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robur.q
Utente Senior
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Inserito il - 11/12/2009 : 08:23:11
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| Petru2007 ha scritto:
| robur.q ha scritto: Io mi sento di gran lunga più servo pagando la bolletta elettrica il doppio di quella di un Corso a parità di consumo.
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Non credo che dipenda dalla quantità di centrali nucleari dislocate in Corsica...
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no, da quelle, decine, che ci sono in Francia
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sonos
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Inserito il - 11/12/2009 : 10:11:37
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In un altra discussione di qualche tempo fa si era già trattato dell'argomento. Mi pare che non sia stata utile. Si torna sempre con gli stessi discorsi senza dare un minimo di dati ed informazioni specifiche. Quanto costa la costruzione, la manutenzione ed la dismissione di una centrale nucleare? Qual'è il costo dello smaltimento delle scorie radioattive (ed aggiungerei i costi della loro sorveglianza)? Perchè non esiste un privato al mondo che costruisce centrali nucleari se è così redditizio produrre energia elettrica dall'atomo? Come mai gli Stati Uniti d'America, patria del liberismo economico, non costruiscono una centrale nucleare dal 1979? Vogliamo l'indipendenza energetica, ma dove sono situate le miniere di uranio in Italia? I favorevoli a questo tipo di produzione energetica mi rispondano e poi continueremo a discuterne.
Il discorso sul nucleare francese è dovuto sostanzialmente alla politica militare di De Gaulle finalizzata a far diventare la Francia una delle potenze con la bomba atomica. I reali costi dell'energia elettrica francese non sono conosciuti poichè parecchi impianti sono coperti dal segreto militare. Comunque, poche settimane fa e nonostante il gran numero di centrali nucleari, gli stessi francesi sono stati costretti ad acquistare energia elettrica all'estero...quindi il nucleare non ha risolto il problema energetico della nazione.
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Modificato da - sonos in data 11/12/2009 10:14:00 |
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robur.q
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Inserito il - 11/12/2009 : 19:04:29
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e quindi, come lo risolviamo il problema energetico? io non vedo altre soluzioni se non parzialissime siamo in balia del prezzo del greggio (e dell'oligopolio delle compagnie petrolifere) più degli altri..... per la verità il paese è cresciuto comunque in questi anni, il sistema economico si è in qualche modo adeguato ed adattato... chi ne risente di più sono le famiglie, comunque è un problema di non facile soluzione, anche perchè i tempi di realizzazione delle centrali è molto lungo
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desi satta
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Inserito il - 12/12/2009 : 11:35:16
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| Petru2007 ha scritto:
| desi satta ha scritto:
Vediamo di essere più chiari: a) le scorie non le vuole nessuno (anche nei siti già militarizzati); b) la Sardegna è sempre in crisi per i posti di lavoro; c) i posti di lavoro "Industriali" sono in gran parte finanziati da soldi pubblici (Alluminio, chimica, tessile): niente soldi pubblici, niente posti di lavoro; d) supponiamo che i rubinetti pubblici smettano di gocciolare e venga offerta l'alternativa di un sito di stoccaggio... e) aggiungi che lo stoccaggio ha requisiti di stabilità geologica ben superiori alle centrali... Allora non credo che basterà fare la sceneggiata a Roma per avere l'energia elettrica a basso costo da regalare agli americani dell'ALCOA: ci prenderemo il sito di stoccaggio e ci sarà chi ringrazierà il Signore e correrà dal politico di turno per avere l'accozzo giusto e entare a far parte dei guardiani radioattivi...
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Guarda qui cosa si leggeva su la Nuova Sardegna circa un mese fa. La notizia è stata riportata ieri anche da alcuni quotidiani della penisola
http://ricerca.gelocal.it/lanuovasa...O_SL301.html
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Esatto! Con il piccolo dettaglio che le centrali sono sorgenti di 'potere' economico, e se le prenderanno le regioni che hanno 'potere' politico, mentre le scorie sono sorgenti di 'm***a' e se le prenderanno le regioni che potere politico non ne hanno (ma aree militarizzate sì). Aggiungi che oltre alla stabilità geologica, verrà (ovviamente) invocata la convenienza economica e strategica di concentrare tutte le scorie in un unico sito... indovina quale? Convintamente antinuclearista (potrei scrivere un libro per giustificare la mia posizione) mi vedo nella condizione di 'sperare' che in Sardegna arrivi una centrale, che sarebbe assai meno pericolosa di un sito di stoccaggio (come sanno bene in Veneto e Lombardia).
