Forum Sardegna - Grosso guaio a Tuvixeddu

Messaggio di adelasia

Non è per parafrasare il titolo di un noto film: a Tuvixeddu, purtroppo, il grosso guaio è reale.

“Quattrocento tombe senza tutela”: si leggeva così nella Nuova Sardegna di mercoledì scorso, in un articolo firmato da Mauro Lissia.

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato sostanzialmente quanto espresso dal Tar, ossia l’abolizione dei vincoli sull’area che pareva non nascondere più niente, il giornale rimarca che tra il 1999 e il 2007 sono state scoperte 113 tombe nella zona destinata a parco urbano attrezzato e ben 431 al di là dell’ area archeologica.
Un patrimonio inestimabile e sorprendente, quella della martoriata collina.

Tuvixeddu era una immensa necropoli prima dei fenici poi dei cartaginesi, che consideravano la tomba la dimora del lungo riposo del defunto che in qualche nodo sopravviveva con le cose che gli erano state care in vita: ceramica, gioielli e vari ornamenti, oggetti che lo accompagnavano e lo proteggevano.
Venne poi utilizzata nel corso dei vari secoli, dall’età romana a quella medievale per giungere all’età moderna; Alfonso La Marmora, nel suo "Itinerario dell’isola di Sardegna" così descriveva :
<< ..tombe cartaginesi e romane scavate nella collina. Qualchedune di queste grotte funerarie sono adatte per dimora dei viventi, cioè sono abitate da povera gente; le altre sono abbandonate, atterrate, e coperte di cactus che cresce spontaneamente in questo sito>>.
Avevano esaurito la loro funzione, da dimore dei morti si erano trasformate in dimore dei vivi, o meglio dei disperati, dei vinti. Come i sassi di Matera. Deve essere stato terribile e orribile: non sono passati poi tantissimi lustri dalla conclusione di questa funzione.

Attualmente è considerata la più grande necropoli fenicio- punica del Mediterraneo, di valore inestimabile, eppure...che succede a Tuvixeddu?
Come mai sono stati aboliti i vincoli se nell'area continuano a emergere preziosissime testimonianze del passato? Una delle due: le notizie dei ritrovamenti sono una bufala o si è peccato di faciloneria, giusto per utilizzare un eufemismo ...
Non vorrei che Tuvixeddu diventasse il simbolo della nostra indifferenza e della nostra capacità di compiere, ahimè troppo spesso, sfregi e danni irreparabili. Nei confronti della storia e della nostra terra, e pertanto contro di noi.