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seddoresus pater
Utente Normale
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Inserito il - 14/04/2011 : 15:34:43
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| MirkoZaru ha scritto:
| maurizio feo ha scritto:
Sono d'accordo, Dedalo: il sito di S. Vittoria di Serri è una delle cose su cui credo esista il consenso unanime; uno dei posti indubbiamente più interessanti e magici, nel quale affondano le proprie radici le tradizioni sarde superstiti fino ad oggi, in modo ancora ben riconoscibile.
Sulla derivazione non azzardo tesi, perché non ho certezze da proporre.
Piuttosto: ditemi di più - per favore - su questa doppia ascia asimmetrica che sembra fatta di pani pintau: quanto è grande? Di che materiale è? Non la conoscevo affatto...
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Ho fatto un breve volumetto che parla del villaggio di Santa vittoria di serri, nuraghe Arrubiu, nuragheGoni e Pranu muteddu dove parlo anche di Labrys. Cmq quella che sembra di "pani pintau" la trovate al museo di Sardara ed è in piombo. Se posso metto un link di alcune pagine di quella pubblicazione.
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complimenti mirko,come sempre un ottimo lavoro,adesso non resta che ricostruirne qualche pezzo
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| Firma di seddoresus pater |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 14/04/2011 : 18:39:00
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bella la grafica dell'articolo di Mirko (complimenti sinceri, hai talento nell'impaginazione).
però le "" a cornice della parola nuragico m'han fatto sobbalzare...... ma tanto ormai saprete che son sensibile a certi dettagli...
è che stavolta è un po diverso: sapevo delle barchette non-nuragiche (ritratte appunto da artisti naif), che i bronzetti di donne, guerrieri, nuraghi, animali, fossero non-nuragici, che i giganti di monte prama fossero non-nuragci, è il virgolettato "nuragico" che, proprio mi mancava.....
e vabbè anche il santuario S. Vittoria è non-nuragico e tutti gli amori finiscono.
ma da adesso, chi s'incarica di spiegare a P. Melis (e tanti altri..) che ogni tanto deve aggiungere le "" a nuragico, e usare la dicitura non-nuragico quando parla di navicelle, bronzetti, santuari e chissà che altro?
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Modificato da - DedaloNur in data 14/04/2011 18:56:08 |
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 14/04/2011 : 20:09:13
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| DedaloNur ha scritto:
bella la grafica dell'articolo di Mirko (complimenti sinceri, hai talento nell'impaginazione).
però le "" a cornice della parola nuragico m'han fatto sobbalzare...... ma tanto ormai saprete che son sensibile a certi dettagli...
è che stavolta è un po diverso: sapevo delle barchette non-nuragiche (ritratte appunto da artisti naif), che i bronzetti di donne, guerrieri, nuraghi, animali, fossero non-nuragici, che i giganti di monte prama fossero non-nuragci, è il virgolettato "nuragico" che, proprio mi mancava.....
e vabbè anche il santuario S. Vittoria è non-nuragico e tutti gli amori finiscono.
ma da adesso, chi s'incarica di spiegare a P. Melis (e tanti altri..) che ogni tanto deve aggiungere le "" a nuragico, e usare la dicitura non-nuragico quando parla di navicelle, bronzetti, santuari e chissà che altro?
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Bisognerebbe che loro includessero nella loro datazione "fine della costruzione dei nuraghi". I nuragici sono i costruttori di nuraghi, non quelli che li hanno smontati per fare capanne o che ci hanno costruito sopra i capanne lustrali, pozzi sacri ecc. ecc. Vedete voi poi se volete ancora credere a queste cose.
Nuragico determina un periodo storico, come romano, punico ecc. il popolo era sempre il popolo sardo. Se "nuragico" indica il periodo in cui la Sardegna era abitata prevalentemente dai costruttori dei nuraghi allora il nuragico FINISCE quando nuovi nuraghi non se ne costruiscono più. Chi ha prima modificato e poi smontato i nuraghi, non è sicuramente attribuibile, a livello di religione, stile di vita e costumi, a quello di chi li ha edificati!
I Villaggi santuario sono opera dei SARDI del periodo post nuragico (FERRO) con influenze ben precise di tutto il Mediterraneo, chi dice il contrario non conosce la storia dei Sardi.