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desi satta
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Inserito il - 12/12/2009 : 11:44:25
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| sonos ha scritto:
In un altra discussione di qualche tempo fa si era già trattato dell'argomento. Mi pare che non sia stata utile. Si torna sempre con gli stessi discorsi senza dare un minimo di dati ed informazioni specifiche. Quanto costa la costruzione, la manutenzione ed la dismissione di una centrale nucleare? Qual'è il costo dello smaltimento delle scorie radioattive (ed aggiungerei i costi della loro sorveglianza)? Perchè non esiste un privato al mondo che costruisce centrali nucleari se è così redditizio produrre energia elettrica dall'atomo? Come mai gli Stati Uniti d'America, patria del liberismo economico, non costruiscono una centrale nucleare dal 1979? Vogliamo l'indipendenza energetica, ma dove sono situate le miniere di uranio in Italia? I favorevoli a questo tipo di produzione energetica mi rispondano e poi continueremo a discuterne.
Il discorso sul nucleare francese è dovuto sostanzialmente alla politica militare di De Gaulle finalizzata a far diventare la Francia una delle potenze con la bomba atomica. I reali costi dell'energia elettrica francese non sono conosciuti poichè parecchi impianti sono coperti dal segreto militare. Comunque, poche settimane fa e nonostante il gran numero di centrali nucleari, gli stessi francesi sono stati costretti ad acquistare energia elettrica all'estero...quindi il nucleare non ha risolto il problema energetico della nazione.
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Appunto, come dicevo nel post precedente si dovrebbe discutere di numeri e dati oggettivi, con il corollario che l'informazione (vera) costa fatica (ahimé bisogna studiare). Ma un'altra (delle mille) domande che dovremmo porci è: come mai in Germania (!) si sfrutta l'energia solare più che in Italia? Possibile che nessuno si renda conto che attivare un ciclo virtuoso sul'energia solare produrrebbe più posti di lavoro e ricchezza diffusa della centrale nucleare? Le centrali sono un modo per fare un sacco di quattrini (per pochi) e un centro di potere per concentrarlo in poche mani.... Basta, altrimenti non la smetto più...
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laier
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Inserito il - 12/12/2009 : 11:49:18
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propongo un articolo che dimostra le diverse opinioni sullo spinoso argomento
"No alla scelta del nucleare" polemiche su Celentano Scienza ed ecologisti divisi sull'intervento dello showman Veronesi: strada percorribile. I verdi: serve un referendum
di VALERIO GUALERZI
ROMA - Sul nucleare si sceglie con la testa e non con la pancia. È questa la risposta che due tra i massimi paladini della cultura scientifica recapitano ad Adriano Celentano dopo l'allarmato articolo su Repubblica di ieri. "Capisco le paure, ma dobbiamo ricordare che il movimento antinucleare è nato vent'anni fa sull'onda dei disastri delle centrali nucleari: il referendum in Italia avvenne dopo Chernobyl, quando eravamo tutti comprensibilmente in preda al panico", spiega Umberto Veronesi.
Il più celebre oncologo italiano è da sempre un sostenitore del ritorno all'atomo nel nome della fiducia nel progresso scientifico. All'amico showman riconosce il merito di saper esprimere con efficacia i sentimenti popolari, ma non ne condivide le apocalittiche preoccupazioni. "Oggi - ricorda Veronesi - sappiamo che quella centrale fu progettata per scopi militari, era un impianto obsoleto e carente di sistemi di sicurezza e oltretutto l'incidente fu causato da un tragico e incredibile errore umano, che oggi non potrebbe più occorrere perché, grazie alla ricerca tecnologica, i processi sono altamente automatizzati, e dunque il rischio è ridotto al minimo".
