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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 12/10/2008 : 17:01:31
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Interessante questa discussione. Così capisco qualche cosa di più relativamente al mondo dei pastori. Solo che non ho capito alcune cose: x es in un post precedente è stato detto che probabilmente tutte le famiglie isolane hanno avuto, o hanno, un famigliare dedito alla pastorizia. Può essere che, specie nel passato, tale lato della economia fosse così presente? E un'altra cosa che non ho mai capito del tutto è se, specie nel passato, era meglio avviare una attività agricola o era meglio avviare una attività di allevamento, dal punto di vista del ritorno economico e del rischio.
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 12/10/2008 : 17:43:08
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| CODICEdiSORRES ha scritto:
Interessante questa discussione. Così capisco qualche cosa di più relativamente al mondo dei pastori. Solo che non ho capito alcune cose: x es in un post precedente è stato detto che probabilmente tutte le famiglie isolane hanno avuto, o hanno, un famigliare dedito alla pastorizia. Può essere che, specie nel passato, tale lato della economia fosse così presente? E un'altra cosa che non ho mai capito del tutto è se, specie nel passato, era meglio avviare una attività agricola o era meglio avviare una attività di allevamento, dal punto di vista del ritorno economico e del rischio.
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Di sicuro sarà così. Non so le statistiche ma, al mio paese credo che un buon 80% per cento era dedito alla pastorizia o all'agricoltura. C'è da considerare la posizione geografica, i paesi dell'interno avevano poca altra scelta. Quindi chi possedeva un pezzo di terra la coltivava, oppure la utilizzava come pascolo. Riguardo all' economia agricola o della pastorizia, mah...credo che il rischio esistesse in uguale misura. Il contadino temeva la siccità e la grandine o comunque per poter assicurare un buon raccolto, il clima doveva essere adatto alla coltura, non sempre era così, ricordo ero bambina, una forte grandinata ci aveva distrutto 5 ettari di grano. Il rischio dell'allevatore, dipendeva da diversi fattori,il clima era importante per il pascolo, per esempio, loro avevano paura della siccità, e della neve, il rischio delle malattie delle pecore, e non di meno importanza il rischio abigeato.....30/40 anni fa. se ti venivano a mancare dieci pecore o per furto o per malattia....per il pastore erano mesi di lavoro. Quindi la differenza economica tra pastore e agricoltore, dipendeva dall'annata, dalla quantità di bestiame, e dalla quantità di terreno. Considera che anni addietro, l'agricoltore aveva anche qualche capo di bestiame, come il pastore era anche agricoltore...altrimenti...cosa dava da mangiare agli animali in pieno inverno???Ora tutto è cambiato, al mio paese i pastori sono una minima parte, l'agricoltura è pressocchè inesistente, anche se, pare, vogliano far ridiventare Bonorva il granaio del Logudoro. Speriamo.
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Modificato da - UtBlocc in data 12/10/2008 17:45:05 |
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Asinella80
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 12/10/2008 : 21:24:12
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| miss diamante ha scritto:
Ale, condivido tutto quelle che ha detto Peppe, cioè che la tecnologia è dei pigri, che ormai quasi nessun pastore fa il formaggio e quei pochi che lo fanno, se lo mangi ti lecchi le dita. Ci sono pastori che continuano ( pochi) a far la vita di sempre, pur rientrando a casa la sera, ci sono pastori che alle nove le dieci del mattino sono al bar. Pè si isbaglio cuggemi.
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Ah ah ah..... Nove dieci del mattino al bar... Scommetto con una birra.... Oia oia Miss!!!
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cat-erpillar
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 12/10/2008 : 21:43:37
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mi specchio molto in questa stroffa di montanaru .................. Como tottu su mundu est cambiadu. Deo puru de razza pastorile, mi sò pesadu distintu e civile e hapo in medas libros imparadu.
chi ne ha voglia di leggerla tutta può trovarla quà http://www.poesias.it/poeti/casula_antioco(montanaru)/Sos_antigos.rtf
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Spesso col tempo muoiono amori amicizie o anche semplici conoscenze, i bei ricordi sono un soffio di vento ma durano un'eternità. _____________Cat-erpillar |
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CodicediSorres
Utente Medio
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Inserito il - 12/10/2008 : 22:20:19
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| miss diamante ha scritto:
| [red]CODICEdiSORRES ha scritto:
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Di sicuro sarà così. Non so le statistiche ma, al mio paese credo che un buon 80% per cento era dedito alla pastorizia o all'agricoltura. C'è da considerare la posizione geografica, i paesi dell'interno avevano poca altra scelta. Quindi chi possedeva un pezzo di terra la coltivava, oppure la utilizzava come pascolo. Riguardo all' economia agricola o della pastorizia, mah...credo che il rischio esistesse in uguale misura. Il contadino temeva la siccità e la grandine o comunque per poter assicurare un buon raccolto, il clima doveva essere adatto alla coltura, non sempre era così, ricordo ero bambina, una forte grandinata ci aveva distrutto 5 ettari di grano.
