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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 05/05/2010 : 21:08:21
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Io sono assolutamente a favore di una LSC, anche se quella proposta nella passata legislatura va, secondo me, energicamente corretta con qualche iniezione di maureddino La percezione (e sottolineo la percezione) dell'equidistanza tra le due varietà storiche è essenziale per un suo successo! Poi, devo esser sincero, a me il lavoro di Bolognesi non mi convince; so che alcuni forumisti ne sono accesi sostenitori, ma a me vengono parecchi dubbi metodologici Comunque anche Bolognesi sostiene che le estreme varietà meridionali sono le più distanti dal modello scelto. E non chiamerei "ascientifica" l'intera scienza linguistica degli ultimi 150 anni, solo per sostenere una politica linguistica che ci piace.
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 05/05/2010 : 23:17:39
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| robur.q ha scritto:
Io sono assolutamente a favore di una LSC, anche se quella proposta nella passata legislatura va, secondo me, energicamente corretta con qualche iniezione di maureddino .............
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Se ognuno è favorevole ad una LSC squilibrata acriticamente ed emotivamente, senza rinunciare al rinunciabile, dimenticando che l'attuale LSC è il risultato di ricerche storiche su antichi documenti e di confronti fatti con metodologia statistica scientifica computerizzata, usata e sperimentata già in altri ambienti e nazioni, allora significa che non è favorevole ad una Limba Sarda Comuna. I metodi sono tutti criticabili, ma nessuno può contestare che il lavoro sulla LSC sia stato fatto da esperti responsabili ed obiettivi che hanno usato un sistema non campanilistico. Anche noi del capo di sopra avremmo molte obiezioni da fare per via di "troppe" concessioni al campidanese che ai nostri orecchi non suonano bene. Ma qualche concessione e rinuncia la dobbiamo fare tutti, poi sarà l'uso a indirizzare Sa Limba nella sua giusta e naturale evoluzione. Bisogna discutere su questo, sulle norme della attuale LSC (che come già detto è ancora a livello sperimentale). Correzioni e aggiunte, se logiche ed obiettive, sono sempre possibili, ma senza arroccarsi ostinatamente nel proprio "campanile": così non si va da nessuna parte. Riporto un post di Musthayoni, con cui, come Sardo (senza distinzione geografica) solidarizzo: ".. anda beni .. Donovan .. Foristeri .. cuncordu in totu cun 'osatrus .. fortza paris dde cab'è susu a cab'è jossu ... " Detto questo, faccio osservare sommessamente, che l’intento di questa discussione è nata non come referendum per vedere chi è favorevole o meno alla LSC, ma per far capire in che cosa consiste, che cosa si propone, e discutere seriamente, con critiche logiche e obiettive che ciascuno (secondo la sua esperienza personale e della sua zona) può fare, su aggiunte, correzioni e modifiche che a suo parere siano concretamente utili ad una LSC viva e condivisa da Nord a Sud della nostra Sardegna Non mi interessa se il lavoro è stato fatto da Bolognesi o se Bolognesi è solo l’autore di un rapporto preciso e dettagliato. Dubbi metodologici ne ha avanzato lo stesso Bolognesi: non si può fare mettere in pratica tutta la metodologia già sperimentata da altri, ma è stato fatto tutto ciò che era umanamente il possibile. Ognuno può creare una “sua personale LSC” usando tutti i metodi che a lui sembrano pratici ed equidistanti: avremmo (più o meno) un milione e mezzo di LSC in tutta la Sardegna così tutti sarano felici e contenti Turritano PS: non risponderò più a frasi o “battute” devianti o più o meno ostentatamente campanilistiche, ma tirerò diritto secondo il solco tracciato
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Modificato da - Turritano in data 05/05/2010 23:35:33 |
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 05/05/2010 : 23:46:22
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| robur.q ha scritto:
Io sono assolutamente a favore di una LSC, anche se quella proposta nella passata legislatura va, secondo me, energicamente corretta con qualche iniezione di maureddino La percezione (e sottolineo la percezione) dell'equidistanza tra le due varietà storiche è essenziale per un suo successo! Poi, devo esser sincero, a me il lavoro di Bolognesi non mi convince; so che alcuni forumisti ne sono accesi sostenitori, ma a me vengono parecchi dubbi metodologici Comunque anche Bolognesi sostiene che le estreme varietà meridionali sono le più distanti dal modello scelto. E non chiamerei "ascientifica" l'intera scienza linguistica degli ultimi 150 anni, solo per sostenere una politica linguistica che ci piace.
