Forum Sardegna - Giganti di Monti Prama
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Nota Bene: Domus de Janas Il nome popolare significa letteralmente "case delle fate" ma in realtà esse sono delle tombe scavate nella roccia dalle popolazioni che vissero in Sardegna nel Neolitico, prime fra tutte quelle della cosiddetta "cultura di Ozieri", che fiorisce nel periodo compreso fra il 4000 e il 3000 a.C.



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Inserito il - 10/11/2006 : 10:38:41  Link diretto a questa discussione  Rispondi Quotando
Dal GdS
Il sovrintendente Vincenzo Santoni a luglio 2005 parlava di «entusiasmo non motivato». Ma ora ritratta. I reperti, dimenticati per anni negli scantinati dei musei cagliaritani verranno finalmente ristrutturati e esposti.

Le statue giganti del Mediterraneo sono figlie dei nuraghi e non della civiltà greca. Lo afferma, finalmente, Vincenzo Santoni, sovrintendente ad interim di Sassari e Nuoro: lo stesso studioso che nel luglio 2005 inviava ai giornali una lettera per spiegare che il ritrovamento dei giganti di Monti Prama non era certo un ritrovamento cruciale. E che perciò l'entusiasmo di alcuni era «non motivato».
INVECE DOPO 36 ANNI di freezer l'enigma del Sinis sembra risolto.
I nostri giganti ora hanno un nome e un'età. Ed è lo stesso Santoni a dirlo: «Epoca nuragica, bronzo finale, fra l'undicesimo e il nono secolo avanti Cristo».
Dunque prima dei greci, le statue sarde di Monti Prama, ritrovate nel Sinis nel '70, non sono certo un ritrovamento da poco. Perché anticipano la statuaria a tutto tondo della Grecia, risalente all'ottavo secolo avanti Cristo. E inaugurano i complessi statuari del Mediterraneo: infatti, in nessuna delle civiltà sorte sulle rive del mare Nostrum è mai stata fatta una scoperta simile antecedente a quella di Monti Prama.

Una trentina di statue, alte fra i due metri e venti e i due metri e sessanta ciascuna, con piedi di misura cinquantadue, quaranta centimetri di lunghezza. Opere in arenaria, costruite quando le torri nuragiche erano strutture in uso e non cataste di pietre disposte con cura.
4mila frammenti inspiegabilmente sequestrati dal 1979 negli scantinati dei musei cagliaritani, poi trasferiti a Sassari e ora disponibili alla visita del pubblico, oggi, dalle 16 alle 19, a Li Punti, nell'unico centro di restauro dell'Isola. Facce di occhi spalancati e bocche cucite, gambe possenti, braccia piegate a stringere ora lo scudo ora l'arco, pugni tesi a scagliare la freccia o riparare il capo dai massi. Centinaia di pezzi, scavati dal tempo, apparecchiati su banconi, in serie, raccontano un sacco di cose, finalmente.

Dicono delle loro somiglianze spaventose con l'arte minuta nuragica, quella dei bronzetti, spiegano che prima erano belli, in piedi, sovrastavano chiunque potesse passare loro accanto. E testimoniano che il tempo del bronzo in Sardegna non era fatto soltanto di caccia e pesca ma di laboratori d'arte, quindi di qualcuno venuto da chissà dove, o incrociato con chissà chi, che aveva una cultura in cui le statue avevano un senso, perciò che al tempo dei nuraghi doveva anche esserci gente potente e con ricchezze economiche tali da potersi permettere di commissionare lavori simili.
Classi sociali diverse, accumulo di ricchezze, viaggi continui verso l'origine dell'arte. Verso oriente, ad esempio: perché se è vero che gli spilungoni di Monti Prama dovrebbero dimostrare la capacità isolana dello sviluppo di un'arte autoctona, bisognerà anche ammettere che prima di tutti nel Mediterraneo sono stati gli egizi, nel duemila avanti Cristo, a scolpire figure a tutto tondo. Ma mai nessuno nel Mediterraneo, prima che in Sardegna, ha lasciato ai posteri trenta giganti a guardia di un golfo.

