibilità e delle teorie, compresa la teoria ufficiale (oltre che la sua..) e più largamente condivisa dei pozzi sacri nuragici, avrebbe fatto cosa più gradita, arricchendo di molto la conferenza.
Mi dirai di certo che non poteva tenere una conferenza parallela sull'intero fenomeno dei pozzi sacri in Sardegna, perchè non era la sua conferenza. ma a maggior ragione, doveva astenersi dal presentare la sua ipotesi personale: o tutto o niente. Altrimenti potrei supporre che suo unico intento fosse quello di condizionare gli astanti..
l'atteggiamento di Leubef invece non è di comodo, ma doveroso.
Esattamente quello che mi aspetto da uno studioso serio. L'intento di Lebeuf non è infatti quello di studiare l'intera religione nuragica e quindi l'etnia, la società, tutti i suoi monumenti e le eventuali influenze esterne .
compito e scopo di Lebeuf era quello di misurare un singolo monumento: il Santa Cristina. Fine della misurazione del santa Cristna fine di tutto. Almeno per il momento.
poi se vorrà ampliare le riflessioni e la gamma degli eterogenei pozzi nuragici, oltre che di altri monumenti, ben venga. gli compro anche il secondo libro.
| Sulla parte superiore c'è poco da discutere, gli ambienti c'erano eccome... a Sa Brecca di tertenia c'è ancorA! |
allora commentami tu la foto di Is Pirois e rispondi tu alle domande che pongo a Montalbano.
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Modificato da - DedaloNur in data 08/05/2011 14:29:37 |
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