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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 26/02/2008 : 13:43:39
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[quote]Odisseo ha scritto:
Cara Miss Diamante, la situazione qui non è buona.
Leggendo questa Tua, io e mia moglie siamo rimasti senza parole. Esiste una sparuta pattuglia "dei coraggiosi", che mollano tutto per inseguire il cuore ed un sogno, ma.... Non conosciamo bene i Tuoi progetti e la Tua situazione, ma ...forza e coraggio! Un tempo si diceva "a primavera verrà il bello" e noi Ti auguriamo, di cuore, che tutto vada per il meglio.
Invece io guardo mia moglie un anno dopo e sto male... la vedo così amareggiata, anche perché purtroppo tutti gli "amici" che avevamo qui, finché eravamo a Milano, sono SPARITI. Ma che? Hanno paura che chiediamo lavoro a loro?? ("un accozzo", magari) Che tristezza vederla così triste...e che rabbbia!!
Sì, noi siamo tra quelli che "sono tornati" (eufemismo) e che per un anno hanno tirato avanti grazie alla campagna. Ci siamo dati da fare, ma qui le uniche risposte sono il silenzio o il non concludere nulla. Per il resto, qui lavoro se ne trova, certo: se lavori gratis. E così non può durare.
Fino all'ultimo momento combatteremo ma, come ricordi Tu, le "delusioni d'amore" sono dure da dimenticare...e comprendo i Sardi che ho conosciuto fuori, che non tornerebbero qui "nemmeno da pensionati". Allora mi stupivano, adesso meno, perché l'amore deluso fa presto a mutarsi in odio.
Purtroppo il problema è che c'è poco che funziona. Conosco sempre più gente splendida qui ma, purtroppo, tutti questi splendidi ragazzi sono nella morsa della disoccupazione più nera. E gli anni passano senza "crescere".
Qui purtroppo comandano le persone sbagliate: non è incentivando lo spopolamento che si crea un mercato e si attirano investimenti e risorse. Non è così che l'economia può girare. Non servono a niente i sussidi a pioggia, anzi sì che servono, ma solo "a loro". Povera Sardegna. E poveri Sardi.
Magari chi lo sa, ci incroceremo sul mare, Tu che torni per costruire la tua vita nuova in Sardegna, e noi che ce ne riandiamo, stavolta (credo) per sempre. O...forse...no.
Perdonate questo sfogo.
Odisseo, toccante il tuo racconto. Prima di spostarvi avevate delle aspettative? Oppure site partiti in cerca di fortuna come vi è successo quando siete andati a Milano? Sono certa di tornare a vivere in Sardegna, se riesco ad avere un trasferimento bene, altrimenti sarà per quando andrò in pensione. Sono certa che non mi annoierò, amici ne ho tanti, ma non vado per le amicizie, io voglio vivere in Sardegna, non mi interessano i cinema, i bei negozi, i teatri..io voglio...ho bisogno di respirare la sua aria. Ti sei mai chiesto come vive chi ci abita? Non andranno in via Montenapoleone...ma sono sereni e si accontentano. Odisseo io invece mi auguro di non poterci mai incrociare durante la traversata, io spero di conoscere te e tua moglie e farci due risate che ne dici? Questo è l'augurio, che significa: che il vostro desiderio si è avverato. Un abbraccio a tua moglie.
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 26/02/2008 : 15:55:53
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| sardosempre ha scritto:
asia come sai gia io vedo la sardegna come una madre....di madri ce ne sono di diverso tipo.... ci sono quelle che sono permissive e ti accontentano in tutto ma ci sono anche quelle che ti danno il necessario e che una volta grande ti dicono: e`ora di camminare su tuoi passi...secondo me la sardegna, almeno nel mio caso, rispecchia piu il secondo tipo di madre...ma cio nn vuol dire che ti vuole meno bene rispetto alle altre...ti ha insegnato molte cose, belle o brutte che siano, ma che un giorno ti aiutano a capire molto della vita...ti ha fatto capire cosa sia la generosita´, l'ospitalita´...ti ha fatto vedere anche il tuo vicino di casa che nn arriva a fine mese, ti ha fatto capire che dietro ad una lattuga comprata al supermercato c'e`la fatica di tuo cugino che ogni giorno si alza alle 6 del mattino e lavora per poche lire; il tuo zio che anche il giorno di natale deve mungere le pecore perche e`una cosa che va fatta ogni giorno. cè`gente che di tutte queste cose, belle o brutte che siano, preferiscono dimenticarsi e voltare le spalle....altre farne tesoro. io ho preferito la seconda.