Link al video in anteprima mondiale
http://www.contusu.it/index.php?opt...299&Itemid=2




Prov.: Cagliari  ~ Città: casteddu  ~  Messaggi: 5  ~  Membro dal: 09/11/2006  ~  Ultima visita: 15/11/2006

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Pubblicità

Nuragica

Moderatore




Inserito il - 10/11/2006 : 12:12:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nuragica Invia a Nuragica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Interessantissimo .. grazie contusupuntoit..
Mi domando come mai gli eventi cosi' importanti vengano sempre poco pubblicizzati..
un altra cosa.. perchè è stato possibile visitare questi capolavori dell'arte nuragica solo per 3 ore?? perchè è stata data la possibilità solo a pochi privilegiati?
Ringrazio anche i gestori di radio indipendentzia ( qui' abbiamo Amsicora appartenente al gruppo) per il bellissimo filmato che giustamente stanno facendo circolare via web.
Meravigliose le sculture.. Speriamo che a breve sia data la possibilità a tutti di poterle ammirare.. (In un museo del Sinis sarebbe il massimo)

____________________________________________________________
... vegno del loco ove tornar disio




Modificato da - Nuragica in data 10/11/2006 12:12:53

 Regione Lombardia  ~ Città: trexentese inviata speciale nel nord Italia  ~  Messaggi: 15406  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 23/10/2020 Torna all'inizio della Pagina

afabica
Salottino
Utente Master

Manuse de Oru



Inserito il - 10/11/2006 : 12:59:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di afabica Invia a afabica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sconvolgente video.
che vergogna!
nonostante........ siamo ancora "dominati"!





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: selargius  ~  Messaggi: 2190  ~  Membro dal: 04/10/2006  ~  Ultima visita: 05/11/2021 Torna all'inizio della Pagina

Shark

Utente Attivo

Mister Sirena 06



Inserito il - 10/11/2006 : 13:56:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Shark Invia a Shark un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Visto...e letto tutto!

Considerata la discutibile attenzione delle nostre istituzioni e dei politici riguardo il nostro patrimonio Archeologico, ci meravigliamo ancora quando molti reperti, anche di grande valore, prendono la fuga dall’Italia?
Non mi meraviglia nemmeno il fatto che in quegli anni fu demolito un nuraghe al centro del mio paese per costruirvi un bel deposito dell’acqua!!!
Oltretutto, ci sarebbe da fare un discorso a parte riguardante i contrasti tra studiosi e i diritti di competenza tra le varie provincie!
Il Sinis è una miniera a cielo aperto, minimamente valorizzata e quasi per niente salvaguardata. La stessa Tharros è ancora tutta da scoprire e non dimentichiamoci che la maggior parte dei suoi tesori sono sparsi per il mondo, se va bene, in Sardegna sarà rimasto il 30% dei beni rinvenuti!
Da qualunque parte si calpestano ciottoli….residui di vasellame e di lavorazioni ceramiche, ma attenzione...guai appropriarsi anche di un solo pezzetto...per l'attuale legge siamo già in reato e passibili di denuncia!!! Grazie alle nostre leggi, negli anni, in tutto il nostro territorio è stato perpetrato uno scempio inimmaginabile: pur di non rischiare un fermo dalle autorità della
soprintendenza archeologica, molti contadini lavoravano di notte, rompevano e ricoprivano tutto quanto veniva alla luce arando i loro campi....per non parlare dei danni causati dai tombaroli,
ancora oggi molto attivi!!!






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 634  ~  Membro dal: 13/04/2006  ~  Ultima visita: 20/12/2009 Torna all'inizio della Pagina

Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 10/11/2006 : 22:06:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non sapevo che Vincenzo Santoni avesse in qualche avesse tergiversato sulle statue di arenaria gessosa. A maggior ragione onore a professor Lilliu, che aveva identificato e classificato da decenni le statue dagli occhi che sembrano dischi (per questo qualcuno ha scomodato gli ufo!!), rinvenute in quello che definisce l"heroon-santuario di Monte Prama".

Ah, che scrigno il Sinis!