Qualche tono polemico in più nelle parole di Piergiorgio Odifreddi. "Le posizioni espresse dai personaggi dello spettacolo su temi come il nucleare - spiega il matematico - non sono dissimili da quelle che esprime la Chiesa su argomenti come la fecondazione assistita e la ricerca sulle staminali: sono opinioni disinformate e non-tecniche su questioni che sono invece estremamente tecniche". Secondo Odifreddi, che pure si dice scettico sul ritorno all'atomo e precisa di preferire di gran lunga investimenti massicci sulle rinnovabili, "non bisogna cedere a isterismi, lasciando parlare chi ha la competenza per farlo".
L'angoscia per un'Italia ridotta a "brace radioattiva" espressa da Celentano va di pari passo con la critica che il cantante muove a quell'opposizione di sinistra che avrebbe il dovere di mobilitarsi per difendere i cittadini "che sono soli". Accusa che i diretti interessati non accettano. "Ci opporremo con tutte le forze al nucleare di Scajola e Berlusconi - promette Ermete Realacci - il Pd è nato per essere il più grande partito ambientalista d'Europa e se tradirà questa sua vocazione originale non sarà più il mio partito". A sentirsi chiamati in causa da Celentano anche i Verdi. "Ci mobiliteremo - garantisce il presidente Angelo Bonelli - per chiedere un referendum contro una legge, voluta dal governo Berlusconi, che, addirittura, prevede l'uso dell'esercito per imporre le centrali. Abbiamo bisogno che tante persone come Celentano scendano in campo per difendere il futuro del Paese, perché dobbiamo intervenire oggi se vogliamo avere un domani".
da:http://www.repubblica.it/2009/12/se...lentano.html
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laier
Salottino
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Inserito il - 12/12/2009 : 11:53:43
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celentano pensiero
Se il pianeta Terra è come la Croce Rossa di ADRIANO CELENTANO
Caro direttore, quando si dice: "È come sparare sulla Croce Rossa", è esattamente quello che si sta facendo adesso. La Croce Rossa di turno, già dilaniata dalle torture, sulla quale ci si affanna a dare l'ultimo colpo di grazia, è nientemeno che sua maestà la "TERRA". Gesù disse: "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, piuttosto che un ricco entri nel regno di Dio".
Nonostante questo io ho sempre pensato che la salvezza del mondo potrebbe venire soltanto da un'intesa mondiale dei ricchi. Però come sapete io sono "il Re degli ignoranti", e la prova schiacciante di quanto grande sia la mia ignoranza, l'ho letta proprio ieri su un quotidiano, dove in un articolo riguardante la Conferenza sul clima in corso a Copenaghen, si spiegava che la presidenza danese ha preparato una bozza perfettamente in linea con il gelido animo di quei ricchi ai quali si riferiva Gesù. Si tratta, in sostanza, di un documento che darebbe ai paesi ricchi, e non all'Onu, il controllo della lotta alle emissioni di gas serra. E pertanto sancirebbe ai paesi ricchi il diritto di inquinare il doppio dei paesi in via di sviluppo. Praticamente il contrario del Protocollo di Kyoto che ammoniva i paesi ricchi ad assumersi la responsabilità nella lotta ai cambiamenti climatici. Un groviglio, quello dei ricchi e poveri, che è molto più complesso delle semplici canzoni cantate dall'omonimo trio. Giustamente i poveri reclamano il diritto all'inquinamento e quindi ad arricchirsi come appunto hanno fatto i ricchi fino ad ora. "Ma se inquinate anche voi rischiamo di morire tutti", dicono i benestanti "e chi se ne frega tanto si muore lo stesso se voi non rinunciate alle vostre ricchezze". Come vedete non abbiamo scampo. Del resto i segni della "fine" ci arrivano ormai da più parti. Pare che il 2009 sia stato l'anno più caldo della storia per l'Africa e l'Asia. Si preannunciano ondate torride nel Pacifico orientale. In Cina c'è stata la peggiore siccità degli ultimi cinquant'anni. Precipitazioni inferiori alla media anche in India e in Kenya, dove questo si è tradotto in una crisi alimentare. Ondate straordinarie di caldo nelle regioni orientali dell'Oceano Pacifico potrebbero creare scompiglio nel clima mondiale.
