Forum Sardegna - Il Medioevo in Sardegna
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Nota Bene: Gonnosnò - è localizzato nella parte della Marmilla ai piedi dell'altopiano della Giara..Situato a m. 175 sul livello del mare si stende per 15,45 Km quadrati. Comprende la borgata di Figu, frazione di Gonnosnò
Il toponimo del paese pare derivi dall'unione dalla radice "gonnos" significante collina, con il termine "nò" genitivo di "nèos" significante "del tempio". Un'altra teoria ci porta alla conclusione che il nome Gonnosnò significa "colle nuovo".



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 Il Medioevo in Sardegna
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Nellina
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 03/05/2008 : 20:31:58  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nellina Invia a Nellina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Apro questa discussione per continuare a parlare di Storia del Medioevale in Sardegna e dei modi per valorizzarla... parlavamo dunque del Gruppo medievale Su Conti de Serbariu.. la sua storia sembra un po confusa...






 Firma di Nellina 

Is Grifoneddus - Quartiere di "Sa Costera

Iglesias

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Iglesias  ~  Messaggi: 1681  ~  Membro dal: 03/03/2008  ~  Ultima visita: 07/12/2011

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meurreddu
Salottino
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Gonnesino Doc



Inserito il - 03/05/2008 : 20:36:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meurreddu Invia a meurreddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
allora quali paesi del sulcis iglesiente esistevano nel medioevo ? e come si chiamavano?il medioevo parte dall'anno x e finisce nell'anno x
ecco uno spunto per la discussione .







  Firma di meurreddu 

Torre spagnola a Porto Paglia

Gonnesa (CI)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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Nellina
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 03/05/2008 : 20:41:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nellina Invia a Nellina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Domanda interessante.. Villa di Chiesa, oggi Iglesias era uno dei punti più importanti non solo del Sulcis ma anche nel Campidano, dopo Cagliari. La sua fortuna, le miniere, della quale hanno aproffittato subito gli amici pisani! Il Conte Ugolino della Gherardesca mando i suoi due figli Guelfo e Lotto a governare questa cittadina che già quel tempo contava 12.000 abitanti.






  Firma di Nellina 

Is Grifoneddus - Quartiere di "Sa Costera

Iglesias

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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meurreddu
Salottino
Utente Mentor


Gonnesino Doc



Inserito il - 03/05/2008 : 21:10:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meurreddu Invia a meurreddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Di Gonnesa medioevale io ho solo questo ..
Nel periodo dell'alto medioevo , quando in sardegna affiora , dopo il mille l'organizzazione Giudicale e delle Curatorie , Gonnesa apparteneva alla Curatoria del Sigerro che , insieme as altre quindici curatorie , costituiva il Giudicato di Cagliari (o Pluminus).La curatoria del Sigerro contava circa 50 ville e 300-400 mila abitanti. Di questo periodo eiste rara documentazione , una testimonianza del periodo Giudicale(1218) cita Gonnesa con il nome di Consi e la denomina Domus , che nei documenti dei primi del 200’era un semplice toponimo di aggregati rurali. In un registro delle rendite Pisane , datato gennaio 1259 Gonnesa allora chiamata Conese è collocata all’interno delle Curatoria del Sulcis e non più del Sigerro .Questo dato costituisce un eccezione , perché in una statistica Pisano Aragonese del 1322 è inserita di nuovo entro i confini del Sigerro.In questo periodo a Gonnesa i Pisani fecero arrivare maestri d’arte mineraria , furono attivate le argentiere e vennero aperte delle fosse in M.S.giovanni e nella zona di San Giorgio .nel 1300 la villa di Conese contava 10 fuochi , cioè dieci nuclei famigliari .In un documento del 1324 , è attestata in Conese due fosse la “Comunato “e la “Sancte Piccaldebito” e delle argentiere in Monte San Giovanni :”Monte Barlao” e “Lo Stinco”. Il 1 dicembre del 1326 , con forma solenne , Alfonso concesse alla moglie Teresa Entenca il castello e la citta di Villa di Chiesa nei suoi confini e con tutte le sue pertinenze territoriali , comprese le ville , tra queste quella di Conese . Nel 1331 Conese era ancora un centro abitato e produttivo dal momento che pagava alla vicina Villa di Chiesa dal ricavo dei lavori svolti dalle argentiere , in denaro (alfonsini minuti ). Dal 1342 al 1359 il villaggio era ancora abitato e la chiesa di Conese apparteneva alla diocesi Sulcitana .in quegli anni la vita continuò intensa e con buoni livelli produttivi . Lo conferma il fatto che nel 1346 le donne del villaggio di Conese erano soggette a leggi suntuarie che ne limitavano lo sfarzo ecessivo .