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La tua passione è vibrante e la apprezzo tanto, perchè gronda consapevolezza e amore. Ritengo però che sia diverso lo stato d'animo di chi è stato costretto ad abbandonare la sua terra rispetto a quello di chi ha scelto di partire perchè la Sardegna non gli bastava più.
Forse, lungo questo crinale, si giustificano certe differenze.
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zagor
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 27/02/2008 : 13:34:04
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| atlantis ha scritto:
.......La Sardegna non delude, mai. Sono gli esseri umani.... e i loro rapporti a frantumare i sogni...
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...nel mentre.. quoto Atlantis....
....poi dico.....
Si può sapere cosa volete dalla Sardegna??…o meglio si può sapere cosa non vi ha dato la Sardegna..che potendovi dare non vi ha dato???…..o meglio ancora quando mai vi ha lasciato intendere che prima o poi sareste entrati in possesso di un qualcosa…che poi non vi ha mai dato..negandovelo…??…..
Qui..si naviga.. e se vogliamo si fa anche un po’ di confusione..intorno al confine..labile… tra due concetti fondamentali..che a prima vista potrebbero anche sembrare identici..ma di fatto non lo sono…..
L’attesa e l’aspettativa……
Sembrano sinonimi….ma in realtà non lo sono…
L’aspettativa in sé è qualcosa di più complesso….è una forma di attesa sì..ma è quell’attesa che si genera ..allorché qualcuno o anche qualcosa.. in modo implicito o esplicito ci ha lasciato intendere che..in un prossimo futuro non tanto in la....noi entreremo in possesso di qualcosa che è legittimo desiderare e che è giusto acquisire.. E quel qualcuno..furbescamente…ci lascia anche intendere che quel qualcosa ci spetta di diritto….e non per chissà quale ragione..ma talvolta semplicemente perché altri già la possiedono….
Infatti la stragrande maggioranza delle volte..l’aspettativa si crea quando qualcuno ci “suggerisce”..che presto potremmo ottenere un bene..sia che esso fosse realmente da noi desiderato..sia che il desiderio sia stato indotto in noi dall’iniziativa di un altro….
Solo che quest’ultimo non è vero che ce lo promette..se lo facesse..non sarebbe un aspettativa….ma una semplice attesa di qualche cosa ritenuta certa….
Mi chiedo e chiedo….soprattutto a coloro che hanno avuto verso la Sardegna parole di “rancore”… Davvero la Sardegna ha fatto questo a voi??….davvero vi ha suggerito che avreste ottenuto qualcosa..qui in Sardegna…magari semplicemente perché sardi??..che in capo a tutti voi (noi) sono sorti dei diritti relativamente a un qualcosa..e sono diritti che la Sardegna.. almeno ai sardi.. deve obbligatoriamente garantire??…davvero vi ha lasciato intendere o peggio ancora vi ha promesso qualcosa…in un tempo relativamente breve??…..
Io non credo…credo invece che queste aspettative siano state indotte da altri….o da altri aspetti….
No!!…La Sardegna in se non vi ha fatto tutto questo….sono altri i fattori che vi fanno e ci fanno sentire in un certo modo…che ci fanno vivere in un modo invece che in un altro…protesi verso una direzione…che forse neppure c’interessa particolarmente….ma che se non raggiungiamo ci frustra….ci fa sentire inutili..falliti e inferiori..….ci rende inquieti e impazienti….
…portandoci infine…addirittura... a diventare “acrimoniosi” ….nei confronti di una terra che.. di tutto ciò.. non ha alcuna colpa….
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pastorella
Salottino
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/02/2008 : 14:19:10
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Le tue parole, Zagor, mi fanno riflettere….e non posso che darti ragione. Di più……mi portano a pensare: noi “disterrati” siamo sempre a “pretendere” coccole e carezze dalla nostra terra…ma in cambio cosa diamo? Cosa facciamo per salvaguardarla? Dove siamo quando c’è da protestare per lo scarico della spazzatura? E quando c’è da fermare le gru che martoriano una terra “sacra” per costruire ecomostri? E quando c’è da urlare rabbia per le ingiustizie contro la povera gente? Te lo dico io dove siamo…..siamo seduti sulle nostre poltrone “nordiche”….a goderci lo stipendio sicuro di un lavoro a tempo indeterminato che…tutto sommato…ci fa così comodo. Io ho deciso da tempo di non pretendere più niente dalla mia terra…..visto che non sono in grado di ricambiarla. Anzi no…una cosa la pretendo….. una sdraio e un ombrellone alle Palmette…per l’agosto prossimo.
