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giave55
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/10/2009 : 12:30:58
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mustayoni ho visto la foto de su spensu sul divantetto potrei sapere di quale paese è ti ringrazio
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giave55 |
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 27/10/2009 : 12:31:01
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ti dò ragione per la qualità della foto ma i proprietari non mi hanno permesso di toglierla dal porta foto e io non ho insistito comunque guardando l'originale si notano più dettagli. cerco di spiegarvi cosa ho notato dalla foto: a me è sembrato che i polsini siano chiusi, quella che può sembrare una fuoriuscita laterale di pizzo in effetti è come la donna ha appoggiato le mani in grmbo e il pizzo si è piegato. la parte frontale ha delle pieghe verticali che partono da una sorta di carrè che resta un pò alto, le pieghe sono sciolte sino a sotto il seno e poi sono cucite. il colore naturalmente non è da prendere in considerazione perchè la foto è stata colorata. devi dirmi che dettagli devo cercare esattamente. così le chiedo di mostrarmela nuovamente e poi vi faccio sapere.
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maniscialli
Utente Medio
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Inserito il - 27/10/2009 : 12:54:25
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Sabry...le parole molte volte non ti danno l'esatta descrizione dell'indumento...insisti per fotografare bene la foto...
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sabry
Utente Attivo
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Inserito il - 27/10/2009 : 13:03:42
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ok ci riprovo. sai cosa potrei fare al limite, sovrapongo carta trasparente e ripasso le linee delle pieghe che dici?
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maniscialli
Utente Medio
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Inserito il - 27/10/2009 : 13:12:06
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No...vai con le foto...
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manu79
Utente Medio
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Inserito il - 27/10/2009 : 15:48:17
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Giave, ti riferivi a questo:
E' unu spensu che è stato esposto a casa Ligas in occasione dell'ultima edizione del matrimonio Selargino. Per dirti con certezza di dove sia, occorre intervistare l'amico Mathison....... Io escludo categoricamente che possa trattarsi di unu spensu di Selargius, ma più verosimilmente di Settimo, Sinnai o Maracalagonis!
Ragazzi, non odiatemi, ma vi debbo chiedere un gosso favore: sapete benissimo del commercio di costumi sardi che c'è qua in zona....... L'ho già detto nell'altra discussione: Settimo, Maracalagonis e sopratutto Sinnai, hanno continuato a vestire in costume, praticamente fino all'altro ieri. Sono questi centri che nel cagliaritano hanno salvato molto chi ha deciso di occupparsi di abbigliamento tradizionale, anni addietro. A Sinnai, vi erano in ogni casa talmente tanti indumenti, da averne potuto vendere in grande quantità e conservarne altrettanta. Non me ne vogliano i Quartesi, ma chi è addentrato come e più di me nel campo del vestiario tradizionale, sa benissimo che l'80% dei loro costumi originali (scialli, fazzoletti, cossus, deventalis..... prendas, ...ed altro......) sono acquistati per lo più a Sinnai. Da Sinnai, negli anni cinquanta se non ricordo male, partirono circa cinquanta scialli di seta, anche verso Dorgali, e is sereniccus dorgalesi presero spunto da quelli sinnaesi. Gonne in prestito, o vendute, sempre di Sinnai, sono presenti a Sestu, addirittura a Domusdemaria e un pò ovunque........ Ora, non c'è nulla di male, se io acquisto in un'altro centro uno scialle, un fazzoletto, unu cossu .........certi deventalis.......una gunnedda de bordau "rossa"...... ....... ........ Certi capi come sappiamo, arrivando preconfezionati dal continente, erano uguali ovunque!