Cioè, P.Melis dice che i Nuragici hanno conosciuto i Romani... i Romani dell'impero di ROMA ma vi rendete conto???
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Modificato da - MirkoZaru in data 14/04/2011 20:20:12 |
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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Lessa
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Inserito il - 14/04/2011 : 22:27:08
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Dipende dalla valenza che si vuole attribuire al termine nuragico. I nuragici sono SOLO i costruttori di nuraghi? Allora non possono essere di Sardi del 9-8 sec. che fecero navicelle, statue e bronzetti (oltre alle architetture citate).
I nuragici sono ANCHE coloro che rappresentarono il nuraghe nei bronzetti, nei betili-torre, nelle ceramiche e via dicendo? ALLORA possiamo includere anche loro quando parliamo di "nuragici". Dipende, è solo per una questione di chiarezza. Certamente il termine "nuragici" genera confusione nei profani, tale da far immaginare situazioni impossibili, come "bronzetti" che scoccano frecce dalla cima dei nuraghi, e altre amenità simili. Certo è che l'archeologia "ufficiale" (tormine orribile) non aiuta. Il testo di Lilliu viene ancora utilizzato per gli esami universitari (dove parla di dolci alle mandorle, feste domenicali e via dicendo) e nel museo G. Sanna di Sassari campeggia un "poster" a dir poco mitologico.
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Modificato da - Lessa in data 14/04/2011 22:29:13 |
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 14/04/2011 : 23:27:58
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ma perchè, io con la frase qui sotto, sono sono d'accordo (tolto il romano e il punico, che non sono periodi...) | Nuragico determina un periodo storico, come romano, punico ecc. il popolo era sempre il popolo sardo. |
mentre con la seguente non lo sono affatto? | Chi ha prima modificato e poi smontato i nuraghi, non è sicuramente attribuibile, a livello di religione, stile di vita e costumi, a quello di chi li ha edificati!
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chi indovina?
tra l'altro andrebbe aperta, una parentesi su chi fossero i pre-nuragici (soprattutto di bonnannaro A2) ancora senza nuraghi. per me erano ugualmente "nuragici".
| I nuragici sono ANCHE coloro che rappresentarono il nuraghe nei bronzetti, nei betili-torre, nelle ceramiche e via dicendo? ALLORA possiamo includere anche loro quando parliamo di "nuragici". |
più che rappresentarlo, che ne fanno un simbolo e un totem, perchè è oggettivo che fosse così.
Ps. il termine nuragico secondo me non genera confusione alcuna, la genera questa "diatriba" sul non-nuragico, e il mettere il nuragico tra "virgolette" .
se gli egizi fossero definiti i "piramidali" potrebbero continuare a fregiarsi di questo epiteto anche se dopo Cheope smisero di costruire le grandi piramidi (ripiegando su altri tipi di tombe....o limitandosi a costruire piramidi del tutto diferenti) , nel periodo amarniano venerarono dei del tutto diversi, e anche se pure di loro vale il fatto che i "piramidali" del nuovo regno erano un popolo sotto molti aspetti diverso da quello dell'antico regno.
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Modificato da - DedaloNur in data 14/04/2011 23:46:50 |
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Lessa
Salottino
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Inserito il - 15/04/2011 : 00:07:52
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| DedaloNur ha scritto: | I nuragici sono ANCHE coloro che rappresentarono il nuraghe nei bronzetti, nei betili-torre, nelle ceramiche e via dicendo? ALLORA possiamo includere anche loro quando parliamo di "nuragici". |
più che rappresentarlo, che ne fanno un simbolo e un totem, perchè è oggettivo che fosse così.
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Ovviamente. Dubito che rappresentassero i nuraghi come alcuni hanno indicato che modellassero le barchette. Se mettevano i betili torre al centro delle capanne delle riunioni, ne avranno sicuramente avuto un altissima considerazione. Mi sono espresso male, come mio solito.
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Trambuccone
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Inserito il - 15/04/2011 : 01:44:06
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"...vi rendete conto?"
Io sì. E non sono solo le capanne costruite con conci del nuraghe lo spartiacque. E quindi qualche dubbio su chi fossero i Nuragici me lo sono messo... Ma basterebbe conoscere i luoghi e ragionarci un pò. Ma nel calderone "nuragico" tutto fa..... minestrone!
