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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 27/12/2010 : 19:15:41
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Se sono così ben conservate, è importante studiarle. Ma ci sono avvertenze precise da seguire: ad esempio, per i test genetici è importantissimo non toccarle a mani nude, altrimenti si mescola in Dna della persona di oggi con quella cui appartennero le ossa e si falsa irrimediabilmente il risultato... Le cosiddette autorità sono al corrente?
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 27/12/2010 : 19:28:56
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Anch'io concordo con un'esigenza impellente di studio e temo che prima o poi l'eventuale materiale archeologico possa venir seriamente compromesso.
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c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti.. |
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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 27/12/2010 : 19:48:02
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Autorità? le stesse che hanno la fetta di prosciutto negli occhi , quelle stesse che lasciano che i monumenti crollino ......che li abbandonano ....quelle che indossano i taller tronfi ai convegni e non fanno assolutamente niente dico niente per tutelare la nostra storia. Credete che sia l'unico ad aver visitato quelle domus !!! chissà quanti pastori le hanno notate e rispettate. Be io farò lo stesso ....e aggiungo che l'idea che quelle ossa possano essere asportate e rinchiuse in un sottoscala mi fa inorridire. Lascio che riposino in pace ! Lasciate che vi dica questo. Sono un'escursionista cammino per ore nel tempo libero e vi posso assicurare che mi è capitato di vedere di tutto ! spesso basta chiedere agli anziani che subito ti indirizzano in qualche luogo dove il più delle volte c'è da rimanere a bocca aperta. Se indossassero gli scarponi i nostri sovrintendenti forse avremmo risolto il problema della tutela del nostro patrimonio.Parliamo di Dna.....ma abbiamo un'idea dello stato della ricerca in Italia ...le nostre università non hanno la cartaigenica figuriamoci se hanno i danari per poter fare la ricerca . Forse non dovevo neanche postarle quelle foto, forse sono stato uno stupido, comunque diciamo che mi son dimenticato dove erano, un pò perchè soffro di amnesia un po perché è meglio così.
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Forrighesos
Utente Attivo
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Inserito il - 27/12/2010 : 23:28:39
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| igiemme ha scritto:
| Còdula.in.conca ha scritto:
L'idea che vengano rimosse le ossa e rinchiuse in qualche deposito , magari nel sottoscala di un museo mi rattristisce . |
A me rattrista di più l’idea che di quelle ossa, un giorno, potrebbe non restarne più traccia. Sono un po’ perplesso su questo ritrovamento di resti umani: se sono umane e sono relative al periodo di utilizzo della domus credo debbano essere oggetto di studi da parte degli archeologi anche se ciò non avverrebbe in tempi brevi. Qualunque considerazione si abbia delle nostre Soprintendenze rimangono cmq il soggetto preposto a questo tipo di attività e se la loro efficacia è risultata assai discutibile a volte lo si può imputare anche alla scarsità di mezzi e di risorse a loro disposizione. Del resto questo non è un paese per operatori culturali. Sì, è molto probabile che quei reperti finiscano nel sottoscala di qualche museo ma preferirei saperle lì piuttosto che sparse nei dintorni della tomba o stupidamente trafugate come souvenir. Del resto sono sempre ossa umane e meriterebbero il rispetto dovuto alla persona cui sono appartenute.
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I due ipogei sono stati oggetto di studio da parte della Soprintendenza, ti assicuro che nelll'immagini riportate dall'amico Còdula.in.conca sono immortalate in una immagine, ossa umane di persone adulte, mentre nell'altro ipogeo le ossa sono di una persona molto giovane, viste le dimensioni delle stesse.La fortuna di questi due ipogei è la particolare e quasi introvabile ubicazione che nei millenni ne ha preservato, in parte la loro intrigante bellezza.
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Modificato da - Forrighesos in data 27/12/2010 23:45:50 |
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Forrighesos
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 28/12/2010 : 11:06:29
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| Forrighesos ha scritto: I due ipogei sono stati oggetto di studio da parte della Soprintendenza, ti assicuro che nelll'immagini riportate dall'amico Còdula.in.conca sono immortalate in una immagine, ossa umane di persone adulte, mentre nell'altro ipogeo le ossa sono di una persona molto giovane, viste le dimensioni delle stesse.La fortuna di questi due ipogei è la particolare e quasi introvabile ubicazione che nei millenni ne ha preservato, in parte la loro intrigante bellezza.
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Quindi andrebbe sottolineata che l'immagine negativa che nell'immaginario si ha della Soprintendenza (di certo non nel mio!!!!) non lo è! Nel mio piccolo ho avuto modo di conoscere delle persone che lavorano nella Soprintendenza e vi assicuro che le problematiche non sono senz'altro quelle legate alla mancanza di interventi ma sono ben altre: carenza di personale, di fondi, troppe competenze (provatevi a leggere il codice dei beni culturali e paesaggistici in cui vengono elencate tutte le funzioni che devono assumere) .... Quindi magari prima di postare sarebbe meglio avere informazioni in merito, tutto quà. Sicuramente bisogna temere invece gli incivili o i "cercatori di tesoro" le cui conseguenze negative dei loro atti ho immortolato parecchie volte nelle mie tante escursioni in tutta la Sardegna in varie tipologie archeologiche.
