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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 29/12/2010 : 18:27:55
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Dunque Maurizio ...ho fatto una passeggiata partendo dal parcheggio della spiaggia di rena maiori in direzione (isola dei porri stintino l'asinara giusto per darti un'indicazione) camminando sul promonbtorio che costeggia il mare a circa mezzora di camminata ( molto orientativamente ) ho notato queste strutture ...pensi che sia qualcosa di interessante ? le copelle più piccole hanno un diametro di 10 cm a occhiometro mentre quella rettangolare diciamo che sempre a occhiometro è un 40 x 25 , il foro circolare ha un diametro di circa 35 cm . Non so dirti di più perchè andavo di fretta ...comunque mi è capitato altre volte di notare dei manufatti simili. In zona di Thiesi in partricolare ho visto sulla cima di un piccolo rilievo delle strutture più regolari di quest'ultime e diversi lacheddos in pietra disseminati ...appena posso sempre se vi interessa posterò le foto.
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 29/12/2010 : 18:43:38
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@ Lessà Occhio che è una roccia sedimentaria... E si scheggia! ;) Poterci mettere i polpastrelli potrebbe essere dirimente. T.
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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum. |
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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 29/12/2010 : 18:58:32
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Altre strutture in territorio di thiesi ...abarbicate sulla sommita di un piccolo rilievo quasi inaccessibile E' davvero molto particolare .. Immagine:
84,56 KB Si nota male però con più attenzione è il resto di un bacile ...ne ho notato diversi sparpagliati su un francobollo di terra .. Immagine:
73,46 KB
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 29/12/2010 : 18:59:22
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Sì e no. Sì: Credo che siano interessantissimi e mi farebbe piacere vedere altre tue foto, visto che sei disponibile. Segui il buon consiglio di Lessà e firmale, così restano tue: è sempre meglio. No: so molto poco delle coppelle e degli scavi antichissimi (perché tali credo debbano essere). Credo che quasi tutti ne sappiano più di me...
Però (tanto per conversare un poco, perché riguarda questo argomento solo collateralmente), mi risulta che la prima ondata di popolamento della Sardegna, nel Paleolitico Superiore, sia presumibilmente "scesa" dalla Corsica, costeggiando le montagne corse da Est e proseguendo su una lunga e sottile fascia costiera (allora emersa), senza potere penetrare nella Corsica propria e proseguendo quindi verso quella che oggi è la Sardegna (allora congiunta in un'unica isola Sardo-Corsa, per via del più basso livello del mare). Una delle prime terre sarde che questa piccolissima ondata di persone (si calcola meno di 2.000 unità in tutto) sarebbe stata l'Anglona ed il nord dell'isola, dove avrebbero reperito la selce ed iniziato un commercio trans marino con le genti lasciate in continente (liguria, toscana)... Solo molto più tardi si sarebbero spinti più a sud, trovando l'ossidiana e quindi prolungando ed estendendo l'entità dei propri commerci. Infatti, a differenza dell'estensione dell'ossidiana di Lipari, l'ossidiana sarda ripercorre a ritroso il percorso effettuato dalla prima ondata di popolamento... Insomma: io non lo so proprio, confesso, ma non mi stupirei se quelle cose che tu hai visto fossero proprio così tanto antiche... Ciao ed auguri per il nuovo anno!
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 29/12/2010 : 20:01:06
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| Trambuccone ha scritto:
@ Lessà Occhio che è una roccia sedimentaria... E si scheggia! ;) Poterci mettere i polpastrelli potrebbe essere dirimente. T.
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Leggi meglio cosa ho scritto T.
Salude.
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Il mio Blog sulla rievocazione storica, il combattimento, e la ricostruzione Nuragica: http://sardinianwarrior.blogspot.com |
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Sitzikid
Utente Normale
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Inserito il - 29/12/2010 : 23:59:42
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Saludi e trigu a tottusu!