Modificato da - Adelasia in data 10/11/2006 22:07:46

 Regione Sardegna  ~ Città: nuoro  ~  Messaggi: 2881  ~  Membro dal: 23/05/2006  ~  Ultima visita: 07/09/2024 Torna all'inizio della Pagina

Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 21/11/2006 : 16:12:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Forse pian piano le acque intorpidite da qualcuno, tornano limpide come quelle di cala goloritzè



l'Obiettivo del 30 ottobre 2004
(quotidiano di Quartu)

Quei guerrieri nuragici
che attendono risposte



L’arcaica austerità del popolo nuragico, maestro nella fusione dei metalli, fu misteriosamente interrotta nel VII secolo a.C., in un colle a nord-ovest di Cabras. Fino a quel momento, l’abilità tecnica degli artigiani-artisti nuragici si materializzò solo con i bronzetti, piccoli oggetti stilizzati, ma accurati nel realismo figurativo, che continuano ancor oggi a rivelare molti aspetti della vita sociale di quel popolo. Ora, l’enigma degli oltre 860 frammenti di 22 grandi statue in arenaria gessosa, rinvenuti negli anni ‘70 a Monte Prama (Cabras), ritorna d’attualità e solleva affascinanti interrogativi: quelli a cui non si è voluto dare esauriente risposta a distanza di trent’anni dalla scoperta. Le statue, rappresentanti guerrieri in grandezza naturale, dimostrano che l’arte figurativa nuragica non era limitata ai bronzetti, come qualche accademico ha voluto farci credere, ma sviluppava in ben altre dimensioni. All’epoca fu detto che le statue rappresentavano ‘antenati-eroi delle genti nuragiche’, una stirpe militare segnalatasi per fatti memorabili e quindi da onorarsi nei tempi. Nessuno si degnò, però, di approfondire la questione, di spiegare il preciso significato e collocamento storico di questi eccezionali reperti, databili in un periodo in cui in Grecia questo tipo di arte era ancora agli albori, tanto che solo ora qualcuno comincia a convincersi che per la rilevanza più che nazionale di tali opere occorra riconsiderare le attuali cronologie della storia dell’arte mediterranea. La gran parte dei frammenti di queste statue (se si escludono i pochi pezzi esposti al pubblico), dopo trenta anni passati nel buio di un deposito del museo archeologico di Cagliari, hanno di recente visto la luce nel Centro di restauro e conservazione della Sardegna, in quel di ‘Li Punti (Sassari). La ritrovata consapevolezza del valore storico di questi manufatti si deve però all’interessamento del Comitato internazionale olimpico, che ne aveva chiesto per tempo il restauro in occasione delle olimpiadi di Atene, dove l’esposizione dei guerrieri nuragici, di questo incommensurabile tesoro artistico, avrebbe catapultato la Sardegna alla ribalta mondiale. Naturalmente l’occasione è sfumata: non è la prima volta che perdiamo simili opportunità, ma speriamo che sia l’ultima. E a nulla valse un ordine del giorno bipartisan approvato dal Consiglio regionale nel dicembre 2003, che tendeva proprio a favorire questa ‘olimpionica’ esposizione. Un ordine del giorno che la dice tutta sul mistero che ancora avvolge queste opere e sullo scandaloso disinteressamento delle nostre istituzioni. Non tanto e solo per il fatto che la giunta regionale non riuscì a trovare le risorse necessarie per assicurare l’importante evento, semmai per il fatto che l’ordine del giorno certificava che il Consiglio regionale “fosse venuto a conoscenza” di questi reperti monumentali solo nel dicembre del 2003. E si deve quindi al mecenatismo di una multinazionale spagnola, con interessi e attività nel nord dell’isola, la concreta azione di recupero di questi manufatti da uno scantinato del museo archeologico di Cagliari. I frammenti delle statue sono riusciti così a prendere finalmente la strada per ‘Li Punti’ per essere riassemblati nell’unico Centro di restauro e conservazione della Sardegna, sotto l’occhio vigile del Sovrintendente archeologico di Sassari, Francesco Nicosia. Lo stato di conservazione delle grandi statue, sin nei minimi particolari ornamentali, il colore ancora visibile in un torso di arciere, spingono a ipotizzare un riparo protettivo, forse un colonnato, da cui per secoli hanno guardato in direzione del mare. Peraltro, solo grazie alla passione e all’interessamento di alcuni valorosi cultori locali della materia, si è riusciti a conservare il ricordo preciso e la ricostruzione del sito archeologico dove negli anni ‘70 vennero rinvenuti i frammenti delle statue dei guerrieri nuragici. Dalle teste, busti, arti con resti di abbigliamento e armature, si individuano varie specialità di guerrieri: arcieri, fanti con elmo cornuto e spada, personaggi che si coprono gli occhi con lo scudo e hanno una mano avvolta in un guanto armato. Le caratteristiche formali e stilistiche dei manufatti si avvicinano fortemente a quelle delle figure in bronzo nuragiche, lo stile è duro, lineare, i particolari e le masse anatomiche scolpiti geometricamente. Le grandi statue sono quindi ritornate alla luce, ma solo ora qualcuno comincia ad interrogarsi sul loro significato e su alcuni particolari figurativi che avrebbero dovuto richiamare l’attenzione degli studiosi fin dal loro rinvenimento. Due i misteri a cui dare risposta. Il primo enigma riguarda la posizione con cui i guerrieri tengono sollevato lo scudo, davanti ai propri occhi e sopra la testa. In proposito comincia ad affacciarsi una tesi affascinante, che vorrebbe ricondurre tale postura ad un evento eccezionale e che peraltro troverebbe corrispondenza con la datazione dei reperti. Un evento che all’epoca della seconda guerra messenica, vinta nel Peloponneso da Sparta, veniva considerato dai popoli del Mediterraneo come foriero di sciagura e da cui nascondersi. Grazie alle cronache di Archiloco di Paro, sappiamo che nel 648 a.C. si verificò una portentosa eclisse di sole, un fenomeno che quindi sarebbe stato ricordato dalle nostre antiche genti proprio con l’elevazione delle monumentali statue, che avrebbero così assunto un compito divinatorio in difesa del popolo nuragico. C’è poi un secondo enigma da sciogliere: se è vero che i caratteri figurativi delle statue sono propri delle figure in bronzo nuragiche, come spiegare allora il particolare delle trecce tipicamente fenicie che risaltano sul petto dei guerrieri? La tesi di qualche illustre accademico, che nei piccoli oggetti stilizzati di bronzo continua a ravvedere l’unica e possibile espressione artistica dei nuragici, comincia seriamente a vacillare. Forse i tempi sono maturi per ben altre valutazioni, prima che arrivi nuovamente Sergio Frau a farci sognare o le olimpiadi cinesi del 2008.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Monserrato  ~  Messaggi: 1285  ~  Membro dal: 15/11/2006  ~  Ultima visita: 11/08/2015 Torna all'inizio della Pagina

