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lucio
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 16/02/2008 : 12:43:37
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Questo errore, come altri, è un chiaro esempio di come spesso i cosidetti operatori ambientali ( Natura, Archeologia, Urbanistica ecc.)partono per la tangente senza costruire una vera sinergia tra gli esperti dei vari campi, e con conseguenze spesso ben più gravi di sbagliare un termine geologico...
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L. |
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 16/02/2008 : 13:20:55
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| rosmery ha scritto:
Ciao Lucio,in tutti i siti di Fordongianus,parlano di trachite pregiata di diversi colori......le cave estraggono e lavorano la trachite. Infatti dal 1990 ogni estate,tra luglio e Agosto vi è un'importante concorso di scultura dove si incontrano i migliori artisti di Sardegna e anche da svariate parti del mondo,è scolpiscono la TRACHITE.....
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Verissimo. l'estate scorsa ho visto gli ultimi capolavori che son stati eseguiti in gara.. uno scultore giapponese mi ha lasciata sbalordita per la sua creativita', bellissimo anche un nudo scolpito da una donna.
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Chiesa San Mauro - Monte Corona
Gesico (Ca)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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rosmery
Utente Attivo
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Inserito il - 16/02/2008 : 14:51:57
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E si hai proprio ragione Lucio,ma che differenza c'è allora tra le due tipologie di pietre.....????
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 16/02/2008 : 15:13:59
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Forse le differenze sono minime,appartengono alla stessa famiglia e allora per comodita' di chi non é del mestiere preferisce usare un termine piuttosto che l'altro perché piu' comune ,piu' familiare alle persone comuni. La cosa sarebbe preoccupante se lo si usasse in trattati scientifici
Naturalmente aspetto sempre il famoso geologo.
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Guevina
Nuovo Utente
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Inserito il - 16/02/2008 : 15:27:37
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Lo stesso fenomeno non si trova anche nei pressi di Villacidro, a S'acqua cotta? R.
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 16/02/2008 : 16:01:05
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Si è vero ,pero da tanto tempo è stata privatizzata e ci fanno l'acqua Shandalia.
Prima era bello c'erano dei fossi molto profodi ricoperti da una capanna e la gente si immergeva per curarsi i reamatusmi.
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Modificato da - cedro del Libano in data 16/02/2008 16:01:42 |
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francesco7
Utente Medio
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Inserito il - 18/02/2008 : 10:23:04
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Ciao a tutti. Non sono un geologo, ma posso provare a spiegare il fenomeno delle sorgenti termali. Sappiamo tutti che la nostra Terra è una sfera, con un diametro di oltre 13.000 km. Le frequenti eruzioni vulcaniche ( quando fuoriesce lava incandescente ), ci dimostrano che nel cuore della Terra ci sono rocce allo stato fuso, a causa della temperatura molto elevata ( vicino al centro della Terra si possono superare i 4.000 gradi !). Infatti, man mano che si scende in profondità, la temperatura delle rocce aumenta, in media, di 30 °C per ogni km. Per 10 km, sono già 300 gradi. Questo in media. Ma vi sono zone dove la temperatura aumenta più rapidamente, e può succedere che già a un km di profondità, si può arrivare ad avere 100÷200 gradi. Se le rocce sono fratturate, l’acqua piovana può incanalarsi nelle fessure ( l’acqua va sempre verso il basso, per gravità ), e scendere fino a raggiungere le rocce calde : si riscalda, per contatto, può arrivare a bollire e a trasformarsi in vapore ( conoscete tutti i geyser ). Qualche volta risale in superficie sotto forma di sorgenti di acqua calda, la cui temperatura dipende dal percorso effettuato. Qualche volta le acque si arricchiscono di sali minerali ( per esempio acque solfuree, oppure salso-bromo-iodiche, ecc.) e possono “curare” alcune malattie. L’Italia è piena ( centinaia o migliaia ) di sorgenti termali. Anche in Sardegna ce ne sono alcune ( Valledoria, Benetutti, Sardara, Fordongianus, ecc.). A Fordongianus, la romana Forum Traiani, c’erano le terme romane, di cui si vedono ancora le imponenti rovine. Oggi si può sfruttare il calore delle rocce sotterranee, facendo una trivellazione molto profonda, e immettendo acqua fredda nel foro : dal fondo, con un tubo, si può prelevare acqua calda, per il riscaldamento di quartieri cittadini, o per usi termali.
