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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 29/03/2010 : 17:00:12
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Ciò che vi esporrò su questa discussione è la tecnica utilizzata in Gallura per la realizzazione dei polsini delle camicie sia maschili che femminili. Esistono diverse tecniche e diversi nomi per indicare questo tipo di ricamo: da LU RAZZONI o L'ALCHITTU in Gallura a LEA E LASSA nella zona di Thiesi, PUNTU VANU in Campidano, Iglesiente, SU CORO nel nuorese ecc. Diversi nomi, diverse tecniche ognuna con metodo di realizzazione diverso ma con risultato uguale. Io vi esporrò la tecnica utilizzata in Gallura, che ho ereditato da un'anziana signora del mio paese e che purtroppo se mi estinguo io si dovrebbe estinguere anche il metodo essendo l'unico che conosce la procedura utilizzata dai galluresi di un tempo. (spero non sia vero ma ho chiesto in tantissime località galluresi e c'è solo la memoria storica di questo ricamo e non ho avuto notizie di persone che siano in grado di realizzarlo). Per facilitare la descrizione partirò dal presupposto di dover realizzare una manica di una camicia. La tela di cotone utilizzata è il tipo 3f in quanto per lo spessore delle sue trame, una volta finito il lavoro permette in 80 /90 cm di stoffa di ottenere un polsino dalle misure che vanno dai 15 ai 20 cm circa, quindi adattabile alla maggior parte dei polsi. Con una tela più sottile bisognerebbe utilizzare una grande quantità di stoffa, ottenendo così una manica piuttosto ampia che andrebbe bene per le camicie del nuorese per esempio, ma non per quella gallurese che ha l’attaccatura detta manica a giro e non a pipistrello, quindi si otterrebbe una camicia dalle maniche sproporzionate, così come utilizzando una tela troppo spessa si otterrebbe una manica troppo misera. La camicia gallurese è molto semplice anche perché è completamente coperta dalle maniche di la camisgjiola o di lu jupponi e l’unica parte visibile è proprio il polsino. 80/90 cm di tela tipo 3f. Lasciare 5cm dai bordi per rifiniture e asole. Iniziare a contare le trame: se ne prendono due e se ne lasciano 4 Cosa molto importante è il tipo di filo utilizzato… deve essere utilizzato un filo che non sia troppo spesso ma che allo stesso tempo sia resistente in quanto va tirato. Oggi si usa il filo lettera che un tempo veviva arrotolato nella spola di legno: in gallura si chiama lu carruleddu. Ripetere il passaggio per almeno 7 cm di altezza, facendo attenzione che le trame prese e quelle lasciate siano sempre le stesse delle passate precedenti. Da una passata all’altra si lasciano 5 0 6 trame (mezzo cm circa). Finito il lavoro preparatorio della tela si tirano i fili utilizzati per le imbastiture e si ottiene una plissettatura molto sottile. Con l’ago si raddrizzano le pieghe che nel tirare si sono nascoste cin mezzo alle altre, ottenendo così una base di lavoro omogenea. Da questo punto inizia il lavoro di ricamo vero e proprio: consiste nell’eseguire delle filze molto ravvicinate con gioco di trame prese e lasciate a seconda che lo schema richieda rilievo o spazio neutro. Lo schema è simile agli schemi utilizzati per la tessitura di tappeti e arazzi dove vengono contati i quadrettini . Molto importante è lo stare attenti nel contare le pieghe e seguire lo schema; una grossa difficoltà è proprio questa che se si sbaglia, essendo un ricamo a trame contate, alla passata successiva non corrisponde il motivo che si sta realizzando e quindi bisogna disfare l’ultimo giro e riiniziare o si otterrà un ricamo imperfetto. Altra caratteristica di questo ricamo eseguito con la tecnica utilizzata in gallura e che il ricamo ha un dritto e un rovesci, un positivo e un negativo, in quanto l’ago attraversa completamente la piega per poi risalire mentre ho visto camicie di altre parti della Sardegna, che dal rovescio si vede chiaramente la plissettatura che viene coperta con un pezzo di tela.
Cari amici paradisolani...questo avrei dovuto dirvi il abato ma purtroppo l'ansia e l'emozione hanno impedito alla mia lingua di esprimersi nel migliore dei modi. Vabbè.... capirete senz'altro che molte volte le emozioni giocano brutti scherzi. Rimango a completa disposizione per eventuali chiarimenti e perchè no... allievi numerosi
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Modificato da - ampuriesu in Data 29/03/2010 17:25:14
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Andros
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 29/03/2010 : 20:16:27
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Ciao Ampuriesu, ho apprezzato quel che hai presentato durante il convegno e come l'hai esposto. Se posso e se non ci hai già pensato... ti consiglierei di postare le foto delle slide che hai usato a Ittiri perchè molto esplicative. Ancora complimenti per i tuoi lavori e per la passione che ci metti. L'emozione c'era ed era giusto che ci fosse...il messaggio è arrivato comunque... Bravo! Andrea
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Andrea L. |
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 29/03/2010 : 21:22:12
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il ricamo su tela pieghettata e' molto difficile e di lunga esecuzione ,, permette di ottenere risultati molto raffinati ,ma non vistosi.. per questo lo si esegue sempre di meno e corre il pericolo di estinzione... si tratta di un ricamo che ha origine aristocratica e che almeno dal1400 si e' diffuso in tutta europa a livello anche popolare ( costumi spagnoli e slavi ad esempio) ... in sardegna aveva largo impiego e raggiunge particolare raffinatezza i suoi nomi sono: su coro nel nuorese,su bastonette in gocena, sa crocciadura a busachi,puntu vanu a samucheo e nei campidani, razoni in gallura, alzhittu a budduso' ed ala' , su lauru a thiesi, su lea e lassa ( prendi e lascia,, proprio come la tecnica esecutiva ) o su tgne e lassa nel logudoro...
chi lo sa fare purtroppo ( sempre meno artigianre) tiene spesso segreti dell'arte ed esclusiva ,,, Ampuriesu ha l'intelligenza ,la generosità e l'apertura mentale di insegnarlo a chiunque voglia impararlo...
comunque lo ho insegnato gia' io in questo forum..anche se non lo so eseguire,,, con precise dritte,vero nugoresu?
