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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 09/03/2011 : 13:52:01
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| Nostalgia ha scritto:
| moctar ha scritto:
Perdonami, ma sulla Maddalena mi dovrei documentare adeguatamente. Ti assicuro che sulla questione Quirra ciò che si è letto è assolutamente privo di ogni fondamento. Alcune notizie poi, sarebbero facilmente verificabili: L'uranio, ad esempio, avendo un tempo di decadimento delle radiazioni pari a miliardi di anni sarebbe stato ritrovato ovunque nel poligono di perdasdefogu ed anche nei cadaveri di chi è morto anche trentanni fà. Se però si parla di Quirra la prima associazione che viene in mente a tutti è uranio! Questo è " terrorismo mediatico ".
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Spero per tutti voi e per i vostri figli che tu abbia ragione di essere tanto sereno.. io al tuo posto non lo sarei ! Che si tratti di uranio o altre sostanze... non penso che a Quirra maneggino fiori e frutti per giocare alla guerra.
Anche solo il carburante dei caccia non penso sia a base di lavanda. Vuoi farmi credere che oggi giorno si usano solo pistole e mitragliatori ?? Esistono armi di altro genere e tipo oltre quelle tradizionali... e secondo te lo vengono a dire a noi cosa esattamente usano nelle Basi e nei poligoni ???
Mi avete parlato dei Balcani... dove è stato usato l'Uranio impoverito... Ma da qualche parte l'avranno dovuto studiare e sperimentare prima di usarlo direttamente nei Balcani !!! O è venuto su nei Balcani come i funghi... dal terreno ?? Oppure cresceva sugli alberi ??
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TWINGO71... hai dimenticato un pezzetino ??????????
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moctar
Utente Normale
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Inserito il - 09/03/2011 : 14:19:33
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Personalmente provo anche una certa simpatia per gli Amish, ognuno ha il diritto di vivere come meglio crede. Qui però si parla di leggere sui giornali cose completamente false. Per quanto mi riguarda una cosa falsa, è tale a prescindere di chi la scrive, che si tratti di militaristi o antimilitaristi, per ma non cambia nulla. Mi permetto di non essere antimilitarista senza bisogno di sentirmi militarista.
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 09/03/2011 : 14:34:01
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| Nostalgia ha scritto:
| Nostalgia ha scritto:
| moctar ha scritto:
Perdonami, ma sulla Maddalena mi dovrei documentare adeguatamente. Ti assicuro che sulla questione Quirra ciò che si è letto è assolutamente privo di ogni fondamento. Alcune notizie poi, sarebbero facilmente verificabili: L'uranio, ad esempio, avendo un tempo di decadimento delle radiazioni pari a miliardi di anni sarebbe stato ritrovato ovunque nel poligono di perdasdefogu ed anche nei cadaveri di chi è morto anche trentanni fà. Se però si parla di Quirra la prima associazione che viene in mente a tutti è uranio! Questo è " terrorismo mediatico ".
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Spero per tutti voi e per i vostri figli che tu abbia ragione di essere tanto sereno.. io al tuo posto non lo sarei ! Che si tratti di uranio o altre sostanze... non penso che a Quirra maneggino fiori e frutti per giocare alla guerra.
Anche solo il carburante dei caccia non penso sia a base di lavanda. Vuoi farmi credere che oggi giorno si usano solo pistole e mitragliatori ?? Esistono armi di altro genere e tipo oltre quelle tradizionali... e secondo te lo vengono a dire a noi cosa esattamente usano nelle Basi e nei poligoni ???
Mi avete parlato dei Balcani... dove è stato usato l'Uranio impoverito... Ma da qualche parte l'avranno dovuto studiare e sperimentare prima di usarlo direttamente nei Balcani !!! O è venuto su nei Balcani come i funghi... dal terreno ?? Oppure cresceva sugli alberi ??
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TWINGO71... hai dimenticato un pezzetino ??????????
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MOCTAR... neanche tu mi rispondi ??