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Nugoresu
Utente Attivo
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Inserito il - 18/02/2008 : 11:33:30
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| rosmery ha scritto:
E un pò difficilino da capire,in pratica non è opera dei vulcani ma della pioggia e della stratificazione del terreno ???
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Secondo me le alte temperature che l'acqua riporta in superficie altro non è che l'azione delle forti pressioni presenti nel sottosuolo.. mi psiego meglio: probabilmente nel sottosuolo vi è una grosso bacino idrico che, a seguito di antichi stravolgimenti sia rimasto per cosi dire intrappolato e nel sottosuolo si sono formati numerosi cunicoli stretti.... la forte pressione presente non fa altro che spingere l'acqua in superficie attraverso questi piccoli condotti e per forza dell'attrito l'acqua si riscalda.....
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 18/02/2008 : 12:40:46
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Per spiegare il processo bisogna ricorrere alla morfologia terreste.
Cio' che esposto sotto puo' essere sufficente per farlo capire in modo semplice anche se naturalmente non é sufficente.
Il nucleo della Terra, a circa 6400 km di profondita', ha una temperatura intorno ai 5000ƒC. Il calore fluisce verso la superficie e viene condotto dalle rocce del mantello, lo strato che circonda il nucleo.
Quando temperatura e pressione aumentano oltre un certo limite, la roccia del mantello fonde e diventa magma, che, essendo meno denso della roccia circostante solida, sale lentamente, per convezione, verso la crosta, trasportando calore dal basso verso l'alto.
A volte il calore arriva in superficie attraverso una fenditura sotto forma di lava; molto piu' spesso rimane sotto la crosta, scaldando le rocce e l'acqua circostanti (ossia pioggia che si e' infiltrata in profondita' attraverso gli strati rocciosi), con temperature che arrivano fino a circa 370ƒ
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Nugoresu
Utente Attivo
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Inserito il - 19/02/2008 : 13:26:43
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| cedro del Libano ha scritto:
Per spiegare il processo bisogna ricorrere alla morfologia terreste.
Cio' che esposto sotto puo' essere sufficente per farlo capire in modo semplice anche se naturalmente non é sufficente.
Il nucleo della Terra, a circa 6400 km di profondita', ha una temperatura intorno ai 5000ƒC. Il calore fluisce verso la superficie e viene condotto dalle rocce del mantello, lo strato che circonda il nucleo.
Quando temperatura e pressione aumentano oltre un certo limite, la roccia del mantello fonde e diventa magma, che, essendo meno denso della roccia circostante solida, sale lentamente, per convezione, verso la crosta, trasportando calore dal basso verso l'alto.
A volte il calore arriva in superficie attraverso una fenditura sotto forma di lava; molto piu' spesso rimane sotto la crosta, scaldando le rocce e l'acqua circostanti (ossia pioggia che si e' infiltrata in profondita' attraverso gli strati rocciosi), con temperature che arrivano fino a circa 370ƒ
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Per quanto riguarda Fordongianus comunque rimango sempre dell'avviso che il surriscaldamento delle acque sia dovuto alla pressione presente nel sottosuolo e non ad un ipotetico cunicolo di lava.....
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 19/02/2008 : 14:04:53
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Senz'altro conta anche la pressione.
Per quanto ne so io l'acqua nel suo movimento puo'produrre energia elettrica,ma non credo calore.
Per ottenere acqua calda se cosi fosse basterebbe creare un movimento ad alta pressione,.
Ma purtoppo se il calore non le viene fornito rimane fredda,
Lo si puo0 osservare benissimo nei fiumi e anche ne mare,se non c'è l'energia solare non si riscalda.