E buonanotte.
T.
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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum. |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 15/04/2011 : 08:33:56
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Sì. Convengo con la necessità di una schematizzazione più precisa, meno ambigua e - possibilmente - più aderente ai tempi ed ai modi della storia evolutiva dei sardi. Non credo sia solamente una questione di virgolette, sì o no. Nè di "valenza": dire nuragico, spesso, oggi equivale a vaghezza estrema, oppure ad una presa di possizione piuttosto rigida. Nuragico non basta, a mio vedere. Ma vedo che comunque non c'è consenso su quale migliore definizione oppure quali termini alternativi usare, a parte il sistema di fare seguire anche una data.
Convengo sia più che probabile che i pre-nuragici avessero già in sé molte delle caratteristiche dei costruttori: sappiamo, credo, di alcuni tentativi architettonici preparatori (o, se non vogliamo riconoscerli come tali, possiamo almeno immaginarli, come è logico in tutte le cose umane). Mi sembra molto ragionevole vedere un percorso continuo e consequenziale.
E' pur vero che i nuraghi sono stati rimaneggiati, talvolta in modo così completo da fare pensare a esigenze radicalmente mutate, da parte di chi costruiva. Alcune aggiunte caratteristiche ed imponenti sono chiaramente riconducibili a periodi storici precisi. Poi sono stati abbandonati. Infine usati come cave di materiale edilizio, mentre l'attenzione dei nuovi architetti si era rivolta a costruzioni totalmente differenti e la società stessa era presumibilmente profondamente rivoluzionata. La società sarda antica è unanimamente riconosciuta come piena di simboli, alcuni dei quali hanno avuto una lunghissima fortuna di permanenza nell'immaginazione popolare, tanto da arrivare quasi fino a noi. Totem? forse sì: anche se il totem del lupo - onnipresente nella penisola - non riguardò affatto la Sardegna che ne è sempre stata priva. Non è escluso che alcuni animali avessero acquisito valenze totemiche per i sardi. Pettazzoni non ne ha parlato esplicitamente, ma non li esclude, descrivendo una società animistica e politeistica... Le rappresentazioni di animali dei bronzetti, pur essendo infinitamente più tarde del periodo in cui la dinamica totemica potrebbe essersi sviluppata, egualmente lasciano comprendere quale fosse la grande rilevanza del mondo animale nelle varie società sardoantiche.
Purtroppo, sono ancora più le cose che non sappiamo con certezza, rispetto a quelle che conosciamo (o crediamo di conoscere)discretamente bene, attraverso gli studi delle stratigrafie, degli isotopi relativi all'alimentazione, della cronologia assoluta corretta (C14 e dendrocronologia), degli studi archeobotanici e paleopatologici e della Genetica di Popolazioni.
Istituirei addirittura un Comitato Scientifico Multidisciplinare, per la formulazione di termini precisi e minimamente ambigui, atti a meglio definire la complessità e la diversità delle società sardo antiche.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 15/04/2011 : 09:24:09
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eheeh
molto sommessamente: 1) non possiamo farci nulla se proprio a Serri abbiamo reperti punici e romani in contesti nuragici e se quello romano è proprio l'ultimo strato perchè da lì in poi Serri viene occupato non più dagli indigenii ma da una guarnigione romana, che a quanto ipotizzò il Taramelli, sterminò gli antichi occupanti.
non possiamo farcci nulla se in altri siti (uno a caso ...il Funtana e dintorni) cultura materiale nuragica coesiste con reperti di cultura punica.
insomma, io, non posso farci nulla. chi non ha voglia di rassegnarsi, non si rassegni ma eviti di generare confusione inopportuna, spacciando come ipotesi e teorie certe, quelle che in realtà sono ipotesi di lavoro molto minoritarie e poco condivise. dica almeno: io ipotizzo che sia così, e non, "è certamente così".
2) conoscenza dei luoghi...nuovamente: ce la si prenda con chi quei luoghi li ha studiati e ci ha scritto sopra. E' bene visitare i siti il più possibile, ovvio, ma vorrei ricordare che per quanto uno si rechi nei siti, le stratigrafie le fanno gli archeologi che scavano, non i turisti. ed io quando parlo cito gli studi altrui, non le mie visite turstiche guidate.