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Anch' io sono per qualche correzione in senso meridionale, il problema è mettersi d' accordo su quali debbano essere le modifiche. Finora dalle elites dell' hinterland di Cagliari non è arrivata alcuna proposta (giusto Bolognesi ha elaborato un modello alternativo). Perciò io continuo a propendere per la LSC.
P.S. Cosa non ti convince della ricerca di Bolognesi?
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Modificato da - Donovan in data 05/05/2010 23:49:43 |
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 06/05/2010 : 08:13:39
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| Donovan ha scritto:
| robur.q ha scritto:
Io sono assolutamente a favore di una LSC, anche se quella proposta nella passata legislatura va, secondo me, energicamente corretta con qualche iniezione di maureddino La percezione (e sottolineo la percezione) dell'equidistanza tra le due varietà storiche è essenziale per un suo successo! Poi, devo esser sincero, a me il lavoro di Bolognesi non mi convince; so che alcuni forumisti ne sono accesi sostenitori, ma a me vengono parecchi dubbi metodologici Comunque anche Bolognesi sostiene che le estreme varietà meridionali sono le più distanti dal modello scelto. E non chiamerei "ascientifica" l'intera scienza linguistica degli ultimi 150 anni, solo per sostenere una politica linguistica che ci piace.
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Anch' io sono per qualche correzione in senso meridionale, il problema è mettersi d' accordo su quali debbano essere le modifiche. Finora dalle elites dell' hinterland di Cagliari non è arrivata alcuna proposta (giusto Bolognesi ha elaborato un modello alternativo). Perciò io continuo a propendere per la LSC.
P.S. Cosa non ti convince della ricerca di Bolognesi?
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veramente ci sarebbe anche la mia umile propostina, persino più vecchia della LSC, e rivista e corretta qualche anno fa! Non sono un tecnico al livello di Bolognesi, ma vorrei capire meglio su quale base lessicale è stata fatta la scelta "random". Probabilmente mi è sfuggito qualcosa, ma mi pare che Bolognesi, a parte la pubblicazione dei risultati per Paulilatino, non ne abbia fatto una pubblicazione scientifica. Turritano, prese di posizione "totalitarie" come la tua non fanno altro che allontanare la gente dalla proposta; eppoi ripeto, lo stesso Bolognesi riconosce la prevalenza settentrionale del modello; l'esito lo conoscete già: la (assurda) bipartizione linguistica, come ha fatto la Provincia di Cagliari!
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 06/05/2010 : 08:55:18
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Se tu chiami “prese di posizione totalitarie” voler discutere solo sul tema della LSC, evitando forme più o meno velate di campanilismo, allora si parte già da una base polemica fine a se stessa che non potrà reggere nulla, cioè sulla quale non sarà mai possibile imbastire un discorso serio. Se rileggi senza malanimo, il mio post ti accorgerai che le mie posizioni sono tutt’altro che totalitarie: mi sembra di avere detto chiaramente che ognuno, in base alla sua esperienza e alle sue conoscenze, può fare tranquillamente le sue obiezioni e le sue proposte. È su questo che si deve discutere, senza estremismi, cercando di capire uno le ragioni dell’altro e avendo come principio quello di trovare un accordo comune, non una tensione permanente. Quello che ha fatto la provincia di Cagliari è il vero totalitarismo o, se vogliamo, è un campanilismo portato al massimo livello, inconcludente e deleterio, (che sicuramente non è una LSC alternativa ma un richiudersi in se stessi): proprio ciò che, con la LSC e con questa discussione, si vuole evitare. “Bolognesi riconosce la prevalenza settentrionale del modello”? e in che modo? Una prevalenza scaturita da un’insieme di metodi creati e sperimentati ampiamente per altre lingue al di fuori della Sardegna. Come già detto, tutto è discutibile (se le critiche sono costruttive e non un diktat, ben vengano). Bolognesi ha riconosciuto che nessun metodo, alla fine, può dare un risultato che vada bene a tutti, e anche questo è stato detto. Perciò discutiamone, discutiamone seriamente nei particolari, cercando di limitare le generalizzazioni, gli arroccamenti, che non fanno altro che portare tutto ad un punto morto Turritano
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Modificato da - Turritano in data 06/05/2010 09:04:54 |
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Donovan
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 06/05/2010 : 13:46:22
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| robur.q ha scritto:
veramente ci sarebbe anche la mia umile propostina, persino più vecchia della LSC, e rivista e corretta qualche anno fa! Non sono un tecnico al livello di Bolognesi, ma vorrei capire meglio su quale base lessicale è stata fatta la scelta "random". Probabilmente mi è sfuggito qualcosa, ma mi pare che Bolognesi, a parte la pubblicazione dei risultati per Paulilatino, non ne abbia fatto una pubblicazione scientifica.