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lucio
Salottino
Utente Attivo
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Inserito il - 19/02/2008 : 19:13:25
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Rosmary: | E si hai proprio ragione Lucio,ma che differenza c'è allora tra le due tipologie di pietre.....????
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Ciao, Rosmary! Ho rintracciato il geologo che mi ha fornito altre notizie sulla trachite e sulle acque termali di Fordongianus. Pare che la trachite non sia così diffusa in Sardegna. La stessa Carbonia, che io sapevo costruita con questo materiale, è stata invece costruita con un tipo di igninbrite. La trachite, è una pietra più dura, se ne trova un pò sul monte Arci, in territorio di Masullas (cava di Conch'e Canna?) ed ha un'origine molto più antica (35 milioni di anni fa) del basalto presente nell'Oristanese e, se non erro, non proviene da vulcani locali. Qualcuno asserisce che sia stata esplosa in diverse zone della Sardegna da un enorme vulcano presente allora sulla piana di Ottana.
Per quanto riguarda l'origine dell'acqua termale di Fordongianus, le ipotesi più accreditate sono queste: 1) l'acqua proverrebbe da un serbatoio magmatico in raffreddamento, cioè un enorme contenitore di magma ( non dimentichiamo che man mano che si scende verso il centro della terra, la temperatura è sempre più elevata!) e da lì riscaldata, troverebbe sfogo in superficie. Si parla di acqua "giovanile", che non proviene dalle precipitaziono atmosferiche ma dalle profondità della terra stessa. 2) L'acqua piovana (bada bene non quella stagionale, ma di parecchi anni prima!) attraverserebbe gli strati di igninbrite, fino a trovare in profondità le rocce andesitiche, impermeabili, e, scaldate, non trovando altro sfiato, risalirebbero in superficie. 3) Qualcuno asserisce che tutte le acque profonde, quindi tutte le acque che risalgono calde in Sardegna (S'acqua cotta di Villasor, Fordongianus, Valledoria ecc. proverrebbero da un'unica faglia che attraversa tutta la Sardegna. (faglia= rottura di 2 blocchi rocciosi) Spero di essere stato chiaro. Tieni presente comunque che queste notizie sono di seconda mano, e che quindi potrebbero contenere qualche imprecisione. Ciao!
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L. |
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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 19/02/2008 : 19:22:53
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S'acqua cotta di Villasor appartiene a Villacidro.almeno io ho sempre saputo cosi'.
Tutta la vita che mi sono sbagliata!!!!!!!!
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francesco7
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Inserito il - 19/02/2008 : 22:50:37
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Trachite o ignimbrite ?
La trachite dovrebbe essere una roccia che si è formata con il raffreddamento di una colata di lava, con una particolare composizione. L’ignimbrite ( si pronuncia : ig-nimbrite ), invece, pare che si formi da depositi di ceneri vulcaniche durante una eruzione esplosiva. E’ possibile che sia stato dato il nome sbagliato di trachite, ad una roccia diffusa in tutta la Sardegna, e che invece si sarebbe dovuta chiamare, secondo il geologo, ignimbrite. Io penso che debba prevalere la parola di uso comune, anche se sbagliata : questo perché penso che il linguaggio serva per capirsi tra persone di cultura e livello di istruzione diverso. E per capirsi, il linguaggio deve essere il più semplice possibile. Anche nelle relazioni geologiche o tecniche, si dovrebbe continuare ad usare la parola trachite, più conosciuta, ed eventualmente indicare tra parentesi, il nome corretto.
Saluti geotermici.
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adele
Salottino
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Inserito il - 20/02/2008 : 00:07:16
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| Barbaricina ha scritto:
[quote]
prima di andare sul posto, mi dicevano.... "stai attenta a toccare l'acqua che ti bruci" .... pensavo mi prendessero in giro ... avendola trovata fredda ...
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Dovresti toccarla quando quando è cosi a 54° C
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adele
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