Ma tanto l'uomo è abituato. Con l'approssimarsi della fine del mondo sembra aver trovato un'adeguata convivenza. Insomma, si tende a rimuovere lo spaventoso spettacolo a quando sarà. Una specie di rassegnazione che coinvolge sì anche noi italiani, ma molto meno degli altri paesi. Noi abbiamo ancora la forza di preoccuparci se qualcosa ci allarma. E la cosa che a me personalmente non preoccupa affatto sono le dichiarazioni di quel pentito secondo cui il nostro presidente del Consiglio sarebbe anche un capo mafia. Un'assurdità alla quale non credo neanche se vedo Berlusconi con in mano la lupara. Tuttavia, poiché la legge è uguale per tutti, trovo giusto che i magistrati facciano le loro indagini per verificare se nell'assurdità di quelle dichiarazioni esista un fondamento.
Ciò che invece mi allarma tremendamente è l'ultimo obiettivo (anche se da tempo annunciato) del governo Berlusconi. La costruzione di otto centrali nucleari fra le quali, sempre di più, si fa strada l'ipotesi che la prima "centrale della morte" potrebbe sorgere nel Veneto, nei pressi di Chioggia. Ma la cosa più inquietante la si registra nella scarsa combattività dell'opposizione. A quanto pare la cosa funziona così: nel Veneto si costruisce l'ordigno mentre le scorie, che sono radioattive, si spediscono al Sud. Naturalmente si muore sia al Nord che al Sud. Però il governo, e precisamente nella persona del ministro Scajola, ha pensato bene di distribuire le sofferenze di morte in base al conto in banca. Essendo il Nord più ricco, gli spetta il privilegio di una morte istantanea, causata appunto dall'esplosione della Centrale. Mentre il povero Sud dovrà accontentarsi di una morte lenta e sofferente come solo il cancro sa dare.
Devo dire che a volte sono proprio strani i discorsi del nostro capo del governo. Ecco perché poi, di punto in bianco, tre o quattrocento mila persone si riuniscono in giro per le strade con il fazzoletto viola... forse per dirgli che il suo comportamento non corrisponde alla sincera bellezza di quel colore. È dal viola infatti che hanno origine tutti gli altri colori. Senza il viola non ci sarebbero gli altri. E allora ecco che ai quattrocentomila + 1, che sarei io, qualcosa non quadra. Berlusconi non fa altro che vantarsi del fatto che lui è stato eletto dal popolo ed è vero. "Il popolo è sovrano" dice sempre, "e bisogna rispettare la sua volontà".
Mi domando allora per quale motivo non si debba rispettare la volontà di quello stesso popolo che oggi lo ha eletto, quando nel 1987 si espresse in modo così categorico ed inequivocabile sull'abrogazione delle centrali nucleari. Io credo che per cambiare una volontà votata direttamente dal popolo, il governo dovrebbe, quanto meno, tornare a rivolgersi alla sua sovranità. Altrimenti si tratta di governo arrogante, falsamente democratico. Come lo è l'ingannevole sorriso di Scajola quando non dice quello che dovrebbe dire soprattutto ai suoi elettori, e cioè che il problema non sono tanto le centrali nucleari, quanto la micidiale e devastante radioattività delle scorie, che una volta create non sai più dove metterle, poiché il loro mortale respiro si estingue solo dopo 25mila anni, con il pericolo di inquinare le falde acquifere.
Per cui ragazzi del Veneto è a voi che ora mi rivolgo: sappiate che stanno facendo i preparativi per accendere il fuoco sotto il culo della vostra regione. Credo ed è importantissimo che il Veneto e non solo il Veneto, quando sarà il momento, debba necessariamente mobilitarsi nella più grande manifestazione (naturalmente pacifica) contro le nuove e subdole dittature che per la bramosia di potere, vogliono rendere l'Italia una brace radioattiva. Dittature che tuttavia non appartengono solo alla destra... Mai come questa volta infatti possiamo dire che gli italiani sono soli, tranne qualche eccezionale protezione da parte della sinistra. Soli sì, ma con la straordinaria capacità di accomunarci in un sol uomo dalla scintilla del buon senso. E allora sarà proprio dalla bellezza di Venezia che si comincerà a pulire ciò che in Italia è ancora brutto!
