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Paradisola
Amministratore
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Inserito il - 03/08/2009 : 15:08:36
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Fervono i preparativi per quella che a pieno titolo è considerata la festa più amata dai sassaresi. Anche quest’anno, come ogni anno, da cinque secoli la città rinnova il suo appuntamento con la tradizione e la fede. Un calendario come sempre ricco di iniziative e appuntamenti farà da cornice alla Discesa dei Candelieri del 14 agosto.
Il primo e irrinunciabile appuntamento è quello del 5 agosto con la Discesa dei Piccoli Candelieri, dedicato ai piccoli aspiranti portatori e tamburini. I bambini della città e i loro mini candelieri si daranno appuntamento in Porta S. Antonio di fronte alla sede dell’Intergremio per dare inizio alle 18.00 alla sfilata. I piccoli percorreranno corso Vico per raggiungere il cortile di S. Maria dove si esibiranno nei tradizionali balli con il candeliere, sottoponendosi al giudizio di un’apposita giuria presieduta dal primo cittadino che sceglierà il miglior allestimento di candeliere, la migliore esibizione e il miglior suonatore di tamburo.
Venerdì 7 agosto alle 19 verrà inaugurata la mostra diffusa “Aspettando i Candelieri … I percorsi della cultura della tradizione italiana, la rete nazionale delle grandi Macchine da festa di Gubbio, Nola, Palmi, Viterbo e Sassari in mostra”. L’allestimento riguarderà alcuni importanti spazi espositivi della città, in particolare la sala Duce a Palazzo Ducale, le sale al piano terra del Palazzo della Frumentaria e la sala espositiva della Casa dei Gremi in via S.Apollinare.
Il 10 agosto sarà la volta della Discesa dei Medi, appuntamento come di consueto alle 18.00 in piazza Castello; l’11 agosto i circoli animeranno la tradizionale Arrostita dei Candelieri che quest’anno, in via del tutto eccezionale, verrà organizzata in piazza Colonna Mariana a partire dalle 20.
Per il quarto anno consecutivo l‘Amministrazione Comunale ha deciso di bandire il concorso per la vetrina più bella ispirata alla Festha Manna, con l’intento di valorizzare la storia e la tradizione della città che vede nei Candelieri, una delle sue massime espressioni; la manifestazione promossa in collaborazione con la Confcommercio e la Confesercenti di Sassari, vedrà concorrere le vetrine degli esercizi commerciali delle vie cittadine che saranno per tutto il mese la cornice ideale dei riti centenari che coinvolgono l’intera città. Una giuria qualificata premierà la vetrina che più di ogni altra, avrà saputo esprimere lo spirito che anima la festa. La cerimonia per la premiazione dei vincitori è prevista per mercoledì 12 agosto alle 20 nel cortile interno di Palazzo Ducale; a seguire alle ore 21.00 la Banda Musicale Luigi Canepa rinnoverà l’appuntamento con il tradizionale Concerto per i Candelieri
Il 13 agosto alle 18 il primo cittadino, come previsto dalla tradizione, incontrerà a Palazzo Ducale gli ex Sindaci di Sassari; alle 20.00 nella piazza del Comune, la cerimonia per Il Candeliere d’Oro e d’Argento e il Candeliere d’Oro Speciale. Non mancherà il Candeliere di San Sebastiano che animerà la cerimonia grazie alla gentile collaborazione della direzione del Carcere di Sassari.