EdoSardo

Utente Medio


Inserito il - 28/12/2006 : 09:04:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EdoSardo Invia a EdoSardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh ragazzi prima di gridare allo scandalo ci si deve documentare...le statue di Monti Prama erano note da decenni e alcuni dei pezzi erano (e sono tuttora) esposti al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, personalmente ho visto le statue per la prima volta nel 1994. Inoltre non mancano di certo le pubblicazioni scientifiche (o presunte tali) sull' argomento, non certo roba dell' ultima ora, si veda ad esempio "dal betilo aniconico alla statuaria nuragica" di G. Lilliu, edito oramai 30 anni fa; subito dopo il rinvenimento poi la notizia comparì sui maggiori quotidiani sardi. Diciamo pure che la maggior parte dei sardi si è accorta delle statue nuragiche adesso che è scoppiato il "caso Monti Prama",montato dalla stampa, a mio personalissimo parere, anche per giustificare la prossima nascita del "Betile", museo dell' arte nuragica e contemporanea (sic). Ora che essere sardisti-indipendentisti è di moda, ci si accorge stranamente di statue, nuraghi e domus de janas...e si usano in maniera acritica per giustificare delle tesi che nulla hanno a che fare con una visione razionale e scientifica della Preistoria e Protostoria della Sardegna. I veri indipendentisti prima si dovrebbero documentare, poi parlare...



