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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 16/09/2011 : 09:27:08
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ebbè Pimo, hai letto? batti un colpo...
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 16/09/2011 : 11:12:28
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Dedalo...non sono tante..sono circa 200 p.g. ma ....è come il gelato... Mi rincresce che non venga menzionata la Corsica....ma d'altronde si deve seguire l'impostazione iniziale...Per tutto il resto è molto interessante, ben stilato, descrittivo. Mi piace perchè si parla di "scrittura" anzi dovrei dire "di quella <cosa che non si può nominare>(che ogni volta che ci penso.... ...) Se devo trovare una piccola pecca...giusto un neo...il discorso è, (a mio personale avviso)leggermente "decentrato" verso la parte meridionale di ...tutto, <questo...se consideriamo il Mediterraneo occidentale, con la Sardegna(tutta)al suo centro, come sede di analisi (penso personalmente che nelle realtà dei fatti il quadro fosse più omogeneo e ben distribuito..ma è solo una personale ipotesi)...comunque devo legger bene......per adesso grazie di avermi trovato il materiale per impegnare la mia "ora di lettura"..ti farò meglio sapere a quadro completo....Cià!
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Frangar, non flectar...(mi spezzerò ma non mi piegherò...) -Lucio Anneo Seneca-
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 16/09/2011 : 14:12:51
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aspè... tu parti in quarta
io intendevo se avevi letto questo:
G. F. CHIAI, Il nome della Sardegna e della Sicilia sulle rotte dei Fenici e dei Greci in età arcaica
saranno una decina di pagine.
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Freddie Mercury - In My Defence http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 16/09/2011 : 15:25:08
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Se posso permettermi:
- Pausania scrive nel II secolo dopo Cristo. Non è possibile che attribuisca le conoscenze della marineria del suo tempo ad un periodo di 7-800 anni prima? Sarebbe un errore giustificato. Non è altresì possibile (anzi, personalmente lo ritengo più probabile) che riferisca la solo presunta conoscenza di una forma dell'isola, derivata dalla già allora vecchissima leggenda del sandalo e/o del piede divino? Sarebbe - in fondo - solo la ripetizione di solamente uno dei tanti "topos" letterari molto in voga allora nei portolani, come la forma della nave dei Feaci per Tavolara, la cui punta esterna si chiama, appunto, da epoca immemore "punta Su Timone").
- Chiai scrive in modo convincente ed organico: è veramente così e ringrazio per averlo portato all'attenzione. Non convince interamente me (poco male, è vero anche questo): per avere io navigato lungo le predette coste, so che è molto facile accorgersi visivamente dei tre promontori siciliani (oltre che di tutti i punti cospiqui della Sicilia, tra cui il più eminente è naturalmente l'Etna, visibile a 200 Km e da molto più lontano se fuma o erutta). Ma è - per converso - decisamente molto meno facile apprezzare la "forma di piede" della Sardegna, con i suoi 350Km di costa in più. Credo che il dubbio sull'attribuzione del nome sia altrettanto facilmente risolvibile con la para- etimologia mitica tradizionale Sandon/Sandonidi, Sardon/ Sardonidi e la derivazione da Ercole/Sardò (del lignaggio asiatico e non africano, in questo caso).
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Modificato da - maurizio feo in data 16/09/2011 15:26:56 |
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 16/09/2011 : 20:09:29
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Il richiamo a Tucidide, Strabone, Pausania...è per me motivo di amplificata curiosità ( il mio recondito desiderio di colmare lacune "classiche".. emerge!!!....seguito dall'irrefrenabile meccanismo automatico di "confronto storico"!!)
Sia Greci (Eubei) che Fenici, come qualunque altra etnia "approdata in Sardegna, Sicilia, Corsica.... avranno studiato minuziosamente la costa (a parer mio) : conseguenza logica dei loro intenti...quindi ci sta benissimo che da occhi esterni si denominino determinate terre con la prima "cosa" che si evince navigandoci vicino:la forma! "Sandaliotis", Ichnoussa..erano i nomi con cui focalizzavano l'Isola i Fenici, i Greci.. stesso discorso per il termine "Trinakria". Dovrebbe essere scontato che gli abitanti dell'Isola (come in altri lidi)avessero un proprio modo di definirsi, oppure, in caso di colonizzazioni precedenti...anche un ulteriore nome ben radicato(oltre a quello originario autoctono). Nome antico (se non il più antico..uno fra i primi..non so se autoctono o meno, ma direi "quello tramandato dagli indigeni"..)potrebbe essere proprio SRDN, che non definisce una "forma" ma è collegabile ad altri contesti. Stesso ragionamento per la Sicilia per la quale vedrei un riutilizzo della radice autoctona che definisce i suoi abitanti (Sikania,Sikeria, Siculi)... Mi vien da sorridere se penso che si debba consolidare l'ipotesi di una qualsiasi pacifica coesistenza con la descrizione letteraria dell"unione tra le donne indigene e i pacifici neo-coloni .....mi sembra cosa scontata! Mi vien da sorridere quando si ritrova in territorio "Sardo" un oggetto fine, ricco, accurato...e lo si estrapola dal contesto: merce di scambio o merce d'uso comune...per battezzarlo..<regalo, dono di reciproca conoscienza>....secondo me il vecchio proprietario l'ha pagato!! E anche caro!!!