Il 14 agosto Sassari scioglie il suo voto alla Beata Vergine dell’Assunta con la Discesa dei Candelieri : sin dalle prime ore del mattino in programma le Vestizioni dei dieci ceri votivi. Il tradizionale saluto da parte dell’Amministrazione Comunale all’obriere di ciascun Candeliere, ritorna anche quest’anno con un percorso costruito per assecondare le esigenze dei turisti: sarà a disposizione, gratuitamente, il trenino Ajò per raggiungere la casa di ciascun obriere di candeliere con partenza prevista alle 10 da piazza Duomo, a ciclo continuo sino alle 13.30. Alle 10 come da tradizione il Sindaco, in fascia, accoglierà a Palazzo Ducale il Gremio dei Massai per ricevere la bandiera dell’antico gremio in cambio del Gonfalone della città. Accompagnato dalla banda il corteo si dirigerà verso Palazzo di Città dove al piano superiore, nella sala di rappresentanza, anticamente quella del primo cittadino, avverrà la vestizione della bandiera da parte del gremio che la esporrà, subito dopo, dal balcone del Palazzo di Città. Nel pomeriggio alle 17 il primo cittadino riceverà a Palazzo di Città le autorità civili e religiose in attesa della partenza del primo candeliere, prevista per le 18.00. Lungo il percorso della Discesa, l’Amministrazione Comunale, attraverso il settore Protezione Civile allestirà due postazioni, una in via Pais sotto i portici e l’altra in piazza Sant’ Antonio vicino all’ex Hotel Turritana: cinque volontari dell’associazione ANA (Associazione Nazionale Alpini) si sposteranno lungo tutto il corteo per distribuire l’acqua ai portatori, ai gremianti e ai cittadini. I festeggiamenti si concluderanno domenica 16 agosto con il tradizionale appuntamento al Lido Iride di Platamona: alle 21.30 in collaborazione con i Comuni di Sorso e Porto Torres concerto dei Bertas e a seguire alle 23.30 il tradizionale spettacolo pirotecnico dei Fuochi d’Artificio .
Scarica la presentazione di tutte le manifestazioni http://www.comune.sassari.it/comune...stazioni.pdf
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Turritano
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Inserito il - 10/08/2009 : 20:57:55
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Grazie Domenico, bellissima presentazione. Io aggiungo che, a differenza di altre rappresentazioni con candelieri o meno, questa di "Li Candareri" non è una ricostruzione più o meno storica, ma una tradizione popolare viva e sentita che si ripete ogni anno ininterrotamente da almeno 5 secoli (ma sicuramente risale al 1200/1300). Insomma, è da sempre la "Festha manna" di Sassari. Una festa alla quale nessun buon sassarese può mancare Turritano
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McCurry
Salottino
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Inserito il - 10/08/2009 : 21:14:40
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Storia e curiosità della più famosa tradizione sassarese, i Candelieri
Il 14 Agosto di ogni anno a Sassari possiamo assistere alla discesa dei Candelieri, questa è festa votiva da quando, cessata la peste del 1652, fu ufficialmente riconosciuto l'adempimento del voto da parte delle corporazioni delle Arti e dei Mestieri chiamati con la parola spagnola "Gremi", che si impegnavano ad offrire alla Vergine Assunta dei ceri da portare ogni anno il 14 agosto alla Chiesa di Santa Maria in processione solenne.
Oggi "I Candelieri" vengono trasportati da uomini spesso volontari, che intendono con questa immane fatica sciogliere un voto per una grazia ricevuta. Sono portati a spalla da otto portatori che eseguono passi di danza e corse sfrenate su e giù per Corso Vittorio Emanuele, strappando frenetici applausi ad un gran numero di spettatori che li ammirano lungo i bordi della strada. Tra le sfilate più seguite ricordiamo quella del 1999, quando oltre 130.000 tra Sassaresi e turisti giunsero dalle vicine località turistiche, per assistere alla "Faradda", alla discesa di fine millennio. I Candelieri sono decorati con l'immagine del "Patrono del Gremio" o con gli strumenti del lavoro, il capitello adorno di nastri e banderuole multicolori: il candeliere dei massai è adornato di spighe, sopra quello dei sarti arde dell'incenso. Al suono di pifferi e tamburi e alla splendida cadenza di balletti improvvisati, la Faradda dei candelieri, si svolge per le vie del centro storico fino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem, accompagnata dai membri dei Gremi: "Piccapietre", "Viandanti", "Zappatori", "Falegnami", "Ortolani", "Calzolai", "Muratori", "Sarti" e "Massai", che indossano i loro costumi di origine spagnola.