3) non ho capito cosa c'entri l'identità dei "nuragici" col fatto che eventualmente reimpiegarono i conci di un nuraghe per le capanne (per es al Barumini). Rimane il fatto che i villaggi sono cmq di cultura nuragica perchè le ceramiche sono le medesime ed in linea continuativa con quella del tempo dei nuraghi. il reimpiego di conci è semplicemente uno modo intelligente ed economico per riutilizzare il vecchio materiale. Mentre lo smantellamento dei nuraghi (se ci fu..) fu, ad opera dei nuragici ( e non di fantasmi non meglio precisati), e può esser dovuto a vari motivi. io ho le mie ipotesi.
3) | i Romani dell'impero di ROMA ma vi rendete conto??? |
anche io mi rendo conto e non mi pare che sia altrettanto scandaloso il fatto che anche gli egiziziani (anoa più antichi dei nuragici) conobbero i romani. O eran meno egiziani perchè al tempo stavano sotto i tolomei ormai del tutto egittizzati? alcuni popoli "durano" più di altri. Gli ittiti poveracci non riuscirono a conoscere i romani, gli egiziani sì. e quindi?
io mi rendo anche conto che tutta questa distinzione tra nuragici e "non-nuragici" (non meglio definibili etnicamente...e questo dovrebbe insospettire alcuni) è solo un contorcimento astruso basato sulla rigidissima definizione di nuragici come costruttori dei nuraghi, senza considerare altre manifestazioni della cultura nuragica, e senza considerare appunto che sono nuragici anche quelli che modificano, riutilizzano il nuraghe. Se questi "nuragici" considerarono allcuni nuraghi ormai inutili e li usarono come cave, ci furono pure quelli che ne adibirono altri a luoghi di culto...o a un diverso culto.
inoltre mi rendo conto pure che nel pdf di Mirko, si dice: "certamente (!!) il santuario di Serri è dell'età del ferro", per poi mettere a fianco di una bipenne nuragica una bipenne minoica e così alludere alla discendenza micenea del sito come se tutto questo non fosse contraddittorio nelle date.
giacchè i micenei "scompaiono" nel 1200 a.C. mentre l'età del ferro sarda inizia nel 900 a.C. Quindi nasce spontanea una domanda: che i non-nuragici del 900 a.C. avessero la macchina del tempo per conoscere i micenei del 1200 a.C.? i conti tornano invece se definizamo anche quelli del 900 come "nuragici", considerando che i loro avi diretti frequentarono l'egeo e gli egei in sardegna...nell'età del bronzo...
Cmq, chi sente a tutti i costi di creare 2 popoli da 1 (nuragici e non-nuragici) invece di considerarne uno in modo diacronico, su queste contraddizioni può sorvolare tranquillamente e farci un pdf.
4) poi per risottolineare quanto sia rigida questa definizione dei nuragici come costruttori di nuraghi e basta mi viene anche in mente come in talune zone della sardegna e della corsica, l'attività d'edificazione dei nuraghe si arrestò molto presto; dunque plausibilmente non ricoprì vari secoli per poter esser ultimata.
Galluresi e corsi com'è noto non costruirono i nuraghi complessi del 1300-1400 a.C.) si fermano alle tholoi e ai nuraghi a corridoio del bronzo medio, in genrrale. Ora, se applico il teorema dei" costruttori e basta", i galluresi (e non solo loro) e corsi del sud , li devo definire non-nuragici, "nuragici", o "meno-nuragici"?
6) totem: è un simbolo in cui ci si identifica e nel quale si identicano gli antenati. non necessariamente il totem è uno "spirito animale", anche se in varie culture molti traggono dal totem stesso poteri e istinti animali, per affrontare per es. una battaglia o dei pericoli. ma va inteso in senso genrale come un simbolo comunitario astratto.
poichè i nuragici del bronzo-finale età del ferro ritraggono nuraghi, nei bronzetti, nei "modellini", nei bottoni, nelle navicelle, nei lisciatoi, ecco che oggettivamente si ha a chef are con un simbolo identificativo. un totem. ma i nuragici, dell'età del bronzo non erano meno totemici di quello del ferro ...questi semplicmente fecero il tutto in piccola scala, gli altri in grandissima scala
Un consiglio spassionato sul perchè...il passo in cui erodoto descrive la costruzione della piramide di cheope, può essere una base di partenza per capire, e approcciare il problema in modo diverso, senza cioè il bisogno di creare 2 popoli da uno immaginando che i nuragici siano la "materia" e i non-nuragici" l'antimateria invisibile.
