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callas
Salottino
Utente Senior
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 Inserito il - 06/12/2008 : 09:41:19
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...Ibs non mi ha mandato L'ultima jana così l'ho ordinato su libreriauniversitaria.it...e sta arrivando....
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Golfo di Marinella
Porto Rotondo
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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Pia
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 07/12/2008 : 17:22:48
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A me continuano ad arrivare messaggi privati dove si fanno i complimenti all'intervento di Tizi!
Agresti: ti propongo Tizi inviata speciale da Torino!
Io quasi quasi me la porto con me a Tortolì......
Ci stai Tizi?
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Pedra Longa
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Tizi
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/12/2008 : 17:35:47
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Magari.Pia....ci verrei di corsa...ma!!!!io parto il 23/12....mannaggia, ci sarò con il pensiero, volerò tra di voi in compagnia di Cicytella
Grazie a chi mi fa i complimenti......ma siete stati voi bravissimi a presentare il libro.....per me è stato semplice trascrivere le mie impressioni e tutto quello che ho provato quella sera.....
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Modificato da - Tizi in data 07/12/2008 17:37:54 |
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Panorama
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gege66
Salottino
Utente Attivo
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 Inserito il - 07/12/2008 : 21:22:04
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Io ho già fatto i complimenti a Pia e ora voglio farli a te Tizi!!!
Brava, brava, brava.....
Per chi non è potuto essere presente sei riuscita a descrivere ogni singolo dettaglio ed emozione, hai fatto un reportage degno di un grande giornalista! Complimenti!!
Secondo me avresti un futuro......
A parte gli scherzi, grazie per averci descritto il tutto; ci hai reso
partecipi della gioia di una nostra conterranea e te ne siamo grati.
Io ho la fortuna che vivo a Fabriano, proprio dove c'è l'editore che ha prodotto il libro a Pia, quindi l'ho potuto avere subito e anche regalarlo ai miei cari, perciò mi auguravo che tutto andasse bene e mi ha fatto immensamente piacere sapere dalle tue parole che è stato tutto ok!!
Ciao.
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Tizi
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/12/2008 : 18:08:06
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Ma grazie gege....se son riuscita anche solo un po a renderti e rendervi partecipi della serata...bhe...ne sono felicissima...
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Panorama
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Pia
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 10/12/2008 : 21:08:08
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Io so che qualcuno di voi ha letto già il libro. Mi metto a vostra disposizione per rispondere a eventuali domande. Sarò felicissima di discorrere con voi della mia creatura!
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 11/12/2008 : 08:32:00
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Complimenti Pia, vedrò di organizzare la presentazione del tuo libro anche a Genova.
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Pia
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/12/2008 : 13:28:06
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| miss diamante ha scritto:
Complimenti Pia, vedrò di organizzare la presentazione del tuo libro anche a Genova.
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Sei riuscita a sentire con FireFox l'audio della presentzione a Torino sul mio blog?
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Pedra Longa
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 11/12/2008 : 13:34:45
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| Pia Deidda ha scritto:
| miss diamante ha scritto:
Complimenti Pia, vedrò di organizzare la presentazione del tuo libro anche a Genova.
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Sei riuscita a sentire con FireFox l'audio della presentzione a Torino sul mio blog?
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Si bellissimo!!! Sei davvero brava....complimenti, ed è per questo che, vorrei organizzare la presentazione del tuo libro al circolo culturale Sarda Tellus. Per quest'anno no, ma i primi mesi del prossimo credo possa essere possibile, ti dirò. Un abbraccio.
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gege66
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 11/12/2008 : 20:29:50
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Miss, sei proprio fortunata che nella tua città ci sia un circolo sardo, quì da me e nei dintorni purtroppo no! Quindi Pia, io, in attesa, conservo gelosamente la mia copia sperando che tu me la possa autografare personalmente. Ho fatto leggere il tuo libro a persone non sarde, e sono rimaste allibite, mi hanno detto, ma in Sardegna è proprio così? Ho spiegato che le Janas non esistono ma che il resto è proprio così. Ho precisato il perchè della mia emozione quando abbiamo trattato certi argomenti del libro. Vedete,ho detto loro, non per offendervi, ma noi sardi abbiamo un cordone ombellicale che ci lega alla nostra terra, alle nostre tradizioni, tramandiamo le stesse di generazione in generazione, e Pia ha descritto quello che è tradizione anche se sottoforma di favola.