A metà percorso, quando il corteo arriva a Palazzo Civico, il "Parajo Maggiore" del Gremio dei Massai incontra i rappresentanti del Municipio per l'augurio tradizionale: "A Zent'anni"(A cent'anni). L'appuntamento dalle antiche origini è per il 14 agosto di ogni anno.
http://www.ilportaledisassari.it/i_candelieri.html
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laier
Salottino
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Inserito il - 10/08/2009 : 21:25:34
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turritano non cambierai mai..... frecciate o meno il Breve fa storia per tutta la sardegna
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 10/08/2009 : 22:31:50
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| laier ha scritto:
turritano non cambierai mai..... frecciate o meno il Breve fa storia per tutta la sardegna
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Cosa deve cambiare Turritano? una tradizione ininterrotta da almeno 5 secoli, che non è una rivisitazione (non certo una tradizione) di una rappresentazione antica come, candelieri o non candelieri, se ne fanno tante oggi? I Candelieri a Sassari, come dicevamo, sono sentititi nell'animo e vivi nella memoria di tutto un popolo (ricchi e poveri; uomini, donne, vecchi e bambini: proprio tutti), oggi come 500 anni fa. Non c'è bisogno di cambiare niente. E poi il titolo di questa discussione è, per l'appunto: "Candelieri 2009 – Sassari” Turritano PS: il mio era uno "specifico" fatto ad hoc, nessuna frecciata, nessuna polemica verso nessuno.
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Modificato da - Turritano in data 10/08/2009 22:39:57 |
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Turritano
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Inserito il - 10/08/2009 : 22:58:05
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Bene MC, non me l’aspettavo. Bellissimo post, il tuo. Molto chiaro. Devo precisare però che questa tradizione (ripeto, viva e ininterrotta), risalirebbe al 1500, non al 1600. Sopra il candeliere dei Sarti arde un fuoco, che ricorda “la prancia” (il vecchio ferro da stiro con i tizzoni dentro, usato appunto per “pranciare” = “stirare”). E un aggiornamento: gremi partecipanti, con tanto di Candeliere, sono dall’anno scorso 10 e non più 9: infatti dopo lunga “lotta”, anche l’antico Gremio dei Fabbri e riuscito ad entrare a pieno titolo, nell’ “Intergremio”. Ciao Turritano
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Modificato da - Turritano in data 10/08/2009 23:00:18 |
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Petru2007
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Inserito il - 10/08/2009 : 23:06:47
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| Turritano ha scritto: .....I Candelieri a Sassari, come dicevamo, sono sentititi nell'animo e vivi nella memoria di tutto un popolo (ricchi e poveri; uomini, donne, vecchi e bambini: proprio tutti), oggi come 500 anni fa....
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Si effettivamente “la faradda” fa parte dell’essere sassaresi. E’ molto sentita fra la gente a differenza dell’altra grande manifestazione di Sassari: la Cavalcata. Basta vedere con quanto fervore e impegno partecipano per la buona riuscita. Tra l’altro l’attività dei Gremi non si estrinseca solo nella discesa del 14 agosto, ma sono delle istituzioni attive anche in altri periodi dell’anno. Farne parte è motivo di orgoglio per tutti i sassaresi. In queste associazioni confluiscono le diverse anime della città, non solo dal punto di vista religioso. La riprova di questo impegno popolare si esprime nella sua continuità nel tempo, sempre con lo stesso fervore e sentimento, come probabilmente fu la prima volta. Se è difficile descrivere a parole il significato che assume la faradda per i sassaresi, lo è altrettanto per gli estranei capire il fenomeno in tutte le sue sfaccettature.
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McCurry
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 10/08/2009 : 23:10:04
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| Turritano ha scritto:
Bene MC, non me l’aspettavo. Bellissimo post, il tuo. Molto chiaro. ........
