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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/02/2009 : 18:57:09
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| Lessa ha scritto:
| tholoi ha scritto:
Purtroppo Lessa ha toccato un altro problema, dove c'è la tutela spesso ci si deve scontrare con il veto di qualcuno che non permette gli scatti perchè si è in attesa di pubblicazioni ufficiali, che poi evidentemente vengono vendute, e gestite da chi ha magari scavato e studiato per anni un sito. Io rispetto il lavoro di chi compie gli scavi, però non capisco perchè a volte passi troppo tempo nella pubblicazione e quindi nella divulgazione di tesori archeologici che sono un bene della collettività. Sono un promotore convinto della divulgazione sul web, per la quale mi pare ancora che molti non si vogliano confrontare, e che è da regolamentare certamente. Tutti dovremmo ragionare sul fine ultimo della tutela/valorizzaione, che è quello di "vendere" un'immagine vincente della nostra terra. Sant'Andrea Priu non lo pubblico proprio perchè non ho tutti gli scatti, notare che lì ci ho provato tre volte a fare le foto, l'ultima con una temperatura di 38 gradi !
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è in questi casi (ok...qua esco dal politically correct) che apprezzo interventi come quello dei giganti di Monti Prama, filmati mediante videofonino....
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Quì la colpa è la mia di aver messo troppo carne al fuoco.. ma condivido in pieno il vostro pensiero.. è impensabile che non venga consentito fare delle fotografie per fini lucrativi.. è un bel metodo per fare turismo..
anche perchè quando sono andato nella tomba del capo di Sant'Andrea Priu avrei voluto esplorarla negli altri ambienti e fotografarli, ma non c è stato verso e mi sono scontrato con una guida che mi diceva chieda alla soprintendenza.. quindi non si tratta solo di affreschi ma di tutta la tomba!! che presenta ben 18 ambienti.. Ma anche di quest argomento potremmo svilupparlo bene prossimamente...
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/02/2009 : 19:01:13
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| tholoi ha scritto:
Luogo deturpato ? Ma c'è una botola metallica sulla tholos ? Ma la zona antistante all'atrio del pozzo è tagliata dai binari ? Ma davanti alle scale c'è un cancello ?
http://www.neroargento.com/page_gal..._gallery.htm
Aschy ma perchè hai toccato questo argomento ? Meno male che almeno la scala del Milis è una delle più belle che ho visto... magra consolazione...
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Aiuto che spettacolo indegno.. è dire che uno dei più belli pozzi nuragici che abbiamo in Sardegna.. Secondo me manca anche la sensibilità in chi ha deciso di mettere una botola metallica al posto di qualsiasi altro strumento... Ma ci sono problemi per visitarlo?? Ma di fatto chi lo gestisce? il comune di Golfo Aranci?
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/02/2009 : 19:16:44
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Continuando sul deturpamento di cui sono oggetto i siti archeologici e in particolare le domus de janas.. ci spostiamo e andiamo nel territorio comunale di Guasila.. quì mi trovo dentro la prima domus de janas di Is Concas, questo era lo stato in cui si trovava il 29 agosto del 2008
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/02/2009 : 19:19:23
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Approfittando della competenza di Gallosu che mi pare sia proprio di Guasila.. gli chiedo anche il motivo di questo scempio nell'ingresso:
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 11/02/2009 : 22:57:13
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La cosa dei cartelli è particolarmente (risata amara) simpatica, perchè puntualmente mi capita qualcosa di simile. Proprio andando a S. andrea priu ho trovato il primo, il secondo....e mancava l'ultimo cartello! Avevo il sole in faccia e dopo aver imboccato la strada giusta (con molta fortuna) stavo per passar dritto di fronte al monumento...non fosse stata per una domus usata come riparo per le bestie non mi sarei fermato.
Ogni volta che devo visitare un posto mi porto dietro la carta IGM e la sera prima mi faccio una ricognizione con google, earth, e wikimapia. Altrimenti...adios!
