Forum Sardegna - Agricoltura, allevamento, pesca dei Nuragici
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Nota Bene: Scrinia Sacra è un museo d’arte sacra realizzato a Guasila presso le ex carceri mandamentali in pieno centro storico. Le opere, molte delle quali in oro ed in argento e altri materiali preziosi, sono esposte in ordine cronologico (dal XVI al XX secolo) lungo un percorso di sei ambienti tematici che raccolgono un’importante collezione di oggetti liturgici, devozionali e paramenti sacri provenienti sia dalla parrocchiale della Vergine Assunta che dalle altre chiese guasilesi.



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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 15/11/2009 : 15:39:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
commenta! quando torno ad armeggiare col pc me la leggo!






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 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: sassari  ~  Messaggi: 2565  ~  Membro dal: 15/09/2008  ~  Ultima visita: 07/10/2014 Torna all'inizio della Pagina

gallosu

Utente Attivo


Inserito il - 15/11/2009 : 17:50:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gallosu Invia a gallosu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lessa, quello è un terreno improduttivo per come siamo abituati a vederlo noi che dipendiamo esclusivamente dai mezzi meccanici (tra l'altro, dalla foto la qualità non è delle peggiori). Sino a 50 anni fà quello un buon terreno.






  Firma di gallosu 
Gallosu
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 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Guasila  ~  Messaggi: 785  ~  Membro dal: 26/11/2008  ~  Ultima visita: 22/04/2014 Torna all'inizio della Pagina

Ursec Curter

Utente Medio



Inserito il - 15/11/2009 : 19:28:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ursec Curter Invia a Ursec Curter un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
pensavo d'aver scritto qualcosa ieri notte... invece no.
lo spiaggiamento degli squali è possibile.
Se non ricordo male, per la forma, il dente doveva essere di una verdesca. la verdesca viene pescata spesso per sbaglio insieme ai tonni. attualmente viene pescata anche con la canna da pesca. ricordo che un conoscente di Cabras nella sua casa aveva, incorniciate, diverse fotografie di verdesche pescate con la canna dalla riva... sono rimasto un pò sbalordito, ma le foto erano più di una. la più grande mostrava un pesce di quasi 2 metri e mi son chiesto come cavolo possa aver fatto a tirar fuori un pesce così grande. Probabilmente c'è una particolare tecnica di pesca che io ignoro. Dicendo ciò non voglio dire che i protosardi praticassero il Surf Casting! :) però chissà... le reti si usano da migliaia di anni, gli antichi greci le utilizzavano, perché non i protosardi?






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Cirra  ~  Messaggi: 166  ~  Membro dal: 12/04/2008  ~  Ultima visita: 20/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 15/11/2009 : 20:33:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
perchè ora usiamo reti e ami/lenze che gli antichi se le sognavano.


cercare di prendere dei pesciolini non è come cercare di prendere una verdesca di due metri
se le reti vengono distrutte.... mica si va a comprarle.....

penso sia probabile che capitassero anche altri tipi di animali nelle reti dei nuragici...ma se volevano prendere un determinato tipo di pesce, facevano di tutto per prenderlo bene...








Gallosu io non ho detto nulla.
dico solo che quel terreno è su una roccia effusiva affiorante, e per dimostrarlo ti dico che quel buco è una domos de janas che si proluunga sotto il terreno in questione....ci saranno si e nò 50 cm di terra (forse) per coltivare....
il terreno come vedi è in pendenza, e nella parte sottostante hanno creato una barriera per contenere la stessa.

Il signore nella foto è il proprietario, stava zappando quando io son andato a rompergli le scatole per vedere la domos.
Nell'orto c'eran varie colture, e si intravedono anche degli ulivi.

Per gli standart attuali quel terreno non penso che finisca tra i migliori per produttività.

Eppure quando l'ho visto ho fatto "questa foto è perfetta per la discussione del forum).


Per me molto semplicemente indica che qualsiasi terreno si può sfruttare, se si ha voglia, forza, e tempo.
Anche uno su roccia affiorante.
I cestini li conoscevano i romani come i nuragici. e se i legionari erano in grado di tirarti su un terrazzamento come quello che hanno fatto per assediare masada con le torri d'assedio, non vedo perchè 3-4 "nuragici" dovrebbero avere problemi a creare una barriera come quella nella foto e a fare un pò di "riporto" con delle ceste.

Della serie...dove le condizioni non lo permettono...le si crea.


questo per chi pensa che la sardegna sia improduttiva.







