Nota Bene: I bottoni d'argento del bolero, nel costume femminile festivo di Ittiri (Sassari) sono i più grandi usati in Sardegna. L'intero complesso dei bottoni portato da una sola donna (20; 10 per manica) può arrivare anche al peso complessivo di 3 chili!. Alcune buttoneras sono realizzate completamente in filigrana d'oro.
Ciao Giuseppe...carissimo.... Si . Sono consapevole di tutto ciò che accade...dopo tanti anni di servizio e sacrifici mi ritrovo a pensare che se voglio stabilizzarmi nella scuola ...secondo quel burino dovrei dare un concorso. L'ennesimo. In Italia vige la legge del " se arrivo prima io faccio quello che mi pare " senza ricordarsi che abbiamo una Costituzione ..(pagata con il sangue ) e anche se stolto come un caprone ubriaco non riuscirà a distruggere quello che è rimasto di buono in questa nazione martoriata. Siamo la vergogna dell'Europa e del mondo. Quando potremo vivere solo di bellezza. Ma così è ..se vi pare ...diceva il grande Pirandello. Su Suite ormai entro poco...ho tempo per lavorare, studiare ...e non pensare. Ora cerco Maria che non sento da questa estate, cerco Mansardo...ma lui so dove trovarlo...cerco te caro Giuseppe. E ti invito a non demordere. Un abbraccio immenso con tutta la mia stima. antonia
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Ciao Giuseppe, ben ritrovato! Intanto condivido la tua scelta di non rileggere per non cancellare...è una tentazione che talvolta assale tutti noi, ma è bene scacciarla. Sappi che in Suite è tassativamente proibito rileggere!
Eh sì, è sempre strano e affascinante il mondo notturno, perché non ha quasi niente a che vedere con quello diurno. Cambiano proprio le dinamiche, la fisionomia dei volti e dei luoghi, il senso delle parole. A Bologna (città che amo moltissimo e che pare sia ormai diventata sempre più pericolosa di notte) quelli che attraversano le ore notturne sono chiamati i "masticanotte" - in bolognese non lo so scrivere - e sono persone che di giorno si occupano delle cose più disparate, dal direttore di banca all'infermiere alla cassiera precaria di un discount, e di notte si incontrano nei locali dove trascorrono il tempo a discutere, commentare, raccontare. E' come se la notte annullasse le distanze sociali, mentali, ideologiche, e regalasse qualche ora di relax che il giorno non riesce più a concedere. Può capitare, infatti, di parlare per ore di fumetti, di cinema, di giardinaggio, di musica, di viaggi, di sogni...Viene fuori la persona e non il suo ruolo nella società.
Poi c'è un altro tipo di notte, quella "col suo silenzio regolare", che quasi costringe a riflettere, a meditare, ad ascoltare quello che i pensieri sussurrano e che nel frastuono diurno non riusciamo a sentire. Sono spesso momenti produttivi dal punto di vista creativo (non solo per la scrittura di parole o musiche, ma anche per la soluzione di problemi pratici, ad esempio dove sistemare una mensola in casa). Alcuni la chiamano semplicemente insonnia, ma non sempre lo è. E poi, in ogni caso, c'è sempre Suite. Dove si possono incontrare Anto e Maria, per esempio, e i loro messaggi sempre molto delicati, affettuosi e saggi. Dove trovi altrettanta grazia in tutto il web?
Un caro saluto a te e a tutti coloro che passano da queste parti.
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Uno dei Miti assoluti dello sport. Hombre vertical, schivo, leale, essenziale. Sardo. Il più grande attaccante del dopoguerra, tuttora capocannoniere della Nazionale italiana, condottiero di una squadra leggendaria e simbolo di una terra e di un popolo intero. Stimato incondizionatamente in tutta Italia e nel mondo.
Buon compleanno, Gigi.