Non è lo stesso discorso per gli spenzus, o is busciaccas, o is gunneddas a tancus (presenti solo a Sinnai e da qui estese a Burcei), a sa naixedda, a s'intravedada etc. Insomma per certi capi confezionati "in loco". Questi indumenti, fatti in un certo modo, hanno delle caratteristiche tipiche di determinati centri e non di altri. Tutto stò lungo discorso, per dirvi che qualcuno con la bramosia d'avere un costume antico, originale della "nonna" (meglio di una qualsiasi "nonna", intesa come donna anziana......) ha acquistato dove erano disposti a vendere, infischiandosene, spesso e volentieri delle differenze di foggia e sartoriali. Il risultato è che, seppure vi erano delle specificità per esempio negli spenzus di centri molto vicini, ora sembra tutto un pò omologato, per cui abbiamo a Selargius, Quartu e altrove, degli spensus con "is lingueddas" di velluto ricamate in oro, tipiche dei paesi su citati nei quali oltretutto compaiono, quando negli altri centri che hanno adottato questa moda (oltretutto, perchè sono piu belli, appariscenti!!!!!) il vestiario tradizionale era quasi del tutto soppiantato dalla moda continentale. Oppure certi grembiuli lunghissimi, con le pieghe molto strette, gli stessi giaccus, con caratteristiche d'un centro, ce li ritroviamo misteriosamente in altri, e nessuno ti sa mai dire a chi sono realmente appartenuti..... Per non parlare poi degli indumenti che arrivano dal continente o dal resto d'europa! barcellona, giusto per fare un'esempio!!!!!! Insomma, stiamo facendo un lavoro serio o vogliamo contribuire ad un ulteriore imbastardimento del vestiario tipico, con ingerenze, amesturizi e globalizzazioni varie?
Ragazzi, vi garantisco che sto parlando con cognizione di causa, ho visto e saputo per certo!!!!!! Non stò vaneggiando....
Ecco, il grosso favore che vi volevo chiedere è questo: postate fotografie o parlate di mode di vestiario che siete sicuri non soltanto d'aver visto nei vostri centri, ma che sapete siano state utilizzate da persone autoctone, non importate da chi sà dove... Almeno tra noi, cerchiamo di essere sinceri, tutto deve andare a vantaggio della nostra cultura intesa con la "C" maiuscola!!!!!!! Adiosu!!!!!!
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emanuele mudu |
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manu79
Utente Medio
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Inserito il - 27/10/2009 : 16:23:49
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Sabry, se di sommiglianza dobbiamo parlare, io ne vedo un pochino tra il giacchino della donna a destra in una delle ultime foto che hai postato e il giacchino postato tempo fa , se non erro da Maniscialli:
[
A tutti voi il verdetto finale!!!!
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emanuele mudu |
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matyson
Utente Normale
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Inserito il - 27/10/2009 : 17:26:18
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| manu79 ha scritto:
Giave, ti riferivi a questo:
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si si... confermo e sottoscrivo! è di sinnai! una signora originaria di sinnai aveva prestato il pezzo al padrone di casa... c'era anche scritto nei cartellini... se zummate la foto si legge chiarramente!
è vero comunque che da sinnai e settimo partivano senza dubbio tanti pezzi del vestiario per i paesi vicini... Selargius, Quartu ecc. io direi di specificare meglio cosa! tanti scialli arrivavano direttamente dal continente... a selargius nell'800 erano presenti due botteghe, una in particolare, che si occupavano ti tessuti ed in modo specifico di tessuti per questo tipo di cose, faceva anche confezionare anche abiti ad abili sarti, comprese gli scialli... è documentato... così tanto documentato che esistono ancora parte dei libri contabili dove c'è scritto da dove arrivavano i tessuti e a chi venivano venduti. gli acquirenti maggiori erano i Quartesi... la bottega chiuse dopo una rapina che la devasto in tutti i sensi a inizio 900.
per quanto mi riguarda... posto solo le foto di abiti della quale son sicuro della provenienza selargina... anche perchè sappiamo cosa è o cosa non è di selargius grazie ai testamenti dove c'è scritto anche chi ha confezzionato gli abiti stessi e della loro provenienza. poi le cose di casa sono cose di casa... su quello nn ci si sbaglia
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Modificato da - matyson in data 27/10/2009 17:27:47 |
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maniscialli
Utente Medio
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Inserito il - 27/10/2009 : 17:43:31
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[/quote]
... posto solo le foto di abiti della quale son sicuro della provenienza selargina... anche perchè sappiamo cosa è o cosa non è di selargius grazie ai testamenti dove c'è scritto anche chi ha confezzionato gli abiti stessi e della loro provenienza. poi le cose di casa sono cose di casa... su quello nn ci si sbaglia [/quote]
Mat...la curiosità non è solamente donna...mi incuriosiscono i testamenti dove c'è scritto chi ha cucito gli abiti...dimmi di più...potresti postare alcuni stralci dei libri contabili...
