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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/08/2009 : 12:27:12
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come sempre attorno ad un fatto cosi' complesso, stratificato nella storia e radicato anche nell'immaginario collettivo.. di fronte anche a certi dubbi nelle fonti e a certe lacune degli studi e della documentazione, a livello popolare si diffondono miti e leggende... vedi prancia.. vabbe' fanno colore,, o come quando, orrore!!, sento dire che il cugliettu, fa parte del "costume sassarese gramiale e no, perchè era adattissimo al lavoro negli orti e nel" grembiale" si poteva depositare la verdura colta.. ajo' il cugluiettu non è un indumento esclusivo di sassari ed era presente nei costumi sardi di tanti centri dove l'orticoltura non era preminente o era quasi assente,, ed era un oggetto non da lavoro, ma di lusso, che quella pelle ed anche la manifattura più semplice costava ( in quel regime economico poi!!) e che il re di spagna dipinto da velasquez, il personaggio della ronda di notte di rembrandt, lo zerbinotto della buona ventura del de la tour, ecc ecc , tutti col cugliettu ( coleto in spagnolo), lavoravano negli orti.??? tuttavia c'è lo spirito di "localizzare" tutto e di affincarci la curiosità, l'episodietto...
magatri si dimentica di dire che quest'indumento cinque-secentesco, diffusissimo in tutta europa permane nell'uso "vivo"e continuato e in qualche esemplare rarissimo del 1700 , solo a sassari e nell'abito del componidori della sartiglia di oristano ( a parte ricostruzioni varie ( sanluri, ghilarza, "costume di sassari stesso"
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 13/08/2009 : 15:02:31
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Posso avere il privilegio di postare , come lo scorso anno , la bellissima :
Li Candaleri
Pompeo Calvia
Li candaleri falani in piazza, cun li vetti di rasu trimulendi , fattu fattu li borri cu la mazza e lu sindaggu in mezzu saluddendi.
Tutti saludda senza distinzioni , finza li bandereddi di lu vinu : arruglia lu tamburu di cuntinu e lu piffaru sona li canzoni .
Lu piffaru chi poni l’alligria e accumpagna li setti candaleri finza a la gianna di Santa Maria.
Inchiddà ni l’istrazzani li vetti e zi l’entrani in gesgia più lizzeri in mezzu a li vaggiani e a li cuglietti .
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/08/2009 : 15:23:57
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sempre evocativa ed efficace questa poesia, che fotografa quasi , con poche parole, l'intiera festa, e ce ne fà apprezzare gli umori, i sapori, i suoni.. il tremolio dei nastri di raso ( li fetti) che si dipartono dal capitello di molti candelieri e sono tenuti da ragazzini che ne seguono le evoluzioni , quei nastri che , con intrecci continui e diversi di forme e colori arricchiscono notevolmente la "coreografia" della "danza" dei ceri ( fallu baddà.. fallu baddà) anche il calvia, vedete, ha sottolineato la connessione fra candelieri e cuglietti... l'antica veste nazionale.. questo termine, credo , non a caso, chiude la poesia.. ma i tempi passano e i candelieri oggi sono 10... la festa cresce e diventa più ricca...
grazie Marialuisa.. hai riportato il sassarese meglio di un sassaresu in ciabi!!!
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/08/2009 : 20:45:30
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| babborcu ha scritto:
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ho sentito tante volte anch'io la "leggenda del fuoco sarti come richiamo al ferro da stiro" sarà ma ho molto dubbi...
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Che il “braciere” dei del candeliere dei sarti sia il loro simbolo (La prancia) io lo sempre sentito dire sin da piccolo (quando abitavo nel cuore del Centro Sorico), persino dal padre (sarto) di un mio amico che era “Obriere” del Gremio. “Leggenda” ? forse. Ma leggenda per leggenda, sembra alquanto improbabile e difficilmente spiegabile che, su tanti candelieri, quello dei Sarti (“Trapperi”) sia l’unico che, con la fiamma sul “capitello” a rappresentare i veri ceri originali. Potrebbe esserci una terza ipotesi: una “fusione” dell’antico cero originario con il simbolo dei Sarti (la “prancia”) che in qualche modo lo ricorda. In attesa di documenti inconfutabili, accontentiamoci di questo. Sul fatto che quello di stirare (e quindi l'antico ferro da stiro) sia più o meno "nobile", Babbò, sorvoliamo Turritano
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Modificato da - Turritano in data 13/08/2009 20:49:06 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/08/2009 : 21:27:54
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| Marialuisa ha scritto:
Posso avere il privilegio di postare , come lo scorso anno , la bellissima :
Li Candaleri
Pompeo Calvia
Li candaleri falani in piazza, cun li vetti di rasu trimulendi , fattu fattu li borri cu la mazza e lu sindaggu in mezzu saluddendi.
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Privileggio concesso con grande piacere, Maria Luisa e, se permetti, persino con un bacio in fronte
Non c'è poesia che rappresenti meglio questa tradizione, fra le tante pubblicate. E' un "classico", la più bella e la più famosa, quella del grande letterato e poeta sassarese Pompeo Calvia (1857/1919) L'avvenimento è descritto così bene, con humor tutto sassarese, che pare di vederli, i Candelieri e il Sindaco che saluta tutti con grande sussiego e senza distinzione (persino le bandierine che segnavano i locali dove si vendeva il vino!), accompagnato da "li borri cun la mazza". Par di sentirli, il rullio incessante dei tamburi e il suono dei pifferi che mettono allegria, che accompagnano i Candelieri per tutto il percorso, da Piazza Castello sino a Santa Maria Turritano
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/08/2009 : 22:56:38
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NEL SEGNO DEI GREMI I Gremi sono antiche corporazioni, associazioni di categorie di lavoratori, come artigiani e contadini, organizzate già dai primi anni del 1500. Avevano il ruolo di far rispettare le regole delle varie categorie e anche di assistenza per i soci più poveri. Questa funzione ormai si è persa, ma la funzione aggregante dei Gremi è sempre rimasta fino ai nostri giorni, con le regole e le loro devozioni religiose: ogni Gremio organizza nell’anno feste (“maggiori” o “minori” dedicate alla Madonna e al proprio Santo Patrono. Sono riuniti in una “super” associazione che li rappresenta tutti: l’”Intergremio”. Sono loro che, perlomeno dal 1531, organizzano e tengono viva la tradizione della “Faradda” che si svolge puntuale ogni anno, sempre seguendo l’antico percorso, le stesse regole e la stessa “gerarchia”, per assolvere un voto alla Madonna dell’Assunta, il cui simulacro però non compare nella processione.
