Forum Sardegna - San Costantino: santo?
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Nota Bene: Siddi - è posto al confine della provincia di Cagliari, nella Marmilla. La Giara di Siddi è un interessante altopiano che offre numerose testimonianze preistoriche, prenuragiche e nuragiche: lungo il margine i ruderi di 17 nuraghi e la tomba dei giganti "Sa dom’e S’orcu". Siddi ha un territorio di 11 kmq, ed è a 184 metri sul mare. Nella parte alta ci sono i rilievi "Sa conca ‘e sa cresia", "Tresnuraxis" e "Sa fogaia", dove nascono le fonti "Sa mitza ‘e s’acqua salza", "Sa mitza de Franciscu" e "Sa mitza de Bareci", da cui scendono le acque verso la prosciugata palude di Sitzamus, villaggio abbandonato nel 1728 a causa di un saccheggio che costrinse i suoi abitanti a trasferirsi a Siddi e nei centri circostanti.



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 San Costantino: santo?
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Bobbore

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Inserito il - 29/04/2008 : 10:53:13  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bobbore Invia a Bobbore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti,
Qualcuno sa bene come è la storia di San Costantino. Che io sappia non è mai stato santificato dalla chiesa cattolica (mi sembra di ricordare che non è mai stato battezzato). Come è possibile quindi che ci siano diverse chiese consacrate a questo "santo" e che i parroci assistano alle cerimonie e celebrino messa, per esempio, in occasione dell'ardia di Sedilo e di Pozzomaggiore?
Ne parlavo qualche giorno fa con un mio amico bergamasco un pò "baciapile" che sosteneva che era impossibile che non fosse santo perchè se c'erano le chiese consacrate doveva per forza essere santo e che noi in Sardegna non siamo diversi dagli altri.






 Firma di Bobbore 
BoBBoRe

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sarrabus72
Salottino
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Inserito il - 29/04/2008 : 11:09:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sarrabus72 Invia a sarrabus72 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Leggendo qua e la non sembra.

LA STORIA DI S. COSTANTINO

Figlio di Costanzo Cloro e della futura Sant'Elena, è considerato il primo imperatore cristiano.

Secondo la leggenda, alla vigilia della battaglia contro Massenzio, Gesù gli apparve in sogno e gli chiese di scrivere le prime due lettere del proprio nome (in greco XP) sugli scudi dei suoi soldati.
Durante il combattimento, Costantino avrebbe avuto la visione della croce assieme alle parole: "In hoc signo vinces" ("In questo segno vincerai").

Questo episodio segnò l'inizio della sua conversione al cristianesimo: nel 313 Costantino emanò un editto che concedeva libertà di culto ai cristiani.

Nonostante la sua canonizzazione non sia mai avvenuta, in Sardegna è venerato come santo: il suo culto risale senza dubbio al periodo della dominazione bizantina nell'isola.
In dialetto viene chiamato Santu Antine.

by sardiniapoint.it


Costantino è considerato santo dalla chiesa cristiana ortodossa ma non da quella cattolica, infatti non è riportato nel Martirologio Romano. Come santo è commemorato dalle Chiese Orientali e riportato nel Sinassario Costantinopolitano dove è celebrato il 21 maggio assieme alla madre sant'Elena, diversamente dal rito latino che la celebra il 18 agosto.



Strano veramente ... ma allora é un Santo non Santo ???







Modificato da - sarrabus72 in data 29/04/2008 11:10:20

  Firma di sarrabus72 

Valle di Oddoene

Dorgali (NU)

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laier
Salottino
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Inserito il - 29/04/2008 : 12:11:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
si, San Costantino è santo per la chiesa d'oriente, ma nonostante questo la chiesa cattollica ne permette il culto perchè molto radicato nella popolazione.
come per Santa Greca, che non è mai stata canonizzata







  Firma di laier 

Tramonto a Porto Cauli - Masua

Iglesias (CI)