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 27/10/2009 : 17:53:18
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conoscevo questo fenomeno,,, vorrei distinguere, comunque due casi.
1) il centro maggiore o più "ricco" fornisce o influenza gli altri centri quando il vestiario e' in uso non folkoristico... fenomeno che va conosciuto, indagato ecc 2) il centro maggiore vende o e' "saccheggiato " da altri dentri quando l'uso vero e' finito per motivi folkloristici ecc.. fenomeno che e' obbligo charire e se possibile debellare..
anche ne l nord succedeva questo: osilo ricamava per altri paesi, vi si mandavano a pieghettare le gonne... ossi negli anni 50 faceva eseguire la gonna festiva a ittiri sovente come quella di ittiri... gente di uri che si sposava con ittiresi e viceversa mescolava alcuni capi dell'uno o dell'altro paese in un unico insieme... un fenomeno "naturale diinterazione"
ma .. recentemente alcuni paesi hanno" saccheggiato" complici molti ittiresi e "commercianti-faccendieri" l'enorme ricchezza di capi del paese... come ben dite quando i capi sono comuni a tutta la vasta area va bene,, ma quando ho visto le nostre gonne a ranos de pibere addosso alle componenti di un gruppo del sud.. lo ho trovato deleterio!
i pasticci, la" disonestà", il mesolare lo" sporco con il pulito " di molte persone e gruppi , pur di apparire e fare scena, e' lampante nella malnata enciclopedia ...
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matyson
Utente Normale
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Inserito il - 27/10/2009 : 18:18:09
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sui libri contabili se potessi lo farei subito perchè confermerebbe ciò che dico... l'ho letto la settimana scorsa su di un libro che parla di selargius... lo ha scritto mio padrino e quindi chiederò a lui... erp i testamenti un paio li ho letti io di altri mene hanno parlato un mesetto fa... quelli so già che non potro postarli! avevamo trovato anche un giubbino molto particolare da utilizzare con l'abito da sposa... ma quando stavamo per decidere di riprodurlo i proprietari hanno ritrovato il testamento e c'era scritto che apparteneva a questa signra di Quartucciu che in seconde nozze aveva sposato un selargino e in dote aveva quest'abito con la descrizione dettagliata... incredibilmente dettagliata... e ci siamo fermati. io dico per fortuna
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giave55
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/10/2009 : 18:31:45
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si ragazzi mi riferivo proprio a questo, condivido pienamente ciò che dite in riferimento ai pasticci che si stanno creando con i vari tipi di vestiario, sarebbe ora di finirla ognuno deve indossare il proprio abito non sopporto quando in qualche sfilata o presentazioni fotografiche vedere gente che indossa l'abito tradizionale di altri paesi, oppure vedere abiti così chiamati de amureu acquistati nei mercati d'antiquariato barcellonesi per poi spacciarli per abiti appartenuti a famiglie benestanti selargine o dintorini, se una ricerca si fa bisogna farla seriamente ad improvvisare e rendere più belle le cose ci vuole poco basta un bricciolo di fantasia in più e chi più ne ha più ne metta ma non è così, serietà molta serietà e ognuso usi il suo
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giave55 |
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matyson
Utente Normale
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Inserito il - 27/10/2009 : 19:27:16
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| giave55 ha scritto:
si ragazzi mi riferivo proprio a questo, condivido pienamente ciò che dite in riferimento ai pasticci che si stanno creando con i vari tipi di vestiario, sarebbe ora di finirla ognuno deve indossare il proprio abito non sopporto quando in qualche sfilata o presentazioni fotografiche vedere gente che indossa l'abito tradizionale di altri paesi, oppure vedere abiti così chiamati de amureu acquistati nei mercati d'antiquariato barcellonesi per poi spacciarli per abiti appartenuti a famiglie benestanti selargine o dintorini, se una ricerca si fa bisogna farla seriamente ad improvvisare e rendere più belle le cose ci vuole poco basta un bricciolo di fantasia in più e chi più ne ha più ne metta ma non è così, serietà molta serietà e ognuso usi il suo
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giave... condivido tutto quello che hai appena scritto... bisogna avere anche il coraggio di fare un passo se ci si dovesse accorgere di invadere il modo di vestire di un paese che non è il proprio. io sono quì per imparare... come ho detto all'inizio.