Dopo questa cascata di ...bagatelle..
Ringrazio Dedalo per il link e ...proseguo la mia lettura..(Faccio già fatica a chiudere un occhio per le 125 pagine mancanti...ma...le successive 150 circa..me le leggo!!!)
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 16/09/2011 : 22:15:40
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| maurizio feo ha scritto:
Se posso permettermi:
- Pausania scrive nel II secolo dopo Cristo. Non è possibile che attribuisca le conoscenze della marineria del suo tempo ad un periodo di 7-800 anni prima? Sarebbe un errore giustificato. Non è altresì possibile (anzi, personalmente lo ritengo più probabile) che riferisca la solo presunta conoscenza di una forma dell'isola, derivata dalla già allora vecchissima leggenda del sandalo e/o del piede divino? Sarebbe - in fondo - solo la ripetizione di solamente uno dei tanti "topos" letterari molto in voga allora nei portolani, come la forma della nave dei Feaci per Tavolara, la cui punta esterna si chiama, appunto, da epoca immemore "punta Su Timone").
- Chiai scrive in modo convincente ed organico: è veramente così e ringrazio per averlo portato all'attenzione. Non convince interamente me (poco male, è vero anche questo): per avere io navigato lungo le predette coste, so che è molto facile accorgersi visivamente dei tre promontori siciliani (oltre che di tutti i punti cospiqui della Sicilia, tra cui il più eminente è naturalmente l'Etna, visibile a 200 Km e da molto più lontano se fuma o erutta). Ma è - per converso - decisamente molto meno facile apprezzare la "forma di piede" della Sardegna, con i suoi 350Km di costa in più. Credo che il dubbio sull'attribuzione del nome sia altrettanto facilmente risolvibile con la para- etimologia mitica tradizionale Sandon/Sandonidi, Sardon/ Sardonidi e la derivazione da Ercole/Sardò (del lignaggio asiatico e non africano, in questo caso).
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Ci sono tante cose alle quali è difficile credere..
..Anche dopo il 1400 molti, è appurato, (non ho detto "tutti")credevano che la Terra fosse piatta: le esplorazioni portoghesi, spagnole e la circumnavigazione del globo diedero la prova definitiva della sfericità della Terra: Pitagora (500 a.c.)lo sapeva già e anche Platone, Aristotele....
..1492.....ma ....prima di Amerigo mettiamoci i Vikinghi, Scandinavi...e anche molto ma molto prima....forse..il Dio Piumato o il Dio dalla pelle chiara e la lunga barba...o..
Immaginare che navigando lungo le coste (da setacciare, perlustrare, memorizzare anche a medio/lungo termine)non ci si accorgesse se una cosa è tonda o quadrata o..triangolare...o a forma del nostro piede..è quasi paragonare l'intelletto umano a questo.. Esistono anche di questi esemplari..ma noi stiamo prendendo ,ora, in esame quegli altri!!
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 17/09/2011 : 09:07:56
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Capisco bene a quale fenomeno tu ti riferisca: molte scoperte umane, molti ritrovati tecnologici e molte invenzioni brillanti sono stati dimenticati e persi, poi in seguito ritrovati o reinventati (magari quasi contemporaneamente, oppure indipendentemente, in più posti), nel corso della Storia dell'Uomo.
E' vero e non è certamente possibile darti torto.
Visto che hai citato la sfericità della Terra, anche questo argomento è dibattuto ed incerto. Qualcuno pensa - come primo sostenitore della teoria - a Pitagora (VI secolo a.C: ma la "Scuola" pitagorica era contraria alla sfericità), qualche altro a Parmenide. Platone ed Aristotele la davano già per scontata e non la discutevano. Ma il primo che ne abbia dato una chiara dimostrazione (pervenutaci, questa sì) e che abbia addirittura calcolato con discreta precisione la sua circonferenza è Eratostene di Cirene (276 a.C.).