Da http://www.repubblica.it/2009/12/se...o-11dic.html
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laier
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Inserito il - 12/12/2009 : 11:54:53
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Risponde il Ministro
Scajola: "Respingo le accuse. ecco perché Adriano sbaglia" di CLAUDIO SCAJOLA
Caro direttore, quando i poeti scrivono in prosa spesso perdono l'ispirazione e il "tocco magico" che li rende inimitabili. È il caso, purtroppo, di Adriano Celentano che quando si avventura sul terreno della politica o, peggio, della tecnologia, esprime valutazioni inesatte e addirittura contraddittorie.
Su Repubblica di ieri Celentano chiede alla Conferenza di Copenaghen misure decisive contro il cambiamento climatico, ma poi attacca violentemente il nucleare, ignorando che senza un aumento di nucleare, che non produce emissioni di gas serra, non sarà possibile combattere seriamente il cambiamento climatico, come emerge con chiarezza dai più recenti studi dell'Ocse e dell'Aie e come sta ribadendo in questi giorni la stessa Conferenza di Copenaghen.
Celentano mi accusa poi di voler "distribuire le sofferenze di morte in base al conto in banca": al Nord "la morte istantanea causata dall'esplosione della centrale nucleare"; al Sud, dove secondo lui il governo vorrebbe collocare il deposito delle scorie (invece nulla è stato ancora deciso al riguardo) "una morte lenta e sofferente come solo il cancro sa dare". È francamente difficile replicare razionalmente a un tale cumulo di banalità prive di senso: e del resto Celentano furbescamente si autoassolve in anticipo definendosi "il re degli ignoranti".
Ricordo in primo luogo che le centrali nucleari non possono esplodere e sono tra le fonti di produzione elettrica più sicure. Nel mondo ci sono oggi circa 450 reattori nucleari in funzione da circa 30 anni: se li mettiamo in fila, fanno quasi 15 mila anni di funzionamento del nucleare, che si è confermato la fonte energetica che ha causato meno danni all'uomo e all'ambiente. Perché nessuno, neppure Adriano Celentano, ricorda mai che il maggior disastro energetico subito dal nostro Paese, con 1700 vittime, è stato provocato nella centrale idroelettrica del Vajont a causa di errate previsioni idrogeologiche? Celentano vuole chiudere anche le centrali idroelettriche?
E se si vuol parlare di cancro, perché non prendere per vere le affermazioni del grande oncologo e senatore del Pd Umberto Veronesi, che proprio su Repubblica qualche mese fa affermò la necessità del nucleare per ridurre le centrali a gas, petrolio e carbone che emettono gas serra, questo certamente dannoso per l'ambiente e per l'uomo?
Sarò all'antica, ma sui temi della salute continuo a dare più credito al professor Veronesi, così come vorrei continuare ad ascoltare le canzoni - ma solo quelle - dell'ex ragazzo della via Gluck. (Ministro dello Sviluppo Economico)
Da:http://www.repubblica.it/2009/12/se...scajola.html
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Modificato da - laier in data 12/12/2009 11:55:26 |
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sarrabus72
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Inserito il - 12/12/2009 : 12:02:24
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Da una parte costruire costruire, fare centrali per produrre energia per poter a sua volta costruire e usare eletronica e meccanismi vari per una societa altamente ricca ed evoluta ...
Dall´altra inquinamento sempre piú accentuato e tutte le conseguenze derivanti di qui il surriscaldamento della terra, l´ammalarsi della natura e delle forme viventi ...
Io invece di una centrale proporrei di fare un bel pó di passi indietro e di ripristinare l´equilibrio della natura tornando ad imparare a vivere delle cose essenziali e non solo materialmente come é la strada innesorabile che abbiamo imboccato in questo millennio ... !
...............................................
Con gran tristezza una notizia sentita ora (nel tg tedesco) che conferma appieno il mondo malatto in qui viviamo: http://iltempo.ilsole24ore.com/inte...argano.shtml
... no aggiungiamone anche altra !