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Modificato da - matyson in data 27/10/2009 19:28:12 |
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manu79
Utente Medio
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Inserito il - 28/10/2009 : 04:52:31
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Bene, bene, bene vedo che la maggior parte degli amici ha capito l'antifona!
Grazie matyson per l'ovvia delucidazione: visto che c'era lo zampino anche di Ignazio, mi pareva impossibile che non si fosse specificata la provvenienza esterna alla realtà selargina di quel Spensu. Tanti anni fa, fu proprio lui ad aprirci gli occhi su unu spensu molto simile che una certa persona ci spacciò per esser di Elmas, e che noi ingenuamente nella nostra ignoranza esponemmo come tale in una piccola mostra (molto approssimativa!) insieme ad altri capi del posto....... Eh si!.. l'esperienza cosa insegna!.......
Allora ragazzi, mi son dovuto rileggere quanto ho scritto in precedenza, almeno dieci volte, per capire se avessi potuto offendere qualcuno chiedendo "serietà e sincerità". Ho fatto un discorso generale pensando di trovarmi a che fare con persone ragionevoli (e infatti a quanto pare non mi son sbagliato!) amanti delle tradizioni legate all'abbigliamento e delle tradizioni in generale. Dal momento che qui si è aperto un confronto sulle diverse tradizioni vestimentarie locali, mi pare ovvio che, per il rispetto del termine tradizione, se non erro derivato etimologicamente da "tradere"ossia tramandare, questo confronto debba vertere su ciò che effettivamente ci è stato in qualche maniera "tramandato", non su ciò che successivamente qualcuno per i motivi più disparati, ha assimilato da realtà esterne alla propria. Il succo del discorso era questo che ho appena enunciato, nulla di più e nulla di meno......
Come affermato da Babborcu, non c'è nulla di male nell'attingere da dei centri che fortunatamente hanno conservato di più, capi di vestiario che erano comuni a più paesi. Se mi son permesso di citare Quartu (sicuramente uno dei centri propulsori della moda - nell'ottocento era il centro rurale più grande del campidano-), nel discorso degli acquisti da Sinnai, non è per dire che Quartu non avesse un costume (sarei un idiota!) ma solo per indicare un centro che per via della sua attenzione per il folclore, si è dovuto rivolgere in tempi in cui il mercato del nuovo non forniva più certi indumenti al mercato dell'usato sinnaese. Oltretutto il rapporto Sinnai -Quartu, per questo argomento è molto particolare in quanto vi è stato un contraccambio vicendevole del vestiario in tempi differenti: prima le quartesi, vendettero i loro scialli, gonne e fazzoletti alle sinnaesi, nel momento in cui a quartu si lascio la moda del costume come abbigliamento normale, poi successivamente le quartesi ed i quartesi, dovettero acquistare a Sinnai per motivi folcloristici! Gli scialli però erano sempre gli stessi, sia in andata che al ritorno, idem i fazzoletti, qualche pasticcio è stato fatto solamente nel fare rientrare le gonne , is spenzus, nel frattempo in quel di Sinnai evolutesi differentemente. Certo se poi qualcuno ottuso, nel farsi confezionare il costume pretende una riproduzione per quartu a sa sinniesa e no a sa quartesa (sempre per il discorso dell'essere piu bello ed appariscente!) fattacci suoi! Sta comunque ai responsabili dei gruppi folcloristici, indirizzare le persone...... Spero d'essermi spiegato. Io ad Elmas per esempio una gunnedda a tancus tipica di Sinnai, non la farei mai mettere, e neppure unu spensu con i ricami in oro: da noi non si usava, è stata tramandata un'altra foggia (più antica!) sia per le gonne che per gli spenzus! Se qualcuno di Sinnai o anche di altrove, invece deve vendere uno scialle in seta o un fazzoletto a prezzi ragionevoli, fatemelo sapere che corro subito, tanto quelli erano uguali praticamente qui in zona, in tutti i centri!!!!!!!!