 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 371  ~  Membro dal: 28/12/2006  ~  Ultima visita: 02/03/2011 Torna all'inizio della Pagina

Ammutadori
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 28/12/2006 : 10:06:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ammutadori Invia a Ammutadori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quello che mi domando è perchè sono rimaste a prendere polvere per più di 30 anni, se era una scoperta così importante....
Poi non capisco cosa significhi essere sardisti e indipendentisti per moda.

Saludi e Trigu
http://www.contusu.it





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Monserrato  ~  Messaggi: 1285  ~  Membro dal: 15/11/2006  ~  Ultima visita: 11/08/2015 Torna all'inizio della Pagina

shardanaleo

Utente Attivo



Inserito il - 28/12/2006 : 17:44:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di shardanaleo Invia a shardanaleo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ammutadori ha scritto:

Quello che mi domando è perchè sono rimaste a prendere polvere per più di 30 anni, se era una scoperta così importante....
Poi non capisco cosa significhi essere sardisti e indipendentisti per moda.

Saludi e Trigu
http://www.contusu.it


Senza offesa per Edosardo...capisco la meravilgia di ammutadori per l'affermazione... sui sardisti indipedentisti. In effetti oggi Non è di moda essere Sardisti-Indipendentisti, è piuttosto di moda dare del Sardista-indipendentista a chiunque volgia proporre la nostra storia e la nostra cultura in modo differente da quanto fatto fin ora... ricordo la dichiarazione fatta dal sovrintendente ai b.a. nel convegno di oristano, dove Melis parlò per la prima volta di SARDI=SHARDANA=POPOLI DEL MARE. Eravamo nel 2001 nella sala di oristano, quatro relatori... di cui due ARCHEOBUONI (il sovrintendente e...) e due ARCHEOCATTIVI (melis e...). Comento del sovrintendente sull'intervento di Melis: "FANTARCHEOLOGIA DI STAMPO SARDISTA, CON PULSIONI INDIPENDENTISTE"... e che vor dì? Perchè melis DOVEVA essere Indipendentista? Magari lo era ( e lo è), ma pernso che fossero c.... suoi.
Questo vizio vedo che ad alcuni non è passato affatto. Inoltre i sardi hanno diritto ad incavolarsi. perchè se è vero, come dice Edosardo, che PARTE delle statue erano esposte al museo di cagliari (anch'io ho le foto...) almeno 30 TRENTA di esse erano nei MAGAZZINI. Ma lo sappiamo cosa ci hanno nascosto?
- IL PRIMATO DELLA STATUARIA nel Mediterraneo, che finora era attribuita ai greci.
- La conferma che in sardinia vi era una Civiltà evoluta tempo prima dell'avvento di fenici e Greci e che le città della costa esistono ben prima del famoso "avvento fenicio" del IX sec. a.C.
- Che quei guerrieri sono gli stessi dei bronzetti (alcuni dei quali risalgono al II millennio a.C.) e delle sculture dei templi EGIZI raffiguranti i GUERRIERI SHARDANA gia dal 1500 a.C!

SHAR

"SOS SHARDANA RIBELLES KI NEMOS PODET BINKERE" (RAMESSU II)




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: SETZU  ~  Messaggi: 602  ~  Membro dal: 23/04/2006  ~  Ultima visita: 11/04/2009 Torna all'inizio della Pagina

