Forum Sardegna - Mostra - Il Popolo di Bronzo - Gesico
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Nota Bene: A Orani (Nuoro) si tesseva una singolare stoffa con ordito di lino e canapa e trama di lana nera di pecora, mediante una tecnica ,diversa da quella dell'orbace, che dava una superficie lucida e quasi iridescente. Il tessuto era utilizzato per la gonna nuziale e festiva ed era detto ISCARRAMAGNU , con termine che deriva dal bizantino " scaramanion" riferito a preziosi abiti di corte. La medesima stoffa si ritrova in costumi popolari spagnoli.



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 Evento: Mostra - Il Popolo di Bronzo - Gesico
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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 30/11/2010 : 17:21:46  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Ciao, Gian Piero, e bentrovato!

Per quanto concerne il rassegnarsi, mi sono già rassegnato da tempo! Da quando ho sentito sproloqui incredibili ed assolutamente marziani, trattati alla stregua di lezioni magistrali, in circoli che si ritengono d'intellettuali.

Non a caso mi sto impegnando - nel mio piccolo, ma veramente piccolo - nell'impresa di dimostrare che chiunque possa svelare un "falso"....
Qualche cosa in quello che tu scrivi, però, mi fa comprendere che non mi sono spiegato bene...
Fammi rileggere bene e riordinare le idee.
MF







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 30/11/2010 : 18:22:23  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Il primo punto è semplice: è più facile dimostrare falso qualche cosa che è falso, errato o male impostato, piuttosto che dimostrare vero qualche cosa che è vero.
Sembra una fesseria, detto così, terra-terra, ma non lo è...
Significa che molto più spesso puoi non credere in una teoria, un assunto, un'ipotesi, una ricostruzione storico- archeolgica, perché ragionandoci su fa acqua da troppe parti, è debole in troppi punti, non coincide con alcuni punti o fatti provati, etc.
Mentre invece - specialmente su certi argomenti - è molto più difficile offrire la prova schiacciante, quella che zittisce tutti ed è proprio questo strano fenomeno che ti permette di sfidare tutti dicendo: "cambierò idea solo quando mi daranno la prova definitiva e convincente".

Inutile dire che molti periodi storici (ed il periodo Neolitico sardo, "Nuragico" e post-Nuragico sono ottimi esempi di ciò) si prestano a numerose illazioni, ricostruzioni differenti ed ipotesi anche azzardate.
Alcuni - per questo motivo - si ritengono autorizzati a spararle grosse. L'unico procedimento logico, accettabile, è quello di considerare le varie "tesi" (alcune delle quali non hanno diritto a chiamarsi tesi!) nella competitività dei singoli elementi in quanto a verosimiglianza e credibilità, o almeno a possibilità di essere.

L'argomento di cui stiamo parlando è una mostra, che serve per mostrare, tu dici: dici bene. Ma mostrare che cosa?
La realtà dell'epoca, forse?
[Non lo è. Non è scientifico, è fuorviante, è sbagliato, di nessun interesse per un archeologo, per uno storico, per chi s'interessa sperimentalmente della ricostruzione, per chi desidera ricostruire in modo preciso quell'epoca, quei costumi e quella realtà sarda, (del periodo del Ferro primo e tardo)].
Che cosa allora?
Bei costumi, colorati e fantasiosi, esteticamente ben fatti, basati liberamente sull'interpretazione personale dei bronzetti sardi?
Sì, e sono bellissimi.
[Questo, sì: ed ecco gli elogi: Angela è un'artista di gusto ed ha allestito una Mostra di immagini piacevoli, dove si può passare un po' di tempo ammirando belle cose e fantasticando. Perfetto!].

In conclusione: ha fatto bene. Non fa male a nessuno. Ha anzi ottenuto risultati positivi: la promozione del posto, che peraltro è ameno e piacevole, e l'occupazione del tempo libero di molte persone, in una manifestazione sociale serena e godibile, adatta a tutti...

Io metto certamente sullo stesso piano tutti i monumenti preistorici della Sardegna e li considero tutti degni della massima attenzione: non ci vuole coraggio a fare questo.

La funzione del nuraghe è stata trattata in altri posts e non credo sia questo il posto giusto nel quale ripetere cose già dette altrove: saremmo richiamati all'ordine dai moderatori. Vorrei però specificare che - quando parlo di guerra puerile - mi riferisco al vecchio discorso (appunto, puerile) della sentinella nella garitta di guardia del nuraghe che "ha lo scudo a sinistra e la spada a destra, mentre chi entra gli offre necessariamente il fianco" e così la sentinella può ucciderlo, etc.etc.....
Io ribadisco che credo nella polifunzionalità del Nuraghe, ma mi fermo qui, perché il discorso è lungo, già trattato altrove e - soprattutto - ancora irrisolto.

