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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2007 : 08:24:15
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Quattromori il discorso è valido per centinaia di siti archeologici purtroppo! Il problema principale sta nel fatto che i finanziamenti scarseggiano, e quando ci sono bastano a finanziare alcune campagne di scavo, recinzioni e altre opere...quando poi il sito è reso fruibile, la responsabilità indiretta della sopravvivenza della cooperativa o altro che lo gestisce passa al pubblico, se nessuno o quasi paga il biglietto come si può andare avanti? gravando sul Comune o sulla Regione? Devo essere sincero: in quasi 15 anni che giro per la Sardegna non ho mai visto file per entrare in un sito archeologico (a parte i soliti Su Nuraxi, Santu Antine, Losa, che hanno dalla loro parte una facile accessibilità ed una pubblicità adeguata)! Personalmente preferisco i siti non valorizzati, vuoi mettere un Castello di Acquafredda o una necropoli di Tuvixeddu o di Montessu in notturna? ah quante belle avventure quando non si pagava il biglietto e si poteva entrare dove e quando volevi!
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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2007 : 13:07:11
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Volevo ringraziarvi per le gentili parole e dare alcune rapide risposte, poi ci potremo tornare con più calma.
Paolas ha scritto “sei stato un utente anonimo del nostro forum” Cara Paola no, non sono mai stato un utente anonimo, ho visto il forum un po’ di tempo fa come ospite non registrato, poi ho visto l’argomento s’Urachi e sono intervenuto per dare le informazioni; ai forum partecipo sempre con il mio vero nome e non con un nickname. Adelasia ha scritto “Alfonso non credo sia della stessa opinione”. Si hai ragione, non sono della stessa opinione, per me la Sardegna non è Atlantide (fortunatamente) e tutti i dati scientifici lo dimostrano. Ovviamente ciascuno, poi, crede a quello che vuole. Edosardo ha scritto “il presunto "fango dello tsunami" non esiste o perlomeno non è documentato”. Il fango da Tzunami non esiste proprio, non è che non sia documentato; si è voluto fare una pesante campagna di stampa per convincere le persone che mancavano le analisi geologiche e che basterebbe farle per dimostrarne l’esistenza. In realtà le analisi geologiche esistono, si fanno regolarmente, vengono anche pubblicate e nessuna ha mai messo in luce fango da maremoto. Gli strati che ricoprono i nuraghi del Sinis e Barumini, ma anche gli altri, hanno origine diversa e documentata. Quattromori ha scritto “stà nella testa di chi avrebbe dovuto valorizzare quel monumento da almeno vent'anni fa” Si ma bisognerebbe dare un nome a quelle persone. In realtà mancano le risorse per gli scavi: non esiste un capitolo del bilancio regionale destinato a ciò; se i nostri consiglieri chiacchierassero meno di archeologia (spesso a sproposito, vedi le sciocchezze dette sulle statue di Monte Prama) e operassero di più sul bilancio saremmo in una situazione migliore. Comunque a San Vero stiamo, con fatica e pochi fondi, realizzando un itinerario archeologico, con la sistemazione del parco archeologico di Serra araus, quasi completato, un museo civico, è arrivato al penultimo lotto funzionale e abbiamo un progetto per il parco di s’Urachi per il quale non abbiamo ancora ricevuto i fondi (speriamo bene). Tieni conto che si tratta di un’area archeologica di 12 ettari e bisogna asportare una strada che ci passa sopra. Servono soldi. Comunque il nuraghe è lì, magari coperto d’erba, ma senza danni. Curiamo regolarmente visite guidate ed è stato oggetto spesso di conferenze nelle quali abbiamo presentato i dati degli scavi. Per le visite è meglio contattarmi prima presso il Comune (0783.53611) o via mail Alfonso alfonsostiglitz@libero.it
alfonso
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2007 : 14:30:27
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Alfonso forse hai capito male: a mio parere "non esiste" e "non è stato documentato" hanno lo stesso significato, o no? nel senso che bisognerebbe basarsi su ciò che è documentato, altrimenti si rischia di ragionare in maniera acritica ed ascientifica! Personalmente non ho mai letto una pubblicazione scientifica (o presunta tale) che mettesse in relazione delle unità stratigrafiche con un evento catastrofico come un maremoto, almeno in Sardegna, ma non escludo a priori che ciò posso essere successo, in età nuragica come in età prenuragica. Naturalmente con "non escludo a priori" intendo realmente "non escludo a priori", e non che è mia opinione che ci sia stato un maremoto ma non ho le prove! Ho seguito con attenzione la "vicenda Frau" e ricordo bene che ti accusò di volerti appropriare degli scavi di S' Urachi sia per mere questioni economiche sia per "far sparire" gli strati del fantomatico tzunami...per fortuna, a scanso di equivoci, hai fatto pubblicare su internet le fotografie che documentano lo svolgersi delle prime campagne di scavo da te dirette. Adesso chi credeva alle speculazioni filosofiche di Frau che dirà? magari che sono fotomontaggi! p.s. se hai tempo leggi i miei messaggi nel post su Monti Prama, credo di avere una visione abbastanza critica su certi problemi, forse sono stato frainteso!