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Ho capito. Si, c'era anche il rischio dell'abigeato. Mia madre mi ha detto che quando lei era piccola, un suo cugino più grande era stato bloccato e rapito, nonostante la sua reazione, e trattenuto giusto il tempo per fare sparire tutto il bestiame. Perchè quel giorno lui era solo, in una delle aree più a valle dove quella famiglia aveva parte del bestiame. Aveva temuto il peggio, a volte tali episodi si trasformavano in sparizioni. Cmq poi lo liberarono. Dunque c'era anche questo pericolo, ecco perché in passato avevano i fucili spesso.
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 13/10/2008 : 04:58:28
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| Asinella80 ha scritto:
| miss diamante ha scritto:
Ale, condivido tutto quelle che ha detto Peppe, cioè che la tecnologia è dei pigri, che ormai quasi nessun pastore fa il formaggio e quei pochi che lo fanno, se lo mangi ti lecchi le dita. Ci sono pastori che continuano ( pochi) a far la vita di sempre, pur rientrando a casa la sera, ci sono pastori che alle nove le dieci del mattino sono al bar. Pè si isbaglio cuggemi.
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Ah ah ah..... Nove dieci del mattino al bar... Scommetto con una birra.... Oia oia Miss!!!
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Ciao Asinella, dai cosa ridi!!! Ho tradotto per Ale, ma è anche vero che ci sono pastori che fanno davvero questa vita, sistemate le pecore tornano a casa, che poi vadano al bar o stanno a casa non importa, questo succede soprattutto d'estate. Ci sono pastori però, che, stanno tutto il giorno in campagna...e ci stanno non per contare le pecore,. D'inverno il pastore è molto più impegnato, spero lo spiehi Asinella. Comunque....ancora oggi, raramente ho visto un pastore andare in vacanza....loro fanno parte di quelli, che....non possono chiudere la saracinesca con appiccicato il cartello " chiuso per ferie".
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Modificato da - UtBlocc in data 13/10/2008 05:00:22 |
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alamar34
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Inserito il - 13/10/2008 : 11:52:59
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ma scusate un attimo perchè fare tutti quei sacrifici da spezzarsi la schiena quando oggi si può fare tutto con delle agevolazioni e degli aiuti?
Allora anche noi potremmo continuare a farci 15 km ogni giorno a piedi o in bici (estate o inverno che sia) per raggiungere il nostro posto di lavoro come facevano i nostri nonni invece che andarci comdamente in macchina con il climatizzatore acceso d'estate e il riscaldamento d'inverno? Anche noi allora dovremmo continuare a mangiare pane secco e latte la sera così come facevano i miei nonni quando non c'era di meglio da mangiare? anche noi comuni lavoratori e cittadini dovremmo continuare a fare la vita dei vecchi tempi?
Dobbiamo essere sminuiti oggi perchè sfruttiamo anche noi la tecnologia che ci viene in aiuto?
io non credo, il pastore fa bene a sfruttare la tecnologia di oggi così come lo abbiamo fatto tutti noi.
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alepazzi
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 13/10/2008 : 23:01:20
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| alamar34 ha scritto:
ma scusate un attimo perchè fare tutti quei sacrifici da spezzarsi la schiena quando oggi si può fare tutto con delle agevolazioni e degli aiuti?
Allora anche noi potremmo continuare a farci 15 km ogni giorno a piedi o in bici (estate o inverno che sia) per raggiungere il nostro posto di lavoro come facevano i nostri nonni invece che andarci comdamente in macchina con il climatizzatore acceso d'estate e il riscaldamento d'inverno? Anche noi allora dovremmo continuare a mangiare pane secco e latte la sera così come facevano i miei nonni quando non c'era di meglio da mangiare? anche noi comuni lavoratori e cittadini dovremmo continuare a fare la vita dei vecchi tempi?
Dobbiamo essere sminuiti oggi perchè sfruttiamo anche noi la tecnologia che ci viene in aiuto?
io non credo, il pastore fa bene a sfruttare la tecnologia di oggi così come lo abbiamo fatto tutti noi.
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brava!!!!!
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