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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 10/06/2008 : 16:32:40
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Grazie.
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Ithokor
Utente Medio
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Inserito il - 19/06/2008 : 11:37:32
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Scusate, ma nella locandina dell'evento non ci sono i 4mori, ma bensì l'albero verde dei sardi! Eppur si muove allora Turrità!
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 19/06/2008 : 15:14:22
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Grazie Ithocor, Ma è naturale: è l'unico che ci può rappresentare degnamente, ma quello dei 4 mori, ha sempre fatto comodo ai dominatori, il cui primo principio e quello di cancellare la nostra memoria storica. e a quanto pare, ci sono riusciti, ma non per tutti, però! Turritano
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Modificato da - Turritano in data 19/06/2008 15:18:15 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 19/06/2008 : 16:10:35
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Tutto molto interessante... Molto bello l'albero di Arborea, che mi è sempre piaciuto e che rappresenta uno splendido periodo storico della Sardegna. Alcune vicende storiche sono provate, come la quasi totale unificazione di una Sardegna Indipendente sotto Arborea, credo...
Ma non mi dispiace neanche il simbolo dei Quattro Mori. Anche se le vicende storiche che hanno condotto in Sardegna un simbolo inizialmente straniero (che sia vero o no che il vessillo lo abbia inventato Pietro il Grande di Aragona, dopo la battaglia di Alcoraz del 1906 in cui sarebbero periti 4 re moreschi ed in cui fu visto San Giorgio biancovestito e rossocrociato aggirarsi sul campo di battaglia!) sono recentemente messe in dubbio e si scoprono numerose altre possibili verità, vorrei ribadire un concetto che mi è particolarmente caro.
Molti giovani sardi che non si conoscevano prima, si sono incontrati, conosciuti e radunati sotto questo vessillo. Troppi di quelli sono morti, sotto lo stesso vessillo, nel mare di Lepanto, o sulle doline del Carso, difendendo l'Italia e un'idea vaga di Stato, forse altrettanto straniero quanto inizialmente quella bandiera. Quelli che sono sopravvissuti sono poi tornati sull'isola con una consapevolezza nuova della propria terra e del suo valore, con uno spirito diverso da condividere con gli altri, con un vessillo ormai totalmente proprio, perché a ben caro prezzo lo avevano acquistato...
Il vessillo dei Quattro Mori è un vessillo unicamente e legittimamente sardo, ormai da tempo, a mio vedere. La memoria di quegli uomini è un bene ancora più prezioso, da conservare e condividere...
Proporre un altro vessillo simbolo dell'isola, però, è una questione di scelte politiche, etiche e filosofiche e non entro affatto nel merito.
Secondo me, tutti e due i simboli meritano identica considerazione ed hanno pieno diritto di rappresentanza della Sardegna e di essere conservati, tramandati e spiegati a chi non li conosce ancora.
Maurizio Feo
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Ithokor
Utente Medio
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Inserito il - 19/06/2008 : 16:28:37
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Con l'unica differenza che il primo -l'albero- fu l'unico simbolo usato dai sardi, per i sardi. ci sono bellissime pagine di storia dimenticata, come quando nel corso di una famosa battaglia tra sardi e catalano-aragonesi, i secondi non fidandanosi mandarono in prima linea i sardi regnicoli contro gli arborensi, ad un certo punto gli arborensi alzarono i vessilli con l'albero verde deradicato, e i sardi regnicoli presi dallo sconforto si girarono e si rivoltarono contro i catalano-aragonesi al grido di Helis Helis Arborea Arborea!! (grido di battaglia dell'esercito arborense). Insomma, sventolare quel vessillo ha un ben preciso significato, chiaro e sincero, intriso del sangue di migliaia di sardi morti o in catene per l'ideale di fare la sardegna indipendente.
Ps. Cmq per il vessillo dei 4mori, secondo gli ultimi studi, pare che fosse presente a Lepanto e forse quei famosi archibugeri, pur appartenendo al tercio de cerdena, fossero in gran parte non sardi. Parliamone
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 19/06/2008 : 18:48:44
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Insomma, non ho la minima intenzione di suscitare discussioni, sia ben chiaro, ma ho la sensazione (potrei sbagliarmi) che sia un fenomeno ideologico di questi anni, quello di sbendare i mori e di slittare verso l'uso e la promozione di simboli che siano in qualche modo più intrinsecamente sardi di altri, che sono - volenti o nolenti - sardi anch'essi... Ma, ovviamente, non vorrei essere frainteso: la sensibilità verso determinate sfumature è tutta personale ed ogni sensibilità va rispettata. Faccio un esempio, di un'esperienza personale, perché certe cose che si sentono dentro sono difficili da esprimere... Recentemente, per partecipare alla sfilata del giorno della Sardegna, ero ad Orosei ed ho chiesto ad un negoziante una bandiera sarda dei 4 mori (avevo dimenticato la mia in continente): me ne ha data una di quelle tradizionali, con i mori bendati. No - gli ho detto - ne voglio una di quelle in cui i mori hanno gli occhi scoperti, come mi sembra più giusto. Il vecchio non ha fatto una piega e me ne ha data un'altra, secondo la mia richiesta. Ma mi ha voluto spiegare (riconoscendomi come turista e non sardo): "Adesso ci sono quelli che si sono svegliati e vogliono cambiare tutte le cose... Ma la bandiera dei quattro mori è sempre stata quell'altra, non questa. I problemi non si risolvono con i disegni; si risolvono con i fatti". Ecco, basta poco a mortificare e ad essere mortificati. Anche senza volere. Il mio parere è che ambedue i simboli siano degni di rispetto e carichi di storia. E tutti e due, a mio vedere, sono profondamente sardi. Possiedono forse implicazioni ideologiche differenti, che ad alcuni piace sottolineare. Bene, che quelli usino i simboli dei vessilli per significare quelle ideologie, ma si sappia che dette ideologie non sono necessariamente condivise da tutti i sardi, che possono utilizzare ambedue i vessilli a pieno diritto. Nessuno impone più alcunché, mi sembra, né mi piacerebbe che lo si facesse, in un senso o nell'altro.