Ho il massimo rispetto per miti e leggende di qualsiasi FolkLore, sia esso sardo oppure no. Tratto la cosa con la massima serietà, sempre.

Non nutro alcun rispetto, invece, per chi inventa e propaga fesserie a scopo di lucro, a scopo di promozione personale (per vari motivi: la promozione personale porta con sé molti ed insospettati vantaggi) o - meglio ancora - a scopo di promozione di un movimento di pensiero (non intendo affatto qui riferirmi ad Angela, sia chiaro!) o politico.

Questi sono principi generali, sui quali - credo - è difficile non trovarsi d'accordo...

Riconosciuti determinati pericoli - che sono diventati molto di moda in Sardegna recentemente, ecco perché mi attivo (e ripeto: forse anche un poco troppo, lo ammetto) ogni qual volta sento un profumo di "troppo bello, ma troppo poco vero"... Forse dovrei starmene più tranquillo, proprio per i motivi che dici tu: quali persone credono in certe verità apocrife?

Spero che Angela non mi odi, dopo tutto questo: credo che ne abbiamo parlato veramente troppo tra noi e per niente con lei (come invece sarebbe giusto e mi piacerebbe molto fare) e vorrei smettere. Sono sinceramente convinto che la "sua" mostra sia una bella manifestazione a cui intervenire e se fossi in Sardegna ci andrei, con molta curiosità e con la ferma intenzione di partecipare costruttivamente. I salti in avanti - in ogni campo - si fanno mettendo insieme i risultati di varie esperienze e le osservazioni effettuate da vari punti di vista. In realtà, credo che di questo abbia bisogno la mostra.







Modificato da - maurizio feo in data 30/11/2010 18:39:20

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 01/12/2010 : 00:30:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In linea di massima sono perfettamente d’accordo: il tuo ragionamento è anche il mio e, credo, di tanti altri (e questo non meraviglia). Tuttavia invece è proprio nelle conclusioni che possiamo essere più o meno distanti.
Intanto bisogna vedere caso per caso: a quale teoria ci si riferisce e vedere perché una teoria fa acqua da tutte le parti. Per esempio: io in tutta onestà posso vedere debole una ipotesi e tu vederla molto solida e provata, o viceversa. Allora c’è soltanto una cosa da fare (sto scoprendo “l’acqua calda” ), chiarire il proprio punto di vista e mostrarne i punti di forza confrontandoli con altre ipotesi. “
Secondo: "cambierò idea solo quando mi daranno la prova definitiva e convincente". Questo vale per tutti e ci riporta a quanto già detto.
Se non c’è una prova schiacciante è inutile insistere, si rimane sempre nel campo delle ipotesi. Si può condividere solo quello che appare evidente. Per esempio: “i nuraghe sono delle costruzioni megalitiche”. Poi se uno li ritiene delle fortezze e un altro dei templi, ambedue avranno un’insieme di motivi per ritenere valida la sua ipotesi ma qualcuno sarà in errore. Chi?
Teniamo presente, sempre per rimanere “terra terra”, che niente è provato se non ci sono documenti scritti affidabili e sicuri. Allora? allora gran parte della preistoria (in tutto il mondo) si basa su ipotesi più o meno valide ma soggette a critiche, a cambiamenti e rifacimenti a seconda dello studioso di turno o a nuove scoperte. Ecco che fra i dubbi qualcuno ne appproffitta e “le spara grosse”. Troppo comodo
Ma, secondo me, se uno fa ragionamenti su basi chiaramente sbagliate e prive di logica, non è difficile smascherarlo.
Io metto certamente sullo stesso piano tutti i monumenti preistorici della Sardegna e li considero tutti degni della massima attenzione: non ci vuole coraggio a fare questo”. Sì, non ci vuole coraggio, anzi e qualcosa di estremamente logico ma, evidentemente, non mi sono spiegato bene.
Intendevo dire non come monumenti in quanto tali, ma come significato nell’ immaginario popolare, per ciò che sono state nei tempi antichi.
Mi ripeto: dire che le “Domus” erano le abitazioni di piccole donne, ricche, dispettose e dotate di poteri magici (non le paragonerei alle “fate”, semmai agli “gnomi” delle leggende nordiche in versione femminile), dire che le “Tombe dei Giganti” erano sepolture di (o per) esseri giganteschi) è una cosa. Dire che i Nuraghe erano delle fortezze è un’altra. Infatti le prime due fanno parte dell’immaginario popolare e nessuna persona sana di mente e appena istruita può credere a queste leggende. La terza (i Nuraghe = forteze) è una ipotesi scientifica tutt'altro che priva di fondamento. In questo senso, ci vuole molto coraggio e non poca fantasia a mettere sullo stesso piano questi 3 tipi di monumenti preistorici. Ecco il motivo della divagazione: evidenziare la differenza sostanziale fra credenze popolari prive di senso logico e teorie verosimili, credibili e accreditate da numerosi studiosi. La precisazione è doverosa.
Un’ultima osservazione “. Tu dici:
“Non nutro alcun rispetto, invece, per chi inventa e propaga fesserie a scopo di lucro, a scopo di promozione personale (per vari motivi: la promozione personale porta con sé molti ed insospettati vantaggi) o - meglio ancora - a scopo di promozione di un movimento di pensiero (non intendo affatto qui riferirmi ad Angela, sia chiaro!) o politico”