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 27/02/2008 : 15:11:34
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| pastorella ha scritto:
Le tue parole, Zagor, mi fanno riflettere….e non posso che darti ragione. Di più……mi portano a pensare: noi “disterrati” siamo sempre a “pretendere” coccole e carezze dalla nostra terra…ma in cambio cosa diamo? Cosa facciamo per salvaguardarla? Dove siamo quando c’è da protestare per lo scarico della spazzatura? E quando c’è da fermare le gru che martoriano una terra “sacra” per costruire ecomostri? E quando c’è da urlare rabbia per le ingiustizie contro la povera gente? Te lo dico io dove siamo…..siamo seduti sulle nostre poltrone “nordiche”….a goderci lo stipendio sicuro di un lavoro a tempo indeterminato che…tutto sommato…ci fa così comodo. Io ho deciso da tempo di non pretendere più niente dalla mia terra…..visto che non sono in grado di ricambiarla. Anzi no…una cosa la pretendo….. una sdraio e un ombrellone alle Palmette…per l’agosto prossimo.
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Beata te ce sei seduta in una comoda poltrona nordica.
Peccato che non tutti gli emigrati abbiano avuto la stessa sorte.
Di questi la Sardegna non si interessa molto.
non so se hai idea di quante persone malate ,senza lavoro e discriminati vivono nelle amare braccia dell'emigrazione.
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Modificato da - cedro del Libano in data 27/02/2008 15:12:30 |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 27/02/2008 : 15:55:02
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In effetti, tenendo conto dell'insoddisfazione, della frustrazione e dell'umiliazione di tanti trentenni sardi costretti a lavorare in disterru per un pugno di dollari in questi ultimi anni, il discorso di Pastorella potrebbe sembrare fuori da ogni logica. In realtà lei probabilmente si riferisce ad un'emigrazione più remota, a quella che veramente garantiva obiettivi e appagava aspettative.
Per Zagor. A proposito di attese e aspettative.
Nessuno si può più permettere attese. Le aspettative poi non sono necessariamente indotte... anche perchè ci ritroviamo a parlare di minimi sindacali di speranza.
Lasciano l'isola, solitamente, non avventurieri o aspiranti magnati, ma laureati disperati che, a fronte di sacrifici ed impegno profusi, si trovano inghiottiti dal vortice del precariato, dei contrattini a termine, dei 600 euro per cominciare. La sopravvivenza, la dignità, un lavoro vero e la speranza di un domani sono forse bisogni indotti?
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maria cleofe
Salottino
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/02/2008 : 17:07:06
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| asia ha scritto:
In effetti, tenendo conto dell'insoddisfazione, della frustrazione e dell'umiliazione di tanti trentenni sardi costretti a lavorare in disterru per un pugno di dollari in questi ultimi anni, il discorso di Pastorella potrebbe sembrare fuori da ogni logica. In realtà lei probabilmente si riferisce ad un'emigrazione più remota, a quella che veramente garantiva obiettivi e appagava aspettative.
Per Zagor. A proposito di attese e aspettative.
Nessuno si può più permettere attese. Le aspettative poi non sono necessariamente indotte... anche perchè ci ritroviamo a parlare di minimi sindacali di speranza.
Lasciano l'isola, solitamente, non avventurieri o aspiranti magnati, ma laureati disperati che, a fronte di sacrifici ed impegno profusi, si trovano inghiottiti dal vortice del precariato, dei contrattini a termine, dei 600 euro per cominciare. La sopravvivenza, la dignità, un lavoro vero e la speranza di un domani sono forse bisogni indotti? |
Forse pensa Signora Asia che per i ragazzi nati e cresciuti al nord sia diverso? Viviamo la stessa situazione dei ragazzi sardi costretti ad emigrare e a nostra volta emigriamo all'estero. Momento brutto per tutti. Chi come Pastorella può vantarsi di un lavoro a tempo indeterminato devo solo accendere ceri a tutti i santi.
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 27/02/2008 : 17:16:52
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No, Maria Cleofe, so bene che la tragedia è spalmata su tutta la penisola. Ma per ora non si vedono legioni di neo-laureati del nord approdare in Sardegna in cerca di lavoro.
Forse è solo questa la piccola differenza.