Ora che ci penso anni e anni fa un "continentale" con famiglia mi fermò mentre, in una giornata particolarmente ventosa, tornavo a piedi da un sito vicino a casa. Mi chiese dove fosse la tomba di Is Concias! Era totalmente dall'altra parte...fuori questione spiegargli dove fosse, perchè, hai voglia a girar per stradine...... purtroppo è così che gestiamo il nostro territorio...per una volta c'è un turista informato che non potendo andare al mare va a visitare un monumento....e invece bonanotti!
Tra l'altro quella tomba non è manco gestita.... un bene o un male? Un bene perchè si può visitare con la giusta clama, senza schifezze architettoniche, in mezzo alla natura della vallata. Un male perchè come al solito la gente incivile fa quello che gli pare, e ho visto da poco alcuni massi spostati.... (pare che alcuni individui proprio non abbiano niente di meglio da fare...!)
Credo che più un monumento sia facilmente accessibile, peggiore sia la fine a cui è destinato... un mio amico invece la pensa diversamente, ritenendo che la giusta pulizia protegga il monumento da delinquenti e tombaroli, che trovandosi "allo scoperto" ci pensan due volte prima di fare scavi et similia...
per me non è proprio così. Al tombarolo poco gliene frega di rimanere allo scoperto, va quando sa che può andare, e di certo non alla cieca...
almeno arbusti, piante e simili proteggono il monumento dalla gente che ci sale sopra, che usa la vernice sulle pietre...e altre oscenità. Purtroppo è anche vero che le piante sono dei distruttori lenti ed inesorabili... Al Nuraghe Lugherras di paulilatino ad esempio son caduti da poco dei massi sopra la tholos, scalzati dal moto lento ma costante di un olivastro cresciuto tra i massi.... Quando si ha intenzione di pulire un monumento, bisogna considerare che la terra e i massi asportati non controbilanciano più i movimenti distruttivi dei vegetali...senza parlare degli agenti atmosferici, inesorabili nemici di alcune litologie... che si conservano proprio perchè sepolte... Un paletto in ferro avrebbe risolto il problema...e ora che si farà? si butteranno fuori i massi, perchè non si può più "ricostruire"? Sarebbe bastato un esperto, una persona che sapesse "vedere" i punti a rischio della struttura... e provi i giusti rimedi... mah...
Certo che...tenere tutto "selvatico" non è la soluzione....non si sa che pesci pigliare insomma.
| Aschy ha scritto:
| Lessa ha scritto:
| tholoi ha scritto:
Purtroppo Lessa ha toccato un altro problema, dove c'è la tutela spesso ci si deve scontrare con il veto di qualcuno che non permette gli scatti perchè si è in attesa di pubblicazioni ufficiali, che poi evidentemente vengono vendute, e gestite da chi ha magari scavato e studiato per anni un sito. Io rispetto il lavoro di chi compie gli scavi, però non capisco perchè a volte passi troppo tempo nella pubblicazione e quindi nella divulgazione di tesori archeologici che sono un bene della collettività. Sono un promotore convinto della divulgazione sul web, per la quale mi pare ancora che molti non si vogliano confrontare, e che è da regolamentare certamente. Tutti dovremmo ragionare sul fine ultimo della tutela/valorizzaione, che è quello di "vendere" un'immagine vincente della nostra terra. Sant'Andrea Priu non lo pubblico proprio perchè non ho tutti gli scatti, notare che lì ci ho provato tre volte a fare le foto, l'ultima con una temperatura di 38 gradi !
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è in questi casi (ok...qua esco dal politically correct) che apprezzo interventi come quello dei giganti di Monti Prama, filmati mediante videofonino....
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Quì la colpa è la mia di aver messo troppo carne al fuoco.. ma condivido in pieno il vostro pensiero.. è impensabile che non venga consentito fare delle fotografie per fini lucrativi.. è un bel metodo per fare turismo..
anche perchè quando sono andato nella tomba del capo di Sant'Andrea Priu avrei voluto esplorarla negli altri ambienti e fotografarli, ma non c è stato verso e mi sono scontrato con una guida che mi diceva chieda alla soprintendenza.. quindi non si tratta solo di affreschi ma di tutta la tomba!! che presenta ben 18 ambienti.. Ma anche di quest argomento potremmo svilupparlo bene prossimamente...
