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albertune
Utente Normale
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Inserito il - 08/02/2010 : 18:33:19
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Per il costo del lavoro: le fonti greche dicono che tra i sardi antichi non erano tollerati gli oziosi, il che mi predispone a pensare che forse forse la costruzione del tal nuraghe X, non era poi distante dall'esecuzione di un odierno lavoro socialmente utile
alberto
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/02/2010 : 19:00:35
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| 4) Esistono nuraghi in cui il materiale proviene da più cave?
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Al volo: Torri centrali: Luzzanas -Predda Niedda (SS) Corvos-Florinas Ola- Oniferi Orolìo-Silanus
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 08/02/2010 : 20:36:13
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non sono un esperto lapicida, ma suppongo che esistano rocce più o meno pesanti, e che questo influisse sulle scelte per il trasporto e per ragioni statiche. Da quel che mi ricordo, come ha confermato Trambucco, non sono pochi i nuraghi sui quali si può riscontrare l'uso di materiali differenti, credo anche a Barumini. Tornando al Palmavera, quali materiali sono presenti? Calcare, abbiamo detto, che credo sia una pietra relativamente leggera. Il monte Doglia dista intorno ai 4 o 5 km dal sito, giusto? In che modo sono utilizzati i diversi materiali?
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 08/02/2010 : 22:57:25
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| Trambuccone ha scritto:
| 4) Esistono nuraghi in cui il materiale proviene da più cave?
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Al volo: Torri centrali: Luzzanas -Predda Niedda (SS) Corvos-Florinas Ola- Oniferi Orolìo-Silanus
Complessi : Genna Maria-Villanovaforru Palmavera- Alghero T.
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Aggiungerei anche "quasi tutti" o sbaglio?
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Nulla è più pericoloso di un uomo con un idea, se è l'unica che riesce a concepire. |
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 08/02/2010 : 22:59:55
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| robur.q ha scritto:
non sono un esperto lapicida, ma suppongo che esistano rocce più o meno pesanti, e che questo influisse sulle scelte per il trasporto e per ragioni statiche. Da quel che mi ricordo, come ha confermato Trambucco, non sono pochi i nuraghi sui quali si può riscontrare l'uso di materiali differenti, credo anche a Barumini. Tornando al Palmavera, quali materiali sono presenti? Calcare, abbiamo detto, che credo sia una pietra relativamente leggera. Il monte Doglia dista intorno ai 4 o 5 km dal sito, giusto? In che modo sono utilizzati i diversi materiali?
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Ma, direi che ogni pietra aveva la sua funzione, e sicuramente le cave erano parecchie anche lontane decine e decine di kilometri! Un nuraghe è un insieme di tanti tipi di pietra differente! Addirittura il basalto veniva da cave diverse a seconda della porosità!
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/02/2010 : 23:49:02
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Ho detto al volo....... Ma ho fatto una differenza sostanziale: le torri arcaiche e i complessi.
Palmavera: torre antica , calcare; torre aggiunta arenaria. Il tutto poi rifasciato con arenaria la torre antica e calcare la torre aggiunta.Perchè?
In genere , si usava la pietra del posto, cavandola addirittura in loco per predisporre le fondamenta dell'edificio. O anche sistemando come fondamenta, i massi più grossi, come in alcuni casi di nuraghi abbarbicati in cima a un cocuzzolo. Solo in casi particolari si andava a prenderla anche lontano. T.
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Modificato da - Trambuccone in data 08/02/2010 23:55:37 |
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MirkoZaru
Utente Senior
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Inserito il - 09/02/2010 : 01:05:22
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| Trambuccone ha scritto:
Ho detto al volo....... Ma ho fatto una differenza sostanziale: le torri arcaiche e i complessi.
Palmavera: torre antica , calcare; torre aggiunta arenaria. Il tutto poi rifasciato con arenaria la torre antica e calcare la torre aggiunta.Perchè?
In genere , si usava la pietra del posto, cavandola addirittura in loco per predisporre le fondamenta dell'edificio. O anche sistemando come fondamenta, i massi più grossi, come in alcuni casi di nuraghi abbarbicati in cima a un cocuzzolo. Solo in casi particolari si andava a prenderla anche lontano. T.
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Quindi i nuraghi del Sinis? Le fondamenta dell'edificio sono realizzate con un vespaio di alcuni metri di pietrame o su parete di roccia viva con canalizzazioni per il deflusso e il drenaggio delle acque!
Per il Palmavera, dovesti sapere che si tratta di un nuraghe molto tormentato, ha visto tantissimi rimaneggiamenti, crolli e ricostruzioni. Non c'è nessun motivo simbolico, diciamo che è stato più volte riedificato con i conci dei crolli dalla parte alta, sia del monotorre che delle torri laterali. Almeno questo è quello che ho potuto vedere nelle mie visite!
Poi io credevo fosse realizzato in marna e arenaria...forse sbaglio!
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Modificato da - MirkoZaru in data 09/02/2010 01:08:00 |
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Trambuccone
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 09/02/2010 : 01:50:19
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Mirko, rilassati......:), risparmia le energie che mi sa che domani ti aspetta un'altra giornata pesante , forse peggio di oggi.....
Ho risposto a quanto mi è stato chiesto. Nuraghi del Sinis non ne ho visto neanche uno. Quindi non ci metto bocca. Mi fa molto, molto piacere sentire delle tue plurime visite al Palmavera..... Ciao T.