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kolipo
Salottino
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Inserito il - 29/04/2008 : 12:47:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
scusami Laier ma Santa Greca è santa.
E' una lapide funeraria, ritrovata nel 1614 nei ruderi di una antica chiesetta a Decimomannu, a indicarci che Santa Greca sarebbe vissuta tra il III e IV secolo d. C. e sarebbe morta all'età di 20 anni, 2 mesi e 19 giorni. Si aveva notizie di questa Santa, grazie ad antiche carte notarili attestanti la presenza di possedimenti intitolati al suo nome.
La tradizione poneva il martirio di Santa Greca durante la persecuzione degli imperatori romani Diocleziano e Massimiano, iniziata nel 304. In quella repressione la ferocia romana si manifestò ovunque terribile, sia in occidente che in oriente dell'impero. Colpì anche la Sardegna e diversi cristiani pagarono con la vita la fedeltà alla fede cristiana.
Queste sono le uniche notizie certe.
Lungo i secoli, tuttavia, non si è cancellato il ricordo di questa martire cristiana, poiché su di lei sono stati tramandati racconti ed episodi edificanti. A noi rimane luminosa questa ragazza che in giovane età è arrivata a maturare una scelta cristiana assai profonda, tale che a soli 20 anni offre al Signore Gesù Cristo la sua vita di cristiana e di donna.







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kolipo
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 29/04/2008 : 12:52:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando








Modificato da - Petru2007 in data 20/08/2008 06:31:38

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kolipo
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 29/04/2008 : 12:57:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cmq tornando a Costantino, la rivalità tra l’Oriente e l’Occidente ecclesiastico, a causa della controversia ariana del IV secolo e tra Costantinopoli e Roma per motivi di prestigio, portò gli orientali a proclamare Costantino “uguale agli Apostoli”, emulo di Pietro e paragonabile a Paolo.
Ecco perché la sua tomba fu onorata come quella di un santo e il suo nome invocato come quello di un martire per ottenere grazie.








Modificato da - Petru2007 in data 20/08/2008 06:33:08

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kolipo
Salottino
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Inserito il - 29/04/2008 : 13:05:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bobbore Costantino fu battezzato da san Silvestro Papa, poco prima della sua morte.
Infatti di solito vengono portate in processione tre statue, una raffigurante Costantino, sant'Elena (sua madre) e una proprio il papa Silvestro.







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kolipo
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 29/04/2008 : 13:12:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Costantino non è mai stato proclamato santo dalla Chiesa Cattolica ma, come tale, è venerato in oriente e in occidente. In Sardegna, e in particolare a Sedilo, questo culto è molto sentito, probabilmente residuo dell'invasione araba dell'isola.






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Ithokor

Utente Medio



Inserito il - 29/04/2008 : 15:22:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ithokor Invia a Ithokor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un po' di chiarezza
Il culto di San Costantino, ossia l'imperatore (ma alcuni sostengono sia un altra persona), in Sardegna è molto antico e risale al periodo della presenza bizantina dove il cristianesimo era di tipo orientale (rito greco) Perfino numerosi giudici ebbero questo nome che tradotto in sardo-medievale risulta essere: Gosantine, Gostantine, Gantine, Antine/u, Bantine, Guantino (numerosi appellativi presenti nei Kondaghes sardi).
Non è santo della chiesa cattolica-romana ma della ortodossa, come detto.
Vi sono numerose testimonianze del suo culto in Sardegna, la più famosa è quella dell'Ardia di Sedilo che per molti riproduce la battaglia di ponte Milvio tra Costantino e Massenzio.






  Firma di Ithokor 
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laier
Salottino
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Inserito il - 29/04/2008 : 18:28:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
kolipo hai ragione,avevo capito male!
Nel 1882 il suo nome, assieme a tanti altri santi sardi, fu tolto dal Calendario Diocesano per volontà della Sacra Congregazione dei Riti, ma l'anno appresso (1883), la Sacra Congregazione a nome di papa Leone XIII ordinava che nell'elenco delle feste, tra i nomi venerati con culto locale venisse reinserito anche quello di santa Greca, con la qualifica di martire.







