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Discussione |
Agresti
Moderatore
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Inserito il - 01/11/2006 : 18:59:38
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buonissima idea Nurà.. ora guardo nel mio archivio fotografico e vediamo che riesco a trovare di utile per questa discussione beh un piccolo contributo l'ho dato con la mostra dei dolci tipici sardi, anche quella è un'arte
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Modificato da - Agresti in data 01/11/2006 19:03:44 |
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 06/11/2006 : 21:54:48
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Aspettando integrazione da Pamy e Agresti....
Tappetti di Mogoro e Samugheo
Lavorazione del tappeto: Questo tipo di attività, sin dai tempi più remoti, era riservata alle donne e realizzata all’interno delle mura domestiche per poi essere tramandata di generazione in generazione. Sin da piccole, le donne, venivano educate a filare e tessere finalizzando il loro lavoro al confezionamento della biancheria domestica. I manufatti realizzati in prevalenza con il lino di produzione locale e la lana, venivano colorati con cortecce, radici, foglie e piante. L’artigianato tessile samughese, in particolare la lavorazione dei tappeti, che da qui trae le proprie origini, ha innegabili influenze orientali almeno per quanto riguarda i modelli che giunsero in Europa dalla Persia. La specializzazione nella produzione di tappeti si fa risalire a un periodo successivo e al fatto che l’isolamento geografico del paese ha preservato le tradizioni da innovazioni accolte in altri centri della Sardegna. L’uso a cui erano destinati i tappeti in origine era quello di tele da muro, o copricasse, larghi e a strisce lunghe, che venivano posti sul cassone nuziale. A Samugheo e a Mogoro, altro centro importante nella lavorazione dei tappeti, la maggior parte degli abitanti si dedica a questo tipo di attività utilizzando il telaio orizzontale. Il tessuto utilizzato può essere il cotone, la lana, il lino, la ginestra o la canapa con diverse tonalità. Le tecniche di tessitura maggiormente adottate sono il punto a pibbionis (a riccioli o a grano), a lizzos, a punto, a un’indente. Ricca anche la tipologia ornamentale: geometrica, floreale, vegetale, faunistica e simbolico-magica. I prodotti di questa attività tradizionale rimangono ancora oggi fra i più validi e rinomati dell’intero bacino del Mediterraneo.
____________________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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Modificato da - Nuragica in data 06/11/2006 22:08:23 |
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paola
Salottino
Utente Guru
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Inserito il - 06/11/2006 : 22:13:49
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e poi i disegni sono tematici. per esempio la coperta di cui parlavo all'inizio della discussione rappresenta "la mostra dell'uva". ricordo dai racconti della cara nonna, che questo a suo tempo era uno dei disegni più prestigiosi... appena possibile posto una foto...
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paolas
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Modificato da - paola in data 06/11/2006 22:14:32 |
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 11/11/2007 : 13:06:39
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Ripesco questo interessantissimo post .....
Ho fatto qualche foto a su Telargiu (noi lo chiamiamo su trallasciu!!) con qui ho visto sempre lavorare mia nonna.
Dietro a queste foto si nasconde un lavoro molto piú vasto che cominciava con il farsi dare la lana delle pecore appena tosate, poi la lavava accuratamente e poi la colorava a esigenza, dopo l´asciugatura al sole .... iniziava la lavorazione di filatura, la lana veniva (anche da noi) ridotta in forma di ovatta e dopo con un aggegio a manico lungo che finiva tipo barrallicu con un gancio (non so il nome ) facceva la lana girandola.
E noi poi faccevamo le mattasse (su lombureddu) della lana finita.
Dopo con una tecnica curiosa .... mettevano dei chiodi di legno gigante nel muro e faccevano gli intrecci con il cotone grosso che serviva poi per fare la montatura de su Telargiu.
Alla fine veniva cuncodrau su Terlagiu e iniziava la creazione de su Tappettu inj base a disegni gia esistenti oppure se ne disegnavano altri come si desiderava realizzare il motivo.
