Nota Bene:Gonnosnò - è localizzato nella parte della Marmilla ai piedi dell'altopiano della Giara..Situato a m. 175 sul livello del mare si stende per 15,45 Km quadrati. Comprende la borgata di Figu, frazione di Gonnosnò Il toponimo del paese pare derivi dall'unione dalla radice "gonnos" significante collina, con il termine "nò" genitivo di "nèos" significante "del tempio". Un'altra teoria ci porta alla conclusione che il nome Gonnosnò significa "colle nuovo".
Scusa Maria Luisa, ma i miei sentimenti vanno in tutt'altra direzione
Con tutto il rispetto Turritano
mha .. io sono d'accordo con turritano ..
Meureddu, anche a te mi sento di dire che ognuno nutre sentimenti propri. Non è un obbligo avere sentimenti di orgoglio per la Patria: siamo diversi per cultura, per tradizione e per educazione. Siamo piccole storie di uomini che hanno vissuto realtà diverse e che piano piano hanno capito che uniti potevano contare di più, lavorare meglio e creare uno Stato comune. Qualcuno lo ha sentito in maniera totale e ha sofferto , lottato e combattuto fino alla morte, altri non lo hanno sentito e avrebbero desiderato altre soluzioni. Ma siamo arrivati all’unità e poi alla Repubblica, altra conquista. Non ho vissuto tali avvenimenti se non sui libri di scuola, ma mi sento Italiana perché amo ogni angolo della mia terra, la musicalità della mia lingua e sono fiera di raccontare all’estero delle mie origini, delle nostre tradizioni e anche delle nostre piccole e grandi ritualità quotidiane, che tanto, a volte, ci rendono ridicoli. E mi piace ascoltare quando mi raccontano d’aver studiato in Italia l’arte e la nostra cultura. Raramente mi sono sentita in difficoltà , al contrario ho sempre colto molta simpatia nei confronti di tutta la nostra Italia, regione per regione . Quando alla mia sarditudine, non l’ho mai vissuta con antagonismo verso altre realtà italiane, né mai mi sono sentita figlia di un Dio minore : la bellezza e la profondità di ogni uomo non si misura col suo potere d’acquisto. Noi viviamo in un’isola, una terra povera e scarsamente abitata, ma ricca di risorse e cultura. Valutiamo o ri-valutiamo le nostre ricchezze . Molti sarebbero felici di abitare in questo piccolo paradiso. Un caro saluto, Ml
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Vi invito tutti a visitare la incredibile e pochissimo pubblicizzata mostra sul Risorgimento aperta per questa settimana al 1 piano del Museo del Corallo ad Alghero con pezzi straordinari provenienti da raccolte private: armi bianche rarissime, candelieri da scrittoio, medaglie e monete, litografie, cimeli storici dal 1814 al 1920, lungo le 4 guerre di indipendanza, compresa la Repubblica Romana, le guerre d'Africa, fino alla Grande Guerra ed all'impresa di Fiume. Il tutto esibito per la prima volta da privati cittadini, e che non sarà più possibile rivedere alla chiusura di questa mostra. Curatori Furio Fiorucci e Mario Galasso.