  Firma di laier 

Tramonto a Porto Cauli - Masua

Iglesias (CI)

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laier
Salottino
Utente Virtuoso


Campione Gp Passalafoto



Inserito il - 29/04/2008 : 18:31:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
San Costantino il Grande Imperatore

21 maggio (Chiese Orientali)

Naisso, Serbia, 280 ca. – Nicomedia, Bitinia, 337


Il grande imperatore romano, il primo a convertirsi al cristianesimo, ha goduto e gode di un gran culto da parte delle Chiese Orientali e nel ‘Sinassario Costantinopolitano’ egli è celebrato il 21 maggio, insieme a sua madre la santa imperatrice Elena († 329 ca.).
In Occidente il culto fu abbastanza tiepido, concentrandosi soprattutto in luoghi che ebbero un forte influsso bizantino come Calabria, Sicilia, Sardegna o che vi furono trasportate delle reliquie come in Inghilterra e Boemia; il ‘Martirologio Romano’ non porta il suo nome, mentre la madre s. Elena è celebrata al 18 agosto.
I meriti di questo grande imperatore, giustamente chiamato Costantino I il Grande, sono indiscussi, specie per la lungimiranza con cui seppe comprendere e valutare, l’inarrestabile forza del cristianesimo, che sebbene da tre secoli perseguitato e con innumerevoli martiri, si espandeva con il suo contrapporsi alle ideologie del mondo pagano, in ogni angolo dell’immenso Impero Romano.
Flavio Valerio Costantino nacque a Naisso, odierna Nissa in Serbia nel 280 ca., figlio di Costanzo I Cloro allora semplice ufficiale e da Flavia Elena sua moglie morganatica, cioè inferiore di grado sociale.
Quando suo padre fu nominato “cesare” nel 293, Costantino venne allevato a Nicomedia alla corte di Diocleziano (243-313), sia per educarlo ad essere in futuro associato all’Impero, sia per garanzia dello stesso Costanzo Cloro (chiamato così per il pallore del viso).
Accompagnò Diocleziano in Egitto nel 296 e poi al servizio di Galerio, ‘cesare’ collega di suo padre; come tribuno militare combatté contro i Persiani e i Sarmati.
In virtù del nuovo sistema politico della tetrarchia, nel 305 il padre Costanzo I divenne imperatore e richiamò presso di sé il figlio Costantino, che lo seguì in Britannia in una campagna contro i Pitti e nel 306 alla morte del padre, per acclamazione dei soldati ne assunse il titolo e il comando.
Volendo riassumere, per evitare una cronologia storica troppo lunga, bisogna dire che nel ventennio successivo, fu costretto a combattere fra alleanze e guerre, con gli altri pretendenti al trono (Massimiano, Massenzio, Licinio, Galerio e Massimino Daia), riuscendo ad imporsi come unico imperatore solo nel 324.
In questa lotta per il potere, non furono risparmiati assassinii di rivali, né guerre fra gli opposti eserciti romani e in questo scenario avvenne il 28 ottobre 312, la grande battaglia sulla Via Flaminia al Ponte Milvio, quando Costantino affrontò Massenzio suo cognato (perché ne aveva sposato la sorella Fausta); Costantino riportò una grande vittoria mentre Massenzio morì annegato nel Tevere.
La leggenda narra, che la vigilia della battaglia, Gesù apparve in sogno all’imperatore, chiedendogli di scrivere sugli scudi dei suoi soldati le prime due lettere del Suo nome (in greco XP); inoltre il giorno seguente Costantino I avrebbe visti stagliarsi contro il sole una croce e nel cielo la scritta: “In hoc signo vinces”.
Da questo scaturì, agli inizi del 313, il famoso ‘editto di Milano’ , che firmato anche da Licinio, associato alla guida dell’impero, proclamò la libertà di culto per i cristiani, ordinando anche la restituzione dei loro beni confiscati.
Iniziò così la nuova era cristiana, che scalzerà completamente il paganesimo, portando una nuova valutazione dell’essere umano composto di anima e di corpo, la sua identità di creatura di Dio, rigenerata dal sacrificio di Cristo, la sua uguaglianza davanti a Dio, senza più caste e schiavitù e il concetto di libertà per tutti.
L’aspetto storico di Costantino lo vede ancora come baluardo ai Barbari, favorendo la loro evangelizzazione e permettendo il loro inserimento (300.000 persone) entro il territorio dell’Impero.
Fece uccidere nel 326, per contrasti e congiure di palazzo, il proprio figlio Crispo accusato dagli invidiosi fratellastri e dalla matrigna Fausta, di attentare al suo onore e poi sempre reagendo spietatamente, fece uccidere la stessa moglie Fausta, sospettata di adulterio.
La tragedia di corte, influì enormemente sul suo carattere e sulla sua politica religiosa, forse per rimorso e pentimento, forse per le rimostranze del clero, forse anche per la sua ricerca e tendenza al monoteismo, che l’avvicinò all’inizio al culto del Sole.