EdoSardo

Utente Medio


Inserito il - 29/12/2006 : 08:47:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EdoSardo Invia a EdoSardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
premetto una cosa Shardanaleo: sono FERMAMENTE indipendentista, e il mio più grande sogno è che la Sardegna ritorni ai legittimi proprietari (noi sardi), non mancano di certo le risorse per far campare a dovere 1.500.000 persone! detto ciò posso dirti che non ho mai fatto distinzione tra buoni (Archeologia "ufficiale") e cattivi(appassionati, giornalisti, studiosi-ricercatori autonomi), semplicemente ci sono persone più o meno serie da entrambe le parti. Il mio discorso è questo: se si è così tanto sardisti come mai per conoscere qualcosa sul passato della nostra isola si aspetta sempre l' articolo sull' Unione Sarda oppure l' ultimo "caso scottante", come il libro di Frau? Frau ha avuto dalla sua parte la pubblicità ma a parte tsunami (ipotesi campata in aria, fesseria come quelle di cui parlavo)e Atlantide (questa ipotesi invece la trovo interessante) ha ripetuto cose trite e ritrite per chi si occupa di Preistoria e Protostoria della Sardegna. A me pare che qualcuno legga soltanto le pubblicazioni di giornalisti e di appassionati e poi ignori quelle degli archeologi. La Sardegna nuragica inserita in una serie di rapporti commerciali stretti con oriente e occidente, i sardi nuragici che navigavano, i materiali nuragici rinvenuti a Creta, in Sicilia, a Cartagine negli strati più antichi...i materiali di importazione orientale che già compaiono nella nostra isola nel bronzo medio, in età protonuragica, naturalmente per restare all' età del bronzo...era già tutto scritto, niente di nuovo. Perchè ci si è accorti di tutto ciò con il libro di un giornalista, che tra l' altro fa acqua da ogni parte (per par condicio aggiungo nè più nè meno di come fanno acqua tante pubblicazioni "ufficiali")? La storia dello tsunami è davvero inverosimile, e poi il metodo scientifico a casa mia è un altro: prima si dovrebbero trovare i sedimenti che documentano uno sconvolgimento in tal senso, poi si dovrebbe formulare una ipotesi, non il contrario...a Su Nuraxi di Barumini, ad esempio, il fango di cui parla Frau ricopre anche gli strati di frequentazione di età moderna, come si vede nelle vecchie foto degli scavi Lilliu che frau usa a suo parere per portare acqua al suo mulino: forse c'è stato uno tsunami anche nel 1800 d.C.? idem per l' officina di teste di mazza vicino al nuraghe, secondo Frau abbandonata repentinamente a seguito dello tsunami stesso e miracolosamente rimasta in situ: lo tsunami "intelligente" che spazza via la parte superiore del nuraghe e lascia in situ centinaia di teste di mazza fa ridere...comunque c'è tanto da dire, troppo. Per la datazione delle statue di Monti Prama, Shardanaleo, vorrei sapere su quali dati ti basi per affermare una loro appartenenza al bronzo finale, a parte il fatto che fa comodo...



 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 371  ~  Membro dal: 28/12/2006  ~  Ultima visita: 02/03/2011 Torna all'inizio della Pagina

EdoSardo

Utente Medio


Inserito il - 29/12/2006 : 09:17:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EdoSardo Invia a EdoSardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
p.s. Ammutadori ma hai letto quello che ho scritto? le statue non prendevano polvere, erano esposte a Cagliari e qualche frammento anche a Sassari, se poi volevi vedere esposti anche frammenti di piede lunghi 3 cm. è un altro discorso! Lo scandalo è semmai il fatto che le si stiano restaurando soltanto oggi, non certo il fatto che "lo stato italiano, cattivone, ha fatto in modo di nasconderle, tramite i suoi servi sardi, per evitare fermenti autonomisti"...se non hai letto quello che ho scritto,ripeto: leggi "dal betilo aniconico alla statuaria nuragica", Lilliu 1975-76,ma anche "la Civiltà dei Sardi", edizione 1988, per citare solo 2 pubblicazioni, poi prova a ridire che le statue erano nascoste...a me risulta che ci siano foto e parole dedicate ad esse, ma forse sbaglio...



 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 371  ~  Membro dal: 28/12/2006  ~  Ultima visita: 02/03/2011 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 29/12/2006 : 11:33:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
EdoSardo ha scritto:

premetto una cosa Shardanaleo: sono FERMAMENTE indipendentista, e il mio più grande sogno è che la Sardegna ritorni ai legittimi proprietari (noi sardi), non mancano di certo le risorse per far campare a dovere 1.500.000 persone!


