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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/04/2008 : 21:27:16
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Apro questa discussione con una poesia(?), poi ne seguiranno altre, anche in Campidanese, naturalmente non scritte da me. Dato l'argomento, chiunque può intervenire e inserirne di sue. Tutti i commenti e le critiche sono ben accetti, a condizione che non si scada né nell'intolleranza nè nella volgarità. Saruddi a tutti Turritano
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Modificato da - Nuragica in Data 18/02/2009 21:17:11
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 07/04/2008 : 21:29:56
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Non la vedo...
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babi81
Salottino
Utente Master
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Inserito il - 07/04/2008 : 21:42:00
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Nemmeno io, mi sa che si è dimenticato di inserirla...
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Barbara |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 07/04/2008 : 21:46:21
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| Tutti i commenti e le critiche sono ben accetti, a condizione che non si scada né nell'intolleranza nè nella volgarità.
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Per il momento mi godo questa poesia...
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/04/2008 : 21:58:18
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Nessuna dimenticanza, vi volevo far stare un momentino col fiato sospeso Eccola:
L’Emigrante
Un vago languore pervade il mio cuore Come l’onda del mare che viene e che va Ma sempre ritorna Non la puoi più fermare
Il languore che viene quando si deve partire Controvoglia senza piacere E guardi e ascolti tutto avidamente Per fissarlo meglio, con più intensità Nel tuo cuore
Quando si sa che si deve lasciare La terra, la gente, gli affetti, Tutto ciò ch’è più caro Ma si deve andare lontano
Soltanto ricordi nella mente e nel cuore Puoi conservare I ricordi tuoi del paese, dei monti e del mare
Si sa che partendo si può non tornare Non rivedere mai più la terra natale Ma anche tornando Niente sarà come prima Né tu, né la gente o la terra che ami
Senti il cuore e la mente impregnati Di pianto Ma neanche una lacrima Una lacrima sola Ti cade dagli occhi per dare uno sfogo E alleviare il dolore Nel pianto.
Poi parti, e tutto ciò che era tuo Svanisce, in un lampo. Soltanto i ricordi, i ricordi più cari Rimangono, ma sempre più flebili e vaghi, E lontani.
Turritano
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bruce
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 07/04/2008 : 22:08:57
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Turritano a scritto.. L’Emigrante
Un vago languore pervade il mio cuore Come l’onda del mare che viene e che va Ma sempre ritorna Non la puoi più fermare
Il languore che viene quando si deve partire Controvoglia senza piacere E guardi e ascolti tutto avidamente Per fissarlo meglio, con più intensità Nel tuo cuore
Quando si sa che si deve lasciare La terra, la gente, gli affetti, Tutto ciò ch’è più caro Ma si deve andare lontano
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grande.... una sensazione che ho provato personalmente sulla mia pelle che non vorrrei ripetere...... grazie turry ciao brus .........
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The Boss
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 07/04/2008 : 22:33:18
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Bella e struggente...
Ora vi propongo questa, scritta da un amico e altrettanto toccante. La trovo splendida. Ditemi le vostre impressioni...
Ho mangiato pane da 100 forni, mi sono saziato di kisci el kebab in cappadocia, ho lavorato duramente in quelle terre, pensando a te,isola mia. Ho assaggiato tutti i couscous, ho bevuto tè alla menta e carcadè. ho lavorato duro in quei deserti, solo col sogno di casa mia. Isola mia,ti ho sognato milleottandue volte, ti ho amata come una amante, ma ero in lavoro negli states, a mangiare quegli orribili "pudding" pensando alla mia "panada e panadeddas". Ho currachato nei barrios argentini, avevo piu' amici io,a buenos aires, quartiere palermo,che un primo ministro.
Ho mangiato pane di 100 forni, ma il civraxiu e su carasau, sono rimasti nel mio d.na. Ho ballato cielito lindo e galopera, maria dolores e la malaguena, ho imparato perfino a parlar portoghese quando mì spedi la corporation a cercare oro nel cucuracaca. la mia faccia era di meticcio,il profilo di ebreo errante, sembravo piu' che un sardo,un greco di Santorino. Ho imparato il tango,il bolero,su ballu sardu é rimasto nei ammentos. Ho passeggiato anche a madrid,roba per pochi,ho perfino mangiato alla tour rose, ho visitato il moma di new york city. Ho installato tutte le luci di brooklyn e di manhattan, ho conosciuto sirio maccioni,il re dei re dei chef sardi.