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Non ho alcun merito se non quello di usare nel modo dovuto Internet! Non è farina del mio sacco ma il lavoro trovato in un sito "sassarese" di cui ho postato il link. Ho fatto la stessa identica ricerca, cercando nei siti "attendibili" anche per Iglesias, che ovviamente ho postato nella discussione apposita.
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Turritano
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Inserito il - 10/08/2009 : 23:24:24
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Evvidentemente le notizie di quel link erano ormai datate (9 Candelieri...) Comunque sia, hai fatto un bel "lavoro"
Viandante (attualmente venditori ambulanti), nell’antico costume, portato dai gremianti dell' omonimo gremio, oggi come 500 anni fa. Riprodotto in una mattonella in ceramica da un bambino della scuola elementare di San Giuseppe nel 1990. Turritano
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Asinella80
Salottino
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Inserito il - 11/08/2009 : 13:41:33
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Sono troppo curiosa di vedere la festa manna dei sassaresi.. E così quest'anno sarò del gruppo.... Turrità.. ci bidimmu in tattari...
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 11/08/2009 : 18:07:04
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Precisando che il “nemico dei candelieri” (sic) ?! (come scritto dal solito noto in un’altra discussione consimile di questo stesso forum) esiste solo nella mente di qualche ineffabile forumista avvezzo a distorcere le cose, voglio ribadire bene un concetto, del resto chiaro a tutti gli altri: chiunque può riesumare e celebrare quello che vuole, candelieri o altro. La cosa non mi interessa, al massimo può solo farmi sorridere. Figurati poi se apro una polemica personale con chichessia. Ma non basta una qualche reliquia ritrovata o qualche articolo scritto in un “testo sacro”, per fare una tradizione. Il popolo non sente una cosa riesumata come propria. Non è una celebrazione che si ripete di anno in anno. Questo non è essere nemico di niente. È solo mettere in chiaro l’evidenza. Ma evidentemente qualcuno non lo capisce o non l’accetta. Affari suoi. Ritorniamo serenamente ai Candelieri Sassaresi (ma anche Nulvesi e Ploaghesi) e alla loro tradizione che si ripete ininterrotta da secoli.
In attesa di quelli veri (14 Agosto), ecco altri esempi dell’amore e della tradizione tramandata di padre in figlio sino ai nostri giorni, elaborati nel loro entusiasmo semplice ed ingenuo dai bambini della scuola elementare di S. Giuseppe nel 1990:
Candelieri gruppo
il Candeliere dei Massai
Il Candeliere dei Piccapredderi (Piccapietre)
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Modificato da - Turritano in data 11/08/2009 18:08:23 |
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Turritano
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Inserito il - 11/08/2009 : 21:07:31
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| Asinella80 ha scritto:
Sono troppo curiosa di vedere la festa manna dei sassaresi.. E così quest'anno sarò del gruppo.... Turrità.. ci bidimmu in tattari...