A chi eventualmente si è offeso "sa parti offendia si nd'i da segaus e da coeus arrostiu"!!!!!!!!!
Ciao a presto!
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emanuele mudu |
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musthayoni
Utente Attivo
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Inserito il - 28/10/2009 : 10:00:58
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| giave55 ha scritto:
mustayoni ho visto la foto de su spensu sul divantetto potrei sapere di quale paese è ti ringrazio
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... ciau giave ... circa la foto mi pare che manu e lo stesso matys abbiano chiarito la provenienza de su spenzu in questione ..
per quanto riguarda il resto del discorso .. so che a dire certe cose .. si rischia di suscitare le sensibilità di qualcuno .. ma a prescindere dalle code di paglia .. è bene invece per il bene delle ricerche che ciascuno di noi effettua ... e per la tradizione stessa ..rimarcare certe questioni che cmq sono palesi come la luce del sole. Io concordo pienamente sulle corruzioni in atto nel campo dell'abbigliamento .. e anche in altro ... giacchè questo fenomeno della commercializzazione è in essere già da un perido precedente .. al cosiddetto processo di folclorizzazione di ritorno. Riprendo l'es. che avevo già evidenziato in altro topic di questo stesso forum. A Sestu già dalla seconda metà degni anni trenta .. e per tutto il periodo della seconda guerra .. e anche dopo veniva una signora di Selargius chiamata .. sa Ceraxina .. (di essa sappiamo anche nome e cognome ma non lo dico per discrezione) ... che commerciava con le sestesi sia tessuti .. ma pure altri prodotti .. e siccome i soldi erano sempre pochi e niente .. lo scambio avveniva in natura .. o medfiante cessione di capi di abbigliamento tradizionali .. cioè gonne .. scialli .. giaccus, spenzus e muncadoris. Insomma in un economia di sussistenza dove per un gran numero di famiglie la povertà era situazione consolidata .. ciascuno provedeva al proprio sostentamento nel miglior modo possibile .. cedendo quanto riteneva superfluo per la propria sussistenza. Così un gran numero di pezzi dell'abbiglimento tradizionale locale .. sono finiti come prodotto di scambio .. in altri paesi .. e non solo a Selargius .. visto che la signora commerciava anche in altri luoghi. Con questo voglio solo evidenziare .. che questo processo era già esistente da tempo e che cmq si è acutizzato .. prendendo peraltro altra forma .. con il revival correlato al processo di folclorizzazione degli anni 50 .. 60 .. e soprattutto degli anni 80 e 90 .. quando i gruppi sono spuntati ovunque come funghi .. facendo si che questo processo di scambio si incrementasse indiscriminatamente. .. un es. palese di quanto esposto .. lo troviamo evidente anche di recente in molte testimonianze (?) contenute nella chiacchierata ciclopedia cara a babbai .. e vi assicuro che per certe sottolineature anche Sestu .. non è esente. Da qui la mostra organizzata dagli amici della proloco locale. Concludo dicendo che il tema è tanto interessante quanto intricato .. ma infine il rischio è quello di andare OT .. e allora se si vuole si protebbe aprire un apposito topic al riguardo .. ciau ..
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