Forum Sardegna - Il racconto di un tartufaio dilettante
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Nota Bene: La prima ferrovia della Sardegna - Congiungeva la miniera di San Leone al pontile della maddalena (Capoterra) dove il minerale era imbarcato su appositi velieri con destinazione Marsiglia e Corsica. La ferrovia che aveva una lunghezza totale di 15 chilometri e 400 metri fu inaugurata il 20 novembre 1862 dal principe Umberto di Savoia.



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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 02/08/2010 : 14:32:08  Link diretto a questa risposta
...... ore 6,20 inizio seconda cerca.
.....
.....
.....
ore 8 ritorno a casa.
pulizia tartufi, conta tartufi, peso tartufi.
N°. 80 tra commestibile (e non commestibili lasciati sul posto)
gr. 800
buona anche questa mattina.



Grazi a Rita e Rina mi sono divertito anche questa mattina, cioa da trifola






  Firma di trifola 
Sa fàula si scoberit sempri.
Chie non iscultat consizos, andat in hora mala.
Mezus solu
che mal’accumpagnadu.

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Brescia  ~ Città: Castel Mella  ~  Messaggi: 676  ~  Membro dal: 02/01/2009  ~  Ultima visita: 07/09/2010 Torna all'inizio della Pagina

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 03/08/2010 : 14:12:04  Link diretto a questa risposta
Oggi riposo fisico ma non mentale:
un ricordo del 1679 all'eremo di San Michele



che bello, non certo per i pantoffolai:



Ciao da trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 03/08/2010 : 14:20:09  Link diretto a questa risposta
Un augurio a tutti.
In bocca al Lupo:



Un autentico capolavoro di intaglio su legno in una porta d'ingresso in una casa di montagna.
Ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 04/08/2010 : 10:23:23  Link diretto a questa risposta
Ore 5,30 partenza con il buio



Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 04/08/2010 : 10:53:49  Link diretto a questa risposta
La città dorme ancora:



trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 04/08/2010 : 10:58:20  Link diretto a questa risposta
Sorgere del sole.



trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 04/08/2010 : 11:02:57  Link diretto a questa risposta
Siamo quasi arrivati:



Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 04/08/2010 : 11:07:26  Link diretto a questa risposta
Rita e Rina in piena azione:



Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 04/08/2010 : 11:27:51  Link diretto a questa risposta
Questo è il risultato, ottimo direi.



Buona giornata.
Rita, Rina e trifola (tutti e tre affaticati ma contenti)






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 05/08/2010 : 10:49:21  Link diretto a questa risposta
Fino a ieri ho parlato di Tuber Aestivum, che barba, purtroppo in questo periodo è l'unico tartufo che si trova ed è l'unico tartufo che la legge italiana che regolamenta la ricerca e la raccolta dei tartufi, Legge N°. 752 del 1985, con le varianti delle leggi regionali e provinciali, tutela il frutto degli Dei e disciplina TUTTI. Il tempo passa inesorabile cadenzando i giorni, le settimane, i mesi e le stagioni. Fra poco arriverà Settembre e per gli appassionati della cerca al tartufo si scatenerà la "guerra" silenziosa fatta di bugie e silenziose scarpinate notturne in compagnia dell'amico(ci) che non tradiranno mai il "capo" branco e la cerca al Magnatu Pico. Pico, chi era costui che aveva dato il nome al bianco pregiato?.
Dal link:
http://www.italyexport.com/funghi/storia.html

".......Nel 1780 esce a Milano il primo libro che parla del tartufo bianco d'Alba (Lettres sur les truffes du Piémont del conte De Borch, viaggiatore naturalista polacco): otto anni più tardi questa stupenda specie ottiene finalmente un nome e cognome ufficiali. Viene infatti descritta col nome di Tuber magnatum (ma l'autore voleva dire «magnatium» ossia dei magnati, dei personaggi, di quelli che possono) dal piemontese Vittorio Pico che curiosamente, d'accordo con i più insigni studiosi torinesi dell'epoca, continua a ritenere i funghi ipogei come appartenenti al regno animale. . L'idnologia diventa scienza esatta nel 1831 in seguito alla pubblicazione di una monografia del giovane medico Carlo Vittadini nella quale vengono individuati, distinti ed illustrati, fra specie note e specie nuove, una ......"

Vista la pazienza che portate nel leggere queste cose tecniche vi voglio premiare con una fotografia che mi mandò un amico qualche anno fa.



Il prezzo che si può ottnere per la vendita al dettaglio del bianco pregiato varia a seconda delle annate da un minimo di euro 2000 fino a 7/8000 al kg. Capito bene! Il valore dei tartufi della fotografia era stato di ..00.