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Modificato da - DedaloNur in data 15/04/2011 09:30:07 |
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.machiavelli.
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Inserito il - 15/04/2011 : 09:42:27
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Caro Dedalo...ti faccio un personalissimo applauso.
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 15/04/2011 : 10:59:02
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Culture differenti... non popolo, necessariamente. (Anche se forse, in qualche caso...).
Uno sfogo bello, ma un po' confuso: immagino che tu abbia perso la pazienza.
Immagino che Machiavelli applaudisse alla confusione, più che altro.
Comunque: in antropologia, un totem è un'entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico particolare per una singola persona o clan o tribù, e al quale ci si sente legati per tutta la vita. Il termine deriva dalla parola ototeman, usata dai nativi americani Ojibway.
da Wikipedia
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.machiavelli.
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Inserito il - 15/04/2011 : 11:40:15
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No Maurizio, applaudivo ai contenuti. La confusione non mi interessa, e non l'ho notata più di tanto. Dedalo ha espresso molti concetti che condivido, ed è stato chiaro, diversamente di altre occasioni in cui ho faticato un po' a seguirlo. Sarà per via del suo lavoro...tende spesso a lasciarsi trascinare in argomentazioni espresse con linguaggio forense.
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 15/04/2011 : 12:41:39
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| .machiavelli. ha scritto:
No Maurizio, applaudivo ai contenuti. La confusione non mi interessa, e non l'ho notata più di tanto. Dedalo ha espresso molti concetti che condivido, ed è stato chiaro, diversamente di altre occasioni in cui ho faticato un po' a seguirlo. Sarà per via del suo lavoro...tende spesso a lasciarsi trascinare in argomentazioni espresse con linguaggio forense.
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Applaudivi confusamente a contenuti precisi, oppure precisamente a contenuti confusi?
Una delle due.
Comunque sia: complimenti, per avere finalmente postato nel tuo blog qualche cosa che avesse senso, (sul convegno di Villanovaforru, intendo, se ci fosse necessità di specificarlo; un altro esempio di come, prima o poi, la Ragione e la Verità valgono. Strano che si sia dovuto fare un raduno ufficiale: ma anche questa è vita!)...
Ciao, Mack!
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.machiavelli.
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Inserito il - 15/04/2011 : 12:59:36
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Ho organizzato un altro incontro, con gli stessi relatori e lo stesso tema, a Cagliari. Il parco di Monte Claro ospiterà l'evento sabato 30 Aprile nel pomeriggio. A breve inserirò la locandina e un articolo di presentazione.
Diciamo che applaudivo in maniera convinta a varie osservazioni di Dedalo. E' una persona onesta intellettualmente con la quale a volte mi scontro e altre mi...incontro.
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MirkoZaru
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Inserito il - 15/04/2011 : 13:42:19
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| DedaloNur ha scritto:
eheeh
molto sommessamente: 1) non possiamo farci nulla se proprio a Serri abbiamo reperti punici e romani in contesti nuragici e se quello romano è proprio l'ultimo strato perchè da lì in poi Serri viene occupato non più dagli indigenii ma da una guarnigione romana, che a quanto ipotizzò il Taramelli, sterminò gli antichi occupanti.
Questa è una barzelletta. Una barzelletta bella e buona. Vorrei proprio vederli questi strati nuragici con presenza di frequentazione romana sullo stesso strato. Quando lo vedrò, cosa molto difficile per tutti, ne riparleremo.
non possiamo farcci nulla se in altri siti (uno a caso ...il Funtana e dintorni) cultura materiale nuragica coesiste con reperti di cultura punica.
Questa è un altra informazione tratta da qualche manuale delle giovani marmotte, al massimo si potranno riscontrare frequentazioni dei Sardi del periodo del ferro con materiali di cultura fenicia... non punica, ma sopratutto non nuragica.
insomma, io, non posso farci nulla. chi non ha voglia di rassegnarsi, non si rassegni ma eviti di generare confusione inopportuna, spacciando come ipotesi e teorie certe, quelle che in realtà sono ipotesi di lavoro molto minoritarie e poco condivise. dica almeno: io ipotizzo che sia così, e non, "è certamente così".