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Modificato da - Nostalgia in data 09/03/2011 14:37:24 |
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 09/03/2011 : 15:16:48
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Per chi vuole sapere la verità....
http://www.anavafaf.com/uranio/libroaccame.pdf
"""Perchè va bene che la guerra uccide, ma qui uccidono anche le cosiddette “missioni di pace” e quella che sembra una tranquilla attività all’interno dei poligoni."""
""""Come si è detto altrove, nonostante che in Bosnia siano stati sparati almeno 10.000 proiettili, non risulta che vi siano stati riscontri da parte dei nculei NBC, dato che il Ministro della Difesa pro tempore, On. Mattarella, dichiarò che in Bosnia l’uranio non era stato impiegato. Forse questo fatto dipende anche dal particolare che, come si legge in un documento ufficiale “L’intensimetro RA141B, attualmente in dotazione alle Unità NBC per la rivelazione della contaminazione radioattiva, data la sua limitata sensibilità dovuta a specifiche tecniche studiate per uno scenario operativo caratterizzato dall’impiego di ordigni nucleari, consente di rivelare esclusivamente pezzi consistenti di DU con misure effettuate a distanza minore di 10 centimetri”. Pensiamo, ad esempio, a quanti anni sarebbero necessari per ispezionare, con fasce di 10 cm di ampiezza e procedendo a passo d’uomo, l’area di un poligono come quella di Salto di Quirra di circa 130 Kmq (8). - Quali sono le insufficienze nella raccolta dei dati? Recentemente all’Associazione ANAVAFAF sono stati resi noti due casi di patologie tumorali tra i militari che avevano partecipato alla Guerra del Golfo, cioè operazioni risalenti a circa 13 anni fa. Però, in queste relazioni, non sono stati presi in considerazione i casi sospetti verificatisi dopo la prima guerra del Golfo, dopo la Restore Hope in Somalia e in zone limitrofe al Kossovo come l’Albania e la Macedonia e inoltre nei poligoni. Per limitarsi a casi apparsi sulla stampa (e quindi non incomunicabili per motivi di privacy), ad esempio, questa Associazione ha registrato i seguenti casi: 1) nel Golfo Persico (Ceccarini, Boscaino, Del Vecchio, Maramarco); 2) in Somalia (Diana, Marica, Pizzamiglio, D’Alicandro, Marini); 3) in Albania e Macedonia (Grimaldi, Melis, Meloni); www.vittimeuranio.com 4) nei poligoni (Garofalo, Buonincontro, Pintus, Cappellano, Serra, Faedda, Cardia, Falzarone, Medda). Peraltro prima che i lavori della Commissione Mandelli potessero avere inizio, occorreva che fosse svolta tutta una serie di analisi preliminari, per dir così “a monte” dello studio, che invece non hanno avuto luogo. Tra queste, quella che riguarda la raccolta e la valutazione dei dati di partenza. Innanzi tutto esiste il problema dei dati forniti alla commissione dagli organi della Difesa. Ho chiesto più volte, anche ai sensi della legge 241/90, al Ministero della Difesa ai Capi di Stato Maggiore di conoscere il nome del responsabile per l’invio di questi dati alla Commissione, senza avere alcuna risposta. Ad esempio, è mancata la raccolta dei dati dei bombardamenti effettuati sulla Bosnia da parte di aerei della base ad Aviano individuando in base ai rapporti di volo le coordinate geografiche dei punti colpiti e la natura degli eventuali obiettivi, la qualità e quantità di armi che erano state impiegate, le date in cui le operazioni erano state effettuate. Doveva così essere costruita la mappa degli obiettivi colpiti. Occorreva stabilire dove e quando erano stati dislocati i nostri reparti rispetto a questi obiettivi colpiti e stabilire, dunque, la loro distanza dagli obiettivi nelle varie fasi di impiego. Inoltre, occorreva stabilire quando e per quanto tempo detti reparti avevano sostato nella zona inquinata. Infatti non è certo la stessa cosa per una persona trovarsi a 10 metri di distanza rispetto ad un carro armato distrutto o ad una casa bombardata, oppure trovarsi a 10 Km! Così come non è la stessa cosa per una