Forum Sardegna - Il racconto di un tartufaio dilettante
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Nota Bene: Capoterra Solo dopo l’anno 1000 e più precisamente verso il 1200 ritroviamo nuovi insediamenti abitativi, nella zona di S. Barbara dove in questo periodo viene costruita, su tracce di un antico eremitaggio, l’attuale chiesetta e poi in seguito un piccolo villaggio. Non molto lontano da S. Barbara fu costruita probabilmente nel 1625 un’altra chiesetta dedicata a S. Gerolamo. Questi due santi sono stati tra i più venerati dalla tradizione religiosa popolare capoterrese.



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Pagina: di 20

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 05/08/2010 : 21:36:38  Link diretto a questa risposta
Parliamo un pò del Lagotto Romagnolo e in particolare di Luciano Landi.
Un amico oltre che "padre" delle mie due infallibili lagottine. Luciano lo avevo conosciuto per caso navigando in internet, mi aveva incuriosito il fatto che lui avesse la tessera N°. 1 del C.I.L. Club Lagotto Romagnolo. Fu semplice contattarlo e mettermi d'accordo per una mia visita al suo allevamento. Una persona rustica come i suoi cani, piacevole ma sopratutto simpatica nel descrivere la sua passione che lo alimenta a proseguire. E' stato ed è un appassionato e insieme ad altri amici romagnoli ha ricostruito la razza del Lagotto Romagnolo, una razza che per incuria e incapacità di certi "padroni" si stava disperdendo. Leggere libri su questa razza fa capire quanto sia stato lo spirito di abnegazione e di dedizione per l'unico cane al mondo riconosciuto come "Unico cane al mondo per la ricerca e la raccolta del tartufo". Descrizione: Paese d'origine: Italia
Utilizzazione: cane da tartufo, Classificazione FCI: Gruppo 8 Sezione 3 Cani da riporto, da cerca e da acqua.
I nordici vengono in Italia ad acquistare questi simpatici cani non per la cerca del tartufo nel paese di origine ma per la simpatia che hanno, per le straordinarie doti di attaccamento al padrone e per tante qualità che ogni "capo" branco deve scoprire e valorizzare.
Buona serata da trifola






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Sa fàula si scoberit sempri.
Chie non iscultat consizos, andat in hora mala.
Mezus solu
che mal’accumpagnadu.

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Brescia  ~ Città: Castel Mella  ~  Messaggi: 676  ~  Membro dal: 02/01/2009  ~  Ultima visita: 07/09/2010 Torna all'inizio della Pagina

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 06/08/2010 : 14:18:31  Link diretto a questa risposta
Permetttemi un doveroso ringraziamento all'amico Luciano, il "padre" dei miei due lagotti, senza la sua esperienza e senza la sua passione non sarei riuscito ad ottenere tutto quello che avete visto. ll menefreghismo che ruota intorno ad un argomento che potrebbe essere di grande interesse e che alimenterebbe il portafoglio di qualcuno dell'isola non mi pone in condizione di inferiorità, anzi mi sprona e mi sollecita a continuare (semprechè mi sia consentito), sordo è chi non vuol ascoltare, orbo è colui che legge e non capisce la fortuna che ha sotto i piedi. Ho dimostrato che in Sardegna ci sono i Tartufi e le persone,che non chiamo in causa, anche iscritte al forum, hanno potuto verificare le capacità del Lagotto. Pazienza, un tartufaio deve avere pazienza, i frutti del "sottosuolo" arriveranno come questi, forse allora sarà troppo tardi.
Oggi la Rita e la Rina si sono superate:



Ciao da Rita e Rina io sono troppo stanco e vado a dormire






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 06/08/2010 : 14:24:15  Link diretto a questa risposta
Un primo piano dall'alto si deve dare perchè solo così si capiscono cosa sono 100 (cento) tartufi.
Due ore di lavoro, poco più di ottocento euro di guadagno. Vale la pena?



Ciao, trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 06/08/2010 : 14:42:22  Link diretto a questa risposta
Forse la cosa più importante che mi sono dimenticato di scrivere è:

http://www.midagri.inea.it/index/do...56&Itemid=45

http://www.trovatartufi.com/Notizie...del_sole.htm

http://www.onestipiaceri.com/archives/000188.html

Interessante argomento vero?