Bhe certo, i nuragici navigavano, però non si accetta che i nuragici ad un certo punto hanno cambiato registro e stile di vita... ma nuraghi da cui (nuragici) non ne hanno fatto più.
2) conoscenza dei luoghi...nuovamente: ce la si prenda con chi quei luoghi li ha studiati e ci ha scritto sopra. E' bene visitare i siti il più possibile, ovvio, ma vorrei ricordare che per quanto uno si rechi nei siti, le stratigrafie le fanno gli archeologi che scavano, non i turisti. ed io quando parlo cito gli studi altrui, non le mie visite turistiche guidate.
Bravissimo, purtroppo è chi mette insieme certi dati che deve avere la mente aperta e non fossilizzarsi su picchetti dati dagli scritti catedrattici, uno sbaglio è uno sbaglio, indipendentemente da chiunque sia stato a commetterlo. Io dove vedo uno sbaglio cerco di correggerlo, o quantomeno di non prenderlo per buono ai fini della mia ricerca, ma ti assicuro che ogni dato è pesato e ragionato in un insieme di milioni di dati esaminati.
3) non ho capito cosa c'entri l'identità dei "nuragici" col fatto che eventualmente reimpiegarono i conci di un nuraghe per le capanne (per es al Barumini). Rimane il fatto che i villaggi sono cmq di cultura nuragica perchè le ceramiche sono le medesime ed in linea continuativa con quella del tempo dei nuraghi. EPIC FAIL, certe forme nuragiche sono simili a quelle pre, allora anche le ceramiche prenuragiche sono nuragiche o viceversa? Resta il fatto che siano ceramiche Sarde. il reimpiego di conci è semplicemente uno modo intelligente ed economico per riutilizzare il vecchio materiale. Mentre lo smantellamento dei nuraghi (se ci fu..) fu, ad opera dei nuragici ( e non di fantasmi non meglio precisati), e può esser dovuto a vari motivi. io ho le mie ipotesi.
Ma no! Tu pensi al nuragico come un blocco unico di pietra, invece quel blocco che tu vedi è un blocco di ghiaia, dove ogni sassolino appartiene ad un ben preciso periodo storico, fatto di vicissitudini e situazioni che hanno portato al risultato finale che tu vedi. O pensi che le mensole siano sempre state lì già dagli albori della costruzione dei monotorre? E cosa vedi rappresentato sui betili-torre? mensole! Tu capisci che è un nuraghe perchè vedi le mensole! E le mensole come le hai lavorate senza ferro? e dimmi quale ceramica può dirti che ci voleva il ferro per lavorare quella pietra, e dimmi ancora quale ceramica ti avrebbe detto che per fare i bronzetti ci vuole il ferro?
3) | i Romani dell'impero di ROMA ma vi rendete conto??? |
anche io mi rendo conto e non mi pare che sia altrettanto scandaloso il fatto che anche gli egiziziani (anoa più antichi dei nuragici) conobbero i romani. O eran meno egiziani perchè al tempo stavano sotto i tolomei ormai del tutto egittizzati? alcuni popoli "durano" più di altri. Gli ittiti poveracci non riuscirono a conoscere i romani, gli egiziani sì. e quindi?
Ma che paragone è? I Sardi erano Sardi in quanto abitanti della Sardegna, ma potevano chiamarsi anche pippi o cicci. In egitto, l'archeologia ha usato un metodo differente nell'approccio cronologico, identificando il nome del popolo antico come loro diretti discendenti. Ma anche in Egitto, come molti sanno bene, poi tu non so, ci sono stati vari periodi storici che hanno accompagnato il cammino di quelle terre, alcune teorie sostengono che non sia stato il popolo dei faraoni a edificare le piramidi, ma un popolo precedente e per motivi completamente differenti. Il popolo dei faraoni, in seguito, ha riutilizzato e riadattato le vecchie strutture, (guarda caso le piramidi dei faraoni più antichi sono le più maestose, e man mano che vanno avanti diventano sempre più piccole perchè solo quelle erano rimaste) successivamente, quando le strutture sono finite si è andati al disuso di questa formula funeraria) ma questa è un altra storia e parliamo di nuraghi! Il fatto che nella storia si parli di Egizi che conoscono i Romani, è solamente portato dal fatto che il tipo di "accentramento umano" era già costituito da CENTRI urbanizzati di confluenza e non in CAPILLARITA' territoriale. Quando in Sardegna nacquero i primi grossi centri abitati, lo stile di vita prese nuovi modelli completamente differenti, portando all'abbandono della capillarità convogliando in accentramento urbano.