Ma la mia isola era tutt'altra cosa. Dopo 10 anni,di lungo peregrinare,aver dedicato una preghiera al gesù di rio de janeiro, ho fatto spola a montreal per salutare alcuni amici,e voilà,sono sbarcato a golfo degli aranci. Ed ho viaggiato a finestrini chiusi,in attesa di assaporare tutti i gusti perduti con la mia lontananza.
Addio montevideo,addio ciudad del mexico, addio asuncion,addio alessandria d'egitto. Dalla mia sardegna,vi mando un abbraccio.
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Modificato da - asia in data 07/04/2008 22:34:46 |
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 07/04/2008 : 22:52:19
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| asia ha scritto:
Bella e struggente...
Ora vi propongo questa, scritta da un amico e altrettanto toccante. La trovo splendida. Ditemi le vostre impressioni...
Ho mangiato pane da 100 forni, mi sono saziato di kisci el kebab in cappadocia, ho lavorato duramente in quelle terre, pensando a te,isola mia. Ho assaggiato tutti i couscous, ho bevuto tè alla menta e carcadè. ho lavorato duro in quei deserti, solo col sogno di casa mia. ........ Addio montevideo,addio ciudad del mexico, addio asuncion,addio alessandria d'egitto. Dalla mia sardegna,vi mando un abbraccio.
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Sono sempre emozioni intense, malinconiche, struggenti, ma c'è una differenza sostanziale: quella del tuo amico, parla dell'esperienza dell'immigrato e, finalmente, del sospirato, agognato ritorno. La mia dell'emigrante che parte, col cuore gonfio di tristezza, quasi di sconforto, e non sa quale sarà il suo destino. Turritano
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annika
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Inserito il - 07/04/2008 : 23:02:55
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Asia ....non so' perche' ma leggendo la poesia che hai postato......(bella e intensa).....ho provato un Deja vu'...... forse conosco lo scrittore ???
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"I confini ? esistono eccome !!! " Nei miei viaggi ne' ho incontrati molti..e stanno tutti nella mente degli uomini. (Lizard) |
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ecovip
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Inserito il - 08/04/2008 : 01:07:51
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Isola adorata ti dico addio, ma con la forza dell’amore per un’altra terra lasciami andare per la mia strada mi aspettano colori, profumi, sorrisi mi attende il mondo ho paura del tuo silenzio che provoca solitudine non puoi ingabbiarmi nei retaggi che non mi appartengono non voglio sepolcro al gelo e al buio delle tue viscere
Questa poesia potrebbe essere fuori tema di prim'acchitto,in realtà è,secondo me naturalmente,la palese manifestazione di un amore/odio per la propria terra sinonimo di ribellione giovanile quando senti stretto il recinto isolano,la mancanza di un ponte,come fossi"agli arresti domiciliari". A questa poesia segue di sicuro quella dell'età matura,dell'ammenthu e de la marincunia....... Buonanotte a tutti
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piuttosto che nulla.....è meglio più-ttosto |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/04/2008 : 01:08:16
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| annika ha scritto:
Asia ....non so' perche' ma leggendo la poesia che hai postato......(bella e intensa).....ho provato un Deja vu'...... forse conosco lo scrittore ???
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Può essere... in realtà l'avevo già postata in passato. Forse l'hai letta allora, anche se era sfuggita a molti.
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 08/04/2008 : 01:10:49
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| ecovip ha scritto:
Isola adorata ti dico addio, ma con la forza dell’amore per un’altra terra lasciami andare per la mia strada mi aspettano colori, profumi, sorrisi mi attende il mondo ho paura del tuo silenzio che provoca solitudine non puoi ingabbiarmi nei retaggi che non mi appartengono non voglio sepolcro al gelo e al buio delle tue viscere
Questa poesia potrebbe essere fuori tema di prim'acchitto,in realtà è,secondo me naturalmente,la palese manifestazione di un amore/odio per la propria terra sinonimo di ribellione giovanile quando senti stretto il recinto isolano,la mancanza di un ponte,come fossi"agli arresti domiciliari". A questa poesia segue di sicuro quella dell'età matura,dell'ammenthu e de la marincunia....... Buonanotte a tutti
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No Eco... non è fuori tema. Tutt'altro. E ti dirò che fa riflettere. Bellissimo il passaggio:
| ho paura del tuo silenzio che provoca solitudine non puoi ingabbiarmi nei retaggi che non mi appartengono non voglio sepolcro al gelo e al buio delle tue viscere |
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Modificato da - asia in data 08/04/2008 01:11:13 |
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UtBlocc
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Inserito il - 08/04/2008 : 11:07:00
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Un pezzo di una poesia in sardo dedicata all'emigrante, è di Peppe Sotgiu e la trovo bellissima.