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Riguardo la ricerca di Bolognesi, ultimamente è stato sollevato il tuo identico dubbio da parte di qualche simpatica testolina in malafede, puoi trovare la discussione qua:
http://gianfrancopintore.blogspot.c...sta-per.html
Per quanto riguarda la tua proposta la conosco da qualche anno (non pensavo fossi tu) e ho visto anche la versione aggiornata. Non voglio entrare nel merito della valutazione strettamente tecnica, la disamina sarebbe troppo lunga e comunque viziata dalle mie opinioni personali. La forza di una norma è data dal suo utilizzo, ma prima è necessario che SI SAPPIA che esiste. E' necessaria quindi un po' di pubblicità e/o un accordo tra più persone per il suo utilizzo. La LSC aveva già un discreto nucleo di persone disposte ad usarla AS-IT-IS prima ancora di conoscere le regole. E ovviamente disponeva di una certa pubblicità da parte della Regione. Chi voleva utilizzare un modello diverso doveva agire subito e scegliere tra le varie proposte o crearne una propria. I dissenzienti che potevano vantare un minimo di struttura organizzativa (ACALISA) hanno deciso di percorrere la strada della divisione su base dialettale, non hanno optato né per LdM né per la tua proposta, né per quella di Xavier Conde e neppure per una propria. Il tempo ci dirà se si è trattato di una scelta giusta o sbagliata.
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Modificato da - Donovan in data 06/05/2010 13:47:31 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/05/2010 : 09:56:54
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| Donovan ha scritto:
...................... Chi voleva utilizzare un modello diverso doveva agire subito e scegliere tra le varie proposte o crearne una propria. I dissenzienti che potevano vantare un minimo di struttura organizzativa (ACALISA) hanno deciso di percorrere la strada della divisione su base dialettale, non hanno optato né per LdM né per la tua proposta, né per quella di Xavier Conde e neppure per una propria. Il tempo ci dirà se si è trattato di una scelta giusta o sbagliata.
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Il tempo lo dirà ... forse, ma io credo che chi non partecipa, si chiude e divide ha sempre torto: a prescindere da come vadano le cose. Senza contare che il danno, provocato alla Lingua Sarda (nel suo insieme) dalla decisone unilaterale della Provincia di Cagliari, è incalcolabile Turritano
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Modificato da - Turritano in data 07/05/2010 10:04:32 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/05/2010 : 17:10:58
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Un esempio concreto di bilinguismo in LSC
Cartello esposto in diversi negozi e supermarket di Sassari
La LSC prevede il "non"? io sono abituato al no e avrei scritto: "no si podet pipare" Bisogna tenere sempre presente che, con le regole della LSC, si scrive in un modo ma ognuno può pronunziare come è abituato nel suo dialetto Turritano
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Modificato da - Turritano in data 07/05/2010 17:16:01 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/05/2010 : 20:37:34
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Adesso vediamo un po’ più nei particolare questa benedetta LSC, anche perché molti di noi hanno sentito parlare (e criticare) de sa Limba Sarda Comuna (LSC), ma non sanno in che cosa consista, quindi non possono esprimere alcun giudizio. Io comincio a pubblicare qualche norma e qualche esempio in proposito, a cui poi seguirà un mio commento e, spero, anche quelli di altri utenti sensibili ed interessati
Norme di Ortografia di LSC, scritte in LSC così come ce le hanno passate nel corso:
