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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 04/07/2012 : 22:23:55
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Rita ha detto: "Gona', non conosco questi due termini, grae e manueru; cugino per noi è: vradile (cugina: sorrastra) se di primo grado, ghermanu/a primargiu/a per cugino/a di secondo grado, ghermanu/a di terzo grado e oltre (un tempo anche ghermanitu/a, ma a quanto riferiscono gli anziani è vocabolo importato). Ma quale è il significato di grae e manueru?!" Grae vuol dire pesante dal latino "gravem" (non usate ad Orani l'espressione "ja ses grae" per dire "giá sei pesante" ?); anche in campidanese si dice "grai". Anche ad Orotelli per dire cugino in primo grado si dice "fradile" (anche nel campidanese di Sanluri si dice in maniera simile, "fradibi"), cugino in secondo grado ad Orotelli si dice "zermanu" o "malu primarzu", cugino in terzo grado si dice "manueru" (ad Orotelli c'é anche un detto: "manueru catzadicchelu" per dire che la parentela é ormai finita). Volevo fare un'osservazione su "vradile" che dite ad Orani, ad Orotelli cugino in primo grado é, come ho giá detto, "fradile" e si legge con la f in posizione assoluta. Peró per dire "il cugino" si scrive "su fradile" ma si legge "su vradile" a causa della lenizione (per cui f iniziale di parola preceduta da una parola terminante in vocale passa a v). Non sará cosí anche ad Orani ? Per dire cugina in primo grado anche noi diciamo "sorrastra" (nel campidanese di Sanluri si dice in una maniera abbastanza simile, "sorresta").
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Rita Niffoi
Utente Medio
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Inserito il - 04/07/2012 : 22:40:28
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Nel frattempo avevo aggiunto un secondo messaggio che non hai notato; si "grave" significa "pesante", però proprio nel senso proprio del termine, che pesa molto. Per dire che qualcuno è fastidioso, molesto, facilmente sentirai dire: ià ses lepiu! difatti l'antifrasi è usatissima. "Grave" significa anche "grave" come in italiano, ma direi che è appunto un italianismo. Nel mio dialetto spesso la f iniziale è diventata v, come nella Barbagia di Ollolai, e torna ad essere f nella lingua parlata a seconda della lettera che precede la parola, pensa che è così anche in parole chiaramente derivate dall'italiano, varmacia per farmacia, quindi sa varmacìa, la farmacia, ma: soe andhau a farmacìa.
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Modificato da - Rita Niffoi in data 04/07/2012 22:48:08 |
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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 04/07/2012 : 23:08:30
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A Rita: da quello che mi dici per "grave" le cose coincidono con ció che ho scritto per "grae", solo che non credo che "grave" che dite ad Orani sia un italianismo, secondo me viene direttamente dal latino "gravem", solo che ad Orotelli ed in campidanese (che si dice "grai") la v é caduta mentre ad Orani ha resistito. Quello che mi hai detto prima a proposito di farmacia/varmacia é spiegato con la teoria della lenizione: le parole che cominciano con f di fronte a parole che terminano per vocale trasformano la f in v, quindi "sa farmacia" si legge "sa varmacia". L'espressione "andare a farmacia" é un'eccezione apparente perché la preposizione "a" deriva da "ad" latina; la d di "ad" rafforza la consonante iniziale della parola che segue (se questa comincia per consonante), perció la frase "andare a farmacia" é pronunciata "andare a ffarmacia".
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 04/07/2012 : 23:45:06
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Probabilmente è il significato di "grave" come in italiano ad essere un italianismo o, quantomeno, un cultismo. La "v" conservata potrebbe essere effettivamente etimologica, bisognerebbe avere altri esempi del fenomeno descritto da Gonario, ma nel nuorese è quasi norma. Ma da voi, almeno gli anziani non chiamano il farmacista "su potecariu"?
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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 05/07/2012 : 14:58:37
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A robur.q: ho chiesto poco fa a mio padre come si diceva anticamente farmacista nel sardo di Orotelli e non mi ha saputo rispondere; allora ho guardato il vocabolario del sardo di Núoro (quello di Luigi Farina) e ho trovato che farmacista nel sardo di Núoro si dice buttecariu. Le cose tornano anche col campidanese, tempo fa ho sentito da mio zio di Sanluri che farmacia in un sanlurese antico si diceva pottecaria; piú o meno la radice é quella.