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Scusa Maria Luisa, ma i miei sentimenti vanno in tutt'altra direzione
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Meureddu, anche a te mi sento di dire che ognuno nutre sentimenti propri. Non è un obbligo avere sentimenti di orgoglio per la Patria: siamo diversi per cultura, per tradizione e per educazione.Siamo piccole storie di uomini che hanno vissuto realtà diverse e che piano piano hanno capito che uniti potevano contare di più, lavorare meglio e creare uno Stato comune. Qualcuno lo ha sentito in maniera totale e ha sofferto , lottato e combattuto fino alla morte, altri non lo hanno sentito e avrebbero desiderato altre soluzioni. Ma siamo arrivati all’unità e poi alla Repubblica, altra conquista. Non ho vissuto tali avvenimenti se non sui libri di scuola, ma mi sento Italiana perché amo ogni angolo della mia terra, la musicalità della mia lingua e sono fiera di raccontare all’estero delle mie origini, delle nostre tradizioni e anche delle nostre piccole e grandi ritualità quotidiane, che tanto, a volte, ci rendono ridicoli. E mi piace ascoltare quando mi raccontano d’aver studiato in Italia l’arte e la nostra cultura. Raramente mi sono sentita in difficoltà , al contrario ho sempre colto molta simpatia nei confronti di tutta la nostra Italia, regione per regione . Quando alla mia sarditudine, non l’ho mai vissuta con antagonismo verso altre realtà italiane, né mai mi sono sentita figlia di un Dio minore : la bellezza e la profondità di ogni uomo non si misura col suo potere d’acquisto. Noi viviamo in un’isola, una terra povera e scarsamente abitata, ma ricca di risorse e cultura. Valutiamo o ri-valutiamo le nostre ricchezze . Molti sarebbero felici di abitare in questo piccolo paradiso. Un caro saluto, Ml
L'Italia casomai è la nostra Matria (matrigna). Patria, dal latino "Terra dei Padri" è il concetto che intende la nazione o il paese natìo, dunque la è la terra natìa di un popolo. La nostra terra natìa è la Sardegna, ossia la nostra nazione. l'Italia è lo stato del quale facciamo parte e ne possediamo la cittadinanza ma non la nazionalità: son due concetti ben diversi l'uno dall'altro. I nostri padri, quando ad amministrare il regno di Sardegna c'erano i catalani e poi gli aragonesi, erano di "Nazione Sarda". I governanti di allora non gli avevano appioppato la nazionatlità spagnola, erano e rimasero sempre sardi. Con l'avvento dei governanti sabaudi tutto cambiò, grazie ai loro modi di vedere le cose, loro come i nostri padri erano cittadini sardi, con passaporto sardo etc. però non potevano considerarsi tali perchè per loro era un quasi disonore !!! Eppure questi duchi diventati Re grazie alla Corona del Regno di Sardegna, che poi si trsformò, cambiando nome in Regno d'Italia, non erano nessuno sulla scacchiera europea del periodo, non come la Spagna che era una potenza. In poche parole, la nazionalità si acquisisce con la nascita o discendenza e tale resta per tutta la vita, la cittadinanza di acquisisce per altri motivi, quali la nascita e relativa registrazione in determinato Stato. L'Italia non è uno stato-nazione ma uno stato plurinazionale, così come lo è la Spagna, la Francia, lo era la ex Yugoslavia e la ex Urss. Guarda l'esempio degli ebrei, che hanno da sempre la nazionalità ebraica, ma il popolo diffuso nei quattro continenti possiede la cittadinanza degli stati ospitanti. Anch'io o chiunque di noi se domani decide di emigrare all'estero può optare per cambio di cittadinanza, semplice o doppia.
Tornando all'argomento di questa discussione io posso affermare che a me non importa niente dei festeggiamenti del 150° anniversario della costituzione del Regno o Stato italiano, non dell'unità come si afferma oggi, perchè avvenuta in epoche successive con annessione di altre porzioni di territori fino ad arrivare a Trieste nel 1956.
Io non ho festeggiato questo avvenimento a me e ad altri estraneo. [:283][:283][:283]
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cosa posso dire....il 17 marzo è già passato e mi spiace molto per chi la pensa diversamente. Ci ho pensato e ripensato un migliaio di volte, e rimuginato sui torti che da anni subiamo dal governo centrale, ho esaminato ogni argomento, ma io mi sento italiano. Sono italiano e la Sardegna fa parte a pieno titolo della comunità nazionale. E m spiace caro Turritano, la Sardegna è Italia e sempre lo sarà. Il 16 marzo mi sono incavolato vedendo il comportamenti dei leghisti al consiglio regionale della Lombardia. Il 17 mi sono rattristato vedendo il comportamento degli indipendentisti sardi, che ovviamente non sono come i leghisti. Non mi va di scrivere altro perché su un forum di basket (!) mi sono appena attaccato con un indipendentista, odio queste divisioni tra i sardi, mi provocano disgusto e profonda pena.