Io mi rispecchio in Cicytella in quanto Jana altruista e amante della sua terra e le sue belle tradizioni, lei che vorrebbe cambiare il mondo ma....
Vorrei descrivere sensazioni e emozioni ma rischierei di rovinare la sorpresa a chi non ha ancora letto il libro.
Quindi mi limito a dire che la semplicità con cui Pia racconta la sua "favola" fa venire voglia di leggerlo tutto d'un fiato, perchè non dimentichiamo che per noi sardi tutto ciò che parla della nostra isola
è "meraviglia"!!!!
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Pia
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 11/12/2008 : 21:30:08
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| Vedete,ho detto loro, non per offendervi, ma noi sardi abbiamo un cordone ombellicale che ci lega alla nostra terra, alle nostre tradizioni, tramandiamo le stesse di generazione in generazione, e Pia ha descritto quello che è tradizione anche se sottoforma di favola.
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Elias su cantatori incarna proprio questo Gegè, il desiderio di non dimenticare e continuare a tramandare. Infatti terrà con sè.....una parte di un mondo che altrimenti andrebbe scomparendo...
Grazie Gege66!
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Pedra Longa
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Tizi
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 13/12/2008 : 16:45:38
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Finalmente ho terminato di leggere il libro.....
La lettura ha confermato quello che già avevo provato ascoltando alcune pagine lette la serata della presentazione.
Mi ha suscitato e trasmesso tante emozioni......
La storia, che si intreccia tra la fiaba e la realtà, tra il mondo incantato e chiuso delle Janas e quello reale con tutti i problemi, le incertezze, i sentimenti che contraddistinguono il mondo degli umani.
Cicytella è curiosa, vuole conoscere, si apre, si espone prova dei sentimenti per lei nuovi.....la voglia di donare e di donarsi.
Dal libro traspaiono tanti sentimenti, la nostalgia per l'amata Sardegna, il ricordo, le tradizioni, il dolore per il distacco ma anche la volontà di conoscere mondi nuovi di provare nuove esperienze.
Il legame sempre molto forte con la propria terra, lo si nota sia leggendo nel libro alcune parole scritte in sardo, la lingua parte importantissima e di appartenenza,
sia dalla descrizione accurata di tante ricette, talmente ben descritte che sembra quasi di sentire il profumo e il sapore di ogni piatto fumante, la panificazione e la preparazione dei dolci.....is zipulas (il mio dolce preferito, mi è venuta talmente voglia di assaporarle che mia madre me le dovrà preparare anche a Natale) che come le Janas ne mangerei all'infinito.
I lavori che le Janas svolgono , dal tessere al modellare la creta, lavorare l’oro all’intreccio tutto fatto con molta cura e precisione….anche la grotta dove vivono è sempre linda ordinata e colma di ogni provvista…..nella fantasia si può tutto, la realtà invece dove vive l’uomo è molto più dura.
Ci sono le feste, il paesaggio, la natura, i profumi, le essenze che si espandono nell’aria, l’acqua, tutto descritto e raccontato accuratamente, tanto che si riesce ad immedesimarsi nel personaggio e in ciò che esso prova.
Il momento in cui Cicytella ammira l’alba, lo spuntare del sole la nascita di un nuovo giorno….prima si rannicchia in attesa e poi si protrae allungando le braccia…verso quella luce che irradia energia e la avvolge in tutto il suo essere…il silenzio il momento intenso dove poter leggere dentro se stessi e ritrovarsi….ho trovato la descrizione bellissima e coinvolgente……un modo di scrivere lineare e limpido, rende la lettura scorrevole e piacevole.