Parlando di cronologia, è quindi doveroso fare una distinzione dei periodi di frequentazione, altrimenti come dice Lessà, si rischia di incorrere in errori grossolani e privi di senso. Bisogna capire cose è nuragico (costruzione dei nuraghi) e post-nuragico( modifica dei nuraghi e smantellamento), qui non si discute della sardità... erano Sardi allora come oggi, ma del periodo storico che identifica delle fasi importanti per la comprensione dello stile di vita, della religione, e di tutti gli altri elementi che caratterizzano quei periodi a differenza di altri.
io mi rendo anche conto che tutta questa distinzione tra nuragici e "non-nuragici" (non meglio definibili etnicamente...e questo dovrebbe insospettire alcuni) è solo un contorcimento astruso basato sulla rigidissima definizione di nuragici come costruttori dei nuraghi, senza considerare altre manifestazioni della cultura nuragica, e senza considerare appunto che sono nuragici anche quelli che modificano, riutilizzano il nuraghe. Se questi "nuragici" considerarono allcuni nuraghi ormai inutili e li usarono come cave, ci furono pure quelli che ne adibirono altri a luoghi di culto...o a un diverso culto.
No, sono sempre SARDI, non sempre nuragici, altrimenti le modifiche dei nuraghi in periodo romano sono sempre nuragiche? No, le hanno fatte sempre i sardi, ma il periodo storico è il Romano (non è che in periodo romano i Sardi non c'erano più e c'erano solo i Romani venuti da Roma!)
inoltre mi rendo conto pure che nel pdf di Mirko, si dice: "certamente (!!) il santuario di Serri è dell'età del ferro", per poi mettere a fianco di una bipenne nuragica una bipenne minoica e così alludere alla discendenza micenea del sito come se tutto questo non fosse contraddittorio nelle date.
Questo, chiaramente, deriva dal fatto che io ho abbattuto quei picchetti che vedono l'utilizzo del ferro in periodi così tardi. Il periodo del Ferro, per definizione, inizia nel momento in cui il ferro fu scoperto. Alcuni materiali sono inequivocabilmente lavorati con il "ferro cementato"... chiaramente la conoscenza della presenza dello stesso è dovuta alla sua facile deperibilità. Il ferro è un minerale nativo come il rame; credo che la possibilità che i Protosardi fossero padroni di entrambi non è una cosa tanto improbabile, forse il contrario. Le leghe, come il bronzo con stagno, sono sicuramente il risultato di procedimenti più evoluti e conoscenze metallurgiche più mature. Il fatto che in Turchia (credo anche in Cina) abbiano trovato armi e strumenti di Ferro datati al 3200 a.C. sia un valido elemento per pensare che i Sardi (e non solo) non fossero da meno nella padronanza di questo elemento.
giacchè i micenei "scompaiono" nel 1200 a.C. mentre l'età del ferro sarda inizia nel 900 a.C. Quindi nasce spontanea una domanda: che i non-nuragici del 900 a.C. avessero la macchina del tempo per conoscere i micenei del 1200 a.C.? i conti tornano invece se definizamo anche quelli del 900 come "nuragici", considerando che i loro avi diretti frequentarono l'egeo e gli egei in sardegna...nell'età del bronzo...
Era già periodo del Ferro vedi sopra.
Cmq, chi sente a tutti i costi di creare 2 popoli da 1 (nuragici e non-nuragici) invece di considerarne uno in modo diacronico, su queste contraddizioni può sorvolare tranquillamente e farci un pdf. 4) poi per risottolineare quanto sia rigida questa definizione dei nuragici come costruttori di nuraghi e basta mi viene anche in mente come in talune zone della sardegna e della corsica, l'attività d'edificazione dei nuraghe si arrestò molto presto; dunque plausibilmente non ricoprì vari secoli per poter esser ultimata.