  Firma di meurreddu 

Torre spagnola a Porto Paglia

Gonnesa (CI)

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Nellina
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 03/05/2008 : 21:16:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nellina Invia a Nellina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Complimenti Meurreddu!!! davvero interessante...






  Firma di Nellina 

Is Grifoneddus - Quartiere di "Sa Costera

Iglesias

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Antoi
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 03/05/2008 : 21:23:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Antoi Invia a Antoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Queste è storia, e dovrebbero insegnarla già alle elementari.
Mia figlia 4 1/2 anni sà già la storia di Eleonora, in modo semplice ma la sà.







  Firma di Antoi 

Basilica di Santa Giusta (XII sec.)

Santa Giusta (Or)

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Othoca, il passato che torna al presente, ora ci siamo...

http://blog.libero.it/vivereineterno/

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Nellina
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 04/05/2008 : 19:00:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nellina Invia a Nellina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A quanto pare Antoi, vista l'ultima discussione, non tutti sanno... Io so che comunque il Medioevo qui in Sardegna inizia con i Giudicati di Calari, Arborea, Torres (o Logudoro) e Gallura..






Modificato da - Nellina in data 04/05/2008 19:07:36

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Is Grifoneddus - Quartiere di "Sa Costera

Iglesias

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Ithokor

Utente Medio



Inserito il - 04/05/2008 : 22:27:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ithokor Invia a Ithokor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bè, potremmo dire che il medioevo, nel vero senso della parola, inizia in Sardegna con la venuta dei catalano-aragonesi e il loro collaudato sistema feudale fatto di barones e feudi.... durò fino all'ottocento!!
Quello che colpisce maggiormente chi si avvicina allo studio delle Istituzioni giudicali è la loro complessa struttura che, sembra, nasca dalla capacità dei Sardi ad autogestirsi in forme giuridiche complesse ed insolite trovandosi in condizioni di perfetto isolamento!
Pur rientrando appieno nel periodo medievale si distinguevano da altre strutture coeve per alcuni tratti distintivi:

1- Nella Sardegna giudicale, abbiamo una concezione dello Stato e della dimensione pubblica come nettamente separata da quella privata (l'esatto contrario del feudalesimo ).
Ricordiamo - per es. - che, in età giudicale, vigeva la distinzione tra patrimonio pubblico (de rennu = del Regno, dello Stato) e patrimonio privato del giudice (detto de pegugiare, ossia "peculiare"). Da ricordare, inoltre, l'indivisibilità del regno anche nei casi di condominio tra coeredi della corona di Judike.
Il re nominava e comandava gli amministratori locali, deteneva il patrimonio pubblico del fisco (rennu) che si distingueva dal suo capitale personale denominato de pegugiare; incassava il reddito spettante al sovrano dalle imposte dirette e indirette e dalle multe poteva instaurare rapporti di vassallaggio con gli altri Stati più forti per essere protetto da questi.

2- Estranea al feudalesimo sarà anche l'istituzione giudicale della servitù; nella Sardegna giudicale il servo (in genere tale dalla nascita) era soggetto nei confronti del padrone (o di più padroni) a delle prestazioni d'opera, ma (a differenza che nell'Europa feudale) aveva personalità giuridica, poteva testimoniare o ricorrere in giudizio ed era libero p. es. nel contrarre matrimonio o nell'acquistare, vendere, trasmettere in eredità beni di sua proprietà (sono documentati perfino casi di donazioni a chiese); poteva anche riscattarsi tramite pagamento.