La mia festa sarebbe potuta essere diversa, e io non rompo le scatole nelle feste degli altri.
Meureddu, anche a te mi sento di dire che ognuno nutre sentimenti propri. Non è un obbligo avere sentimenti di orgoglio per la Patria: siamo diversi per cultura, per tradizione e per educazione. Siamo piccole storie di uomini che hanno vissuto realtà diverse e che piano piano hanno capito che uniti potevano contare di più, lavorare meglio e creare uno Stato comune. Qualcuno lo ha sentito in maniera totale e ha sofferto , lottato e combattuto fino alla morte, altri non lo hanno sentito e avrebbero desiderato altre soluzioni. Ma siamo arrivati all’unità e poi alla Repubblica, altra conquista. Non ho vissuto tali avvenimenti se non sui libri di scuola, ma mi sento Italiana perché amo ogni angolo della mia terra, la musicalità della mia lingua e sono fiera di raccontare all’estero delle mie origini, delle nostre tradizioni e anche delle nostre piccole e grandi ritualità quotidiane, che tanto, a volte, ci rendono ridicoli. E mi piace ascoltare quando mi raccontano d’aver studiato in Italia l’arte e la nostra cultura. Raramente mi sono sentita in difficoltà , al contrario ho sempre colto molta simpatia nei confronti di tutta la nostra Italia, regione per regione . Quando alla mia sarditudine, non l’ho mai vissuta con antagonismo verso altre realtà italiane, né mai mi sono sentita figlia di un Dio minore : la bellezza e la profondità di ogni uomo non si misura col suo potere d’acquisto. Noi viviamo in un’isola, una terra povera e scarsamente abitata, ma ricca di risorse e cultura. Valutiamo o ri-valutiamo le nostre ricchezze . Molti sarebbero felici di abitare in questo piccolo paradiso. Un caro saluto, Ml
Modificato da - Gianni_g in data 19/03/2011 20:43:12
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cosa posso dire....il 17 marzo è già passato e mi spiace molto per chi la pensa diversamente. Ci ho pensato e ripensato un migliaio di volte, e rimuginato sui torti che da anni subiamo dal governo centrale, ........ E m spiace caro Turritano, la Sardegna è Italia e sempre lo sarà. ............
Visto che mi hai citato direttamente, rispondo. Anche io sono di cittadinanza italiana, ci mancherebbe … almeno così c’è scritto nella mia carta d’identità, ma in quanto a sentirmi… no proprio, so che non lo sono! O perlomeno lo sono come i miei antenati erano spagnoli. Ne erano convinti, esattamente come oggi molti sardi si sentono italiani. Ma in base a che cosa? A 290 anni (non 150) di soprusi, sfruttamento, imposizioni e lavaggi di cervello? No, grazie! Non è quindi questione di torti subiti. Per i torti subiti un popolo sveglio come quello costituito dagli inglesi d’America, si è ribellato ai soprusi dei loro connazionali della madrepatria e si è reso indipendente formando gli Stati Uniti d’America. Eppure erano inglesi anche loro. Ma non è il nostro caso. A prescindere da torti e soprusi: noi Sardi non siamo italiani, non lo siamo mai stati. Così come non siamo mai stati
Noi siamo sardi, lo siamo sempre stati. Le dominazioni passano, i Sardi restano. Come si sono comportati i leghisti e gli austriaci del Sud Tirol non mi interessa, non è affar mio, non è affar nostro: noi siamo Sardi. Se tu “odi le divisioni fra i sardi”, cosa dovrei dire io … Io non rompo le scatole a nessuno, volete festeggiare? Festeggiate! Ma siccome l’avvenimento mi (ci) riguarda, sono intervenuto limitandomi semplicemente ad esprimere il mio punto di vista, oltreché, è naturale, anche i miei sentimenti. Adesso mi (ci) volete togliere anche il diritto di esprimere la nostra opinione, come nei bui tempi dei Savoia? Quanto a dire “la Sardegna è Italia e sempre lo sarà”, mi sembra che sia una specie di esorcismo, per allontanare timori profondi. Che la Sardegna faccia parte dello Stato italiano non c’è dubbio. Il problema sta nel capire come diavolo è entrata a farne parte: è questo il punto. Ma dire che “sempre lo sarà” mi sembra quanto meno azzardato. Come fai a saperlo? Il Tempo è galantuomo, la Storia imprevedibile e la Nemesi sempre in agguato: quello che sembra impossibile oggi, domani diventa realtà. È sempre successo. Ti saluto con un indimenticabile, inimitabile detto sassarese dei tempi che furono: “affutièns” Turritano PS: le opinioni diverse dalle mie non mi provocano disgusto: le capisco, anche se non le condivido e questa diversità di punti di vista non mi impedisce di essere buon amico di Maria Luisa, Tizi, Tzinnigas, Jomaru, Ziama e Gianni g. Sempre che questo senso di Amicizia e Rispetto sia reciproco e condiviso
Giò Maria Angioi, Piazza del Comune – Sassari
Sai chi era quest’Uomo?