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2007 : 14:45:31
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post p.s. a pagina 1 del post sui giganti di Monti Prama ho scritto che atantide è un' ipotesi che mi affascina: in realtà volevo dire che mi affascina l' ipotesi sulle colonne d' Ercole, non certo atlantide. I nomi scritti in minuscolo in tutte le discussioni del forum invece sono scritte in minuscolo per motivi politici!
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alfonso
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Inserito il - 10/01/2007 : 19:06:06
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caro Edo il mio non voleva assolutamente essere un rimprovero, ci mancherebbe. Volevo segnalare che esiste una leggera differenza tra 1) non esiste = i dati scientifici hanno dimostrato che nessuna unità stratigrafica di qualsivoglia scavo del Sinis e del Campidano, da tre secoli a questa parte hanno mai messo in luce unità stratigrafiche di fango da maremoto (unità che dovrebbero essere diffusissime) e 2) non è documentato = che significa sia come il precedente, sia nel senso di: non l'hanno mai cercato, non se ne sono accorti o non vogliono cercarlo. La pesante campagna mediatica ha giocato su questo equivoco, per dire che noi archeologi sardi non siamo stati in grado di vederlo e, quindi, deve venire lo studioso esterno per dimostrarcelo (Tozzi ad es.). In realtà come tu stesso hai citato in un altra discussione i dati di scavo ci sono e dicono esattamente il contrario: il villaggio nuragico di Tharros, abbandonato prima del XII sec. è coperto di sabbia e limi eolici, che come dice la parola sono stati trasportati dal vento in una tipica situazione di abbandono. Stessa cosa è visibile ovunque ci sia una sezione nel Sinis. A Barumini e a s'Urachi, invece, non c'è stato abbandono e gli strati che coprono i due nuraghi sono strati di vita, fino a età romana. Il fango mostrato da Tozzi a Barumini non è fango e copre strati romani. Solo questo volevo precisare, i dati ci sono, eccome. e dimostrano il contrario di quello che si è voluto far credere. Per cui non ti rimproveravo, anzi ho apprezzato i tuoi interventi nei vari forum. Quanto alle calunnie di Frau, gli servono per non rispondere alle contestazioni scientifiche; ma io, come sai, non gli ho mai risposto su questo campo anche se ci sarebbero stati gli estremi per la denuncia: il famoso appalto da lui citato non esiste e dagli scavi di s'Urachi non ho mai preso un euro (nè una lira), perché rientrano nei miei doveri d'ufficio. Preferisco tenere dritta la discussione sul problema scientifico e questo gli da' molto fastidio. Comunque della discarica che copre s'Urachi non ci sono solo le foto ma anche dei testimoni in situ ben leggibili: anche un archeologo alle prime armi è in grado di leggere quegli strati, figuriamoci un geologo (che peraltro partecipano regolarmente agli scavi). Cordialmente alfonso alfonsostiglitz@libero.it
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quattromori
Utente Master
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Inserito il - 10/01/2007 : 22:25:31
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che la cultura non paghi è sempre stato risaputo e personalmente ne ho esperienza diretta e non per niente ora mi ritrovo a fare tutt'altro mestiere da ciò che sono stati i miei sforzi ed aspettative. però a proposito io parlavo di vent'anni fa, quando c'era ancora la possibilità di reperire fondi per valorizzare i siti archeologici. oggi tutti pretendono il proprio museo, la propria area attrezzata, i propri monumenti scavati ma è normale che i finanziamenti, leggi o non, non bastano per tutti. ritengo che si dovrebbero individuare delle aree di interesse regionale e lì concentrare tutti gli sforzi. prendiamo l'esempio di villanovaforru, che è il mio paese: ha due aree archeologiche, quella famosa di genna maria e quella meno importante, di pinn'e maiolu. ha avuto senso cercare di scavarle entrambe e non averne portato a termine neanche una? forse per gli studiosi sì, ma quando occorre fare i conti economici, questi non torneranno mai. risultato: pinn'e maiolu non è aperta al pubblico e forse non lo sarà mai, così come di genna maria, quasi tutto il villaggio e l'interno del nuraghe, che a detta degli esperti