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aquila
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Inserito il - 16/07/2012 : 18:21:24
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A Gonariu: Sui gradi di parentele c'è da dire che le varie ( sconclusionate) pronunce dai dialetti sardi, ma in modo particolare quelle campidanesi hanno stravolto e sconvolto le originarie e del tutto comprensibilissime parole nella limpidissima lingua sardo-logudorese. Ecco i termini corretti: Fratello FRADE con la F e non la V o la B come pronunciano certi dialetti barbaricini Sorella SORRE Cugino di 1* grado FRADILE Cugina di 1* grado SORRASTRA Cugino di 2* grado (G)ERMANU/A PRIMARZU/A Cugino di 3* grado (G)ERMANU/A (B)ERU /A (Ermanueru) Cugino di 4* grado (G)ERMANITU/A )
ho messo la (G) tra parentesi perchè la pronuncia può essere corretta anche ERMANU se questo ha una origine spagnola in HERMANO. Nel Logudoro, comunque ai tempi della mia infanzia si usavano entrambe le pronunce. Ma certi stravolgimenti dialettali il 2* e il 3* grado li rendevano male primmalzu e malueru dove il malu prendeva il posto di ERMANU.
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Gonariu
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Inserito il - 17/07/2012 : 01:30:09
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Ad Aquila: se rileggi qualche mio post precedente, ció che hai riportato tu non é molto differente da come si dice ad Orotelli. Ti vorrei fare una domanda: io parlo sia nuorese che campidanese, in base a che cosa affermi che la pronuncia del campidanese é sconclusionata e quella del logudorese é limpidissima ? Penso che il punto sia che tu alla pronuncia campidanese non sia per niente abituato, il che é diverso.
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Rita Niffoi
Utente Medio
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Inserito il - 17/07/2012 : 18:42:11
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Sono d'accordo con Gonariu, non credo sia giusto stabilire una sorta di "gerarchia" fra varianti dialettali, e addirittura definire sconclusionato il campidanese, e nemmeno fra le diverse sottovarianti: perchè mai " frade" o "primarzu" sarebbero vocaboli più corretti di "vrade" e "primargiu"? Se è per un discorso etimologico, allora, tanto per dire un'enormità, sostituiamo "ghermanu" con "hermano", è la parola originaria. Scusa Aquila, ma non sono d'accordo!
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aquila
Nuovo Utente
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Inserito il - 17/07/2012 : 19:26:14
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Non parlo delle varianti ma delle pronunce. Le moltissime pronunce di una stessa parola hanno reso il sardo un idioma quasi incomprensibile e sicuramente inscrivibile. Prendi il DULS di Antoninu Rubattu, dall'italiano al sardo per una parola italiana ce ne sono minimo dieci sarde. Prova adesso a tradurre dal sardo all'italiano, quale di queste dieci useresti in un dizionario? Oppure le metteresti tutte e dieci e indicare il corrispondente italiano o di qualsiasi altra lingua? Quindi ho usato espressioni forti come STRAVOLGERE e SCONVOLGERE non rispetto al campidanese ma alla pronuncia di tutti i dialetti: Ho detto come il termine Germanu o se preferisci ghermanu o ermanu è diventato MALU: MALOS BEROS per ERMANOS BEROS e questo a BONORVa la cosidetta Siena Sarda. Sic.
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 18/07/2012 : 00:07:00
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| aquila ha scritto:
A Gonariu: Sui gradi di parentele c'è da dire che le varie ( sconclusionate) pronunce dai dialetti sardi, ma in modo particolare quelle campidanesi hanno stravolto e sconvolto le originarie e del tutto comprensibilissime parole nella limpidissima lingua sardo-logudorese. Ecco i termini corretti: Fratello FRADE con la F e non la V o la B come pronunciano certi dialetti barbaricini Sorella SORRE Cugino di 1* grado FRADILE Cugina di 1* grado SORRASTRA Cugino di 2* grado (G)ERMANU/A PRIMARZU/A Cugino di 3* grado (G)ERMANU/A (B)ERU /A (Ermanueru) Cugino di 4* grado (G)ERMANITU/A )
ho messo la (G) tra parentesi perchè la pronuncia può essere corretta anche ERMANU se questo ha una origine spagnola in HERMANO. Nel Logudoro, comunque ai tempi della mia infanzia si usavano entrambe le pronunce. Ma certi stravolgimenti dialettali il 2* e il 3* grado li rendevano male primmalzu e malueru dove il malu prendeva il posto di ERMANU.