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Sarei voluto entrare negli altri ambienti si.... Ma figuriamoci, manco faceva a fotografare i cartelli...totalmente fuori questione sbirciare in giro per i cunicoli... Purtroppo quella tomba mi ha molto colpito, ma anche molto deluso per questa non-fruibilità (senza parlare del resto del complesso). Non parliamo poi del tempo...assolutamente inadeguato per una visita completa....
La guida è stata più o meno gentile...nulla di eccezionale comunque... la persona che l'accompagnava invece era particolarmente "zaccata"...
Evabbè!
Ma le foto delle domus....sono quelle con la volta celeste dipinta sulle pareti? oppure l'hanno finalmente chiusa dopo lo scempio perpetrato contro la farfalla???
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Modificato da - Lessa in data 11/02/2009 23:12:28 |
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 12/02/2009 : 00:27:21
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| Lessa ha scritto: La guida è stata più o meno gentile...nulla di eccezionale comunque... la persona che l'accompagnava invece era particolarmente "zaccata"...
Evabbè!
Ma le foto delle domus....sono quelle con la volta celeste dipinta sulle pareti? oppure l'hanno finalmente chiusa dopo lo scempio perpetrato contro la farfalla???
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Per quanto riguarda la mia disavventura a Bonorva, la guida sembrava molto la signorina Rottermaier di Haidi, pronta a bacchettarti se sbagliavi.. figurati che io per un momento mi sono dileguato.. ho fatto la foto in un ambiente secondario ma il flash mi ha tradito e la tipa mi ha cazziato come se avessi commesso un eresia!! fra l'altro in quel momento è passato un tipo e nella foto si vede solo questo tipo e neanche l'ambiente secondario!! Altro che "zaccata" proprio....
Per quanto riguarda le domus de janas in questione si tratta di Is Concas di Guasila.. mentre quelle della farfalla sono Sas Concas però di Oniferi nel nuorese... Nell'articolo del giornale del luglio del 2005 per quanto riguarda Sas Concas di Oniferi paventavano di chiuderlo con un cancello dopo l'asportazione della preziosa farfalla... ma non ne ho più saputo nulla.. se qualcuno è andata a visitarla ci può dare lumi..
Per quanto riguarda la domus di Guasila, vorrei sapere a cosa serviva quello stucco che ho trovato nell'ingresso.. se veniva usata per abitazione (dato che è molto alta) o come luogo per custodire animali..
inoltre nel sito di flikr.com mi è sembrato di vedere un'immagine di questa stessa domu chiusa con un cancello rudimentale in ferro e non so se è posteriore o anteriore alla mia visita.. (io l ho visitata ad agosto del 2008).. purtroppo non sono riuscito a ritrovare quella immagine altrimenti vi avrei fatto vedere il link.. Penso che Gallosu possa svelarci l'arcano...
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 12/02/2009 : 00:31:46
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| Lessa ha scritto:
Ogni volta che devo visitare un posto mi porto dietro la carta IGM e la sera prima mi faccio una ricognizione con google, earth, e wikimapia. Altrimenti...adios!
Ora che ci penso anni e anni fa un "continentale" con famiglia mi fermò mentre, in una giornata particolarmente ventosa, tornavo a piedi da un sito vicino a casa. Mi chiese dove fosse la tomba di Is Concias! Era totalmente dall'altra parte...fuori questione spiegargli dove fosse, perchè, hai voglia a girar per stradine...... purtroppo è così che gestiamo il nostro territorio...per una volta c'è un turista informato che non potendo andare al mare va a visitare un monumento....e invece bonanotti!