è pericolante, però ci si può salire sopra. come dire che se un muro ti crolla addosso di ammazza, se invece sei sopra il muro e questo cede, non ti succede nulla. per contro, villanovaforru è stato un paesino, che conta appena 700 anime e che negli anni settanta ed ottanta è riuscito a recuperare tantissime risorse (anche della comunità europea)che hanno permesso l'allestimento di un museo e la realizzazione del laboratorio di restauro. ora come sia gestito, non spetta a me giudicarlo, ma chi ha in cura il sistema, deve aspettare il misero contributo regionale per stipendiare i soci della cooperativa che se ne occupa. ed in queste situazioni critiche si trovano il novantapercento delle società o coop che operano nel campo dei beni culturali. è ovvio che ormai non cè spazio per tutti ma qualche decennio fa un monumento come s'uraki avrebbe potuto ricevere tutti i finanziamenti necessari per la sua valorizzazione, se solo ci fosse stata la volontà. i soldi ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno, basta saperli spendere e soprattutto chiedere
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quattromori
Utente Master
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Inserito il - 10/01/2007 : 22:42:38
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comunque anche se la teoria dello tsunami o di atlantide è infondata, per parte mia ben vengano anche queste supposizioni, se non altro per alimentare interesse e magari creare dei flussi turistici in merito. d'altronde la massa, che è curiosa e vuol rimanere nell'ignoranza, vuole la spettacolarizzazione, la notizia boom. qui a palau, con la storia del magnetismo diffuso dalle tombe dei giganti, si stà iniziando a creare un certo movimento... tutto fa brodo
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Adelasia
Moderatore
Penna d'oro
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Inserito il - 10/01/2007 : 23:40:57
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Relativamente alle teorie di Sergio Frau, una domanda mi sporge spontanea, come banalmente si suol dire: sarebbero allora tutti pazzi ( o quasi) per lui e per le sue pesanti e articolate 672 pagine de "Le Colonne d'Ercole, un'inchiesta?" Geologi, cartografi, archeologi (stendo un velo pietoso sul Nobel )? La "Zingarata dei sapienti" come si è autodefinita , è stato un tour turistico di visionari alla scoperta dell’arca perduta?? Davide Scrocca, il già citato Tozzi, Claudio Giardino, Piero Prugneti , Enrico Atzeni, Alberto Moravetti, Raimondo Zucca, Giovanni Lilliu e tutti quelli che, pur con diverse sfumature non hanno certo confutato le tesi di Frau, possibile che si giochino la loro reputazione per qualcosa che non ha alcuna validità scientifica e che discutano sul sesso degli angeli? E il Cnr, l’Accademia dei Lincei, quel convegno a Roma al quale hanno partecipato emeriti studiosi internazionali e durante il quale la Sardegna ha avuto finalmente un ruolo da protagonista, e lo dico convinta e orgogliosa e lo ripeto, finalmente !!!! I nuraghi avrebbero torreggiato a Parigi e a Roma nel 2006, se non grazie ad Atlantikà che, Atlantide o non Atlantide, mi ha perfino commosso, tanto l’ho trovata bella? E se per una volta i mass media sono serviti a far conoscere almeno un barlume della nostra cultura, ben vengano, solo ora si ricordano e ci aiutano a ricordare, ahimè, che la nostra è una grande civiltà? Frau, con la sua Repubblica, è “servito” perché si parlasse della nostra isola e dei nuraghi? Allora io dico: evviva Frau. Ed evviva Alfonso Stiglitz, che ci spiega, che ci fa conoscere le ragioni dell’altra faccia della stessa storia e che sicuramente, con la sua indiscussa onestà intellettuale, ha tutte le prove che no, non è così, s’Uraki non era sepolto di fango, e io da profana gli credo senz’altro . S’Uraki no… e altrove? Frau ha lanciato una sfida? Benissimo, era ora, la si raccolga.
Sarà dalla dialettica, dagli studi, dal confronto e dalle discussioni anche accese, anche appassionate, (ovviamente non certo dalle calunnie), che finalmente ci diventerà familiare la nostra finora lontana, affascinante e misteriosa storia. Perché per quanto mi riguarda io non me la prendo con coloro che la fanno riemergere, ma con quelli che la sommergono, e loro sì, che sono peggiori di qualsiai tsunami .