persona trovarsi sul luogo al momento del bombardamento di un obiettivo, oppure trovarvisi dopo un mese o un anno! E così non è la stessa cosa trovarsi a Sarajevo all’atto di un bombardamento in quella zona oppure trovarsi a Bania Luca che è dalla parte opposta della Bosnia. Considerare chi si trova a Bania Luca nelle stesse condizioni di rischio rispetto a chi si trova a Sarajevo è, evidentemente, un errore grossolano. Per quanto riguarda i criteri per un’accurata raccolta dei dati possiamo, per esempio, riferirci alle disposizioni che sono state impartite dal Ministero dell’Ambiente nel Foglio “Armi ad uranio impoverito. Effetti e precauzioni” del 25.05.2000 dove si segnala che “Al riguardo è necessario che il Comando Responsabile dell’area di operazioni richieda, alle autorità militari competenti, l’elenco dettagliato delle località nelle quali sono stati utilizzati proiettili al DU e le tipologie dei proiettili stessi, fornendo tali informazioni al Comando dell’Unità incaricata dell’effettuazione della rivelazione di controllo”. E certamente la Commissione Mandelli non si è potuta avvalere di tali mappe (e per la Bosnia non risulta, almeno a questa Associazione, che esistano mappe neppure oggi). Altrettanto grave l’errore di considerare, ad esempio, a pari rischio tutti coloro che si trovano in Kossovo essendo l’area del Kossovo più colpita quella meridionale, e non prendere in considerazione, invece, i nostri militari che hanno operato al confine con il Kossovo meridionale in Albania e Macedonia, anche se l’Albania e Macedonia non sono state bombardate (9). Tra i nostri militari, molti sono stati impiegati in operazioni di accompagnamento dei profughi dal Kossovo verso l’Albania e la Macedonia e www.vittimeuranio.com quindi hanno operato al confine (a volte pernottando in zona kossovara). Questi militari, in terra di Albania e Macedonia, si sono trovati certo molto più vicini ai posti bombardati, rispetto ad altri militari operanti nello stesso Kossovo ma più lontani dalle zone bombardate. Al confine geopolitico del Kossovo non c’è qualche doganiere che impedisca alle particelle di uranio di varcare il confine perché prive di passaporto!""""
Buona lettura !
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Modificato da - Nostalgia in data 09/03/2011 15:34:26 |
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twingo71
Utente Medio
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Inserito il - 09/03/2011 : 15:30:13
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Nostalgia non scappo da nessuna parte. Non ho tralasciato nessun pezzettino. Non ti preoccupare. Ho visto però la tua assenza di commenti nel mio. quello con due trafiletti estrapolati dall'intervista al Dott. Migaleddu.
La prima volta che l'uranio è stato utilizzato per scopi militari è stato durante la prima guerra del golfo ad opera degli americani. A perdas quel tipo di munizionamento non l'hanno mai sparato. Se tu sostieni il contrario allora come mai nessun ricercatore l'ha trovato? Molti test si possono fare anche solamente in laboratorio e poi con tutte le basi che hanno, gli americani non hanno certo problemi a testare le loro armi all'uranio impoverito nei loro territori. Dove credi abbiano testato la loro prima bomba atomica? Quindi per loro il problema di provare le loro armi in casa loro non esiste anzi, meglio sperimentare in casa propria e in gran segreto i nuovi sistemi d'arma. Non sarebbero mai venuti in italia o chissà dove a fare i loro esperimenti o a provare le nuove armi all'uranio. Ho capito che sei contraria ad auto, fabbriche e quant'altro. Quindi vai in giro a piedi con la foglia di fico? E' una battuta non offensiva ma fatta per farti capire che per dare la possibilità a te di usare un pc, internet e rispondermi quasi in tempo reale in questo forum, qualcun'altro ha usato auto, fabbriche e quant'altro. Quindi o fai l'eremita e ti fai una capanna dentro a un bosco oppure non fare la perbenista. Ciao.