Alcune precisazioni inerenti al "Coppellismo" ed alla sua diffusione in Sardegna. Le foto postate di Thiesi vengono spesso associate (a mio avviso sbagliando!) a quelle rinvenute a "Is Conzas" nel territorio di Ittireddu. Non differenziano per tipologia, al contrario per la profondità. La profondità spesso è una discriminante importante per capirne l'uso e la funzionalità! Per il signor Maurizio. Le migrazioni da e per la Sardegna alla fine del Paleolitico avvengono attraverso due canali preferenziali: il corridoio corso-toscano e quello afro-iberico. Anche qui gli studiosi si dividono, non pensando tuttavia ad una loro contemporaneità. con una sola, anche qui discriminante, l'ossidiana. La via dell'Oro Nero (la selce aveva invece un consumo ed uso limitato, perlopiù interno) è la corsia preferenziale per il contaminarsi di Megalitismo e Religioni. L'unica obiezione: almeno in Sardegna si sviluppa in prevalenza dal Sud verso il Nord. Il Perchè? E' ancora tutto da scoprire. La più alta concentrazione di Coppelle, Vaschette, Canaletti, Menhirs, Dolmen, Covecadas è presente tra Trexenta, Marmilla e Sarcidano. E' una percentuale altissima. Cito a caso: Goni e Gesico (l'antico marchesato di San Tommaso), Siddi, Gesturi, Barumini, Laconi, Senis, Villa Sant'Antonio, Ruinas, Genoni, Orroli, ecc,ecc. Ma vi è anche la Barbagia di Seulo, l'Ogliastra (con il bellissimo altare coppellato di San Giuseppe tra Santa Maria Navarrese e Baunei), l'altare di Monte D'Akkodi, "Su Para e Sa Mongia" di Sant'Antioco, Samassi, Villanova, Ballao, Thiesi, Perfugas, Ittireddu, Oliena. Anche se qui in misura minore, ma sempre significativa. Insomma è un mondo tutto da scoprire e da studiare con più attenzione e meno prosopopea. Non si può comprendere appieno la civiltà Nuragica se prima non si risolve il mistero dei Sardi Coppelliti! Questo periodo è il vero "medioevo sardo", da indagare e studiare. Manca l'anello di congiunzione tra le due civiltà, anche se, dal punto di vista religioso e spirituale, il Nuraghe ed il Pozzo Sacro può veramente costituire la naturale evoluzione della Coppella, la naturale evoluzione di una popolazione autoctona, che come tutte le popolazioni isolane, lo fa entrando in contatto con altre genti che per forza arrivavano dal mare. Chissà se e quando la Sardegna Nuragica è entrata a far parte della lista delle "Isole canaglia"! Resistemmo per parecchio tempo, grazie anche all'immagine di una possente civiltà che il solo avvistamento delle migliaia di Torri, trasmetteva a chi veniva dal mare. Ecco con molta umiltà chiedo il rispetto per la Storia e chiedo il rispetto tra di noi stessi Sardi. Rispettiamoci di più! Il confronto ed il dialogo valgono più di qualsiasi altra cosa. Rispetto reciproco e niente più litigi. E che il 2011 sia veramente l'anno delle aperture mentali, anche verso queste importanti incisioni della pietra!
Che Maimone ci illumini! Bonu annu 2011 a tottusu! A si biri mellus!
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 30/12/2010 : 08:31:13
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Non ho notizie di un corridoio afro-iberico (nei riguardi della migrazione verso la Sardegna, intendo). Non lo dico polemicamente, sia chiaro: sono moltissime le cose di cui non ho notizia. Avevo sempre inquadrato il Megalitismo come molto più che una semplice tecnica edilizia: credo sia stato uno dei primi e grandi movimenti di pensiero che l'essere umano habbia portato a sviluppo, includendovi la religione. Nei miei giri ho visto diversi "altari preistorici" (come vengono talvolta chiamati: ad esempio quello di S. Maria Navarrese, che fu il primo che visitai)... Ma, chiacchiere e facezie a parte: esiste, che tu sappia, una cartina che illustri e riassuma la distribuzione sul territorio di queste coppelle e simili? Mi sai indicare dove reperirla eventualmente? oppure: visto che tu hai molte notizie al riguardo, saresti in grado di fare tu una cartina del genere? (Se sì, eventualmente possiamo passare alla comunicazione privata, per non annoiare gli altri...) Lo chiedo, perché credo che sia estremamente importante (ai fini di un maggiore chiarimento delle modalità con le quali si è popolata la Sardegna e per valutare l'effettiva distribuzione della stessa nel territotio) avere una rappresentazione grafica quanto più possibile precisa delle modalità con le quali i ProtoSardi manifestavano e segnalavano la loro presenza, attestandone la proprietà... Il rispetto, profondo e vero, per una terra e per la popolazione che la abita, si esprime anche con uno studio serio e documentato dell'ambiente e delle antiche tracce che ancora vi sono impresse... Quindi credo che tutti accogliamo volentieri il tuo invito e ricambiamo affettuosamente i tuoi auguri! Maurizio
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kigula
Moderatore
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Inserito il - 02/01/2011 : 13:30:18
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| Messaggio di Còdula.in.conca
Questa singolare fontana si trova nel territorio di V Monteleone .... E' qualcosa di nuragico? qualcuno sa cos'è precisamente? Grazie
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Potrebbe trattarsi di una fonte nuragica, mi ricorda diverse cose che ho già visto, ma per dirlo con esattezza bisognerebbe vederla e dare un'occhiata attorno. Ma l'acqua dove sgorga? C'è qualche altra cosa dietro o attorno? I casi di continuità d'uso di fonti nuragiche (non parlo di fonti sacre ma soprattutto di quelle per l'approviggionamento idrico) sono molto numerosi, talvolta le si ritiene recenti ma in realtà sono strutture antichissime riutilizzate, riadattate e ristrutturate nel tempo.