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Parole sante.. igm e wikimapia sono ormai divenute mie compagne insostituibili... Per la tomba di Is Concias, per la verità manca un cartello essenziale nell'imbocco della salita per San Pietro Paradiso.. la cosa che fa ridere è che nei pressi della SS125 ce ne sono ben tre di cartelli ravvicinati... comunque se anche uno non imbocca la salita e va dritto dopo un po si accorge che la strada finisce e deve imboccare per forza la strada in salita... quindi anche il "continentale" c ha messo un po del suo Se mai bisogna avvertire con una bella indicazione che bisogna fare 6 km di strada in salita!!!
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 12/02/2009 : 00:42:43
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| Lessa ha scritto: Tra l'altro quella tomba non è manco gestita.... un bene o un male? Un bene perchè si può visitare con la giusta clama, senza schifezze architettoniche, in mezzo alla natura della vallata. Un male perchè come al solito la gente incivile fa quello che gli pare, e ho visto da poco alcuni massi spostati.... (pare che alcuni individui proprio non abbiano niente di meglio da fare...!)
Credo che più un monumento sia facilmente accessibile, peggiore sia la fine a cui è destinato... un mio amico invece la pensa diversamente, ritenendo che la giusta pulizia protegga il monumento da delinquenti e tombaroli, che trovandosi "allo scoperto" ci pensan due volte prima di fare scavi et similia...
per me non è proprio così. Al tombarolo poco gliene frega di rimanere allo scoperto, va quando sa che può andare, e di certo non alla cieca...
almeno arbusti, piante e simili proteggono il monumento dalla gente che ci sale sopra, che usa la vernice sulle pietre...e altre oscenità. Purtroppo è anche vero che le piante sono dei distruttori lenti ed inesorabili... Al Nuraghe Lugherras di paulilatino ad esempio son caduti da poco dei massi sopra la tholos, scalzati dal moto lento ma costante di un olivastro cresciuto tra i massi.... Quando si ha intenzione di pulire un monumento, bisogna considerare che la terra e i massi asportati non controbilanciano più i movimenti distruttivi dei vegetali...senza parlare degli agenti atmosferici, inesorabili nemici di alcune litologie... che si conservano proprio perchè sepolte... Un paletto in ferro avrebbe risolto il problema...e ora che si farà? si butteranno fuori i massi, perchè non si può più "ricostruire"? Sarebbe bastato un esperto, una persona che sapesse "vedere" i punti a rischio della struttura... e provi i giusti rimedi... mah...
Certo che...tenere tutto "selvatico" non è la soluzione....non si sa che pesci pigliare insomma.
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Questo è il classico quesito da 100.000 euro.. io ti posso rispondere dall'esperienza che il tutto è molto relativo.. Vicino a casa si trova una domus de janas (nel territorio comunale di Settimo San Pietro nei pressi della pineta di Sinnai) che ho visitato parecchie volte e ho portato a visitarla parecchie persone e ho sempre trovato in uno stato ineccepibile grazie al fatto che non è conosciuta dalla maggioranza di persone.. infatti molti sinnaesi rimangono stupiti quando la vedono...
D'altro canto il santuario nuragico che è stato rinvenuto a fianco della struttura nota come la baita sempre nella pineta di Sinnai, se non fosse stato tempestivamente recintato (con un solido recinto a prova di tombaroli) sarebbe stato secondo me oggetto di devastazione perchè purtroppo nella pineta di sinnai nonostante la presenza costante del corpo forestale ho osservato alcune scritte e alcuni rifiuti frutto di comportamenti non molto civili..