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Buongiorno Amici (si buongiorno perché la notte è per me ciò che il giorno rappresenta per le persone "normali") sono le 3 e mezzo ed ascolto una compilation della Mannoia. Lo faccio spesso, non smetterei mai di ascoltare la sua voce profonda e vagamente rauca. Torno su internet sempre meno spesso, ma quando lo faccio trovo sempre un momento per tornare tra la "Gente di Sardegna". La notte.... la notte è il mio vizio segreto; nel silenzio che tutto ricopre mi muovo con maggiore sicurezza. I miei difetti genetici mi guidano con mano sicura, i ricordi perdono il gusto aspro del rimpianto e l'inutilità del tempo finisce per trovare una ragione sconosciuta. Mi piace pensare a Voi di Suite, Anto, Maria e Mansardo - abile dipanatore del filo che ci lega. Manco da troppo tempo dalla Sardegna e non riesco a darmene pace. A volte penso ad una sorta di punizione che mi sono assegnata per non so bene quale colpa. (Ora la Mannoia canta "I dubbi dell'amore") Ma qualcuno può spiegarmi cosa sia questo amore ? Da cosa e perchè nasce ? E perché pur essendo passati quasi 10 anni questo sentimento (ma cos'è un sentimento?) non posso scrollarmelo di dosso quasi fosse una forza oscura, invincibile, ad inchiodarlo sulle mie spalle. Lei sapeva riempire i vuoti della mia anima, Lei faceva ripartire il mio cuore ogni volta che si fermava, come fosse giunto alla meta designata. Mi faceva ridere, e una volta riusci anche a farmi piangere quando una valanga di emozioni attraversò tutto il mio corpo; allora ho pianto, forse, di felicità. Oggi di questo sentimento tanto forte - amore ? - vissuto nell'incanto della nostra isola rimane solo il vuoto delle assenze. Sarà per questo che i miei ritorni sono sempre più rari ? Eppure le vie strette dell'Alghero vecchia, l'odore di pietre antiche, quel dialetto quasi indolente, i piccoli ristoranti unici al mondo, tutto questo mi manca. Mansardo, uomo di grande saggezza, dimmi: ha un senso tutto questo ? (Ora la Mannoia attacca "ah che serà" assieme a Toquinio e Vinicius o è Buarque ?) A volte mi sembra d'essere masochista, altre solo un piccolo stupido e insignificante uomo. A volte vorrei tornare ai giorni di Sassari, quando mio padre, finito il lavoro, si sedeva al bar in piazza d'Italia (Pirino ?) Per me era una presenza rassicurante. Lo vedevo quando percorrevo la parte in salita della piazza (allora era assolutamente vietato allontanarsi dalla piazza ! ) Ma quanto tempo è passato ? Cinquant'anni ? forse qualcuno in più. Basta con i ricordi ... (Ma questi pensieri da dove arrivano ? Forse perché oggi sono 37 anni dal giorno in cui mio padre - ancora troppo giovane - se ne andato ?) Cari Amici quante cose inspiegabili ci sono nella nostra vita... Vi voglio bene. e anche questo, alla luce della razionalità è inspiegabile... Ora mi concentro per ascoltare attentamente Sally, una storia sempre attualissima. Alla prossima, splendida "Gente di Sardegna". Giuseppe
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Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......
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Giusè, quando muore un padre, a me manca da ventisei anni, è sempre troppo presto, perchè un padre ha sempre qualcosaltro da raccontarti, a volte rimpiangiamo il non averlo ascoltato quella volta che, ci sembrava noioso, e ora, quanto ci manca quella sua "noiosità", ma questo è uno stadio della nostra esistenza, almeno per alcuni anni l'abbiamo avuto, poi Sally, è stupenda come tutte le altre.... ciao Natan vedrai, vedrai, vedrai che cambierà.....
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ma, ero così vecchio allora, sono molto più giovane adesso.