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L'amico Aquila, sicuramente in buona fede, e' una vittima della sindrome wagneriana e in genere di un'idea della linguistica basata su motivi di gusto estetico se non addirittura "archeologico" che ha furoreggiato nell'ottocento e in gran parte del novecento, ma con radici nel sommo poeta con la sua ricerca del volgare illustre. Sono valutazioni che non hanno né valore scientifico né politico. Per me, che sono maurreddino, la Siena sarda e' castedd' 'e susu, il cagliaritano dell'antica nobiltà casteddaia. Il logudorese puro e limpido mi appare un idioma gutturale, ronzante e selvatico. ... Sto provocando eh! Non si sa mai che qualcuno mi prenda alla lettera
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Modificato da - robur.q in data 18/07/2012 00:13:27 |
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Gonariu
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Inserito il - 18/07/2012 : 00:21:53
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Ad Aquila: per dire "volpe" ad Orune si dice "marjane" ed in campicanese "margiani", tra le due pronunce non ci vedo tutta questa differenza, la radice alla fin fine é la stessa, il problema é che la lingua sarda non ha ancora una forma standard da tutti accettata! A robur.q: non sono d'accordo che il logudorese sia "un idioma gutturale, ronzante e selvatico" ma posso capire che quando non si viene rispettati uno risponda a tono (giustamente ognuno ha il diritto di difendersi); il rispetto é "la coditio sine qua non" per qualsiasi tipo di dialogo (disce Aquila!).
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Agostino Zoroddu |
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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 18/07/2012 : 00:23:06
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Correggo la frase latina: "conditio sine qua non" e non "coditio sine qua non".
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robur.q
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Inserito il - 18/07/2012 : 23:58:12
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| Gonariu ha scritto:
Ad Aquila: per dire "volpe" ad Orune si dice "marjane" ed in campicanese "margiani", tra le due pronunce non ci vedo tutta questa differenza, la radice alla fin fine é la stessa, il problema é che la lingua sarda non ha ancora una forma standard da tutti accettata! A robur.q: non sono d'accordo che il logudorese sia "un idioma gutturale, ronzante e selvatico" ma posso capire che quando non si viene rispettati uno risponda a tono (giustamente ognuno ha il diritto di difendersi); il rispetto é "la coditio sine qua non" per qualsiasi tipo di dialogo (disce Aquila!).
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Lo so, lo so, era una provocazione: volevo far capire ad Aquila che i gusti estetici sulle lingue possono essere radicalmente invertiti, dipende da sensibilità personali, dall'affezione che ci lega alla lingua parlata nella nostra famiglia e nella nostra comunità: a me, per esempio piacciono il portoghese e il greco ma non sopporto il tedesco, meno ancora le altre lingue germaniche: i gusti sono, per l'appunto, gusti!
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 18/07/2012 : 23:58:25
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| Gonariu ha scritto:
Ad Aquila: per dire "volpe" ad Orune si dice "marjane" ed in campicanese "margiani", tra le due pronunce non ci vedo tutta questa differenza, la radice alla fin fine é la stessa, il problema é che la lingua sarda non ha ancora una forma standard da tutti accettata! A robur.q: non sono d'accordo che il logudorese sia "un idioma gutturale, ronzante e selvatico" ma posso capire che quando non si viene rispettati uno risponda a tono (giustamente ognuno ha il diritto di difendersi); il rispetto é "la coditio sine qua non" per qualsiasi tipo di dialogo (disce Aquila!).
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Lo so, lo so, era una provocazione: volevo far capire ad Aquila che i gusti estetici sulle lingue possono essere radicalmente invertiti, dipende da sensibilità personali, dall'affezione che ci lega alla lingua parlata nella nostra famiglia e nella nostra comunità: a me, per esempio piacciono il portoghese e il greco ma non sopporto il tedesco, meno ancora le altre lingue germaniche: i gusti sono, per l'appunto, gusti!
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Gonariu
Utente Medio
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Inserito il - 19/07/2012 : 01:35:28
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robur.q ha scritto: "Lo so, lo so, era una provocazione: volevo far capire ad Aquila che i gusti estetici sulle lingue possono essere radicalmente invertiti, dipende da sensibilità personali, dall'affezione che ci lega alla lingua parlata nella nostra famiglia e nella nostra comunità: a me, per esempio piacciono il portoghese e il greco ma non sopporto il tedesco, meno ancora le altre lingue germaniche: i gusti sono, per l'appunto, gusti!" Mi fa piacere che tu scriva cosí, ció conferma l'immagine di persona equilibrata che finora ho avuto di te.
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