  Firma di Lessa 
"La storia scritta dai vincitori non può dire cose giuste"

Il mio Blog sulla rievocazione storica, il combattimento, e la ricostruzione Nuragica: http://sardinianwarrior.blogspot.com

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Ursec Curter

Utente Medio



Inserito il - 15/11/2009 : 22:08:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ursec Curter Invia a Ursec Curter un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sicuramente è già stato detto. i nostri nonni coltivavano, arando con l'aratro di legno e zappando, terreni che oggi al massimo vengono usati per il pascolo, possibilmente dopo il "peggioramento pascolo". 10 cm di terra in pendenza erano un "ottimo" terreno per frumento e ceci. mezzo metro di terra un'ottima vigna. orti in posti impensabili... ci si adattava.





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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 15/11/2009 : 22:49:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lessa ha scritto:
Eppure quando l'ho visto ho fatto "questa foto è perfetta per la discussione del forum).
Per me molto semplicemente indica che qualsiasi terreno si può sfruttare, se si ha voglia, forza, e tempo.
Anche uno su roccia affiorante.
(...)
questo per chi pensa che la sardegna sia improduttiva.

esiste sempre il rischio di giudicare con criteri moderni, gli antichi e quindi di considerare inverosimili se non impossibili certe eventualità. Ripenso al fatto agli studiosi che escludono il commercio di derrate alimentari (addirittura nell'egeo..) o i problemi che ci poniamo noi per sapere se e quanto potessero navigare... quando nel pacifico esistevano popolazioni con rotte e traffici marittimi lunghi qualche migliaglio di km...

non come nello stagno mediterraneo...







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Trambuccone
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 15/11/2009 : 23:37:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Trambuccone Invia a Trambuccone un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vigneti impiantati in trincee scavate nella roccia e riempite con terra di riporto...Gran cosa le conferenze!

stagno mediterraneo...

Come rane sullo stagno.....
T.







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Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum.

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Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/11/2009 : 01:07:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
penso che ci fossero dei fruttuosi commerci anche nel nostro mediterraneo occidentale...solo che di quello orientale abbiamo grandi resoconti...mentre per il nostro mare...non avendo documentazione scritta...


pensiamo che fosse tutto un cimitero...invece per usare le parole dell'amico Enzo Marciante, autore di una bellissima graphic novel sulla Sardegna....
la nostra isola al tempo era la star del mondo occidentale...







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tholoi
Salottino
Moderatore



Inserito il - 16/11/2009 : 10:48:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tholoi Invia a tholoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per quanto riguarda la pesca vorrei ricordare l'unico esempio finora di bronzetto con offerta di pesce su piatto da Santa Vittoria di Serri.






  Firma di tholoi 
tholoi - neroargento.com

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kigula

Moderatore



Inserito il - 16/11/2009 : 12:11:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Eh si Tholoi! E riguardando un po' di cose anche a S. Vittoria di Serri si trovarono resti di pesci e di numerosi molluschi. Così come al nuraghe Palmavera, da dove viene anche un amo nuragico.





 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/11/2009 : 12:11:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
i detrattori potrebbero parlare di pesci d'acqua dolce






Modificato da - Lessa in data 16/11/2009 12:12:13

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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 16/11/2009 : 13:57:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Qualcuno di voi ricorda probabilmente la "battaglia del grano" quando Mussolini, per aumentare la produzione di grano in un ottica di economia autarchica, decise di far coltivare ogni angolo possibile, perfino le aiuole nelle piazze delle città. La produzione non aumentò di molto ma lui si fece fotografare a petto nudo mentre mieteva il grano!!
Come ho già segnalato in un precedente post, si possono coltivare molti più terreni di quelli che si coltivano oggi, ed in effetti fino agli anni '50 era così. Esiste però un rapporto tra le energie impiegate e i risultati ottenuti: se si ha molta mano d'opera a disposizione, gratuita o che si accontenta di poco, questi terreni possono essere coltivati con molto sforzo e risultati scarsi, ma possono essere indispensabili per la sopravvivenza anche di un consistente numero di persone; va da se che queste persone non possono però essere distratte dai lavori agricoli continui e impegnativi per fare altro.....
Non sono terreni che consentono di produrre quel surplus che permette commercio, imprese militari, sviluppo di industrie e di artigianato, di servizi: in una parola, non consentono lo sviluppo del fenomeno urbano. e noi sappiamo dalla storia che il fenomeno urbano in Sardegna è sempre stato relativamente limitato; l'economia in questi luoghi è in una situazione di estrema fragilità, basta poco perchè avvenga il disastro: ricordate l'Irlanda nell'ottocento con la sua malattia della patata? circa 1 milione di morti, altrettanti emigrati, società devastata e disarticolata.