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ziama
Salottino
Utente Maestro
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Inserito il - 27/02/2008 : 17:20:01
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Ovviamente io parlo dal mio punto di vista... Non sono "emigrata" per necessita, ma per scelta....(a parte il fatto che non mi considero neppure "emigrata", ma bensi "residente e cittadina" in un altro paese). Io non ho mai odiato la Sardegna, la Sardegna non mi ha mai fatto male ma mi ha semplicemente messo davanti ad una scelta: O resti qui e mangi di questa minestra o vai da un'altra parte e vedi cosa riesci a fare. L'amore per la Sardegna non e' mai diminuito, ma amare qualcuno non significa saperne soltanto apprezzare i pregi ma anche riconoscerne i difetti. Non ho il prosciutto sugli occhi (a me piace piu mangiarlo, soprattutto se quello buono buono di cinghiale!!!) e mi rendo conto, soprattutto vivendo al di fuori e potendo osservare con piu distacco, di quali siano le problematiche sarde. Non 'vivendole' piu quotidianamente e' anche vero che posso non rendermi conto di quanto sia difficile (o facile - a seconda dei punti di vista!) vivere in Sardegna, ma a mio parere ognuno e' responsabile delle proprie scelte. Nel momento in cui viviamo le nostre scelte come delle "costrizioni", quello e' proprio il momento in cui inizieremo ad rimpiangere la nostra terra oppure cominceremo ad odiarla! Sapeste quant'e' bella la Sardegna vissuta qualche settimana all'anno! Me la godo 24 ore su 24 per tutto il tempo che sto la! E poi vado via, prima che arrivi la mezzanotte e la carrozza si trasformi di nuovo in zucca!!!!!!!
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Modificato da - ziama in data 27/02/2008 17:22:31 |
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Santa Mariedda - Senorbi
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna
Siamo sardi Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. Grazia Deledda. |
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 27/02/2008 : 17:22:21
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Ecco espresso molto chiaramente anche il mio pensiero
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| Firma di cedro del Libano |
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«Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.» (Ghandi)
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maria cleofe
Salottino
Nuovo Utente
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Inserito il - 27/02/2008 : 17:28:58
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| asia ha scritto:
No, Maria Cleofe, so bene che la tragedia è spalmata su tutta la penisola. Ma per ora non si vedono legioni di neo-laureati del nord approdare in Sardegna in cerca di lavoro.
Forse è solo questa la piccola differenza.
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E' solo questione di tempo e anche qui sarà nella stessa condizione della Sardegna. E' terribile però partire solo con una speranza e non la certezza di un lavoro. Mi immedesimo in chi lo fa e sento un dolore lancinante. Chi permette questo dovrebbe vergognarsi, ma sappiamo bene che loro non hanno il problema di cosa mangiare a pranzo e cena.
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rosmery
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Inserito il - 27/02/2008 : 17:47:49
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Complimenti vivissimi ,io sto qui,e leggo tutti i vostri post.....ma mi sembra di non parlare più con i sardi,mi sembrate più quei tipici milanesi con la puzzetta sotto al naso.......non tutti però solo alcuni.......
C'è ad esempio il tipico sardo andato lontano a cercar fortuna,e quando l'ha trovato,viene in Sardegna,e ci prende a noi che siamo rimasti come dei falliti,come della soliti capre.......Zagor forse un pochino ha ragione,ma dò ragione anche a chi vede la Sardegna con grande malinconia ,e non con critiche o pretese......
NOI SIAMO QUI ABBIAMO FATTO IL GRANDE SACRIFICIO DI RIMANERE;NON VI CRITICHIIAMO;NON VI CHIEDIAMO NIENTE,E VOI INVECE PERCHè ODIATE LA NOSTRA SARDEGNA;LA........................VOSTRA SARDEGNA!!!!!! SIETE VOI CHE AVETE DECISO DI ANDARE.........................
Per chi ha spavoneggiato il suo lusso,dico solo la testimonianza di un amico,professionista dnel suo mestiere,il meglio nel suo campo.....é 3 mesi senza che gli diano lo stipendio....QUESTA NON è Sardegna,e semplicemente Gente disonesta............
