Nota Bene: Alla periferia di Goni (Ca) in località Peinconi a circa 400 m s.l.m. è presente una zona fossilifera di scisto nero a Graptoliti, minuscoli animali marini vissuti tra il Siluriano ed il Ludlow Inferiore, che formavano colonie in fondali argillosi. Si ritiene che da essi siano scaturiti gli antichi esseri marini.
•ore 09:00 - piazza Martiri d'Italia, cerimonia dell'alzabandiera, deposizione corona con la banda della Brigata Sassari; •Dalle 09:30 alle 21:00 - passeggiata coperta del bastione di Saint Remy, mostre ed esibizioni; •ore 11:00 - Conservatorio Pierluigi da Palestrina. Celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia; •A seguire Concerto dell'orchestra e il coro degli allievi del conservatorio, diretti da Alberto Pollesel e Giuseppe Erdas, eseguiranno le opere di Oneto, Verdi, e l'inno scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro; •ore 17:30 - piazza Martiri d'Italia, recital degli studenti in memoria dei Martiri del Risorgimento. •ore 18:00 - via roma, sotto i portici Palazzo Regione, 150° dell'Unità d'Italia: Concerti della Banda Città di Cagliari; •Museo archeologico nazionale - mostra "Villaputzu, Torre Murtas e l'Unità d'Italia" che espone piatti di varie forme, boccali e lucerne, tutti appartenuti ad una nave naufragata, davanti a Torre Murtas, subito dopo l'unità d'Italia; •Galleria comunale d'Arte, 150° dell'Unità d'Italia, mostra: Ritratto di Giuseppe Garibaldi
Nuoro •ore 7.00 - viale S. Onofrio, fronte Caserma Carabinieri: Cerimonia di Alzabandiera per onorare "l'Alba dell'Italia" •ore 09:00 - l'Archivio di Stato organizza una giornata, animata dagli studenti del Liceo scientifico E. Fermi che, attraverso la lettura di brani scelti, daranno risalto alla figura e all'impegno della poetessa e insegnante Grazia Dore, esponente di spicco del movimento culturale sardo e italiano del secolo scorso. •ore 17:00 - P.zza Vitt. Emanuele raduno e sfilata della Banda musicale della Brigata Sassari (P.zza V. Emanuele-C.so Garibaldi-via Roma-Teatro Eliseo). •ore 18.00 - Teatro Eliseo, Concerto della Banda musicale della Brigata Sassari con accoglienza degli allievi del Liceo Musicale S.Satta di Nuoro. Il concerto verrà preceduto dal discorso introduttivo del Prof. Aldo Accardo, coordinatore regionale delle manifestazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia
La Maddalena Nella ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il Compendio Garibaldino rimane aperto a tutti coloro che vogliano tributare un omaggio al Generale o visitare la sua casa-museo.
Alghero
•Il 17 Marzo 2011 sui Bastioni Marco Polo di Alghero verranno installate tre catapulte (in scala naturale)
Villacidro
•ore 16:00 - Casa Dessì - Buon Compleanno Italia! - Giochi e laboratori per bambini e ragazzi a cura delle associazioni Educanimarte e Paesedombre e di alcune classi del Liceo Classico - Linguistico Piga.
Dolianova
•"Ricetta po s'unidadi de s'Italia", concorso gastronomico: le pietanze che saranno realizzate, dovranno essere rigorosamente tricolori.
Carbonia •Torta tricolore (300 chili) in piazza Roma.
Quel 17 marzo 1861
Quel 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, fu proclamato dal Parlamento re d'Italia Il 18 febbraio dello stesso anno, 443 rappresentanti di Piemonte, Sardegna, Granducato di Toscana, Regno delle due Sicilie, Ducato di Parma, Ducato di Modena, Romagna, Marche e Umbria, riuniti a Torino nel Palazzo Carignano, ascoltarono il discorso di Vittorio Emanuele per l'inaugurazione del nuovo Parlamento. Era la prima seduta dell'ottava legislatura: il Regno di Sardegna si trasformava ufficialmente nel Regno d'Italia.