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sabry
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Inserito il - 29/03/2010 : 21:38:42
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ampuriesu, io vorrei approfittare della tua dispinibiltà, però non posso recarmi a valledoria, se ce la facciamo me lo insegneresti via internet?
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 29/03/2010 : 21:40:25
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sabry ,,se ci riesci cosi' giuro che ti mando un libro in regalo!!
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sabry
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Inserito il - 29/03/2010 : 21:46:06
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| babborcu ha scritto:
sabry ,,se ci riesci cosi' giuro che ti mando un libro in regalo!!
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però prima dimmi che libro mi mandi, se nò non vale!
SCOMMETTIAMO!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 08:23:52
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ihihih...maestro online!!! Certo che insegnerò a ciunque fosse interessato. Con il grande aiuto di Babborcu, una domenica passata a casa mia, decine di telefonate e messaggi privati, il mio e vostro carissimo NUGORESU ha realizzato una camicia nuorese che nulla a da invidiare a quelle realizzate con la tecnica barbaricina. Pregherei Nugoresu di postare le bellissime foto che mi inviò tempo fa, dove si vede chiaramente il ricamo in tutta la sua delicatezza. Andros...mi fai arrosire per le belle parole.
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 30/03/2010 : 09:02:37
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sabry sei terribile non ti fidi? guarda ti dico cosa di cosa non parlerà il libro :( di contabilità. di medicina, del catechismo, di cose che non rigurdano la sardegna, di chimica applicata, di poesia cinese.. ecc. ecc. ) io ,invece mi fido di te
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 10:38:57
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perfetto babbo! hai escluso tutti gli argomenti che non mi interessano !
Ampuriesu quando iniziamo? il tessuto ce l'ho già!
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 10:47:51
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stavo pensando, visto che da noi si usava molto anche il lino, ci sono testimonianze sia della coltivazione che della lavorazione e della tessitura, potrei farla in lino?
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 11:16:32
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| sabry ha scritto:
stavo pensando, visto che da noi si usava molto anche il lino, ci sono testimonianze sia della coltivazione che della lavorazione e della tessitura, potrei farla in lino?
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Non ottieni un bel lavoro. Fintanto che si tratta di un grembiule tipo Busachi va benissimo in quanto non hai prblemi di misure (cm più cm meno in vita poco cambia) ma per i polsi dovresti mettere non 90 cm di stoffa ma oltre un metro e la manica sarebbe sproporzionata. Altra soluzione sarebbe utilizzare un lino grosso ma perderesti la delicatzza del ricamo.
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 11:21:53
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| ampuriesu ha scritto:
| sabry ha scritto:
stavo pensando, visto che da noi si usava molto anche il lino, ci sono testimonianze sia della coltivazione che della lavorazione e della tessitura, potrei farla in lino?
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Non ottieni un bel lavoro. Fintanto che si tratta di un grembiule tipo Busachi va benissimo in quanto non hai prblemi di misure (cm più cm meno in vita poco cambia) ma per i polsi dovresti mettere non 90 cm di stoffa ma oltre un metro e la manica sarebbe sproporzionata. Altra soluzione sarebbe utilizzare un lino grosso ma perderesti la delicatzza del ricamo.
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allora vada per il cotone!
penso di aver capito la preparazione del tessuto, si realizza una pieghettattura tipo punto smok seguendo però le trame. correggimi se sbaglio
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sostro
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Inserito il - 30/03/2010 : 11:36:27
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è chiarissima la spiegazione... daltronde è un maestro in quest'arte cosi paziente. stramare, piegare, contare... solo uno armato di molta pazienza come lui riesce a realizzare questo ricamo tono su tono!
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 11:58:25
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Allora iniziamo... ti posto i passaggi così spiego meglio la pocedura. prendi un pezzo ti tela 3f larga 90 e alta 80. Dalla parte dell'ampiezza quindi 90, lascia 5 cm per parte e 3 dall'orlo di sotto. Sfila una trama e una volta sfilata inizia a prendere 2 trame con l'ago e a lasciarne 4. Ricorda di usare filo lettera che è sottile e resistente allo stesso tempo e sopratutto per l'imbastitura deve essere bianco. Poi il ricamo potrai realizzarlo anche in nero ma le imbastiture dopo se sono nere con ricamo bianc si notano non sono belle da vedere.
Quando finirai la prima passata, ti spiegherò il resto così non ti confondo le idee
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Modificato da - ampuriesu in data 30/03/2010 12:02:02 |
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santobevitore
Utente Medio
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Inserito il - 30/03/2010 : 12:09:42
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Oh Ampuriesu, sa cosa est seria! Sabry, chi sa fare sa insegnare, quindi sei in una botte di ferro: questo ragazzo sa il fatto suo! vedrai che riuscirai benissimo.
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ampuriesu
Utente Attivo
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Inserito il - 30/03/2010 : 12:15:12
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| santobevitore ha scritto:
Oh Ampuriesu, sa cosa est seria! Sabry, chi sa fare sa insegnare, quindi sei in una botte di ferro: questo ragazzo sa il fatto suo! vedrai che riuscirai benissimo.
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