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alfonso
Utente Medio
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Inserito il - 11/01/2007 : 15:04:21
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Cara Adelasia Non ho mai dato del pazzo a nessuno; non ripetere frasi di Frau, che lui utilizza poi per riempirmi di insulti e minacce. Né diamo per scontate adesioni che in realtà non ci sono. Non mi risulta che i sardi che tu citi appoggino le tesi di Frau sul maremoto; di Atzeni posso dirtelo per diretta conoscenza approfondita, da alcuni anni coordino, su sua richiesta, gli scavi del pozzo sacro di Cuccuru Nuraxi di Settimo S. Pietro (neanche lì ci sono tracce di Tzunami, eppure siamo quasi in riva al mare e nemmeno nel nuraghe Diana di Quartu che Atzeni sta scavando, praticamente sul mare). Degli altri non ho mai discusso la sanità mentale o le capacità scientifiche, ho discusso la competenza nel campo dell’archeologia nuragica: nessuno di loro ne sa niente e lo dicono apertamente; quanto al Nobel, suppongo sia Dario Fo, uno dei miei autori preferiti, dubito abbia la stessa autorevolezza in campo archeologico, con tutto il rispetto. Se leggi il programma e i rendiconti di Parigi e dei Lincei noterai tre cose molto curiose, la prima è che non è stato invitato nessun archeologo nuragologo, la seconda che non c’è stato alcun contraddittorio come normalmente avviene nei convegni scientifici (hanno invitato solo chi è d’accordo) e la terza è che in realtà nessuno sostiene lo tzunami distruttivo, si limitano a dire che è un’ipotesi suggestiva da approfondire ecc. e poi passano a parlare delle Colonne (e anche lì con poca competenza in realtà). Quindi mi aspetterei competenza e contraddittorio. Ti ribalto la tua curiosità, possibile che tutti gli archeologi che operano in Sardegna (sardi e non) da decenni non abbiano trovato uno Tzunami visto invece da un gruppo di studiosi in gita, con visite brevi nei luoghi e senza alcun dato di scavo? E poi, non c’è solo s’Urachi; se guardiamo al Sinis ci sono: lo scavo del villaggio di Tharros, Cuccuru is Arrius, la necropoli di Monte Pramma, la fonte sacra di Sa Rocca Tunda, il nuraghe del Rimedio, la fonte di Mitza Pidighi di Solarussa, tutti sulla traiettoria del presunto tzunami. Possibile che li abbia saltati tutti? bada che ho citato solo gli scavi estesi non quelli d’urgenza come ad esempio quello di Sipoi a Baratili, una capanna del Bronzo medio ricca di resti di pasto (ossa di animali e gusci di ostriche, non da maremoto ma da lauti banchetti) che non presenta alcun segno di copertura da maremoto (la capanna è più antica del maremoto, quindi sarebbe dovuta essere ricoperta di fango dell’onda anomala). E se andiamo nel sud la situazione è la stessa, compreso Barumini. E allora dov’è la prova dello tzunami? Non solo non è vero che i nuraghi del sud sono coperti e quelli del nord no. Nel Sinis e nella piana ci sono nuraghi scoperti, anche belli alti, come in montagna ci sono nuraghi coperti come Barumini, vedi il nuraghe Nolza di Meana (oltre gli 800 m sul livello del mare). Ma soprattutto c’è un dato decisivo, la civiltà nuragica non è morta nel XII sec., anzi il Bronzo finale (che Frau disprezza tanto) e il primo Ferro sono i momenti di maggiore crescita, pensa ai pozzi sacri, ai bronzetti e alle statue. Quanto al discorso comunque almeno un po’ di pubblicità alla Sardegna, io credo che, secondo le leggi di marketing, il messaggio debba essere corretto, se il prodotto è avariato prima o poi lo si scopre e il danno diventa gravissimo, pensa a quello che qualche decennio fa è successo alla vernaccia, grande pubblicità espansione ecc., poi si scopre che per favorire le vendite il contenuto non era vernaccia doc; da allora la vernaccia, quella vera, ha subito un crollo nelle vendite e, soprattutto, nel prestigio: quando si parla di vini non si parla più di vernaccia. Lo stesso è successo in campo storico con le Carte d’Arborea, ne abbiamo pagato le conseguenze per più di un secolo. Comunque, continua con l’entusiasmo per i nuraghi, ma leggi anche i dati degli archeologi, avrai grandi sorprese. Poi continuiamo a discutere sui dati, se ti va. Cordialmente Alfonso alfonsostiglitz@libero.it
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 11/01/2007 : 16:13:52
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Grazie Alfonso per fortuna hai pensato già tu a togliere il carissimo Prof. Atzeni dalla lista dei pro - Frau! Adelasia purtroppo Frau usò un sottile sofisma per accreditarsi maggiormente agli occhi dell' opinione pubblica: praticamente disse che chi non aveva firmato la "scomunica dei chierichetti" avvallava le sue "tesi", ma così non è! Chi non ha firmato semplicemente non ha firmato...comunque tra gli studiosi che hai citato compare qualche nome che non ha di certo bisogno di seguire le elucubrazioni di Frau per screditarsi, si screditano da soli con le loro pubblicazioni e con le loro comparse televisive...nuraghi costruiti "di getto alla maniera barbarica, con la tecnica a secco", ceramiche Monte Claro scambiate con ceramiche del Bronzo Medio, discariche moderne che diventano fango da tzunami... Quattromori Villanovaforru è stato ed è un esempio da seguire, il consorzio di Sa Corona Arrubia nasce soprattutto grazie alla sua spinta propulsiva. Purtroppo chi diede inizio agli scavi è stato dimenticato!