Torino 18 Febbraio 1861 Apertura del Primo Parlamento italiano- Dipinto di Teodoro Tehar Van Elven (1831-1908)
Il Regno di Sardegna, senza clamori cedeva il passo all'Italia quasi unita. Come sempre i sardi avevano offerto le loro forze e la loro generosità ..."Io credo che un'isola ci sia utile, perchè se non avessimo avuto che il nostro continente saremmo perduti, e la nostra riconoscenza per la Sardegna, che ci ha conservato una corona sulla testa, esige che si faccia tutto il possibile per mantenerla ..."così scriveva in una lettera il 5 ottobre 1805 Vittorio Emanuele I , re di Sardegna, al fratello Carlo Felice .
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Scusa Maria Luisa, ma i miei sentimenti vanno in tutt'altra direzione
Ciao Turritano. I sentimenti, per quanto belli e rispettabili, sono sentimenti e restano tali. La Storia, quella scritta anche dai sardi, è altro e ci ha portato fino a qui. Oggi si parla di Storia e si celebra il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Ti saluto caramente, Ml.
Modificato da - Marialuisa in data 17/03/2011 11:38:50
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"Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani" - Massimo d'Azeglio aveva ragione,ma forse c'è ancora qualcosa da fare...
Modificato da - Tzinnigas in data 17/03/2011 17:47:37
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... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)
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Buon 150° Compleanno Italia, che questo giorno possa servire a riscoprire l'orgoglio di appartenere ad una grande e unica Patria, resa sacra da tutti coloro che per il Tricolore hanno versato il proprio sangue.
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Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo...
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"Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani" - Massimo d'Azeglio aveva ragione,ma forse c'è ancora qualcosa da fare...
Ma... M. D'Azeglio ... era sardo? Turritano
NO, ma lo sono io!
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UNITÀ D'ITALIA. Il deputato del Pdl al capo dello Stato: sono ancora troppi gli svantaggi «L'Isola non può far festa» chi lo ha, un indipendentista sardo? ma no: il deputato del PdL Mauro Pili al presidente della Repubblica Napolitano v Turritano
Modificato da - Turritano in data 17/03/2011 20:04:26
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UNITÀ D'ITALIA. Il deputato del Pdl al capo dello Stato: sono ancora troppi gli svantaggi «L'Isola non può far festa» chi lo ha, un indipendentista sardo? ma no: il deputato del PdL Mauro Pili al presidente della Repubblica Napolitano v Turritano
Ah ppppppperò!! Se lo dice Mauro Pili.... Turritano, prendiamola con serenità ....ne abbiamo bisogno!
“15 buoni motivi per festeggiare il 150°”, di Beppe Severgnini
Beppe Severgnini dal Corriere della Sera del 17 marzo 2011
Ad esempio, perché sotto il tricolore ne abbiamo viste di tutti i colori Relatore britannico in una conferenza internazionale a Monaco di Baviera, giorni fa: «Not even God understands Italy!» , neppure Dio capisce l’Italia. Non è proprio così. Diciamo che Lui ci ha provato, ci è riuscito, poi ha preferito tenere per sé quello che ha scoperto. Ma oggi è un giorno di festa! Cerchiamo di convincere quel relatore britannico a festeggiare con noi. In quanto all’Onnisciente, chiediamogli d’avere pazienza. Siamo un tale concentrato di vizi e virtù che potrebbe metterci in vetrina, a beneficio del resto dell’umanità. «Guardate questi! Metà delle cose che fanno sono da imitare, metà da evitare. Cercate di non confondere le due metà, donne e uomini del mondo, altrimenti mi arrabbio» . Ma oggi è un giorno di festa! (ripeto); e 150 anni sono tanti. Così 150 motivi per festeggiare. Togliamo dunque uno zero: 15 per metterci la coccarda. 1. Perché il Risorgimento era rock. Uno dei nostri momenti epici, insieme alla Grande Guerra, alla ricostruzione post 1945 e all’emigrazione. 2. Perché altri hanno avuto i fratelli Grimm, i fratelli Karazamov e i fratelli Cohen; ma anche i nostri fratelli Cairoli non scherzavano. 