Ora due ore di assoluto riposo poi vi spiegherò il perchè.
Ciao da trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 06/08/2010 : 17:09:08  Link diretto a questa risposta
Dopo una buona dormita ci vuole un buon disco:



trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 06/08/2010 : 19:28:01  Link diretto a questa risposta
La motivazione che può avere un vecchio tartufaio è questa:



Si parte in piena notte, in questo periodo va ancora bene, il fresco della notte e delle prime luci dell'alba temprano qualsiasi fisico abituato a climi più rigidi e nebbiosi che ci sono dall'autunno fino alla primavera innoltrata. I sacrifici vengono ricompensati da guadagni che non sempre recuperano quanto speso in euro e in fatica, ma almeno nessuno potrà mai dire che si è andati a "farfalle", poi i tartufi si raccolgono tutto l'anno.

Cellulare, launeddas, pippiolu e tartufi.



Ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 07/08/2010 : 14:57:59  Link diretto a questa risposta
Un tartufo che si potrà raccogliere dal primo de mese di settembre è il tuber mesentericum, infatti la raccolta in base alla regione dove abito è dal 1 settembre al 31 gennaio.
il particolare più marcato in questo tubero è il profumo: acido fenico.
Per chi volesse saperne di più "consiglio" il link che segue:
http://www.agraria.org/funghi/tuber...ntericum.htm
io consiglio sempre di seguire i dettagli tecnici, per il resto controllare BENE.
Questo tipo di tartufo, sinceramente a me non piace, ha un profumo intenso e una digeribilità che lascia soddisfatti gli stomaci forti.
Anche questo è raccoglibile.
trifola






Modificato da - trifola in data 07/08/2010 14:59:23

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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 07/08/2010 : 15:08:23  Link diretto a questa risposta
Settembre mese favoloso per l'inizio della raccolta dei tartufi.
Tuber Macrosporum.
Per gli esperti di gusti il tubero si trova al secondo posto.
per chi volesse saperne di più può consultare il link:
http://www.agraria.org/funghi/tubermacrosporum.htm
io consiglio sempre di seguire i dettagli tecnici, per il resto controllare BENE.
trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 08/08/2010 : 16:06:13  Link diretto a questa risposta
Dopo settembre arriva ottobre, che scoperta! Arriva ottobre e nel calendario delle raccolte dei tartufi si inserisce il Tuber Aestivum forma uncinatum. Un tubero che assomiglia molto al Tuber Aestivum ma si differanzia in modo particolare dalle verruche che sono più piccole e dalle spore le quali hanno il reticolo sporale più alto (papille) e sono fatte a uncino, questa particolarità ha determinato il nome Uncinatum.
per chi volesse saperne di più può consultare il link:
http://www.agraria.org/funghi/tuberuncinatum.htm
Io consiglio sempre di seguire i dettagli tecnici,anche su altri link, per il resto controllare BENE






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 09/08/2010 : 10:26:23  Link diretto a questa risposta
Nel mese di novembre quando le giornate si fanno sempre più corte inizia il periodo della bruma, quella leggera foschia che trovi al mattino quando sorge il sole. Più i giorni passano e più l'intensita della foschia aumenta fino diventare nebbia, quella nebbia che ti avvolge e non ti fa vedere niente. Il "rumore" del bosco è spetrale bisogna conoscere bene i posti in cui si va alla cerca, ci si può perdere il che non è tanto simpatico. Uno può avere in tasca il GPS, ma se te lo dimentichi a casa, o hai le batterie scariche, cosa si fa? Ognuno ha dei segreti e anche in questo caso non bisogna allarmarsi. Nel mese di novembre incomincia la raccolta al Tuber Brumale forma Moscatum
per chi volesse saperne di più può consultare il link:
http://www.bighunter.it/Natura/IFun...Default.aspx
Questo link è diverso perchè in quello che vi avevo consigliato in precedenza c'è un errore
Come sempre io consiglio di seguire i dettagli tecnici, anche su altri link, per il resto controllare BENE.

trifola

P.S.: per andare alla cerca di questo tipo di tartufo bisogna avere addestrato il cane anche con la noce moscata.