3-Bannus consensus, il diritto del popolo al regicidio nei confronti del giudice che attenti all’integrità del giudicato o che attua una condotta dispotica.

4- Iudex sive rex (giudice ovverosia re). I quattro "giudicati " erano Stati a tutti gli effetti composti dal popolo, dal territorio e dal vincolo giuridico che collegava gli individui in un sistema ben ordinato di vita in base ad un’organizzazione giudiziaria autonoma ed uniforme. I “giudicati” erano degli Stati sovrani perché non riconoscevano nessuno altro Stato al di sopra di loro (non recognoscens superiorem) in quanto sorti in condizione di completo isolamento, perfetti perchè avevano la summa potestas, ossia avevano la capacità di stipulare accordi internazionali, superindividuali, ovvero appartenevano al popolo e non al re, contrariamente a molti Stati coevi che erano ereditari. In sostanza la successione monarchica in ogni singolo “giudicato” o regno non era automatica ma mista elettiva-ereditaria, poiché l’intronizzazione del sovrano avveniva col concorso del clero e del popolo all’interno di un'assemblea, denominata Corona de logu, composta dai rappresentanti del clero e delle curatorie ossia i singoli distretti che formavano il “giudicato”.










Modificato da - Ithokor in data 04/05/2008 22:30:52

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«Se non sai dove stai andando, girati per vedere da dove vieni»

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Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 04/05/2008 : 22:40:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ithokor ha scritto:

Bè, potremmo dire che il medioevo, nel vero senso della parola, inizia in Sardegna con la venuta dei catalano-aragonesi e il loro collaudato sistema feudale fatto di barones e feudi.... durò fino all'ottocento!!
Quello che colpisce maggiormente chi si avvicina allo studio delle Istituzioni giudicali è la loro complessa struttura che, sembra, nasca dalla capacità dei Sardi ad autogestirsi in forme giuridiche complesse ed insolite trovandosi in condizioni di perfetto isolamento!
Pur rientrando appieno nel periodo medievale si distinguevano da altre strutture coeve per alcuni tratti distintivi:

1- Nella Sardegna giudicale, abbiamo una concezione dello Stato e della dimensione pubblica come nettamente separata da quella privata (l'esatto contrario del feudalesimo ).
Ricordiamo - per es. - che, in età giudicale, vigeva la distinzione tra patrimonio pubblico (de rennu = del Regno, dello Stato) e patrimonio privato del giudice (detto de pegugiare, ossia "peculiare"). Da ricordare, inoltre, l'indivisibilità del regno anche nei casi di condominio tra coeredi della corona di Judike.
Il re nominava e comandava gli amministratori locali, deteneva il patrimonio pubblico del fisco (rennu) che si distingueva dal suo capitale personale denominato de pegugiare; incassava il reddito spettante al sovrano dalle imposte dirette e indirette e dalle multe poteva instaurare rapporti di vassallaggio con gli altri Stati più forti per essere protetto da questi.

2- Estranea al feudalesimo sarà anche l'istituzione giudicale della servitù; nella Sardegna giudicale il servo (in genere tale dalla nascita) era soggetto nei confronti del padrone (o di più padroni) a delle prestazioni d'opera, ma (a differenza che nell'Europa feudale) aveva personalità giuridica, poteva testimoniare o ricorrere in giudizio ed era libero p. es. nel contrarre matrimonio o nell'acquistare, vendere, trasmettere in eredità beni di sua proprietà (sono documentati perfino casi di donazioni a chiese); poteva anche riscattarsi tramite pagamento.

3-Bannus consensus, il diritto del popolo al regicidio nei confronti del giudice che attenti all’integrità del giudicato o che attua una condotta dispotica.

