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kolipo
Salottino
Utente Attivo
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 Inserito il - 01/04/2008 : 22:51:17
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La tavola n.9 disegnata da Dalsani nel 1878 (raccolta "IL BUONUMORE"), illustra il costume giornaliero maschile di Pauli-Pirri, nn diverso dall'abbigliamento comune ai giovani campidanesi.
[URL=http://imageshack.us] [/URL]
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Andros
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/04/2008 : 06:46:02
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Si ricordo di averlo visto all'interno della collezione Luzzietti donata all'Università di Cagliari...e ricordo di aver visto un gruppo folk di Pirri, tempo fa, con un copricapo del genere.... Secondo te è ammissibile che un gruppo folk, il quale secondo me è un vero e proprio "vettore di cultura", si basi per rappresentare l'abito del proprio paese solo su una immagine...oppure ci sono altri disegni del genere che giustificano l'uso di questo tipo di copricapo, permettimelo... singolare.
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| Andrea L. |
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sardosempre
Utente Attivo
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Inserito il - 02/04/2008 : 09:47:39
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| Andros ha scritto:
Si ricordo di averlo visto all'interno della collezione Luzzietti donata all'Università di Cagliari...e ricordo di aver visto un gruppo folk di Pirri, tempo fa, con un copricapo del genere.... Secondo te è ammissibile che un gruppo folk, il quale secondo me è un vero e proprio "vettore di cultura", si basi per rappresentare l'abito del proprio paese solo su una immagine...oppure ci sono altri disegni del genere che giustificano l'uso di questo tipo di copricapo, permettimelo... singolare.
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non credere sia cosi poi singolare....questo curioso copricapo nn e`altro che una berritta nn arrotolata ne sciolta, ma schiacciata...questo modo di portare la berritta era comune a molti centri del campidano di cagliari
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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso
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Inserito il - 02/04/2008 : 15:26:06
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I consigli del forum aiutano e come.!!! . c'è da farne tesoro.. la strada tracciata, amio parere, è quella giusta.... credo che si sia capito che anche a Puli Pirri vi era una varietà di fogge, comuni al circondario ( il campidano di cagliari, per la facilità di contatti fra i paesi, permetteva scambi di ide e mode velocissimi) tutto sta a capire quali in questa comune " moda " erano i tratti distintivi di Pauli...e capire qulal i di questi tratti distintivi fossero la " moda"di pauli e non scelte particolari di singole persone..
ero convinto che la gonna di broccato,,, che ho visto oltre che verde, a fondo azzurro ed anche viola scuro, fosse comune anche a Quartu....
vadellinu ( diminutivo) potrebbe derivare dal medioevale guarnello... e generalmente in sardegna ( nuoro, ollolai, ecc.) indica una gonna di grande valore che stava sopra le altre.. anche più corta.. da quì forse il diminutivo...
velada... nome ,erroneamente associato al velo era il nome ,di una giacchetta settecentesca... usata particolarmente a venezia... se ricostruite questo costume ricco, per carità , adottate un tulle ricamato e non quei pizzi meccanici orrendi che si vedono...e non trasformate l'abito in una vetrina ambulante di gioielli. improbabili e catenelle varie.. quelli che la tradizione prevedeva sono giusti... e bastano e avanzano
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Nellina
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 02/04/2008 : 15:46:50
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ah quindi non è vero che utilizzavano tutto l'oro ke mettono?
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kolipo
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:10:51
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certo che utilizzavano l'oro che avevano! Si trattava di uno status simbol che rappresentava la richezza di famiglia!
Strettamente collegati all'abbigliamento erano i gioielli, IS PRENDAS, e così, accanto alle confezioni dei capi di vestiario era fiorente una specializzata attività artigianale riguardante i gioielli che corredavano i costumi.
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Nellina
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:16:04
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Capito... ke bello questo costume mi affascina!
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kolipo
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:17:36
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Per quanto riguarda SU VELU, ormai sono poche le persone che lo ricamano!
I veli sono caratterizzati dall'impiego di tessuti trasparenti come l'organza, la garza o il tulle meccanico di cotone, lino o seta, a maglia per lo più esagonale. E' plausibile che i primi esemplari fossero già diffusi sul finire del 700, presso i ceti abbienti e che poi siano passati all'abito popolare con sempre maggiore frequenza tra l'800 e il 900, con la crescente disponibilità sul mercato del tulle meccanico di cotone.
Comunque a Monserrato il velo viene usato per su Fordallinu no per s'abordau (come invece in alcuni centri).