Petzi una forma grafica de is paraulas Andat rispetada sa costantzia morfologica de is paraulas (in sa parte issoro initziale, mesana, e finale), a manera indipendente dae is mudaduras fonosintaticas, est a narrer capitant pro influentzia de s’aspetu foneticu de sa paraula/consonante anteposta o imbeniente. Pro esempru, s’iscriet isboidare, iscuru, isdentadu, isfogiare, disganadu, islumbare, ismentigare, isnudare, isperare, isrobare, istupare, isvitare, isgiungere, istzoare, a manera indipendente dae su fatu chi sa “S” de su prefissu “is” potzat esser pronuntziada, a segundu de is casos, comente “r”, “l”, “n” etc, finas pro assimilatzione cun is cunsunantes imbenientes. In sa matessi manera s’iscriet semper , pro esempiù “est benende” , “est langiu”, “est naschidu”, , etc finnas si, in sa pronunzia, sa “t” in uno cantos casos podet ruere e sa “s” si podet mudare comente in esempio antepostos. Balet su matessi criteriu pro is articolos plurale “sos”, “sas”, “is” chi non mudant mai forma grafica. Gasi etotu pro is ateras praukas chi finint cun “s” o “r”, pro esempru “tempus bonus”, semper tuo. Cunsunantes initziale mobiles “b”, “d” ,“f”, “g” Is cunsunantes initziale mobiles “b”, “d” ,“f”, “g” s’iscrient semper, finas si in sa pronuntzia podent ruere, es.: bida, sa bida; domo, sa domo, figiu, su figiu; gama, sa gama, etc. Fine prima parte Commento e opinioni personali: 1 la prima cosa che salta all’occhio è che, nel testo, si è usato l’articolo plurale “is” (indifferentemente maschile e femminile) tipico del Campidanese e non gli articoli plurali “sos” (maschile) e “sas” (femminile) tipici del Logudorese. In questo caso si tratta di una scelta. Infatti non è obbligatorio usare l’uno o gli altri ma ognuno decide quali usare. 2 Non è contemplato l’uso del “K”, tanto caro ad alcuni di noi (Turritano compreso), sostituito obbligatoriamente da un più semplice “ch”, cosiché i campidanesi potranno pronunziare “centu” e i logudoresi “kentu” 3 È sparito anche l’uso del “ch”, indicante un suono particolare, caratteristico del Sassarese e di gran parte del Logudorese (difficile da spiegare se non lo si è sentito), usato per esempio nei termini “ischriere”, “merchadu”, “ischigliare” ecc. 4 Anche del suono “dh”, tipico del Logudorese e del Gallurese, non c’è traccia. Sicché si scriverà sempre “nudda” anziché “nudha”, “farddu” invece di “faedu” ecc. 5 Si deve scrivere “pro” tipico del Logudorese settentrionale (Nuorese compreso) anziché “po” caratteristico del Logudorese meridionale e del Campidanese. Ci sarebbero anche, da parte mia, anche altre osservazioni ma, per non appesantire troppo il discorso mi fermo qua. Adesso aspetto qualche altra critica e commenti da parte di altri utenti Turritano
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Modificato da - Turritano in data 07/05/2010 20:44:40 |
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 07/05/2010 : 21:30:34
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| Donovan ha scritto:
| robur.q ha scritto:
veramente ci sarebbe anche la mia umile propostina, persino più vecchia della LSC, e rivista e corretta qualche anno fa! Non sono un tecnico al livello di Bolognesi, ma vorrei capire meglio su quale base lessicale è stata fatta la scelta "random". Probabilmente mi è sfuggito qualcosa, ma mi pare che Bolognesi, a parte la pubblicazione dei risultati per Paulilatino, non ne abbia fatto una pubblicazione scientifica.
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Riguardo la ricerca di Bolognesi, ultimamente è stato sollevato il tuo identico dubbio da parte di qualche simpatica testolina in malafede, puoi trovare la discussione qua:
http://gianfrancopintore.blogspot.c...sta-per.html
Per quanto riguarda la tua proposta la conosco da qualche anno (non pensavo fossi tu) e ho visto anche la versione aggiornata. Non voglio entrare nel merito della valutazione strettamente tecnica, la disamina sarebbe troppo lunga e comunque viziata dalle mie opinioni personali. La forza di una norma è data dal suo utilizzo, ma prima è necessario che SI SAPPIA che esiste. E' necessaria quindi un po' di pubblicità e/o un accordo tra più persone per il suo utilizzo. La LSC aveva già un discreto nucleo di persone disposte ad usarla AS-IT-IS prima ancora di conoscere le regole. E ovviamente disponeva di una certa pubblicità da parte della Regione. Chi voleva utilizzare un modello diverso doveva agire subito e scegliere tra le varie proposte o crearne una propria. I dissenzienti che potevano vantare un minimo di struttura organizzativa (ACALISA) hanno deciso di percorrere la strada della divisione su base dialettale, non hanno optato né per LdM né per la tua proposta, né per quella di Xavier Conde e neppure per una propria. Il tempo ci dirà se si è trattato di una scelta giusta o sbagliata.