Lapide che campeggia in bella vista sulla facciata di Palazzo d’Usini, Piazza Tola a Sassari
Sai a chi si riferisce questa dedica? Sai chi erano i Martiri e chi i tiranni?
Modificato da - Turritano in data 19/03/2011 23:36:17
Firma di Turritano
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!
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ma dai....mi stai facendo vedere un monumento che avrò visto da bambino ; in Piazza Tola ci giocavo 40 anni fa. Pensala come vuoi, ma se pensi di essere oppresso, vivi male ! Per quanto riguarda Angioy, credo fosse un perdente. Preferisco pensare a Gramsci, Lussu e Berlinguer, che hanno pure scritto delle belle pagine di storia italiana.
AFFUTTIDINNI !!!
PS occhio alla storia....se tu mi citi la storia, allora anche i tedeschi sono stati dei grandissimi tiranni, con tutto quello che ci hanno fatto durante la seconda guerra mondiale. Oggi sono nostri amicissimi....oltre che persone ammirevoli e molto in gamba. Le cose cambiano !
Modificato da - Gianni_g in data 20/03/2011 14:53:01
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Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda.
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Sono d'accordo con Turritano, io lavoro in un paese diverso dal mio, il 17 marzo tutti gli esercizi pubblici e privati hanno chiuso, non potendo fare il contrario ho chiuso al pubblico ma io ero dentro ed ho continuato a lavorare come fosse una giornata qualunque. Non ho potuto proprio farci niente, non sono riuscita a convincermi che avevo da festeggiare qualcosa.
Sono d'accordo con Turritano, io lavoro in un paese diverso dal mio, il 17 marzo tutti gli esercizi pubblici e privati hanno chiuso, non potendo fare il contrario ho chiuso al pubblico ma io ero dentro ed ho continuato a lavorare come fosse una giornata qualunque. Non ho potuto proprio farci niente, non sono riuscita a convincermi che avevo da festeggiare qualcosa.
esagerata....
Beh, ora vi metto un video dei Sassarini....voglio vedere cosa mi dite ecco la gloriosa Brigata sardo-italiana, o italo-sarda (ve bene ? Per me va benone ! )
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda.
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A proposito del citato G. M. Angioy (anche se un pò OT rispetto al tema) non ho ancora capito perché a volte tale personaggio venga qualificato come appartenente alla borghesia del Goceano. Ciò non corrisponde alla realtà.
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Beh, ora vi metto un video dei Sassarini....voglio vedere cosa mi dite ...
Io dico che anche con la conquista dell'Impero d'Etiopia, il Re d'Italia divenne "Imperatore" e aveva compagnie e plotoni di "Ascari". Nell'esercito austriaco c'erano reggimenti di soldati ungheresi e ... gli esempi potrebbero continuare Turritano
Modificato da - Turritano in data 20/03/2011 21:27:53
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...... Pensala come vuoi, ma se pensi di essere oppresso, vivi male ! .........