Personalmente preferisco godere della vista di un sito archeologico al "naturale", però d'altro canto come anche tu hai accennato per preservare alcune emergenze archeologiche da crolli o anche per far sì che il turismo in sardegna non sia vincolato solo al periodo estivo e solo alle nostre belle spiagge.. bisogna necessariamente pulire i siti archeologici.. decespugliare e pulire dai vegetali le strutture.. e via dicendo..
in relazione ai tombaroli, penso che per loro non ci sia differenza.. l'importante è che sappiano che in un posto possono trovare qualcosa.. in questo caso l'unica arma è la presenza fisica di controllori.. perchè nella baita di Sinnai se ci fosse solo il cancello ma non anche la presenza della forestale, stai tranquillo che i tombaroli entrerebbero in azione.. e sai bene che sono proprio i santuari nuragici così come i pozzi nuragici e le tombe di giganti gli oggetti preferiti dell'attenzione dei tombaroli..
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Lessa
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 12/02/2009 : 00:43:36
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Io son stato più fortunato....non c'eran nessuno quando l'ho visitata.... almeno quello...
Le guide si arrabbiano molto perchè...nel caso le foto venissero usate verrebbero denunciati (mi hanno detto che è già successo).
Ooooops! ho confus SAS Concas con IS Concas. Chiedo venia.
Si, raggiungere la Tomba è abbastanza "semplice" ma ci si disorienta non poco, sopratutto...l'uscita è subito dopo la curva!
Ben più difficile è stato raggiungere la fonte sacra di Su Lumarzu a Bonorva.... cercata in lungo e in largo, il cartello girato dove gli pareva....la fonte dentro chissà quale casa di privato... bah...che arrabbiatura che mi son preso il giorno. Fortunatamente ho rimediato con Tamuli, Nuraghe Ruggiu (ma ho saltato Filigosa) e una puntatina al nuraghe Crabia.
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gallosu
Utente Attivo
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Inserito il - 12/02/2009 : 10:19:15
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| Aschy ha scritto:
[quote]Lessa ha scritto:
Per quanto riguarda le domus de janas in questione si tratta di Is Concas di Guasila.. mentre quelle della farfalla sono Sas Concas però di Oniferi nel nuorese... Nell'articolo del giornale del luglio del 2005 per quanto riguarda Sas Concas di Oniferi paventavano di chiuderlo con un cancello dopo l'asportazione della preziosa farfalla... ma non ne ho più saputo nulla.. se qualcuno è andata a visitarla ci può dare lumi..
Per quanto riguarda la domus di Guasila, vorrei sapere a cosa serviva quello stucco che ho trovato nell'ingresso.. se veniva usata per abitazione (dato che è molto alta) o come luogo per custodire animali..
inoltre nel sito di flikr.com mi è sembrato di vedere un'immagine di questa stessa domu chiusa con un cancello rudimentale in ferro e non so se è posteriore o anteriore alla mia visita.. (io l ho visitata ad agosto del 2008).. purtroppo non sono riuscito a ritrovare quella immagine altrimenti vi avrei fatto vedere il link.. Penso che Gallosu possa svelarci l'arcano...
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L'arcano è presto spiegato. Sino all'immediato dopoguerra le domus di Is Concas erano utilizzate come "casa di campagna" per la gente (se non ricordo male l'ultimo era Tziu Arrosoliu) che lavorava nelle vicinanze (con i mezzi di allora rientrare al paese richiedeva troppo tempo) per cui erano state chiuse con dei cancelli. Se noti infatti nel soffitto di una di esse è stato realizzato anche un'apertura per la fuoriuscita del fumo. Successivamente invece il loro utilizzo come "pied a terre" è stato abbandonato ma comunque hanno continuato a fungere da rifugio per il bestiame. Attualmente invece sono preda degli incivili che le usano come discarica. Il degrado è evidente però per il momento mi preoccupa relativamente in quanto con un piccolo sforzo il tutto si può ripristinare e rendere fruibile. Mi preoccupa maggiormente invece quando il sito scompare completamente. Se questo fine settimana il tempo mi assiste faccio un paio di foto e vi farò vedere qualche esempio.