Se qualcuno ha prove o riferimenti documentali sul primo uso di questi due vessilli, tra l'altro, mi piacerebbe esserne messo a parte, perché l'argomento, a parte le più recenti implicazioni, mi affascina. Un saluto Maurizio Feo
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 19/06/2008 : 21:19:29
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Questa discussione ha preso una piega del tutto diversa da quella originaria, infatti il discorso iniziale era sull’arte, non sulla storia, ma tant’è… 1^ Parte Comunque, lasciami dire, caro Maurizio, che qui si sta parlando (come in un’altra discussione apposita, che tu evidentemente ti sei perso), di quale dovrebbe essere il vero simbolo della Sardegna, non di quello che piace o dispiace. Che “il vessillo dei 4 mori lo abbia inventato Pietro il Grande di Aragona, dopo la battaglia di Alcoraz del 1906 (?) in cui sarebbero periti 4 re moreschi…” mi sa tanto che fa il paio con la leggenda che raccontava mio padre: i quattro mori bendati rappresentano 4 capi arabi catturati dai sardi durante un tentativo di invasione e portati, bendati, in un posto segreto, perché fosse per loro meno agevole una eventuale fuga: Si tratta di una leggenda, da me già menzionata in questa stessa discussione, dove dicevo anche che mio padre faceva parte della Consulta Regionale (1947/49) e partecipò quindi alla stesura dello statuto regionale. Mi raccontò che la Consulta era anche deputata alla scelta del simbolo della Regione Autonoma della Sardegna. I simboli di scelta erano due: l’Albero diradicato e i 4 mori. Alla fine, non dopo una accesa polemica, prevalse quest’ultimo. Ma tu evidentemente non hai letto neanche TUTTI i post di questa discussione. In ogni modo Il simbolo dei 4 mori, pare accertato, fu introdotto in Sardegna, subito dopo la conquista da un nobile aragonese, che lo aveva già come vessillo della sua famiglia. Che molti giovani sardi si siano conosciuti e, soprattutto morti, sotto questo vessillo per una patria straniera è una delle cose che meno sopporto (ho la vaga idea che la leggenda dei 4 mori catturati dai sardi, sia stata confezionata apposta per l’occasione!). Non è certo quel vessillo che ha fatto acquistare coscienza di se stessi ai sardi reduci dalla carneficina in terra straniera, ma il fatto di confrontarsi con gli italiani e notare le differenze abissali che li distinguevano. Vedere, nella piazza di ogni paese, le lapidi con i nomi di decine e decine di morti in quella guerra, non è per me motivo di orgoglio, ma di estrema tristezza. I 4 mori, perciò non dovrebbero rappresentare la Sardegna, perché è un segno di sopraffazioni e di lutti combattendo non “contro”, ma “per” gli stranieri! Tu dici: “Il vessillo dei Quattro Mori è un vessillo unicamente e legittimamente sardo, ormai da tempo, a mio vedere. La memoria di quegli uomini è un bene ancora più prezioso, da conservare e condividere...” Non è proprio così, per i motivi sopra esposti, rappresenta sempre un dominio e una sopraffazione, questo non si deve e non si può dimenticare. Comunque è un simbolo che ormai, bene o male, rappresenta la Sardegna, ma verrà un giorno in cui il vero simbolo, quello degli Arborea, ne prenderà il posto. Quando? Quando i Sardi cesseranno finalmente di essere “pocos, locos y malunidos”. Saluti Turritano PS apprezzo, comunque, che un “non sardo” si interessi delle nostre cose con passione e, soprattutto, con rispetto.
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Modificato da - Turritano in data 19/06/2008 21:20:34 |
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 19/06/2008 : 23:10:33
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Chiedo scusa per la data, (che era 1096) e anche per essere uscito dal tema.
Comunque, mantengo la mia richiesta per notizie da voi su questo tema. Saluti a tutti...
Maurizio Feo
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maurizio feo
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 20/06/2008 : 08:18:49
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Ma, allora, se capisco bene, quello che si va dicendo è che ANCHE per questo argomento (l'origine del vessillo adottato, intendo dire, non l'aspetto artistico) inerente la Storia della Sardegna, si sono create (ad arte, forse?) falsi precedenti?