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Modificato da - Trambuccone in data 09/02/2010 01:54:44 |
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 09/02/2010 : 08:35:29
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Da una scorsa veloce alla vecchia pubblicazione del Moravetti, l'autore parla di calcare e arenaria; stasera verifico meglio
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.machiavelli.
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Inserito il - 09/02/2010 : 09:45:17
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Sono stato più volte al Palmavera, anche per studi e ho visto solo calcare e arenaria. Potrei anche sbagliare ma proverò a verificare anche domenica prossima quando sarò da quelle parti.
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Lessa
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Inserito il - 09/02/2010 : 12:31:06
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Tutti esperti Geologi! e se la roccia fosse una calcarenite?
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tholoi
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Moderatore
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Inserito il - 09/02/2010 : 12:53:57
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Diciamo che la marna la possiamo collocare tra i calcari e le argille, cambiano le percentuali di carbonato di calcio. In generale, se vogliamo, quando diciamo marna e/o calcare stiamo dicendo quasi la stessa cosa. Non ho capito però di che materiale è il pietrame dei nuraghi del sinis, e se è lo stesso usato per le torri.
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 09/02/2010 : 13:48:35
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| tholoi ha scritto:
Diciamo che la marna la possiamo collocare tra i calcari e le argille, cambiano le percentuali di carbonato di calcio. In generale, se vogliamo, quando diciamo marna e/o calcare stiamo dicendo quasi la stessa cosa. Non ho capito però di che materiale è il pietrame dei nuraghi del sinis, e se è lo stesso usato per le torri.
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Si Tholo, però credo, se non ricordo male, che ci sia una notevole differenza tra marne e calcari per quel che riguarda l'utilizzo in edilizia: le marne dovrebbero essere piuttosto friabili, e i relativi fabbricati meno solidi. Più tardi consulto la carta litologica particolareggiata per vedere cosa abbiamo esattamente in zona Palmavera
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 09/02/2010 : 14:08:36
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| robur.q ha scritto:
| tholoi ha scritto:
Diciamo che la marna la possiamo collocare tra i calcari e le argille, cambiano le percentuali di carbonato di calcio. In generale, se vogliamo, quando diciamo marna e/o calcare stiamo dicendo quasi la stessa cosa. Non ho capito però di che materiale è il pietrame dei nuraghi del sinis, e se è lo stesso usato per le torri.
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Si Tholo, però credo, se non ricordo male, che ci sia una notevole differenza tra marne e calcari per quel che riguarda l'utilizzo in edilizia: le marne dovrebbero essere piuttosto friabili, e i relativi fabbricati meno solidi. Più tardi consulto la carta litologica particolareggiata per vedere cosa abbiamo esattamente in zona Palmavera
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ARG! ERESIA! marne e calcari non son la stessa cosa! Tholo cosa mi dici mai!
Pensate che le stesse rocce carbonatiche si comportano in modi assai diversi. A cagliari abbiamo una successione di rocce "tipiche" (non starò a dirle in sequenza) come trammezzario, pietra cantone, pietraforte (arenarie di Pirri, argille del fangario...ecc). Quest'ultima (la pietraforte) è chiamata così proprio perchè se gli si dà un colpo di piccone non è improbabile che questo ci torni in faccia per quanto è dura la roccia! Il Trammezzario invece veniva usata per (come dice il nome) i Trammezzi. Usatissima anche la pietra cantone (per scopi edilizi).
Ora...la geologia è un terreno abbastanza insidioso per il neofita... pur avendo dato svariati esami al palazzo delle scienze della terra non mi sento minimamente in grado di riconoscere tutti i tipi di rocce...ma di fare un analisi approssimativa, cercando di capire perlomeno quando si tratta di una roccia sedimentaria, vulcanica, metamorfica. (ma anche qui ci sono tantissime sfumature e incasinamenti vari).
Per cui...ok che le marne sono un misto di carbonato di calcio e argilla (sarebbe più giusto chiamarle "argilliti"). Ma non è assolutamente possibile paragonarla con il calcare...
Un esempio pratico: Il nuraghe Genna Maria è fatto con rocce marnose del posto, e proprio per le caratteristiche del materiale litologico ha subito svariati crolli e risistemazioni durante la sua "vita" al tempo dei nostri antenati edificatori...
Barumini invece è stato costruito in basalto, ma il villaggio successivo è stato costruito (nelle parti più recenti) con roccia del posto) -marne- e si nota....
concordo con Mirko comunque...i Nuraghi dell'Oristanese (e di tutto il circondario dominato dai basalti...tipo l'altopiano di abbasanta...il marghine...ecc) sono costruiti con questa roccia, che tuttavia può essere molto variabile, in quanto più o meno densa e porosa a seconda dei luoghi!
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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 09/02/2010 : 14:50:54
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Si Lessa, è un terreno spinoso assai nella carta geo-litologica l'unica cosa che ho capito è che vicino al Palmavera ci sono rocce paleozoiche metamorfiche (nella Nurra di fuori, non ho capito nemmeno cosa siano), rocce mesozoiche (sembrerebbero calcari ma la legenda è incasinatissima, parla anche di marne) e arenarie cenozoiche. Comunque, ai fini del nostro studio non ha molta importanza se i nuragici hanno scelto la pietra sbagliata, ci interessa da dove l'hanno presa e quanto ne hanno preso.
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