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 09/03/2011 : 16:07:33
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| twingo71 ha scritto:
Nostalgia non scappo da nessuna parte. Non ho tralasciato nessun pezzettino. Non ti preoccupare. Ho visto però la tua assenza di commenti nel mio. quello con due trafiletti estrapolati dall'intervista al Dott. Migaleddu.
La prima volta che l'uranio è stato utilizzato per scopi militari è stato durante la prima guerra del golfo ad opera degli americani. A perdas quel tipo di munizionamento non l'hanno mai sparato. Se tu sostieni il contrario allora come mai nessun ricercatore l'ha trovato? Molti test si possono fare anche solamente in laboratorio e poi con tutte le basi che hanno, gli americani non hanno certo problemi a testare le loro armi all'uranio impoverito nei loro territori. Dove credi abbiano testato la loro prima bomba atomica? Quindi per loro il problema di provare le loro armi in casa loro non esiste anzi, meglio sperimentare in casa propria e in gran segreto i nuovi sistemi d'arma. Non sarebbero mai venuti in italia o chissà dove a fare i loro esperimenti o a provare le nuove armi all'uranio. Ho capito che sei contraria ad auto, fabbriche e quant'altro. Quindi vai in giro a piedi con la foglia di fico? E' una battuta non offensiva ma fatta per farti capire che per dare la possibilità a te di usare un pc, internet e rispondermi quasi in tempo reale in questo forum, qualcun'altro ha usato auto, fabbriche e quant'altro. Quindi o fai l'eremita e ti fai una capanna dentro a un bosco oppure non fare la perbenista. Ciao.
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Leggi solo i documenti che ti fanno comodo ?????
Non faccio la perbenista ma finchè avrò vita non accetterò la filosofia "saggia e giusta" della distruzione ! Di qualsiasi distruzione si tratti !
Dato che insisti...
Per l'uso del pc... ero altamente contraria. Con grande sforzo e altamente controvoglia ho imparato ad usarlo intorno al 2000 e solo per motivi strettamente lavorativi, non per intrattenimento
Per il resto... leggi qui
http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=5
Jolao ha scritto:
Bella discussione! Non penso si possa vivere oggi senza energia elettrica, abiti moderni, trasporti moderni, abitazioni moderne (tutto realizzato "danneggiando" l'ambiente)
Ciao... ben arrivato nella nostra discussione
Dici che per vivere servono abiti moderni ??
Davvero ?? Credo che un paio di pantaloni o una gonna si possa fare anche senza inquinare. Prova a farti un giro in questo sito.. http://www.terranauta.it/a769/consu...iu_sano.html http://www.tinturenaturali.sardegna.it/ ( e non è l'unico dell'isola )
Trasporti moderni ??
Ma forse i tuoi nonni ti possono raccontare quanto era bello e naturale viaggiare e muoversi a cavallo o con i carri trainati dai buoi.. Per trasportare le merci nel commercio potrebbero rimanere il treno, i tir e le navi... Ma hai un idea di quale miglioramento ambientale si avrebbe ??
Abitazioni moderne e elettricità??
Di nuovo i tuoi nonni ti possono spiegare che usavano tranquillamente delle fonti di energia alternative. E che anche oggi PER FORTUNA si sta tornando all'energia pulita. Carbone. Candele. Lampade a petrolio (che duravano una vita !) Pannelli solari. Mulini. E credo che sempre i tuoi nonni e bisnonni abbiamo vissuto una vita lunga e tranquilla in case semplici, modeste ma STUPENDE !
E ti posso assicurare che questo tipo di sistema economico e sociale GARANTIVA UN ELEVATISSIMO NUMERO DI OCCUPAZIONE !
Ma forse... sei tu che non vuoi rinunciare al cellulare all'ultimo grido.. o i pantaloni firmati.. o l'auto super spinta e truccata....
Forse però siccome sei giovane... non sai ancora bene quali e quanti problemi porta alla vita umana l'inquinamento. Danni tragici e irreversibili.