Poi c’è l’amore puro e delicato tra Cicytella e Elias che con i suoi canti dona e tramanda storie incantando la dolce Jana e tutti i paesani…..l’amore che emoziona e si percepisce in tutto il racconto….l’amore per le cose, per la natura, per il prossimo…..la delicatezza di Cicytella nell’affacciarsi in un mondo che non le appartiene, ma dal quale viene attratta e coinvolta…..
Poi c’è l’umano che invece irrompe nel mondo fiabesco delle Janas con invadenza…..”Chi sei tu come ti permetti di entrare nella nostra domu e ordinarci cosa fare o non fare?” Disse una delle sorelle al frate che osò intromettersi nella loro dimora.
Ed ecco la punizione, tremenda per il frate e altrettanto per le Janas….tutto finisce…. la fiaba la fantasia lascia il posto alla realtà….il distacco…. da quel mondo irreale al mondo tanto sognato, quello umano…..
Ci sarebbe ancora tanto da dire ma non voglio raccontarlo, vi consiglio di leggerlo.
Ci sono alcune domande che vorrei fare a Pia….
Perché per le Janas è così importante il mangiare…basilare, anche i nomi da te scelti: Parduledda, Pirichitta, Pabassina tutti e tre ci riportano ai dolci….il mangiare.
Perché hai scelto le Janas come interpreti del tuo libro….a cosa è dovuto il titolo.
Quando hai cominciato a scrivere sapevi già come iniziare e come sarebbe stata la fine….mi incuriosisce la stesura del libro….
Come mai hai ambientato il racconto a Sadali?
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Panorama
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Pia
Salottino
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Inserito il - 13/12/2008 : 19:55:27
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Grazie infinite Tizi! Provo sempre un immenso piacere quando sento che L'ultima jana ha emozionato. E' la stessa emozione che ho provato scrivendolo, un atto da me dovuto alla mia Sardegna e ai sardi.
Prima di incominciare a rispondere alle tue domande ti faccio i complimenti Tizi per il commento del romanzo, fa emergere una persona profonda e molto sensibile, che già si era intravista nel resoconto qui fatto della presentazione torinese.
Perchè per le janas è così importante il mangiare...basilare, anche i nomi da te scelti: Parduledda, Pirichitta, Pabassina tutti e tre ci riportano ai dolci...il mangiare?
Devo partire dalla leggenda che si racconta a Sadali nelle Grotte Is Janas e che mi ha ispirato il romanzo. Le tre janas che vivevano nella grotta amavano la buona cucina e dedicavano molto tempo alla preparazione di manicaretti e pasticcini. Nel periodo di digiuno quaresimale, mentre cuocevano e mangiavano le frittelle, furono scoperte da un frate che passava da quelle parti il quale le rimproverò aspramente (consiglio di andare a leggere la leggenda sul sito delle grotte: www.grottesadali.it/leggenda.html). Le janas non si fecero intimorire ma anzi lo picchiarono e lo impiccarono. Ecco perchè dall'inizio del romanzo ho dovuto costruire pian piano questo mondo famelico e bulimico fino ad arrivare al cap.21, il penultimo, dove si compie un atto così grave come quello dell'assassinio del frate.
La maggiore preoccupazione, anche nei momenti di crisi, per le janas diviene il mangiare.
I nomi di dolci...sono arrivati da soli portati sulle ali della fantasia. Come chiamare le tre janas se non con i nomi degli stessi manicaretti che prediligevano tanto? Nomi che, trasformati al singolare femminile, rafforzano la loro golosità dolciaria ma mi danno anche il pretesto per esaltare la nostra arte culinaria che, in alcuni casi, ha origini antiche. Edda, itta, ina...è stato anche un gioco, in fondo è una fiaba, non dimentichiamolo.
Perchè hai scelto le janas come interpreti del tuo libro...a cosa è dovuto il titolo.
Come mai hai ambientato il racconto a Sadali?