PS occhio alla storia....se tu mi citi la storia, allora anche i tedeschi sono stati dei grandissimi tiranni, con tutto quello che ci hanno fatto durante la seconda guerra mondiale. .......
I martiri non sono mai perdenti: per lo meno hanno lottato. Io come carattere, preferisco perdere lottando per un mio ideale che essere un “vincente” saltando sul carro del vincitore. In Piazza Tola, come tu sai benissimo, c’è solo un monumento: quello del Tola! la lapida a memoria “dei Martiri “ non è un monumento: è sulla facciata di Palazzo d’Usini. Non vivo pensando di essere oppresso, ho un ideale, ho una fiammella da tenere accesa, da portare avanti e darla come testimone a chi verrà dopo di me. Ma ho già la soddisfazione di sapere che le persone con questo testimone sono già tante: e vivo benissimo. Mi dispiaccio ma sorrido, pensando che, a certa gente, questo da fastidio. Forse ci sono anche Sardi che hanno scritto belle pagine di storia spagnola, e non solo! Adesso sarebbe ora di pensare a noi stessi. La Storia insegna, ma il paragone fra i Tedeschi e i Savoiardi-Piemontesi è improponibile: i tedeschi erano in Italia come esercito alleato in stato di guerra. Hanno applicato delle brutali “leggi di guerra” ma … non avevano il possesso dello Stato Italiano e non pretendevano che l’Italia fosse ridotta ad una regione della Germania. I piemontesi, invece, avevano il dominio del Regno di Sardegna, ***che serviva ai Savoia di fregiarsi del titolo di “Re”, non esistendo né un Regno di Piemonte, né un regno di Savoia, ma un semplice “ducato” di Savoia: insomma, un bel salto di categoria. Regno donatogli "gentilmente" dall’Austria, dopo averlo sottratto alla Spagna, ma di “sardo” c’era solo il nome. La capitale del Regno era ben salda in Piemonte, a Torino. Il Popolo Sardo era un popolo estraneo, la Sardegna, sfruttatissima, non aveva diritto nemmeno ad una rappresentanza al parlamento di Torino. La lotta dei Sardi contro gli usurpatori non è stata momentanea, non è durata pochi anni come la resistenza italiana contro i tedeschi, ma parecchi decenni e, ricordiamo, mentre i resistenti italiani avevano il sostegno e l’aiuto degli alleati (USA in particolare), i Sardi non avevano nessuno: erano soli contro un esercito ben armato e organizzato di uno stato straniero, che aveva la pretesa di essere padrone in casa altrui.
Ma le cose cambiano, la Storia è sempre in movimento e quello che sembra impossibile oggi succede all’improvviso domani: i dominatori passano, i Sardi restano Turritano
PS: Inoltre, preciso, io personalmente non ho nulla contro gli italiani, fra i quali ho anche diversi buoni amici.
Modificato da - Turritano in data 20/03/2011 21:36:29
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Io dico che anche con la conquista dell'Impero d'Etiopia, il Re d'Italia divenne "Imperatore" e aveva compagnie e plotoni di "Ascari". Nell'esercito austriaco c'erano reggimenti di soldati ungheresi e ... gli esempi potrebbero continuare Turritano
intanto una mozione d'ordine: Turritano, sei la stessa persona che usa nickname "angioy" sul forum basket cafè ? Se è così, e penso di sì perché stiamo dicendo le stesse cose qui e lì, fammelo sapere. Evito doppioni e in particolare di parlare delle stesse cose 2 volta con la stessa persona ahahahahah Mi sorprende una cosa: stai paragonando i gloriosi Sassarini agli Ascari e alle truppe cammellate . Conosci bene la storia della Sardegna, da buon sardo. Allora saprai che la nostra idea di autonomia nasce con Lussu nelle trincee del Carso. Questo lo dice la storia. Sugli spagnoli, che usarono la Sardegna per 222 anni come una piazzaforte militare e nulla più, avrei tante cose da dire. E' grazie a loro se il feudalesimo è rimasto in Sardegna fino alle soglie dell'800, e ci rimase anche per precise responsabilità del potere piemontese. Ma sarebbe opportuno aprire un topic apposito ! Così capiremo dove come e quando i sardi si sono ribellati ai piemontesi (a prescindere dal 28 aprile 1792).