Questo mi sembra giusto per chi “inventa e propaga fesserie a scopo di lucro, a scopo di promozione personale”, ma dire che qualcuno lo fa “a scopo di promozione di un movimento di pensiero o politico”, è discutibile: per quanto riguarda la Sardegna ci sono tanti argomenti reali, credibili e riconosciuti da tutti a cui possono abbondantemente attingere "movimenti di pensiero o politici", che non hanno bisogno perciò di ricorrere a forzature, fesserie, o invenzioni di sorta. I nuraghi, per esempio, che siano templi, magazzini o fortezze, per i movimenti suddetti sarebbe del tutto indiferente. Sono una peculiarità della Sardegna, e tanto basta.

Abbiamo divagato un po’ … ma si sa, è difficile rimanere strettamente attinenti ad un argomento iniziale, perché in ogni discussione, c’è sempre la tendenza a fare riferimenti diversi, vuoi per fare delle analogie, vuoi per spiegarsi meglio (almeno nelle intenzioni) e questo, apparentemente, può portare lontano.
Non credo che questo sia un buon motivo per essere bacchettati dai Mod … si è visto di molto peggio!

L’importante è però rientrare nell’alveo originale
Sì, esatto: una mostra non ha necessariamente pretese scientifiche, ma il suo scopo è semplicemente quello di esporre al pubblico qualcosa di piacevole e/o di interessante. Ma non vedo cosa ci sia di disdicevole, antiscientifico o fuorviante nel definire
Formidabile il “Popolo di Bronzo”! e presentare la Mostra come "frutto dell’appassionato lavoro dell’artista Angela Demontis, in collaborazione con la Provincia di Cagliari, che ha creduto fermamente nell’ambizioso progetto di riprodurre in dimensioni reali i personaggi raffigurati dalla piccola statutaria nuragica in bronzo, i famosi bronzetti, con i loro abiti, le armi e gli accessori utilizzati dagli uomini e dalle donne di tremila anni fa.

Con quest’esposizione si intende proporre una possibile ricostruzione di armi, abiti, accessori e utensili nuragici, realizzati con i materiali e antiche tecniche di lavorazione
……..
L’uso di tali materiali in epoca antica è avvalorato da citazioni storiche che ne testimoniano l’impiego. Proprio lo studio del piccolo “esercito” di bronzo ci fa vedere come dovevano essere abbigliate le persone in epoca nuragica, come una sorta di scatti “fotografici” dell’epoca.

Attraverso un’attenta analisi delle statuette di bronzo si acquisiscono informazioni sull’articolazione sociale e sui mestieri di una società che veniva a contatto con diversi popoli dell’area mediterranea e che da questi contatti e confronti culturali acquistava e proponeva a sua volta stimoli importanti per la crescita e lo sviluppo delle diverse etnie.

La Mostra …… mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’immenso patrimonio culturale ed archeologico che il territorio offre, al fine di dare nuovo slancio al turismo archeologico"

………
Con questa nuova iniziativa Gesico e la Trexenta si pongono alla ribalta non solo per il turismo enogastronomico ed archeologico, ma per un nuovo modo di intendere l’identità di un Popolo: il nostro!

Bellissima iniziativa.
Ad Angela faccio i migliori complimenti e ad essa va tutto il mio rispetto e la mia approvazione, anche se non la conosco e non ho avuto la possibilità di visitare la sua mostra
Io stesso in gioventù (potevo avere si e no 16 anni), dipingevo i “bronzetti”, in rilievo con pittura all’olio su mattonelle di ceramica. Piacevano molto, e io mi sentivo intimamente appagato, ma non volevo dimostrare niente: raffiguravo solo delle cose realmente esistenti che sapevo rappresentavano l’identità di un Popolo: “il Nostro Popolo”
Turritano