I GREMI partecipanti sono questi, in ordine di sfilata (si comincia con i Candelieri più “giovani”): 1) FABBRI (Frairaggi) 2) SCALPELLINI (Piccapidreri) 3) CONTADINI (Zappadori) 4) VIANDANTI = trasportatori, venditori ambulanti (Viaggianti) 5) FALEGNAMI (Masthrid’ascia) 6) ORTOLANI (Urthulani) 7) CALZOLAI (Catzuraggi) 8) MURATORI (Frabbiggamuru) 9) SARTI (Trapperi) 10) MASSAI Massai = Aricoltori , proprietari di grandi appezzamenti terrieri. Sono i più importanti e chiudono la sfilata. Tradizionalmente si dice che siano i fondatori della città
Turritano
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Marialuisa
Utente Master
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Inserito il - 14/08/2009 : 15:24:54
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Grazie babborcu , grazie Turritano . Oggi mi sento anche io" tattarese "
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 15/08/2009 : 00:00:52
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Data l’ora, mi limiterò a postare il primo e l’ultimo dei Candelieri (il resto un’altra volta)
I FABBRI: i primo, il più”giovane” fra i Candelieri (ammesso a sfilare solo da qualche anno)
FABBRI, l’Obriere di Candeliere impartisce gli ordini: notare il cipiglio e l’autorità
MASSAI, chiude la sfilata. È il più importante e ... la “gerarchia” va rispettata A tzent’anni Turritano
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Modificato da - Turritano in data 15/08/2009 00:05:14 |
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McCurry
Salottino
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Inserito il - 15/08/2009 : 21:41:12
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Infiltrati .... sognanti!
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Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine. (Anonimo) |
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McCurry
Salottino
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Inserito il - 15/08/2009 : 21:49:29
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Sforzo, concitazione ....
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McCurry
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 15/08/2009 : 22:39:44
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Supervisione e verifica.
Spero che l'amico Turritano sia contento della visita di un "Turista" che si è comportato ... degnamente!
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 16/08/2009 : 09:44:51
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LI CANDARERI, nell'essenziale, uno per uno. Cominciamo con i primi cinque:
Il più giovane, il più entusiasta: infatti partecipa alla Faradda solo da pochi anni (dal 2007), ma il candeliere è precedente a quell’anno (in attesa di essere ammesso)
- PICCAPEDRERI (Scalpellini) Candeliere che sfilò la prima volta nel 1921
VIAGGIANTI (“Viandanti, Trasportatori, Venditori ambulanti) 1633
ZAPPADORI (Agricoltori, Contadini)) 1937
MASTHRI D’ASCIA (Falegnami) 1921 (il cero)
Turritano
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 16/08/2009 : 10:21:56
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grazie a turritano e a mac curry per le bellissime immagini..!!! scusa tuttritano: ho un appuntino da farti... quello di una tua seconda didascalia.. gremio dei fabbri .. non è ,come hai scritto certamente per un lapsus, l'obriere di candeliere.. che mai è poi mai l'obriere, che dovrebbe restare serio, compreso nella sua carica, si metterebbe a dirigere i "balli" , è , invece,il cosidetto "capocandeliere" .." lu gabbu carriaggiu"...
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gshow
Salottino
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Inserito il - 16/08/2009 : 22:27:47
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Falegnami:ha un fusto color avorio avvolto da un panneggio e da decorazioni liberty e presenta sulla parte anteriore la raffigurazione di un martello, una sega, una squadra e una tenaglia. Nel piedistallo è dipinto lo stemma della città di Sassari. Nel capitello è raffigurato, all'interno di un riquadro, il volto di S. Giuseppe.[candelieri.org]
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Modificato da - gshow in data 16/08/2009 22:35:08 |
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gshow
Salottino
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Inserito il - 16/08/2009 : 22:34:43
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Sarti: restaurato alcuni anni fa, risale al 1896 e si distingue da tutti gli altri: la sua struttura, infatti, è quella di una colonna in stile Impero divisa in due settori. Il ripiano che separa le due parti è evidenziato da due drappi, ricadenti ai lati, in sontuoso broccato ricamato in oro. La colonna inferiore, di colore verde intenso, presenta in rilievo delle decorazioni vegetali dorate; la parte superiore è fasciata da una spirale di foglie dorate in rilievo. Sulla sommità si trova un braciere, ricordo della fiamma degli antichi ceri votivi, che ogni anno viene preparato da un fuochista e successivamente smontato alla fine della discesa, prima dell'ingresso a Santa Maria. Alla base del braciere è un capitello dorato ai cui angoli sono scolpite quattro teste di montone. Nella parte inferiore della colonna quattro medaglioni riportano le effigi della Madonna col Bambino, di Sant'Omobono, Sant'Antonio e San Gavino. [candelieri.org]
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Modificato da - gshow in data 16/08/2009 22:36:00 |
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