Nota Bene:Monumento naturale Pan di Zucchero (Concali su Terràinu) - si erge nella magnifica insenatura di Masua, è uno scoglio di calcare cambrico le sue misure sono 133 m altezza e 3,72 ha superficie, è uno dei più grandi e affascinanti faraglioni d'Europa.
Tu dici " questo topic non vuole insegnare niente a nessuno",non è vero involontariamente (almeno per me ) m'insegni molto. Io ,avevo un anno quando mi hanno portato a Genova , e di queste cose ne ho solo sentito parlare vagamente ed è interessante e bello vedere le foto che posti.Mi sembra di poter rivivere quei momenti, comunque generazioni più forti e generose. P.S. figurati voi non vi capite pensa io che non lo parlo neanche,faccio una fatica ma ho il vocabolario e mi aiuto.
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Piu Antonella
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Tu dici " questo topic non vuole insegnare niente a nessuno",non è vero involontariamente (almeno per me ) m'insegni molto. Io ,avevo un anno quando mi hanno portato a Genova , e di queste cose ne ho solo sentito parlare vagamente ed è interessante e bello vedere le foto che posti.Mi sembra di poter rivivere quei momenti, comunque generazioni più forti e generose. P.S. figurati voi non vi capite pensa io che non lo parlo neanche,faccio una fatica ma ho il vocabolario e mi aiuto.
grazie antonella! io ricordo che da bambino mi sedevo vicino ai "grandi" per sentire le loro storie mi affascinavano tutte le cose che riguardavano il mio paese e la mia terra! e mi fa piacere che anche sardi che hanno vissuto la loro vita lontano da paradisola siano attrati dalle loro radici!
nel secolo scorso... quando si facevano le foto ai bambini... li mettevano in piedi oppure seduti sulle sedie. poita du farianta non ddu sciu, forse perché ancora non c'erano i divani oppure le poltrone in tutte le case, ma le sedie servivano per le pose fotografiche casalinghe e non.
in questa foto possiamo vedere la bambina sulla sedia, poi possiamo vedere (intravedere) la donna alla destra sembra che abbia le ali invece è (forse) un asciugamano appeso alla porta. ogni volta che la vedo questa foto mi affascina. (e no sciu poita.. boh!) sembra un vecchio quadro carico di malinconia
in questa foto una bambina seduta sulla sedia per fare la foto. e anche qui possiamo notare (su muru de ladiri) dietro la bambina.
nel secolo passato quando due persone si sposavano come arredamento avevano due sedie una per il marito e una per la moglie, le altre sedie venivano acquistate oppure costruite man mano che la famiglia cresceva. e non era insolito quando c'erano le feste paesano vedere uomini e donna con la sedia in spalla per poter seguire seduti. is cantarasa dei grandi poeti sardi oppure sa cummedia dde ziu paddori o altro. comodamente seduti in su scannu. (la sedia ) e non era insolito una volta finita la serata vedere mariti barcollanti accompagnati dalle loro mogli a casa
Sembra ieri, ma il 1900 è passato. Ho vissuto a cavallo di due secoli. Non ho avuto un ruolo importante nella storia del mondo, ma comunque posso dire <<io il 31 dicembre 1999 alle 23,59 ero presente!>>. Non ho conosciuto le guerre neanche la seconda. Quando sono nato io eravamo in pieno boom economico. Ho conosciuto la radio come “bene primario” di ogni famiglia. Si la radio quella con le valvole, quella che per cambiare stazione dovevi ruotare la manopola lentamente per captare i segnali radio. A dire la verità erano poche le stazioni radio, ma ricordo che la domenica quando ci radunavamo per il pranzo, (era l’unico giorno in cui tutta la famiglia era riunita per consumare assieme il pranzo) ricordo che la radio era posizionata sopra il televisore e tutti in silenzio ascoltavamo il gazzettino