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Modificato da - sarrabus72 in data 12/12/2009 12:06:51 |
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Valle di Oddoene
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desi satta
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Inserito il - 12/12/2009 : 12:05:13
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| laier ha scritto:
propongo un articolo che dimostra le diverse opinioni sullo spinoso argomento
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Ti sei chiesto come mai nei due articoli che proponi non ci sia il parere di un solo tecnico che sappia cosa sia l'energia nucleare? Celentano, Odifreddi e Veronesi si occupano d'altro... Il solo Odifreddi dice una cosa saggia: che non si deve cadere nella gazzarra, perché si finisce alle chiacchiere da bar (e da blog) con il risultato che alla fine decide la pubblicità, oppure, a scelta 'la voce del popolo'. Ma l'osservazione che bisogna 'lasciar fare agli esperti' è sbagliata, perché gli 'esperti' hanno un interesse diretto nella questione. Quindi: che fare? Studiare... ecco tutto, in caso contrario si accetta l'una o l'altra versione, pro o contro, come si tifa per l'inter o il milan, per fede o simpatia o chissà che altro.
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sarrabus72
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Inserito il - 12/12/2009 : 12:10:55
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Io che ci abito non tanto lontano diciamo lo stesso tanto che dal paesello ad Oristano ... prova a leggere la storia di Biblis Centrale Nucleare ... se non trovi troppo in italiano Biblis Kernkraftwerk con la traduzione di Google !
Io mi fido non di quello che parlano ... ma delle conseguenze e della storia di percorsi simili !
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Valle di Oddoene
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robur.q
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Inserito il - 12/12/2009 : 14:10:43
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| sarrabus72 ha scritto:
Da una parte costruire costruire, fare centrali per produrre energia per poter a sua volta costruire e usare eletronica e meccanismi vari per una societa altamente ricca ed evoluta ...
Dall´altra inquinamento sempre piú accentuato e tutte le conseguenze derivanti di qui il surriscaldamento della terra, l´ammalarsi della natura e delle forme viventi ...
Io invece di una centrale proporrei di fare un bel pó di passi indietro e di ripristinare l´equilibrio della natura tornando ad imparare a vivere delle cose essenziali e non solo materialmente come é la strada innesorabile che abbiamo imboccato in questo millennio ... !
...............................................
Con gran tristezza una notizia sentita ora (nel tg tedesco) che conferma appieno il mondo malatto in qui viviamo: http://iltempo.ilsole24ore.com/inte...argano.shtml
... no aggiungiamone anche altra !
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quindi, vorresti vivere senza quelle schifose cose inutili che si chiamano acqua calda, riscaldamento, lavatrice (che bello che era lavare i panni al fiume), frigorifero, medicine, TAC, risonanza magnetica, radiografie (orribilmente contaminanti), antibiotici, automobili, aerei, ferrovie, tanti libri, tanti film, televisione, radio, computer, internet, cibo abbondante e vario tutti i giorni, carta igienica, shampoo, asciugacapelli, e poi non so, c'è l'imbarazzo della scelta!!! io non me la sento di rinunciare a tutto ciò soprattutto perchè i catastrofisti non ne azzeccano una e anzi modificano i dati (vedi recente attacco di hackers in un sedicente centro di studi climatologici inglese) pur di far passare le loro tesi!! negli anni '70 denunciavano una nuova era glaciale, poi si è passati al buco dell'ozono che doveva arrostirci tutti, ora il global warming!! a me sembrano solo global furbacchioni
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sarrabus72
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Inserito il - 12/12/2009 : 15:47:38
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Mi sembra che il catastrofico ora sia tu ... non ho detto di tornare all´era della pietra ma di fare un paio di passi indietro ... tante cose che abbiamo, facciamo e usiamo sono totalmente superflue !
Del tipo ...
- Fare giri in aereo per 20€ 5-6 volte l´anno mi fa comodo ci sono e ci faccio i giri, ma vivevo bene anche prima che andavo solamente 1-2 volte l´anno in nave ... - Televisione in diverse stanze ... possibilmente sempre accese - Ogni componte familiare 1 o piu cellulari - Idem con Pc, Portatile ... - Automobile(i) per fare ogni passo fuori casa ... - Macchinetta caffe - Asciugatrice (bentu cindesti po bendi) - Proiettori - DVD - Cinema - Giostre giostrine - Piste di pattinaggio sul ghiaccio ... mentre a passeggio nella neve vera non ci va piú nessuno ...