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ziama
Salottino
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Inserito il - 27/02/2008 : 18:07:41
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Rosmery, calma e sangue freddo! Nessuno ha criticato i sardi!!! E in quanto a "pavoneggiarsi" come dici tu......beh...mi auguro che non ti stessi riferendo al mio discorso sugli stipendi.....(anche se credo proprio che ti stessi riferendo a me, ma hai avuto il coraggio di puntare il dito senza peraltro avere il coraggio di fare direttamente il mio nome!). E mi scuso in anticipo con quelli che potrebbero avere pensato che mi stavo "dando delle arie".... Lungi da me dal pensare una cosa del genere. Il mio intento era quello di paragonare due stili di vita completamente diversi, anche perche ti posso assicurare che nessuno da niente per niente....e tutto quello che ho, me lo devo lavorare ogni giorno con le mie manine ...e per ogni giorno intendo OGNI giorno, sette giorni su sette. Non sono obbligata a farlo, ma se mi voglio permettere il lusso di certe cose, mi rimbocco le maniche e lavoro. Non aspetto che mi piova la manna dal cielo. Volevo anche paragonare il costo della vita.....perche' e' assurdo secondo me che in un paese (Italia) dove gli stipendi sono un quarto di quello che sono qui (USA) , il costo della vita sia lo stesso se non piu alto! Tu parli di sacrificio di rimanere...perche pensi che invece chi sia andato via sacrifici non ne abbia fatto? O pensi che tutto quanto gli sia stato servito su un vassoio d'argento? Hai mai provato a vivere lontano dagli affetti, ad uscire dalla quotidianita' delle cose che ti danno comunque delle certezze? Non fare un discorso semplicistico. Ci vuole coraggio ad andare via, come spesso ci vuole coraggio a rimanere. Tutto dipende da cosa si vuole dalla vita. Ma nessuno vi ha dato dei falliti, o vi ha chiamato capre...... Non mettere in bocca parole che nessuno ha mai detto, anche perche sono convinta che tanti di noi hanno ancora le loro famiglie in Sardegna. Sarebbe come darsi la zappa sui piedi. Ti consiglierei di prestare attenzione a cio' che abbiamo scritto, senza leggere troppo tra le righe e senza arrivare a conclusioni affrettate e a giudizi sbagliati.
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Modificato da - ziama in data 27/02/2008 18:16:46 |
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Santa Mariedda - Senorbi
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sarrabus72
Salottino
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Inserito il - 27/02/2008 : 18:09:14
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Quoto MG in tutto .... e aggiungo se fossimo rimasti tutti nella stessa barca ... a quest´ora sarebbe anche peggio ... senza contare quanta gente sta fuori a fare "sacrifici" per aiutare la famiglia in Sardegna e senza contare che molti soldini che ci guadagnamo faccendo un sacco di lavoro lo spendiamo sempre in Sardegna.
Anche se la situazione sta cambiando e sta diventando dappertutto cosi .... non si é piú sicuri da nessuna parte !
Anche fuori dalla Sardegna e perfino qui in Germania ogni posto non é piú sicuro ... nei paesini si vive lo stesso disaggio che il tutto il resto d´Europa, nelle Cittá c´e un pó piú di movimento ... ma lo stesso é sempre battaglia ... specialmente da quando si mira al ribasso ... ogni nuovo adetto é un risparmio .... prende decisamente una paga inferiore a quello che c´era prima e non potra durare molti anni se no verebbe a costare troppo e cosi via a ruota. Poi da quando si é aperta la frontiera verso Est .... molto lavoro é stato mandato oltre perché hanno ancora costi bassi.
Avete sentito Siemens e BMW ? Licenziamenti non stop ....
Dunque il problema della Sardegna sta diventando comune un pó dappertutto ...
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Modificato da - sarrabus72 in data 27/02/2008 18:13:49 |
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Valle di Oddoene
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ziama
Salottino
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Inserito il - 27/02/2008 : 18:30:27
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| zagor ha scritto:
[……
L’aspettativa in sé è qualcosa di più complesso….è una forma di attesa sì..ma è quell’attesa che si genera ..allorché qualcuno o anche qualcosa.. in modo implicito o esplicito ci ha lasciato intendere che..in un prossimo futuro non tanto in la....noi entreremo in possesso di qualcosa che è legittimo desiderare e che è giusto acquisire.. E quel qualcuno..furbescamente…ci lascia anche intendere che quel qualcosa ci spetta di diritto….e non per chissà quale ragione..ma talvolta semplicemente perché altri già la possiedono….
Infatti la stragrande maggioranza delle volte..l’aspettativa si crea quando qualcuno ci “suggerisce”..che presto potremmo ottenere un bene..sia che esso fosse realmente da noi desiderato..sia che il desiderio sia stato indotto in noi dall’iniziativa di un altro…. |
Ma non lo dice la costituzione italiana che "L'Italia e' una repubblica fondata sul lavoro"? Questo lascia presuporre che OGNI cittadino abbia diritto ad un lavoro e pertanto ha L'ASPETTATIVA che questo suo diritto venga rispettato. Non c'e' niente di implicito in questo, ci spetta si di diritto e si il fatto che un altro lavori, mi INDUCE AL DESIDERIO di avere un lavoro anche io (PAGATO possibibilmente e possibilmente PAGATO GIUSTAMENTE - o sto chiedendo troppo??)
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Santa Mariedda - Senorbi
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