Mi stupisco comunque che proprio dei sardi pensino e parlino in questo modo... Forse fa paura il lavoro semplice dei campi, dei pescatori, delle miniere (con le dovute sicurezze!) ??
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jomaru
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/03/2011 : 16:13:08
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Personalmente credo che sia giusto attendere la fine dell'inchiesta della magistratura, senza cedere a giudizi affrettati e poco sereni. Quando si parla di basi militari, emergono vecchie ruggini ideologiche che nulla hanno a che vedere con la premura per la salvaguardia della salute dei sardi. Il problema dei dardi all'uranio impoverito, non riguarda tanto la radioattività (molto bassa), quanto la loro tossicità dopo l'esplosione (molto alta). Potremmo paragonare l'effetto ai danni derivanti dall'amianto. Una cosa è certa: dai racconti degli addetti ai lavori emerge una scarsa attenzione alla sicurezza, dovuta alla quasi totale mancanza di equipaggiamenti consoni a trattare materiali simili in teatri contaminati. Il problema potrebbe essere risolto alzando il livello di guardia: se ogni giorno ci sono nel mondo persone che maneggiano, uranio, antrace, polonio, ecc. senza ammalarsi significa che basta adottare le necessarie contromisure.
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 09/03/2011 : 16:23:27
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| jomaru ha scritto:
Personalmente credo che sia giusto attendere la fine dell'inchiesta della magistratura, senza cedere a giudizi affrettati e poco sereni. Quando si parla di basi militari, emergono vecchie ruggini ideologiche che nulla hanno a che vedere con la premura per la salvaguardia della salute dei sardi. Il problema dei dardi all'uranio impoverito, non riguarda tanto la radioattività (molto bassa), quanto la loro tossicità dopo l'esplosione (molto alta). Potremmo paragonare l'effetto ai danni derivanti dall'amianto. Una cosa è certa: dai racconti degli addetti ai lavori emerge una scarsa attenzione alla sicurezza, dovuta alla quasi totale mancanza di equipaggiamenti consoni a trattare materiali simili in teatri contaminati. Il problema potrebbe essere risolto alzando il livello di guardia: se ogni giorno ci sono nel mondo persone che maneggiano, uranio, antrace, polonio, ecc. senza ammalarsi significa che basta adottare le necessarie contromisure.
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twingo71
Utente Medio
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Inserito il - 09/03/2011 : 16:29:40
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Lettura interessante. Mi sono appuntato alcuni passaggi che, secondo me, meritano attenzione. A pagina 18 il Prof Accame dichiara:
“Nei poligoni di tiro di Salto di Quirra ci sono stati casi di patologie tumorali e di nascite anomale tra gli abitanti della zona” Sarebbe interessante vedere i risultati di queste affermazioni. Non solo ma scrivere solamente “casi di patologie tumorali” è generico. In questo passaggio il Prof Accame non ha fornito maggiori dettagli. Inoltre le dichiarazioni delle USL di Cagliari e Lanusei sono diverse. Bisognerebbe approfondire.
Sempre a pagina 18 dichiara: “Nei poligoni di tiro si testano le armi. È lecito pensare che tra queste ve ne siano anche all’uranio impoverito. Questo pone una questione su cui spesso si tace, ossia quella delle “zone non bonificabili”. Quando in un poligono si genera un enorme accumulo di residui di proiettili e oggetti distrutti si viene a determinare un’area non bonificabile. Questo terreno diventa inaccessibile. Negli Stati Uniti sono stati costituiti dei “santuari”, zone che per legge debbono considerarsi come escluse dal territorio nazionale e sono considerate zone di sacrificio nazionale.” Questa sua affermazione è priva di fondamenta. Attorno ai territori del Poligono di Quirra in 50 anni di presenza non è mai stata installato nessun tipo di recinzione. Salvo per quelle piccole strutture che servono a proteggere i radar. Il Poligono di Quirra è sempre aperto. Ci può andare chiunque a piedi, in moto, in barca, in immersione e persino con l’ultraleggero (nei festivi).