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Bakis
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Inserito il - 11/01/2007 : 21:26:48
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Francamente ammetto di non conoscere più di tanto la scienza dell’archeologia che è a volte mi è anche intrigante, conosco quel tanto di fisica che basta (le energie), per non consentirmi di accettare la teoria dell’onda anomala, e cosi distruttiva, nata nel nostro piccolo mediterraneo. Un’onda anomala che arrivi ai nuraghi citati deve avere la potenza che sviluppano 5 bombe di Hiroshima, parecchi kiloton, il mediterraneo non ha l’ampiezza necessaria per sviluppare e dare questa simile forza all’acqua, tanto da dover depositare fanghi a 2-300 m.s.m . Per simili forze ci vuole un raggio di almeno 1000 km. Impossibile la teoria dell’avvenuto avvento di uno tzunami di simile potenza, non c’è abbastanza acqua. Non esiste o non c’è la causa dello sviluppo di detto tzunami neanche pensando alla caduta di un meteorite perché il fondale marino del mediterraneo è al 99% nelle mappe per sue irregolarità, non risultano, pare, crateri sottomarini. Di conseguenza mi viene difficile credere alla teoria di Frau.
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 12/01/2007 : 06:22:12
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Bene Bakis, io sono scarso in Fisica, ho avuto la sufficienza solo in quarta e quinta superiore! Posso farti una domanda? il sisma che avrebbe dovuto provocare lo tzunami, arrivando in un paese come Teti, paese posto grosso modo al centro della Sardegna e a 750 m s.l.m., oppure a Villanovatulo, che conseguenze e che forza avrebbe dovuto avere nei territori circostanti i suddetti comuni?
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Ammutadori
Salottino
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Inserito il - 12/01/2007 : 11:29:11
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Discussione veramente interessante. Premetto che nn ho letto ancora il libro di Frau e sto iniziando ora a leggere tutti i vari passaggi della diatriba. Mi è parso di capire, correggetemi se sbaglio, che Frau non abbia dato nulla per certo ma abbia posto dei punti interrogativi. E' strano cmq che abbia azzardato una ipotesi come quella dello Tsunami senza avere, come dice Alfonso, consultato delle stratigrafie presenti. In questo modo chiunque può supporre quello che vuole ed è a questo punto assurdo che scenziati affermati avallino tali ipotesi. Se i punti interrogativi di Frau però sono validi e vale la pena di approfondirli, trovo altrettanto assurdo che non si collabori tutti insieme per portare alla luce la verità, senza inutili e sterili discussioni.
Saludi e Trigu http://www.contusu.it
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EdoSardo
Utente Medio
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Inserito il - 12/01/2007 : 15:27:57
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Affermati può essere, ma non di certo scienziati nè tantomeno seri! Il discorso è questo Ammutadori: dove c'è scritto che chi ha un importante titolo accademico è anche uno scienziato serio? Essere competenti, seri ed appassionati, purtroppo, è soltanto uno dei modi per assurgere alle più importanti cariche accademiche, anzi alle più alte cariche in generale. Spesso lo si diventa essendo furbi, manovrieri, scaltri, bugiardi, truffaldini, lecchini...
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Bakis
Salottino
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Inserito il - 12/01/2007 : 16:10:13
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EdoSardo, Ipotesi irrealizzabile,ripeto nel mediterraneo non c’è abbastanza acqua da consentire simili e anche di molto minori catastrofi, solo se cadesse una meteora di 10 km di circonferenza nella fossa delle marianne si alzerebbe una colonna d’acqua tale, 750m (ma da spazzare via si la vita dall’intero pianeta).
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Modificato da - Bakis in data 12/01/2007 16:19:16 |
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