La sua conversione al Cristianesimo, in realtà avvenne alla fine della sua vita, quando sul letto di morte, prima di spegnersi il 22 maggio 337, fu battezzato dal vescovo ariano Eusebio di Nicomedia, città della Bitinia presso cui si trovava alla testa del suo esercito, per combattere Sapore II re di Persia.
Dare una valutazione su Costantino imperatore, non è compito di questo presente lavoro, del resto sono infiniti i testi storici che hanno analizzato il suo governo, qui accenniamo soltanto a qualche aspetto.
Si prefisse di unificare un impero vacillante, anche se di fatto la profonda spaccatura fra le tradizioni culturali e spirituali della parte bizantina e quella romana, era ormai insanabile.
Fece coniare nuove monete d’oro (solidi), che rimasero la base di scambio fino alla fine dell’impero bizantino.
Divise l’Impero in quattro prefetture; costituì con membri permanenti il nuovo consiglio della corona (sacrum consistorium); il Senato di Roma e quello di Bisanzio, vennero trasformati in semplici consigli cittadini; riorganizzò l’esercito di cui si proclamò comandante supremo.
L’imperatore Costantino intervenne anche nelle questioni di dottrina religiosa e presiedette il primo Concilio Ecumenico della Chiesa, tenutosi a Nicea nel 325; in effetti egli si atteggiò a “episcopus externis”, vescovo esterno, della Chiesa.
Nel 326 iniziò la costruzione di Costantinopoli, sul luogo della antica città greca di Bisanzio, dandole il suo nome e trasferendovi la capitale dell’Impero.
Promosse direttamente o indirettamente attraverso i suoi familiari, la costruzione di molti edifici sacri, che ancora oggi, nonostante le profonde trasformazioni., hanno conservato la denominazione di “costantiniano”.
Fra i più importanti: a Roma, la basilica del S. Salvatore (oggi S. Giovanni in Laterano); la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, fondata dalla madre s. Elena dopo il pellegrinaggio ai Luoghi Santi, voluto anche dal figlio; le primitive basiliche di S. Pietro e S. Paolo sulle tombe dei due Apostoli; la basilica di S. Lorenzo sulla via Tiburtina; la basilica di S. Agnese sulla Nomentana.
In Palestina, le basiliche della Natività a Betlemme, della Resurrezione a Gerusalemme e dell’Ascensione sul Monte degli Ulivi; a Costantinopoli la celebre basilica dei SS. Apostoli, in cui fece erigere la sua tomba, ai lati del sarcofago sorgevano dodici stele, commemorando ognuna un apostolo e ciò ha contribuito a promuovere in Oriente il culto di Costantino come “isapostolos”; inoltre tante altre chiese sparse in tutto l’Impero d’Oriente.
Costantino lasciò l’Impero, della cui unità spesso viene considerato l’artefice, diviso tra cinque eredi: i suoi tre figli, Costantino II, Costante e Costanzo II e i due nipoti Dalmazio e Annibaliano.
Questa suddivisione, in contrasto con la sua politica ed esperienza, portò funeste conseguenze con uccisioni e guerre tra i designati successori, che nel disordine indebolirono l’Impero, accelerando la sua divisione e facilitando l’invasione dei Barbari.
In nome di una “Donazione di Costantino”, documento inviato dall’imperatore a papa s. Silvestro I (314-335) in cui si dà il conferimento al vescovo di Roma del primato su tutte le Chiese del mondo e della sovranità civile su Roma, l’Italia e l’Occidente, sorse nel Medioevo il potere temporale dei Papi.
Al nome di Costantino si lega il trionfo del Cristianesimo sul mondo pagano e di lui si è fatto il modello perfetto del principe cristiano, e come tale, specie in Russia, si paragonavano a lui i principi orientali.
Dopo la sua morte, i cortigiani, l’esercito, il popolo di Costantinopoli, gli resero gli onori della venerazione dei ‘beati’ e dopo la morte, ottenne ciò che aveva desiderato in vita, cioè di essere associato agli Apostoli, non solo con la sepoltura nel tempio a loro dedicato, ma ricevendo anche gli onori e le preghiere a loro rivolte nelle chiese e nelle celebrazioni liturgiche.
La rivalità tra l’Oriente e l’Occidente ecclesiastico, a causa della controversia ariana del IV secolo e tra Costantinopoli e Roma per motivi di prestigio, portò gli orientali a proclamare Costantino “uguale agli Apostoli”, emulo di Pietro e paragonabile a Paolo.
Ecco perché la sua tomba fu onorata come quella di un santo e il suo nome invocato come quello di un martire per ottenere grazie. Nell’iconografia orientale è spesso rappresentato con s. Elena ai lati della Croce.