Le carte medioevali della Sardegna dimostrano benissimo come la scienza nautica allora non avesse affatto una chiara idea della forma precisa della Sardegna.
Il tuo ragionamento sembra adombrare la possibilità che la forma dell'isola sarda potesse anche essere stata precedentemente nota - in qualche modo, con metodi di rilevazione che non ci sono pervenuti - ad una marineria più antica, forse fenicia, forse greca o chissà...
In questa forma possibilistica, libera da ogni prevenzione ideologica (senza alcuna certezza assoluta, quindi, né in un senso né in un altro) accetto senz'altro l'argomentazione come più che valida.
Il che non significa che tutto ciò che si scrive e si legge al riguardo debba essere trascurato o preso in scarsa considerazione, per via di un'opinione preconcetta destinata a non cambiare mai. Ripeto che Chiai scrive bene, in modo scientificamente consequenziale e logicamente convincente. E' senz'altro una lettura interessante, di cui tenere conto, che potrebbe un giorno essere dimostrata corretta, al di là dei dubbi ancora presenti allo stato attuale.
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 17/09/2011 : 09:34:33
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| Sandon/Sandonidi, Sardon/ Sardonidi e la derivazione da Ercole/Sardò (del lignaggio asiatico e non africano, in questo caso). |
Leonardo Melis, è stato più volte vituperato (in questo forum e altrove) proprio per questo genere di accostamenti mitologici basati su assonanze (ricordo chi lo prendeva in giro, con il "Din Don dan" per via della sua teoria sulla tribù di Dan-sherdan), e ricordo come anche lui teorizzi una genealogia simile, basata in qualche modo su Sargon-Sardon eracle Sardus...che riporta alla Mesopotamia, mentre qui si propone l'Asia.
magari le argomentazioni alla base saran diverse ma mi pare come la sostanza, e l'approccio non cambino.
Anteporre e preferire una sequenza mitologica, ad una riflessione storiografica-archeologica come quella del Chiai, perchè non convince l'ipotesi del periplo e dunque l'individuazione della "forma del piede", spiegandosi quest'ultima, con ulteriori argomentazioni mitologiche, è un impostazione assai debole, la quale oltre a non convincermi nella conclusione (Sardò dunque sarebbe senz'altro un termine esclusivamente asiatico?) non mi convince nell'approccio.
Chiai riflette giustamente sul mito. ma con altre modalità.
In Chiai l'argomentazione mitologica non è l'asse portante dello studio, non domina la riflessione; lo studio viene sviluppato con argomentazioni archeologiche e linguistiche fiancheggiate dal mito. è soprattutto interessante per il paralleo Sicilia-Sardegna, sulle modalità di approccio tra Fenici e greci da un lato, ed il barbaro, sardo o siciliano che sia. Avrei però gradito una maggiore distinzione al riguardo tra fenici e Greci per quanto concerne l'entità del fenomeno colonizzatorio fenicio e greco. Se la teoria della colonizzazione fenicia (non i rapporti e lo stabilirsi di gruppi di fenici) è sempre più in crisi in Sardegna come altrove, la colonizzaizone Greca del sud italia, no.
Io credo all'esistenza di ulteriori argomentazioni da eviscerare; tuttavia se applico lo stesso modo di procedere del Chiai, giungo alle sue medesime conclusioni. la musica non cambia; lego ulteriormente lo SRDN della stele di Nora alla cultura materiale nuragica. esiste una branca dell'archeologia che si occupa proprio del rapporto tra etnicità e cultura materiale.
la questione è dunque questa: dato che l'approccio di Chiai è preferibile a quello prevalentemente mitologico, posso giungere a conclusioni differenti, individuando prove più valide ed argomentazioni più logicamente coerenti?
Secondo me, no.
