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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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 Inserito il - 17/10/2006 : 21:56:20
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Non so se merito tutte queste cose belle che mi scrivi, Cedro del Libano, però...ecco...non posso fare a meno di accoglierle. Con riconoscenza.
E sono sinceramente commossa. Ti ringrazio.
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 17/10/2006 : 22:04:43
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IO non le ho letto ancora tutto ,perché oggi mi sento un po' turbata e voglo assaporarle con tranquillita.
Mi é bastato leggere solo la prima per capire fin dova arriva la tua sensibilita' di poeta.
Arriva in fondo al cuore e non si puo' pensare che chi scrive e un semplice donatore di amore,che sa leggere e capire tutto cio' che serve per far felice una persona:La semplicita' della natura nella sua magnificenza infinita.
...............LO meriti,lo meriti e anche di piu'.........basta solo capirlo.Ciao.
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cisto
Utente Senior
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Inserito il - 18/10/2006 : 00:06:54
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cara albertina, non sono avezzo a grandi eloggi e poco sono abiatuato a farli ma davvero ..... le tue poesie sono bellissime
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 18/10/2006 : 14:48:39
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Sì, Cisto, ti credo. Per questo i tuoi complimenti li ho graditi in maniera partcolare.
Ti ringrazio
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 18/10/2006 : 15:09:11
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La morte di Andrea Parodi mi ha commosso profondamente e mi ha riportato indietro nel tempo.
Abbiamo tutti una nostra notte che si chiude come pietra sul nostro cuore: la morte di una persona cara, di un familiare, di un amico: la nostra pietra, la nostra morte.
Ma come dare un senso a questa rottura, a questa perdita, come si può trovare la forza per andare avanti?
Eppure sono le persone stesse che ci lasciano a darci la forza necessaria per andare avanti, con la grande eredità affettiva che ci lasciano, con la loro anima che rimane con noi per sempre.
Non cercarmi nei sentieri di ghiaia al cimitero.
Io sarò con te dovunque
c’è campagna al tramonto,
dove l’acqua riposa un poco e poi continua,
dove il vento piega l’erba e va lontano;
sarò con te per darti una mano.
Passiamo a guado insieme
questo rivolo d’acqua fresca,
dall’altra parte sai
c’è un mandorlo in fiore.
Vedrai, è uno splendore.
Su…coraggio!
Andiamo.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 23/10/2006 : 21:58:40
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Capita un po' a tutti di sentirci tristi. Non c'è un motivo particolare...ma ecco...ci succede questo. Il più delle volte è un senso di frattura che avvertiamo. Frattura fra noi e gli altri, frattura fra noi e il mondo.
Non ci sono ragionamenti che valgono quando questo senso di solitudine ci assale, perché il ragionamento segue percorsi diversi da quelli che vuole il cuore. Forse bisogna aspettare che torni il sereno. In quest'attesa... possiamo pregare.
Oggi solo una stella brillava nel cielo
mentre il mondo andava a riposo
e come una spia al mondo diceva
che sempre tu vegli misericordioso.
Non lasciarmi, Signore,
in quest’ora di pianto
quando sento che manca
l’unione dei cuori
e ognuno si stacca dagli altri
in balia a forze diverse
e disgrega e frantuma
quello che si costruisce.
Dacci la gioia, Signore,
di sentirci uniti
nel nostro lavoro
per poter chiaramente vedere
la tua verità
che altro non è che armonia
fra noi e i nostri fratelli,
fra noi e il creato,
fra noi e la tua
infinita grandezza.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 25/10/2006 : 21:51:43
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La notte della vita
tutti l’abbiamo conosciuta;
la nostra notte,
la notte della solitudine.
Solitudine perché
le tenebre che ci avvolgevano
ci tagliavano fuori
dall’umanità e dal mondo.
Ed eravamo soli,
come dentro una prigione.
Ma nella cella di tenebre
filtrava una luce
e sempre più prendeva piede
come la luce del giorno
nell’oscurità delle tenebre.
E noi , cellule denutrite,
eravamo sempre irrorati
da una linfa vitale
che innestandoci al mondo
ce lo metteva davanti.