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Ciao Giuseppe Quanta tristezza nelle tue parole Purtroppo la vita e fatta cosi nn ci si puo cambiare niente alle cose fatte o nn fatte del passato, come purtroppo nn si puo neanche fare il futuro si deve vivere la vita nel momento presente e vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo che passiamo qui su terra Anch'io ho perso i genitori tutto essendo qui in Belgio i miei mi mancano tutti i giorni tutto come mi manca la mia terra, la mia famiglia , il profumo e i gusti della mia terra dai su Intanto son con te e ti stringo forte forte anche se virtualmente
Buongiorno Amici (si buongiorno perché la notte è per me ciò che il giorno rappresenta per le persone "normali") sono le 3 e mezzo ed ascolto una compilation della Mannoia. Lo faccio spesso, non smetterei mai di ascoltare la sua voce profonda e vagamente rauca. Torno su internet sempre meno spesso, ma quando lo faccio trovo sempre un momento per tornare tra la "Gente di Sardegna". La notte.... la notte è il mio vizio segreto; nel silenzio che tutto ricopre mi muovo con maggiore sicurezza. I miei difetti genetici mi guidano con mano sicura, i ricordi perdono il gusto aspro del rimpianto e l'inutilità del tempo finisce per trovare una ragione sconosciuta. Mi piace pensare a Voi di Suite, Anto, Maria e Mansardo - abile dipanatore del filo che ci lega. Manco da troppo tempo dalla Sardegna e non riesco a darmene pace. A volte penso ad una sorta di punizione che mi sono assegnata per non so bene quale colpa. (Ora la Mannoia canta "I dubbi dell'amore") Ma qualcuno può spiegarmi cosa sia questo amore ? Da cosa e perchè nasce ? E perché pur essendo passati quasi 10 anni questo sentimento (ma cos'è un sentimento?) non posso scrollarmelo di dosso quasi fosse una forza oscura, invincibile, ad inchiodarlo sulle mie spalle. Lei sapeva riempire i vuoti della mia anima, Lei faceva ripartire il mio cuore ogni volta che si fermava, come fosse giunto alla meta designata. Mi faceva ridere, e una volta riusci anche a farmi piangere quando una valanga di emozioni attraversò tutto il mio corpo; allora ho pianto, forse, di felicità. Oggi di questo sentimento tanto forte - amore ? - vissuto nell'incanto della nostra isola rimane solo il vuoto delle assenze. Sarà per questo che i miei ritorni sono sempre più rari ? Eppure le vie strette dell'Alghero vecchia, l'odore di pietre antiche, quel dialetto quasi indolente, i piccoli ristoranti unici al mondo, tutto questo mi manca. Mansardo, uomo di grande saggezza, dimmi: ha un senso tutto questo ? (Ora la Mannoia attacca "ah che serà" assieme a Toquinio e Vinicius o è Buarque ?) A volte mi sembra d'essere masochista, altre solo un piccolo stupido e insignificante uomo. A volte vorrei tornare ai giorni di Sassari, quando mio padre, finito il lavoro, si sedeva al bar in piazza d'Italia (Pirino ?) Per me era una presenza rassicurante. Lo vedevo quando percorrevo la parte in salita della piazza (allora era assolutamente vietato allontanarsi dalla piazza ! ) Ma quanto tempo è passato ? Cinquant'anni ? forse qualcuno in più. Basta con i ricordi ... (Ma questi pensieri da dove arrivano ? Forse perché oggi sono 37 anni dal giorno in cui mio padre - ancora troppo giovane - se ne andato ?) Cari Amici quante cose inspiegabili ci sono nella nostra vita... Vi voglio bene. e anche questo, alla luce della razionalità è inspiegabile... Ora mi concentro per ascoltare attentamente Sally, una storia sempre attualissima. Alla prossima, splendida "Gente di Sardegna". Giuseppe
Sì, Giuseppe, ha un senso. E' il nostro patrimonio interiore, quello che ci arricchisce e ci caratterizza, il tesoro che nessuno potrà mai rubarci, il nostro valore aggiunto. Spesso, è proprio questo mood che ci tiene in vita, il salvagente estremo. Il nostro mondo, le nostre radici, le assenze, i profumi, i colori, ci seguono dovunque andiamo e meno male che è così. Pensa che vuoto interiore avresti se non ci fosse questo immenso bagaglio di ricordi, di emozioni, di affetti. Se non portassi dentro di te questo scrigno, da cosa sarebbe occupato il suo posto? Dal nulla, dal vuoto più freddo e insignificante. Tuo padre ti fa ancora compagnia e i suoi insegnamenti (addirittura il senso di protezione) non ti hanno mai abbandonato. Questa si chiama immortalità. Quello che noi chiamiamo "morire", in realtà è una mutazione della presenza, che da fisica e spirituale diventa solo spirituale, ma molto più potente e nitida. Sono sicuro che tornerai più volte in Sardegna, a casa. E, fermandoti nei posti dove abitano i tuoi ricordi, ti accorgerai che - al di là delle apparenze - non hai mai smesso di viverci.
ciao f
Firma di Mansardo
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