A pagina 21dichiara:
“Queste indagini (le cui modalità avrebbero dovuto, in base alle vigenti consuetudini scientifiche, essere rese note in tutti i dettagli al pubblico e agli studiosi in modo da poterne verificare la idoneità) non avrebbero dovuto essere state eseguite in “punti a casaccio”, ma nei punti colpiti dalle armi. Dato che, per necessità di valutazione dei risultati, nei poligoni si conoscono le coordinate dei punti di impatto nel terreno, relativi alle armi che sono state usate. Questi dati figurano anche nei documenti relativi alle sperimentazioni delle ditte civili. L’inquinamento è causato non solo dai proiettili che penetrano nel terreno, ma anche dagli obiettivi distrutti, come carri armati, case distrutte, casematte, ecc., dove si accumula il “particolato”, ossia una polvere sottilissima prodotta dalle esplosioni.” Anche qui non sono d’accordo con quanto affermato. Se fosse vera la sua teoria allora come mai il Nucleo dei VV.FF. NBC al servizio del il Procuratore di Lanusei non ha trovato nessuna traccia di uranio impoverito? Da precisare che, come stabilito dal Procuratore, i controlli sono stati fatti anche sopra i carri armati bersaglio.
Sempre a pagina 21 dichiara:
“In secondo luogo, in un poligono come Salto di Quirra, che si estende per circa 13.000 ettari in terra (e più del doppio in mare), non erano certamente sufficienti i “tre” secchielli di terra prelevati la prima volta dal Prof. Riccobono dell’Università di Siena. Uno di questi rilievi venne fatto presso il ristorante dove l’equipe aveva pranzato. Nessun commento!”A nche qui non concordo. Vi siete già dimenticati dei telegiornali regionali che riprendevano appunto questi ricercatori che estraevano le zolle di terra proprio in prossimità dei carri armati bersaglio di colore bianco? La storia della zolla presa in prossimità di un ristorante fu sparata su un giornale.
Sono sempre più convinto che bisogna fare chiarezza…ma a 360° Ciao
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twingo71
Utente Medio
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Inserito il - 09/03/2011 : 16:45:39
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Letto. Ho visto che anche li non sei stata poi cosi precisa. Infatti la prima cosa che si legge sono diverse tue inesattezze che ti ha fatto notare antonellocor in merito ad ambiente e petroliere varie. Continuando a leggere ho saputo che vivi a Torino o nei dintorni. Tipico villaggio del paleolitico superiore senza nessun tipo di inquinamento! Ho letto anche la proposta che ti ha fatto jolao. Beh, non ha tutti i torti. In effetti, ritornare a vivere dentro una grotta e campare dei frutti del proprio orticello inquinamento non se ne produce per nulla. Ciao
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Modificato da - twingo71 in data 09/03/2011 16:51:52 |
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Nostalgia
Utente bloccato
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Inserito il - 09/03/2011 : 17:00:29
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| twingo71 ha scritto:
Letto. Ho visto che anche li non sei stata poi cosi precisa. Infatti la prima cosa che si legge sono diverse tue inesattezze che ti ha fatto notare antonellocor in merito ad ambiente e petroliere varie. Continuando a leggere ho saputo che vivi a Torino o nei dintorni. Tipico villaggio del paleolitico superiore senza nessun tipo di inquinamento! Ho letto anche la proposta che ti ha fatto jolao. Beh, non ha tutti i torti. In effetti, ritornare a vivere dentro una grotta e campare dei frutti del proprio orticello inquinamento non se ne produce per nulla. Ciao
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Le inesattezze mi risultano le sue...
Chi ti dice che non stia già vivendo dei frutti del mio orticello ??? La provincia di Torino non è solo Torino.. e ti assicuro che in alcuni angolini si vive veramente bene. Come se non meglio che in Sardegna.... almeno ci evitiamo i bombardamenti !!!