Autore: Antonio Borrelli


DA http://www.santiebeati.it







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Tramonto a Porto Cauli - Masua

Iglesias (CI)

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Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 29/04/2008 : 21:07:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Interessante e curioso post , Bobbore. Anch'io confermo la diffusione del culto dell'imperatore Costantino a seguito degli influssi dei bizantini nell'isola, che incentivarono anche il culto di santi quali San Michele, San Basilio, Santa Barbara, San Giorgio, San Nicola ( e tanti altri ancora), nonchè la venerazione della Madonna d'Itria e della Madonna dormiente.
Per riprendere il tema ( il discorso ci porterebbe davvero oltre, con tanto di innesti bizantini su tradizioni pagane sarde), probabilmente s'ardia sedilese, che rievoca - come si rileva dalla puntuale precisazione di Ithokor- la vittoria di Costantino su Massenzio a Ponte Milvio (precisamente a Saxa Rubra), richiama anche le corse che si svolgevano nell'ippodromo di Bisanzio in onore dell'imperatore. (Non ho difficoltà a comprendere come mai proprio a Sedilo, paese da sempre legato ai cavalli...)
Diversi ordini monastici e vari pontefici tentarono di cancellare il culto del nostro non-Santo, (così come quello di altri Santi del culto bizantino), che si era diffuso in molte zone della Sardegna.
Non mi pare abbiano ottenuto grandi risultati

Giusto per riportare una notizia curiosa, mi risulta che anni fa una delegazione dell' Ammistrazione Comunale di Sedilo sia stata invitata da quella Romana, in Campidoglio, grazie ai ....legami costantiniani.






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Castello di Burgos

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Bobbore

Utente Medio



Inserito il - 30/04/2008 : 11:27:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Bobbore Invia a Bobbore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
kolipo ha scritto:

Bobbore Costantino fu battezzato da san Silvestro Papa, poco prima della sua morte.


laier ha scritto:

La sua conversione al Cristianesimo, in realtà avvenne alla fine della sua vita, quando sul letto di morte, prima di spegnersi il 22 maggio 337, fu battezzato dal vescovo ariano Eusebio di Nicomedia.


…..queste sono due delle circa 6 versioni che esistono sul suo battesimo. Come vedete non coincidono (San Silvestro tra l’altro non potrebbe averlo battezzato in punto di morte visto che è morto lontano da Roma).

Tesi di laier…:
Dalla testimonianza del biografo ufficiale, Eusebio di Cesarea, quindi, risulta che il luogo del battesimo è Nicomedia, l’attuale Izmit in Turchia, l’antica capitale della Bitinia, che il giorno dell’amministrazione del battesimo è il 27 maggio dell’anno 337, e che la persona del battezzatore è il vescovo ariano Eusebio di Nicomedia.

Tesi di Kolipo….:è quella del vertice cattolico. Essa, invece, sostiene ufficialmente e da sempre, che l’Imperatore Costantino fu battezzato in Laterano a Roma, da papa Silvestro, nell’anno 313…….
…-C’è da notare che, secondo la successione cronologica ufficiale, il vescovo di Roma di quel tempo non era Silvestro, ma l’africano Melchiade o Milziade (311-314).


Le notizie sul suo battesimo sembrano più che altro leggende messe in giro per giustificare il culto di un non santo.