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 16/11/2009 : 14:21:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Robur l'uomo per il 90% della sua esistenza (come specie) è vissuto di economia di sussistenza, ovvero raccolta di bacche, tuberi e piccoli animali.
questa pratica lasciava solo 3 ore al lavoro...e tutto il resto della giornata era "libero".

secondo il tuo pensiero (se ho ben interpretato) ci sarebbe una predominanza dei terreni più produttivi su quelli meno produttivi...per un fattore "di tempo utilizzabile".
Il discorso fila, ma fino ad un certo punto.
L'economia agricola ha portato nuove malattie: carie, sconosciuta ai paleo-mesolitici e la possibilità di carestie significative (perchè legate all'andamento delle monocolture)
oltre al fatto che occupa quasi la totalità del tempo giornaliero...chi coltiva anche solo per hobby lo sa bene, l'orto non può mai essere lasciato a sè stesso (come gli animali domestici).

Quindi più svantaggi che vantaggi...

e non èeanche necessaria per il passaggio alla "civiltà" o all'organizzazione comunitaria...tantè che il criterio non viene adottato universalmente, perchè esistono esempi di popolazioni che con l'economia di sussistenza son riuscite a produrre un surplus immagazzinabile e conseguentemente utilizzabile per commerci e classi non produttrici...soldati e sacerdoti.

insomma, non sempre si possono fare questi ragionamenti e applicarli universalmente.
Forse il nuragico di turno si spostava, o forse rimaneva, e si impegnava dove poteva (è anche un discorso di densità demografica).

forse facevano come i giovani di oggi, che emigrano per cercare lavoro...
altri invece rimangono e si impegnano anche di più...o si accontentano...







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McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 16/11/2009 : 14:47:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per la coltivazione del grano, oltre al fatto che si possono usare terreni apparentemente poveri - anche con eventuali "riporti" di terra, che chi ha potuto spostare enormi massi, non avrebbe avuto difficoltà a fare - dopo la semina non necessita di particolari cure.

I contadini, per il grano dicono:

La semina veniva eseguita tra il mese di ottobre e fino al mese di dicembre. Le sementi, raccolte e conservate gelosamente per tutto l'anno, venivano messe in una sacca che il contadino portava a tracolla e nel percorrere il campo, le prendeva con le mani e le lanciava nel terreno arato.
........
La mietitura coincideva con gli inizi dell'estate.
In questo periodo interi nuclei familiari,si spostavano per intere settimane verso le zone di pianura, dove si iniziava a mietere molto prima per ritornare in montagna.


Motivi questi che avrebbero permesso agli antichi abitanti della Sardegna - negli intervalli - guerre, costruzioni di nuraghi ecc.

NOTA: Il "riporto - arricchimento" dei terreni è in uso anche oggi, per particolari culture intensive (vedi le serre) o in terreni troppo sfruttati.







  Firma di McCurry 
Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine.
(Anonimo)

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 16/11/2009 : 17:04:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
smbra che un popolo agricoltore non possa fare quasi altro... a me pare che stiam ragionando troppo su modelli astratti e troppo poco sulla realtà: il post di mc Curry è un tocca sana per questo... ;

il romano amava l'agricoltura e la dismetteva per praticare la guerra. Andò avanti così sino ai tempi della riforma militare voluta da Mario. I Punici non amavano lasiar perdere i traffici commerciali e aparte pochi, la gran parte preferiva delegare le incombenze militari ai mercenari. Ma non è che a loro volta non potessero.

Insomma, sulla base di questi esempi, per capire come gii antichi sardi occupassero il loro tempo, dovremmo capirne l'indole...

Non sono terreni che consentono di produrre quel surplus che permette commercio, imprese militari, sviluppo di industrie e di artigianato, di servizi: in una parola, non consentono lo sviluppo del fenomeno urbano.

Se non sbaglio una delle più antiche città (e quindi civiltà) , quella di catal Huyuk fu frutto di una società prevalentemente di caciatori. ricordo bene?
Anche qui...: neanche i fenici eran agricoltori...eppure.......
quanto alla sardegna andiamoci cauti...perchè:
1) abbiamo chiari segni di proto-urbanesimo
2) dobbiamo capire quanti nuragici abitavano a Nora, Tharros, Bithia, e qualche altra decina di città dal nome non fenicio.
se non raggiunsero mai lo stadio urbano...poco ci mancò...

Eh si Tholoi! E riguardando un po' di cose anche a S. Vittoria di Serri si trovarono resti di pesci e di numerosi molluschi. Così come al nuraghe Palmavera, da dove viene anche un amo nuragico.

ricordavo vagamente il pesce a Serri. Grazie Kihulae Tholoi...; questo rafforza l'ipotesi di una qualche rete comemrciale e di gente che si spostava in tutta l'isola, per commerciare. Serri non è esattamente in costa. Del resto il commercio dell'ambra che sembra interessare anche la Sardegna, non è un ulteriore prova? la via dell'ambra passava dall'Italia, e ad un certo punto i sardi frequentavano l'etruria...







Modificato da - DedaloNur in data 16/11/2009 17:12:51

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