Totacanta sa zente creo ancora ch'abbannonadu at su nadiu lidu chirchende in su trabagliu onore e resa mancari tantos annos vivan fora inue ch'ana sos ossos finidu no che cheren passare sa ezzesa ca sa fiama in coro est sempre azzesa pro sa pobera bella terra insoro ue ana amigos cun sa parentella, frades e sorres, fizos, babbu e mama. Ca sempre azzesa in coro est sa fiama de sa pobera bella terra insoro ca sempre azzesa est sa fiama in coro pro sa pobera insoro terra bella, ue an amigos cun sa parentella sorres e frades, mama, babbu e fizos. Puru parte apaghende e sos disizos frutende ingegnu, mestieri e arte puru apaghende a sos disizos parte frutende mestieri, arte e ingegnu bastat a vivere in ateru regnu sa nostalgia lis distruet totu.
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Turritano
Utente Virtuoso
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Inserito il - 08/04/2008 : 15:04:14
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| ecovip ha scritto:
Isola adorata ti dico addio, ma con la forza dell’amore per un’altra terra ........ |
Certamente non è fuori tema, ma è molto lontana dal mio modo di vedere. Turritano
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Modificato da - Turritano in data 08/04/2008 15:05:07 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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euneada
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Inserito il - 10/04/2008 : 23:28:47
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... io ci provo ... il mio piccolo contributo .... e ....che vada come vada...
… e ti ritrovi seduto… con la testa tra le mani…. … lo sguardo perso nel vuoto …. … vedere tutto e allo stesso tempo niente…. … il cuore ricoperto di pietre ….. x non soffrire… …. devi andare avanti … percorrere quella strada tortuosa… … devi vivere …. quale è il prezzo da pagare ???? ….negli occhi della memoria… un sottile velo … … a nascondere il ricordo… l’amore… il profumo… … il respiro… l’odore della tua terra … il tuo sangue… … tutto il tuo passato … in quella valigia di cartone… … sbiadito… non ha colore la mia partenza… … non c’è gioia nel mio dover andare…. … non so quale sarà il mio destino… … non so cosa troverò lungo il percorso…. … non so … … so che non posso voltarmi indietro … ….le mie gambe potrebbero vacillare … …. ora devo andare… ...mi alzo lentamente….controvoglia.... … prendo quella valigia …. Dio quanto pesa la mia vita.. … ora vado… ora vado…
Euneada
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 10/04/2008 : 23:31:33
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| euneada ha scritto:
... io ci provo ... il mio piccolo contributo .... e ....che vada come vada...
… e ti ritrovi seduto… con la testa tra le mani…. … lo sguardo perso nel vuoto …. … vedere tutto e allo stesso tempo niente…. … il cuore ricoperto di pietre ….. x non soffrire… …. devi andare avanti … percorrere quella strada tortuosa… … devi vivere …. quale è il prezzo da pagare ???? ….negli occhi della memoria… un sottile velo … … a nascondere il ricordo… l’amore… il profumo… … il respiro… l’odore della tua terra … il tuo sangue… … tutto il tuo passato … in quella valigia di cartone… … sbiadito… non ha colore la mia partenza… … non c’è gioia nel mio dover andare…. … non so quale sarà il mio destino… … non so cosa troverò lungo il percorso…. … non so … … so che non posso voltarmi indietro … ….le mie gambe potrebbero vacillare … …. ora devo andare… ...mi alzo lentamente….controvoglia.... … prendo quella valigia …. Dio quanto pesa la mia vita.. … ora vado… ora vado…
Euneada
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BRAVISSIMAAA!
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