Alcune tesi recenti invece, dicono che è storicamente certo che Costantino non volle e non potè mai essere battezzato perché moralmente e giuridicamente gli era impedito dal Diritto Romano: in virtù della Costituzione Imperiale Romana Diocleziana infatti, l’imperatore era un “Augustus”, un Uomo-Dio in terra. Se si fosse battezzato sarebbe un “Dominus ac Deus” che diventa servo di un altro dio (Cristo). I giuristi romani dell’epoca, anche se cristiani, affermano che per un imperatore è impossibile diventare cristiano in quanto o cessa il suo potere sovrano o non è un buon cristiano. Un imperatore che si battezza perdebbe le sue prerogative supreme derivanti dalla sua qualità di Augustus, di Pontifex e di Dominus ac Deus, riducendosi a semplice membro della chiesa.


"……si può logicamente pensare e affermare, con buona pace degli zelanti apologeti di parte, che Costantino, con certezza, non ricevette in alcun posto il battesimo, ne durante la sua vita e neppure in punto di morte.
Cav.d’Ufficio-Ufficiale-Dott.Pietro Vitale
SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO"


La mia questione tuttavia era un’altra (sempre legata a quel mio amico pretofilo che non concepisce che in Sardegna sia stato autorizzato un culto che non rispetta i “canoni” della chiesa):

kolipo ha scritto:

Costantino non è mai stato proclamato santo dalla Chiesa Cattolica ma, come tale, è venerato in oriente e in occidente. In Sardegna, e in particolare a Sedilo, questo culto è molto sentito, probabilmente residuo dell'invasione araba dell'isola.


sarrabus72 ha scritto:

…..Costantino è considerato santo dalla chiesa cristiana ortodossa ma non da quella cattolica, infatti non è riportato nel Martirologio Romano. Come santo è commemorato dalle Chiese Orientali e riportato nel Sinassario Costantinopolitano dove è celebrato il 21 maggio assieme alla madre sant'Elena, diversamente dal rito latino che la celebra il 18 agosto.


…..Come è possibile quindi che ci siano diverse chiese CATTOLICHE consacrate a questo "santo" e che i parroci DELLA CHIESA CATTOLICA assistano alle cerimonie e celebrino messa, per esempio, in occasione dell'ardia di Sedilo e di Pozzomaggiore?






Modificato da - Bobbore in data 30/04/2008 11:29:49

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BoBBoRe

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laier
Salottino
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Inserito il - 30/04/2008 : 11:44:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
una volta ho sentito la tesi di un vescovo (non ricordo chi...),diceva che siccome la fede di questi santi era radicata fortemente nella popolazione, non c'era nulla di male nel venerarli perchè attraverso questi santi si pregava Dio, si chiedeva la sua intercessione






  Firma di laier 

Tramonto a Porto Cauli - Masua

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babborcu
Salottino
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Inserito il - 30/04/2008 : 12:22:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per inquadrare bene la questione:Costantino per la chiesa è stato un affare!!! non dimentichiamoci il testamento, falso!!!, che per molto tempo ne fu la base giuridica per il" potere temporale"...quindi vi era tutto l'interesse per asserire battesimi ... e , per la chiesa d'oriete, per farlo santo...
su tutti questi santi antichissimi ( san giorgio, sant'antoni de su fogu...ecc, sono fiorite una serie di leggende , acquisite, a seconda delle epoche e del comodo, dalla chiesa... l'ultima cosa che dice laier mostra i salti mortali che si fanno per non scontentare la gente..

quanto all'ardia... non c'è solo quella di sedilo. o Pozzomaggiore ( recente ).. ma per es. quella di S, Palmerio a Ghilarza,e cercando nelle vecchie usanze si sa c'era in lomte feste( s. gavino a Porto torres, san mauruzio e S. giovanni a Ittiri, san basilio a sennori...) questo porta a dubitare del l'esclusivostretto legame con costantino e con la battaglia di ponte milvio....







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kolipo
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 30/04/2008 : 15:30:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kolipo Invia a kolipo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
dal quel che so durante le festività in onore del "santo" imperatore, la messa viene intitolata alla madre (s.Elena) e non a Costantino, perchè nn riconosciuto dalla chiesa cattolica!






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