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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 28/12/2010 : 12:15:09
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Esatto furrighesos ....come hai detto tu. Gli incivili aschy hai proprio ragione ,i cercatori di tesoro ma anche gli improvisati archeologi aggiungo io , ma spesso anche gli amministratori locali che lasciano in completo stato di abbandono i monumenti. Io mi limito a fotografare....osservo e ciò mi appaga. Non rivelo mai l'esatta ubicazione dei luoghi che visito e ti assicuro e confermo ciò che ha detto furrighesos che se anche lo facessi ci vorrebbe davvero un colpo di fortuna per trovare le due piccole domus ( grazie a dio ) , proprio per evitare che vengano visitati da persone animate d uno spirito diverso da quello dell'osservare e del lasciare le cose come stanno . Anche ieri in nurra mi è capitato di trovare qualcosa di strano ...non parlo di domus ma di strane incisioni simili a delle coppelle ho scattato alcune foto ...
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igiemme
Utente Medio
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Inserito il - 28/12/2010 : 12:32:43
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Nel mio precedente post ho dimenticato di fare i complimenti a Còdula.in.conca per lo scoop e le belle foto che lo illustrano.
Sto cercando di fare una sintesi dei post relativi alla domus con le ossa ma non è semplice per cui proverò a puntualizzarne gli aspetti salienti per chiarirmi meglio le idee.. a) esistono delle tombe preistoriche contenenti ossa umane; b) contrariamente a quanto ritenuto da Còdula.in.conca non è una situazione che si verifica frequentemente. Ho visitato numerose domus, note e meno note, e non ho mai trovato ossa umane; c) Còdula.in.conca ipotizza che anche altre persone (pastori) che frequentano la campagna siano a conoscenza della domus con le ossa; d) Forrighesos ci informa che anche la Soprintendenza (nonostante non indossi gli scarponi) è a conoscenza del monumento e del suo contenuto, che infatti è stato oggetto di studi; e) se i reperti studiati sono ancora lì (come da foto) si può ipotizzare che: 1) alla Soprintendenza non interessasse la faccenda; 2) che avessero accertato non essere reperti archeologici perché di epoca più recente, ma in questo caso avrebbero dovuto informarne le autorità inquirenti; 3) che, molto più probabilmente, non abbiano i mezzi, persone e fondi, per poterli recuperare con la necessaria attenzione come, ad esempio, indicato da maurizio feo. Si può quindi presupporre che abbiano deciso di “congelare” la situazione in attesa di tempi migliori così come è stato fatto per le domus di Sa Pala Larga di Bonorva sebbene proteggere dei resti umani amovibili è più semplice rispetto ad un manufatto realizzato in un blocco roccioso. Citando le domus di Bonorva si torna quindi alla nota questione: è meglio proteggere nascondendo o divulgare rischiando l’incolumità del monumento (anche se in questo caso il pericolo maggiore, mi pare di capire, sia che le ossa finiscano dimenticate in un sottoscala)? Io penso che, come sostiene maurizio.feo che ”se sono così ben conservate, è importante studiarle” e poi anche a me piacerebbe tanto poter visitare la domus e ammirare le bellissime protomi, ma con tutte quelle ossa sparse potrei anche pestarne qualcuna..
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 28/12/2010 : 13:00:51
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Nel rispetto assoluto di qualsiasi posizione ed opinione (anche di quelle che non condivido affatto: ma non per questo si deve litigare, questo è certo, oppure essere meno amici), credo sia meglio che io ribadisca la necessità assoluta - nell'interesse della conoscenza delle origini dei sardi - di non toccare mai quei reperti a mani nude... Visto che qualche possibilità c'è, che siano antichi. La Sopraintendenza potrà avere le toppe sul fondo dei pantaloni, (oltre a tutti i vizi e difetti che si vogliono immaginare e sostenere) ma la ricerca Genetica non la pagano, né la conducono certamente loro! Suggerirei, invece, di far saggiamente giungere voce della cosa all'orecchio dei genetisti universitari sardi e all'istituto SharDNA, ambedue gruppi sardi e localizzati in Sardegna. Non costa nulla a chi lo fa, e lo può rendere soggetto benemerito a tutti i suoi corregionali, oltre che farlo entrare nella storia dello studio delle origini dei Sardi. Non sarebbe bello avere altro materiale antico su cui lavorare? Gli studi genetici sono utilissimi anche alla medicina (medicina Genomica e medicina Genetica), quindi la cosa è anche d'interesse sanitario... Poi, è chiaro: ognuno di noi è libero sotto il cielo e si comporta come vuole.
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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 28/12/2010 : 13:10:33
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igm come faccio a postare foto.....mi da solo l'opzione della risposta veloce ! ieri ho trovato qualcosa di strano ero in escursione in nurra ...io cammino solo per il gusto di camminare, ma in Sardegna come tu sai è raticamente impossibile non imbattersi in qualcosa di interessante !