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Bene meda Asine', ma at esser un aizigheddu difitzile a nos bidere in mesu a kentu miza homines Turritano
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Turritano
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Inserito il - 12/08/2009 : 22:30:34
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Si è svolta ieri a Sassari l’ormai consueto raduno dei rappresentanti delle “Città dei Candelieri” (Sassari, Iglesias, Nulvi e Ploaghe) con i gruppi in costume dell’epoca i loro stendardi: hanno sfilato su per il Corso V. Em., da Porta S. Antonio al Palazzo della Provincia (in Piazza d’Italia), dove si è svolta una bella cerimonia terminata, con canti sardi e un rinfresco. La sera , come ormai tradizione, una grande arrostita pubblica in Piazza Colonna Mariana, accompagnata da robusti bicchieri di vino rosso. Il tutto gratis. Il profumo della carne arrosto (in sostituzione del tradizionale “zimino”, ancora proibito) si spargeva tutt’intorno per un raggio di circa un Km. Turritano
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Turritano
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Inserito il - 12/08/2009 : 23:11:54
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I CANDELIERI: LA STORIA Probabile inizio di questa manifestazione: il 1200, quando i pisani avevano l’egemonia sul Libero Comune di Sassari. Di certo si sa che la Festa dell’Assunta era già celebrata a Sassari e che, nell’occasione, venivano inviati a Pisa dei “ceri” (di pura cera di ape) dal peso di 40 kg ciascuno. Qualcuno però ipotizza che la celebrazione del Ferragosto risalga (a Sassari come in altre località della Sardegna) ad epoche ben più antiche, addirittura alla protostoria sarda. Altro dato certo e che la prima regolamentazione conosciuta è del 1531, quando erano ammessi alla manifestazione otto candelieri. Ciò non toglie che, come si diceva, la “Faradda” risalga a molto prima. Comunque, dal 1531, si sa che la festa dei Candelieri è celebrata ogni anno, per tradizione ininterrotta, sino ai nostri giorni. Nel frattempo tante cose son cambiate: alcuni gremi sono scomparsi (per esempio quello dei “Pastori”) e altri nuovi hano preso il loro posto. I gremi partecipanti, con proprio candeliere, sono diventati in tempi recenti prima 9 e poi 10. L’ultimo arrivato è quello dei Fabbri e altri gremi “premono” per essere ammessi. Segno che la tradizione è sempre viva e "sentita" e, come tale, si evolve col tempo. Turritano
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Modificato da - Turritano in data 12/08/2009 23:14:30 |
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babborcu
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Inserito il - 13/08/2009 : 10:10:19
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il radicamento dei candelieri in tutto il tessuto umano di sassari è lampante, indiscutibile... persino i bambini giocano al candeliere !!! debbo correggere il mio "discepolo" mac: non tutte le divise dei gremianti sono "spagnolesche" anzi le più numerose hanno assunto caratteri meno antichi, con tantodi frak signorili, il colore del gilet, che ripete quello della bandiera del gremio spesso è elemento distinivo... per es sarti : giallo oro si adeguano a questi abiti calzolai, muratori, piccapietre, massai, sar... i contadini indossano una foggia aristocratica ( ricostruita) spagnola con gorgiera di pizzo e calzoni a mezza gamba... le fogge più pittoresche, varie e più fedeli ai moduli spagnoleschi antichi sono quelle dei viandanti,, che hanno mises diverse a seconda della "carica" : novizi ( lu cugliettu) anziani ( lu fiocc e la ripiglia ) obriere maggiore ( lu rusciu) obriere minore ( la bittonera)... giuseppe biasi ha dipinto numerose volte questi abiti... a parte l'assenza della sopravveste di pelle detta lu cugliettu, gli ortolani hanno fogge silili a quelle dei ciandati, ma meno colorate, bianche e nere: unica concessione al colore il fiocco verde a fiorami che richiama la bandiera del gremio e la vegetazione..
ho sentito tante volte anch'io la "leggenda del fuoco sarti come richiamo al ferro da stiro" sarà ma ho molto dubbi... il ferro da stiro non era un simbolo onorevole dei sarti, come le forbici , legate al nobile e artistico atto del tagliare e non a quello, decisamente minore e da apprendisti dello stirare... è possibile, invece, che sia un ultimo residuo dell'originaria funzione del cero, come candela...
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tholoi
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Inserito il - 13/08/2009 : 11:58:01
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Non sapevo la storia della "prancia" per il candeliere dei sarti, ho sempre saputo che fosse l'unico candeliere che ricordava il cero che nelle prime manifestazioni di fede veniva portato in processione. Qualcosa di simile alla fiamma che brucia si può inoltre vedere sul capitello, privo delle banderuole, dell'antico candeliere degli ortolani conservato nella chiesa di Santa Maria di Betlem. Ricordo inoltre che il tanto travagliato accesso alla discesa del candeliere dei fabbri risale all'edizione del 2007, mentre il gremio dei fabbri, senza candeliere, partecipava alla discesa almeno da un paio o più di anni prima.
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Modificato da - tholoi in data 13/08/2009 12:05:42 |
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