  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Sitzikid

Utente Normale


Inserito il - 01/12/2010 : 01:19:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Sitzikid Invia a Sitzikid un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Saludi e trigu a tottus,

che dire amici! Semplicemente non me l'aspettavo! Al Convegno di chiusura, che ha segnato anche l'inizio del Seminario, si sono accreditati ben 77 ragazzi provenienti da tutta la Sardegna. Per gli altri appassionati che hanno assistito è stato un bello spettacolo il solo sentirli intervenire e mostrare interesse verso queste tematiche a noi molto care. Alla Mostra, ancora una volta graditissima e ben guidata dalla bravissima Angela, ha partecipato tanta gente e tra loro un ospite di eccezione: Alexander Bondarenko, Sindaco della Municipality of Akhtanizovskaya della Federazione Russa. Alexander è stato pure lui una autentica rivelazione. Sindaco-Archeologo, ha tenuto i partecipanti incollati per circa 45 minuti davanti allo schrmo. Preparatissimo! Ci ha mostrato le foto della loro campagna scavi e dei loro reperti che vi assicuro, non hanno nulla da invidiare ai nostri. E vi dirò che per certi versi, ci accomunano non poco! La Preistoria Sarda è molto simile alla loro e qui non si tratta, vi assicuro, solo delle cosiddette "idee elementari" per le quali la conoscenza di un popolo non nasce dalla solo equazione spazio-tempo delle stesse idee! Insomma, pur non conoscendoci o meglio dire frequentandoci, scavare coppelle, incidere rocce, canaletti, vaschette ci accomunano. Appena posso vi posto qualcosa!

Per il momento, a si biri mellus!






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: TREXENTA  ~  Messaggi: 82  ~  Membro dal: 03/11/2007  ~  Ultima visita: 05/12/2012 Torna all'inizio della Pagina

Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 01/12/2010 : 01:53:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
antiche tecniche di lavorazione
……..
L’uso di tali materiali in epoca antica è avvalorato da citazioni storiche che ne testimoniano l’impiego.


Il punto è questo Turri.
Solo questo.


Saludi







  Firma di Lessa 
"La storia scritta dai vincitori non può dire cose giuste"

Il mio Blog sulla rievocazione storica, il combattimento, e la ricostruzione Nuragica: http://sardinianwarrior.blogspot.com

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 941  ~  Membro dal: 20/01/2009  ~  Ultima visita: 19/01/2018 Torna all'inizio della Pagina

Sitzikid

Utente Normale


Inserito il - 08/12/2010 : 01:59:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Sitzikid Invia a Sitzikid un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Saludi e trigu a tottus!
Intanto che il "Popolo di Bronzo" si è spostato a Teti, continuano con successo a Gesico i seminari inseriti nel quadro del Progetto Comunitario South East ArcHeritage (http://www.open-med.eu/portal/it/ms_ARCHERITAGE.wp), finanziato dal programma ENPI CIUDAD, la Provincia di Cagliari - Assessorato al Turismo, capofila di una partnership composta da Enti provenienti da Italia, Tunisia, Romania e Federazione Russa,ha il piacere di invitarVi al ciclo di seminari di formazione “Rafforzamento delle competenze e della rete turistico-culturale Archeritage”.
Gli incontri per le giornate di venerdì 10 (ore 15:00 – 19:00) e sabato 11 (ore 9:00 – 13:00) presso il Centro Servizi S’Ulivariu di Gesico.
I seminari verteranno sulle seguenti tematiche:
La valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico della Trexenta, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano;
Storia ed archeologia in Trexenta: antiche produzioni e valorizzazione turistica Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche, Università di Cagliari.
e in particolare proporranno un focus su:
- il territorio della Trexenta e il patrimonio archeologico e monumentale;
- la valorizzazione delle potenzialità archeologiche e monumentali in chiave turistica;
- l’archeologia della produzione come strumento di promozione turistica del territorio
- l’esperienza della valorizzazione del patrimonio archeologico di Ortacesus;
I partecipanti al ciclo di seminari avranno la possibilità di entrare a far parte della rete ArcHeritage che promuoverà i servizi legati al turismo del territorio della Trexenta a livello Regionale, Nazionale, Europeo e Internazionale (vista la partnership con Enti che operano in Romania, Tunisia e Federazione Russa) . Questo permetterà di avere maggiore visibilità anche grazie alla pubblicazione di materiale promozionale ad hoc.
In allegato si trasmette il programma dei seminari e la scheda di partecipazione da inviarsi, laddove non lo avesse già fatto, via e-mail o Fax agli indirizzi sottostanti.
Nel ringraziarVi per la Vostra attenzione e con l’auspicio di incontrarVi a Gesico,

a si biri mellus!

Contatti:
OpenMed supporto tecnico.
Tel. 070/6403248
Fax 070/6402169
Mail: info@open-med.eu
www.open-med.eu

A.T. Proloco Gesico

Tel. 070/987124







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