Ciao
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Modificato da - Nostalgia in data 09/03/2011 17:03:50 |
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twingo71
Utente Medio
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Inserito il - 09/03/2011 : 17:14:10
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| Nostalgia ha scritto: Le inesattezze mi risultano le sue... Chi ti dice che non stia già vivendo dei frutti del mio orticello ??? La provincia di Torino non è solo Torino.. e ti assicuro che in alcuni angolini si vive veramente bene. Come se non meglio che in Sardegna.... almeno ci evitiamo i bombardamenti !!!
Ciao
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Certo, però non mi hai ancora detto nulla su quello che ho scritto in merito all’intervista fatta al radiologo Migaleddu il 14 marzo 2004. Ciao
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Nostalgia
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Inserito il - 09/03/2011 : 17:21:42
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| twingo71 ha scritto:
| Nostalgia ha scritto: Le inesattezze mi risultano le sue... Chi ti dice che non stia già vivendo dei frutti del mio orticello ??? La provincia di Torino non è solo Torino.. e ti assicuro che in alcuni angolini si vive veramente bene. Come se non meglio che in Sardegna.... almeno ci evitiamo i bombardamenti !!!
Ciao
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Certo, però non mi hai ancora detto nulla su quello che ho scritto in merito all’intervista fatta al radiologo Migaleddu il 14 marzo 2004. Ciao
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La mia opinione l'ho ripetuta più volte...
Su Quirra come su altri posti e questioni può essere tutto e il contrario di tutto !
Le indagini e gli studi che hai riportato tu per quanto mi riguarda lasciano il tempo che trovano... come a te quelle che ho riportato io.
La differenza fra noi due è che tu credi che la verità salterà fuori, io l'esatto contrario, cioè che si farà di tutto per nasconderla, celarla, truccarla !!
Non ho altro da aggiungere....
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jomaru
Salottino
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Inserito il - 09/03/2011 : 18:09:16
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| Nostalgia ha scritto:
| jomaru ha scritto:
Personalmente credo che sia giusto attendere la fine dell'inchiesta della magistratura, senza cedere a giudizi affrettati e poco sereni. Quando si parla di basi militari, emergono vecchie ruggini ideologiche che nulla hanno a che vedere con la premura per la salvaguardia della salute dei sardi. Il problema dei dardi all'uranio impoverito, non riguarda tanto la radioattività (molto bassa), quanto la loro tossicità dopo l'esplosione (molto alta). Potremmo paragonare l'effetto ai danni derivanti dall'amianto. Una cosa è certa: dai racconti degli addetti ai lavori emerge una scarsa attenzione alla sicurezza, dovuta alla quasi totale mancanza di equipaggiamenti consoni a trattare materiali simili in teatri contaminati. Il problema potrebbe essere risolto alzando il livello di guardia: se ogni giorno ci sono nel mondo persone che maneggiano, uranio, antrace, polonio, ecc. senza ammalarsi significa che basta adottare le necessarie contromisure.
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Non basta quando non ti puoi fidare di niente e di nessuno !! Non basta !!
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D'accordo, capisco diffidenza e pessimismo, ma chiudere le basi domani non è possibile. Lo Stato italiano è tenuto a rispettare gli accordi internazionali, non può fare altro che pretendere dalle forze armate di adottare ogni accorgimento a disposizione per tutelare la salute di chi opera o vive nei pressi della base. Il resto lo rispetto, ma mi sembra l'ennesimo tentativo antimilitarista. Chiudere la base arrecherebbe solo discredito alla Nazione in seno alla Nato e danno economico all'area in questione. Ha fatto più danni alla salute dei sardi il petrolchimico di Ottana che il poligono di Salto di Quirra...saluti
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moctar
Utente Normale
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Inserito il - 09/03/2011 : 18:14:55
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Mi piace proprio il calore con cui sia twingo71 che nostalgia portano avanti le loro rispettive convinzioni. Ma ad entrambi pongo la stessa domanda: Ciascuno di voi sarebbe disposto a cambiare la propria opinione se le vostre tesi si mostrassero infodate? Vi faccio questa domanda perche' quando si va alla ricerca della verita' si deve essere disposti ad accettarne una diversa da cio' di cui si era convinti. cari saluti
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