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 17/09/2011 : 10:23:11
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A differenza di molti ..ritengo che l'impronta di base autoctona sia sempre da ritenere il centro, attorno al quale far ruotare le qualsiasi, avvicendevoli influenze che si sono susseguite nell'Isola! Le usanze marcatamente "nuragiche" ben presenti nelle colonie umane di etnia diversa lo provano: lo scambio commerciale o le "pressioni" etniche differenti dalla nostra (che sicuramente hanno avuto le loro belle influenze su tutti gli aspetti ..architettonico, stilistico,ideologico...) a mio avviso non hanno "resettato" la cultura "sardo-popolare" casomai la hanno accresciuta, arricchita.. ..(se ora, in casa di ognuno di noi c'è il televisore giapponese ..e altri mille oggetti di eguale provenienza, ciò non vuol dire che, pur riconoscendo e "conoscendo"la cultura differente..non mi tenga la mia.....anzi, se un gruppo di giapponesi decidono di venire ad abitare in Sardegna..saranno loro ad inquadrarsi automaticamente alle usanze sarde: è il "quotidiano" che lo porta!!!). In alcuni casi l'egemonia è stata più pesante che in altri ma..non discostandomi dal pensiero personale di base, posso tutt'al più ritenere che molte, se non quasi tutte, le usanze e tradizioni autoctone siano comunque sopravvissute (magari negli angoli bui...)...perfino sino ai nostri giorni...in Sardegna più che altrove; questa è una ulteriore conferma che, geneticamente, non siamo mai stati avvezzi, come popolo, a farci "resettare da nessuno" anzi il contrario: "paese che vai usanze che trovi!!! Per queste motivazioni ..e anche altre..sono sicura che: rovistare tra le reminiscenze classiche non può non far emergere "impronte etnico-sarde"mai morte, risultato di echi e rimandi popolari, che abbiamo sempre saputo fare così bene...e tutt'ora..!!
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maurizio feo
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Utente Master
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Inserito il - 17/09/2011 : 10:54:28
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Puntualizzo, perché purtroppo è necessario.
Ho introdotto l'elemento mitologico (che conosco benissimo, per averlo più volte trattato anche a lungo in varie sedi), esclusivamente perché è su questo elemento che davvero sembrano basarsi certe definizioni antiche, anche "autorevoli". Ma non escludo affatto altre ipotesi. E la mia analisi al riguardo si basa su ben altri e più fondati elementi, non solo sul "sentito dire" mitico su cui si basavano gli antichi.
Mi dispiace per Leonardo Melis, ma non lo ho certo chiamato in causa io, che al momento, anzi, preferisco ignorarlo: lui, comunque, riferisce vecchie argomentazioni del Carta Raspi, in questo caso... Mi sembra che mostri di crederci, a differenza DI ME. Criticare la posizione di chi esprime dubbi (peraltro moderati e possibilisti) su un articolo di Chiai, è quantomeno imprudente, senza avere - almeno per equità - letto qualche mio articolo al riguardo.
Inoltre, io non mi sono affatto espresso contro l'ipotesi del periplo, infatti credo che esso sia certamente avvenuto nella realtà (non sarà questo tuo, un ulteriore tentativo di deformazione dell'opinione altrui, per metterlo dalla parte del torto in ogni modo?): sostengo solamente che i metodi di rilevazione della forma dell'isola sarda non potessero giungere alla conclusione corretta (ammesso che sia "corretta" la forma del piede).
Inoltre non esiste un solo straccio di "studio" antico che dimostri che le antiche marinerie conoscessero e rilevassero davvero la forma della Sardegna. In realtà, la forma che esse davano alla Sardegna è un'illazione mitologica (oggi diremmo una "favola metropolitana"), esattamente come sostengo io, non il risultato di rilevamenti scientifici. Almeno fino a quando questi rilevamenti scientifici non saranno trovati da qualcuno, per esempio ben disegnati su un ciottolo consumato dall'acqua.
Un conto è "riconoscere" la forma di un'isola molto più piccola (ho fatto l'esempio di Tavolara, ma si potrebbe anche portare quello della Corsica), nella quale la visione umana diretta aiuta a trarre considerazioni morfologiche. Tutt'altra cosa è accertare la forma della Sardegna.
E qui c'entra molto direttamente la pratica reale, niente affatto la mitologia.
A meno che qualcuno (non faccio nomi, qui, ma non mi stupirei affatto che un giorno ciò accadesse!!!) non mi dimostri prima o poi che gli antichi volavano abbastanza in alto da valutare la forma della Sardegna...
Poi, si può ammirare Chiai fino alla proscinesi e difendere Melis quanto si vuole, magari fino alla morte: a me non dà proprio alcun fastidio.
Ma - nel contempo - detesto che mi si attribuiscano sempre opinioni che non ho affatto dato e concetti che non sono affatto i miei, un comportamento che mi sembra esserti abituale, per discgrazia o per metodo.