In parte ho risposto, l'ispirazione mi è venuta ascoltando la leggenda che le guide e mio cognato raccontano visitando le grotte Is Janas di Sadali. I meccanismi mentali, per cui c'è un tema che attiva in te la capacità di elaborare storie e creare, devo ancora capirli. Chiamiamole pure Muse, come facevano gli antichi. Comunque, Sadali e il suo territorio mi avevano affascinato già una decina di anni fa, poi l'inverno passato mi è venuta l'ispirazione. La prima volta sono andata a Sadali non passando dalla statale Lanusei - Seui – Sadali ma dall'entroterra che dall' Ogliastra va nella Barbagia di Seulo passando per il lago del Flumendosa. Quel viaggio è stato per me rivelatore di un'appartenenza. Io appartenevo a quelle montagne, a quei boschi, a quel silenzio, a quel vento, a quel profumo di timo. Io venivo da lì. In effetti le origini da parte di babbo sono di Seui-Ussassai. E' stato uno dei giorni più belli della mia vita culminato con la visita alle grotte e il pranzo alla sarda. Scrivere L'ultima jana è stato un atto dovuto anche a queste sensazioni, emozioni provate.
Quando hai cominciato a scrivere sapevi già come iniziare e come sarebbe stata la fine?...mi incuriosisce la stesura del libro...
Questa domanda mi piace tantissimo, la farei anche io a tutti gli scrittori perchè fa entrare nelle dinamiche del metodo di scrittura. Allora, prima è arrivata la quarta jana a farmi visita. Non aveva ancora un nome né una sua caratteristica che ne individuasse il personaggio. Volevo però che riscattasse quel finale tremendo del frate impiccato. Non mi andava quel dio vendicatore, molto Zeus, molto pagano, che metteva a tacere tutto. Inoltre, la fine delle tra janas l'avevo letta metaforicamente come la fine di un nostro nobile storico passato al consolidarsi del cristianesimo. Come salvare la tradizione? Ecco che con l'ultima jana arriva il pastore Elias che custodisce la memoria....di questa terra antica (come dicevo in una mia poesia).
Ho incominciato quindi a scrivere dal 21esimo e penultimo capitolo e ho costruito tutto attorno. La fine? E' venuta di conseguenza, nel frattempo era arrivata Cicytella si era innamorata di Elias, e io di loro. Non poteva che finire così. Come nelle fiabe, no?
Tizi, ti sembra che abbia risposto in maniere abbastanza esauriente alle tue domande?
grazie per avermi dato l'opportunità di parlarne.
E ringrazio anche Gege66 la mia prima lettrice paradisoliana.!
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Pia
Salottino
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Inserito il - 13/12/2008 : 23:32:09
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Dimenticavo i nomi dei due protagonisti, i nostri due eroi: Cicytella ed Elias (le tre janas sono i nostri antieroi).
E' un mio omaggio alla grande Grazia Deledda. Cicytella (diminutivo al Nord della Sardegna di Franceschina) è la protagonista del racconto Vita Silvana. Elias lo sappiamo tutti è preso da Elias Portolu (anche se non rispecchia le caratteristiche del personaggio deleddiano).
Sono arrivati così...portati dall'amore per questa terra antica e per chi la canta.
Posso essere io un pò Elias? Elias il cantore?
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Tizi
Salottino
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Inserito il - 14/12/2008 : 16:14:35
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Si Pia hai risposto in maniera esauriente alle mie domande.....grazie
Io non conoscevo la leggenda delle Janas di Sadali...andrò a leggerla sicuramente....e un'altra cosa che farò la prossima estate sarà andare a visitare Sadali e le sue grotte.....
E si è una fiaba....e tutti vissero felici e contenti.....ma spero che Cicytella rimanga anche un po Jana e non dimentichi la fiaba, la fantasia.... era così bello volare, mi auguro che il mondo reale non le tarpi le ali e che ogni tanto riesca a trovare un suo momento dove poter spiccare il volo.....
E tu puoi essere e sei il cantore...chi scrive tramanda e dona a chi legge la storia e la tradizione, come hai fatto e spero continuerai a fare tu....
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