Forum Sardegna - la maledizione del frate
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Nota Bene: La Tomba I o Tomba dei Vasi Tetrapodi di Santu Pedru, nella strada provinciale tra Alghero e Uri , e' il primo ipogeo preistorico Sardo ed il primo del Mediterraneo ad aver restituito una "stratigrafia". Cioè una successionedi strati di riempimento intatti che ne attestano diversi momenti di uso. La tomba , preceduta da un lungo corridoio scoperto, ha un'anticella semicircolare, una grande cella centrale sostenuta da pilastri scavati nella trachite e varie celle secondarie . La cella principale presenta corna taurine scolpite ed una finta porta.
Sino alla scoperte di questo bellissimo monumento , databile alla cultura prenuragica di Ozieri ( 3200 a.C.) , si riteneva che queste grandi tombe fossero nuragiche e fossero contemporanee agli etruschi. La denominazione dell'ipogeo si deve alle grandi ciotole a quattro piedi , della cultura del Vaso Campaniforme , che restitui', i "vasi tetraposi" appunto.



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 la maledizione del frate
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Autore Discussione  

meurreddu
Salottino
Utente Mentor


Gonnesino Doc



Inserito il - 13/02/2008 : 10:48:01  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meurreddu Invia a meurreddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Era appena finita la prima guerra mondiale:

Gonnesa era un paese di minatori, agricoltori e allevatori. Un giorno un frate questuante fece il suo ingresso in paese: era uno di quei religiosi che giravano per i piccoli centri alla ricerca di offerte.

E’ una giornata uguale a mille altre. Il frate continua il suo giro per le case del paese stremato dalla miseria. I paesani sono impegnati nelle loro solite attività: molti sono sotto terra , a guadagnarsi un tozzo di pane in miniera. Altri si affidano alla Madre Terra, sperando in un buon raccolto.

Durante il suo giro il frate incontrò due giovani cognati, Antonio e Nicolino. Per uno strano scherzo, o forse seccati dalle richieste del frate, i due cominciano a lanciare pietre contro il religioso. Accoglienza non proprio gradita dal frate che disarmato di fronte a tanta ostilità, lanciò una maledizione contro il paese: "Gonnesa non avrà mai nessun tipo di bene". La notizia dell’accaduto fece ben presto il giro del paese, creando non poco timore per le conseguenze della maledizione.

Questa è la leggenda del frate. Un prezioso alibi per tutte le cose non fatte o fatte solo a metà in tutti questi anni. A distanza di novant’anni i tempi dovrebbero essere maturi per invertire la tendenza e annullare con i fatti la maledizione del frate.








 Firma di meurreddu 

Torre spagnola a Porto Paglia

Gonnesa (CI)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Konesa  ~  Messaggi: 3160  ~  Membro dal: 02/11/2006  ~  Ultima visita: 09/04/2014

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asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 13/02/2008 : 11:24:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le tante leggende legate a maledizioni scagliate da preti e frati, spesso cacciati da conventi e villaggi, come acutamente sottolinea Dolores Turchi (in G.Deledda, Leggende sarde) ebbero probabilmente origine dall’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello Stato.

Così, attorno a complessi avvenimenti di natura politico-religiosa, che certamente il popolino non poteva comprendere, si costruivano ipotesi fantasiose che si sposavano perfettamente con il mondo magico e superstizioso a cui il popolo sardo ha sempre dato ampio credito.

http://www.contusu.it/index.php?opt...34&Itemid=30









  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Marcello79

Nuovo Utente


Inserito il - 23/08/2013 : 12:28:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Marcello79 Invia a Marcello79 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Penso sia per questo motivo che i parigini rifiutarono di credere, nel 1789, che la carestia che li aveva colpiti fosse colpa di qualche maledizione o malocchio. E, imbracciando i forconi contro la casta di allora, si diressero verso il palazzo del re di Francia per chiedere il pane.

asia ha scritto:

Le tante leggende legate a maledizioni scagliate da preti e frati, spesso cacciati da conventi e villaggi, come acutamente sottolinea Dolores Turchi (in G.Deledda, Leggende sarde) ebbero probabilmente origine dall’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello Stato.

Così, attorno a complessi avvenimenti di natura politico-religiosa, che certamente il popolino non poteva comprendere, si costruivano ipotesi fantasiose che si sposavano perfettamente con il mondo magico e superstizioso a cui il popolo sardo ha sempre dato ampio credito.

http://www.contusu.it/index.php?opt...34&Itemid=30









 Regione Sardegna  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 6  ~  Membro dal: 23/08/2013  ~  Ultima visita: 28/08/2013 Torna all'inizio della Pagina
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