In ogni caso una cosa sia chiara: pieno ed assoluto rispetto per l'indipendenza che esiste ormai da anni e che poco ha da spartire con bossi e la sua nazione di plastica. Anche se non condivido questa idea, da italosardo (ecco io sono come gli anglo-irlandesi dell'Ulster, spero che nessuno mi spari per questo ). Non mi convince ! E i primi a tradire il sardismo e l'autonomismo sono stati gli stessi sardi. Così come tradirono G.M. Angioy se i libri di storia raccontano la verità.... inue este sa nazione sarda caro Turritano ? Nel consiglio regionale che non 53 voti su 80 non è manco in grado di votare una seria mozione su Quirra ?
Modificato da - Gianni_g in data 21/03/2011 09:39:28
Firma di Gianni_g
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda.
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intanto una mozione d'ordine: Turritano, sei la stessa persona che usa nickname "angioy" sul forum basket cafè ? ................
Cercherò di rispondere sintetizzando il più possibile.
“mozione d'ordine” ? e perché? No, assolutamente no, non sono io. Turritano non è iscritto a quel forum, anzi, per dirla tutta, ne ignoravo perfino l’esistenza. Grazie per la dritta … Sassarini e Ascari … dal mio punto di vista la similitudine consiste solo nel fatto che entrambi combattevano per cause non loro. Tutto qua. Tu, e chiunque altro, potete pensarla come volete. Non sarò certo io né a impedirvelo (se ne avessi la capacità), né a scandalizzarmi. Il feudalesimo, fino ad allora sconosciuto in Sardegna (i Giudicati erano all’antitesi), è stato introdotto dagli spagnoli per dominarci meglio (e hanno fatto centro: i risultati si vedono anche oggi). D’accordo. Ma l‘idea dell’autonomia è sempre esistita nel Popolo Sardo: per tutto il periodo spagnolo (3 secoli) questa autonomia è stata rispettata, nel periodo sabaudo-piemontese-italiano NO! Su Lussu, argomento più volte affrontato in questo forum, preferisco sorvolare. I Sardi delle trincee del 15-18 hanno solo toccato con mano la differenza abissale fra loro e gli italiani, ne hanno ripreso coscienza e hanno rivendicato con forza i propri diritti
“No sezis bois no! No sezis bois, sos continentales, ki azis mantesu su trintzeramentu. Orune e Bitti Orune e Bitti cun zente orgolesa e su circondariu de Nugoro cum tota sa brigada tattaresa!”
“E i primi a tradire il sardismo e l'autonomismo sono stati gli stessi sardi. Così come tradirono G.M. Angioy se i libri di storia raccontano la verità....” Concordo, con tristezza concordo. E questo è vero anch’ora oggi Infatti, come giustamente ricordi tu: “....... Nel consiglio regionale che non 53 voti su 80 non è manco in grado di votare una seria mozione su Quirra” Sempre i soliti lecchini: pocos, locos y malunidos” Ma io non sono di quella pasta e, grazie a Dio, vedo che sono in buona compagnia Turritano
Modificato da - Turritano in data 21/03/2011 19:33:21
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Inserito il - 22/03/2011 : 13:19:54
ziama ha scritto:
Avevo gia' postato questo video, pero' e' riciclabile e vista l'occasione dei festeggiamenti, perche' no? Imparare a ridere di noi stessi e' terapeutico e riconoscere i propri errori educativo!
E una sana risata non ha mai ucciso nessuno!
Auguri Italia! Non ti auguro altri cento di questi giorni perche' sei messa maluccio! Te ne auguro cento, cento volte migliori di questo!
Filmato simpatico e realistico
Ovviamente... W l'Italia e.... forza paris !!
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