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pimobalare
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 17/09/2011 : 11:22:51
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E...i "disegni di Nazca" ad esempio...eppure che io sappia, i nativi peruviani non avevano chiesto in prestito agli indiani....i Vimana.... per la loro realizzazione!!! Eppure sono perfetti!!!
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DedaloNur
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 17/09/2011 : 12:18:06
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Deformare le tue opinioni? la mia risposta è basata esclusivamente su quanto è stato scritto. Quanto è stato scritto è basato principalmente su argomenti mitologici , i quali, così esposti, somigliano a quelli di Melis nell'approccio, e senz'altro vi collimano quanto a conclusioni generali.
l'ho tirato in ballo solo perchè "alcuni" qui dentro e altrove lo criticavano, per queste teorie. E adesso, proprio la parte che criticava, fa rientrare tali argomenti dalla finestra.
non c'è bisogno di difenderlo sia perchè non sono d'accordo con Melis, sia perchè si difende benissimo da se. così come non "ammiro" il Chiai.
quanti cose che non c'entrano nulla con la discussione!
Per ritornare al merito...o tentare, allmeno:
si è d'accordo che i greci fecero il periplo sia di Sicilia come di Sardegna (e non si potrebbe dire nulla di diverso guardando all'archeologia), ma siccome per "propria esperienza personale" è facile dare una forma mentale alla Sicilia, mentre, non lo sarebbe altrettanto per la Sardegna, allora è dubbio che la sardegna sia mai stata rappresentanta a forma di piede.
direi anzittto che relativizzare alle proprie capacità e cognizioni personali le capacità cartografiche degli antichi marinai della grecia sia quasi un peccato di "superbia".
"siccome per me è difficile, anche per i greci potrebbe esserlo stato".
non mi sembra un buon punto di partenza per affrontare il discorso. Così come davvero non capisco questa:
| noltre non esiste un solo straccio di "studio" antico che dimostri che le antiche marinerie conoscessero e rilevassero davvero la forma della Sardegna. |
gli antichi dalla età del bronzo tentavano di dare una forma al mondo con carte e disegni. I navigatori focei devono pur aver preso dei punti di rifrimento anche per la Sardegna visto che ci navigavano, ed essersela rappresentata come tutti gli altri luoghi del mediterraneo. Senz'altro vi hanno anche ambinetato qualche avventura mitologica , ma vorrei tenere da parte questo argomento, per un motivo semplice: per navigare sicuri dovevano cercare di essere il più precisi possibile nel farsi un immagine dell'Isola. Quindi è quanto meno dubbio, che, applicassero all'Isola un immagine mitologica a caso. Semmai era l'esperienza fisica dei suoi litoranei, la forma concreta da essi rilevata, a condizionare, l'immagine e il simbolo mitologico.
Quale altra forma poi, possono averle dato, se non una specie di rettangolo con i vari promontori. in particloare il prolungamento della gallura, sarà pur sato segnalato, se erano capaci di rilevare i promontori siciliani.
dunque per comodità e semplicità accostarono quella forma ad un piede.
per esattezza l'esplorazione della sardegna precedette le prime carte greche: http://web.unife.it/progetti/matema...cartgrec.htm
Neppure della Sicilia è stato ritrovato alcun schizzo (che io sappia), come per la sardegna, ma non si mette in dubbio che sia stata raffigurata con 3 promontori. al solito, ciò che vale per gli altri posti, è quantomeno dubbio per la Sardegna.
ad ogni modo, qui puoi vedere una resa della Sardegna tolemaica http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=10133
non è esattamente un piede? va bene, ma non mi si dica che non può essere accostato ad un "piede" o che è meglio ipotizzare che intendessero riferirsi ad un "piede sacro" o mitologico, perchè per esperienza personale la Sardegna è più difficle da misurare e rappresentare.
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Modificato da - DedaloNur in data 17/09/2011 12:25:47 |
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pimobalare
Salottino
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Inserito il - 17/09/2011 : 12:26:05
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Pace e bene....pace e bene.........siamo Uomini o Caporali???
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pimobalare
Salottino
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Inserito il - 17/09/2011 : 12:28:33
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| pimobalare ha scritto:
Pace e bene....pace e bene.........siamo Uomini o Caporali???
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Dedalo..vai a votare!!!!...Nuragica o malloreddos?
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DedaloNur
Salottino
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Inserito il - 17/09/2011 : 12:50:12
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sì dai pace e bene... ora vado a mangiare...che poi si esce...
nuragica o malloreddos, non l'ho capita..
ciao
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Modificato da - DedaloNur in data 17/09/2011 12:51:01 |
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