4- Iudex sive rex (giudice ovverosia re). I quattro "giudicati " erano Stati a tutti gli effetti composti dal popolo, dal territorio e dal vincolo giuridico che collegava gli individui in un sistema ben ordinato di vita in base ad un’organizzazione giudiziaria autonoma ed uniforme. I “giudicati” erano degli Stati sovrani perché non riconoscevano nessuno altro Stato al di sopra di loro (non recognoscens superiorem) in quanto sorti in condizione di completo isolamento, perfetti perchè avevano la summa potestas, ossia avevano la capacità di stipulare accordi internazionali, superindividuali, ovvero appartenevano al popolo e non al re, contrariamente a molti Stati coevi che erano ereditari. In sostanza la successione monarchica in ogni singolo “giudicato” o regno non era automatica ma mista elettiva-ereditaria, poiché l’intronizzazione del sovrano avveniva col concorso del clero e del popolo all’interno di un'assemblea, denominata Corona de logu, composta dai rappresentanti del clero e delle curatorie ossia i singoli distretti che formavano il “giudicato”.







Ti ringrazio.
Grosso modo queste cose le sapevo, ma non sarei riuscita certo ad esporle con la stessa chiarezza e autorevolezza.
Grazie ancora.







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Nellina
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 05/05/2008 : 11:37:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nellina Invia a Nellina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per ritornare al discorso de "Su Conti", pare che questa storia nasca nel 1800, epoca che supera alla lunga il medioevo in cui gia si utilizzavano costumi tradizionali sardi.






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Iglesias

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Ithokor

Utente Medio



Inserito il - 10/05/2008 : 15:28:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ithokor Invia a Ithokor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Albertina ha scritto:


Ti ringrazio.
Grosso modo queste cose le sapevo, ma non sarei riuscita certo ad esporle con la stessa chiarezza e autorevolezza.
Grazie ancora.
[/quote]






Modificato da - Ithokor in data 10/05/2008 15:29:58

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annika

Nuovo Utente


Inserito il - 10/05/2008 : 15:49:50  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Ithokor ha scritto:



4- Iudex sive rex (giudice ovverosia re). I quattro "giudicati " erano Stati a tutti gli effetti composti dal popolo, dal territorio e dal vincolo giuridico che collegava gli individui in un sistema ben ordinato di vita in base ad un’organizzazione giudiziaria autonoma ed uniforme. I “giudicati” erano degli Stati sovrani perché non riconoscevano nessuno altro Stato al di sopra di loro (non recognoscens superiorem) in quanto sorti in condizione di completo isolamento, perfetti perchè avevano la summa potestas, ossia avevano la capacità di stipulare accordi internazionali, superindividuali, ovvero appartenevano al popolo e non al re, contrariamente a molti Stati coevi che erano ereditari. In sostanza la successione monarchica in ogni singolo “giudicato” o regno non era automatica ma mista elettiva-ereditaria, poiché l’intronizzazione del sovrano avveniva col concorso del clero e del popolo all’interno di un'assemblea, denominata Corona de logu, composta dai rappresentanti del clero e delle curatorie ossia i singoli distretti che formavano il “giudicato”.





Io vorrei tornare a quei tempi lì.................






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Ithokor

Utente Medio



Inserito il - 12/05/2008 : 16:08:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ithokor Invia a Ithokor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A chi lo dici, cara...
annika ha scritto:

Ithokor ha scritto:






Io vorrei tornare a quei tempi lì.................






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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 12/05/2008 : 19:47:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ithokor ha scritto:

Bè, potremmo dire che il medioevo, nel vero senso della parola, inizia in Sardegna con la venuta dei catalano-aragonesi e il loro collaudato sistema feudale fatto di barones e feudi.... durò fino all'ottocento!! .....