Vedi che non capisci? Qui non si tratta di distinguere due popoli (il popolo è sempre il popolo Sardo) qui si parla di distinguere due periodi storici NURAGICO - POST NURAGICO... o meglio FERRO! Tu ancora sei convinto che quando LILLIU parla di NURAGICO parli di un popolo... NO, lui parla di un periodo storico, il popolo è quello SARDO! (questo viene da una tua, e purtroppo non solo tua in quanto sembra un male comune, deformazione concettuale nell'identificare nuragico come popolo e non come periodo storico!
Galluresi e corsi com'è noto non costruirono i nuraghi complessi del 1300-1400 a.C.) si fermano alle tholoi e ai nuraghi a corridoio del bronzo medio, in genrrale. Ora, se applico il teorema dei" costruttori e basta", i galluresi (e non solo loro) e corsi del sud , li devo definire non-nuragici, "nuragici", o "meno-nuragici"?
Questa è un altra! Vorrei vedere dove sono questi nuraghi "non complessi" ... ma vai a vederli i monumenti!!!
6) totem: è un simbolo in cui ci si identifica e nel quale si identicano gli antenati. non necessariamente il totem è uno "spirito animale", anche se in varie culture molti traggono dal totem stesso poteri e istinti animali, per affrontare per es. una battaglia o dei pericoli. ma va inteso in senso genrale come un simbolo comunitario astratto.
(GOSH!) Su quali certezze affermi tutto ciò? Su gli studi di tizio e caio? Quindi su teorie...solo teorie, niente dati di fatto.
poichè i nuragici del bronzo-finale età del ferro ritraggono nuraghi, nei bronzetti, nei "modellini", nei bottoni, nelle navicelle, nei lisciatoi, ecco che oggettivamente si ha a chef are con un simbolo identificativo. un totem. ma i nuragici, dell'età del bronzo non erano meno totemici di quello del ferro ...questi semplicmente fecero il tutto in piccola scala, gli altri in grandissima scala
:D Scusami se mi permetto Dedalo, ma questa è una deformazione culturale bella e buona! :D quindi nel Medioevo (periodo storico e non popolo dei Medioevi) hanno ricominciato a fare la grandissima scala? Il concetto precedente è decisamente infantile: allora prima facevano i nuraghi grandi e i personaggi piccoli, poi hanno fatto nuraghi piccoli e personaggi grandi (statue di monti prama) ???
Un consiglio spassionato sul perchè...il passo in cui erodoto descrive la costruzione della piramide di cheope, può essere una base di partenza per capire, e approcciare il problema in modo diverso, senza cioè il bisogno di creare 2 popoli da uno immaginando che i nuragici siano la "materia" e i non-nuragici" l'antimateria invisibile.
Bisogna vedere se Erodoto descrive la costruzione o la ristrutturazione della stessa! Se è vero o se è solo fantasia, altrimenti Atlantide è la Sardegna sugli scritti ma non sulle stratigrafie! Io, chiaramente, quando espongo una mia teoria lo faccio basandomi su i miei studi e le mie ricerche, non seguo come una pecora gli altri solo per farmi accettare, Dedalo, se cercherai di capire il mio approccio alla questione forse mi capirai, altrimenti continuerai a rigettarla a priori!
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Modificato da - MirkoZaru in data 15/04/2011 13:56:01 |
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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"cito gli studi altrui". Ottimo. Così tramite le bibliografie si può risalire alle metodologie usate per l'indagine. E a quanto sono obsolete. La metodologia della ricerca archeologica è in continua evoluzione, sempre che gli scavi e relativa documentazione siano eseguiti a regola d'arte in riferimento al periodo di esecuzione del lavoro. Di ciò se ne può accorgere solo chi ha studiato la materia ed è in grado di applicare le metodologie a più livelli. Non è roba da turisti, a meno che i suddetti siano a conoscenza di quanto sopra. Chi legge i testi altrui deve essere in grado di estrarre i contenuti validi al netto degli errori dovuti alla non-conoscenza delle nuove tecniche d'indagine e di interpretazione dati. Cioè farne una lettura critica. E per farlo occorre possedere determinati strumenti. Altrimenti si rischia di essere dei semplici "ripetitori" e non si cava un ragno dal buco. T.
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