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premesso che la discussione che mi hai consigliato è oscena per aggressività e volgarità; che non ho idea di chi sia Hello Kitty o come diavolo si fa chiamare, mi sembra che le critiche avanzate abbiano un qualche fondamento, e che le conclusioni della ricerca siano un po' stiracchiate per i fini politici che l'autore si pone, legittimamente peraltro; forse Bolognesi avrebbe dovuto porsi il problema di una pubblicazione più articolata della sua ricerca, data anche la tecnica innovativa adottata e il rischio di "sospetti"politici connessi; al di là di queste critiche, come ho già detto, io sono favorevole ad una LSC più equilibrata ma che unisca i sardi e non li divida (più di quanto già non lo siano). Però non mi sento di dare addosso alla scelta di Milia e degli "estremisti campidanesi": non dimenticare che la prima proposta, la LSU era una pura colonizzazione linguistica del sud, e che la LSC è ancora troppo squilibrata: non si può cercare, con la scusa dell'unità, di cancellare la tradizione linguistica meridionale; molti, tra chi si occupa di linguistica sarda, hanno una formazione Wagneriana, con tutti i pregiudizi, quasi razzisti, che ciò comporta! Insomma, se la testa mi spinge a cercare una soluzione condivisa, la "pancia" si ribella e mi dice di non cadere nella trappola di una soluzione unitaria a tutti i costi: a quel punto è meglio iniziare con due standard, poi il tempo e le forze in gioco ci diranno se è possibile una soluzione migliore. Su molenti sardu ddu.......una borta sceti!
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Modificato da - robur.q in data 07/05/2010 21:32:36 |
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Turritano
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Inserito il - 07/05/2010 : 22:34:19
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Errata corrige
| Turritano ha scritto:
........ ........... Commento e opinioni personali: .............
............. 4 Anche del suono “dh”, tipico del Logudorese e del Gallurese, non c’è traccia. Sicché si scriverà sempre “nudda” anziché “nudha”, “farddu” invece di “faedu” ecc. .............
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per una svista nel post precedente ho scritto: "farddu” invece di “faedu”. Naturalmente volevo scrivere: “faeddu” invece di “faedhu” Turritano
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Modificato da - Turritano in data 07/05/2010 22:46:41 |
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musthayoni
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Inserito il - 08/05/2010 : 09:36:15
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.. ciau picciocus .. no cetteis ka a s'accabada no serbiri a nudda .. e abarrai kietus mancai siat mellus ki donniunu narit sa sua ..ka medas cosas bolint crarias deu no seu sparessiu .. e seu liggendi su ki iscreis .. perou sigumenti no seu connoscidori cumenti a bosatrus de sa limba tengu abbisongiu dde mi liggi beni is cosas ki hat iscrittu Bolognesi .. e totu s'arrestu ki ddu adi in su situ dde sa Regioni in temus dde limba comuna ... po immoi tenei passientzia e luegus s'eus a torrai intendi ..
.. turritano .. deu puru ia m'essi iscrittu .. no .. in temus dde .. non si podet pipare .. e diaderus no cumprendu poita custa genti sighit dde custa manera ... bohhh ..
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Modificato da - musthayoni in data 08/05/2010 09:39:06 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/05/2010 : 23:40:28
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Bene agatadu, Musthayoni, est unu piaghere chistionare cun zente cumente a tie
| musthayoni ha scritto:
.. ciau picciocus .. no cetteis ka a s'accabada no serbiri a nudda .. e abarrai kietus mancai siat mellus ki donniunu narit sa sua ........ ..
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Propriu gai, meda mezus chi donzunu narit sa sua, ca no b’at bisonzu de brigare intra a nois, cun totu sos problemas chi amus. Eo apo a iscrier ateras bodales de sa LSC pro fagher cumprendere a totu ite est in sa realidade, gai totu nd’ amus a nde poder faeddare e a fagher sas nostras criticas e sas nostras propostas Turritano
PS: eo so incomintzende a impitare unu pagu sa LSC, pro esemprus no iscrio prus “iscrhiere” cun sa “H” ma chena. No iscrio prus “ki” ma “chi, kentu ma chentu ... . A malagana bisonzat a incuminzare
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Modificato da - Turritano in data 08/05/2010 23:45:55 |
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Su foristeri
Utente Medio
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Inserito il - 14/05/2010 : 19:43:37
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Ecco il sito del comune di LACONI tutto scritto in LSC :
http://www.comune.laconi.or.it/home...uti_sar&id=9
Un comune dove la parlata è piuttosto di tipo campidanese e che sembra non avere problemi colla LSC...
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robur.q
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Inserito il - 14/05/2010 : 22:35:58
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per la verità Laconi è già in quella fascia centrale intermedia, ancora prevalentemente meridionale ma con molte caratteristiche ormai settentrionali; è quella fascia che non è più campidanese ma nemmeno logudorese; l'idea della lingua di mesania è nata anche lì da un amico del posto
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