C'è qualcuno, nel Forum che può fornire indicazioni su alcune fonti?
Tutto l'argomento mi diviene un po' confuso, alla luce delle smentite di fatto di Turritano. Tutto ciò che so degli stemmi sardi mi viene prevalentemente da Barbara Fois e Bianca Pitzorno, ma capisco che viene oggi messo in discussione. Ho numerose domande, allora. Se sarà necessario aprire una nuova sezione di discussione, sarei disposto anche a farlo.
Per esempio, porrei la domanda, a chi sapesse rispondere: lo stemma della Corsica è un Moro. Non so affatto se lì stiano a discutere sulla sua origine o sulla opportunità di sostituirlo o no con un altro più "corso". Però ho sempre pensato che esistesse qualche relazione tra il Moro Corso ed i Quattro Mori Sardi. E' così? So che il Moro Corso è rimasto il simbolo della Corsica, anche se fu creato da un avventuriero massone, cavaliere teutonico e membro dell'Ordine di Santa Maria dei Germani, forse tedesco, che ebbe la ventura di essere addirittura dichiarato re dell'Isola per poco meno di un anno, nel 1736. Potenti novità di carattere politico e sociale lo muovevano. E sicuramente non era solo (un uomo solo non può ottenere tutti i mirabolanti risultati che ottenne lui in così breve tempo), anzi era sicuramente stato chiamato dai personaggi indipendentisti più autorevoli dell'isola corsa. I simbolismi criptici dei blasoni e degli stemmi (rinvenibili anche negli stemmi sardi di cui stiamo parlando e su cui chiedo ulteriori informazioni) sono quelli che confermano l'appartenenza massonica: ricordo soltanto che l'arancione ed il rosso rappresentano il fuoco, il giallo ed il bianco l'aria, il verde l'acqua, il bruno o il nero la terra.
Pongo infine questa ulteriore domanda, che temo non avrà risposta (mi piacerebbe invece che si trovasse): è possibile che il segreto massonico sia alla base di tutte le diversissime teorie sull'origine, l'evoluzione e le vicissitudini del vessillo dei Quattro Mori e del Moro corso?
Un caro saluto
Maurizio Feo
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Modificato da - maurizio feo in data 20/06/2008 08:20:21 |
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Ithokor
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Inserito il - 20/06/2008 : 09:35:13
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maurizio, ti consiglio il libro di Franciscu Sedda: La vera storia della bandiera dei sardi, ed. condaghes, 18€. Vedrai che tutti i dubbi si scioglieranno!
Sono di corsa... ma ritornerò per parlare del moro corso.
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Ithokor
Utente Medio
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Inserito il - 20/06/2008 : 14:45:22
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... eccomi qua! Accertata l'origine catalano-aragonese dell'emblema dei 4mori (Barbara Fois lo conferma ampiamente senza tema di smentita!), bisogna dire, con un buon grado di probabilità, che anche "il moro" corso ha la medesima origine. Venne donato dai cat.-arag. quale vessillo ad un nobile corso (cinarca?) loro partigiano in Corsica contro i genovesi. Recuperato in seguito da Pasquale Paoli nel XVIII secolo nella guerra indipendentista dei corsi. E' per questo che il suo valore assolutamente "Corso" è riconosciuto dai corsi stessi perchè simbolo di redenzione, nonostante l'origine nn corsa... ma tanto i corsi nn ebbero mai dominazione iberica come i sardi. Sicuramente, nel caso, avrebbero rigettato un vessillo di origine ligure, perchè visto come opprimente... invece noi sardi abbiamo fatto di un simbolo di oppressione una bandiera. Al tempo della rivoluzione di Angioy, i suoi seguaci repubblicani erano soliti strappare i 4mori e sostituirlo con una bandiera francese... peccato che i sardi all'epoca avevano rimosso il ricordo dell'albero verde (gli spagnoli erano bravi nel eliminare ogni riferiemnto storico dei Judikes). Detto ciò con tutto il rispetto di opinioni e sentimenti altrui. ma la storia è questa
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Modificato da - Ithokor in data 20/06/2008 14:52:26 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 20/06/2008 : 15:23:23
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Bravo Ithocor, d'accordissimo! Quoto, straquaoto e ristraquoto!!! Queste cose bisogna che TUTTI i Sardi le sappiano... e invece... Ma son sicuro che i tempi prima o poi cambieranno, alla faccia di tutti i xenofili Turritano
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Modificato da - Turritano in data 20/06/2008 15:26:25 |
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Ithokor
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Inserito il - 20/06/2008 : 18:55:32
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maurizio feo
Salottino
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Inserito il - 20/06/2008 : 20:48:09
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Grazie, Ithocor e Turritano. Leggerò quel libro di Franciscu Sedda. E cercherò anche qualche altra notizia su Teodore de Neuhoff.
Un saluto, Maurizio feo.
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Ithokor
Utente Medio
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Inserito il - 21/06/2008 : 14:01:54
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Grazie anche a te Maurizio, magari in seguito potremo continuare questa interessante discussione. Saluti!
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