E i nostri occhi splendevano
come la luce
che ci chiamava alla vita.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 25/10/2006 : 22:08:43
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Chi sei tu
che fai rinascere in me la speranza
e mi nutri
con la nostalgia delle cose sognate
delle cose perdute
delle cose lasciate?
Chi sei tu
che fai rinascere in me la vita
e mi alimenti
con i ricordi delle notti stellate
delle bianche scogliere e dei lidi lontani?
E chi sono io per te
che grazie a te rivivo tutto questo
e per te mi sento rinascere
in una nuova aurora di vita?
Tutto questo
io ti chiedo
mentre ti stringo al cuore
e col viso rigato di lacrime
mi scopro a pronunciare la parola amore.
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 01/11/2006 : 06:41:34
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Come allora
Quando tu tornavi dai campi
io ti correvo incontro.
Tu mi aprivi le braccia
e io ti saltavo al collo .
E non avevo nulla
da chiedere alla vita.
Crescendo
mi sentivo nascere
quella nostalgia di bambina.
E ora quella stessa mi riprende,
ora che non ti ho più.
Ma io ti aspetterò, babbo,
come allora,
perché non posso credere
che quell’amore
in me
non tornerà mai più.
( 23 Febbraio 1990 )
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Agresti
Moderatore
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Inserito il - 01/11/2006 : 10:12:19
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Ciao Albertina...
Ci ho messo un pò ad affacciarmi a questa discussione,perchè le poesie
mi fanno uno strano effetto, mi colpiscono come un fulmine ed infatti
sono stata catturata dall'ultima, che mi ha smosso all'interno un qualcosa,
sembrava un vortice, non so spiegarti bene... le tue parole, così vere, così ben pronunciate,
le ho sentite mie in un attimo...
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paola
Salottino
Utente Guru
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Inserito il - 01/11/2006 : 15:40:58
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bellissima albertina......
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paolas 
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
Poetessa Paradisolana
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Inserito il - 02/11/2006 : 19:30:00
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Oggi è il giorno dei morti e il ricordo va alle persone care che ci hanno lasciato.
Verso il tuo mondo
questa sera
volgerò la prua della mia nave.
Andrò da te
per cercar pace,
andrò da te
per cercar conforto.
Ricordi, cara,
quand’eri qui
su questa terra
in questa stessa camera,
con questo stesso libro in mano?
Distesa nel letto
interrompevi la lettura e pensavi:
avevi anche tu
il mio stesso dolore.
Dimmi, cara,
ce l’ hai ancora anche tu quel dolore,
oppure hai trovato conforto
nel tuo regno di pace?
Io, sai,
non so più
dove sbattere la testa.
E vado da te questa sera
per cercar pace,
vado da te
per cercar conforto.
Aprimi la tua casa,
sorella,
fammi dormire accanto a te.
Domattina all’alba
me ne andrò di nuovo,
tornerò a casa,
nel dolore di sempre.
Ma questa notte,
ti prego,
questa notte soltanto
prendimi con te.
( 1980 )
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Agresti
Moderatore
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Inserito il - 02/11/2006 : 19:47:13
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 Albertina... anche questa mi colpisce profondamente....
e mi intristisce nello stesso tempo
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Albertina
Salottino
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Inserito il - 02/11/2006 : 20:32:55
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Non si può fare a meno in un giorno come questo di riflettere sul mistero della morte.
Però, a distanza di 26 anni, posso dirti che sento forte la presenza di mia sorella. Per questo acquistano pieno significato in me le parole di Cristo quando disse alla sorella di Lazzaro: " Tuo fratello risorgerà ".
Perché mia sorella è già risorta nel mio cuore.
Un abbraccio
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Agresti
Moderatore
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Inserito il - 02/11/2006 : 21:23:40
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Ecco perchè le sento così vere le tue poesie,
ecco perchè mi toccano il cuore così nel profondo,
perchè nascono proprio dalla tua sofferenza ...
ti sto abbracciando in questo momento, cara Albertina,
spero che tu lo senta..
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