Ora su Telargiu lo usa mia zia che fa anche tanti bei lavori !
Spero che il mio ricordo non sia troppo ingarbugliato !!
Ciao
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 13:12:23
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Sarrabus...bellissimo questo telaio!!!Ma tua zia lo usa ancora?
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 11/11/2007 : 13:18:08
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| Ela ha scritto:
Sarrabus...bellissimo questo telaio!!! Ma tua zia lo usa ancora?
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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Si, quello é il lavoro che sta faccendo ora ! A me mi ha fatto anche il giro del letto ...... ha anche molti tappetti di quelli che si appendono al muro ... se riesco a scannerizare un foto la inserisco.
Ciao
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 13:40:57
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Sono rari (penso) questi telai!!!! E' un tappeto quello che sta facendo? Posta i tuoi tappeti....
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 14:07:48
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Brava Sarrabus per aver ripescato questo post... bella la foto de su Trallaxiu.. era di tua nonna?? Se cosi' fosse ora dove si trova?? L'aggeggio che si usa per filare la lana si chiama su fusu. L'ho visto adoperare spesso dalla mia mamma.. Una vola mi aveva fatto un maglioncino con la lana filata da lei... Ma quanto punge la lana sarda!! arrori da tiridi!!
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 14:51:56
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| Nuragica ha scritto:
Ma quanto punge la lana sarda!! arrori da tiridi!!
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Beh per renderla meno ruvida e pungente veniva sottoposta a frollatura utilizzando questo aggeggio qui:
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 14:55:52
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Che Mearaviglioso pezzo di antiquariato Petru.. Non conosci il nome del'aggeggio che si usa per la frollatura??
La mia mamma filava la lana per poi lavorarla coi ferri, cosi' grezza... forse per questo era cosi' pungente... piticcu su scrafingiu!!
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Petru2007
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 15:08:01
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Certo, è chiamata gualchiera... quella riportata nella foto si trova a Tiana... ed ancora nel sito originale... a questo proposito credo sia l'unica, se non al mondo, almeno in Europa... un'altra l'ho vista al museo di Santu Lussurgiu... Questa di Tiana ho avuto l'occasione di visitarla diversi anni fa... bisognerebbe chiedere informazioni al Comune e per prendere l'appuntamento... nei pressi di quella originale ne è stata costruita un'altra utilizzata per far vedere il funzionamento... mentre a Santu Lussurgiu utilizzavano un piccolo modellino che però rende bene l'idea... Una cosa poco conosciuta che però ha con se una miriade di altri aspetti, oltre che di tipo economico anche sociale e ambientale...
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 11/11/2007 : 15:17:56
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| Nuragica ha scritto: ........ Ma quanto punge la lana sarda !! arrori da tiridi!!
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Eccooooo perché mio nonno usava mettere delle pezze di stoffa di cottone e poi le calze di sopra !! Le calze gliele facceva sempre nonna a 4 ferretti
Si su Trallaxiu era di nonna ed ora sta a casa di mia zia tenuto bene (guiai a chi glielo tocca !!) e lo usa tutt´ora !
Ora che lo hai scritto mi é venuto di nuovo in mente su fusisceddu come lo chiamava nonna !!
Questo é un lavoro fatto da mia zia appasionata de "sa cassa" (si vede un pó male perché estratto da foto su carta) e lungo un 3m.
@Ela .... i miei li ho ben conservati in sardegna !!
Ciao
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Modificato da - sarrabus72 in data 11/11/2007 15:21:08 |
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 11/11/2007 : 15:35:05
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@Ela .... i miei li ho ben conservati in sardegna !!
Ciao
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Allora li metti "in sa domixedda noa"
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sarrabus72
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 11/11/2007 : 19:56:13
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| Ela ha scritto:
Allora li metti "in sa domixedda noa"
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Eja, anche se ce ne vuole ancoraaaaaaaa !
Ciao
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mekieddu
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 11/11/2007 : 20:29:04
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il tappeto di sarule è chiamato "sa burra"
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