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kolipo
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:24:24
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[URL=http://imageshack.us] [/
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Nellina
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:27:02
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Davvero meraviglioso... non ho parole!!!
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:28:44
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Nelle sfilate , a volte, Nelli' , ( quanto mi piace il tuo nome!! mi ricorda una vecchia amica.) si vedono delle vere e proprie caricature... qualcuno è arrivato a comprare un tot di catene dorate ( chili) e a portarle... altri mettono cose si d'oro, ma non pertinenti... medaglie da battesilo uno a erre, bracciali cuciti,,, medagliette anni cinaquanta con sant'antonio.. ecc. per fortuna quest'abitudine è molto diminuita...
negli abiti pannus arrubius e fardellinu ,che dovevano manifestare la ricchezza delle proprietarie e delle famiglie, si portava un corredo composto principalmente da. orecchini ( a mora, a paletta, o a galletto)
pendente da collo ( lasu) bottoni gemelli da collo o/e da polso per la camicia...o, in alternativa nei manicotti ( manghittus) alcune spille ( su girasoli, su piccioni) siqa sulla camicia che sul velo, alcuni giri di collane a vaghi infilati ( cannaccas) catenelle d'oro del tipo giunchigliu e ghettau e talora spille e pendenti particolari, semindustriali, presenti gia nel primo novecento,,, spesso anche il portachiavi d'argento e la catena nuziale( cadena de anca) numerosi anelli ( fra cui le fedi " selargine" e gli anelli detti a buccia) non bastano????
è bruttissimo vedere questi bellissimi ori affincati o, peggio, sostituiti da chincaglierie.. sinceramente preferisco vedere la camicia e il fazzoletto copriseno " nudi"
Problema comune a tanti costumi esibiti nelle sfilate...
I tuoi cimeli sono belli e importanti... hai il dovere di conservarli al meglio: non cadere nella trappola dei restauri facili... nessuno li può far ritornare nuovi, ma occorre impedirne eccessivi peggioramenti. conservali distesi,, senza pesi sopra e senza eccessive pieghe... avvolgili in teli di cotone non acido ben sciaquati.. o in carta velina bianca, non acida... no a fodere di cellofan che fanno umidità e funghi; imbottisci leggermente le maniche con carta velina simile... non riparare lesioni con adesivi.. non smacchiare.. non portare in lavanderia.. tienili lontani dalla luce, dalla polvere, dall'umidità e da eccessive temperature... attenta alle tarme ( che attaccano lana e seta) ed ai pesci d'argento, che mangiano cotone e lino.
li terrai lontani mettendo vicino foglie d'alloro e rami di lavanda e sigari toscani spezzati...se non sopporti il puzzo della naftalina, ( indispensabile se i tessuti sono contaminati) , è un incubo lo
so,,, con cose che posseggo ,io passo parte del mio tempo libero nella prevenzione ... cari saluti
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kolipo
Salottino
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:30:55
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per quanto riguarda i gioielli una particolarità di Monserrato è SA CANNACCA A NOXEDDAS.
Cioè una collana a noci, che prende il nome dalla forma degli elementi che la compongono (A SCROSC'E NOXEDDA),a guscio di nocciola, unita da un nastro, in genere rosso!
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kolipo
Salottino
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:34:32
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Babborcu hai ragione! Si vedono cose assurde nelle sfilate , io mi riferivo a l'oro tradizionale! Chi mette altro, forse nn ha capito ciò che indossa! Cmq anche nel tradizionale il troppo stroppia!
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Nellina
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Inserito il - 02/04/2008 : 16:54:43
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Si si! voi non avete idea delle cose ke si vedono qui nel Sulcis... io non faccio nomi di gruppi..ma se cercate qualke immagine ve ne rendete conto subito! Qui il costume non era ricco, gli unici gioielli ke si usavano erano is arreccarasa (orecchini spesso con l'uva rappresentata), la Gioia posta sul collo in un vellutino nero e la Spilla, ke aiutava a tenere chiuso il fazzoletto che coprina il seno. Poi va be le fedi e gli anelli.
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kolipo
Salottino
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Inserito il - 02/04/2008 : 17:04:17
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a Monserrato oltre a sa cannacca a noxeddas, veniva utilizzato, ovviamente dai ceti abbienti, SU LASU, S'ARRECADAS A PALIA, S'AGULL'E CONCA, IS ANNEDUS, i cammei e gli amuleti, oltre che i ROSARI.
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