sardo. Poi una mezzora di trasmissioni gestite dalla sede rai di Cagliari. Che belle le canzoni di Vittorio Laconi. All’ora di pranzo la domenica si ascoltava la radio perché la televisione anche lei a valvole e anche lei in bianco e nero. (senza nessuna motivazione politica) non trasmetteva all’ora di pranzo, ma le sue trasmissioni iniziavano intorno alle ore 17,00 con la tv dei ragazzi. All’ora di pranzo la televisione coperta da un centrino di pizzo ricamato era lì come un totem nell’angolo più bello della casa. La televisione era motivo di socializzazione con i vicini di casa. Infatti chi non possedeva un televisore veniva ospitato dalle famiglie che possedevano il totem. dopo il telegiornale delle 20,30 per poter seguire il film del lunedì, oppure gli sceneggiati a puntate, la freccia nera, Anna prende il fucile, e i vari spettacoli presentati da Pippo Baudo &C. ah! dimenticavo la tv aveva due canali ed era senza telecomando. (ai miei tempi alzarsi per cambiare canale non era peccato mortale. (anche perché se c’era qualcosa di interessante nel primo canale sicuramente nel secondo non c’era niente di interessante) se eri nel primo canale quando iniziava un nuovo programma nel secondo un triangolino bianco nell’angolo in basso a sinistra avvisava del suo inizio. Quindi uno non si alzava a vuoto, ma cambiava nel momento esatto dell’ inizio della trasmissione. Che dire di carosello che iniziava dopo il telegiornale e prima dei programmi serali. Molti ricordano la mamma che diceva <<a letto dopo il carosello>> Sicuramente le canzoncine della pubblicità allietavano le nostra infanzia. <<Maria Rosa Maria Rosa ogni cosa sai far tu qui la vita e sempre rosa solo quando ci sei tu.>> Oppure: <<non ho il paracadute no ho la mutua!>> Ancora: <<chiamami peroni sarò la tua birra!>> Che nostalgia!
e chi se lo scorda il carosello.....il siparietto che si apriva e quando si chiudeva tutti a letto.....e si, ripensando a quel periodo, sarà che eravamo bambini, sarà che stiamo diventando grandi, sarà che sono lontana ma la nostalgia si fa sentire, e mi piace ricordarlo, sono contenta che in questo spazio con le tue foto si possa tornare indietro nel tempo e ricordare, come non ricordare quando dopo aver giocato in praza con tanti bambini si entrava dentro a guardare tutti insieme la tv dei ragazzi...o dopo cena aspettare i vicini di casa e i parenti per guardare insieme un film, o uno spettacolo, come Canzonissima o Mille luci e tanti altri.....si era proprio un bel momento di condivisione e socializzazione...
Bellissima la foto con la bambina sulla sedia e la signora che porta al primo sguardo un'ala d'angelo chissa che magari adesso visto l'eta della foto e un angelo per davvero
Bellissima la foto con la bambina sulla sedia e la signora che porta al primo sguardo un'ala d'angelo chissa che magari adesso visto l'eta della foto e un angelo per davvero
ma, considerando che questa foto avra settanta - ottanta anni... forse sara viva solo la bambina comunque questa foto sembra un quadro...
notare il quarto bambino da sinistra nella prima fila e poi la maestra di questa classe era proprio una bella maestrina
in questa foto invece c'é il bambino a fianco della maestra che sembra buster keaton
ripeto una cosa che ho gia scritto diverse volte (forse) in questo topic: <<i bambini molte volte senza scarpe, ma difficilmente erano senza la giacca.>> e considerando is capigliatturasa mi pariri ca merasa fuenta finzasa prenusu dde priogu! ma inzandusu cumente immoi su priogu non castiara in facci nisciunusu! poburusu oppuru arriccusu fuenta tottus' prenusu proprio come ai nostri giorni! oh si ddu immaginaisi su fillu dde berlusconi prenu dde priogu! nou, issu nou, poita ca pilusu non di pottara continua...