3. Perché se l’Arsenal gioca con le maglie rosse è merito di Garibaldi. La squadra le ricevette in dono dal Nottingham Forest che, al momento della fondazione (1865), aveva scelto come colore sociale il «Garibaldi Red» , in onore del condottiero italiano e delle sue Camicie Rosse. 4. Perché siamo grati alla monarchia, ma non ne abbiamo nostalgia (anche perché ci toccherebbe Emanuele Filiberto, e balliamo già abbastanza). 5. Perché in un piccolo impero abbiamo combinato grandi disastri, così non ci siamo allargati. 6. Perché non abbiamo mai preso sul serio neppure i dittatori (figuriamoci i presidenti del Consiglio). 7. Perché Bossi ha la camicia verde, abbiamo i conti in rosso e il governo va spesso in bianco. Più patriottico di così. 8. Perché ne abbiamo viste di tutti i colori, sotto il tricolore. 9. Perché siamo individualisti, ideologici, impulsivi, occasionalmente iracondi: però lo sappiamo. 10. Perché siamo geniali, gentili, gustosi, generosi e grintosi. Anche perché senza grinta, qui, non si sopravvive. 11. Perché diciamo «randomico» , «splittare» e «foruardare» , ma l’italiano è una gran bella lingua. 12. Perché abbiamo vinto più Mondiali (4) e Champions (12) che guerre (due o tre), ma va bene così. 13Perché l’Italia è acqua gallurese, cielo siciliano, verde lombardo, neve dolomitica, vento adriatico. Una cartolina? Certo, però è meravigliosa. 14. Perché essere italiani è un lavoro a tempo pieno (lo so: non è una consolazione per i troppi disoccupati). 15. Perché sì, oh bella (ciao).
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Ciao Turritano. I sentimenti, per quanto belli e rispettabili, sono sentimenti e restano tali. La Storia, quella scritta anche dai sardi, è altro e ci ha portato fino a qui. Oggi si parla di Storia e si celebra il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Ti saluto caramente, Ml.
Maria Luisa, permettimi di dirti che il tuo stile, la tua grazia e la tua eleganza sono unici e ineguagliabili rispetto le tue opinioni e i tuoi sentimenti come quelli di qualunque altro ma non posso dimenticare chi siamo, la Nostra Storia Patria (Sarda), mi impedisce di essere partecipe. Non è la Storia Sarda che ci ha portato sino a qui, ma quella della prevaricazione e della costrizione. Questa ricorrenza non mi tocca, non fa parte della Nostra Storia perché so benissimo quale partecipazione abbiano avuto i Sardi nell'unità d'Italia: non era un avenimento sentito dal Popolo Sardo 150 anni fa e a me non va, oggi, fare la parte del "tamburino sardo" Turritano
Modificato da - Turritano in data 17/03/2011 20:21:10
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Avevo gia' postato questo video, pero' e' riciclabile e vista l'occasione dei festeggiamenti, perche' no? Imparare a ridere di noi stessi e' terapeutico e riconoscere i propri errori educativo!
E una sana risata non ha mai ucciso nessuno!
Auguri Italia! Non ti auguro altri cento di questi giorni perche' sei messa maluccio! Te ne auguro cento, cento volte migliori di questo!
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda.
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Ah ppppppperò!! Se lo dice Mauro Pili.... Turritano, prendiamola con serenità ....ne abbiamo bisogno!
Tranquilla, sono sereno e così vorrei che restassimo tutti, a prescindere dalle opinioni Lasciami sottolineare, però, che Mauro Pili non è un indipendentista, il suo discorso non era indipendentista, ma solo una presa d'atto reale e concretta di tutti gli svantaggi (compreso i il prezzo dei traghetti) che attualmente l'essere sardi, in Italia, comporta Turritano
Modificato da - Turritano in data 17/03/2011 20:42:55
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Avevo gia' postato questo video, pero' e' riciclabile e vista l'occasione dei festeggiamenti, perche' no? Imparare a ridere di noi stessi e' terapeutico e riconoscere i propri errori educativo!
E una sana risata non ha mai ucciso nessuno!
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Ma sì, Ziama, anche tu hai ragione: ridiamoci su Turritano
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