Questo é solo un minimo che si potrebbe risparmiare "solo" in una normale casa ... il discorso si potrebbe protrarre all´infinito continuando in direzione che se non si usano sti aggegi non c´e ruota nell´economia e di conseguenza manca il lavoro e bla bla bla ... ma alla fine se la gente non arriva nemmeno piú alla pensione e la quota delle persone che si ammalano sta sempre salendo e si vive solo per far girare questa ruota che ce ne facciamo di tutte queste comodita se ci stiamo distruggendo da soli ?
E se ci servono tante medicine, TAC, risonanza magnetica, radiografie (orribilmente contaminanti), antibiotici come scrivi tu ... sará forse per tutti i veleni che assorbiamo ?
Dai la risposta la so perché anche io non son da meno ... si vive per cogliere il meglio di cio che ci viene offerto della serie mungi la mucca quando ha il latte ... poi il resto e chi se ne frega !!
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robur.q
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Inserito il - 12/12/2009 : 22:25:46
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appunto Sarrabus non dico che bisogna vivere come se fosse l'ultimo giorno ma che ci frega se fra 400 anni l'umanità si estinguerà? io e i miei discendenti saremo estinti da un pezzo..... carpe diem, del domani non c'è certezza!! p.s. comunque oggi l'aspettativa di vita media è circa 80 anni, cento anni fa era la metà o poco più, poi, che sia meglio morire di influenza spagnola a 50 anni o di Alzheimer a 90 è una questioni di gusti: io preferirei la prima soluzione
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Modificato da - robur.q in data 12/12/2009 22:30:24 |
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andrew1
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Inserito il - 13/12/2009 : 11:09:49
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Vorrei dire la mia.
Premetto che ho sviluppato assieme all'università di Trieste un progetto su un parco studio sulle rinnovabili, lavoro nel settore delle rinnovabili ma ho anche studiato per anni le centrali nucleari, questo per dire che non scrivo "a pelle".
Non entro nei meriti circa la pericolosità delle centrali nucleari, ormai "ciacole" che girano solo fra i non addetti ai lavori ed a tal riguardo suggerirei ai verdi invece di sparare caxxxte a nastro di studiare, che fà sempre bene, non entro nemmeno nei meriti nemmeno dell'inquinamento dei pannelli fotovoltaici, non foss'altro per l'arsenico con cui viene drogato il silicio, sull'inquinamento acustico degli eolici (ho la Croazia ad un ora di strada, ci vado spesso in moto, invito quelli che lo sostengono a farsi una vacanza là per "sentire" cosa succede), ma voglio solo far vedere le cose da un altro punto di vista.
Premesso che di energia ce ne servirà sempre più e che le rinnovabili ne possono dare solo molto, molto poca, e che nessuno, nemmeno i verdi (che invece di sparare solo caxxxte oltre che studiare potrebbero PROPORRE qualche soluzione alternativa), sono disposti a rinunciare a qualche pò di energia, bisogna trovare una soluzione.
Fissato questo concetto, i siti per gli impianti devono soddisfare a parecchi requisiti, anche militari.
Detto questo, quello che secondo me sbaglia il governo è il fatto di non dare degli incentivi alla popolazione che deve "subirsi" questi impianti, sempre premesso che avere una centrale nucleare a 10 km o 1000 ed essere "sottovento" non cambia nulla, Chernobyl docet, e sempre tenendo in considerazione che se di incidenti con fuoriuscite si parla, ormai è solo per attentati. Per esempio dipendesse da me, proporrei uno sconto sul consumo alla popolazione di un tot % solo per il disagio, forse potrebbe aiutare a tranquillizzare la popolazione, fermo restando che la soluzione alternativa è quella di ridurre il consumo a tutti, per esempio riducendo da 3 KW a 2 KW la potenza installata nelle nostre case ... signori ... dal nulla non si cava energia ... e fin che tutti abbiamo n TV in st-by, il condizionatore, il PC sempre acceso e via dicendo da qualche parte ed in qualche modo quell'energia bisogna produrla non credete???
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Modificato da - andrew1 in data 13/12/2009 11:13:15 |
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