Ciao da Rita, Rina e trifola






Modificato da - trifola in data 05/08/2010 10:50:32

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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 05/08/2010 : 14:05:02  Link diretto a questa risposta
Proseguiamo nella descrizione dei tartufi in base a che cosa? Io dico in base a una gratificazione del palato, gli altri possono aggiungere in base a una remunerazione.

Tuber Melanosporum Vitt, (Vitt. sta per Vittadini)

Un tartufo che si trova anche a quote di 700 m. circa, il periodo di raccolta, varia da regione a regione, sopratutto nel periodo invernale(documentarsi bene anche con i regolamenti provinciali.
La cosa più bella di questa cerca è quando ha nevicato nei posti interessati. La neve copre con il suo manto bianco tutto ciò che sul suolo è permanente, oltre alla coltre di neve vengono "soffocati" gli odori e gli unici che riescono a uscirne fuori per primi sono proprio gli odori dei tartufi. I cani "impazziscono" e scavano delle vere e proprie gallerie (naturalmente ci deve essere stata una certa consistenza di nevicata) riemergedo con il naso per non perdere il contatto con il "capo" branco; innevati, con il tartufo(naso, il naso del cane viene proprio chiamato così) fuori dalla neve, sollevano la testa in direzione di quell'odore (profumo) perchè sanno che saranno ricompensati da croccantini, wurstel, formaggio, pane o quant'altro dal "padrone" in trepita attesa se riporteranno il tar..... etciuuuuu salute.

Fotografia per gli appassionati:




Dimenticavo di dirvi il prezzo al mercato del Melanosporum 1800/2000 euro al kg

Ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 05/08/2010 : 16:29:19  Link diretto a questa risposta
Siamo oramai alla fine del periodo di raccolta (15 marzo 2010) del Tuber Melanosporum (nero pregiato), questo anno è stato per me un anno eccezzionale e se lo dice un tartufaio dilettante chissà cosa "diranno i Professionisti". Una fotografia dedicata a tutti.



Bellissimi vero?

ciao da Rita, Rina e trifola






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trifola

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Inserito il - 05/08/2010 : 16:49:57  Link diretto a questa risposta
Alla pagina 7 di questo topic avevo inserito una fotografia che ora rivedremo. Volutamente non ne avevo marcato le qualità del cane Lagotto Romagnolo che al tempo della fotografia aveva sei mesi e mezzo ed era stata da me addestrata all'autocontrollo. Molto difficile da mettere in pratica, ma nella realtà un cane di pochi mesi obbidisce alla paziente opera di costruzione istintiva all'ubbidienza da parte del "capo". Il cestino conteneva circa 1300gr. di melanosporum e sono rimasti nel cestino fino al mio richiamo di Rita con un "qui", poi grande abbuffata da parte di tutti. Non vi dico l'entusiasmo dei presenti che non avevano mai visto un Lagotto all'opera.



Ciao da Rita e trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 05/08/2010 : 19:00:04  Link diretto a questa risposta
Le piante simbionti sono diverse e fra queste si può annoverare il tiglio, una pianta ornamentale (qui mi scuso se le informazioni che ho sotto mano non sono esatte) che in Sardegna non hanno interesse selvicolturale tantomeno di pianta simbionte, ma è coltivato prevalentemente per scopi ornamentali, nei giardini, nei parchi, per alberature stradali e viali. Infatti il tiglio è una pianta che si unisce in una associazione di quasi tutte le specie di tartufi: il Tuber Magnatum che rilascia un colore rosato, il Tuber borchi (in Sardegna in Aprile ne ho trovato parecchie decine), il Tuber Aestivum, Il Tuber Melanosporum, il Tuber Brumale e il il Tuber Macrosporum, di queste ultime due specie ne descriverò in grandi linee più avanti.
Ora passiamo alla fotografia dei tigli:



Si deve notare che attorno alle piante ci sono zone di "secco" (erba secca) sono i pianelli e ciò e dovuto dall'azione fitotossica e antibiotica dello sviluppo micelio fungino, un effetto della secrezione di micotossine da parte del micelio del tartufo (marasmina). La comparsa delle bruciature rappresenta quindi un buon auspicio.


Rita, Rina e trifola






Modificato da - trifola in data 05/08/2010 19:01:39

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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 05/08/2010 : 19:34:58  Link diretto a questa risposta
I Lagotti Romagnoli sono cani che dimostrano verso il loro "Capo" una "sottomissione" e una ubbidienza davvero incredibile. Per una semplice ricompensa sono capaci di dimostrare un affetto indescrivibile, nemmeno gli esseri umani sono sono pari-pari al sentimento di stima e riconoscenza che questi "Cani" hanno verso il "superiore". Un esempio è dimostrato da una fotografia: La Rita che riposa dopo una raccolta eccezzionale.



GRAZIE RITA Il tuo "capo" branco G... alias trifola






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