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Gallosu http://trexentastorica.blogspot.com/
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 12/02/2009 : 10:40:50
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| gallosu ha scritto:
L'arcano è presto spiegato. Sino all'immediato dopoguerra le domus di Is Concas erano utilizzate come "casa di campagna" per la gente (se non ricordo male l'ultimo era Tziu Arrosoliu) che lavorava nelle vicinanze (con i mezzi di allora rientrare al paese richiedeva troppo tempo) per cui erano state chiuse con dei cancelli. Se noti infatti nel soffitto di una di esse è stato realizzato anche un'apertura per la fuoriuscita del fumo. Successivamente invece il loro utilizzo come "pied a terre" è stato abbandonato ma comunque hanno continuato a fungere da rifugio per il bestiame. Attualmente invece sono preda degli incivili che le usano come discarica. Il degrado è evidente però per il momento mi preoccupa relativamente in quanto con un piccolo sforzo il tutto si può ripristinare e rendere fruibile. Mi preoccupa maggiormente invece quando il sito scompare completamente. Se questo fine settimana il tempo mi assiste faccio un paio di foto e vi farò vedere qualche esempio.
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Effettivamente quel che dici è condivisibile.. a parte l'ingresso che purtroppo è irrimediabilmente compromesso sia della prima domu che della seconda..
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Aschy
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 12/02/2009 : 10:43:47
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Alcune immagini della domu I di Is Concas, notate sempre il portello d'ingresso..
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Aschy
Salottino
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Inserito il - 12/02/2009 : 10:46:49
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Questa è invece la domu II a poca distanza dalla domu I col particolare che ha accennato sopra Gallosu, un foro realizzato per far uscire il fumo che si vede nelle ultime due immagini (esterno e interno)..
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Modificato da - Aschy in data 12/02/2009 10:47:45 |
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tholoi
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Inserito il - 12/02/2009 : 10:57:27
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| Aschy ha scritto: ...Ma ci sono problemi per visitarlo?? Ma di fatto chi lo gestisce? il comune di Golfo Aranci?
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Si può visitare tranquillamente, occhio solo ai binari mentre lo raggiungi, un pò come all'Oes di Giave. Comunque l'ho scritto come raggiungerlo sempre sul sito: "Come raggiungerlo
Il pozzo sacro Milis, si trova a Golfo Aranci in provincia di Olbia-Tempio. Per raggiungerlo occorre percorrere da Olbia la provinciale litoranea 82 in direzione di Pittulongu, fino ad arrivare all'abitato di Golfo Aranci. Una volta nel paese dirigersi verso la stazione ferroviaria e qui chiedere autorizzazione alla visita del sito che si trova a circa a circa 200 metri costeggiando i binari verso destra. Raggiungere delle scale in cemento e dirigersi a destra, dopo circa 20 metri dopo un canneto, si trova un recinto che separa il pozzo dai binari."
Questo è il "gestore", almeno fino a tre anni fa, mi sembra un pò anziano:
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tholoi
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Inserito il - 12/02/2009 : 11:01:43
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| Lessa ha scritto: ...Ben più difficile è stato raggiungere la fonte sacra di Su Lumarzu a Bonorva.... cercata in lungo e in largo, il cartello girato dove gli pareva....la fonte dentro chissà quale casa di privato... bah...che arrabbiatura che mi son preso il giorno...
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Anche qui ho scritto come raggiungerla: "Come raggiungerlo
La fonte sacra di Su Lumarzu si trova in territorio di Bonorva presso la frazione di Rebeccu, in provincia di Sassari. Dal paese di Bonorva uscire in direzione di Bono fino a raggiungere, dopo qualche chilometro, il cartello che conduce a Rebeccu. Giunti all'abitato della piccola frazione si deve lasciare l'auto presso la piccola piazza del paesino e dirigersi a piedi lungo la nuova stradina in basalto che costeggia un dislivello collinare di campagna. La strada, pavimentata solo fino ad un tratto, conduce dopo circa un centinaio di metri ad un sentiero che segue il dislivello sulla sinistra, dove si trovano i cartelli in legno che indicano la fonte. Seguendo il sentiero, che prosegue in leggera discesa, si arriva dopo poche decine di metri all'area della fonte."
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tholoi - neroargento.com |
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