Saresti cosi' gentile da fare un piccolo elenco di queste risorse,cosi' che l'altro 1500000 di sardi espatriati siano giustamente informati.
Allora tutte le richieste di aiuto e di disperazione sono forse una falsa'?
Credi che la colpa sia solo degi italiani o il governo nelle mani dei sardi abbia qualche responsabilita'?

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 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

EdoSardo

Utente Medio


Inserito il - 29/12/2006 : 11:52:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EdoSardo Invia a EdoSardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' vero dimenticavo i fratelli emigrati e mi scuso, credo che se la costa smeralda fosse in mano nostra sfamerebbe tutti, come la saras etc., forse mi sono espresso male, intendevo che le risorse le abbiamo ma sono sfruttate da italiani, americani e chi più ne ha più ne metta!
La colpa è in primis dello stato italiano che ci domina, ma anche i politici sardi non fanno di certo qualcosa per risollevare le sorti della nostra isola...poi ricordiamoci che il 95% dei voti degli elettori sardi o presunti tali alle elezioni politiche ed amministrative sono andati (e purtroppo credo continueranno ad andare) a partiti come forza italia,an,margherita,ds etc., partiti che fanno confluire tutti i nostri soldi a roma, purtroppo la situazione è triste ma è questa...perchè i sardi continuano a votare chi li rende schiavi? chi li obbliga? forse è soltanto comodo!




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 371  ~  Membro dal: 28/12/2006  ~  Ultima visita: 02/03/2011 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 29/12/2006 : 12:35:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
EdoSardo ha scritto:
forse è soltanto comodo!

lo credo anch'io e credo anche che ci sia una strumentalizzazione del popolo che viene tenuto all'oscuro di troppe cose.

Sara' un gioco politico o un mero interesse personale'?
Spero che il responso non sia dei posteri,ma che quelli del presente si ravvedano prima.




________________________





 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

quattromori

Utente Master



Inserito il - 29/12/2006 : 22:50:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di quattromori Invia a quattromori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ragazzi la vostra discussione si stà facendo interessante ma non vorrei che usciste dai binari. qui si parla di archeologia e se avete il piacere di trattare di altre argomentazioni, quali la politica o l'economia, vi invito ad aprire un post in sede competente.
per quanto riguarda le statue di monti prama io le ho viste, in frammenti nei primi anni novanta, in occasione del corso di guida turistica che frequentai. ne parlammo con il grande archeologo momo zucca.
purtroppo anch'io ho notato che le mode le creano i mass media, seri o semiseri che siano. in questo periodo si stà iniziando dare spazio anche alle teorie energetiche delle tombe dei giganti, in specie galluresi ma forse la responsabilità dell'ignoranza e della disinformazione è causata anche dai nostri accademici ed archeologi che rimangno rintanati nel loro guscio e non sono in grado di coinvolgere il cittadino comune su determinati argomenti.
forse dovrebbero incominciare a scendere dai loro piedistalli e parlare alla gente in maniera discorsiva e didattica

________________________
www.bandierasarda.it
www.chiesecampestri.it




 Regione Sardegna  ~ Città: villanovaforru  ~  Messaggi: 2013  ~  Membro dal: 12/04/2006  ~  Ultima visita: 27/08/2013 Torna all'inizio della Pagina

EdoSardo

Utente Medio


Inserito il - 30/12/2006 : 08:03:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EdoSardo Invia a EdoSardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' verissimo quattromori, però è anche vero che se al cittadino comune (senza generalizzare, parlo del 20 - 30 - 40enne fissato con MTV o con i reality) parli di statuaria nuragica o di Sardegna in generale ti ride in faccia! Per tante persone essere globalizzati significa escludere la Sardegna dai propri interessi e mettere al centro italia e stati uniti...poi chi vuole aggiornarsi o conoscere qualcosa sulla Sardegna può farlo come e quando vuole, ci sono, ad esempio, le biblioteche comunali; di certo alle scuole dell' obbligo non si parla di Sardegna



 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~  Messaggi: 371  ~  Membro dal: 28/12/2006  ~  Ultima visita: 02/03/2011 Torna all'inizio della Pagina
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