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 28/12/2010 : 15:20:42
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| Còdula.in.conca ha scritto: ma in Sardegna come tu sai è raticamente impossibile non imbattersi in qualcosa di interessante !
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per fortuna!!!
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nuragicum
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Inserito il - 28/12/2010 : 16:48:36
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Comunque, per completezza di informazione, la domus (almeno quella con le protomi) è già nota e pubblicata: si tratta della domus definita di "Sas Concas", data come appartenente a Padria ed in territorio di Minerva. La sua ubicazione è effettivamente controversa, tanto che nel censimento di Padria, della Galli, non figura, ma non pare figurare nemmeno nel censimento di Villanova Monteleone fatto dalla Tanda (nel volume sul Nurcara, edito dall'Amm.ne Comununale, quello le cui copie oramai stampate erano rimaste bloccate per anni perchè il nuovo sindaco che aveva vinto le elezioni pretendeva che da ogni volume si "strappasse" prima la pagina con la presentazione del vecchio sindaco). La Tanda pubblica una bella scheda nel volume "L'Arte delle domus de janas nelel immagini di Jngeborg Mangold", Chiarella, Sassari (pp. 120-123). La grande protome con corna impostate sul soffitto sembra più in buono stato nella foto pubblicata nel 1985, rispetto a quella di Codula: speriamo sia solo una mia impressione, e non si rtratti invece di un ulteriore degrado recente.
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Còdula.in.conca
Utente Normale
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Inserito il - 28/12/2010 : 21:53:09
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Non si chiama sas concas, ne sono sicuro al mille per mille
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Forrighesos
Utente Attivo
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Inserito il - 28/12/2010 : 22:50:19
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| Aschy ha scritto:
| Forrighesos ha scritto: I due ipogei sono stati oggetto di studio da parte della Soprintendenza, ti assicuro che nelll'immagini riportate dall'amico Còdula.in.conca sono immortalate in una immagine, ossa umane di persone adulte, mentre nell'altro ipogeo le ossa sono di una persona molto giovane, viste le dimensioni delle stesse.La fortuna di questi due ipogei è la particolare e quasi introvabile ubicazione che nei millenni ne ha preservato, in parte la loro intrigante bellezza.
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Quindi andrebbe sottolineata che l'immagine negativa che nell'immaginario si ha della Soprintendenza (di certo non nel mio!!!!) non lo è! Nel mio piccolo ho avuto modo di conoscere delle persone che lavorano nella Soprintendenza e vi assicuro che le problematiche non sono senz'altro quelle legate alla mancanza di interventi ma sono ben altre: carenza di personale, di fondi, troppe competenze (provatevi a leggere il codice dei beni culturali e paesaggistici in cui vengono elencate tutte le funzioni che devono assumere) .... Quindi magari prima di postare sarebbe meglio avere informazioni in merito, tutto quà. Sicuramente bisogna temere invece gli incivili o i "cercatori di tesoro" le cui conseguenze negative dei loro atti ho immortolato parecchie volte nelle mie tante escursioni in tutta la Sardegna in varie tipologie archeologiche.
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E' Natale e dobbiamo essere buoni, quindi scrivo senza essere astioso nei confronti degli amici del forum, detto questo conosco e ho rapporti collaborativi con archeologi che, per privacy non ti elenco, quindi conosco non bene ma benissimo le loro problematiche, non mi sembra di aver promosso le Soprintendenze a pieni voti, ho semplicemente scritto che i due ipogei sono stati studiati, tutto lì.
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Aschy
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Inserito il - 28/12/2010 : 22:53:22
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| Forrighesos ha scritto:
E' Natale e dobbiamo essere buoni, quindi scrivo senza essere astioso nei confronti degli amici del forum, detto questo conosco e ho rapporti collaborativi con archeologi che, per privacy non ti elenco, quindi conosco non bene ma benissimo le loro problematiche, non mi sembra di aver promosso le Soprintendenze a pieni voti, ho semplicemente scritto che i due ipogei sono stati studiati, tutto lì.
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Ma infatti quanto ho scritto non era rivolto contro te, ma è stato il tuo spunto che mi ha fatto scrivere la parte successiva.
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Forrighesos
Utente Attivo
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Inserito il - 28/12/2010 : 23:08:45
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| Còdula.in.conca ha scritto:
Non si chiama sas concas, ne sono sicuro al mille per mille
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Non vorrei contraddirti ma l'ipogeo è Sas concas già studiata dal Mulas, dalla Tanda e dalla Meloni, all'interno sono state scolpite sei protomi, quattro hanno la particolarità che le corna vanno a fondersi con la volta, stessa tipologia rilevata negli ipogei di( Su Crastu de Santu Enoch, Li Lioni, Sa Pala Larga, Sa Pedraja). Le due rimaneti protomi sono state scolpite con le corna rivolte verso il basso e l'altra è verso l'alto, rarità artistica nelle sepolture prenuragiche.
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Forrighesos
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