Modificato da - trifola in data 09/08/2010 10:37:53

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Utente Attivo



Inserito il - 09/08/2010 : 10:52:33  Link diretto a questa risposta
A dicembre si continua con l'alternanza della raccolta dei tartufi che sono ancora possibili mettere in tasca.
Tuber Magnatum, Tuber Melanosporum, Tuber Brumale forma Moscatum, Tuber Aestivum forma Uncinatum,Tuber Macrosporum, Tuber Mesentericum.
Nella descrizione dei tartufi mancano: il Tuber Brumale, il Tuber Albidum Pico che si raccolgono a gennaio.
Il Tuber Aestivum, la chiusura della raccolta è alla fine di novembre.
Queste sono le 9 spece raccoglibili e commerciabili
trifola






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Inserito il - 09/08/2010 : 11:02:40  Link diretto a questa risposta
Anno nuovo, vita nuova. Gennaio si incomincia con il Tuber Brumale che a differenza del Tuber Brumale forma moscatum assomiglia come profumo al Tuber Melanosporum. Naturalmente non essendo pregiato il prezzo di acquisto è notevolmente inferiore.
per chi volesse saperne di più può consultare il link:
http://www.agraria.org/funghi/tuberbrumale.htm
Sarò noioso ma insisto, come sempre io consiglio di seguire i dettagli tecnici, anche su altri link, per il resto controllare BENE.
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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 09/08/2010 : 11:28:10  Link diretto a questa risposta
Sono arrivato all'ultima descrizione, il Tuber Albidum Pico. In Sardegna alla fine di aprile ne ho trovato parecchie decine di questi carpofori.
Voci di corridoio o se vogliamo stare in tema, voci dei folleti del bosco dicono che: "....ristoratori poco onesti fregano i clienti che si recano a mangiare mescolandoli con il bianco pregiato perchè gli assomiglia facendolo pagare alle cifre del bianco pregiato e......" Sono voci dei folletti e sono da verificare se siano vere o meno, io ci credo poco forse perchè li conosco.
per chi volesse saperne di più può consultare il link:
http://www.agraria.org/funghi/tuberborchii.htm
Mi raccomando seguire i consigli precedenti.


E' mio dovere raccomandare le persone che vorranno un domani entrare a far parte del modo dei tartufai seguire le normative Nazionali e Regionali.
Purtroppo la Sardegna non ha ancora approvato( ameno che non lo abbia fatto di recente e io non ne sono al corrente) una Legge Regionale che disciplini la ricerca e la raccolta dei tartufi.
nel link che segue troverete copia della legge:"Legge 16 Dicembre 1985, n. 752"

http://digilander.libero.it/dlfrimi...752_1985.htm

trifola con Rita e Rina






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 09/08/2010 : 14:40:56  Link diretto a questa risposta
Penso sia giusto farvi conoscere l'"associazione tartufai bresciani" dalla quale io prendo notizie e documentazioni di carattere scentifico.

http://www.asstartufaibresciani.it/home.php?idp=2

trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 10/08/2010 : 14:57:25  Link diretto a questa risposta
Dopo aver scritto molto di tecnico è doveroso distrarsi con qualcosa di comico che rispecchi le realtà del mondo dei tartufi e dei tartufai.
Come in precedenza avevo sottolineato il mondo (furbesco) dei tartufai viene suddiviso in due categorie diverse: i furbi e gli vergini ( lo so che non si scrive "gli vergini" ma i vergini).
I furbi sono coloro che pensano di farla franca quando di soppiatto si aggirano al primo mattino alla cerca del delizioso tartufo. Si abbassano, si mimetizano fra il fogliamee, cercano di fare il meno rumore possibile e con comandi di soli gesti indicano al cane le zone da esplorare, però non si accorgono che i cani hanno un istinto, anzi due. Il primo e la cerca, il secondo è la curiosità. Infatti questi nobili amici si distraggono ad ogni piccolo profumo diverso dal solito e da ogni rumore che non rispecchi l'ambiente circostante. Nel primo caso il cane può incontrare odori tipo: le cacche, sia di amimali che da persone che magari il giorno prima per un'impellente bisogno di defecare avevano esercitato il santo diritto di farla. Questo diritto inviolabile ad ogni essere umano e comicamente nascosto da un'abbassamento dei calzoni quando l'avversario ti è ormai alle costole per curiosare cosa stai raccogliendo. Le parole di rito sono: mi scusi, sa mi scappava, ecc.
Oppure odori di talpe. di selvatici che nell'ambiente notturno del bosco lasciano le loro secrezioni per segnare il territorio, ecc.
L'altro aspetto che per il cane è un difetto è l'ascoltare qualsiasi rumore e avvicinarsi alla fonte. Guarda caso si troverà davanti ad altri soggetti che esercitano la stessa passione del loro capobranco. Le solite domande di rito: come va? trovato qualcosa? caldo oggi, opure che freddo che fa.
Ci sono poi i più furbi che durante il periodo invernale .....Continuamo su un'altra se no diventa barbosa da leggere.
trifola






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