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meurreddu
Salottino
Utente Mentor
Gonnesino Doc
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Inserito il - 13/02/2008 : 10:48:01
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Era appena finita la prima guerra mondiale:
Gonnesa era un paese di minatori, agricoltori e allevatori. Un giorno un frate questuante fece il suo ingresso in paese: era uno di quei religiosi che giravano per i piccoli centri alla ricerca di offerte.
E’ una giornata uguale a mille altre. Il frate continua il suo giro per le case del paese stremato dalla miseria. I paesani sono impegnati nelle loro solite attività: molti sono sotto terra , a guadagnarsi un tozzo di pane in miniera. Altri si affidano alla Madre Terra, sperando in un buon raccolto.
Durante il suo giro il frate incontrò due giovani cognati, Antonio e Nicolino. Per uno strano scherzo, o forse seccati dalle richieste del frate, i due cominciano a lanciare pietre contro il religioso. Accoglienza non proprio gradita dal frate che disarmato di fronte a tanta ostilità, lanciò una maledizione contro il paese: "Gonnesa non avrà mai nessun tipo di bene". La notizia dell’accaduto fece ben presto il giro del paese, creando non poco timore per le conseguenze della maledizione.
Questa è la leggenda del frate. Un prezioso alibi per tutte le cose non fatte o fatte solo a metà in tutti questi anni. A distanza di novant’anni i tempi dovrebbero essere maturi per invertire la tendenza e annullare con i fatti la maledizione del frate.
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Torre spagnola a Porto Paglia
Gonnesa (CI)
..un altro meraviglioso angolo di Sardegna |
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asia
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 13/02/2008 : 11:24:42
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Le tante leggende legate a maledizioni scagliate da preti e frati, spesso cacciati da conventi e villaggi, come acutamente sottolinea Dolores Turchi (in G.Deledda, Leggende sarde) ebbero probabilmente origine dall’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello Stato.
Così, attorno a complessi avvenimenti di natura politico-religiosa, che certamente il popolino non poteva comprendere, si costruivano ipotesi fantasiose che si sposavano perfettamente con il mondo magico e superstizioso a cui il popolo sardo ha sempre dato ampio credito.
http://www.contusu.it/index.php?opt...34&Itemid=30
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Marcello79
Nuovo Utente
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Inserito il - 23/08/2013 : 12:28:17
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Penso sia per questo motivo che i parigini rifiutarono di credere, nel 1789, che la carestia che li aveva colpiti fosse colpa di qualche maledizione o malocchio. E, imbracciando i forconi contro la casta di allora, si diressero verso il palazzo del re di Francia per chiedere il pane.
| asia ha scritto:
Le tante leggende legate a maledizioni scagliate da preti e frati, spesso cacciati da conventi e villaggi, come acutamente sottolinea Dolores Turchi (in G.Deledda, Leggende sarde) ebbero probabilmente origine dall’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello Stato.
Così, attorno a complessi avvenimenti di natura politico-religiosa, che certamente il popolino non poteva comprendere, si costruivano ipotesi fantasiose che si sposavano perfettamente con il mondo magico e superstizioso a cui il popolo sardo ha sempre dato ampio credito.
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