Logicamente Quoto in toto... aggiungendo solo che poi, i Savoia (e chi per loro), approfittarono del "lavoro" fatto dai loro antecessori per "italianizzare" i Sardi!
Turritano






  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

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laier
Salottino
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Campione Gp Passalafoto



Inserito il - 13/05/2008 : 18:51:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
per tutti gli appassionati di questo argomento vi invito in questo post
http://www.gentedisardegna.it/topic...OPIC_ID=7467







  Firma di laier 

Tramonto a Porto Cauli - Masua

Iglesias (CI)

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Antiquarius

Nuovo Utente


Inserito il - 31/07/2008 : 19:51:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Antiquarius Invia a Antiquarius un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ithokor ha scritto:

Bè, potremmo dire che il medioevo, nel vero senso della parola, inizia in Sardegna con la venuta dei catalano-aragonesi e il loro collaudato sistema feudale fatto di barones e feudi.... durò fino all'ottocento!!
Quello che colpisce maggiormente chi si avvicina allo studio delle Istituzioni giudicali è la loro complessa struttura che, sembra, nasca dalla capacità dei Sardi ad autogestirsi in forme giuridiche complesse ed insolite trovandosi in condizioni di perfetto isolamento!
Pur rientrando appieno nel periodo medievale si distinguevano da altre strutture coeve per alcuni tratti distintivi:

1- Nella Sardegna giudicale, abbiamo una concezione dello Stato e della dimensione pubblica come nettamente separata da quella privata (l'esatto contrario del feudalesimo ).
Ricordiamo - per es. - che, in età giudicale, vigeva la distinzione tra patrimonio pubblico (de rennu = del Regno, dello Stato) e patrimonio privato del giudice (detto de pegugiare, ossia "peculiare"). Da ricordare, inoltre, l'indivisibilità del regno anche nei casi di condominio tra coeredi della corona di Judike.
Il re nominava e comandava gli amministratori locali, deteneva il patrimonio pubblico del fisco (rennu) che si distingueva dal suo capitale personale denominato de pegugiare; incassava il reddito spettante al sovrano dalle imposte dirette e indirette e dalle multe poteva instaurare rapporti di vassallaggio con gli altri Stati più forti per essere protetto da questi.

2- Estranea al feudalesimo sarà anche l'istituzione giudicale della servitù; nella Sardegna giudicale il servo (in genere tale dalla nascita) era soggetto nei confronti del padrone (o di più padroni) a delle prestazioni d'opera, ma (a differenza che nell'Europa feudale) aveva personalità giuridica, poteva testimoniare o ricorrere in giudizio ed era libero p. es. nel contrarre matrimonio o nell'acquistare, vendere, trasmettere in eredità beni di sua proprietà (sono documentati perfino casi di donazioni a chiese); poteva anche riscattarsi tramite pagamento.

3-Bannus consensus, il diritto del popolo al regicidio nei confronti del giudice che attenti all’integrità del giudicato o che attua una condotta dispotica.

4- Iudex sive rex (giudice ovverosia re). I quattro "giudicati " erano Stati a tutti gli effetti composti dal popolo, dal territorio e dal vincolo giuridico che collegava gli individui in un sistema ben ordinato di vita in base ad un’organizzazione giudiziaria autonoma ed uniforme. I “giudicati” erano degli Stati sovrani perché non riconoscevano nessuno altro Stato al di sopra di loro (non recognoscens superiorem) in quanto sorti in condizione di completo isolamento, perfetti perchè avevano la summa potestas, ossia avevano la capacità di stipulare accordi internazionali, superindividuali, ovvero appartenevano al popolo e non al re, contrariamente a molti Stati coevi che erano ereditari. In sostanza la successione monarchica in ogni singolo “giudicato” o regno non era automatica ma mista elettiva-ereditaria, poiché l’intronizzazione del sovrano avveniva col concorso del clero e del popolo all’interno di un'assemblea, denominata Corona de logu, composta dai rappresentanti del clero e delle curatorie ossia i singoli distretti che formavano il “giudicato”.






Quello che dici è giusto, ma non capisco perchè tu dica che "il Medioevo vero e proprio inizia con i Catalano - Aragonesi". Premetto che, a mio parere, le periodizzazioni lasciano il tempo che trovano e sono puramente convenzionali, ma nella tua frase vedo una connotazione negativa del termine Medioevo, sbaglio? E se si perchè?






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 15  ~  Membro dal: 30/07/2008  ~  Ultima visita: 12/11/2012 Torna all'inizio della Pagina
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