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tholoi
Salottino
Moderatore
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Inserito il - 02/01/2011 : 19:31:58
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| Messaggio di Còdula.in.conca
Questa singolare fontana si trova nel territorio di V Monteleone .... E' qualcosa di nuragico? qualcuno sa cos'è precisamente? Grazie
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Ciao a tutti e buon anno. Se qualcuno mi dicesse che si trovava sul fondo di una fonte nuragica non avrei niente in contrario. Appena ho visto l'immagine mi è venuta subito in mente la fonte di Su Lumarzu:
Interessante nella foto di Codula il canale di scolo in alto a destra che già avete citato, mi piacerebbe vedere poi un dettaglio della protuberanza ricoperta di muschio diametralmente opposta alla principale canaletta di scolo, il fondo è molto sporco forse si potrebbe scorgere una piccola vaschetta di decantazione.
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igiemme
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Inserito il - 03/01/2011 : 12:10:49
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Auguri di buon anno a tutti gli utenti del forum!
| Còdula.in.conca ha scritto:
Altre strutture in territorio di thiesi ...abarbicate sulla sommita di un piccolo rilievo quasi inaccessibile
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In effetti ricordano Sas Conzas di Ittireddu, ma quelle strutture mi pare siano essere delle cisterne e quindi con una maggiore profondità. Non potrebbe trattarsi di semplici urne funerarie di epoca romana? Seppure disposte diversamente, non sono molto dissimili da questi esempi di Bonaera-Sos Laccheddos in territorio di Sedilo..
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 03/01/2011 : 12:56:38
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| kigula ha scritto:
| Messaggio di Còdula.in.conca
Questa singolare fontana si trova nel territorio di V Monteleone .... E' qualcosa di nuragico? qualcuno sa cos'è precisamente? Grazie
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Potrebbe trattarsi di una fonte nuragica, mi ricorda diverse cose che ho già visto, ma per dirlo con esattezza bisognerebbe vederla e dare un'occhiata attorno. Ma l'acqua dove sgorga? C'è qualche altra cosa dietro o attorno?
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cioa tutti e buon 2011! avevo già chiesto, ma a quanto pare Codula deve ancora visitare il sito. Di quali altre fonti nuragiche parli?
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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 03/01/2011 : 13:27:00
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se ti riferisci a quelle di Thiesi escludo qualsiasi utilizzo che non sia quello cultuale......sono posizionate sopra un promontorio (un cucuzzolo) difficilmente accessibile all'uomo e anche alle bestie...chi ha fatto quel lavoro in quel luogo impervio doveva essere spinto da motivazioni religiose
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 03/01/2011 : 15:46:45
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| tholoi ha scritto:
| Messaggio di Còdula.in.conca
Questa singolare fontana si trova nel territorio di V Monteleone .... E' qualcosa di nuragico? qualcuno sa cos'è precisamente? Grazie
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Ciao a tutti e buon anno. Se qualcuno mi dicesse che si trovava sul fondo di una fonte nuragica non avrei niente in contrario. Appena ho visto l'immagine mi è venuta subito in mente la fonte di Su Lumarzu:
Interessante nella foto di Codula il canale di scolo in alto a destra che già avete citato, mi piacerebbe vedere poi un dettaglio della protuberanza ricoperta di muschio diametralmente opposta alla principale canaletta di scolo, il fondo è molto sporco forse si potrebbe scorgere una piccola vaschetta di decantazione.
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Bravo tholoi e brava chigula! Io ho già visto questa fonte anni fa "Su Cantaru e sa chiterra" se non sbaglio, nei pressi ci sono anche dei conci a T. Esattamente si tratta di un fondo di fonte, anche quello di su tempiesu è simile. Si dice che siano usciti anche un bel po di bronzi da questa fonte...forse anche le due navicelle da Villanova Monteleone.
L'altro è un insediamento di thiesi che si chiama Mont'e Mesu... ma è roba romana! Non ha niente a che vedere con il coppellismo.
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 03/01/2011 : 15:50:27
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| Còdula.in.conca ha scritto:
se ti riferisci a quelle di Thiesi escludo qualsiasi utilizzo che non sia quello cultuale......sono posizionate sopra un promontorio (un cucuzzolo) difficilmente accessibile all'uomo e anche alle bestie...chi ha fatto quel lavoro in quel luogo impervio doveva essere spinto da motivazioni religiose
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C'è un tempio romano là sopra...ci sono anche degli scalini scavati nella roccia e diverse soglie...
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Sitzikid
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Inserito il - 03/01/2011 : 23:38:28
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Saludi e trigu a tottusu!
Intervengo poco non è mio costume, rispondere. Intendo solo fare qualche precisazione sull'argomento! Davo quasi per scontato che tutti avessero individuato nello "scacciapensieri fittile" un'aplique di una fonte, un tempio a pozzo o di una semplice "mitza" (sorgente)! Per la cronaca uno dei 7 che finora sono stati censiti in Sardegna, quello di Gesico è a pochi metri da una Sorgente naturale e a circa 800 metri da un pozzo sacro censito dalla soprintendenza. Il tema comunque è sempre lo stesso: coppelle ed acqua. La loro somma ovviamente riconduce a qualcosa di intimamente religioso, vista la scarsa e modesta funzione pratica ed utilitaristica degli oggetti in questione! Ci sono due importanti testimonianze a tal proposito. La prima è lo stesso pozzo sacro di Santa Cristina. Non è forse una grande coppella scavata nella roccia, la parte finale osservabile dall'ultimo gradino? La seconda. Sempre nel mio paese sulla sommità del Monte Corona (oggi San Mauro) esisteva fino al 1627 una gigantesca coppella del diametro di 1,5 metri ed una profondità di 1.2 m. Risulta dalla documentazione relativa all'edificazione dell'omonima chiesetta. Stupì addirittura il Rettore di allora, che non riuscendo ad attribuirle una funzione pratica, penso bene di farla picconare e smussandola per darle una forma quadrata e costruirne un'abbeveratoio per i cavalli. Alla fine dell'800, non contenti (e si dice anche in cerca de su "scussroxiu"!) ultimarono i lavori a suon di dinamite! Per fortuna ignorarono le migliaia di Coppelle, Vaschette e Canaletti, sparsi in lungo ed in largo del pianoro e quella Coppella divenne così pozzo! Tutto documentato, nei minimi dettagli e nei minimi particolari, compresi i dubbi de "S'Arrettori" sulla funzionalità di queste straordinarie opere dell'ingegno dell'uomo. Is Conzas: beh mi pare di aver detto che la discriminante che avevo posto e che ne fanno una Coppella rituale, era proprio la profondità. Alcuni decenni fà le fotografammo per un bellissimo (sono di parte!) libro della collana Banco di Sardegna. Vi ricordate la copertina celeste dell'Antiquarium Arborense? Se vi leggete quelle poche righe, vi renderete conto che il dibattito da allora ha fatto pochi progressi, quindi non vi fermate ai semplici ragionamenti ed andate oltre, indagate senza paraocchi mi raccomando! A Mirko dedico l'ultima parte del pistolotto (che mi ricorda, molto su Predicadori de Carnevali, in Biddamara!)! Certo che c'entra con il Coppellismo! Il fatto che nei pressi ci siano resti Romani o costruzioni Cristiane, non è un valido motivo per escluderlo, anzi! E ti dirò di più recentemente ne abbiamo discusso con alcuni archeologi di Susa (Torino) e loro ne sono la riprova. Con Susa ci accomunano coppelle e l'altezza sul livello del mare 501 metri per entrambi. Ma loro hanno dentro la Città un bellissimo altare coppellato posto proprio in centro, a pochi metri dal famoso Arco di Augusto e più precisamente sotto l'arco principale di ciò che rimane delle Terme Graziane. E' un posto incredibile, che mi ha profondamente colpito, per molti motivi. Sulla grande roccia sono scolpite numerose coppelle unite da molti canaletti, alcune sicuramente più antiche che si vedono appena altre più moderne vengono fatte risalire all'età del ferro per la loro forma e lavorazione. Loro parlano di "epoca celtica", riferendosi in particolare al popolo dei COZII che abitava queste zone. Ci sono poi anche delle vaschette quadre. Come dire la sovrapposizione delle religioni, va indigata e collocato nel giusto ordine, ma il contesto iniziale ed originario rimane. Come dire ancora viene prima la religione o il mito fondativo sulla quale essa stessa si regge? Incidere la roccia e le coppelle era per i Sardi Coppelliti un poco come pregare, un modo per venire a contatto con "Soberanu" senza intermediari (il sopranaturale così anche voi lo chiamate?) in posti dove si sente e respira la sacralità del luogo. Poi, ovviamente tutto si evolve, si raffina fino a scomparire del tutto, mischiandosi, confondendosi, sovraponendosi. Finiamo il censimento di queste meravigliose incisioni sulla roccia, non mancheranno certamente le sorprese!
A si biri mellus
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